Dizy - dizionario

login/registrati
contest - guida

Dizionario antico del 1821/1822, traduzione dal francese migliorata e accresciuta, autore originale Etienne Jean Monchablon. Numero voci: 1.188. Voci che iniziano con la lettera E.



Dizionari Antichi

Dizionario compendiato di antichità



Lettera E - pag. 4

engastrimythus
o Engastrimander. Uno, che parla dal ventre o col ventre senz'aprir la bocca, ovvero se aperta, senza muover le labbra, oggi detto Ventriloquo o Gastriloquo. I più famosi Engastrimiti furono le Pitie o Sacerdotesse d'Apollo, che davano Oracoli dal di dentro senz'alcun'azione della bocca o delle lor labbra. San Gio. Grisostomo ed Ecumenio fanno menzione d'una specie di uomini divini dai Greci chiamati Engastrimandri, i cui ventri profetici emettevano Oracoli.
Scotto Bibl. del Re di Prussia in una Dissertazione sull'Apotesi d'Omero dice, che gli Engastrimiti degli Antichi non erano altro che Poeti, i quali allorquando la Sacerdotessa non parlava in versi, supplivano essi col mettere o spiegare in verso quello, che Apollo dettava nella cavità del bacino posto sul sacro Tripode.


enneadecaeteride
Nella Cronologia intendesi un Ciclo o Periodo di 19. Anni Solari (V. Ciclo ed Anno).

epatte
L'Anno Solare comune di dodici Mesi contenendo 365. giorni, e l'Anno Lunare parimente di dodici Mesi non avendone che 354, vi sono nel primo 11. giorni di più che nel secondo. Così, perchè l'Anno Lunare prolunghisi sino a pareggiare il Solare è d'uopo aggiungere al primo undici giorni dopo il dodicesimo Mese, e questi 11. giorni di differenza diconsi Epatte. Esse aumentano dei medesimi undici giorni ogni susseguente Anno comune, poichè il corso della Luna in ogni Anno anticipa d'altrettanto su quello del Sole.

Il modo più semplice di avere l'Epatte è dunque di contarne altrettante ogni Anno quanti giorni aveva la Luna l'ultimo dì del prossimo precedente Dicembre, osservando nientedimeno di aggiungervi una unità nel primo Anno del Ciclo di 19. anni (V. [Numero d'Oro], o [Aureo]).

L'uso delle Epatte il più popolare e il più ovvio è di servirsene per conoscere l'età della Luna. A quest'uopo conviene unire tre numeri insieme, vale a dire quello dei giorni della Epatta corrente dell'Anno in cui siamo, quello dei giorni del Mese attuale scorsi dopo il di lui principio, e l'altro de' Mesi scorsi dal Mese di Marzo fino al Mese, in cui vuolsi trovare la fase, o l'età della Luna, compresovi ancora quest'ultimo. Se il totale di questi tre numeri non ecceda trenta, denota l'età della Luna; se questo totale eccede 30, bisogna togliere dal totale questo numero 30, ed il resto sarà l'età della Luna. Esempio: se nel primo di Aprile del 1772. voglio sapere l'età della Luna, prenderò da principio il numero 25, che è quello della Epatta di detto Anno. A questo numero aggiungerò 1, che è il numero del giorno del Mese; al quale aggiungendo due, non essendovi ancor da contare che i Mesi di Marzo e d'Aprile, di questi tre numeri riuniti 25, 1. e 2. formo la Somma 28, che è la cercata età della Luna. Ma se nell'8. del Mese di Agosto dell'istess'Anno voglio sapere l'età della Luna, al N. 25. d'Epatta unisco 8. giorno del Mese, e 6. del numero de' Mesi da Marzo a quello d'Agosto: da questi tre numeri riuniti 25, 8. e 6. sommati proviene quello di 39: levando 30. resta 9, ch'è appunto l'età della Luna.


epeti
Giudici Ateniesi, ch'erano in numero di cinquantuno. Se ne facea da principio una gran considerazione; ma questa fu diminuita da Solone, il quale tolse loro la facoltà di mescolarsi in alcuni affari importanti, che aggregò all'Areopàgo.

ephod
Era un ornamento, che il Gran Sacerdote degli Ebrei metteva sopra i suoi abiti Pontificiali. Consisteva in un Drappo ricco e prezioso, e copriva le spalle, il petto, ed il dorso, scendendo soltanto sino alla metà del corpo. I Sacerdoti tutti portavano pure l'Ephod, ma questo era di semplice lino.

epibaterion
Composizione Poetica in uso tra gli antichi Greci. Quando una persona di condizione o di qualità ritornava a casa dopo d'una lunga assenza o d'un lungo viaggio in altro Paese, convocava i suoi amici e faceva loro una parlata o recitava alcuni versi, ne' quali rendeva grazie agli Dei, e finiva con un apostrofe di complimento ai suoi convocati Concittadini.

epigoni
vale a dir Successori. Si diede tal nome ai Principi Greci, che fecero il secondo assedio di Tebe, perchè erano figli e successori di quelli, che avevano fatto il primo.

epinicie
Feste Greche, che si celebravano in rendimento di grazie per una conseguita Vittoria.

epinicion
Inno, che si cantava nelle Feste dette Epinicie. Si dava altresì questo nome ad una specie di Canzone, composta all'effetto di concorrere a un premio destinatosi a chi avesse cantato meglio degli altri.

epitasi
Nella Poesia antica era la seconda Parte o divisione d'un Dramma.
L'Epitasi ordinariamente occupava incirca il luogo del nostro secondo e terz'Atto. (Vedi Protasi).


epuloni
Sacerdoti Romani in numero di sette, che per tal motivo si chiamaron Septemviri. Erano specialmente incaricati di un sagrifizio, che si faceva dopo degli spettacoli solenni ed era seguito da un gran banchetto, per lo chè questo sagrifizio era detto Epulare sacrificium. Questi tali Sacerdoti avevano cura di fare questo convito d'una grande magnificenza e d'una sontuosità senza pari.

Gli Epuloni erano eziandio incaricati d'invigilare che nulla fosse trascurato nei sagrifizj; e se era stata omessa qualche cosa, ne facevano rapporto ai Pontefici.


equirie
Feste Romane in onore di Marte. Si celebravano nel Campo di Marte colle Corse di Cocchi.

Inizio Precedente Successivo

 
Dizy © 2013 - 2024 Prometheo Informativa Privacy - Avvertenze