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Informazioni utili online sulla parola italiana «accecare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Accecare

Verbo

Accecare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, sia transitivo che intransitivo. Ha come ausiliare sia avere che essere. Il participio passato è accecato. Il gerundio è accecando. Il participio presente è accecante. Vedi: coniugazione del verbo accecare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di accecare (abbagliare, privare della vista, abbacinare, allucinare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
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Informazioni di base

La parola accecare è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: cc. Lettera maggiormente presente: ci (tre). Divisione in sillabe: ac-ce-cà-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con accecare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Bisogna accecare quel cecchino e poi stanarlo dal campanile.
  • Una scheggia di granata ha rischiato di accecare il mio amico.
  • L’oro e diamanti possono accecare la gente con i loro riflessi.
Citazioni da opere letterarie
Le meraviglie del duemila di Emilio Salgari (1907): «Sì, signore. Di quando in quando dei coraggiosi cacciatori si recano là a fare delle battute, onde provvedere i musei ed impedire che quegli animali diventino troppo numerosi.» «Quante cose hanno fatto questi uomini in cent'anni!» mormorò Brandok, che era diventato pensieroso. «Se potessimo ripetere l'esperimento, che cosa vedremmo fra un altro secolo? Forse noi, uomini d'altri tempi, non potremmo più vivere.» L'uragano che il capitano aveva annunciato si avanzava, con un crescendo orribile di tuoni e di lampi così intensi che Brandok e Toby si sentivano accecare.

Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi (1883): Erano il Gatto e la Volpe: ma non si riconoscevano più da quelli d'una volta. Figuratevi che il Gatto, a furia di fingersi cieco, aveva finito coll'accecare davvero: e la Volpe invecchiata, intignata e tutta perduta da una parte, non aveva più nemmeno la coda. Così è. Quella trista ladracchiola, caduta nella più squallida miseria, si trovò costretta un bel giorno a vendere perfino la sua bellissima coda a un merciaio ambulante, che la comprò per farsene uno scacciamosche.

Storia di una capinera di Giovanni Verga (1894): Ah! vorrei essere tigre! vorrei essere demonio! vorrei strapparmi a brani queste carni! vorrei avvelenare colla mia disperazione quest'aria! accecare col mio lutto questo sole!...

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per accecare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: accecate.
Con il cambio di doppia si ha: arrecare.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: acca, acre, cece, cere.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: accecarle.
Parole contenute in "accecare"
are, care, ceca, acceca. Contenute all'inverso: ace, era.
Incastri
Si può ottenere da acre e ceca (ACcecaRE).
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "accecare" si può ottenere dalle seguenti coppie: accese/secare, accecai/ire, accecamento/mentore, accecata/tare, accecatura/turare.
Usando "accecare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * carenti = accenti; casacce * = cascare; ceracce * = cercare; * areata = accecata; * areate = accecate; * areati = accecati; * areato = accecato; * rendo = accecando; * evi = accecarvi; * resse = accecasse; * ressi = accecassi; * reste = accecaste; * resti = accecasti; * ressero = accecassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "accecare" si può ottenere dalle seguenti coppie: accese/escare, accecata/atre, accecato/otre.
Usando "accecare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = accecata; * erte = accecate; * erti = accecati; * erto = accecato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "accecare" si può ottenere dalle seguenti coppie: acceca/area, accecata/areata, accecate/areate, accecati/areati, accecato/areato, accecai/rei, accecando/rendo, accecasse/resse, accecassero/ressero, accecassi/ressi, accecaste/reste, accecasti/resti, accecate/rete, accecati/reti.
Usando "accecare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cascare * = casacce; cercare * = ceracce; * mie = accecarmi; * tiè = accecarti; * vie = accecarvi; * mentore = accecamento.
Sciarade incatenate
La parola "accecare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: acceca+are, acceca+care.
Intarsi e sciarade alterne
"accecare" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: acca/cere.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Riflesso spesso accecante, Gli insetti che accecano, Acceca l'alpinista, Accecata dall'ira, Accecati dalla collera.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Accecare - e ACCIECARE. V. a. Render ceco. Aff. al lat. Caeco, Obcaeco. Senec. Declam. volg. 80. (C) Il fuoco, ch'era grande, l'accecò, e perdè il vedere. Tass. Gerus. 18. 84. Assorda 'l bombo e 'l tuono, Accieca il fumo. (Qui havvi ellissi di occhio o vista.) Vit. S. Franc. 4. 251. Cadde un grave legno in sul capo a un prete, lo quale gli accecò l'occhio manco. Vill. G. 65. Luis fu preso a Verona, e fu accecato. Fr. Jac. Cess. Scacch. volg. 82. Democrito filosofo accecò se medesimo. Giambull. Stor. Europ. 1. 39. Conciossiachè… Carlo Mano, per essere stato in una congiura contro a suo padre, da quello stesso fusse accecato e vestito da frate. Salvin. Casaub. volg. 108. Avendo di già I Satiri l'opera loro promessa nell'accecare il Ciclope, quando…

Olin. Uccell. 71. (C) L'accecargli (gli uccelli) s'usa, acciò, non svagolati dalla vista della campagna, cantino…

E Neutr. Divenir cieco. Ar. Fur. 14. 111. (C) Male a questa pioggia si resiste, Ch'entra per gli elmi, e fa acciecar le viste (e fa che le viste accechino). [Camp.] Mach. Vit. S. Catt. 111. Era molto terribilmente afflitta dal dolore della testa, per modo che era già accecata d'un occhio. Pist. S. Greg. 282. Penso che questo fusse dispensazione divina che esso (Isaac) accecasse degli occhi.

Cavalc. Att. Apost. volg. 97. (C) Incontanente venne una caligine sopr'agli occhi del detto Mago; e accecando in tutto, andava palpando e cercando chi gli porgesse la mano. E Espos. Simb. 1. 179. Tobia, del quale si legge che acciecò, perchè gli cadde in su gli occhi lo sterco caldo della rondine. Fr. Giord. Pred. 1. 266. [Camp.] Volg. Bib. Tob. 2. Rubr. =Sacch. Franc. Nov. 1. 232. (C) Dice l'uno (dei ciechi)… io accecai forse dodici anni è, ho guadagnato forse mille lire. Dice l'altro. Ohi tristo a me sventurato, ch'egli è sì poco che io accecai, che io non ho guadagnato dugento lire! Dice il compagno. Oh, quant'è che tu accecasti? Dice costui: È forse tre anni. Nard. Stor. 1. 151. De' quali (compagnacci) alcuni impazzarono, alcuni accieccarono, e alcuni furono tagliati a pezzi. Red. Lett. 74. Il povero signor Dott. Pietro Nati si crede che sia accecato.

Fig. Buonarr. Sat. 6. (C) Talpa trista, Che per troppo dormir venne a accecare.

2. Trasl. Non agli occhi solo del corpo si può togliere la vista, ma l'errore spesso priva della loro luce gli occhi della mente. Quindi Accecare la mente, Accecare l'intelletto, e sim., dicesi dell'Offuscamento del lume della ragione. Cic. Caecare mentem; animi aciem caecari erroribus. Fr. Guitt. Rim. 2. 129. Ira, pessimo vizio, accieca mente. Cor. Arist. Rest. volg. 3. (C) Quel piacere, o quel dolor particolare gli accieca del giudizio. Segner. Crist. Instr. 2. 16. Uno degli errori più intollerabili che accechino la mente de' peccatori, è quello che notò Giobbe. T. Prov. Tosc. 138. Fortuna cieca i suoi acceca. = Fortig. Ricciard. 6. 1. L'ambizïone e voglia di regnare Accieca sì le menti de' mortali, Che ogni opra più crudel gl'istiga a fare. Magal. Lett. fam. 2. 248. Potreste voler dire che quel fondo di religione, o di superstizione, che tutta la fina politica di questo re non arrivò mai a sbarbicargli dal cuore…, potè in quel caso acciecare la sua prudenza. T. Le immagini di Accecare e di Sbarbicare non si convengono insieme. = S. Ag. C. D. volg. 1. 50. (C) La quale (pestilenza ne' costumi) accecòe di tante tenebre, e maculòe di tante brutture l'anime degli miseri, che… Vill. G. 785. Il distino ordinato da Dio per punire le peccata non può preterire, ch'accieca l'animo de' popoli e di loro duchi e rettori, in non lasciar prendere il miglior partito. T. Prov. Tosc. 19. Affezione accieca ragione.

T. Dicesi che Dio per punire accieca l'uomo, e vale che Gli toglie parte di quel lume gratuito, del quale egli ha abusato, e sarebbe per abusare più e più con suo danno e altrui; non però che non gliene lasci tanto che pur basti a salute.

[Cam.] G. B. Gell. 39. Quando sua ostinazione l'acceca tanto che…

E N. pass. Segner. Crist. instr. 119. (C) Superbi, che figurandosi di veder meglio che non hanno veduto i sacri dottori, si acciecano perdendo la vera fede.

† Altra figura. Cresc. Agric. volg. 168. (C) Se l'aperto occhio della vita vedrà il cavatore, accecherassi grande speranza della vendemmia.

E N. ass. Fr. Giord. Pred. 204. (C) Eretici, che negaro la potenza e sapienza d'Iddio; accecaro della grande luce. Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1. 102. Intanto col suo bel parlare, e soave, e pietoso, gli commosse il cuore, che 'l misero Monaco acciecò, e consentie in se medesimo di mal fare con lei.

3. † E per Privare semplicemente. [Camp.] Volg. Metam. 11. Lasci alcuna volta le saette che accecano i padri (Orbatura patres, il testo).

4. E perchè l'occhio è la parte più nobile e delicata del corpo, e la vista tra i sensi il più caro, così troviamo il verbo Accecare adoperato con vaghe similitudini e metafore.

Accecare una finestra. Murarla, affinchè non entri la luce per quegli occhi della casa. T. Accecare pozzo, o altro foro, Turarlo.

E per maggiore estensione. Accecare, quando si Turi o Riempia in tutto o in parte un'apertura Bart. Dan. Giapp. 10. 240. (C) Aveva Nobuzanga in venti dì fatto chiudere e accecare un seno di lago. Perell. Relaz. Idr. 9. 149. (C) La Tora in tempo di acque alte… rigurgita nelle parti superiori, e offende la semente e accieca gli scoli.

5. E nell'arte militare. Att. e N. pass. [D'A.] Dicesi di alcune opere di fortificazione, e massime delle cannoniere e delle feritoje, quando o per tiri bene aggiustati sono per l'appunto imboccate e distrutte, o per materie gittatevi o fattevi ruinar dentro si otturano o si rompono le comunicazioni. = Galil. Fortif. 1. 37. (C) Potrà nello stesso modo impedirlo il nemico, che non possa piantar le artiglierie per acciecar le cannoniere. [D'A.] Maggi Le Fort. della città, p. 22. a tergo. Quando si aspetta alle casematte, di leggiero si rendono disutili, perchè, essendo basse, con ogni poco di materia che gitti il nemico nel fosso, si accecano le loro feritoie. = Segn. (Gh.) Già cominciavano a gettar nella fossa fasci di tronchi e di rami, e tutto ciò che loro veniva alle mani, per accecarla.

6. (Mecc.) E per estens. Accecare un chiodo o una vite, vale Farne entrare il capo nel legno, o nel ferro, in modo che spiani e non risalti.

7. E N. pass. Detto del corpo, quasi si ostruisca e costipi. Salvin. Nicandr. volg. 211. (C) Così a caso turando i due condotti De' mangiari e degli umidi s'accieca Il corpo.

8. (Med.) Accecarsi le orine per Rattenersi le urine; il qual malore da' Medici è detto Iscuria, se l'urina è trattenuta in vescica, ecc. Salvin. Nicandr. volg. 218. (C) Sorgono d'intorno Alla bocca del ventre rigiranti Dolori, e sì acciecano le urine.

9. Accecare una sorgente per Chiudere l'apertura da cui scaturisce. Targ. (Mt.) Polle d'acqua fatte accecare e coprire. Targ. Viagg. 1. 396. (C) Sarebbe cosa utile farvi un recinto coperto, e si potrebbe fare senza pericolo di accecare le polle.

10. (Agr.) Dicesi delle piante, quando per impedire il soverchio rigoglio si levano o guastano loro gli occhi, troncandone le messe. Att. e N. pass. Dav. Colt. 156. (C) Quando la vite di trista sorte è potata, e ha mosso, e mostra gli occhi grossi, tagliale intorno l'occhio primo, e cavalo; e gli altri accieca. E 172. Il ciriegio (s'annesta) in sul ciriegio salvatico, ma non amarino, perchè questi dapprima fanno gran prova, per essere tanto umorosi, onde chi fa nesti a vendere gli accieca. Targ. Tozz. Ott. Lez. Agric. 3. 124. (Gh.) Non sempre si adopera il ferro per impedire il troppo lussureggiamento delle piante. Si tolgono colle mani tutti li sviluppi delle gemme che nascono sul davanti o sul di dietro dell'albero a spalliera, o che compariscono in luoghi non convenienti; e dicesi accecarli. Pallad. Agric. volg. 15. (C) Il cavatore, se vedrà gli occhi della vite aperti, accecherannosi senza speranza di grande vendemmia. Soder. Coltiv. 51. Fuori ne cavi due (occhi di vite) verso la punta, e gli altri di dietro, che calan verso terra, si acciechino, ammaccandogli con mano.

11. Anche quando s'impedisce la vista d'un oggetto dicesi Accecare. Montecucc. Op. 1. 192. (C) Rimpetto alle altezze si formano baloardi ripieni con cavalieri sopra, che le battono, o si fanno traverse, e spalle che le acciecano.

12. Per Coprire con inchiostro o altra materia le parole scritte o le dipinture, e sim., e dicesi quando si alterano in guisa da non poterle più leggere, o distinguere, togliendone cioè la vista. Vill. G. 898. (C) E chiunque avesse dipinta l'arma sua in casa, o di fuori, la dovesse ispegnere e accecare. Simint. Ovid. Metam. volg. 67. Ella avea iscritto serocchia; parvele d'acciecare sirocchia, e di segnare così fatte parole nella corretta cera. Marc. Polo, Mil. 32. G. L. Gli albergatori scrivono sopra la porta della casa tutti gli uomini suoi osti il dì che vengono; e il dì che se ne vanno sì l'accecano; sicchè il signore può sapere il novero di chi va, e di chi viene de' forestieri. T. In alcuni dialetti il Cancellare dicesi Stutare in senso di Spegnere, immagine simile.

13. I Pittori in senso più ristretto dicono Accecare l'Oscurarsi o Smontare dei colori. N. pass. Borgh. V. Disc. 2. 97. (C) Spesso certi colori, o si variano col tempo, o si acciecano.

E Att. Vasar. Pitt. 1. 45. (C) I marmi… per gli scirocchi sempre sono umidi e gettano una certa salsedine…, e che perciò acciecano e si mangiano i colori e le pitture.

14. Accecare uno specchio o altra cosa splendente, vale Renderla oscura di lucida che quella era; che anche dicesi Appannare. T. Quasi che l'ajuto agli occhi nostri sia occhio, e che le cose, per cui noi vediamo, veggano.
Gran Dizionario Teorico-Militare del 1847
Accecare - v. att. Dicesi con bella metafora di alcune opere di fortificazioni, come di fossi, di cannoniere, di gallerie, caponiere, strade coperte e simili destinate a rimanere aperte, e di cui si riempie tutta e parte dell'apertura con materie, gittatevi dagli assalitori, o fattevi ruinar dentro, così per operarne il passaggio come per rompere le comunicazioni del nemico, e diminuire i suoi mezzi d'offesa e di difesa. Gras. [immagine]
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Parole in ordine alfabetico: accecamento, accecammo, accecando, accecano, accecante, accecanti, accecarci « accecare » accecarla, accecarle, accecarli, accecarlo, accecarmi, accecarono, accecarsi
Parole di otto lettere: accasino, accattai, accecano « accecare » accecata, accecate, accecati
Lista Verbi: accavalcare, accavallare « accecare » accedere, accelerare
Vocabolario inverso (per trovare le rime): rimbacuccare, piluccare, truccare, struccare, stuccare, ristuccare, inzuccare « accecare (eracecca) » defecare, recare, grecare, deprecare, imprecare, sprecare, arrecare
Indice parole che: iniziano con A, con AC, parole che iniziano con ACC, finiscono con E

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