Ampolla

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Mestiere a Dubai	Alchimia	moderna

Informazioni di base

La parola ampolla è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: ll. Divisione in sillabe: am-pól-la. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con ampolla per una lista di esempi.

Esempi d'uso

L'ampolla con il vino è dentro la credenza dietro lo zucchero.
Un'ampolla di pregiato nettare è davvero un qualcosa di bello da assaggiare.
In tavola mancava l'ampolla dell'olio e dell'aceto.

Citazioni da opere letterarie

Il diavolo nell'ampolla di Adolfo Albertazzi (1918): In un istante, per istintiva difesa, egli afferrò di su la scrivania ciò che gli venne alle mani, e fu l'ampolla dell'acqua con cui allungava le chiacchiere da inzeppare i clienti; e il caso volle che seguendo a un punto il sollevamento della boccia inclinata e l'obliquo arrivo del globulo di fuoco, questo s'infilasse dentro di quella. Sfriggolò, sobbalzò: invano; vi rimase, perché l'avvocato, più svelto del diavolo, appose all'ampolla il tappo e lo rigirò e suggellò ben stretto; e poi, senza paura, stiè a guardare. E rideva.

La ricca di Luigi Pirandello (1892): Ma il fascino traspirava dalla sua anima chiusa, come un liquido odore dai pori d'un'ampolla suggellata. Quel profumo d'eleganza ch'ella spargeva nelle sale della società per riceverne in ricambio un trionfo mondano, i suoi trionfi la rallegravano però soltanto pel fermo pensiero, ch'ella aveva di lui, d'Enrico Santagnese, e perché anche di ciò poteva fargli sacrifizio.

Dopo il divorzio di Grazia Deledda (1902): La cucina del pescatore pareva un quadretto fiammingo dalle figure nitide nella luce rossa che profilava gli oggetti lasciando neri gli sfondi: e in quegli sfondi neri si scorgeva una tela di ragno, cinerea, col ragno nel mezzo; nell'angolo del focolare un'ampolla di vetro colma d'acqua fino al collo, con le sanguisughe nere nuotanti; un cestino giallo appeso al muro, e poi le figure dei due uomini addolorati e la corda di pelo nero sfrangiata fra le dita scarne e rossastre del vecchio pescatore.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per ampolla

Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione

Definizioni da Cruciverba in cui è presente

Un'ampolla sulla tavola = acetiera
Ampolla per condimento untuoso = oliera

Cambi

Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: ammolla, ampolle.

Scarti

Scarti di lettere con resto non consecutivo: alla, molla, mola.

Parole contenute in "ampolla"

olla, polla. Contenute all'inverso: allo.

Lucchetti

Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "ampolla" si può ottenere dalle seguenti coppie: ampi/iolla.

Lucchetti Riflessi

Usando "ampolla" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cima * = cipolla.

Lucchetti Alterni

Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "ampolla" si può ottenere dalle seguenti coppie: ami/pollai.

Usando "ampolla" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * inia = ampollini.

Quiz - indovina la soluzione

Definizioni da Cruciverba: Due ampolle affiancate, Il condimento in un'ampollina, Sono costituite da due ampolline, Può essere fiorita, limpida, elegante, ampollosa..., Ampollosità nel parlare.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860

Fiasco, Fiasca, Boccia, Boccale, Bottiglia, Orcio, Orciuolo, Ampolla, Bombola, Anfora, Borraccia, Brocca, Idria, Caraffa, Foglietta, Ampollina, Alberello, Mezzina, Mezzetta - «Il fiasco è d’ordinario per il vino: in Firenze è di vetro impagliato o no, e contiene tre bottiglie circa o dieci bicchieri. Ma può essere d’altro che di vetro. È panciuto, tondo, a base piana (1), collo stretto e lunghetto. La fiasca è schiacciata, di vetro per lo più. Può essere più piccola o più grande del fiasco: serve al viaggio, e a contenere vino o altro. La fiasca da olio è della forma del fiasco, or più grande, or più piccola, ma di vetro più grosso e di differente impagliatura. La boccia è di vetro (1), tonda, senza piede; si ristringe nel collo più gradatamente che non fa la bottiglia: più panciuta della bottiglia; serve per il vino e per l’acqua; è d’uso comune nelle tavole, nelle stanze. Boccale, vaso di terra più o men fine, con piede tondo e panciuto, rientrante un po’ più in su del mezzo; poi si dilata alla bocca con labbra rovesciate e bocca sporgente e con manico. La bottiglia è di vetro, per lo più verdastro, e di pareti grosse e resistenti, cilindrica, decrescente in collo più o men lungo: da vino o da liquori. Non serve di misura, come in molte parti d’Italia il boccale, e il fiasco in Firenze: in ciò somiglia alla boccia e alla fiasca (2). L’orcio e l’orciuolo son di terra e da olio. La bombola, voce viva in Toscana, è di vetro, per lo più con collo torto, da vino o altro liquore: vien forse da bombare, bere. È più piccola della boccia, e credo più panciuta. Anfora è voce storica: ai Romani era vaso fittile con due manichi, ed era anco misura. Borraccia, fiasca di legno, o di latta, o di pelle, schiacciata di forma, da portare in viaggio acqua o vino. Brocca, di terra, di metallo, a varia forma, con becco e con manico. Da bere o da serbar acqua e ad altri usi. Idria, voce storica, vaso da acqua». Gatti.

«Caraffa: di vetro, più piccola, per lo più, della boccia e della bottiglia: da acqua, da bevande dolci, e da medicina. Foglietta, misura di vino, e vaso che la contiene (1). Ampolline, quelle della chiesa, varie di forma secondo i paesi, ma quasi tutte con cannello dal quale si mesce. Alberello, vasettino di terra o di vetro, da unguenti, da medicine semiliquide; di varia forma». Romani.

«Brocca, mezzina. Queste due voci s’usano spesso promiscuamente. Se non che la brocca è piuttosto di terra cotta; la mezzina di rame. Quella che si tiene accanto ai lavamani, per esempio, è brocca piuttosto. Possono, inoltre, differire un po’ nella forma; perché la brocca suol avere un cannellotto da versar l’acqua; la mezzina, per lo più, ha da due lati opposti l’orlo un po’ arrovesciato e prolungato a guisa di labbro sporgente, che chiamano il beccuccio ». Meini.

(1) A Genova e in Toscana il fiasco è di un vetro sottilissimo, tondo e piuttosto ovale anche in fondo: col mezzo dell’impagliatura gli si fa una base piana per cui, bene o male, sta ritto.
(1) Sarebbe meglio forse dire di cristallo, o d’un vetro più bianco e trasparente, perché è di questa materia che ordinariamente adesso si fanno: la forma è pur varia, secondo il gusto e la moda.
(2) La bottiglia di vetro nero o verdastro e a pareti resistenti è da vino per lo più: in essa si racchiude a forza vino spumoso, generoso: i liquori fatti con zucchero, alcool e droghe si mettono in certe bottiglie di terra cotta forte, grès, dette cruches da’ Francesi, o in bottigline di vetro bianco da cui traspariscono i diversi colori dei medesimi. La bottiglia, a Torino era d’un boccale, d’un boccale e mezzo o di due, detta allora pinta o penta, e in certo modo serviva anche di misura prima che venisse introdotto il sistema decimale. Il litro contiene un po’ meno di quello che prima dicevasi un boccale e mezzo.
(1) In Piemonte, foglietta dicesi anche il diritto che le gabelle fan pagare agli osti, albergatori ecc. sul vino da essi venduto: ciò forse da qualche antica misura detta pure foglietta, o dalla consegna che si praticava sopra un foglietto di carta. [immagine]

Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850

Santa ampolla - Era un’ampolletta di vetro, lunga un pollice e mezzo; piena sino ai due terzi di un balsamo coagulato e aderente alle pareti della medesima. Per la consacrazione dei re se ne staccava una particella grossa quanto un chicco di grano mediante un ago d’oro, e si mischiava colla santa Cresima, sopra una patena d'argento, lo che dava all'o!io santo un coloro rossastro.

Ad Hinemar, arcivescovo di Reims, si debbono le prime nozioni sulla Santa Ampolla. Questo prelato parlando della sagra di Clovigi sl esprime cosi:

«Si era giunti al presbiterio. Iddio permise che il cherico il quale recava la Santa Cresima pella cerimonia del battesimo non potesse penetrare nella chiesa per cagione della moltitudine che ne chiudeva l'ingresso; e mentre San Remigio alzava gli occhi al cielo onde pregare che non restasse priva d’effetto la sacra impresa, comparve tosto una colomba bianca più che neve, portando nel becco un’ampolla ricolma di un balsamo divino, che tramandò odor più soave di quanti profumi erano sparsi nella chiesa. Ricevuto ch’ebbesi il prelato quel dono celeste, la colomba disparve immantinente, e San Remigio mescé nei sacri fonti porzione del liquore. Il re, spettatore di atto sì grande, domandò d’essere battezzato, ed il nuovo Costantino avanzossi verso la santa piscina.»

È questo il più antico attestato della storia su quel miracolo, di cui San Remigio, Gregoire di Tours e Fortunat non fanno menzione. Nel 1774 la santa ampolla si era sottratta ad un incendio che consumò la maggior parte del monastero di San Remigio; ma non poté involarsi al furore dei rivoluzionarj; bensì l’ufficiale municipale a cui venne affidato l’ incarico di portare la reliquia al rappresentante del popolo che doveva spezzarla, ebbe, per quanto narrasi, il pensiero di togliere prima con l'ago d’oro alcune porzioncelle, le quali accuratamente si conservarono. Parecchi pezzi furono pure raccolti da un abitante di Reims, quando il deputato Rhül rompendo l’ampolla la fece saltar per aria in brani. Nel 16 gennaio 1819 que’ preziosi avanzi furono radunati a diligenza del regio procuratore, e depositati nella tomba di S. Remigio, ch’era stata rimessa in ordine fino dal 1803, ed essi servirono alla sagra di Carlo X. [immagine]

Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879

Ampolla - e † AMPULLA. S. f. Aff. al lat. Ampulla. Forse l'Ampulla de' Lat. trae origine dal celt. Ampolla o Ampulua, significante lo stesso, la cui radice è Bol, cambiato il b in p, che vale Ventre. (Gh.) Vasetto di vetro di varie fogge. Bocc. Nov. 63. 4. (C) Lasciamo l'aver le loro celle piene d'alberelli, di lattovari…, d'ampolle e di guastadette, con acque lavorate e con olii. Cavalc. Med. cuor. Rispuose, che andava a tentare i frati che stavano nelle valli, e quelle ampolle significavano diverse tentazioni. Ar. Fur. 34. 83. E si vedea raccolto in varie ampolle.

2. Avere il diavolo nell'ampolla; Far destramente o sottilmente le sue faccende. Giust. Prov. p. 63. Avere il diavolo nell'ampolla.

[Cam.] Firenz. Op. 1. 416. Dio lo ajuti che ne ha bisogno; e' dice ch'ell'è una scioccherella; ma Iddio 'l voglia, che e' non la insali alle sue spese; infine elle hanno il diavolo nell'ampolla.

Vale anche, Indovinare ogni cosa. Min. in Not. Malm. v. 1. p. 293. ed. 2. (Gh.) [Cam.]Cecch. Comm. 2. 254. Questi famigli scioperati che hanno Il diavol nell'ampolla, sanno sempre Tutti i segreti.

3. Prov. Parere il diavolo delle ampolle. Essere carico, o Avere addosso molti arnesi, utensili, strumenti. Gell. Spor. a. 3. s. 3. p. 50. (Gh.) Elle (le monache) mi dettono tante sporte ch'io pajo il diavolo de l'ampolle.

4. Ampolla per simil. si dice di un certo Rigonfiamento a guisa di vescica, che talora si vede nella superficie di alcuni vegetali. Cresc. l. 6. c. 50. v. 2. p. 227. (Gh.) Nelle nostre abitazioni si trovano funghi i quali son lati e spessi, e che hanno alcun rossor nella parte di sopra; e in quel rossore ha molte ampulle elevate…

5. Bolla che fa la pioggia nell'acqua, detta anche Sonaglio, Gallozzola. Soder. Agric. 29. (Gh.) Quando (le gocciole della pioggia) dan sopra l'acqua, fan certe ampolle.

D'altro che di pioggia. T. Cresc. 4. 30. Alcuni nella padella hanno l'oglio bollente, e mettonvi il vino; e se vi ha acqua, sonerà, e farà ampolle. (Non com.)

[Sel.] Bollicine che si veggono talvolta nel vetro, nel ghiaccio, ed in altri corpi solidi e trasparenti.

6. [M.F.] Ampolle. Quei due Vasetti di vetro, uno per l'olio, uno per l'aceto, che stanno nell'Oliera.

7. Trasl. Per Vocaboli o Concetti gonfii, detti anche Vesciche, onde si dice Stile ampolloso. Buonar. Fier. 108. col. 1. v. 35. (Gh.) Orsù, ch'e' se la sa, salga a sua posta E spalanchi le porte alle sue ampolle. Mont. Ded. dell'Aminta. Padre incorrotto di corrotti figli (il Frugoni), Che, prodighi d'ampolle e di parole, Tutto contaminâr d'Apollo il regno.

8. (Arald.) [Cib.] Ordine cavalleresco, che si favoleggia essere stato istituito da Clodoveo in onore della fiala piena di balsamo conservata a Reims nella chiesa di S. Remigio, ivi portata, dicesi, miracolosamente da una colomba, nell'occasione del battesimo di quel re nell'anno 496.

9. (Med.) Tumore formato da uno spandimento di sierosità tra l'epidermide ed il corpo mucoso della pelle delle mani e de' piedi, in conseguenza di ruvidi e troppo lunghi esercizi. Nelle altre parti del corpo questi tumoretti chiamansi Flictene. (Mt.)

10. Ampolla. (Bot.) [D. Pont.] V. AEROCISTI.

11. (Mar.) [Cont.] Orologio a sabbia di cui fanno uso i marinai. Ve ne sono da mezz'ora e da quattro ore per regolare la guardia; di un quarto e di mezzo minuto per calcolare la velocità della nave. Pant. Nav. 236. L'orologio da polvere dai marinai chiamato ampolla.

Navigazione

Parole in ordine alfabetico: amplifichiate, amplifichino, amplificò, amplifico, amplino, ampliò, amplio « ampolla » ampolle, ampolletta, ampollette, ampolliera, ampolliere, ampollina, ampolline

Parole di sette lettere: amoroso, ampliai, amplino « ampolla » ampolle, amputai, amuleti

Vocabolario inverso (per trovare le rime): molla, pappamolla, ammolla, tiremmolla, contromolla, polla, cipolla « ampolla (allopma) » rolla, crolla, scrolla, frolla, pastafrolla, grolla, corolla

Indice parole che: iniziano con A, con AM, parole che iniziano con AMP, finiscono con A

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