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Informazioni utili online sulla parola italiana «caraffa», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Caraffa

Parole Collegate

Nomi Alterati e Derivati
Diminutivi: caraffina, caraffetta, caraffino. Vezzeggiativi: caraffona, caraffone.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Liste a cui appartiene

Lista Parole Monovocaliche [Caracalla, Caracca « * » Caramba, Caravan]

Foto taggate caraffa

Still life

Luccichii

drink

Informazioni di base

La parola caraffa è formata da sette lettere, tre vocali (tutte uguali, è monovocalica) e quattro consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: ff. Lettera maggiormente presente: a (tre). Divisione in sillabe: ca-ràf-fa. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con caraffa per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Una volta a tavola si usava mettere l'acqua da bere nella caraffa.
  • Per far decantare il vino rosso lo verso in una caraffa.
Non ancora verificati:
  • Forza fa molto caldo, riempi la caraffa di acqua fredda, perché gli amici stanno aspettando.
Citazioni da opere letterarie
La via del male di Grazia Deledda (1906): Quel giorno non si faceva economia di vino, e parecchie volte Maria passò con la caraffa in mano e si curvò per versare il vino nel bicchiere del servo. Egli beveva e diventava allegro, ma d'un'allegria cattiva. L'immagine di Sabina, che durante tutte quelle ore di lavoro e di chiacchiere egli aveva allontanato da sé, gli risorgeva davanti, bionda, traditrice, beffarda.

Il podere di Federigo Tozzi (1921): Remigio si mise ad ascoltare, dimenticando il sentimento penoso che gli aveva lasciato Berto. Ma Ilda, mettendo l'acqua del fiasco in una caraffa, perché badava più alle parole che a quel che faceva, urtò con il gomito un bicchiere in proda alla madia e lo fece spezzare. Restò, arrossendo, con il sorriso a mezzo; e, con un braccio, si parò credendo che Luigia la volesse scapaccionare.

L'isola del giorno prima di Umberto Eco (1994): Avrebbe dovuto sospettarlo la notte stessa del suo cartografico abbraccio. Riavutosi, aveva sentito sete, la caraffa era vuota, ed era andato a cercare un barile d'acqua. Quelli che aveva posto a raccogliere l'acqua piovana erano pesanti, ma ce n'erano di più piccoli nella dispensa. Vi si recò, prese il primo a portata di mano - riflettendo più tardi, ammise che era troppo a portata di mano - e, una volta in camera, lo pose sul tavolo, attaccandosi alla spina.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per caraffa
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: caraffe.
Con il cambio di doppia si ha: caracca.
Parole contenute in "caraffa"
ara, cara, raffa. Contenute all'inverso: far, farà.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "caraffa" si può ottenere dalle seguenti coppie: carabi/biffa.
Usando "caraffa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * affami = carmi; * affari = carri; arca * = arraffa; * affaretti = carretti; * affaretto = carretto; * affarista = carrista; * affariste = carriste; * affaristi = carristi; * aoni = caraffoni.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "caraffa" si può ottenere dalle seguenti coppie: cara/arraffa.
Usando "caraffa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * affarino = caino.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "caraffa" si può ottenere dalle seguenti coppie: carmi/affami, carretti/affaretti, carretto/affaretto, carri/affari, carrista/affarista, carriste/affariste, carristi/affaristi.
Usando "caraffa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arraffa * = arca; * biffa = carabi; * inia = caraffini.
Sciarade incatenate
La parola "caraffa" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: cara+raffa.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Uccello dei caradriformi di passo in Italia, Le caraffe che depurano l'acqua, Trinidad e __, nei Caraibi, Isola caraibica da cui proviene Ricky Martin, I Caraibici di Port-au-Prince.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Fiasco, Fiasca, Boccia, Boccale, Bottiglia, Orcio, Orciuolo, Ampolla, Bombola, Anfora, Borraccia, Brocca, Idria, Caraffa, Foglietta, Ampollina, Alberello, Mezzina, Mezzetta - «Il fiasco è d’ordinario per il vino: in Firenze è di vetro impagliato o no, e contiene tre bottiglie circa o dieci bicchieri. Ma può essere d’altro che di vetro. È panciuto, tondo, a base piana (1), collo stretto e lunghetto. La fiasca è schiacciata, di vetro per lo più. Può essere più piccola o più grande del fiasco: serve al viaggio, e a contenere vino o altro. La fiasca da olio è della forma del fiasco, or più grande, or più piccola, ma di vetro più grosso e di differente impagliatura. La boccia è di vetro (1), tonda, senza piede; si ristringe nel collo più gradatamente che non fa la bottiglia: più panciuta della bottiglia; serve per il vino e per l’acqua; è d’uso comune nelle tavole, nelle stanze. Boccale, vaso di terra più o men fine, con piede tondo e panciuto, rientrante un po’ più in su del mezzo; poi si dilata alla bocca con labbra rovesciate e bocca sporgente e con manico. La bottiglia è di vetro, per lo più verdastro, e di pareti grosse e resistenti, cilindrica, decrescente in collo più o men lungo: da vino o da liquori. Non serve di misura, come in molte parti d’Italia il boccale, e il fiasco in Firenze: in ciò somiglia alla boccia e alla fiasca (2). L’orcio e l’orciuolo son di terra e da olio. La bombola, voce viva in Toscana, è di vetro, per lo più con collo torto, da vino o altro liquore: vien forse da bombare, bere. È più piccola della boccia, e credo più panciuta. Anfora è voce storica: ai Romani era vaso fittile con due manichi, ed era anco misura. Borraccia, fiasca di legno, o di latta, o di pelle, schiacciata di forma, da portare in viaggio acqua o vino. Brocca, di terra, di metallo, a varia forma, con becco e con manico. Da bere o da serbar acqua e ad altri usi. Idria, voce storica, vaso da acqua». Gatti.

«Caraffa: di vetro, più piccola, per lo più, della boccia e della bottiglia: da acqua, da bevande dolci, e da medicina. Foglietta, misura di vino, e vaso che la contiene (1). Ampolline, quelle della chiesa, varie di forma secondo i paesi, ma quasi tutte con cannello dal quale si mesce. Alberello, vasettino di terra o di vetro, da unguenti, da medicine semiliquide; di varia forma». Romani.

«Brocca, mezzina. Queste due voci s’usano spesso promiscuamente. Se non che la brocca è piuttosto di terra cotta; la mezzina di rame. Quella che si tiene accanto ai lavamani, per esempio, è brocca piuttosto. Possono, inoltre, differire un po’ nella forma; perché la brocca suol avere un cannellotto da versar l’acqua; la mezzina, per lo più, ha da due lati opposti l’orlo un po’ arrovesciato e prolungato a guisa di labbro sporgente, che chiamano il beccuccio ». Meini.

(1) A Genova e in Toscana il fiasco è di un vetro sottilissimo, tondo e piuttosto ovale anche in fondo: col mezzo dell’impagliatura gli si fa una base piana per cui, bene o male, sta ritto.
(1) Sarebbe meglio forse dire di cristallo, o d’un vetro più bianco e trasparente, perché è di questa materia che ordinariamente adesso si fanno: la forma è pur varia, secondo il gusto e la moda.
(2) La bottiglia di vetro nero o verdastro e a pareti resistenti è da vino per lo più: in essa si racchiude a forza vino spumoso, generoso: i liquori fatti con zucchero, alcool e droghe si mettono in certe bottiglie di terra cotta forte, grès, dette cruches da’ Francesi, o in bottigline di vetro bianco da cui traspariscono i diversi colori dei medesimi. La bottiglia, a Torino era d’un boccale, d’un boccale e mezzo o di due, detta allora pinta o penta, e in certo modo serviva anche di misura prima che venisse introdotto il sistema decimale. Il litro contiene un po’ meno di quello che prima dicevasi un boccale e mezzo.
(1) In Piemonte, foglietta dicesi anche il diritto che le gabelle fan pagare agli osti, albergatori ecc. sul vino da essi venduto: ciò forse da qualche antica misura detta pure foglietta, o dalla consegna che si praticava sopra un foglietto di carta. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Caraffa - S. f. T. Vaso di vetro che s'allarga dal mezzo in giù. Κεράω, Mescere. Altri da Giara. = Ricett. Fior. (C) Metti in una caraffa a bollire coll'acque dette, tanto che torni i tre quarti. Sagg. nat. esp. 259. Facemmo fare due caraffe di cristallo. [Val.] Buonarr. Ajon. 3. 49. E fan gozzi e ampolle da speziali, Tazze, caraffe, buffoni, orinali.

2. Far la caraffa vale Fare un incantesimo, col quale si pretende di far apparire entro l'acqua le figure di persone assentî o defunte. Fag. Com. (Mt.) Mi vo' chiarire in tutti i modi… s'io dovessi far la caraffa.

3. Vaso di vetro corpacciuto, con piede e collo stretto. (Gh.)
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: caracolliate, caracollino, caracollò, caracollo, caracul, caradriforme, caradriformi « caraffa » caraffe, caraffetta, caraffette, caraffina, caraffine, caraffini, caraffino
Parole di sette lettere: caracea, caracee, caracul « caraffa » caraffe, caraibi, caramba
Vocabolario inverso (per trovare le rime): glittografa, crittografa, autografa, orafa, strafà, isonefa, raffa « caraffa (affarac) » graffa, aggraffa, giraffa, arraffa, contraffà, staffa, beffa
Indice parole che: iniziano con C, con CA, parole che iniziano con CAR, finiscono con A

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