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Informazioni utili online sulla parola italiana «castello», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Castello

Parole Collegate

»» Aggettivi per descrivere castello (antico, medievale, grande, diroccato, abbandonato, ...)

Utili Link

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Liste a cui appartiene

Lista Tipologie di abitazione [Casone, Casotto « * » Casupola, Catapecchia]

Foto taggate castello

Castello da favola

Castello di Palma di Montechiaro.

Il castello dei templari
Tag correlati: torre, alberi, torri, merli, finestre, acqua, mura, prato, rocca, montagna, ponte, fortezza, fiume, mare, albero, montagne, neve, case, paesaggio, chiesa, arco, luci, roccia, notturno, ruderi, rudere, inverno, erba, rocce, piazza

Informazioni di base

La parola castello è formata da otto lettere, tre vocali e cinque consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: ll. Divisione in sillabe: ca-stèl-lo. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con castello e canzoni con castello per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Quello dell'Ovo, che si trova a Napoli, considerato tra i più belli al mondo, è il castello che preferisco.
  • Il successo è spesso paragonabile ad un castello di carte: basta un niente per farlo crollare.
Non ancora verificati:
  • "La mia vita è come un castello di carte, crolla nonostante io tenti di tenerlo unito... Qualsiasi cosa faccio non mi riesce!
Citazioni da opere letterarie
Isotta di Cesare Cantù (1878): Il castello di Bellagio era stato fabbricato da suo padre con comodità e magnificenza. Ma, dopo che il lago fu infestato dalle scorrerie de' Cavargnoni e de' partitanti dei Francesi e degli Spagnuoli, disputantisi il possesso della povera Italia, non offrì più un asilo d'ozj campestri, ma venne campo di quotidiane abbarruffate.

Carthago di Franco Forte (2009): Il fasciame della solida trireme scricchiolava e gemeva mentre la chiglia affondava nelle acque, sollevando spruzzi d'acqua salata e schiuma. Il corvo di prora, che serviva per l'aggancio delle navi nemiche in caso di combattimento in mare, era sollevato, per non abbassare troppo la prua della trireme e consentirle di viaggiare alla massima velocità. Sul ponte della nave, ottanta legionari in pieno assetto di guerra, con il loro centurione appostato sul castello di comando, riuscivano a mantenersi in piedi tenendo le gambe larghe, schierati nella formazione classica che la centuria avrebbe replicato una volta sbarcati a terra.

Il resto di niente di Enzo Striano (1986): Le botteghe alimentari traboccavano di noci, mandorle, castagne dure, datteri africani, lardo, prosciutti, sottaceti variopinti. Picce di fichi secchi di Calabria dal profumo intenso pendevano da un capo all'altro delle mostre. Un negozio aveva costruito un castello con fichi bianchi spolverati di zucchero, un altro straripava dei dolci napoletani di Natale: mostaccioli, sosamelli, paste reali, rococò.
Libri
  • Il castello di Otranto (Scritto da: Horace Walpole; Anno 1764)
  • Il castello di Udine (Scritto da: Carlo Emilio Gadda; Anno 1933)
  • Il castello (Scritto da: Franz Kafka; Anno 1926)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per castello
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cartello, castelli, cestello, costello, fastello, mastello, pastello.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: fastelli, mastelli, pastella, pastelle, pastelli.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: casello.
Altri scarti con resto non consecutivo: casto, case, caso, callo, calo, cello, celo, asello, ateo, allo, stelo, sello, telo.
Parole con "castello"
Iniziano con "castello": castellologia, castellologie.
Finiscono con "castello": accastello, accastellò.
Parole contenute in "castello"
aste, cast, caste. Contenute all'inverso: olle.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "castello" si può ottenere dalle seguenti coppie: caco/costello, cali/listello, castri/tritello.
Usando "castello" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * stellone = cane; * stelloni = cani; bucaste * = bullo; brucaste * = brullo; ceca * = cestello; coca * = costello; mantecaste * = mantello; * oologia = castellologia; * oologie = castellologie.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "castello" si può ottenere dalle seguenti coppie: casso/ostello.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "castello" si può ottenere dalle seguenti coppie: cane/stellone, cani/stelloni.
Usando "castello" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * listello = cali; * tritello = castri; bullo * = bucaste; brullo * = brucaste; castri * = tritello.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "castello" (*) con un'altra parola si può ottenere: * ai = casatiello.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Borgo, Casale, Castello, Villaggio - Borgo è propriamente quell'aggregato di case che è presso alla città; ed in Firenze si chiamano Borghi quelle vie che già erano fuori della città, e furono poi chiuse nella nuova cerchia. Però Borgo si stende anche a significare qualunque aggregato di case, lontano dalla città e assai abitato. - Casale è parimente un aggregato di case, ma assai meno che quelle di un borgo, e anche più discoste l'una dall'altra, e spesso senza chiesa parrocchiale. - Castello è un aggregato di case più o meno grande, cinto da mura e spesso con rocca; anticamente luoghi muniti e da difesa, oggi di pacifica e comoda dimora. - Villaggio è qualche cosa più che Casale, e meno che Castello, nè ha chiesa e parroco. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Castello, Fortezza, Rocca, Cittadella, Città forte - «Può un castello non essere fortezza; può essere fortezza un'intera città. Rocca, la torre del castello; la parte più alta e meglio difendibile della città.» Tommaseo.

La città cinta di forti mura e di altre opere di fortificazione direbbesi città forte. Cittadella è grande fortezza, che nel suo interno racchiude non solo quartieri per soldati, ma anche case per gl'impiegati attinenti ad essa, chiesa, macello, forno, e mulino talvolta, e per quanto è possibile, ogni cosa necessaria onde non dovere ricorrere al difuori in caso d'assedio o di blocco. Castelli chiamansi que' palazzi de' signori che ne' tempi feudali erano ad abitazione e a difesa; in molti di essi, le torri, i merli e tutto ciò che a difesa serviva, in ragione de' mutati tempi, è andato in rovina; in alcuni si conserva e si ripara non per difesa, che più non vale, ma come reliquia delle passate cose, e a motivo di superba compiacenza. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Castello - S. m. (Nel pl. Castelli, e f. Castella.) Fortezza, Rôcca. Lat. aureo. Dant. Inf. 22. (C) Con tamburi e con cenni di castella. But. Conni di castella, cioè con fummi, se è di dì, se è di notte, con fuochi. Ar. Fur. 20. 93. Ove Aleria trovar, che fra i castelli Loro avea un legno apparecchiato innanti. Bemb. Stor. 10. 147. (M.) Il Papa… alcune castella già prese avea. [Cont.] Busca, Arch. mil. 45. Onde sia venuto il nome di Castella; cioè da castella; quasi parva castra… e questi chiamiamo noi forti. Cat. P. Arch. I. 3. Facendo castella o fortezze dentro a tal canale o nella sua bocca, si vieterà che le armate nimiche o navigli grossi non si accostino alla città; come si vede di Venezia.

T. Tre fratelli, tre castelli. Ogni uno da sè.

T. Prov. Guárdati dai monti, dai castelli e dai Conti. (Forse intende Alture difficili a andarvi e a coltivarle. Da monti, frane; da castelli, frodi: da Conti, strapazzi.)

2. T. Nome di parecchie città o di terre che più non sono castelli. Castelnuovo. – Città di Castello, e sim.

3. (Archi.) [Bos.] Nome di parecchi palazzi che altre volte furono veri castelli e che per successive trasformazioni ne perdettero li distintivi senza perderne il nome.

4. (Archi.) [Bos.] Grandioso edifizio di abitazione signorile, isolato generalmente sopra un poggetto che può trovarsi fra campagne ovvero prossimo, attiguo e talvolta anche posto nel centro di un borgo o città, e la cui architettura grave ricorda l'epoca dello isolamento feudale.

[G.M.] E tuttora di un Casone grande, spazioso, si dice: È un castello, Pare un castello.

5. Trasl. Introd. Virt. 20. (M.) E ove stanno? Ella disse: nel nobile castello della mente.

[Val.] T. Liv. Dec. 3. 57. Riguardate, dicea egli agli uomini, il seggio che fu castello e fortezza di tutti i misfatti.

6. [Val.] Per la Gente che guarda il castello. Varch. Stor. 1. 239. Sciarra… era, col favore del castello, entrato con gente nella terra.

7. Per Mucchio e Quantità di case circondate di mura. È in Virg. – Bocc. Nov. 12. 10. (C) Li tre masnadieri…, poco poi appresso presi, furono in quel castello menati. E nov. 13. 8. Il quale messo s'era in prestare a' Baroni sopra castella, e altre loro entrate. E nov. 39. 2. E come che ciascun dimorasse in un suo castello, e fosse l'un dall'altro lontano ben dieci miglia, pure avvenne che… Dant. Inf. 4. Venimmo al piè d'un nobile castello. E 15. Per difender lor ville e lor castelli. E 33. Che se il Conte Ugolino avea voce D'aver tradita te delle castella.

8. T. Fig. Castello in aria; e men com. Castelli aerei. Disegno che l'uomo fa in fantasia non solamente di cosa da farsi, ma di concetto ch'egli stesso intende dover rimanere nella regione ideale, e l'uno e l'altro con poco fondamento di verità e di verisimiglianza. = Dep. Dec. 24. (M.) Confuterebbono i sofistichi argumenti, e, come li soglion chiamare i nostri, castelli in aria, di questi biasimatori. Salvin. F. B. 1. 3. 1. Castelli in aria; fabbriche di cervello senza fondamento, chimere, immaginazioni. [Tor.] Targ. Dis. Inond. Arn. 61. Vi sarà senza dubbio, chi dirà che poco è costato a me questo castello in aria, ma costerebbe moltissimo al pubblico, il ridurlo in pratica.

9. Onde in prov. Far castelli in aria, che vale Pen sare a cose vane e difficili. Alleg. 3. (C) Ch'è bella cosa, ove nessun contraria. Starsi nel letto e far castelli in aria. Capr. Bott. Come può ben conoscere in sè ciascuno, quando, standosi talvolta in ozio, pensa e discorre seco stesso, facendo mille ghiribizzi e mille castelli in aria. Bellinc. Castelli in aria, e pur disegnan fole. Cecch. Donz. 4. 3. Anch'io talora fo castelli in aria. Salv. Granch. 2. 5. Conosci tu ora, Fortunio, ove volevan riuscire Gli andirivieni, e le 'nvolture, e i tanti Castelli in aria?

E Far castelli, ass., nello stesso signif. [Val.] Ner. Sammin. 3. 5. Chi dice amor, chi dice gelosia, E si fan sopra lei mille castelli.

10. [Val.] Castelli in aria, detto ass. a guisa di esclamazione. Gozz. Serm. 2. Cade il vaso, si spezza e versa il latte. Castelli in aria. È la Fortuna chiusa Da nera nube.

11. [Val.] Fig. il Ventre; onde Mettere in castello. Mangiare. Malm. 9. 1. E' non v'è da mettere in castello.

T. Prov. che troppo più si ripete in fatto che in detto: Buon castello guarda chi il suo corpo guarda.

12. [M.F.] Castello de' burattini, o da burattini. Quella specie di Baracca coperta di panni, colla quale va attorno il burattinajo, e nella quale esso fa lavorare i burattini, mostrandoli altrui dalla parte superiore, che è scoperta. Senso sim. in Trebell. Galien. = Fag. Rim. 2. 244. (Gh.) Ma quel che valse più d'ogni piacere… Fu quello del castel de' burattini. Oh che diletto mai! che cosa bella, Di vedere armeggiar que' figurini! Salvin. Annot. Fier. Buonar. p. 476. col. 1. Burattini, figurine fatte di cencio, da maneggiarsi in palco o in piazza nel castello che si dice da burattini. Bellin. Buccher. 147. Ed infino il castel de' burattini.

[G.M.] Di edifizio meschino e di cattivo stile: Pare un castello da burattini.

13. Per Bottino, in signif. di Conserva d'acqua, Purgatojo o Purgatore. E in Vitr. – Soder. Agric. 103. (Gh.) Ancora fia bene murarvi quanti più bottini o castelli potrassi all'intorno (della cisterna) co'l medesimo ordine della conserva. E 106. Se a sorte i doccioni o condutti o bottini o castelli da rattenere prima che cali, l'acqua della citerna (cisterna), si riturassero per causa di fango o altra materia, mettavisi dentro,…

14. (Mil.) Castello si prende anche generalmente per qualsivoglia Macchina militare. Stor. Pist. 112. (C) Le castella loro non poteano conducere alle mura per combattere. E appresso: Quelli dentro ordinarono d'ardere le castella di legname del campo de' Pisani.

15. (Mecc.) Macchina per tirar su pesi. (C)

[Cont.] Fon. D. Ob. Fabbr. I. 10. Per formare il prenominato castello, si piantorono otto colonne, o antenne, che le vogliamo nominare, quattro da una banda, e quattro dall'altra della guglia.

16. (Mecc.) È anche una Macchina per ficcar pali, lo stesso che Berta. (Fanf.) Soder. Agric. 146. (Gh.) Siano battuti (i pali) con colpi piuttosto spessi che gravi, o co 'l mazzo (cioè co 'l maglio) del castello, o a mano con otto o dieci manichi guidati da altrettanti uomini tutti d'accordo, o co 'l letto (sic) nel mezzo del castello, acciocchè il renone vi venga meglio a consolidarsi ed a formarsi.

17. (Mecc.) Macchina di legname per trasportarvi sopra alcun oggetto, o per giungere ad una certa altezza. Vasar. Vit. (Mt.) Quest'opera aveva messa sopra un castel di legname con un ordine di ruote sotto, le quali mosse da uomini dentro erano fatte camminare.

18. Ed in modo avverb. A castello, dicesi di travi, di pali, o sim., incastellati, cioè inclinati fra loro. M. V. 11. 33. (C) Li quali con pali a castello e con altri ripari sollecitamente e di dì e di notte puosono riparo.

[Cont.] Bart. C. Arch. Alb. 84. 28. Questi (legni) metteva egli nel fiume con certi instrumenti ficcandoli a castello, non diritti a piombo a guisa di pertiche: ma a pendio, ritirandoli alquanto disopra che pendessino secondo il corso del fiume.

19. (Chim.) Castello della stufa Parte superiore della stufa da stillare. Red. Esp. nat. 27. (C) Ho fatto stillare la vitriuola… nel castello della stufa con orinali e di vetro, e di terra invetriata. E 29. L'acque poi che si stillano nel castello della stufa…, quasi tutte generalmente sogliono intorbidare.

20. (Mar.) [Fin.] Parte della prora elevata sopra il piano della coperta. = Ar. Fur. 13. 16. (M.) Non giova calar vele e l'arbor sopra Corsia legar, nè ruinar castella. [Val.] Ar. Fur. 19. 44. Castello e ballador spezza e fracassa L'onda nimica. [Cors.] Frescob. Viagg. 14. Perchè la cocca non era ancor compiuta la coverta, nè i castelli, vi veniano su molti maestri.

(Mar.) [Cont.] Della poppa e della prora indistintamente. Pant. Arm. nav. Voc. Baluvari di poppa e di prora sono quei palchi, che si fanno alla poppa, e alla prora, e si chiamano anco castelli. Cr. B. Naut. med. I. 9. Opere morte, cioè castella, arrombate, sprone, ballestriere, battagliole, pavesata, ed altre parti simili.

(Mar.) [Cont.] Castello di prora. Cr. B. Naut. med. I. 61. Il Castello di proda lungo palmi 21. ed alto palmi 6. Pant. Arm. nav. 381. Ne i navili tondi non basta entrarvi con pericoloso contrasto, ma per farne l'acquisto intiero, oltra il travaglio dell'abordo bisogna montar sopra i lor ripari, e prendere i castelli della poppa, e della prora e le due coperte. Spet. nat. V. 183. La parte anteriore della nave, che vien chiamato dai marinari… Io sprone… e più comunemente il castello di prua.

(Mar.) [Cont.] Castello di poppa. Più comunemente Cassero. Cr. B. Naut. med. I. 61. Il castello di poppa lungo palmi 25 alto 5. Spet. nat. V. 183. La parte diretana della nave, detta altramente castello da poppa.

21. (Idraul.) [Boss.] Edifizio contenente un serbatojo alquanto elevato dal suolo, da cui si diramano per tubi di ferro, di piombo, e sim., l'acque alle varie parti di una città o di uno o più giardini per giochi d'acqua e cascate. [Val.] Vegez. 156. Sono luoghi più secchi, che di monti sono,… si debbono fare fuori delle mura castelli, i quali raccolgano le vene dell'acqua.

[Cont.] Barbaro, Arch. Vitr. 460. Voltandosi la ruota da quelli che la calcheranno, i secchielli che saranno pieni portati alla sommità, di nuovo ritornando a basso, voteranno da sè nella conserva per questo apparecchiata, che castello si chiama. E 343. La quale (acqua) poi che sarà condotta alla città, facciasi un castello o conserva dell'acque (con) tre bocche, e nel castello siano tre canne egualmente partite.

22. (Ar. Mes.) [Cont.] Castello dell'orologio. Il complesso dei pezzi che servono a tenere il meccanismo dell'orologio. Gius. da Capr. Orol. 5. Ogni castello si compone di quattro colonne, di tre pilastri, di dieci sbarre, sei per larghezza del castello… l'altre quattro un po più lunghe, quanto fa bisogno alla lunghezza del medemo.

(Mec.) [Cont.] E in signif. analogo, vale Telajo, Ossatura di macchina poco complicata, e di parte d'una macchina.

(Mil.) [Cont.] Castello della noce. Quel Pezzo collocato sopra la noce dell'acciarino che serve a mantenerla contro la cartella, ed è fermata sopra quest'ultima per via di una vite (fr. Bride de noix).

23. (Ar. Mes.) [M.F.] Castello del lampione. Tutte le parti interne del lampione a olio, che servono a fargli far lume.

24. Castello, p. es., di fibbie, di aghi, ecc., vale Una data quantità di essi, come una dozzina, una grossa, ecc., involte o assettate comechessia. (Fanf.)
Gran Dizionario Teorico-Militare del 1847
Castello di poppa o Cassero - Gaillard d'arrière. Principia dagli stili di poppa e termina ad alquanti piedi sul davanti dell'albero di maestra nelle navi maggiori, ed all'indietro di questo albero nelle navi minori e nelle fregate. [immagine]
Castello di prua - Gaillard d'avant. Comincia dalla bocca-porta della camera delle sartie, che n'è interamente coperta e si stende verso il davanti della nave sino al parapetto della costa ultima a prua. [immagine]
Castello - s. m. Chateau fort. Terra murata e fortificata entro la quale avevano la loro abitazione gli antichi baroni e signori.

La Rocca, o per adoperare un vocabolo più moderno, la Cittadella d'una terra ed anche una fortezza isolata.

Una macchina militare murale dei tempi antichi, la quale era una grossa torre di legno di forma tonda o quadrata, che dopo spianato o riempiuto il fosso s'accostava dagli assedianti alla città combattuta, onde dalla sommità di essa saettar quei di dentro e cacciare i difensori dal muro, calando poscia da esso castello un ponte per entrar nella fortezza. È la torre ambulatoria de' Romani. Venne pure adoperata ad altri usi di guerra. Chiamasi pure con questo nome e con quello di gatto, in franc. mouton, sonnette, uno strumento di legno che serve a ficcare pali detti palafitte per saldezza dei fondamenti degli edifizî e per riparo de' fiumi. È composto di alcune travette ritte ed altre spianate in fondo ed incrocicchiate fra loro: ha una ruota pure di legno, coll'aiuto della quale si tira in alto un maglio che è un grosso tronco di figura tonda armato di ferro in più luoghi, e particolarmente nella parte più bassa, il quale poi cadendo precipitosamente a piombo sopra il capo del palo, sì lo percuote che in non molti colpi lo ficca nel terreno. Finalmente chiamasi castello una macchina da tirar su pesi, in franc. moulinet. Gras. [immagine]
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: castelli, castelliere, castellieri, castellina, castelline, castellini, castellino « castello » castellologia, castellologie, castellucci, castelluccio, casti, castiga, castigabile
Parole di otto lettere: castaldi, castaldo, castelli « castello » castigai, castighi, castorei
Vocabolario inverso (per trovare le rime): cartello, martellò, martello, portello, sportello, tortello, barbastello « castello (olletsac) » accastello, accastellò, fastello, affastello, affastellò, mastello, pastello
Indice parole che: iniziano con C, con CA, parole che iniziano con CAS, finiscono con O

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