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Informazioni utili online sulla parola italiana «cencio», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Cencio

Parole Collegate

Nomi Alterati e Derivati
Diminutivi: cencino, cencetto.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola cencio è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: cén-cio. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con cencio per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Ho utilizzato quel cencio per pulire la tua auto nuova.
  • L'influenza mi ha ridotto come un cencio, ho fatto fatica ad arrivare a casa dall'ufficio.
  • Per lo spavento eri così bianco che sembravi un cencio.
Citazioni da opere letterarie
La Storia di Elsa Morante (1974): Certe volte, nel disordine della fuga, Ida aveva tralasciato di vestirlo, contentandosi d'involtarlo dentro a un pezzo di coperta da stiro, o uno scialle, o un cencio qualsiasi. E al cadere, poi, di questo, Useppe s'era ritrovato nel rifugio senz'altro vestito che la sua solita magliettina da notte; ma per lui faceva uguale. E non aveva nessun pensiero di vergogna, nel saltare e nel ballare, come fosse in abito da società.

L’assassinio di via Belpoggio di Italo Svevo (1890): Pagò e uscì dimenticandosi di prendere con sé il cappello a cencio. Il cappello nuovo, troppo piccolo, gli stava in testa in equilibrio e malfermo gli dava immenso fastidio. In piazza della Barriera per la quale dovette ripassare vide Giovanni con altri tre operai. Si avvicinò loro esitante, sapendo allora per esperienza che ogni sua parola ogni suo gesto sarebbe stato tanto strano da destare sospetto.

Il denaro di Ada Negri (1917): — Per carità!... l'ho fatto pe' miei figli. Non mi rovinino, in nome di Dio. - Batteva i denti. La viltà della miseria stava impressa sulla sua persona floscia e lugubre come un cencio nero. Lo spavento la raggomitolava. — Non vi vogliamo far del male, cara la mia donna. Ma il fatto sta che qui vi sono quattro matasse di lana, trovate su di voi, in un tascone interno della veste. Del male, no. Ma il posto lo perdete.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per cencio
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: concio.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: cenci. Togliendo tutte le lettere in posizione dispari si ha: eco.
Altri scarti con resto non consecutivo: ceni, ceno, ceci, ceco.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: cencino.
Parole con "cencio"
Iniziano con "cencio": cenciosa, cenciose, cenciosi, cencioso, cenciosamente.
Parole contenute in "cencio"
ciò, cenci.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "cencio" si può ottenere dalle seguenti coppie: ceco/concio, cela/lancio, celi/lincio, cera/rancio, cerico/riconcio, cetra/trancio, censo/socio, centra/tracio.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "cencio" si può ottenere dalle seguenti coppie: cene/cioè.
Usando "cencio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * concio = ceco; * lancio = cela; * lincio = celi; * rancio = cera; * socio = censo; * trancio = cetra; * tracio = centra; * riconcio = cerico.
Sciarade incatenate
La parola "cencio" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: cenci+ciò.
Intarsi e sciarade alterne
"cencio" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: ceci/no, ceco/ni.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Ridotto in cenci, Sono pranzi o cene, Si chiede al cameriere dopo aver cenato, Il miscuglio di cenere e acqua calda per fare il bucato, Cenarono con Gesù.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Cencio, Straccio, Brindello, Brincello - Cencio è qualunque pezzo di panno, o di lino o di cotone, consunto e fuor d'uso, che si adopera per pulir lumi, tavole sporche, ecc. - «Cenci da lumi. - Piglia un cencio e pulisci questa tavola.» - Quando si dice Straccio, si dice pezzo non grande di panno lino o lano, staccato da un abito logoro e consunto. - Brindello poi è un piccolo brano, specialmente di vesti, che ciondola da qualche parte. - Brincello è specialmente pezzetto di carne macellata, piccolo e tristo. - «Il macellaro mi ha mandato un brincello di carne, che non la ho potuta mangiare.» [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Canavaccio, Cencio, Ceneracciolo, Straccio - Canavaccio è tela grossolana e ruvida fatta appunto di canapa: di essa si fanno d'ordinario sciugamani e grembiali per la cucina; i quali, vecchi e rammorbiditi dall'uso, servono a nettare i mobili dalla polvere, e allora torna loro bene il nome di straccio. Ceneracciolo è quel panno su cui si versa la cenerata per fare il bucato. Il cencio è più consumato dello straccio; può essere però più pulito; e tale articolo di vestiario può esser diventato un cencio dopo il lungo uso e le molte lavature e rattoppature necessitate dall'uso stesso: il meschinello può essere ricoperto di cenci e non essere ributtante; l'ozioso, il vagabondo, il giuocatore, il vizioso insomma è coperto di stracci, cioè d'abiti rotti e sporchi dal mal uso più che dal lungo uso; poichè straccio indica e la rottura fatta nell'abito e il lembo di stoffa stracciata via. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Cencio - S. m. Pezzo di panno lino, o lano, consumato e stracciato. (Fanf.) T. Aff. a Accincignare; di cosa che, cinta alla persona, o trattata comechessia, si fa cedevole e mencia. = Cron. Morell. 280. (C) Di fatto i detti porci cascarono tutti morti su que' cenci istracciati da loro.

T. Il commercio de' cenci e bianchi e rossi è in fiore, l'uno e l'altro in grazia de' giornali moltiplicati.

[G.M.] Cencio da strofinare. – Cencio da lumi (per pulirli). – Cencio per nettare la penna.

[Garg.] T. tint. Cencio di balla da sommacco.

T. Cascare in terra come un cencio (senza punto reggersi). – Pallida come un cencio. Prov. Tosc. 364.

2. (Tom.) Di vesti e biancheria di poco valore. Son cenci, Pochi cenci. – Que' pochi cenci di vestiti. – Quel po' di cenci.

3. [M.F.] Avere quattro cenci. Dettato dell'uso. Not. Malm. C. VII. Per esprimere uno che abbia poca roba, diciamo: il tale ha quattro cenci.

T. Un cencio di camicia, di soprabito.

T. Rimane senza un cencio di vestito.

4. T. Brano di roba di poco prezzo.

5. T. Pezzo intero di roba ordinaria a certi usi. [G.M.] Un cencio di scialle, Un cencio di cappello.

6. T. Roba che è diventata un cencio; ha perduto sodezza, colore, bellezza.

7. Fig. (Tom.) Di donna appassita e ammencita: L'è diventata un cencio.

8. T. Tiene la moglie come un cencio. (La disprezza, Non la tratta bene.)

9. (Tom.) Dispr. Cencio rosso: il nastro di cavaliere.

[G.M.] Di alcuno che si vede contraddistinto o privilegiato sopra gli altri, si dice: Costui ha il cencio rosso! – Ha il cencio rosso all'occhiello! (Il nastro rosso era in Toscana il segno di cavaliere di S. Stefano, prima che S. Stefano fosse soverchiato da altri Santi.)

10. T. Buttare ne' cenci; tra la roba spregiata e che non serve.

11. Non aver o Non si trovare cencio di una cosa. Non averne punto. Fir. As. 271. (C) Senza aver mai cencio di ferro in piè, mi facea mestiero camminare su per que' ghiacci, che tagliavano come rasoi. [Val.] Firenz. Nov. 4. 82. Il mio colui non si trova cencio di camicia.

12. [M.F.] Dare in cenci, Incorrere in falli, Fare qualche sbaglio da perdere il credito. Fag. Pr. Dubito grandemente che l'interesse o il poco cervello l'abbia a far dare in cenci quanto prima.

13. Dare o Stare in cenci. Divenire, o Esser povero. (Fanf.)

14. [M.F.] Essere o Non essere ne' suoi cenci. Fig. vale Essere, o no, nel suo stato normale, di salute e d'altro. Oggi non sono ne' miei cenci, cioè, non mi sento bene come il solito.

T. Donna che ricorda i tempi quand'era più in fiore di sanità e di bellezza, Quand'ero ne' miei cenci. (Riguardando il corpo come veste, secondo le tante imagini simili in varie lingue.)

15. [Val.] Pulirsi… co' proprii cenci. Far checchessia co' proprii mezzi, senza chiedere a chicchessia. Lasc. Cen. 2. nov. 9. 428. Egli avrà pure, come si dice, lavorato il suo campo, e forbitosi con i cenci suoi.

16. [Val.] Mettere il suo cencio in bucato. Dire il suo parere, la sua. Algar. Op. 3. 316. In tanta varietà e quasi frastuono di opinioni ho creduto poter proporre la mia, e mettere anch'io, come si suol dire, il mio cencio in bucato.

17. T. Tutti i cenci di casa li mettono alla finestra. (Mostrano le segrete miserie.)

18. [M.F.] Star ne' suoi cenci, cioè, Nella sua meschina condizione. Fag. Rim. Lasciate, uomin prudenti, un stuol sì tristo Star ne' suoi cenci. = Papin. Burch. 113. (Gh.) «Statti tra 'l ranno caldo e barbanicchi»; cioè, Sta' tene come bassamente usiamo dire, ne' tuoi cenci, che i Latini dicevano Intra tuam pelliculam te contine. E 188. Così li amici del Burchiello non uscivano del loro covo, se ne stavano, come bassamente si dice, ne' loro cenci, non potendo eglino alzare il capo, a cagione della fazione guelfa, che allora in Firenze trionfava.

[M.F.] Stare ne' suoi cenci, cioè, nella sua povertà. Fag. Rim. Sto ne' miei cenci.

19. Star tra' suoi cenci. [Val.] Acconciarsi al proprio stato, Non poterlo cambiare in meglio. Mach. Lett. fam. 145. Starommi dunque così tra' miei cenci, senza trovare uomo che della mia servitù si ricordi.

20. Stare, o Starsene ne' suoi cenci vale Non s'intrigare con persona di condizione superiore. Rip. Imp. 229. (Man.) Elle se ne stanno ne' lor cenci per lo più.

21. Uscir di cenci vale Migliorare stato, Venire in miglior fortuna. Cecch. Esalt. Cr. 5. 3. (C) Mi è forza Arrabbattarmi per uscir di cenci.

22. Venir del cencio a taluno, quando costui sente o finge sentire schifo d'una cosa. Non com. Bocc. Nov. 58. 3. (C) Quando ella andava per via, sì forte le veniva del cencio, che altro che torcere il muso non faceva, quasi puzzo le venisse di chiunque vedesse o scontrasse.

23. [G.M.] Un cencio di marito. – Un cencio di figliuolo. (In senso vilif.)

24. Piglia il cencio è un dettato col quale i maestri delle botteghe licenziano i garzoni. (Fanf.)

25. Cencio molle dicesi ad Uomo di poco spirito, o di debole complessione. Buon. Fier. 4. 1. 1. (C) I mansueti Veduti, e i cenci molli ho dar ne' lumi. Annot. Fier. Buonar. p. 467. (Gh.) Cenci molli, cioè Uomini di non forte spirito, che si dicono anche galline bagnate, timidi, freddi. Alleg. 229-230. ediz. crus. Quel solenne fantoccion di cencio molle, non avendo figliuoli, sapere anco non poteva che cosa fosse l'amor de' padri inverso di quelli.

26. Cencio molle è pure un Giuoco fanciullesco, nel quale, a chi non risponde a dovere, quando è interrogato, si batte in volto un cencio molle. (Fanf.)

27. T. Prov. Tosc. 223. Tutti i cenci vogliono entrare in bucato, a chi si voglia intromettere in cosa che non gli spetti.

Alleg. 328. (C) E pur tutti vorrebbono (come ogni cencio vuole entrare in bucato) fargli il sensale nell'appalto delle cagioni dell'umane giocondità.

28. [M.F.] I cenci vanno all'aria. I poveri o i deboli hanno sempre la peggio. Fag. Rim. Fu una legge veramente quale Si vede a' nostri giorni: i cenci all'aria. T. Prov. Tosc. 68.

T. Prov. Tosc. 332. Non bisogna mostrare i cenci al popolo. (Che non si sappiano i fatti tuoi, le miserie de' tuoi.)

29. [G.M.] Il cencio nel gomitolo (per avvolgere il refe) ci s'ha a veder sempre. (Di chi trascorre ad atti che manifestano, o tosto o tardi, educazione volgare.)

30. E parimente in prov. Non dare fuoco a cencio, o al cencio. Non rendere ad altri verun servigio benchè; leggiero. Non com. Bocc. Nov. 50. 7. (C) Non troverei chi mi desse fuoco a cencio. Sen. Ben. Varch. 4. 29. Chi chiamò mai benefizio donare una fetta di pane o un misero quattrino, o l'aver dato fuoco al cencio?

31. Cencio. [M.F.] Pasta a strisce intrisa con uovo e fritta nell'olio, che poi si condisce con zucchero. Così detta dalla sua forma.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: cenavi, cenavo, cencetti, cencetto, cenci, cencini, cencino « cencio » cenciosa, cenciosamente, cenciose, cenciosi, cencioso, cene, cenema
Parole di sei lettere: cenava, cenavi, cenavo « cencio » cenema, cenemi, cenerà
Vocabolario inverso (per trovare le rime): mandarancio, melarancio, metilarancio, pomarancio, fiorrancio, tranciò, trancio « cencio (oicnec) » lincio, linciò, comincio, cominciò, ricomincio, ricominciò, incomincio
Indice parole che: iniziano con C, con CE, parole che iniziano con CEN, finiscono con O

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