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Informazioni utili online sulla parola italiana «cibo», il significato, curiosità, forma del verbo «cibare», associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Cibo

Forma verbale

Cibo è una forma del verbo cibare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di cibare.

Parole Collegate

»» Aggettivi per descrivere cibo (buono, cotto, abbondante, scarso, crudo, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
avariato (12%), alimento (11%), mangiare (9%), pane (5%), cotto (4%), nutrimento (4%), buono (4%), alimentazione (3%), fame (3%), sano (3%), alimenti (3%), pasta (3%), grasso (2%). Vedi anche: Parole associate a cibo.

Utili Link

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Foto taggate cibo

venditore di banane

Caramelle non le voglio più...

il re carciofo
Tag correlati: frutta, piatto, dolci, pasta, foglie, mercato, mele, dolce, verdura, tavolo, pane, formaggio, vetrina, pomodori, salumi, pesce, prosciutto, tovaglia, frutti, uova, negozio, carne, verdure, uva, pomodoro, esposizione, fragole, cesto, fette, cioccolato

Informazioni di base

La parola cibo è formata da quattro lettere, due vocali e due consonanti.
È una parola bifronte senza capo, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (obi), un bifronte senza capo né coda (bi). Divisione in sillabe: cì-bo. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).
Parole con la stessa grafia, ma accentate: cibò.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con cibo per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Avevamo preso gli zaini ma avevamo dimenticato quello del cibo.
  • Essendo rimasto senza cibo sono stato costretto a rifornirmi al supermercato.
  • Dobbiamo cercare di vivere con il cibo, non per il cibo.
Citazioni da opere letterarie
Il resto di niente di Enzo Striano (1986): È in questo stato d'animo. Dopo la crisi delle prime settimane s'è assestata, ha imparato a darsi punti di riferimento. È riuscita a ridurre vitalità, in maniera da vivere ogni giorno solo per quello che, qui dentro, esso può dare. Ad accettare i riti meschini delle ventiquattr'ore: cibo, sonno, lavoro, rosario, discorsi beoti.

Se questo è un uomo di Primo Levi (1947): Null Achtzehn è molto giovane, il che costituisce un pericolo grave. Non solo perché i ragazzi sopportano peggio degli adulti le fatiche e il digiuno, ma soprattutto perché qui, per sopravvivere, occorre un lungo allenamento alla lotta di ciascuno contro tutti, che i giovani raramente posseggono. Null Achtzehn non è neppure particolarmente indebolito, ma tutti rifuggono dal lavorare con lui. Tutto gli è a tal segno indifferente che non si cura più di evitare la fatica e le percosse e di cercare il cibo. Eseguisce tutti gli ordini che riceve, ed è prevedibile che, quando lo manderanno alla morte, ci andrà con questa stessa totale indifferenza.

La Storia di Elsa Morante (1974): Quelle ore solitarie di Useppe furono, seppure raramente, interrotte da qualche visita inaspettata. Un giorno fu un gatto striato, così magro da sembrare un fantasma di gatto, il quale tuttavia, con la forza della disperazione, riuscì a sfondare la carta che sostituiva il vetro della finestra, e a penetrare nello stanzone in cerca di cibo. Naturalmente, i topi, al suo arrivo, evitarono d'affacciarsi; e Useppe non aveva altro da offrirgli che un avanzo di cavoli bolliti. Ma colui, per quella particolare superbia aristocratica che i gatti conservano pure decaduti, annusò l'offerta e, senza degnarsi di assaggiarla, se ne andò a coda ritta.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per cibo
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cebo, ciao, ciba, cibi, ciro, cito, cubo, oibò.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: ciò.
Antipodi (con o senza cambio)
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: lobi.
Antipodi inversi: se si sposta l'ultima lettera all'inizio (con eventuale cambio) e si inverte il tutto si possono ottenere: bica, bici.
Parole con "cibo"
Iniziano con "cibo": cibori, ciborio.
Contengono "cibo": vincibosco, vinciboschi.
Parole contenute in "cibo"
Contenute all'inverso: obi.
Incastri
Inserendo al suo interno ari si ha CIBariO; con ori si ha CIBoriO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "cibo" si può ottenere dalle seguenti coppie: cipro/probo.
Usando "cibo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: alci * = albo; ceci * = cebo; * boma = cima; * bona = cina; * bone = cine; * boro = ciro; cuci * = cubo; orci * = orbo; * boati = ciati; * boato = ciato; * bocca = cicca; * bocce = cicce; * bocci = cicci; * bongo = cingo; * bontà = cinta; * borro = cirro; * botta = città; falci * = falbo; proci * = probo; sorci * = sorbo; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "cibo" si può ottenere dalle seguenti coppie: cima/ambo, ciro/orbo.
Usando "cibo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * oboe = cioè; * obliare = ciliare; * obliato = ciliato.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "cibo" si può ottenere dalle seguenti coppie: emici/boemi, lici/boli, narici/bonari, sonici/bosoni, varici/bovari, veci/bove, voci/bovo.
Usando "cibo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * lici = boli; * veci = bove; * voci = bovo; boli * = lici; bove * = veci; bovo * = voci; * emici = boemi; boemi * = emici; * narici = bonari; * sonici = bosoni; * varici = bovari; bonari * = narici; bosoni * = sonici; bovari * = varici.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "cibo" si può ottenere dalle seguenti coppie: ciati/boati, ciato/boato, cicca/bocca, ciccate/boccate, cicce/bocce, cicche/bocche, cicchetta/bocchetta, cicchette/bocchette, cicchettina/bocchettina, cicchettine/bocchettine, cicchino/bocchino, cicci/bocci, ciccia/boccia, ciccini/boccini, ciccino/boccino, ciccio/boccio, ciccioli/boccioli, cicciolo/bocciolo, cima/boma, cina/bona, cine/bone...
Usando "cibo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: albo * = alci; cebo * = ceci; cubo * = cuci; orbo * = orci; * aio = cibai; * probo = cipro; falbo * = falci; probo * = proci; sorbo * = sorci; * cibino = bobino; * ateo = cibate; * avio = cibavi; * astio = cibasti.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "cibo" (*) con un'altra parola si può ottenere: * mal = cimbalo; * arno = cibarono; sala * = sciabola; sale * = sciabole; sali * = sciaboli; salo * = sciabolo; salai * = sciabolai; sarda * = sciaborda; sardi * = sciabordi; sardo * = sciabordo; salano * = sciabolano; salare * = sciabolare; salata * = sciabolata; salate * = sciabolate; salati * = sciabolati; salato * = sciabolato; salava * = sciabolava; salavi * = sciabolavi; salavo * = sciabolavo; salerà * = sciabolerà; ...

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Cibo, Vitto, Alimento, Vivanda, Vettovaglia - Cibo è qualunque cosa capace di alimentare uomini e animali. - «Il cibo e la bevanda. - Il paníco serve di cibo agli uccelli. - Si nutrisce di cibi troppo delicati.» - Il Vitto è tutto ciò che serve all'uomo per mantenersi in vita, per rispetto al mangiare e al bere. - «La provvisione non mi basta per il vitto.» - L'Alimento, nel singolare, non significa materialmente roba da mangiare, ma solo l'effetto del mangiare (V. Nutrizione): ma quando si dice in plurale gli alimenti si intende tutto ciò che è necessario al vivere. - «La vedova ha diritto agli alimenti.» - La Vivanda è roba mangereccia già preparata per mettersi in tavola, e si usa massimamamente in plurale. - «Pranzo dove furono ricche vivande.» - Per ultimo si usa la voce Vettovaglia a significar solamente la provvista della roba mangereccia da servire alle moltitudini insieme raccolte, e specialmente agli eserciti in campagna, o ai presidii delle fortezze. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Cibo, Alimento, Vivanda, Vitto, Esca, Pasto, Pastura, Nutrimento, Comestibile, Sostentamento - Cibo, cibi è generico: alimento è la quantità di cibo necessaria al vivere, perchè il corpo che non si alimenta non vive: nutrimento dice più di alimento; perchè si può alimentare anche tanto da non lasciar perire: ma nutrirsi, essere nutrito, vale essere prosperoso e benevalente: ogni alimento sano vale a nutrire; l'alimento sostiene le forze, il nutrimento le ripara e rinfranca. La parola comestibili comprende tutto ciò che è veramente buono a mangiare: con questo vocabolo s'intende indicarli piuttosto crudi che cotti e ancora da prepararsi. Per sostentamento intendesi tutto ciò che si richiede al discreto vivere in società: il plurale alimenti, coi verbi dare, assegnare e simili, include l'idea del vitto non solo ma del vestito, cioè quel tanto con cui uno, a norma del proprio stato, possa mantenersi; il vitto allora, e direi anche sempre, intendesi sufficiente, e discreto anche in qualità, invece che l'alimento può figurarsi anche scarso o non affatto buono. Vivanda è cibo preparato con qualche arte. Pasto è quella quantità di cibo che si prende a certe ore determinate del giorno. Pasto vale anche sontuoso pranzo: perciò l'uomo che suole sedere a lauti pasti non s'accosta egli alquanto a quegli animali che per ore ed ore vanno in pastura per la campagna, sicchè mai sembrano satolli? e poi, pascersi, da cui pasto deriva, mi pare che sappia un po' dell'epulone e del cibarsi con troppa maggiore compiacenza. Esca, dice Gatti, è cibo degli animali, specialmente di pesci e d'augelli, e così infatto trovasi usato negli autori: ma per me vedo in esca troppo chiaramente espressa l'idea dell'inganno (adescare), quindi la direi cibo traditore; per il che, non il cibo naturale che da se stessi cercansi gli uccelli e i pesci chiamerei esca, ma cibo; esca bensì dirò e quello che loro si getta per prenderli e accalappiarli, e quello ancora che si dà loro anche solo a fine di ingrassarli, per farli poi cibo nostro. [immagine]
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: ciberspazi, ciberspazio, cibi, cibiamo, cibiamoci, cibiate, cibino « cibo » cibori, ciborio, cibrei, cibreo, cica, cicadacea, cicadacee
Parole di quattro lettere: ciao, ciba, cibi « cibo » cica, cidì, cile
Vocabolario inverso (per trovare le rime): placebo, artocebo, efebo, flebo, erebo, sebo, gazebo « cibo (obic) » ohibò, oibò, caribo, albo, ficalbo, falbo, scialbo
Indice parole che: iniziano con C, con CI, parole che iniziano con CIB, finiscono con O

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