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Informazioni utili online sulla parola italiana «divino», il significato, curiosità, forma del verbo «divinare», aggettivo qualificativo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Divino

Forma verbale

Divino è una forma del verbo divinare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di divinare.

Aggettivo

Divino è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: divina (femminile singolare); divini (maschile plurale); divine (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di divino (sacro, celestiale, celeste, santo, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola divino è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: di-vì-no. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).
Parole con la stessa grafia, ma accentate: divinò.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con divino per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Il divino amore non ha ostacoli che possano fermarlo.
  • Questo posto vicino al mare, con i suoi tramonti favolosi, è davvero divino.
  • Il sapore dei tuoi panettoni alla crema è a dir poco divino.
Citazioni da opere letterarie
Il nome della rosa di Umberto Eco (1980): Già nella mattinata del settimo giorno della nostra permanenza in quel luogo, quando ormai i superstiti si avvidero che nessun edificio poteva più essere salvato, quando delle costruzioni più belle diroccarono i muri esterni, e la chiesa, quasi avvolgendosi su di sé, ingoiò la sua torre, a quel punto mancò a ciascuno la volontà di combattere contro il castigo divino.

Il piacere di Gabriele D'Annunzio (1889): Portava un abito d'uno strano color di ruggine, d'un color di croco, disfatto, indefinibile; d'uno di que' colori cosiddetti estetici che si trovano ne' quadri del divino Autunno, in quelli dei Primitivi, e in quelli di Dante Gabriele Rossetti. La gonna componevasi di molte pieghe, diritte e regolari, che si partivano di sotto al braccio. Un largo nastro verdemare, del pallore d'una turchese malata, formava la cintura e cadeva con un solo grande cappio giù pel fianco.

Piccolo mondo moderno di Antonio Fogazzaro (1901): “Oh sì, è ritornato. E qui e qui, questo cortiletto divino, questo casto pensamento trasmutato in sogno! Guardate la grazia infinita dei fregi minuti, vedete le cornici di terracotta, gli archettini trilobati, il melarancio simbolico, e quelle conchigliette, un antico rosario allineato. Giusto, forse non erano melagrani, erano melaranci che il vecchione santo ha preso a cena. E la grazia del colossale! Guardatemi questa torre che regna e non opprime. Lasciamo che si tiri su la nostra gratitudine verso un'eccelsa fonte di tutte le forme belle„.
Proverbi
  • Errare è umano, perdonare è divino.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per divino
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: devino, ditino, divano, divido, divina, divine, diving, divini, diviso.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: divo, dino.
Parole contenute in "divino"
ivi, divi, vino.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "divino" si può ottenere dalle seguenti coppie: dica/cavino, dico/covino, dio/ovino, dirò/rovino, dischi/schivino, disco/scovino, disti/stivino, divide/ideino, dividenti/dentino, dividesti/destino, dividevi/devino, dividevo/devono, dividi/dino, divido/dono, divieti/etino, divisa/sano, divise/seno, divisi/sino, divisibili/sibilino, diviso/sono, divisoria/soriano.
Usando "divino" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ardivi * = arno; ordivi * = orno; bandivi * = banno; gradivi * = grano; cadi * = cavino; * nodi = dividi; * nodo = divido; ledi * = levino; rodi * = rovino; scandivi * = scanno; stordivi * = storno; curdi * = curvino; gradi * = gravino; inverdivi * = inverno; prodi * = provino; saldi * = salvino; scadi * = scavino; scodi * = scovino; tradì * = travino; arridi * = arrivino; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "divino" si può ottenere dalle seguenti coppie: divella/alleino.
Usando "divino" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: caid * = cavino; * onda = divida; * onde = divide.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "divino" si può ottenere dalle seguenti coppie: sedi/vinose, sodi/vinoso.
Usando "divino" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: vinose * = sedi; vinoso * = sodi; * sedi = vinose; * sodi = vinoso.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "divino" si può ottenere dalle seguenti coppie: dividi/nodi, divido/nodo.
Usando "divino" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cavino * = cadi; * cavino = dica; * rovino = dirò; levino * = ledi; rovino * = rodi; curvino * = curdi; * scovino = disco; gravino * = gradi; salvino * = saldi; scavino * = scadi; scovino * = scodi; arno * = ardivi; * ideino = divide; * dono = divido; * sano = divisa; * seno = divise; * sono = diviso; divide * = ideino; orno * = ordivi; ricavino * = ricadi; ...
Sciarade incatenate
La parola "divino" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: divi+vino.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "divino" (*) con un'altra parola si può ottenere: * arca = divaricano; * arno = divinarono; * atri = divinatori; * orza = divorziano; * archi = divarichino; * atrio = divinatorio.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Divino, Di Dio, Da Dio - Nel dire: opera, qualità divina non s'intende sempre opera uscita direttamente dalle mani dell'eterno artefice, qualità a lui solo competente: non poche volte si adopera a modo di superlativo o esagerativo onde esprimere un altissimo grado di ammirazione verso opera d'uomo o verso qualità in creatura umana eminente; così nel dire: voce divina, divina poesia. La Divina Commedia può così intitolarsi, e perchè su teologici e filosofici argomenti verte specialmente, e perchè di bellezza inarrivabile. Di Dio esprime qualità, proprietà, assoluta azione dell'Ente supremo: il Verbo di Dio si è fatto uomo; il Vangelo è parola di Dio; della onnipotenza, giustizia, misericordia di Dio, checchè faccia l'uomo, non arriverà mai ad avere idea perfetta, equivalente, perchè da troppa spessa caligine l'umana mente è annebbiata. Da Dio, oltrechè significa origine e provenienza, come nelle frasi: ogni giustizia, ogni sapere viene da Dio, indica altresì convenienza perfetta fra l'opera e l'operante; così: creare è da Dio; conservare, che è come una successione di atti creativi, è pure da Dio. L'annientare non sarebbe forse da lui, poichè pare che l'Ente dal quale ogni esistenza ha principio non possa o debba contraddire a se stesso, riducendo al nulla l'opera sua. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
† Divino - [T.] S. m. Dotto di cose divine, che dicevasi Maestro in divinità, e sim. Fr. Giord. Pred. 213. (C) E 48. E Genes. 40. (Gh.) Oggi più ne sa (di certe cose spir.) una vecchierella, che anticamente non ne seppono i gran savi e i divini.

2. T. I Fr. hanno Devin per Indovino, Divinatore e in D. 2. 9. cit. a Divino agg., § ult., la mente che quasi è divina potrebbesi intendere come sost. Nel fr. lo Scarron ha Devine per Devineresse.
† Divino - [T.] S. m. Per Divo o Dio. Non può intendersi altrimenti nell'Ang. Metam. 1. 86. (Man.) Nereidi e voi marittimi divini. E 2. 13. (C)

T. Ma vivo e bello è l'Agg. sostantivato, in un grande poeta vivente: Quando, l'anima tornata Dalla squallida vallea, Al Divino che tacea, Sorgi, disse, io son con te. (L'uomo-Dio non giaceva nel sepolcro, ma la spoglia divina.) V. anche DIVINO agg., § 5.
Divino - [T.] Agg. Da Dio, in varie relaz. Aureo lat.

Di Dio. T. D. 1. 5. La virtù divina. E 3. 1. O divina virtù, se mi ti presti (ispiratrice al mio canto). – Natura divina. Men pr. in D. 3. 24. Condizïon divina. E bello sarebbe: La Divina Maestà, se non ne facessero a sè paramento le maestà umane, mettendo in un monte altare e trono Perfezioni divine. – Attributi. D. 1. 11. Natura lo suo corso prende Dal divino intelletto. – Più com. e più pr. 3. 27. La mente divina. – Del verso. Car. En. 6. Non senza Nume divino un tal passaggio imprendi. – Cic. Nume. D. 1. 21. Credi tu… qui vedermi esser venuto… Senza voler divino? E 3. 20. Divina volontate. Meglio che: 3. 3. Divina voglia.

T. D. 1. 11. La divina bontade. – Cic. La divina bontà verso gli uomini. – Bontà divina! escl. d'ammirazione o altro affetto; anco d'impazienza, come dire: Ajutami. – Provvidenza divina. Anco questo talvolta come escl. d'invocazione, di ringraziamento, di benedizione. Più com. che D. 3. 8. E. 32. Il provveder divino. – E 1. 3. La divina giustizia li sprona. E 11. E 12. E 2. 21. E 3. 19. – Anco Giustizia divina! è escl., nel riconoscerne la severità o anco la misericordia; nel temerla, nell'invocarla. – D. 3. 13. Dentro al consiglio divino (al segreto giudizio di Dio). – E 1. 20. Giudizio divin. – E 3. 20. Della divina grazia. – E 25. – Un Poeta vivente: Il pio ministro del perdon divino (il sacerdote confessore). – D. 1. 1. L'amor divino. –In senso troppo men alto, Venere a Vulcano: Dictis divinum adspirat amorem. Ma Amor divino può essere anco dell'uomo a Dio: di che poi.

T. Nel cit. di D. Amor divino, Dio stesso che è Carità; in 1. 3. La divina potestate, il Padre. – Le Persone divine. D. 3. 13. Tre Persone in divina natura, Ed in una sustanzia, essa e l'umana. E 23. Il Verbo divino.

T. Aug. Infanzia divina. – Sangue, Corpo divino di G. C. – Divino sacrifizio, della croce, della messa. – Un inno della Chiesa: La cui divina carità porge a noi il sacro sangue. – Lo sposo divino delle anime. – D. 3. 24. Onde l'hai tu per divina favella? (L'antico e il nuovo Testam.) E 29. La divina Scrittura. – La Chiesa: Dalla divina istituzione formati (diciamo l'orazione Domenicale).

2. Non del Dio vero, e però in sensi più varn, ma men alti. T. Virg. Conobbero il dio e le armi divine (d'Apollo). – Le ambrosie chiome spirarono odore divino. – Voci divine, Che vengono dagli déi; Suoni divini, Che tengono del divino; Parole divine, per bellezza e potenza; La parola divina, Ispirata dal Dio vero: ma Parola divina vale anco L'umana, diretta a non indegnamente spiegare il senso e raccomandare l'attuazione della divina. In questo rispetto è, non parola di Dio, ma che viene da Dio e a Dio conduce. Di qui il passaggio agli usi seg.

3. Che viene da Dio. T. Segner. Paneg. S. Ans. Ricorrete… ferventissimamente al divino ajuto. – Dato per dono divino. – D. 2. 30. Di grazie divine, Che vengon da Dio. (Distinte dalla Grazia divina, di Dio.) – Opere divine, non sole le immediate di Lui, ma le mediate da Lui. – Cic. Quasi per divino consiglio fu a ciò preposto. – D. 1. 21. Non per fuoco, ma per divina arte (i bollori, in cui penano i barattieri). E. 3. 21. E. 31. Luce divina. E ivi. Raggio divino.

T. D. 3. 2. Il ciel della divina pace (l'empireo.)

T. D. 2. 17. Questi è divino spirito (un Angelo). – Spirito divino negli uomini, L'in fuso da Dio. [F.T-s.] Anguill. Metam. 1. 110. Prese ogni sasso (gettato da Pirra) quel divino aspetto Ch'ha il senso esteriore e l'intelletto. T. Hor. Divinae particulam aurae. – Cic. Animos hominum esse divinos.

T. Virg. Divina stirpe.

4. Divino, non di Dio, nè da Dio, ma accennante altre relaz. tra gli enti creati e Dio. T. D. 3. 28. Si chiaman Troni dal divino aspetto. (Queste gerarchie angeliche così si chiamano dal mirare Dio più d'appresso.) [F.T-s.] Br. Lat. Com. Rett. Cic. Recargli (gli uomini) a divina conoscenza, cioè a amare Iddio e 'l prossimo. T. I preced. non com.; ma com. il modo Amore divino, dice non solo l'amore di Dio agli uomini, ma degli uomini a Dio. – Tutto acceso d'amore divino. [Camp.] Somm. 30. Le tre prime (Virtù) appella san Paolo Fede, Speranza e Carità; e sono appellate divine (teologiche), perciocchè elle ordinano i cuori a Dio.

Onor divino, Che l'uomo rende o deve rendere a Dio. T. Segner. Paneg. S. Ans. A onor divino. (Meglio coll'art.: all'onore.) – Onori divini, Che gli uomini erranti rendono alle creature. – Culto divino, Servigio per lo più nel senso più degno.

T. Ar. Fur. 14. 69. Al maggior tempio Con molta religione a quei divini Atti intervenne. – Uffizio divino, e quel che si recita e le cerimonie che ad esso appartengono. Anche il libro.

Non di Dio, nè che propriam. appartiene a Dio, ma alla relig., anco nelle cose non istituite da Dio, anco alla non vera. T. Bocc. Nov. 1. 2. Le divine cose a danari vendevano e compravano. Cic. Res.

5. Contrapp. tra il Divino e l'Umano, nel senso e d'orig. e di relaz. T. Hor. Divina humanaque. D. 3. 31. Io che era al divino dall'umano Ed all'eterno dal tempo, venuto. Plat. dice che nell'ultimo cielo risiede τὸ θεῖον πᾶν. E anche Arist.

[Camp.] Delle potenze spirituali dell'anima. D. 2. 25. Solvesi dalla carne (l'anima umana) ed in virtute Seco ne porta e l'umano e 'l divino. T. E 33. E veggi (tu veda) vostra via dalla divina Distar cotanto (quanto il cielo altissimo dalla terra). – Greg. Nessuno può reggere le cose terrene, Se non sappia trattare le cose divine.

T. Età divina, La così detta teocratica; Umana, In cui le società civili si distinguono dalla religiosa in maniera che incominci, con la separazione, la lotta. – La giurispr. definivasi Scienza delle cose divine e delle umane, a denotare che il principio del jus vien da Giove. – Leggi divine, contrapp. non propriam. alle Naturali. – Legge divina, e la naturale e la rivelata. – Diritto divino, Quel che ha non ne' patti umani il suo fondamento. La monarchia non è di Diritto divino perchè monarchia, o per la legge fisica della generazione delle Muestà (giacchè allora il Diritto divino dipenderebbe dall'autorità delle levatrici, e i segreti embriologiei affidati al confessore o al medico deciderebbero le questioni politiche); ma ogni autorità è di Diritto divino in quanto necessaria al vivere sociale, nè basta lungamente a essere necessaria se non sia giusta. = Bocc. Intr. 12. (Man.) Delle leggi, così divine, come umane. † Dav. Scism. 39. (C) Giure divino (il canonico). T. Scienza divina, Che concerne le cose religiose; Umana, Che le altre, meglio che Profana. – Umane e divine lettere. Ma nè la scienza e nè le lettere sono umane davvero, se non attingano alle divine; nè, se dispregiano le umane, divine son veramente.

6. Relaz. di somiglianza. T. Ente divino, Che sì mostra più degli altri simile a Dio o agli déi. [Camp.] Boez. 4. E così segue che colui che diserta la probità, manca essere uomo; chè, conciossia cosa che non passi in condizione divina, sia in bestia convertito (in divinam conditionem). T. Uomo divino può non essere iperb., ma denotare segnatam. virtù che nell'uomo mostri più singolari i doni di Dio. – Cic. Virtù divina, d'uomo, in altro senso dal sopra not.

7. Più espressam. Dell'ingegno felicemente ispirato e degno della ispirazione. T. Hor. Chi ha vena d'ingegno abbondante, e mente più divina, e lingua da suonare alte cose, tu onorerai col titolo di poeta. – Cic. Divina potenza d'ingegno.

T. Cic. Dicitore divino. – Giamb. St. Lett. XI. Del nostro veramente divino poeta D. Allighieri. – Virg. Divine poeta. – Hor. Così venne onore a' vati divini e a' lor canti (dagli uffizi che adempievano, relig. e civ.). – Il Divino poema di D., altri lo intende come in Pers. Dia poemata; ma il senso che gli si dava in prima era forse di Trattante le cose divine. – Hor. Sententia dia Catonis.

T. D. 2. 21. (Stazio della Eneide) Al mio ardor fur seme le faville Che mi scaldâr della divina fiamma, Onde sono allumati più di mille.

8. In senso più estrinseco. Che tiene degli attributi che dánnosi a Dio o agli déi. T. Forme divine, date dagli ant. Statuarii alle imagini degli déi, e sim., a quelle ne' corpi umani viventi. [Tor.] Mont. Il. 10. Disse, e spirò Minerva a Dïomede Robustezza divina. T. In Virg. Il divino capo d'Enea. – D. 3. 3. Ne' mirabili aspetti Vostri risplende non so che divino, Che vi trasmuta da' primi concetti (o Beati, non vi fa riconoscere). E 8. Quei lumi divini (delle anime beate). E 20. Imagine divina (l'aquila; nella cui forma erano conserte le anime de' buoni re).

T. D. 3. 27. (Bellezze umane di natura o d'arte) Tutte adunate, parrebber nïente Vêr lo (al paragone del) piacer divin che mi rifulse Quando mi volsi al suo viso ridente (di Beatr. Piacere che teneva del divino). E 32. Divina cantilena (dell'Angelo). E 2. 30. Divina basterna (carro mistico). E 28. La divina foresta (del Parad terrestre).

T. La divina terra, Esiod. – Om. Il. Il mare divino. Ov. Dium profundum.

9. Iperb. Petr. Canz. 18. 5. (C) La divina incredibile bellezza (di donna). T. Lucr. dicendo Dia voluptas, e fino Otia dia, con una parola smentisce tutto il suo poema, e butta dalla finestra, con sè, tutti i suoi prosaici sillogismi. Quel che per iperb. dicesi Divino diletto, e sim., ha altro senso dal già not.

Il seg., ch'è in un bel dialogo d'Augusto Conti, tien meno dell'iperb. che del fig. con felice ardimento. Come la cupola del Brunellesco si levi su con impeto divino.

Abusasi di questa parola, applicata a cose umane, tanto che è diventata cel. e iron.

Bern. Orl. 1. 22. 23. (C) Un palagio in un sito divino. Lasc. Lez. Niccod. 27. (Man.) Manicaretto divino.

T. Fed. Casa divina (d'Augusto). Jabol. Indulgenza. – Comandi, rescritti, orecchi (degli Imperatori). – Del diritto divino degli orecchi le spie sono giurisperite.

T. L'Ariosto lo dá all'Aretino. Ar. Fur. 44. 14.

10. Con partic. denotanti grado, non però nel senso pr. e ass. T. D. 3. 28. Nel mondo sensibile si puote Veder le vôlte tanto più divine Quant'elle son dal centro più remote. (Secondo Tolom., le sfere più lontane dalla terra han più rapido moto, e il moto è in D. Impulso divino). Arist. θειότερος.

Col Sì. T. D. 3. 4. Mi guardò con occhi pieni Di faville d'amor, con sì divini, Che, vinta mia virtù, diedi le reni. † Casa, Cap. Donna sì divina.

11. † Indovino, nel senso lat. T. Hor. Imbrium divina avis imminentum. = Bern. Orl. 46. 54. (Man.) Che le sibille fùr donne divine.

Ar. Fur. 40. 1. (Man.) Previde con occhio divino. (Qui può stare nel senso com. del voc.) T. D. 2. 9. Quando la mente nostra, peregrina Più dalla carne, e men da' pensier' presa, Alle sue visïon' quasi è divina. (Può intendersi indovina, secondo quel d'Hor.: Cum somnia vera: ma meglio intendere, secondo quel d'Arist. che l'intelligenza, quella che può dirsi presa da pensieri, dipende dal senso; la mente, che ha il vero per oggetto, θεῖον εἶναι.)
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Parole di sei lettere: divine, diving, divini « divino » divisa, divise, divisi
Lista Aggettivi: divertito, divinatorio « divino » diviso, divisorio
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