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Informazioni utili online sulla parola italiana «donne», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Donne

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Informazioni di base

La parola donne è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: nn. Divisione in sillabe: dòn-ne. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con donne e canzoni con donne per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Bisognerebbe dare più potere alle donne e risolveremmo tanti problemi.
  • Troppe donne stanno morendo uccise dai propri compagni di vita, è ora di dire basta.
Non ancora verificati:
  • Se non erro esiste una canzone che recita così: evviva le donne, viva le belle donne che sono le colonne dell'amor.
Citazioni da opere letterarie
Il perduto amore di Umberto Fracchia (1921): Da quegli uomini e quelle donne (essi ridevano forte, parlavano, si salutavano, si chiamavano da lontano, si rincorrevano), da quel frastuono di grida, di risa, di canti, di rumori, di musiche (il rotolare saltellante delle carrozze, lo schioccar delle fruste, i carri, lo sbatacchiar degli usci), si comunicò a me un desiderio infantile di correre, di ridere, di cantare, di partecipare, anima e corpo, a quella vita che si manifestava tutta alla superficie, come la spuma di un vino leggiero e inebriante.

Carthago di Franco Forte (2009): Detto questo, il padre entrò nel sepolcro, seguito da Cneo e da Lucio. Publio venne per ultimo, lasciando fuori le donne, Versilio e tutti coloro che non avevano un legame votivo con la gens Cornelia. Quando si ritrovò al cospetto dei suoi antenati, comprese che il peso del loro lascito era più grande di quanto avesse immaginato. Guardò le nicchie in cui erano conservati i loro corpi, lesse gli elogi incisi sulle lapidi e si sentì attraversare da un brivido ancestrale.

Annalena Bilsini di Grazia Deledda (1927): Le due donne si fermarono un momento presso Osca, e Gina lo guardò di nascosto, quasi con pudore, pensando che dopo tutto egli era un bellissimo giovine: egli però disse solo un ohè di saluto e non smise di guardare dall'alto in basso e dal basso in alto i suoi pali che in quel momento erano la sola cosa che per lui esistesse al mondo.
Proverbi
  • È più facile trovar dolce l'assenzio, che in mezzo a poche donne il silenzio.
  • Una Fenice fra le donne è quella, che altra donna confessa essere bella.
  • Donne e motori gioie e dolori.
  • Al buio, le donne sono tutte uguali.
  • Contro due donne neanche il diavolo può metterci il becco.
  • Due noci in un sacco e due donne in casa fanno un bel fracasso.
  • Per una scopa formano un mercato tre donne e assordan tutto il vicinato.
  • Le donne hanno sette anime... e mezza.
  • Donne, danno, fanno gli uomini e li disfanno.
  • Le donne hanno quattro malattie all'anno, e tre mesi dura ogni malanno.
  • Donne e sardine, son buone piccoline.
  • Le donne degli altri sono sempre più "bone".
  • Nel bere e nel camminare si conoscono le donne.
  • Son padrone del mondo oggi le donne e cedon toghe e spade a cuffie e gonne.
  • Le donne hanno i capelli lunghi e i cervelli corti.
  • Le donne non si toccano neanche con un fiore.
  • Donne e buoi dei paesi tuoi.
  • Le donne ne sanno una più del diavolo.
Libri
  • Le libere donne di Magliano (Scritto da: Mario Tobino; Anno 1953)
  • Piccole donne (Scritto da: Louisa May Alcott; Anno 1868)
Titoli di Film
  • Terra senza donne (Regia di Robert Z. Leonard e W. S. Van Dyke; Anno 1935)
  • Donne (Regia di George Cukor; Anno 1939)
  • Viva le donne! (Regia di Lloyd Bacon; Anno 1933)
  • Millennium - Uomini che odiano le donne (Regia di David Fincher; Anno 2011)
Canzoni
  • Piccole donne (Cantata da: Dori Ghezzi; Anno 1983)
  • Le donne lo sanno (Cantata da: Ligabue; Anno 2006)
  • Perché le donne belle (Cantata da: Oscar Carboni; Anno 1952)
  • Le belle donne (Cantata da: Robertino e Rocky Roberts; Anno 1969)
  • Il cuore delle donne (Cantata da: Dori Ghezzi; Anno 1989)
  • Siamo donne (Cantata da: Sabrina Salerno e Jo Squillo; Anno 1991)
  • Quello che le donne non dicono (Cantata da: Fiorella Mannoia; Anno 1987)
  • Donne (Cantata da: Zucchero & Randy Jackson Band; Anno 1985)
  • Nel cuore delle donne (Cantata da: Silvia Salemi; Anno 2003)
  • L'uomo che amava le donne (Cantata da: Nina Zilli; Anno 2010)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per donne
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: bonne, donde, donna, gonne, nonne.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: gonna, nonna, nonni, nonno, sonni, sonno, tonni, tonno.
Con il cambio di doppia si ha: docce, dotte.
Antipodi (con o senza cambio)
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: cenno, senno, tenno.
Parole con "donne"
Iniziano con "donne": donnesco, donnetta, donnette.
Finiscono con "donne": madonne, nobildonne, primedonne, superdonne, gentildonne.
Contengono "donne": randonnée.
Parole contenute in "donne"
don.
Incastri
Inserito nella parola rane dà RANdonneE (randonnée).
Inserendo al suo interno dice si ha DOdiceNNE; con dolo si ha DONdoloNE.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "donne" si può ottenere dalle seguenti coppie: docente/centenne, dogare/garenne, domante/mantenne, dona/nanne, doni/ninne, dono/nonne, dopa/panne, dote/tenne, dove/venne, donano/anone, donare/arene, donarsi/arsine, donate/atene, donatella/atellane, donato/atone, dondoli/doline.
Usando "donne" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: radon * = rane; cado * = canne; godo * = gonne; nido * = ninne; nodo * = nonne; vedo * = venne; decedo * = decenne; * eone = donnone; * eoni = donnoni; prevedo * = prevenne.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "donne" si può ottenere dalle seguenti coppie: radon/nera.
Usando "donne" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * radon = nera; nera * = radon.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "donne" si può ottenere dalle seguenti coppie: doni/nei, dono/neo.
Usando "donne" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: canne * = cado; * panne = dopa; * tenne = dote; * venne = dove; ninne * = nido; venne * = vedo; dona * = nanne; doni * = ninne; dono * = nonne; rane * = radon; decenne * = decedo; * garenne = dogare; * anone = donano; * arene = donare; * atene = donate; * atone = donato; donnola * = nolane; * centenne = docente; * mantenne = domante; * arsine = donarsi; ...
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "donne" (*) con un'altra parola si può ottenere: boia * = bodoniane; mani * = madonnine; golia * = goldoniane.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario compendiato di antichità del 1821/1822
Donne - È scorso uno spazio di tempo di circa a due mil'anni dopo il Diluvio universale avanti di chè l'uomo ridottosi finalmente a sol vegetare siasi ideato di dovere arrossire del lavoro delle sue mani, e di farsi dell'ozio un titolo di nobiltà e di grandezza. In quei molti secoli testè divisati, pei quali figuriamo di avere così ingiustamente tanto disprezzo, quasi tutti i Popoli del Mondo facevano la loro principale occupazione della cultura della terra, della cura degli armenti, e de' mestieri relativi all'agricoltura e alla pastorizia. La differenza delle condizioni non ne aveva introdotta veruna diversità sotto questo rapporto. I Ricchi, i Grandi, i Generali d'Armata, i Principi stessi, ed i Re mangiavano sovente del pane fatto col grano seminato dalle loro proprie mani, e la carne degli animali, che non solo avevano allevati, ma che avevano ancora di propria mano uccisi, spellati ec. Le Mogli erano laboriose a pari degli Uomini, e lavoravano dentro le Case, mentre i Mariti lavoravano alla Campagna. Ad esse ordinariamente era riservato l'incarico di preparare le carni, e servirle. Dopo le cure di famiglia, la grande occupazion delle Donne, delle Principesse medesime, e delle Regine era quella di filare e di lavorare in lana. Così facevano Elena, Penelope, Calipso, Circe, e tant'altre, che Omero rimanda sempre ai loro fusi ed ai loro lavori. La Donna forte di Salomone impiega con industria il lino e la lana, gira ella stessa il fuso, e dà due para di vestiti ai suoi domestici. Ciò leggesi in tutti gli antichi Scrittori, e particolarmente in Teocrito, in Terenzio, in Virgilio, in Ovidio. Non havvi niente di più grazioso della pittura, che Ovidio fa di Lucrezia, la quale stava a lavorare con tutte le ancelle sue schiave ad una stessa lucerna tal sorte di vestimento, che faceva per suo marito. Era un dovere che le donne saggie e virtuose imponevansi, di lavorar da sè stesse, oltre alle loro vesti ed abbigliamenti, anche gli abiti per il loro marito, pe' loro figli, ed i proprj schiavi. Dopo di aver preparata e filata la lana ed il lino o il bisso, ne tesseano panni in sul telajo, al quale ne' primi tempi lavoravano in piedi. Fu in Egitto ove cominciarono a lavorarvi stando a sedere; e di là quell'uso passò in Asia e in Europa. Questi costumi antichi hanno per lungo tempo prevalso presso i Romani, che gli avevano consacrati nel giorno nuziale con una essenzialissima cerimonia consistente in far portare davanti alla nuova sposa una rocca ed un fuso.

Se ne vedevano ancora dei preziosi resti in Roma presso le più distinte Matrone, ed in un tempo d'assai corrotto, poichè Augusto portava vesti fatte dalla sua moglie, dalle figlie, e dalla sorella.

Tutti questi lavori son tali che si fan nell'interno delle proprie case, nè richiedono una gran forma di corpo; e per questo appunto gli Antichi non li trovavano degni d'occuparne gli Uomini, e li lasciavano alle Donne naturalmente più sedentarie, più adatte, e più attaccate alle piccole cose. Forse all'istesso motivo si prendevano per lo più Donne destinate ad essere ostiarie anche ne' Regj Palazzi.

Le Donne, soprattutto in Asia, e più presso i Greci, vivevano molto separate dagli Uomini nei Ginecèi, ed assai ritirate, specialmente le vedove. Giuditta dimorava così rinchiusa colle sue donne in un appartamento alto come la Penelope d'Omero. Nei quartieri più alti della Casa si tenevano per lo più altresì le Zittelle.

La vita laboriosa ed austera delle Donne non le rendeva contuttociò sempre indifferenti per i loro abbigliamenti e i lor abiti. La smania di comparire e di piacere fu in ogni età la loro passion dominante. Si vede nella Sacra Scrittura, in Omero, in Plauto ed in tutti gli antichi Poeti, insieme colla enumerazione de' loro ornamenti, e de' loro vestiti, il novero special delle cure e delle ricercatezze, che avevano per porgli addosso con grazia: ma almeno il tempo, che vi perdevano, lo perdevano sole, poichè non avevano nè cameriere nè pettinatrici nè modiste d'intorno. Le Donne le più ricche e le più distinte, e persin le Regine facevan tutto da per loro medesime, e non impiegavano mai delle mani straniere. La Giunone di Omero, che ha dipinto i costumi del tempo suo, si pettina da sè stessa, si accomoda i capelli, si veste, ec. ec

Riscontrasi in molti passi della Bibbia come si vestivano e come si adornavan le Donne. Dio rimproverando a Gerusalemme le sue infedeltà sotto la figura di uno Sposo, che trasse sua Moglie dalla più estrema miseria onde ricolmarla di beni, dice, per mezzo del Profeta Ezechiele, che gli ha dato drappi finissimi e di diversi colori, una cintura di seta, una calzatura violetta, de' braccialetti, un monile, degli orecchini ed una corona, o piuttosto una mitra come le Donne Sirie ne portavano lungo tempo dipoi; e che egli in fine l'ha ornata d'oro, e d'argento, e di drappi più rari, e preziosi.

Allorquando Giuditta si abbigliò per portarsi a trovare Oloferne si dice che dopo del bagno si profumò; che si acconciò i suoi capelli e si pose in testa una mitra; che prese i suoi abiti di festa; che si messe una calzatura; che si adornò di braccialetti, d'orecchini, e di anelli. Finalmente non si può bramare una più estesa descrizione di ornamenti da donna di quella, che si legge nel Cap. V. d'Isaia allorchè rimprovera alle figlie di Siou il lusso e la vanità loro; laonde si può inferirne che la corruzione era giunta in quel tempo al massimo grado.

Si vedono pochissimi esempj tra gli Antichi del maneggio dei pubblici affari in mano alle Donne, che sono state quasi sempre sotto una specie di servitù o subordinate piuttosto agli Uomini, specialmente presso le Nazioni Orientali. I Greci, tuttochè ringentiliti, lasciavano loro appena un'ombra di libertà, ed i Romani avevan per massima fondamentale che non dovessero quelle aver parte alcuna nel Governo politico. Presso di questi ultimi una Donna era per tutta la sua vita sotto la tutela di suo Padre, di suo Marito, de' suoi Fratelli.

Dopo l'espulsione dei Re, i Romani non diedero giammai alle Donne il titolo relativo agl'Impieghi de' loro Mariti.

Ma di ciò che le Donne non hanno avuto direttamente, esse hanno saputo bene ricompensarsene co' loro intrighi, e col loro ascendente sullo spirito e cuore degli Uomini; lo che faceva dire a Catone l'Antico o il Censore: tutti li Uomini hanno un assoluto impero sopra le loro Donne: noi l'abbiamo sugli Uomini; ma le Donne l'hanno sopra di noi.
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Parole in ordine alfabetico: donna, donnacce, donnaccia, donnaioli, donnaiolo, donnarella, donnarelle « donne » donnesco, donnetta, donnette, donnicciola, donnicciole, donnina, donnine
Parole di cinque lettere: donai, donde, donna « donne » doppi, dorai, dorio
Vocabolario inverso (per trovare le rime): avvenne, sopravvenne, contravvenne, sovvenne, ninne, pinne, bonne « donne (ennod) » madonne, primedonne, nobildonne, gentildonne, superdonne, gonne, pantagonne
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