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Informazioni utili online sulla parola italiana «estremo», il significato, curiosità, aggettivo qualificativo, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Estremo

Aggettivo

Estremo è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: estrema (femminile singolare); estremi (maschile plurale); estreme (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di estremo (finale, massimo, ultimo, terminale, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
oriente (19%), limite (10%), sport (7%), saluto (5%), tentativo (4%), sud (3%), gesto (3%), ultimo (3%), punto (3%), finale (3%), rimedio (3%), difensore (2%), fuori (2%), laterale (2%), male (2%). Vedi anche: Parole associate a estremo.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola estremo è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: e-strè-mo. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con estremo per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Nell'estremo oriente ci sono ancora civiltà che vivono nelle capanne come nell'antichità e non conoscono le usanze del resto del mondo.
  • Il Polo Nord è il punto estremo della terra dove si vede il sole a mezzanotte.
  • Per praticare un qualsiasi sport estremo ci vuole coraggio, prontezza di riflessi e un'ottima condizione fisica.
Citazioni da opere letterarie
L'Isola dell'Angelo Caduto di Carlo Lucarelli (1999): E ovunque si trovasse, in paese, sulla scogliera, nel bosco o vicino al cimitero, o anche nel punto più lontano nell'angolo più estremo dei bastioni della Cajenna, deserti e inutili dopo che Valenza e gli altri erano stati rimpatriati, dappertutto il vento gli fischiava nelle orecchie, e assieme ai suoi sussurri ruvidi gli portava le note di quella canzone stupida e saltellante come una filastrocca da bambini.

Il deserto dei tartari di Dino Buzzati (1940): Si aspettava adesso una speciale voce di tromba, il segnale di «grande allarme», che i soldati non avevano mai avuto il bene di udire. Nelle loro esercitazioni, fatte fuori dalla Fortezza, in un valloncello riposto - perché il suono non raggiungesse il forte e non succedessero malintesi - i trombettieri durante i placidi pomeriggi di estate, avevano provato il famoso segnale, più che altro per un eccesso di zelo (nessuno certo pensava che sarebbe potuto servire). Ora si pentivano di non averlo studiato abbastanza; era un lunghissimo arpeggio e saliva a un estremo acuto, qualche stonatura sarebbe probabilmente venuta fuori.

Azzurro tenebra di Giovanni Arpino (1977): E così Arp vide l'anima nuda e macilenta del Golden Boy. Alla sommità del fumo ch'era diventato, solo le occhiaie gli eran rimaste, due macchie livide che i fari oltraggiavano scaraventando fiotti di luce crudele. Il fumo di Golden oscillò come se dovesse strapparsi in un estremo tentativo di rappresentazione vincente e diventare pura trasparenza, invece si disfò inciampicando nella palla morta e perduta, oscillando si offrì alla scarica delle offese che dalle curve urlarono e caddero a grandinata.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per estremo
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: estrema, estreme, estremi.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: stremo.
Altri scarti con resto non consecutivo: estro, eremo, ermo, temo.
Parole con "estremo"
Iniziano con "estremo": estremofila, estremofile, estremofili, estremofilo, estremorientale, estremorientali.
Parole contenute in "estremo"
emo, est, rem, tre, remo, tremo, stremo.
Incastri
Inserendo al suo interno rade si ha ESTradeREMO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "estremo" si può ottenere dalle seguenti coppie: estrazione/razioneremo, estride/rideremo, estridi/ridiremo.
Usando "estremo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: maestre * = mamo; palestre * = palmo.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "estremo" si può ottenere dalle seguenti coppie: estera/areremo, esteso/oseremo, estirpa/apriremo.
Usando "estremo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * omertosa = esosa; * omertose = esose; * omertosi = esosi; * omertoso = esoso; * omeosi = estrosi; pose * = potremo; rise * = ritremo; * omertosamente = esosamente.
Lucchetti Alterni
Usando "estremo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: estreme * = memo; * rideremo = estride; * ridiremo = estridi; mamo * = maestre; palmo * = palestre; estreme * = remeremo; estride * = rideremo; estridi * = ridiremo; * razioneremo = estrazione; estrazione * = razioneremo.
Sciarade e composizione
"estremo" è formata da: est+remo.
Sciarade incatenate
La parola "estremo" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: est+tremo, est+stremo.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "estremo" (*) con un'altra parola si può ottenere: gi * = gestiremo; vi * = vestiremo; * alé = esalteremo; * ore = esorteremo; * ava = estraevamo; cine * = cestineremo; dine * = destineremo; * iper = estirperemo; rise * = resisteremo; * parie = espatrieremo; * piane = espianteremo; travi * = travestiremo.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Estremità, Estremo - Estremità è propriamente l'ultima parte di una cosa materiale; e si oppone a mezzo o a centro. - Estremo s'adopera sempre in astratto; vale il più alto segno al quale una cosa possa giungere, e si oppone ad ordinario o temperato. Le mani ed i piedi sono chiamati genericamente le estremità del corpo: è proverbio che tutti gli estremi sono viziosi. Figuratamente, estremità non significa altro che eccesso di calamità e di miseria, a differenza di estremo, che si estende ad ogni avvenimento felice o disgraziato, e ad ogni umana passione. [immagine]
Ultimo, Estremo - Ultimo si dice di quantità misurata o numerata, ed è quello che viene dopo tutti, opposto a primo. - Estremo, invece, è di quantità continua, ed è dove la cosa principia o finisce; onde suol dirsi I due estremi opposti, cioè il principio e la fine. [immagine]
Estremo, All’estremo, Illimitato - Estremo si usa spesso a signficare quantità, specialmente trattandosi di qualità morali: Estrema ferocia. - La voce Illimitato accenna la cosa medesima; se non che la prima viene a dire il maggior grado a cui la cosa può giungere; e questa significa il non aver confine, nè termine o misura, e allora si dice Smisurato. Dalla voce estremo se ne fa il modo avverbiale All'estremo, come per es.: «E' sospettoso all'estremo.» [immagine]
Estremo, Ultimo, Agli estremi - Estremo riguarda propriamente il tempo e lo spazio: All'estremo limite; Il punto estremo della vita: onde le frasi É agli estremi, o latinamente in extremis. - La voce Ultimo riguarda il numero o l'ordinamento per singole cose. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Ultimo, Estremo, Supremo, Estremità, All’estremità, Nell’estremità - Ultimo riguarda la successione delle cose numericamente: il primo e l'ultimo sono i due capi estremi di ogni serie di cose numericamente disposte; estremo esprime la posizione dei punti di cosa continua; e vedo nella parola estremo un elemento che ne spiega la significazione, extra, cioè fuora o almeno quasi fuora: le due estremità di un bastone per esempio guardano in fuora di esso; e così d'ogni altra cosa; le parti che sono alle estremità sono in fuora, al di fuori, scoperte. Essere all'estremo, all'estremità, significa essere in punto di morte, in quel supremo istante in cui si sta per escir fuori da quest'ordine di cose per entrare a far parte d'un altro. Supremo, quando non vuol dire l'estremo vertice, il punto culminante di una cosa, di un ordine, ha sempre un certo che di grave per cui non si può accompagnare con parole o idee basse e volgari: ordini supremi, la suprema autorità; le cose supreme o di un ordine supremo; e il supremo istante, come si vide, è quello della morte. Essere nelle estremità fisiche o morali o altre che siano, è trovarsi sempre fuori di quel giusto mezzo ov'è la pace, l'aurea mediocritas, la moderazione; è essere ordinariamente fuori del vero, del possibile, del sopportabile: nelle estremità non c'è vita normale, ma impeti, reazioni, eccessi così ne' corpi animati, come ne' morali e ne' politici. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Estremo - S. m. Estremità. Propriamente Fine, Termine di una cosa. [Cont.] G. G. Gall. XII. 57. Non sia in natura altra maniera di aggregare, che coll'unione, o col toccamento degli estremi. Leo. da Vinci, Moto acque, V. 24. All'estremo di essa asse interrata sia messo il piè d'una cerbottana stoppata da piè, e piena di pallotte di egual peso e figura. Biring. Pirot. III. 3. 51. Si fa un piano che abbia quattro pendini verso le bande di fuori… E sotto, in ogni estremo dove arriva il pendino, vi si fa un buchetto che abbi un canale, per il quale venire fuori e discendere possa la miniera fusa.

T. Vang. Manda Lazzaro che intinga l'estremo del suo dito nell'acqua (com. Punta).

2. Per estens. L'ultimo segno al quale una cosa possa giungere, opposto ad Ordinario o a Temperato. Petr. canz. 18. 6. (C) Che l'estremo del riso assaglia il pianto.

T. Andare agli estremi, Eccedere in qualsia cosa. Anco, All'estremo. – Toccare gli estremi. – Spinger le cose all'estremo.

3. [Camp.] Per Confine. D. Par. 6. Cento e cent'anni e più l'uccel di Dio Nell'estremo di Europa si ritenne Vicino ai monti de' quai prima uscìo.

T. Car. Eneid. IX. Ei co' migliori al palatino Evandro Se n'è passato, e quindi è nell'estremo Penetrato d'Etruria. Giambull. Stor. A Reggio, nell'estremo della Calavria.

4. Dicesi Estremo della vita, per Gli ultimi momenti della vita. Bocc. g. 4. p. 15. (C) A me vergogna non reputerò infino nell'estremo della mia vita di dover compiacere a quelle cose… Cas. Rim. 17. E da quell'armi ch'io pavento e tremo, Della mia vita affidi almen l'estremo.

Ed Estremo ass. nel medesimo significato. Petr. son. 8. (C) Che vendetta è di lui ch'a ciò ne mena, Lo qual in forza altrui, presso all'estremo Riman legato con maggior catena. E canz. 33. 4. Felice agnello alla penosa mandra Mi giacqui un tempo: or all'estremo famme E fortuna ed Amor pur come sole. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 17. 30. Queste cose chiederà Dio sull'estremo ai ricchi crudeli.

Onde Essere all'estremo vale Essere vicino alla morte. Dav. Scism. 84. (M.) Già vicina, fu avvertita che il re era all'estremo.

[A.Con.] Essere agli estremi (piuttostochè all'estremo); In fin di vita. T. Ma con locuz. compiuta direbbesi All'estremo della vita, non però delle ultime ore, sì degli anni ultimi. In sull'estremo della vita denoterebbe tempo non lontano dalla fine, non però mai quanto agli estremi. Può l'ammalato essere agli estremi, e non ancora in agonia. Molti dì può durare quel primo stato.

T. Vang. Gli estremi di quell'uomo si fanno peggiori de' principii (gli ultimi anni e atti).

T. Matrimonio fatto negli estremi (di vita).

5. Stare all'estremo, o nell'estremo, vale lo stesso che Essere all'estremo. Sassett. Lett. 354. (Man.) Era questo un marinaro della nave, quale stava già confessandosi e nell'estremo.

6. Estremo, per Miseria, Necessità. M. V. 10. 59. (C) Sendo Bologna abbandonata dall'ajuto della Chiesa, dallo Imperadore, da' Signori di Lombardia, e da' Comuni di Toscana, e posta negli estremi, per occulta via fu liberata. Bocc. Nov. 49. 5. Avvenne un dì, che essendo così Federigo divenuto all'estremo, che il marito di madonna Giovanna infermò.

T. Di città: Ridotta agli estremi.

7. Fare l'estremo di sua possa vale Fare gli ultimi sforzi. Alam. Gir. 6. 51. (C) E colla lancia in man, ch'è corta e grossa, Fa verso lor l'estremo di sua possa. Petr. son. 282. (M.) Or hai fatto l'estremo di tua possa, O crudel Morte. Tass. Ger. 18. 61. (Man.) Nè cosa è più che ritardar li possa Dal far l'estremo omai d'ogni lor possa.

8. Modo prov. T. Prov. Tosc. 336. Gli estremi si toccano. L'uno eccesso nel mondo e porta i guai dell'eccesso opposto e provoca quello.

Dicesi in prov. Tutti gli estremi son viziosi; e significa che È commendabile la mediocrità. Malm. 7. 2. (C) Anzi che no, sia detto con sua pace, Perch'ogni estremo finalmente è vizio.

9. In modo avverb. All'estremo, In estremo. Alla fine. Petr. canz. 48. 9. (C) E per dir all'estremo il gran servigio, Da mill'atti inonesti l'ho ritratto. Car. Lett. Sen. 4. (Mt.) Voglio che tu ti riprometti questo di me ch'io all'estremo non temerò punto.

T. Combattere fino all'estremo.

10. In estremo vale anche Sommamente, Grandemente. Segner. Mann. Dic. 30. 1. (Man.) Non solo non è egli da detestarsi, ma è da lodarsi in estremo T. Se n'è pentito all'estremo.

11. E In estremo per In fine della vita. Ar. Fur. 5. 60. (M.) Ripetendo sovente la parola Che Arïodante avea in estremo detta.

12. [Cors.] Estremo è anche T. dei Logici. Varch. Lez. T. 2. p. 286. Estremi chiamano i Loici i due termini… di che si fanno i sillogismi. T. Estremi d'una proposizione. Anche: Proporre gli estremi (parlando di condizioni o di partito da prendere) entro i quali stando, altri possa scegliere.

T. In gen. delle condizioni entro alle quali la cosa possa farsi o seguire. Richieggonsi questi estremi. – Si avverano, Mancano.

13. [Cont.] È anche T. de' Matematici per indicare quei due termini d'una proporzione che vi hanno il primo ed il quarto posto. Bart. C. Aritm. Or. Fineo, 72. Moltiplica l'uno de' numeri intermedii per l'altro, come il B per il C…, e quel che te ne viene partilo per il primo, cioè per lo A, che è l'altro delli estremi, ed arai esso numero quarto proporzionale.

14. (Leg.) [Can.] Diconsi Estremi le Condizioni essenziali per cui una cosa esista, un diritto possa esercitarsi. Così diconsi Gli estremi dell'azione, le Condizioni indispensabili per le quali un'azione possa con frutto proporsi in giudicio. – Estremi di un reato, le Condizioni essenziali affinchè il reato esista.
Estremo - Agg. Aff. al lat. aureo Extremus. Ultimo. Lab. 21. (C) Appena le particelle estreme si possono da' più sublimi ingegni comprendere. Petr. son. 14. Indi traendo poi l'antico fianco Per l'estreme giornate di sua vita, Quanto più può, col buon voler s'aita, Rotto dagli anni, e dal cammino stanco. Dant. Inf. 19. Qual suole il fiammeggiar delle cose unte Muoversi pur su per l'estrema buccia (cioè, superficiale). T. Ar. Fur. 9. 69. Nell'estrema arena… di canali e fosse.

T. Estremo limite. – Confine. – Orizzonte. – Fissare i punti estremi del termometro e graduarli. – L'estrema sinistra, dritta, ne' Parlamenti, ove siedono gli uomini che professano, o fanno mostra di professare, le opinioni, quelli più avverse, questi più favorevoli a chi governa.

2. [M.F.] Dito estremo. La punta del dito. Non com. Novellino, 11. 24. Fece aprire la bocca allo 'nfermo, e col dito estremo li vi puose veleno (extremo digito).

3. [Val.] Aura estrema. L'ultimo fiato. Fortig. Ricciard. 29. 15. In fin si muore e spira l'aura estrema. T. Il com. è Estremo respiro.

4. All'ora estrema. Post. avverb. Alla morte, Al punto della morte. Petr. son. (Mt.)

5. (Eccl.) Estrema unzione dicesi quel Sacramento della Chiesa che s'amministra ai moribondi coll'Olio santo. Maestruzz. 2. 43. (C) Il secondo si è de' Religiosi, i quali sanza speciale licenzia del proprio Sacerdote… dessono i Sacramenti del Corpo di Cristo, ovvero dell'Estrema unzione, altrui. Bellinc. son. 303. Quando prima in sul letto invêr la madre Rivolse gli occhi in nella estrema unzione. T. Dare, Ricevere, Chiedere, Avere l'estrema unzione.

T. Gli estremi conforti della Religione; i Sacramenti, le preghiere della Chiesa, le consolazioni del sacerdote; sopratutto la fede, la speranza, l'amore.

6. Fig. Per Grandissimo, Gravissimo, e sim. Bocc. Nov. 98. 54. (C) Il quale vedeva poverissimo ed in estrema miseria posto. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 10. Estrema necessità.

T. Vas. II. 3. L'animo acceso d'estrema voglia e desiderio d'attendere alla scultura. (Nel Trecento non l'avrebbe forse detto; e pare francese, ma non è: sarebbe per altro da usare con parsimonia, segnatam. nel bene.) = Fir. Luc. 4. 1. (C) Io non vidi mai il più estremo bugiardo di costui. Alam. Gir. 23. 10. Porta odio estremo al fisico severo. Tass. Ger. 2. 63. (M.) Nè v'è fra tanti alcun che non le ascolte Com'egli suol le maraviglie estreme. E 69. Dolci cose ad udire e dolci inganni, Ond'escon poi sovente estremi danni. T. P. Fil. Pandolf. Oraz. La servitù è solo orrenda ed estrema infelicità. Tass. Ger. 9. 63. O nel disprezzo e ne' tormenti acerbi Dell'estrema miseria. P. Fil. Pandolf. Oraz. Estrema rovina.

T. Prov. Estremo male, estremo rimedio.

[F.T-s.] Liv. Nard. I. 2. Tutto il corpo condussero a un'estrema corruzione (ad extremam tabem).

T. Ar. Cinq. Cant. 6. Pur ogni condizion dura ed estrema Vuol patir prima che mostrar che tema. – In casi estremi. – Estremo pericolo. Metast. Nell'estremo periglio.

T. Estremo supplizio. – Estremi onori, funebri.

T. Alf. Varan. Estremo dolore. – Estrema urgenza. – Fretta. – Debolezza. – Severità.

T. Opinioni estreme, eccessive; purchè non sappia di fr. – Vergogne estreme.
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