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Informazioni utili online sulla parola italiana «fastidio», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Fastidio

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola fastidio è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: fa-stì-dio. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con fastidio per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Mi da fastidio rimanere col costume addosso dopo aver fatto il bagno: devo subito cambiarmi.
  • Al mattino presto, il rumore dei tacchi della signora del piano di sopra mi provoca un vero fastidio.
  • Le zanzare sono fonte di continuo fastidio nelle sere d'estate.
Citazioni da opere letterarie
Il re nero di Maico Morellini (2011): Riccardo aveva ripreso a respiràre con regolarità. Si erano appartati nel grande parco del Policlinico, all'interno di uno stretto cerchio di ippocastani; la struttura ospedaliera non era visibile da quel punto. Claudia, invece, diveniva più tesa di secondo in secondo. Qual era il reale motivo dell'incontro? Provò una punta di fastidio all'idea che, seppure stremato dagli psicofarmaci, Riccardo giocasse con lei come un gatto con il topo.

Nelle nebbie del tempo di Lanfranco Fabriani (2005): Mariani la fissò, poi scosse la testa. — Ci avevo già pensato ma l'ho escluso. Non sono mai andato a casa sua, che faccio, salto indietro, vado a bussare alla sua porta e quando lui apre e mi chiede che diavolo voglio gli rispondo: "Non si preoccupi per me, lei sta per avere un ictus e sono venuto a vedere cosa l'ha provocato. Mi siedo qui buono buono e non le darò fastidio!"?

Tanino e Tanotto di Luigi Pirandello (1902): Pianse e pianse; poi dalla finestra guardò nella poggiata di là Tanotto, che se ne stava per la prima volta a guardia dei tacchini. Povero figliuolo! Lo aveva mandato via lei, perché non desse fastidio al momento dell'arrivo. E già cominciava per lui, così piccino, la fatica… Ma se il padrone, intanto, la trattava a quel modo, se aveva condotto in campagna il signorino, forse era segno che si era riconciliato con la moglie, e dunque ella se ne sarebbe andata via, se ne sarebbe tornata in paese, presso la vecchia madre, o a far la serva altrove. Tanotto poi, cresciuto, ci avrebbe pensato lui a darle un tozzo di pane per la vecchiaja.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per fastidio
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: fastigio.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: fastidi.
Altri scarti con resto non consecutivo: fasto, fasi, fati, fato, fado, fidi, fido, astio.
Parole con "fastidio"
Iniziano con "fastidio": fastidiosa, fastidiose, fastidiosi, fastidioso, fastidiosità, fastidiosetta, fastidiosette, fastidiosetti, fastidiosetto, fastidiosamente.
»» Vedi parole che contengono fastidio per la lista completa
Parole contenute in "fastidio"
dio, idi, asti, fasti, fastidi. Contenute all'inverso: oidi.
Incastri
Si può ottenere da fasto e idi (FASTidiO).
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "fastidio" si può ottenere dalle seguenti coppie: fasto/oidio.
Usando "fastidio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: stufasti * = studio.
Lucchetti Alterni
Usando "fastidio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * fastidi = diodi; studio * = stufasti.
Sciarade e composizione
"fastidio" è formata da: fasti+dio.
Sciarade incatenate
La parola "fastidio" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: fastidi+dio.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Fastidio, Noja - Fastidio è tutto ciò che molesta attualmente e materialmente, e che ci studiamo, quanto è in noi, di rimuovere. - Noja è meno materiale, e può procedere, non da cose materiali, ma da condizioni morali, da disposizione di animo o da simili cagioni. Fastidio è cosa positiva, Noja è privazione di letizia. [immagine]
Molestia, Noja, Fastidio - Molestia è tutto ciò che turba la tranquillità dell'animo nostro, che interrompe il corso de' nostri lavori, che ci costringe a far cosa che non sia conforme alla nostra. - La Noja è più grave: è cosa che spesso affligge l'animo; è anche dolore fisico: spesso è disgusto che viene dalla ripetizione d'impressione spiacevole, o dalla durata di uno stato che rincresce per la sua uniformità, o simili. - Fastidio è ciò che quasi ci indispettisce o con la ripetizione degli atti uniformi, o per qualche scomodo o disagio che ci arrechi. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Noia, Tedio, Molestia, Uggia, Fastidio, Disgusto, Seccatura, Seccaggine - Il principio della noia a vero dire è in noi: la parola stessa lo avverte (noi); ed è la noia quel disgusto dello stato e delle cose presenti per cui ci spiacciono, ci paiono insulse, e desideriamo cangiarle con altre, in peggio talvolta. Il tedio ci viene da altrui (te?), persona o cosa; e risulta ordinariamente dalla ripetizione di cosa stucchevole e noiosa: una mosca col suo continuo aleggiarci d'attorno e punzecchiarci dà tedio; e allora si scaccia; ma cacciate via la noia se vi dà l'animo? L'occupazione, l'utile lavoro è l'unico rimedio contro la cronica noia che tormenta certi ricchi disutili. Noia e tedio però certe volte si scambiano, ma allora tedio è sempre un pochino di più: la noia ci fa sbadigliare, il tedio impazientire, esclamare. La molestia ci viene di solito dalle persone malevoli o da quelle non meno importune che per per troppo buon volere disturbano, impicciano, danneggiano. La molestia non solo si riferisce alla tranquillità dell'animo, ma al corpo, agli affari. Uggia è particolarmente noia di vedere: avere, venire in uggia una persona, una cosa, è vederla mal volontieri, non potersela più soffrire davanti. Fastidio, affinissimo a tedio, è più: il tedio ci fa impazientire; il fastidio, contorcere, smaniare. Il disgusto, non parlo del morale, affine a dispiacere, o ad avversione, è vicino alla nausea: ma in questo senso lo tengo proveniente dal francese dégoût, nè consiglierei a valersene sovente. Seccaggine, seccatura diconsi di cosa e meglio di persona importuna; il primo sembra dire più del secondo, cioè ripetizione frequente dell'atto seccante: gran seccatura, continua seccaggine, [immagine]
Fastidio, Sazietà; Fastidito, Sazio, Stanco - La sazietà, se prudente ritegno non ne arresta o sospende la cagione, degenera in fastidio. La sazietà può dar noia, e questa si può fino ad un certo punto dissimulare; ma il fastidio dà nausea e produce quel disgusto, quel mal essere che si manifesta con segni esteriori. L'uomo sazio sbadiglia, fastidito, si dimena: chi mangia a tutta sazietà, mangia troppo forse e senza forse; chi fino a sentirne fastidio, è un animale del gregge d'Epicuro. L'uomo sazio non sente più desiderio: l'uomo stanco non può più soddisfarlo che a mala pena: l'uomo stanco di soffrire ha in fastidio la vita, o almeno quell'ordine così fatto di cose che sì dura gliela fa. [immagine]
Nausea, Schifo, Fastidio, Ribrezzo, Ripugnanza; Schifo, Schifoso, Schifiltoso, Schizzinoso - Cosa sordida, sporca e sudicia fa schifo; la nausea viene o da mal essere interno, o da ripienezza di cibo, e più se troppo succulento e delicato: la nausea muove lo stomaco; cosa che faccia schifo si evita, ciò che muove a nausea si ributta, fastidisce. Fastidio non è pena, è mal essere; più se ciò che fastidisce è in noi o a noi presso: la noia fastidisce, e perciò l'annoiato è fastidito, e fastidioso: è più male morale che male fisico. La ripugnanza sta in che? Lo dirò quando mi si sarà indicato in che consista la simpatia: l'antipatia, ch'è il suo contrario, è il sentimento che produce la ripugnanza: non mi ricordo del nome d'un grand'uomo che avea una ripugnanza invincibile pei gatti, e non poteva stare ove fosse uno di questi animali: la ripugnanza lotta in noi e per noi contro un'opposta violenza non so se fisica o morale: il galantuomo sentirà ognora una salutare ripugnanza contro le birbe e le birbonate. Il ribrezzo è sentimento della stessa specie, ma più forte o almeno più visibile: morale o fisico ch'egli sia, ci scuote i nervi e non si può a meno o col tremito, o col mutar di colore, o con altro congenere fenomeno, di farlo vedere: v'è chi ha ribrezzo di veder salassare, e sviene se v'è costretto da qualche circostanza: nella ripugnanza c'è avversione, nel ribrezzo, timore o paura: questo può vincersi talora colla ragione, quella col farsi forza. Schifo poi si dice di persona che provi schifo o lo dimostri troppo sovente. Schifosa è persona o cosa così sudicia da muovere nausea; schifoso, da schivarsi. Schifiltoso, chi è di difficile contentatura, chi trova a ridire su tutto, nè trova mai cosa abbastanza bella, buona, pulita. Schizzinoso, chi non aggradisce, chi si fa pregare, chi fa smorfie: dire che schifiltose, schizzinose addimostransi più sovente le donne, è dir troppo; non è far la parte di certi uomini in leziosaggini e smancerie vincono ogni più debole femminuccia. Credo inutile l'osservare che schifo, nausea, ripugnanza, ribrezzo fanno molte cose sì morali che fisiche. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Dare Fastidio - Arrecare molestia. Cecch. Servig. 3. 5. (C) E tanto più fastidio Mi dá la cosa, quant'io veggo il suo Male senza riparo. Lasc. Gelos. 1. 2. Per non avere a disagiare, nè anche dare a te fastidio. Malm. 1. 14. Cosa che a Marte diede gran fastidio.
Fastidio - S. m. Aff. al lat. aureo Fastidium. Noja, Tedio, Rincrescimento. But. Purg. 18. 1. (C) Fastidio è rifiutamento del ben proprio appreso, assente o congiunto. Bocc. Nov. 32. 8. Disse tante cose di questa sua bellezza, che fu un fastidio ad udire. Petr. Son. 235. Ch'altro rimedio non avea 'l mio cuore Contra i fastidii, onde la vita è piena. Bemb. Pros. 2. Ne nasce a poco a poco ed allignavisi il fastidio; effetto contrario del nostro disio. T. Rim. burl. 343. Se vostra Altezza soffrir non può D'aver questo fastidio (ch'io le chiegga denari) ogni otto di, Facciami ricco.

T. Fastidio della vita, in altro senso che i Fastidii della vita, rammentati nell'es. del Petr. Il sing. dice il senso abituale di stanchezza e di tedio. che viene o dai fastidii o dai dolori, o piuttosto da propria colpa o inettitudine.

Cagione di cure. T. Prov. Tosc. 252. L'abbondanza genera fastidio.

T. Ciarlatore sino al fastidio (da infastidire). – Vantarsi, Affettatamente umiliarsi sino al fastidio.

2. T. In senso di cura che uno si prenda. Prov. Tosc. 35. Un carro di fastidii non paga un quattrin di debito.

T. Prov. Tosc. 125. Figliuoli piccoli, fastidii piccoli; figliuoli grandi, fastidii grandi.

3. Per Modo di procedere fastidioso. Bocc. Nov. 64. 8. (C) Or ecco, io non posso più sofferire questo tuo fastidio: Dio il ti perdoni.G. V. 12. 71. 1. Ed era il loro un gran fastidio che con maggior audacia e presunzione usavano il loro maestrato e signoria, che non facieno gli antichi originali cittadini. Ar. Fur. 20. 110. (M.) La donna ch'avea seco era assai bella, Ma d'altero sembiante e poco grato Tutta d'orgoglio e di fastidio piena.

[Camp.] Cacciar via il fastidio del lettore, per Togliergli la noja della lettura. Bib. Job. Prol. I. Le quali cose, ora per uno modo, ora per l'altro, in molte guise esaminandole, vivande alla bocca offeriamo, acciò che noi cacciamo via il fastidio dell'invitato lettore.

4. Dare fastidio. Arrecar molestia. V. DARE FASTIDIO. T. Dar fastidio è men grave che Dar noja, perchè questo può concernere offese estreme, ma spesso è più uggioso. [Val.] Fortig. Ricciard. 17. 60. Lasciami stare, e dá fastidio ai cani.

T. Darsi poco o molto fastidio di… – Darsene o non darsene… (dice più che cura o dispiacere).

5. Essere a fastidio vale Venire a noja. Bemb. Pros. 2. 87. (C) Ci fa non solamente le non ree cose, o pure le buone, ma ancora le buonissime verso di sè, e dilettevolissime, spesse volte essere a fastidio.

Venire in fastidio vale il medesimo. Am. Ant. 3. 11. 16. (C) Siccome eziandio i vili frutti, e che dopo pochi dì verranno in fastidio, dilettano altrui, quando vengono molto primaticci. Red. nel Diz. di A. Pasta. (Mt.) Se col tempo le venissero in fastidio i brodi…

6. [Camp.] Fare fastidio, per Infastidire, Annojare, ecc. Pist. S. Gir. 2. E acciò ch'io non faccia fastidio al leggitore, dicendo molte cose…

T. Lodi che fanno fastidio (noja con disdegno).

7. [Camp.] Fuggire il fastidio di alcuno, per Guardarsi dall'annojarlo, e sim. Mor. S. Greg. Quelle cose… non voglio che noi ripetiamo in questo luogo per fuggire lo fastidio delli leggitori.

8. Pigliare in fastidio una cosa vale Annojarsi di quella. Sen. Ben. Varch. 7. 2. (C) Quanto più ingordamente s'empie, tanto più piglia in fastidio quelle cose che egli agogna.

9. [Camp.] Prestare fastidio, per Annojare, e sim. D. Mon. I. Nessun frutto faria, ma fastidio più tosto presterebbe la superfluità tediosa (fastidium praestaret).

10. T. Fastidio, nel senso più grave che di Noja, di Tedio con dolore. Sopportare i fastidii di questa vita.

11. Per Ogni sorta di sporcizia e porcheria. M. V. 3. 88. (C) Agli ambasciadori di catuno comune fu fatta vergogna, e gittato addosso, cavalcando per la città, vituperoso fastidio. Franc. Sacch. Op. div. Chi mette nell'uno cose odorifere o vino, e chi mette in alcuni fastidio, e cose puzzolenti. Cr. 9. 104. 5. Nettisi da ogni fastidio che fosse tra l'acqua e la cera. S. Bern. Nob. anim. Di tutte le mie dignitadi m'è rimaso vermini e fastidio in questo avello. Stor. Pist. 79. Faceano trabuccare dentro molto fastidio. E appresso: Era dentro, per lo fastidio che vi si gittava, sì grande la puzza, che… Fir. As. 14. Stropicciandolo tutto dal capo alle piante, gli levai da dosso il molto fastidio, del quale egli era ripieno.

12. Per Quantità di pidocchi, o altro simile malore. Dav. Scism. 54. (C) Ne fece di alcuni varii strazi… Tommaso Belchiamo, dottissimo giovane, morir di fame; Tommaso Corto nobilissimo, di fastidio. [Camp.] Pist. S. Gir. 88. Acciocchè non siano oppressate del ragunato fastidio, da' piccioli animali, cioè (quelli) li quali si sogliono generare tra la cotenna e' capegli.

13. Per Nausea, Abbominazione. Cr. 9. 68. 3. (C) Spargere spesse volte del sale ne' luoghi delle pasture, e mischiarlo con quel che pascono, o ne' loro abbeveratoi, e levar loro il fastidio, cioè l'abbominazione. Pallad. F. R. Li tordi, li quali, se in alcun tempo s'ingrassano, apparecchiati donano diletti di vivanda, è grandissimo rimedio al fastidio dell'altre carni.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: fastellini, fastellino, fastello, fastellone, fastelloni, fasti, fastidi « fastidio » fastidiosa, fastidiosamente, fastidiose, fastidiosetta, fastidiosette, fastidiosetti, fastidiosetto
Parole di otto lettere: fasolaro, fastelli, fastello « fastidio » fastigio, fatalità, fatalona
Vocabolario inverso (per trovare le rime): presidio, insidiò, insidio, dissidio, sussidiò, sussidio, ommatidio « fastidio (oiditsaf) » plastidio, invidio, invidiò, scandio, incendio, incendiò, autoincendio
Indice parole che: iniziano con F, con FA, parole che iniziano con FAS, finiscono con O

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