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Informazioni utili online sulla parola italiana «furore», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Furore

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola furore è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: fu-ró-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con furore per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Paola, stasera in discoteca hai fatto proprio furore!
  • Il furore del vento di tramontana spazza via i nuvoloni.
Non ancora verificati:
  • Con il suo furore ha intimorito tutti i partecipanti all'assemblea.
Citazioni da opere letterarie
L'isola di Arturo di Elsa Morante (1957): Essa era lì, reggendo in braccio il guaglione, le labbra tremanti, bianca come una morta. Notai subito, con la vista resa più lucida dal furore, che s'era messa la famosa gonna di velluto, e aveva vestito a festa anche Carmine: certo, per celebrare degnamente la giornata. Tutto ciò, invece di addolcirmi, inasprì il mio rancore. Intanto, non so quale impulso di amarezza estrema mi fece correre per prima cosa verso la camera di mio padre.

Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio (1968): Un furore squassò Johnny, e proprio per stanchezza e pietà. - Mi hai seccato! Ne ho abbastanza di te. Sei un pulcino, un pulcino bagnato, era infinitamente meglio che avessi incontrato per strada il più ardito degli arditi. Sei tanto pulcino che io stesso mi vergogno di averti attaccato e preso. Che cosa risponderai? Me ne frego. Tocca a te rispondere. Inventa qualcosa. In qualche maniera sei pur infilato in quella sporca divisa. Significa onta e disgrazia tu ora sopportala questa disgrazia. E d'ora innanzi taci e pensa alle tue giustificazioni. Capito, non fiatare più. Avanti.

I Robinson Italiani di Emilio Salgari (1897): I loro compagni che erano rimasti a bordo, ancorata la piccola nave, si erano affrettati a raggiungerli per prendere parte al saccheggio. Vedendo quei pochi viveri, montarono pur loro in furore e si misero a demolire la cinta, poi la tettoia, quindi a calpestare le pianticelle del piccolo campo, poi, non soddisfatti, cominciarono a tagliare i bambù di sostegno per far capitombolare anche la capanna aerea.
Libri
  • L'urlo e il furore (Scritto da: William Faulkner; Anno 1929)
  • Furore (Scritto da: John Steinbeck; Anno 1939)
Titoli di Film
  • Aguirre, furore di Dio (Regia di Werner Herzog; Anno 1972)
  • Furore (Regia di John Ford; Anno 1940)
  • Dalla Cina con furore (Regia di Lo Wei; Anno 1972)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per furore
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: aurore, furori.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: aurora.
Parole con "furore"
Iniziano con "furore": furoreggi, furoreggia, furoreggio, furoreggiò, furoreggerà, furoreggerò, furoreggiai, furoreggino, furoreggerai, furoreggerei, furoreggiamo, furoreggiano, furoreggiare, furoreggiata, furoreggiate, furoreggiati, furoreggiato, furoreggiava, furoreggiavi, furoreggiavo, furoreggeremo, furoreggerete, furoreggiammo, furoreggiando, furoreggiante, furoreggianti, furoreggiasse, furoreggiassi, furoreggiaste, furoreggiasti, ...
»» Vedi parole che contengono furore per la lista completa
Parole contenute in "furore"
ore, uro. Contenute all'inverso: ero.
Incastri
Inserendo al suo interno reggia si ha FUROreggiaRE.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Delirio, Furore, Frenesia - Il Delirio è alterazione della mente prodotta o da malattia o da grave dolore. - Il Furore è pur esso alterazione di mente, ma assai più grave negli effetti e prodotto più spesso dall'ira o da altra violenta passione. Chi è in delirio, ha perduto il raziocinio; chi è in furore, ha perduto in tutto il lume della ragione e dà nelle furie e viene ad atti violenti e al tutto dissennati, onde va frenato con la forza. - Frenesia è il primo grado del Furore. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Rabbia, Adiramento, Risentimento, Sdegno, Disdegno, Dispetto, Indignazione, Collera, Collere, Cruccio, Corruccio, Furore, Sfuriata, Smania - Dispetto è il meno di tutti; si sente nell'animo se qualche cosa non ci va a versi, o se qualche persona fa cosa contro nostra aspettazione o desiderio; se l'interno dispetto si mostra con un leggiero corrugar di ciglio o di labbra, allora è corruccio: cruccio dice più che non indica la sua somiglianza con corruccio; il cruccio è dolore, pena morale, dispiacere risentito per cagione vera o immaginaria che sia: uomo o donna pieni di crucci possono dare in ismanie se quelli troppo a lungo perdurano, o se chi li soffre è di fibra troppo sensibile e irritabile. «Collera, in origine, è l'umore (xολή) che rende l'uomo irritabile e pronto allo sdegno, al risentimento, all'ira», così Tommaseo. La collera adunque è moto del temperamento; e v'hanno degli uomini collerici, come de' biliosi, de' linfatici: la collera muove all'ira, che è forte sdegno, alla rabbia; ma sdegnarsi e arrabbiarsi può l'uomo d'umore pacifico e dolcissimo; che anzi v'ha l'adagio che: chi vuole vedere uno in furia faccia arrabbiare un uomo pacifico: la rabbia, nell'uomo, è passione violentissima, scoppii o no; e può degenerare in furore, in demenza, o pazzia; negli animali, è malattia mortale. Collere sono quei moti d'ira che per effetto del temperamento diventano poco meno che abituali; poca cosa per sè, isolatamente; molta, considerate nell'insieme, perchè con persona di tal fatta non si può alla lunga convivere. Le finte collere, le dolci ire, l'immensa rabbia, il fiero sdegno, le interne smanie, gl'infiniti crucci, il cieco furore, sono modi di dire e da senno e da burla. Disdegno non è sdegno o ira, è piuttosto spregio o ripugnanza verso cosa o persona, è moto più d'orgoglio che di collera; l'indegnazione si risente per fatto non giusto o creduto non tale; è risentimento o moto di quell'equità naturale che si chiama complessivamente coscienza; l'adiramento è principio o moto d'ira, ma che non passa certi limiti. Sfuriata è moto d'ira accompagnato da smanie, da grida o da altro segno esterno; impetuosa, ma passeggiera, per la ragione del nil violentum durabile. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Furore - [T.] S. m. Turbamento violento che toglie all'uomo in parte o in tutto l'uso della sua ragione, e però del libero arbitrio. Aureo lat. Della diff. tra Furia e Furore e altre voci e modi aff. V. FURIA e FURIOSO.

Segnatam. per quel ch'è della mente. T. Ar. Fur. 1. 2. Per amor, venne in furore e matto, D'uom che sì saggio era stimato prima. Può il furore non esser pazzia, può la pazzia senza furore. Pazzia che va al furore.

2. Per estens. T. Furore bacchico. Furore, ogni turbamento, lungo o breve, di quelle facoltà nel cui uso consiste la libertà dello spirito.

T. Del momentaneo, in Virg., Euridice a Orfeo: Qual mai furore ha perduto me misera e te!

Dell'abituale. T. Petr. Canz. all'It. Che 'l furor di lassù gente ritrosa, Vincerne d'intelletto, Peccato è nostro, e non natural cosa (che quelli del settentrione abbiano più senno di noi).

3. Segnatam. di passione violenta. T. Cic. Il furore di Cetego baccante nella vostra strage. Vell. Furore che prorompe in ambizione nefanda. Firenz. Ragion. 151. Questo è quel fuoco per lo cui furore criansi (si creano) mille vizi brutti, non solo nell'atto, ma nel pensiero e nelle parole bruttissimi. = Car. En. 4. 128. (C) Vide dall'alto la Saturnia Giuno Il furor di Didone, e tal che fama E rispetto d'onor più non la frena. T. Virg. Come se (i diporti della caccia) siano medicina del nostro furore (dell'amor mio). E: Posa e intervallo al furore. Hor. Inachia furere. = Petr. Son. 254. (C) Quella che al mondo sì famosa e chiara Fe' la sua gran virtute e 'l furor mio. T. Amar con furore; non donna soltanto, ma checchessia.

In senso più mater. T. Furore uterino. [Camp.] Furore carnale, Libidine. Bib. Giud. 20. Incredibili furore libidinis.

T. Sen. Empio furore di lucri. Svet. Dello spendere. [Camp.] Che furore è portare l'aver suo e il suo censo sopra il corpo (Quis furor)? Del vestire di lusso. T. Del giuoco, de' divertimenti, del ballo. – Sil. Temi l'incauto furore di lodi.

4. Segnatam d'ira, che turba l'animo e la mente e i sensi, e sospinge in atti violenti, i quali fanno parere più grave l'odio e la malvagità. Ben direbbesi dunque Furore d'ira. T. F. Sass. Vit. Ferr. Dandogli il furore della collera nome di crudele. [Camp.]Bibb. Jon. 3. Dal furore della sua ira. T. Non Ira di furore; ma sì Furiosa, o, se ancora più, Furibonda. = Bene il Petr. Son.196. (C) Ira è breve furore; e, chi nol frena, È furor lungo. T. Hor. Ira furor brevis est. Animum (gl'impeti) rege; qui, nisi paret, imperat. = Bocc. Nov. 33. 14. (C) E di quella in tanta ira, e per consequente in tanto furor trascorse, che… s'avvisò, colla morte di Restagnone, l'onta, che ricever l'era paruta, vendicare. Non ben graduato il seg. Cavalc. Med. cuor. 19. Lo furore e l'ira minuiscon la vita. T. In Virg. Furor iraque mentem Praecipitant; Furore, è, in gen., il turbamento dell'anima;Ira, uno degli affetti che la agitano. In questo senso può intendersi [Camp.] Bib. Deut. 6. Irascatur furor, che l'ant. del 300 non ben traduce: Si turbi il furore. T. Virg. Il furore e l'insana brama di strage lo spinse contro i nemici. = Guid. G. (C) Con tutto il furore si mosse contro Telamone.

In senso più ampio. T. Ar. Fur. 1. 1. Seguendo l'ire e i giovenil' furori D'Agramante lor re. Hor. Quidquid delirant reges, plectuntur Achivi.

All'empio Capaneo, furibondo contro la divina giustizia: D. Inf. 14. (C) Nullo martirio fuor che la tua rabbia Sarebbe al tuo furor dolor compito. [B.] Ar. Fur. 3. 3. I gigantei furori.

T. Furore di Dio, nel Segner. Pred. 5, modo non degno, troppo letteralmente recato dalla Volg. = Vit. SS. Pad. 1. 34. (Gh.) Udendo (il diavolo) ricordare Gesù, a grande furore si partì.

5. I Rom. lo personificavano, compagno di Marte. T. Sil. Intorno a lui, il Timore, lo Spavento, e il Furore. L'imag. n'è in qualche antico bassorilievo. Virg. Il Furore, sedendo sopra le crude armi, e le mani dietro al tergo avvinte di ferrei nodi, orribilmente fremerà con la bocca insanguinata. Anco nel [B.] Ar. Fur. 3. 15.

Quasi personif. T. Ar. Fur. 26. 44. L'onte Che dal furor, da paschi e mandre uscito, L'esercito di Francia avrà patito. V. anco l'es. del Petr. nel § 2.

T. Altro modo efficace, e da potersi recare qui. In Hor. Canidia al poeta: Nocturnus occurram furor. Segnatam. per cel. o iron., di pers. furiosamente amata: È il mio furore; come: La mia fiamma, La mia passione. E sul serio (giacchè nel lat. Furor vale Cagion di terrore per cui l'uomo impazzi): Il furore della paura.

6. Segnatam. di moltitudine. T. Virg. Siccome quando in gran popolo sorge sedizione, e incrudiscono gli animi del volgo, e già fiaccole e sassi volano; ministra le armi il Furore. Bocc. Nov. 16. 39. Il popolo, a furore, corse alla prigione; ed, uccise le guardie, lui n'avevan tratto fuori. = Giov. Gell. Vit. Alf. 27. (Man.) Non potendo sostener molto tempo l'impeto e il furor de' Svizzeri e cavalli franzesi, furono tutte rotte e cacciate in furia. (Furia anco del fuggire.) Quello non è furore se non quanto l'ira dell'onta sospingesse a cose spietate o dissennate. [Val.] Pucc. Centil. 79. 42. Ed isconfitti savamo a furore, Se Lucca avuti avesse cavalieri.

Tass. Ger. 3. 42. (Man.) Soli Argante e Clorinda argine e sponda Sono al furor che lor da tergo inonda. G. V. 7. 95. 1. Que' di Messina si mossono a furore, e corsono alle prigioni. E 12. 16. 4. (C) Quasi tutti i cittadini erano sommossi a furore.

Più ass. T. Cavalc. Frutt. ling. cap. 1. Cacciati a furore. – Il furore nemico, anco che non si sfoghi nell'atto; anco che operi freddamente, dalla lontana, sparsamente.

[Camp.] Bib. Att. Ap. 12. E non trovando contro a lui cagione, domandâro a furore da Pilato, preside, che 'l crocifiggesse.

7. Segnatam. degli atti. T. I furori della guerra. – I furori della battaglia. Liv. Ciechi dal furore, con pazza audacia si precipitavano incontro a' colpi. – Passa per mezzo ai loro furori. – Moti di furore. – Occhi dal furore turbati, ardenti di…, dov'arde il furore.

T. Furore dell'ubriachezza. Volg. Os. Coeperunt principes furere a vino.

8. Altri sensi. T. Mangiar con furore, Far checchessia con furore, anche non d'ira, ma con furiosa brama o con avidità che si sfoghi in atti simili a quelli di furibondo. Furore di chiasso, d'ogni ebrezza e d'allegria e di dolore. In questo senso Virg. Caetera Teucrum Turba furit. – Furore di plausi. Di lodi.

T. Quindi il modo fam. che da' teatri e da' giornali passò a essere locuz. polit. Dramma, Musica, Cantante, Attore, Suonatore, Ballerina, Oratore, Discorso, Bellezza, che fa furore, che piace molto ed è molto acclamato.

9. D'anim. T. Ar. Fur. 19. 7. Ira la invita e natural furore A spiegar l'ugne, e a insanguinar le labbia (l'orsa assalita dal cacciatore); Amor la intenerisce, e la ritira A riguardar i figli in mezzo all'ira. D. 1. 21. Con quel furore e con quella tempesta Ch'escono i cani addosso al poverello.

10. Fig. [Ferrazz.] Ar. Fur. 21. 15. Il freddo vento gli arbori ne spoglia, E le soffia (le foglie) dinanzi al suo furore. T. Della tempesta. Del mare. [B.] Ar. Fur. 13. 18. Marino. = E 40. 31. (C) Con quel furor, che 'l re de' fiumi altero, Quando rompe talvolta argini e sponde… Guicc. Stor. 9. 442. (Man.) Dalla grossezza e furore dell'acque furono impediti di passare il fiume.

T. Catull. Già il furore del cielo equinoziale si tace alle gioconde aure di zefiro. Di caldo, Hor. Stella vesani leonis. Anche plur. A questi furori di caldo. Virg. Furore della fiamma, dell'incendio. = Benv. Cell. Oref. 52. (C) Un fuoco di carboni che sieno mezzi consumati, cioè che il fuoco in essi abbia perduto il furore. E 21. 22. E perchè gli è gran differenza dal modo di far correre lo smalto al modo di saldare i lavori a filo, e' vuole adunque essere il detto fornello con molto meno furore di fuoco.

Cr. 9. 54. 1. (C) Per lo furore di molti umori corsi all'unghia.

11. In senso buono. T. Cic. Furore si dice quando l'anima astratta dal corpo è da divino spirito concitata. In Virg. Furori della Sibilla. Ov. Concepì furori fatidici nella mente. Non bene un del 300. [Camp.] Met. II. I furori da indovinare. [B.] Ar. Fur. 46. 80. Profetico. T. G. Milli: E m'invase un furor d'ardui concetti, Come i Veggenti un dì l'aura di Dio.

12. T. Furore del bello. Sil. Decoris furorem. – D'ispirazione. = Ar. Fur. 3. 1. (C) Chi l'ale al verso presterà, che vole (voli) Tanto ch'arrivi all'alto mio concetto? Molto maggior di quel furor che suole, Ben or convien che mi riscaldi il petto. Salvin. Annot. Opp. Cacc. 115. Queste rappresentazioni di furor poetico spesso si trovano presso i Greci. E Dis. ac. 5. 130. (Gh.) Novelli gagliardi stimoli a comporre, nuove come spirazioni dall'alto, fantasie belle, dotti furori, gentili entusiasmi. E 4. 192. Non senza mistero, delle due cime della montagna di Parnaso, una fu dedicata a Apollo, l'altra a Bacco, il quale viene anch'esso a essere nume de' poeti, il furore de' quali, o vogliam dire divina inspirata follia,… si confonde con quella di Bacco. T. Cic. Furor in sapientem cadere potest, insania non potest. Quando diciamo Furore de' versi, intendiamo smania di farli, di metterli furori; furore talvolta nemichevole al prossimo. Anche il Furore poetico è ormai cel. o iron. Ma più seria cosa è il Furore letterato, in cui si comprendono tutte le passioni e tutti gl'invasamenti.

13. Dell'arte. [Cont.] Vas. Pitt. XVI. E perchè dal furor dello artefice sono in poco tempo con penna, o con altro disegnatoio, o carbone espressi… perciò si chiamano schizzi. = Vasar. (C) Come le poesie dettate dal furore poetico sono le vere e le buone, e migliori che le stentate; così quelle del disegno sono le migliori, quando sono fatte a un tratto dalla forza di quel furore. E Vit. 10. 31. (Gh.) In simili cose, difficili a molti pittori, vien fatto, nel primo abbozzare l'opera, come guidati da un certo furore, qualche cosa di buono e qualche fierezza che vien poi levata nel finire, e tolto via quel buono che vi aveva posto il furore. E 4. 74. La sperienza fa conoscere che tutte le cose che vanno lontane, o siano pitture, o siano sculture, o qualsivoglia altra somigliante cosa, hanno più fierezza e maggior forza se sono una bella bozza, che se sono finite; ed oltre che la lontananza fa quest'effetto, pare anco che nelle bozze, molte volte, nascendo in un subito dal furore dell'arte, si esprima il suo concetto in pochi colpi, e che, per contrario, lo stento e la troppa diligenza alcuna fiata toglie la forza ed il sapere a coloro che non sanno mai levare le mani dall'opera che fanno.

T. Cantare, Declamare, Leggere con furore; dice l'impeto, l'enfasi, affettata o sincera. Legger con furore, o Furore di leggere, dice anco la brama smaniosa, e non assai ragionevole, di tutta sorta letture.

14. In senso più ampio, sim. ai preced. Intorno alle varie specie di furore, cioè Furore d'Apollo, di Bacco, delle Muse, d'Amore, V. Salvin. Annot. Murat. Perf. poes. 3. 260. (Gh.) E 261. T. In Platone: Il furore dell'amicizia. – In senso men alto: Hor. Recepto Dulce mihi furere est amico. – Furore d'ammirazione.

T. E del profetico, e del poetico, e d'ogni ispirazione, nel ling. scritto dicevasi Sacro furore. E così sarebbesi chiamato anco il coraggio guerriero se per onesta cagione. Onde Staz. Le case e i templi di Sagunto profanò, e accese i popoli d'onesto furore. Virg. Furiis justis (degli Etruschi con Mesenzio); quasi men bene che Stazio.

15. Modi com. a parecchi de' sensi not. T. Eccitare il furore, e in buono e in mal senso. Incitarlo, o Concitare altri a furore, in mal senso. Entrare in… dice i primi moti. Entrargli addosso il o un ha più mal senso. Modo più lat. che it.; ma lecito anche a noi: Volto in furore (In furorem versus). = Bocc. Nov. 47. 11. (C) Salito in furore, colla spada ignuda in mano, sopra la figliuola corse. Più com. T. Montare in… [Cors.] Pallav. Stor. Conc. 4. 14. 11. Avrebbono dato in furore colla vendetta.

T. Bocc. Decam. 4. 91. In ferventissimo furore accende l'anima nostra. – Fervente non si direbbe se non di quello che tiene dell'ispirazione. Di non buono, Ardente piuttosto.

In entrambi i sensi. T. Lo prese un… Fu preso da… Acceso di… Cic. Infiammato. Questi due e col Di e col Da; e il Da par che dica maggior prepotenza. – Invaso. – Invasato (ch'è peggio). Ces. Spinto da… – Tratto da…, più. Hor. Rapito da furore. = Ar. Fur. 23. 134. (C) In tanta rabbia, in tanto furor venne, Che rimase offuscato in ogni senso. T. La Volg. Ps. Quum irasceretur furor eorum in nos. Può il Furore rimanere celato e chiuso in sè, può sfogarsi in atti d'ira; può l'ira più o meno infuriare.

T. È in furore; dice lo stato presente, violento. Ass. senza verbo: Uomo in… Catull. Portando il furore nell'anima.

T. Ripararsi o Riparar dal furore. Virg. Hunc defende furorem. Hor. Diminuire il furore. [B.] Ar. Fur. 19. 50. Poco più che 'l furor tenesse fermo. [Camp.] Met. VII. Non potè lo furore della volontà vincere con la ragione. T. Vell. Sopito il furore dell'armi. – Attutato. – Placato. – Estinto, Cessato. – Cessar dal furore.

T. Impeto di… Furia di furore. Virg. Hunc sine me furere ante furorem.

Plur. di passioni e d'impeti in gen. [F.T-s.] Dav. Tac. Stor. 1. 15. Tu se' d'un'età fuori de' furori giovenili.

T. Furore di… coll'inf. Furore di scrivere, di cantare, di farsi canzonare.

[B.] Ar. Fur. 29. 51. Grave. E 27. 39. Tremendo. E 33. 12. Barbaro. T. Val. Fl. Fiero. Catul. Indomito. Cic. Sfrenato. – Violento. – Temerario. Hor. e Sen. Cieco. [B.] Ar. Fur. 30. 1. T. Cic. Precipitoso. Catull. Rabbioso. – Bestial furore.
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Parole di sei lettere: funghi, fuochi, furono « furore » furori, fusaia, fusaie
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