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Informazioni utili online sulla parola italiana «gabbo», il significato, curiosità, forma del verbo «gabbare», frasi di esempio, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Gabbo

Forma verbale

Gabbo è una forma del verbo gabbare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di gabbare.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola gabbo è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: bb.
Parole con la stessa grafia, ma accentate: gabbò.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con gabbo per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Non gabbo nessuno, sono una persona serie e rispettosa!
  • Per il principio che non voglio essere gabbato, non gabbo alcuno.
  • Me ne andai appena mi accorsi che si erano fatti gabbo di me.
Citazioni da opere letterarie
Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello (1926): Non era un'ombra da giocarci e da pigliare a gabbo, l'usuraio Moscarda: un signore era da trattare coi dovuti riguardi, alto un metro e sessantotto, rosso di pelo come papà, il fondatore della banca, con le sopracciglia, sì, ad accento circonflesso e quel naso che gli pendeva verso destra come a quel caro stupido Gengè di mia moglie Dida: un signore, insomma, che Dio liberi, impazzendo, rischiava di trascinarsi al manicomio con sé tutti gli altri Moscarda ch'io ero per gli altri e anche, oh Dio, quel povero innocuo Gengè di mia moglie Dida; e, se permettete, anche me che, leggero e sorridente, ci avevo giocato.

Il Re del Mare di Emilio Salgari (1906): — Ed ora ascoltiamo la tua interessante confessione — disse Yanez, sdraiandosi su un divanetto e riaccendendo la sigaretta che aveva lasciata spegnere, per meglio assistere ai salti dei gaviali ed ai contorcimenti del pilota. — Bada che tu hai giurato e che io non sono uomo da lasciarmi giocare, né prendere a gabbo.

Giovani di Federigo Tozzi (1920): Sara smise di leggere, come se non volesse farsi pigliare a gabbo.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per gabbo
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: babbo, gabba, gabbi, gambo, garbo, gibbo, gobbo.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: rabbi, sabba.
Con il cambio di doppia si ha: gallo, gatto.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: gabbeo, gabbro.
Antipodi (con o senza cambio)
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: gobba.
Lucchetti
Usando "gabbo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: giga * = gibbo; ruga * = rubbo; * ori = gabbri; * oro = gabbro; * bobino = gabbino.
Lucchetti Riflessi
Usando "gabbo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * obbietta = gaietta; * obbietti = gaietti; * obbietto = gaietto.
Lucchetti Alterni
Usando "gabbo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: gibbo * = giga; rubbo * = ruga; * gabbino = bobino; * aio = gabbai; * rio = gabbri; * ateo = gabbate; * avio = gabbavi; * astio = gabbasti; * ionio = gabbioni.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "gabbo" (*) con un'altra parola si può ottenere: * ila = gabbiola; * ile = gabbiole; * arno = gabbarono; * atre = gabbatore; * atri = gabbatori; * itti = gabbiotti; * itto = gabbiotto.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Il gabbiotto sul ponte del bastimento, Gabbioni per uccelli, Gli zoo con gabbie di vetro, Uccello simile al gabbiano, Il più grosso dei gabbiani.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Gabbare, Gabbarsi, Farsi gabbo, Prendere a Gabbo, Prendere a gioco, Farsi gioco, Prendersi gioco, Ingannare, Schernire, Abbindolare, Accalappiare, Acchiappare, Infinocchiare, Caruccolare - Gabbare è un ingannare con una qualche finzione; se l'interesse per cui l'uomo resta gabbato è grave, allora è vero inganno; se lieve, è burla: ma nel gabbare entra sempre una qualche lusinga con cui altri si adesca; per gabbare ci va sempre un dritto e un minchione. Gabbarsi vale, e gabbare se stesso prendendo un granchio con nostro danno, e gabbare altrui, e allora significa una certa consuetudine: il semplice gabba anche l'astuto se gli viene il destro, ma una volta su cento; gabbarsi del prossimo è proprio del gabbamondo. Farsi gabbo, prendere a gabbo dicono inganno più grave o beffa più pungente che non farsi gioco, prendersi gioco; e la differenza sta nel peso rispettivo delle parole gabbo e gioco, che è evidente; fra prendere e farsi sta poi quella, che in prendere l'intenzione sembra più deliberata, e in farsi pare che sia più sovente seguita dall'effetto: in chi si fa gabbo, gioco, è più arte per riuscire nell'intento suo; a chi prende a gabbo, a gioco, succede talvolta come ai pifferi di montagna, che andarono per suonare e furono suonati. Ingannare è il tesser l'inganno e il persuaderne altrui con suo danno. Schernire è beffa vile e villana, è insulto e non più semplice burla. Abbindolare è raggirare altrui e trarlo a mal passo o a mala pratica. Accalappiare è prenderlo nella rete con fino inganno, insidiandolo nella parte più debole, circonvenendolo con tanti giri e rigiri che non riesca mai a districarsene. Acchiappare, chi fugge, o chi sfugge; onde, quand'è affine ad ingannare, esprime insidia pronta, laccio apparecchiato: molti che si credono furbi restano acchiappati quando meno sel credono. Infinocchiare è dar a credere lucciole per lanterne, dar ad intendere pastocchie delle più grosse onde riderne con altri. Caruccolare, poco usato, è ingannare adagio, alla lontana, per far colpo più tardo, ma certo. Chi abbindola mena al male; chi accalappia resta padrone di chi riesce accalappiato; chi acchiappa non lascia andare senza graffiare o mordere qualche cosa; chi infinocchia vuol per lo più ridere del prossimo, se è semplice o credulo di troppo pe' tempi che corrono. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Gabbo - S. m. Burla, Beffa, Giuoco, Scherzo. Non s'usa oggidì che con verbi, de' quali V. § 2 e seg. Sen. Pist. (C) Perchè mi vai tu facendo questi gabbi? E' non è tempo da giucare. Nov. ant. 92. 3. E quand'egli l'ebbono armato ed apparecchiato d'ogni cosa, il condussono verso il Gallo, il quale follemente si gioiva, e per gabbo traeva fuori la lingua. Dant. Rim. 3. Sol dimostrando che di me gli doglia, Per la pietà, che 'l vostro gabbo occide. Liv. M. Alcuni domandavano a' messaggi, per gabbo e per dispetto, s'egli avieno ordinato alcuna magione. Ordinam. Mess. 81. Lo camice, lo qual si mette lo prete dopo l'amitto, significa lo vestimento bianco, lo quale fece Erode in gabbo e in derisione a Gesù Cristo. Buon. Fier. 3. 1. 9. (Mt.) Del gabbo mio nutrisca il tuo sollazzo. E Salvin. Annot. ivi: Gabbo, inganno, burla; dal lat. Captio.

A gabbo, modo avverb. Da scherzo, In baja. (Fanf.) Pros. Fior. par. 3. v. 1. p. 31. (Gh.) A' piedi (della Parentela de' vocaboli) le sedevano l'Equivoco e l'Anfibologia: onde li scolari studianti logica ghiribizzosi fur loro d'attorno con molte baje, proponendo loro a gabbo diversi argumenti.

2. Per Velo, Coperta, Gabbamento. Car. Lett. 1. 4. (M.) Nè anco a M. Piero avete in questo caso a prestar fede, perchè l'affezione gli fa gabbo alla verità.

3. Pigliare a gabbo, o Prendere in gabbo, Tenere a gabbo, vagliono Pigliare, ecc., in giuoco, in ischerzo. (V. A GABBO.) T. D. 1. 32. Che non è cosa da pigliare a gabbo Descriver fondo a tutto l'universo (l'inferno, infima lacuna Dell'Universo, D. 3. 33.). Landino: A scherzo e a giuoco volere scrivere. = Bocc. Nov. 51. 5. (M.) E quello in festa e in gabbo preso, mise mano in altre novelle. [Val.] Tass. Amint. 1. 2. Andrai nella gran Terra, Ove gli astuti e scaltri cittadini, E i cortigian malvagi molte volte Prendonsi a gabbo e fanno brutti scherzi.

4. † Allettare a gabbo. Allettar per gabbare. Buon. Fier. 4. 4. 1. (Mt.) Ella si vede (la Fortuna) Cruda e sdegnosa,… O menzognera, e che n'alletta a gabbo. E Salvin. Annot. ivi: N'alletta a gabbo; per gabbare le persone a man salva.

(Tom.) Vannoz. 2. 8. Nè 'l tenga a gabbo.

5. [Camp.] † Dire gabbi, per Beffare, Scherzare indecentemente. Somm. 12. Appresso in tali vegghiari l'uomo fa molti mali, come giuocare a scacchi, a tavola, a zara, e dire l'uomo molti gabbi e follie…

6. [Camp.] Fare gabbo, per Beffare, ecc. Somm. 5. Elli è usanza del superbioso sorquidato, che non li basta niente a dispregiare in suo cuore li altri che non hanno le grazie ch'elli si crede avere; anzi ne fa gabbi e scherni e derisione.

7. Farsi gabbo di checchessia vale Non farne conto, Ridersene. Nov. ant. 78. 1. (C) Dissegli tutto 'l fatto; il Signore se ne fece gabbo. Liv. M. I Consoli medesimi si facéno gabbo di loro povertà.
A gabbo - Posto avverb., vale In scherzo, Per baja, Per giuoco. D. 1. 32. (C) Che non è 'mpresa da pigliare a gabbo, Descriver fondo a tutto l'universo. Liv. M. Nè prendeano mica la legge a gabbo. Nov. Ant. 28. 1. L'uno rispose a gabbo: havvi un cappello.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: gabbionate, gabbione, gabbioni, gabbiotti, gabbiotto, gabbiucce, gabbiuccia « gabbo » gabbri, gabbro, gabella, gabellai, gabellammo, gabellando, gabellano
Parole di cinque lettere: futon, gabba, gabbi « gabbo » gaeta, gaffe, galea
Vocabolario inverso (per trovare le rime): carabo, panarabo, filoarabo, cottabo, lavabo, babbo, nababbo « gabbo (obbag) » debbo, zibibbo, gibbo, addobbo, addobbò, gobbo, sgobbo
Indice parole che: iniziano con G, con GA, parole che iniziano con GAB, finiscono con O

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