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Informazioni utili online sulla parola italiana «giudicato», il significato, curiosità, forma del verbo «giudicare», sillabazione, frasi di esempio, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Giudicato

Forma verbale

Giudicato è una forma del verbo giudicare (participio passato). Vedi anche: Coniugazione di giudicare.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia

Informazioni di base

La parola giudicato è formata da nove lettere, cinque vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: giu-di-cà-to. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con giudicato per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Mi dispiace, ti avevo giudicato male, perdona la mia stupidità.
Non ancora verificati:
  • È stato giudicato colpevole sebbene aveva avvocati famosi a rappresentarlo.
  • Alla manifestazione canina, il mio cagnolino è stato giudicato il più simpatico.
Citazioni da opere letterarie
Il polso di Adolfo Albertazzi (1914): Anzi, mentre egli considerava fra sé il capriccio di lei, si stupiva di non essersene accorto prima; e si rassegnava a giudicar quel capriccio meno enorme di quanto l'aveva giudicato prima. Il marchese Arnisio era un bel giovane, alto, pallido per sangue nobile da secoli, con modi di secolare nobiltà. Che meraviglia se la moglie, gelosa della dama la quale egli serviva, se n'era accesa a dispetto del mondo e del cavalier servente?

Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): Qui imparerete a conoscere il misantropo sentimentale e ingiuriatore ch'è riuscito, se Dio vuole, così profondamente antipatico a tanta gente. Vi do nelle mani il mio spirito, vi squaderno i documenti e le difese. Su questo e con questo voglio esser giudicato. Io seguiterò a fare, a lavorare, con voi, accanto a voi, ma un periodo della mia vita s'è chiuso e voglio che si tenga conto di questo mio disordinato sfogo in cinquanta capitoli.

Arabella di Emilio De Marchi (1888): Eran riusciti ad aizzarla contro di lui, mentre egli stava già per metterla in salvo. E mentre da una parte l'odio e il rancore eccitavano le solite furie, sentiva in fondo all'animo, in un luogo buio dove non arrivavano le voci dell'orgoglio, che questa benedetta figliuola gli faceva paura. Essere male giudicato da lei parevagli un castigo troppo duro, che non poteva sopportare.
Proverbi
  • Non giudicare se non vuoi esser giudicato.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per giudicato
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: giudicano, giudicata, giudicate, giudicati, giudicavo.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: giudico, giuda, giudò, iato, udito, dico, dito, dato.
Parole con "giudicato"
Iniziano con "giudicato": giudicatore, giudicatori, giudicatoria, giudicatorie, giudicatorii, giudicatorio.
Finiscono con "giudicato": pregiudicato, impregiudicato, spregiudicato, aggiudicato, rigiudicato, malgiudicato.
»» Vedi parole che contengono giudicato per la lista completa
Parole contenute in "giudicato"
giù, udì, dica, giudica. Contenute all'inverso: tac, taci.
Incastri
Inserendo al suo interno ori si ha GIUDICAToriO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "giudicato" si può ottenere dalle seguenti coppie: giura/radicato, giudicare/areato, giudici/iato, giudicai/ito, giudicami/mito, giudicano/noto, giudicavi/vito, giudicavo/voto.
Usando "giudicato" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: malgiudica * = malto; ingiù * = indicato; * tomi = giudicami; * tono = giudicano; * tondo = giudicando; * tonte = giudicante; * tonti = giudicanti; * torci = giudicarci; * torsi = giudicarsi; * torti = giudicarti; * torvi = giudicarvi; * tosse = giudicasse; * tossi = giudicassi; * toste = giudicaste; * tosti = giudicasti; * orice = giudicatrice; * orici = giudicatrici.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "giudicato" si può ottenere dalle seguenti coppie: giudicare/erto.
Usando "giudicato" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * otre = giudicare; * ottura = giudicatura.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "giudicato" si può ottenere dalle seguenti coppie: rigiudica/tori.
Usando "giudicato" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: tori * = rigiudica.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "giudicato" si può ottenere dalle seguenti coppie: giudicami/tomi, giudicando/tondo, giudicano/tono, giudicante/tonte, giudicanti/tonti, giudicarci/torci, giudicarsi/torsi, giudicarti/torti, giudicarvi/torvi, giudicasse/tosse, giudicassi/tossi, giudicaste/toste, giudicasti/tosti.
Usando "giudicato" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * radicato = giura; indicato * = ingiù; giudicatura * = turato; * mito = giudicami; * noto = giudicano; * areato = giudicare; * vito = giudicavi; * voto = giudicavo; rito * = rigiudica; malto * = malgiudica; * ureo = giudicature.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Giudicato - e † JUDICATO. [T.] Part. pass. di GIUDICARE. T. Cic. Causa giudicata. – A cosa giudicata.

2. La cosa giudicata dicesi quando è corsa una sentenza di giudice o d'altra autorità che ha deciso quello di che ora si parla. T. Due sentenze uniformi bastano a far cosa giudicata. [Camp.] Bandi Fior. XXVIII. 7. I quali conservatori, e maestri di dogana, s'intendono essere, e sieno, giudici competenti di tali cause d'appellazione, dovendole diffinire e terminare al più lungo infra un mese dal dì della interposta appellazione. Altrimenti tal sentenza e condennazione, dalla quale e' si sarà appellato, s'intende esser passata in cosa giudicata, ed al tutto rimaner ferma.

3. T. In senso di Condannato, anche Pl. – Vang. Chi crede in Lui, non è giudicato; ma chi non crede, è già giudicato. – Quindi anche in senso non relig., ma sempre di biasimo: È oramai giudicato, di chi ha dato tal saggio di sè da non si dover dubitare di un torto da apporgli. Senonchè il giudizio umano non può essere infallibile nè irrevocabile. Anco in cose letter. Gli piace più il Foscolo che il Manzoni: egli è giudicato.

4. Non della pers., ma della pena a cui essa è condannata. T. D. 1. 28. La pena Ch'è giudicata in sulle tue accuse (di dannazione infernale).

5. T. In senso di Destinato, giacchè quel che è stabilito all'uomo dipende da un giudizio di Dio. Assoggettarci con umiltà dignitosa a quel che è giudicato di noi.

6. † Giudicato, Ridotto al letto per grave malattia, e talora senza speranza di poter guarire (C); quasi Giudicato a morte. V. GIUDICARE, § 21.

7. T. † Siccome Giudicata la pena (§ 4); così la cura, che giudicasi disperata. = Salv. Granch. 1. 4. (Man.) lo, per la parte mia, ti sfido, e lascioti Per cura giudicata.

8. Del giudizio in gen. della mente. T. Cic. Le cose da lui conosciute e giudicate. E: Socrate giudicato dall'oracolo d'Apollo il più savio tra gli uomini. = Giov. Gell. Vit. Alf. 10. (Man.) La famiglia di Monferrato, giudicata, per esser di sangue et origine imperiale, nobilissima sopra tutte l'altre, è oggi estinta.

9. Senso polit., aff. anche a Destinato, § 5. Pecor. g. 25. nov. 2. 216. (C) Significhiamo il nostro avvenimento nell'isola, siccome nostro giudicato reame per la volontà della Chiesa, e di messer lo Papa. E appresso: Maravigliomi molto, come fosti ardito di venire nel reame di Sicilia, giudicato nostro per l'autorità della Chiesa di Roma.

10. † Battaglia giudicata, quel che anche Battaglia giusta, combattuta o da combattersi con tanto di milizie o di vigore che paja dover decidere l'esito della vittoria. Guicc. Stor. 13. 628. (Man.) Nè si faceva questo con intenzione di combattere se non con leggieri scaramucce…, perchè il consiglio del Pontefice era che, ove non gli tirasse la speranza quasi certa della vittoria, non si facesse battaglia giudicata con gl'inimici. Varch. Stor. 11. 345.

11. T. Quindi Giudicato anco, in gen., delle cose. L ha Cic.

T. Quasi fig. Istituzione giudicata da' fatti.

Anco in senso corp. T. Prov. Tosc. 264. Sacco legato fu mal giudicato. (Risposta delle donne incinte a chi promette loro maschio o femmina.)

12. Usi com. ai sensi not. Dant. Conv. 59. (Man.) L'una delle quali è la puerizia…, (debolezza di mente che nuoce al ben giudicare) la seconda è invidia, e queste sono nel giudicatore, la terza è l'umana impuritade, e questa è nel giudicato.

13. T. Nel preced. ha forma di sost. Ma più espressam. sost. Cic. Giudicato è cosa approvata dall'assenso, o dall'autorità, o dal giudizio di uno o di molti. = Serd. Vit. Inn. 24. (Man.) Fece dare nuova sicurtà di dugento mila ducati, di stare al giudicato di quattro auditori di Ruota. T. Operare secondo il giudicato. – Vi è già un giudicato. – Un giudicato in questa conformità. – Anco plur. Solenni giudicati.

14. Anche non giuridico. T. Aut. a Erenn. Giudicato è quello di che è stata data sentenza o decreto. – Judicatum di papa Vigilio. [Tor.] Targ. Ar. Vald. 2. 364. Se dobbiamo starcene al giudicato di Mons. Lancisi, io ho vinta la mia causa.

15. Cosa passata in giudicato, Quella di cui non si può dubitare per sentenza già datane, e accettata da ciascuno. [Val.] Fag. Rim. 6. 122. Sentenza passata in giudicato. T. Condanne passate in giudicato.

[Cont.] Stat. Merc. Siena, II. 74. Spirata che sarà l'istanza dell'ultima proroga, s'intenda la sentenza passata in giudicato. Bandi Fior. XI. 1. 38. Le sentenze de' primi giudici s'intendino, passato il prenarrato tempo, rimaner ferme, ed esser passate in cosa giudicata, non essendo state, e per quanto le non sieno state, revocate, ritrattate e corrette, o altrimenti alterate dal magistrato predetto. Cons. mare, 12. E se infra detti giorni il condannato non si sarà appellato a bocca o in scritto, la sentenza passa in cosa giudicata.

E fuor del senso propriam. giurid. Sass. Lett. 309. (Man.) Le cose già passate in giudicato non si possono cavare del capo alle persone. Red. Vip. 1. 12. (C) Oggimai questa era una cosa passata in giudicato. Salvin. Pros. Tosc. 2. 98. Omai è passata, tra i coltivatori delle Muse, in giudicato. T. Magal. Sagg. Nat. Esp. 264. Dell'acqua, già passa in giudicato che la più perfetta è quella che non sa di niente, non meno all'odorato che al gusto.

16. † Per lo stesso Giudizio. Fr. Jac. Tod. 3. 24. 60. (C) Senza nullo giudicato. Gr. S. Gir. 60. Moisè disse: Maledetti tutti coloro, che frastornano lo giudicato degli istrani e degli orfani e delle femmine vedove. Pecor. g. 25. n. 2. E fu ben giudicato di Dio che… la superbia de' Francesi fu punita.

17. † Giurisdizione di giudice. Bemb. Lett. 2. 4. 72. (C) Dallo aver voi accettato M. Rosso al giudicato della vostra pretura di Brescia.

18. Uso stor. Uffizio e Podestà, di giudice, come Governante supremo in Sardegna: e il Paese. Borgh. Vesc. Fior. 476. (Man.) Judiciarie… Voce che si conservò gran tempo in Sardigna, che la divisero in tre Judiciaríe, dette nello idioma nostro Giudicati, di Luogodoro, d'Alborea, e di Gallura; come noi diciamo oggi Vicariato, e Capitanato, e Podesteria, i luoghi, secondo che vi si manda o Vicario, o Capitano, o Podestà. But. Purg. 8. 1. Gallura è chiamato uno de' Giudicati di Sardigna. Franc. Sacch. Nov. 15. Il marchese, credendo che madonna Alda… facesse di lui (del giudice) figliuoli che rimanessono signori del judicato di Gallura, fece questo parentado volentieri.
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Parole in ordine alfabetico: giudicata, giudicate, giudicati, giudicativa, giudicative, giudicativi, giudicativo « giudicato » giudicatore, giudicatori, giudicatoria, giudicatorie, giudicatorii, giudicatorio, giudicatrice
Parole di nove lettere: giudicata, giudicate, giudicati « giudicato » giudicava, giudicavi, giudicavo
Vocabolario inverso (per trovare le rime): vendicato, rivendicato, invendicato, indicato, sopraindicato, controindicato, suindicato « giudicato (otaciduig) » pregiudicato, impregiudicato, spregiudicato, aggiudicato, rigiudicato, malgiudicato, beneficato
Indice parole che: iniziano con G, con GI, parole che iniziano con GIU, finiscono con O

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