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Informazioni utili online sulla parola italiana «guisa», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Guisa

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola guisa è formata da cinque lettere, tre vocali e due consonanti. Divisione in sillabe: guì-sa. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con guisa per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Non farei mai le cose a guisa di Luisella, è talmente eccentrica e fuori tempo!
  • Alcuni amici sono andati a una festa di carnevale a guisa dei bravi di Manzoni.
  • Per il guasto all'impianto di riscaldamento la sua casa era molto fredda ed egli metteva sul letto anche un tappeto a guisa di coperta.
Citazioni da opere letterarie
La vecchia casa di Neera (1900): Queste parole pronunciate da Anna con uno slancio grandissimo giunsero all'adolescente attraverso l'aria fresca e profumata a guisa di una misteriosa carezza che lo guidasse verso il futuro. La sua giovine anima compressa volò ebbra di riconoscenza alla pietà femminile che tanto dolcemente gli sorrideva.

Gli Uomini Rossi di Antonio Beltramelli (1904): Oltre ai ciondoli, qualcuno mostrava le calze rosse: altri aveva, poiché la calda estate col suo nimbo di mosche avanzava, in luogo del panciotto, una larga fascia vermiglia; altri portava a l'occhiello garofani, gerani, papaveri, del più bel scarlatto. E compivano il loro assetto, con grossi bastoni, atteggiandosi alla guisa di coloro che son pronti a l'assalto se una voce li inciti.

Il ritratto del maestro Albani di Federico De Roberto (1888): Allora, il silenzio si fece profondo. Nascosto in fondo a un aranceto, invisibile dalla stradicciuola per la quale i carri non potevano passare, lo studio del Natali era un vero romitaggio. — Ci siamo! — esclamò finalmente il pittore, dopo una mezz'ora di lavoro silenzioso, e buttati da canto tavolozza e pennelli, levatosi in piedi e indietreggiando di qualche passo con una mano sugli occhi a guisa di visiera, si mise ad esaminare l'opera propria.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per guisa
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: ghisa, guida, luisa.
Scarti
Togliendo tutte le lettere in posizione pari si ha: già.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "guisa" si può ottenere dalle seguenti coppie: guido/dosa.
Usando "guisa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arguì * = arsa; adegui * = adesa; pingui * = pinsa; irrigui * = irrisa.
Lucchetti Alterni
Usando "guisa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arsa * = arguì; * dosa = guido; adesa * = adegui.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "guisa" (*) con un'altra parola si può ottenere: sanno * = sanguinosa.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Ci si attacca il guinzaglio, Lo sono i guitti e gli istrioni, Vi si agganciano i guinzagli, Guizza nel cielo, Gli indigeni della Nuova Guinea.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Modo, Maniera, Guisa - Modo, dice il Tommaseo, ha senso più generale, e usi più varii, e si usa anche ne' significati più nobili e più gravi. - Maniera ha senso più determinato; e spesso si usa a dimostrare ricercatezza e affettazione; onde gli artisti hanno fatto il loro Manierato. - Guisa, usata così sola, ha dell'affettato, e solo si userebbe nello stile grave: ne' significati si avvicina alla voce Modo. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Fatta, Foggia, Forma, Sorta, Sorte, Specie, Guisa, Maniera - Fatta (come proveniente da fatto, cosa successa o compiuta, o da fatto, participio passato), sembra indicare costituzione, piega, abitudine presa definitivamente. Foggia invece, piega, abitudine, o altro modo di essere, mutabile: gli uomini di questa fatta, dicesi, non cambiano mai: le foggie de' vestiti vedonsi mutare giornalmente. Forma è proprio il modo di essere esterno, ciò che costituisce l'individualità materiale degli oggetti: se non fosse della forma, le cose non sarebbero che astrazioni; se la forma fosse una sola per tutti gli esseri, non vi sarebbero divisioni, categorie, individualità, varietà, bellezza nel mondo: le idee piglian forma per mezzo delle parole; gli atti, dal modo con cui vengono prodotti: l'uomo è così abituato alla forma, che quasi finisce per vedere tutto in essa, nè va più in là nelle cose oltre questa materiale apparenza. Guisa è modo di fare, di agire, di essere: trattare in guisa da farsi nemici molti, amici veruno, è da pazzo: cosa fatta di, in, a, ed anche per guisa che piace, o che non piace. Da maniera vien manierato, cioè fatto con arte soverchia, troppo studiatamente: le belle maniere veramente naturali son così poche, così difficili a trovarsi, che pare essere tra le due parole antitesi quasi assoluta. Maniere civili, sta, perché la civilizzazione è un lavoro continuo sulla natura per dirigerla, piegarla a un certo modo che dicesi buono. Maniera, da sé, ha piuttosto mal senso che buono: che maniera! uomini, gente d'ogni maniera; questa non è la maniera; mostrar la maniera di trattare, di procedere, son tutte frasi che suonano rimprovero, ira, ironia: le belle, buone, gentili, civili maniere sono così denominate dagli aggettivi. Maniera, nelle belle arti, vale stile affettato che tocca per poco il cattivo gusto. La specie fa parte del genere: distinguesi dalle altre per caratteri proprii, inalienabili. Sorta, ben dice Tommaseo, « è una specie particolare d'oggetti; è una specie, per dir così, nella specie; diciamo: questa sorta di vino, e non diremmo così bene: questa specie, perché il vino entra nella specie de' prodotti vegetali, e ve n'è di più sorti ». Il vino è una specie di liquore; il pane è una specie d'alimento; anzi nel loro genere, le specie principali. Sorte, dicesi, e sorta; ma sorte vale anche a significare fortuna o caso: al plurale, dicendo sorti, e non sorte, si scanserebbe l'equivoco. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Guisa - S. f. Modo, Maniera. Non da Vice o da Visa, nè direttam. dal provenz. Germ. Weise (onde l'ebbe Ingh. e Fr.). Rammenta il gr. Εἴδω; giacchèGuisa è il modo come la cosa si mostra o è mostrata. Rammenta anche Divisa e Divisare. In Rab. Maur. Ritus è tradotto Wisa. Bocc. Introd. 5.(C) Nè ancora umili supplicazioni, non una volta, ma molte, e in processioni ordinate, e in altre guise a Dio fatte dalle divote persone.Tesorett. Br. 238. Così in molte guise Son l'amistà divise. Dant. Par. 5. Trasmutabile son per tutte guise.

2. Per Uso, Foggia, Usanza. Bocc. g. 10. n. 9. (M.) Comandò che a messer Torello, il quale era già forte, fosse messa indosso una roba alla lor guisa saracinesca…, ed alla lor guisa una delle sue lunghissime bende ravvolgere. Alam. Gir. 14. 126. E nel giorno medesmo ciascun anno Dal re Noromberlando avean presenti Di dieci robe che a lor guisa fanno.

3. Per Fazione, Proporzione. Nov. ant. 2. 2. (C) Il Greco avvisò il cavallo, e disse: messere, lo cavallo è di bella guisa.

4. Per Specie. Sper. Sper. Oraz. 6. 157. (M.) Dalla qual guisa d'infermità…

5. [Camp.] Essere d'altra guisa per Doversi intendere diversamente, ecc. D. 3. 4. E forse sua sentenza è d'altra guisa Che la voce non suona.

6. [Camp.] Essere di tal guisa, per Essere di un tal fare, o di un tal pensare. Bib. Est. Prol. Iddio dissipa l'ossa di coloro li quali desiderano di piacere agli uomini; e secondo che dice l'Apostolo: coloro che sono di quella guisa non possono essere servi di Dio (qui ejusmodi sunt).

7. [Camp.] Usare in mala guisa, per Abusare. Avv. Cicil. II. 12. Quando finalmente ti rimarrai tu, o Brundisbergo. d'usare in mala guisa la nostra pacifica sofferenza?

8. A guisa, In guisa, posti avverb., vagliono A similitudine. T. Cocche annodate a guisa di fiocco. (V. A GUISA, e IN GUISA.) (Tom.) In… dice un po' più che A… = Bocc. Nov. 21. 6. (C) In guisa d'un pover uomo se n'andò al monistero. Petr. Son. 16. Vommene in guisa d'orbo senza luce. Cr. 3. 11. 1. (Mt.) Git… fa i fiori rossi a guisa di campanelle. [Val.] Leggend. Tob. e Tobiol. 14. Vidi uno fancello presto ed alzato a guisa di buono corriere.

9. Quando non se gli diè caso, se gli aggiunse Che. Lab. 209. (Mt.) E dopo tutto questo le dita con la lingua bagnatesi, a guisa che fa la gatta, or qua or là si lisciava. Dant. Vit. nov. 1. Apparvemi vestita di nobilissimo colore sanguigno cinta, ed ornata alla guisa che alla sua giovanissima età si conveniva. Bocc. g. 7. n. 8. Ed a fare che ella il sentisse, quando venuto fosse, in guisa che persona non se n'accorgesse, divisò di mandare uno spaghetto fuori della finestra.

10. Dicesi anche In niuna guisa, Per niuna guisa (cioè, In nessun modo assolutamente); In ogni guisa, Per ogni guisa (questo secondo è meno usit.). In questa, o In quella guisa. Bocc. Nov. 1. 13. (C) Di che in ogni guisa stiam male, se costui muore. E nov. 11. 13. Ed in niuna guisa rendere il voleva al signore. E g. 5. n. 1. (M.) In così fatta guisa il misero e innamorato Cimone perdè la sua Efigenia. Salvin. Avvert. 1. 2. 1. (Mt.) In assoluta guisa… non è da consentire. T. Parlasi tuttavia, ma più di atti che di detti: Si farà in questa guisa.

11. In vece di In guisa, o Per guisa, si disse ancora Di guisa. Dant. Majan. Son. (Mt.) E m'hanno messo in vostra conoscenza Di guisa tal che già considerare Non degno.

12. A sua guisa, Alla sua guisa, per Secondo la sua volontà, il suo capriccio, il suo disegno. Gr. S. Gir. 67. (M.) Compra lo campo, e poscia lo tragge a sua guisa. Guitt. Lett. 20. 53. Quello antico grande nemico nostro, che di tenebre è prince, poi l'ha bendato el viso, fallo macinare a sua guisa ogni formento. Bocc. g. 6. n. 8. La quale era tanto più spiacevole, sazievole e stizzosa, che alcuna altra, che a sua guisa niuna cosa si poteva fare. Tesorett. Br. 2. 16. Io non so nessuno, Ch'i' volessi vedere La mia Cittade avere Del tutto alla sua guisa, Nè che fosse divisa (cioè, al suo piacimento, al suo arbitrio). [Val.] Pucc. Centil. 60. 87. Il Melanese, che 'l soccorse tardo, Il Borgo a San Donnin prese a sua guisa.

13. [Camp.] Trovare checchessia a sua guisa, per Trovarlo conveniente ai proprii agi o bisogni. Giud. Guid. XV. 172. Ov'egli dimorò gran tempo, anzi che trovassono terra a loro guisa.

14. Di gran guisa, posto avverb. Per Assaissimo. [F.T-s.] Br. Lat. Rett. Cic. Quello è di gran guisa docile, il quale è attentissimamente apparecchiato d'udire.
In Guisa - Post. avverb. Lo stesso che A guisa (V.). Sagg. Nat. esp. 20. (C) Il qual va infilato per una staffa quadra nell'asta diritta dello strumento, in guisa da potere scorrere su e giù per essa.

2. E col Che, per In modo che. Petr. Son. 56. (C) I begli occhi, ond'io fui percosso in guisa, Ch'e' medesmi potrian saldar la piaga. E canz. 20. 1. Ma non in guisa che lo cor si stempre. Dant. Rim. 1. Onde io pover dimoro In guisa che di dir mi vien dottanza.

3. Più sovente a modo di Prep. col secondo caso, e vale A similitudine. Petr. Son. 16. (C) Vommene in guisa d'orbo, senza luce. E son. 52. M'agghiaccio dentro in guisa d'uom ch'ascolta Novella, che di subito l'accora.
A Guisa - Posto avverb., vale A similitudine. D. 1. 17. (C) Ch'a guisa di scorpion la punta armava. E 2. 15. Velando gli occhi, e colle gambe avvolte, A guisa di cui vino o sonno piega. Sagg. Nat. esp. 24. Cedono per ogni verso, e sparpagliansi a guisa che noi veggiamo l'acque da ogni minimo bruscolo, che sopra vi caggia, dirompersi.

2. [Cont.] Vale anche In forma di. Bart. Arch. Alb. 81. Faccinsi barbacani, fuori del diritto delle mura, a guisa di triangolo, con un angolo volto a' nemici.
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Indice parole che: iniziano con G, con GU, parole che iniziano con GUI, finiscono con A

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