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Informazioni utili online sulla parola italiana «labbro», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Labbro

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola labbro è formata da sei lettere, due vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: bb. Divisione in sillabe: làb-bro. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con labbro per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Va tanto di moda ricorrere alle iniezioni di botulino per esaltare il labbro.
  • Oggigiorno si può intervenire con la chirurgia plastica per chi nasce con il labbro leporino.
  • Il piccolo nipote ha il labbro gonfio per essere caduto nel cortile.
Citazioni da opere letterarie
Resurrezione di Elena Di Fazio (2021): Aurora si morse un labbro. A quanto ne sapeva, era la prima volta che i pemberiani affrontavano l'argomento in una conversazione pubblica. Prima ancora che i terrestri ponessero loro la grande domanda, “Come mai siete sulla Terra?”, il discorso era andato a parare nella stessa zona semantica.

Il re nero di Maico Morellini (2011): — Parlare con te è impossibile Riccardo, salti di palo in frasca. Mi innervosisci. Amelia Torrisi, vediamo... È una collega dei Corpi Medici. — La psicologa si tamburellò il labbro inferiore con l'indice. — Anatomia Patologica. Ma non so molto di lei. Il Policlinico è grande e non ci siamo quasi mai incontrate. Perché?

La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano (2008): Viola si alzò dalla panca e le venne più vicino. Alice si sentì addosso i suoi occhi meravigliosi, tagliati a metà dall'ombra che la frangia le proiettava sul viso. «Però le caramelle ti piacciono, no?» continuò Viola, con voce suadente. «Sì. Insomma. Così così.» Alice si morse il labbro e si rimproverò subito quell'insicurezza da cretina. Aderì con la schiena ossuta alla parete. Un tremito le attraversò la gamba buona. L'altra rimase inerte, come sempre.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per labbro
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: fabbro, gabbro, labaro, labbra, labbri.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: fabbri, gabbri.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: laro.
Parole con "labbro"
Iniziano con "labbro": labbrone, labbroni, labbrotti, labbrotto.
Finiscono con "labbro": stringilabbro.
Lucchetti
Usando "labbro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: gala * = gabbro.
Lucchetti Riflessi
Usando "labbro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * orbelli = labelli; * orbello = labello.
Lucchetti Alterni
Usando "labbro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: labbriforme * = riformerò; * riformerò = labbriforme.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Labbro - e † LABRO. S. m. Pl. Labbri m. e Labbra f. e nel verso Labbia. (Anat.) Estremità della bocca che ne circoscrivono l'apertura anteriore e cuoprono i denti. Vengono distinti in Inferiore e Superiore, e servono alla masticazione ed alla pronunzia delle parole. (Mt.) Labrum, aureo lat. Bocc. g. 4. f. 3. (C) Con una boccuccia piccolina, le cui labbra parevan due rubinetti, sorridendo rispose. Petr. Son. 18. Più volte già per dir le labbra apersi. E Uom. ill. Traendo cogli labbri il latte dalle tette della detta fiera. M. V. 8. 26. Nacque in Firenze al Poggio de' Magnoli una fanciulla… sanza naso, e sanza il labbro di sopra, e con quattro denti canini. Rim. ant. Inc. 123. Dicendo: vidi allegro dar di piglio Dentro a quel labro sottile e vermiglio. Poliz. Stanz. 1. 104. Con disire aggiungendo labro a labro. Pecor. giorn. ult. nov. 2. Con un bocchino adorno di piacevolezza, con due labbra sottilette e vermiglie. Ar. Fur. 7. 13. Quivi due filze son di perle elette, Che chiude ed apre un bello e dolce labro. E 10. 4. Io vi vo' dire, e far di maraviglia Stringer le labra, ed inarcar le ciglia. E 22. 12. Non avea messo ancor le labra in molle. E 42. 104. Poi quanto fosse periglioso il caso A porvi i labri col pensier discorse (Rinaldo). T. E cant. ultim. Con occhi ardenti e con spumose labbia. = Tass. Ger. 7. 87. (C) Le labbra il crudo per furor si morse. Menz. Rim. 1. 230. Fa che dal labro angusto Se n'esca il riso appena. E sat. 3. Dal suo labro Di maldicenza le saette avventa. Red. Ditir. 28. Ma, quel che è più, ne gode (di questo vino) ancora il labro. Rucell. Ap. 214. Così diss'egli, e poi tra labro e labro Mi pose un favo di soave mele.

But. Inf. 7. (C) Dimostra che avesse le labbia enfiate;… Franc. Barb. 184. Che per lui disleanza Non déi far, nè ben cheron le mie labbia.Petr. cap. 4. (M.) Ove le penne usate Mutai per tempo e le mie prime labbia. Tass. Ger. 2. 88. Nè 'l celò già; ma con enfiate labbia Si trasse avanti al capitano, e disse. Ar. Fur. 19. 7. Ira la (l'orsa) invita e natural furore A spiegar l'unghie, e a insanguinar le labbra.

T. Prov. Tosc. 326. A tal labbro, tal lattuga. (Del corrispondere cosa a cosa; per lo più in mal senso.)

Locuz. quasi prov. [G.M.] I nomi di Babbo e di Mamma s'attaccano alle labbra. (Tuoni labiali; e vuol dire che indicano affetto.)

[Cont.] Di cosa. Leo. da Vinci, Moto acque, IV. 43. Il retroso sarà più penetrabile, che avrà il labbro della sua bocca manco obliquo.

2. T. Labbra, per Bocca, e questa per Facoltà di parlare e di rammentare. Non suonerà sulle mie labbra il suo nome. In senso sim. Labbro. Il mio labbro non risuoni che affetto. – Uomo di labbra pure. – Da quel labbro mai una mormorazione. Bibb. Volg. Salm. 30. Siano fatte mute le labbra false, le quali contro lo justo parlano la iniquità nella superbia.

3. T. Labbro come Bocca (V.), contr. al pensiero e all'affetto. Vang. Questo popolo colle labbra m'onora, ma il cuor loro è lontano da me. – Quel ch'egli ha in cuore ha sulle labbra, sul labbro.

4. [Camp.] Chiudere le labbra, per Osservare silenzio. D. 1. 16. Sempre a quel ver ch'ha faccia di menzogna Dè' l'uom chiuder le labbra infin che puote, Però che senza colpa fa vergogna.

5. [Camp.] † Essere non circonciso de' labbri, fig., per Essere balbo, impedito della lingua. Bib. Es. 6. Come m'udiràe Faraone, conciossiacosa ch'io sia non circonciso de' labbri? (incircumcisus sim labiis?). – Vale piuttosto Non assai degno per purità a tale uffizio, Non ben preparato.

6. [Camp.] † Peccare ne' labbri, per Peccare in parole. Bib. Job, 1. In tutte queste cose non peccò Job ne' labbri suoi, nè alcuna cosa istolta parlò contro a Dio (non peccavit labiis suis).

7. Per simil. Orlo di vaso, o d'altro. [Cont.] Lana, Prodr. inv. 66. Nell'orlo, o labro D. del vaso, D.E. nota i gradi diversi. Leo. da Vinci, Moto acque, I. 50. La superficie dell'acqua nel vaso più vicino al centro del mondo è più elevata sopra li labbri del suo vaso. = Cr. 4. 30. 1. (C)Altri il vaso, come detto è, dentro e di fuori impeciato, in pozzo pongono, sicchè solamente le labbra soprastieno. Dav. Colt. 172. Spicca le labbra della buccia dall'osso, che essendo in succhio, sarà agevole. Sagg. Nat. esp. 50. Sia lavorata in modo (la bocca della canna di cristallo); con orlare o spianare il taglio de' labbri, che si possa sicuramente chiudere con le dita.

[Cont.] Orlo rilevato, Risalto. Fio. St. 27. Di sopra intorno intorno fa uno labbro d'oro a modo di spranga per modo che le cose, che ci metteranno suso, non possano cadere.

8. [Camp.] Per simil. Orlo delle palpebre. D. 1. 32. Gli occhi lor, ch'eran pria pur dentro molli, Gocciâr su per le labbra, e 'l gielo strinse Le lagrime tra essi e risserrolli. – Le lagrime aggelaronsi in su le palpebre di que' dannati, formandovi, come dirà più innanzi, visiere di cristallo. – Se tanto avessero operato su le labbra della bocca, e l'avessero rinchiusa come spranga cinge legno, que' dannati non avrebbero potuto parlare, ma parlano; ma soffrono tormento atroce dai duri veli agli occhi che alle lagrime fanno intoppo. – Il fatto è chiarissimo, e male il Biagioli contraddisse al Lombardi.

[Cont.] Labbra delle ferite. l loro margini. Cotta, Cap. gen. Onos. 30. Per la forza del tirare e del girare, del forte movimento quasi ardente ed infocato (il piombo) ferisce gravemente, e penetra dentro, nè si può discernere, che le labbra della ferita subitamente si serrano. Brig. St. sempl. Indie occ. Mon. 127. Bisogna lavar la ferita con vino, e procurare di ungere le sue labbra, levando ciò che si vederà superfluo, e subito ponervi il succo di quest'erba, e di sopra l'istessa erba pesta; e ben legato, se ne starà fino al giorno seguente, che si tornarà a medicare nell'istessa maniera.

9. [Val.] Modo avverb. A labbra ascintte, Senza speranza, Senza conforto. Fortig. Ricciard. 9. 113. Bestemmiava il meschino a labbra asciutte.

10. (Med.) Labbro leporino. Difformità, che consiste nell'essere l'uno dei due labbri diviso d'alto in basso, e la quale chiamasi Naturale, o Congenita, se viene portata da nascita; Accidentale, se è risultamento di ferita. Il Labbro leporino è semplice divisione del labbro; doppio, se ve ne son due; complicato, se le labbra son divise in un colle ossa mascellari, e i denti deviati, ecc. Cocch. Lez. (Mt.)

11. (Ar. Mes.) Labbro d'una tavola dicesi dai Legnajuoli Il suo orlo, o canto smussato, cioè allorchè è stato levato il canto vivo. (C)

12. (Mus.) [Ross.] Il Labbro è, nelle canne d'anima dell'organo, l'Orlo che circoscrive superiormente la loro bocca; il quale non segue più la forma cilindrica dal corpo della canna, ma è schiacciato, per metterlo in linea retta e corrispondente a quella della fessura dell'anima.

[Ross.] In riguardo all'imboccatura degli strumenti da fiato, Labbro diconsi appunto le Labbra del sonatore, in quanto esse col loro allargarsi o restringersi, e con la loro maggiore o minor forza di comprimere la linguetta o il bocchino, governano l'intonazione, modificano la tempera del suono, e ottengono dallo strumento una proporzionata estensione, massime negli acuti.

13. † Labbro, per Bacino, Conca. [Camp.] Lib. Esod. volgarizz. del Ghinazzone. E farai el suo labro di rame con la sua basa da lavare.

14. (Bot.) [D.Pont.] Si chiamano Labbra i due Lobi delle corolle labbiate e personate, stantechè hanno prossimamente la forma e la disposizione delle labbra degli animali.

[D. Pont.] Labbro di Venere. Nome volgare di una specie di Cardo salvatico, detto altrimenti Scardaccione (Dipsacus sylvestris, L.). Le sue foglie assai grandi e congiunte per la base, vale a dire connate, formano attorno al fusto una sorta di bacino in cui si arresta l'acqua piovana in quantità bastante a spegnere la sete. Il volgo attribuisce a quest'acqua una particolare efficacia contro alle malattie degli occhi. Quindi l'origine del nome volgare di Labbro di Venere (Labrum Veneris) presso gli antichi Romani, e anche del nome generico di Dipsacus, che in greco vuol dire Essere molestato dalla sete. – La stessa conformazione di foglie s'incontra anche nel Cardo da lanajoli (Dipsacus fullonum, L.), i cui ricettacoli secchi, per le pagliette o spine adunche di cui vanno forniti, servono a cardare i panni. = Lib. cur. malatt. (C) E la piaga si lavi con deconzione di labbro di Venere, fatta in vino bruschetto.

Labbro d'asino. Lo stesso che Verbasco o Tassobarbasso (V.). (Mt.)

[T.] Red. Ditir. 12. Chi la squallida cervogia Alle labbra sue congiunge, Presto muore. – Affettato così; ma com. Appressarsi alle labbra un cibo, un liquore. – Porgere all'altrui labbro un calice avvelenato; anche fig.

T. Modo bibl. com. Le parole delle sue labbra. – Quel ch'esce dalle sue labbra è fiore d'ingegno, è miele di soavità. Salm. Diffusa è la grazia nelle tue labbra. Eccl. Le labbra di molti benediranno lei splendida donatrice di pane. – Con labbra moribonde.

T. Con questa parola sul labbro partì, morì. – Le muor la parola sul labbro.

T. Della parola, in quanto pensata. Eccl. Il suo labbro mediterà sapienza.

T. La pers. Ug. Fosc. Sep. E tu i cari parenti e l'idioma Desti a quel dolce di Calliope labbro Che, Amore in Grecia nudo e nudo in Roma, D'un velo candidissimo adornando, Lo pose in grembo a Venere celeste. Ma un labbro, e di Calliope che ha i genitori in Firenze; un labbro che adorna d'un velo, e che pone in grembo di Venere Amore!

T. Gustare a fior di labbra, leggermente, anco di godimento intell. e mor.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: labbrettino, labbretto, labbri, labbriforme, labbriformi, labbrini, labbrino « labbro » labbrone, labbroni, labbrotti, labbrotto, labbrucci, labbruccio, labdacismi
Parole di sei lettere: labaro, labbra, labbri « labbro » labile, labili, labneh
Vocabolario inverso (per trovare le rime): candelabro, glabro, ventilabro, cinabro, metacinabro, fabbro, gabbro « labbro (orbbal) » stringilabbro, ebbro, ebro, celebro, celebrò, ricelebro, ricelebrò
Indice parole che: iniziano con L, con LA, parole che iniziano con LAB, finiscono con O

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