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Informazioni utili online sulla parola italiana «ladro», il significato, curiosità, aggettivo qualificativo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Ladro

Aggettivo

Ladro è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: ladra (femminile singolare); ladri (maschile plurale); ladre (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Aggettivi per descrivere ladro (furbo, seriale, abile, violento, veloce, ...)
»» Sinonimi e contrari di ladro (borseggiatore, scippatore, rapinatore, delinquente, ...)

Utili Link

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Almanacco: Debutto letterario di Lupin

Informazioni di base

La parola ladro è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti.
È una parola bifronte senza capo, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (orda). Divisione in sillabe: là-dro. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con ladro e canzoni con ladro per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Purtroppo ho avuto la visita del ladro in casa mia: solo allora ho provveduto a chiudermi con le sbarre di ferro!
  • E' sempre meglio mettere l'allarme quando si esce di casa per evitare di ricevere la visita di un ladro.
Non ancora verificati:
  • In passato, in molti Paesi, al ladro veniva amputata una mano; oggi, purtroppo, non si fa più!
Citazioni da opere letterarie
Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello (1904): Ladro? Ma neanche ladro: perché la sottrazione, in fondo, sarebbe stata più apparente che reale: infatti, conoscendo egli l'onestà di Adriana, non poteva pensare ch'io volessi farne la mia amante: volevo certo farla mia moglie: ebbene allora avrei riavuto il mio denaro sotto forma di dote d'Adriana, e per di più avrei avuto una mogliettina saggia e buona: che cercavo di più?

Il segreto dell'uomo solitario di Grazia Deledda (1921): Lasciò fare, quando l'altro uomo nero che si muoveva attorno silenzioso, svelto e furtivo come un ladro, trasse un metro e con rapida accuratezza lo misurò da capo a piedi; d'altronde l'atto fu così rapido e il metro grigiastro s'aprì e si chiuse così lesto e discreto che neppure i vivi presenti nella camera se ne accorsero. Poi l'uomo nero raccolse e chiuse i sacchi in un cassetto del canterano che la serva imitandolo nel suo fare gli aprì; tutto con rapidità furtiva sebbene fredda e calcolata. Pareva che egli cercasse di nascondere i suoi gesti: per riguardo a chi? in realtà perché così era obbligato a fare.

La messa di nozze di Federico De Roberto (1917): Marito, amante: che cosa significano queste parole? Che valore hanno queste convenzioni? Il marito sono io, sono stato io, quando ho colmato la sua solitudine, quando ho condiviso la sua vita, quando ho palpitato e gioito e sofferto e creato per lei; l'amante, il rivale, il ladro, è lui che viene a rubarmela!...
Proverbi
  • L'occasione fa l'uomo ladro.
  • Chi non beve in compagnia o è un ladro o è una spia.
Espressioni e Modi di Dire
Libri
  • Il ladro di Maigret (Scritto da: Georges Simenon; Anno 1966)
Titoli di Film
  • Il ladro di Bagdad (Regia di Raoul Walsh; Anno 1924)
  • Il ladro di orchidee (Regia di Spike Jonze; Anno 2002)
Canzoni
  • Ladro per amore (Cantata da: Bobby Solo; Anno 1985)
  • Ladro di te (Cantata da: Piotta; Anno 2004)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per ladro
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cadrò, ladra, ladre, ladri, latro, lauro.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: cadrà, madre, madri, padre, padri.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: laro.
Antipodi (con o senza cambio)
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: borda, corda, lorda, morda, sorda.
Parole con "ladro"
Iniziano con "ladro": ladrona, ladrone, ladroni, ladrocini, ladronaia, ladronaie, ladronata, ladronate, ladrocinio, ladroneria, ladronerie, ladronesca, ladronesco, ladroncella, ladroncelle, ladroncelli, ladroncello, ladronesche, ladroneschi, ladronescamente.
»» Vedi parole che contengono ladro per la lista completa
Parole contenute in "ladro"
Contenute all'inverso: dal, orda.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "ladro" si può ottenere dalle seguenti coppie: lago/godrò, lasca/scadrò, latrie/triedro, lave/vedrò.
Usando "ladro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * drogo = lago; * droma = lama; * drome = lame; * dromi = lami; * drone = lane; cala * = cadrò; cela * = cedro; gola * = godrò; * droghi = laghi; * droide = laide; * droidi = laidi; vela * = vedrò; * roani = ladani; * roano = ladano; scala * = scadrò; ricala * = ricadrò; rivela * = rivedrò; * droghista = laghista; * droghiste = laghiste; * droghisti = laghisti; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "ladro" si può ottenere dalle seguenti coppie: lana/andrò.
Usando "ladro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: goal * = godrò; sial * = sidro; * orina = ladina; * orini = ladini; * orino = ladino.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "ladro" si può ottenere dalle seguenti coppie: gala/droga, gola/drogo, mala/droma, mela/drome, mola/dromo.
Usando "ladro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: droga * = gala; drogo * = gola; droma * = mala; drome * = mela; dromo * = mola; * gala = droga; * gola = drogo; * mala = droma; * mela = drome; * mola = dromo; * mal = adroma; * nel = adrone.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "ladro" si può ottenere dalle seguenti coppie: laghi/droghi, laghista/droghista, laghiste/droghiste, laghisti/droghisti, lago/drogo, laide/droide, laidi/droidi, lama/droma, lame/drome, lami/dromi, lane/drone, ladani/roani, ladano/roano.
Usando "ladro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cedro * = cela; godrò * = gola; * godrò = lago; * vedrò = lave; vedrò * = vela; * triedro = latrie; rivedrò * = rivela; * eschio = ladreschi.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "ladro" (*) con un'altra parola si può ottenere: * pie = lapiderò; * piano = lapidarono; penna * = pelandrona; penne * = pelandrone; savana * = salvadanaro; scanni * = scalandroni.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Ladro di mare, Corsaro, Corsale, Pirata, Armatore, Corsara - Il Ladro di mare è il peggiore di tutti costoro; il ladro di mare assalta i legni mercantili meno forti di lui, ne uccide spietatamente gli equipaggi, a cui non vale l'arrendersi senza far resistenza, non valgono le supplicazioni, le lagrime; porta via le merci più preziose, i danari, le armi, le provvigioni se ne ha bisogno; e poi affonda il legno medesimo per distruggere ogni traccia del delitto commesso. Il ladro di mare non è coperto da alcuna bandiera: ve ne furono che andando all'abbordaggio ne spiegavano una tutta rossa o tutta nera per dire: strage senza pietà; morte senza remissione. Ogni nave da guerra di qualsiasi nazione che gli incontri e li prenda, può farne giustizia, il che è, d'ordinario, impiccare tutto l'equipaggio ai pennoni della nave stessa, quasi senza forma di processo. - Pirata pare voce un po' più nobile, ma in sostanza dice la medesima cosa. - Il Corsaro ha una patente dal proprio governo, ma in tempo di guerra soltanto: il perchè ha facoltà di dare addosso, prendere prigionieri, e danneggiare in ogni modo che possa i navigli, e perciò il commercio della nazione nemica. Corseggiare è allora una lucrosa speculazione, nella quale però si rischia e la propria nave e la vita: ma chi ha cuore di mettere in giuoco la pelle, non ha quattrini per lo più, ond'è che ne' porti di mare trovasi allora gente ricca, forse già arricchita nel corseggiare o peggio, che compra o fa costruire nave acconcia alla corsa, buona veliera, la provvede d'uomini, d'armi e d'ogni occorrente, e questi tali diconsi Armatori e dividono in giuste parti le prese o prede fatte sul nemico. Se poi quest'aggressione di un corsaro armato contro un bastimento inerme e impacciato dal carico delle mercanzie, per cui non può nè fuggire, nè far resistenza, sia cosa onesta, leale, onorevole perfino, è facile il vederlo; ma le leggi di guerra lo permettono; leggi di dura, di barbara necessità, che forse un dì spariranno totalmente d'in sulla terra. (Zecchini).

«Corsale è voce antiquata, e però meno odiosa perchè morta: poi da evitarsi per l'equivoco di Corsaletto. - Negli Stati del papa, Corsara dicono la barca che va in corso armata per vegliare contro i contrabbandi marittimi.» (Tommaseo). [immagine]
Ladro, Assassino, Ladrone - Ladro è colui che celatamente, e studiando ogni modo da non essere scoperto, toglie altrui roba o denari. - Assassino è colui che sta alla strada, armato, e facendosi incontro ai passeggieri, vuole da essi roba o denari, minacciandoli di morte, e anche uccidendoli se resistono, o per pura ferocia. - [Ladrone fu già usato per Assassino; oggi sonerebbe affettato in questo senso; ma vive nel buono e nel cattivo ladrone crocifissi con Cristo, i quali non si direbbero assassini. Talora si dicono ladri; ma allora l'aggettivo si pospone: «Il buon ladrone - Il cattivo ladrone - Il ladro buono - Il ladro cattivo.» G. F.] [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Ladro, Cattivo, Tristo, Malo - Cattivo, malo, tristo; ecco la progressione. Cattivo, opposto a buono; cosa cattiva fa male: malo, come proveniente dal latino, dice un non so che di più indeterminato che lo fa parere più grave del nostro cattivo, come i mali, i pericoli indeterminati più gravi ci sembrano di quelli che già per prova conosciamo. Ladra è la cosa cattiva tanto che non vale il tempo di guardarla o di occuparsene: ladro significa eziandio avaro, spilorcio, gretto, ch'è quanto dire che quelli i quali gretti, spilorci e avari sono, rubano le misere economie che fanno agli altri membri della società. Tristo è più di cattivo: cattivo corrisponde in francese a mauvais; tristo, a méchant; l'uomo cattivo farà più male che bene, il tristo uomo farà sempre e studierà sempre di fare del male: quegli fa male per istinto o pervertita natura; questi lo fa per calcolo e pel maligno gusto di farlo; il primo nel malfare sfoga un malo istinto, una passione; il secondo intende a procacciarsi un piacere o quasi un divertimento. Tristi anni, trista via, tristi tempi, costumi; tristi amici perfino, e son quelli che non solo sono cattivi nell'atto, ma la cui amicizia ha triste conseguenze. [immagine]
Ladro, Ladrone, Borsaiuolo, Ladroncello, Ladrino - Ladro chiunque ruba anche una volta sola e cosa di poca importanza. Ladrone chi fa professione di rubare e fa o tenta colpi da maestro (nel suo genere): ladrone è più di ladro; il ladrone è sempre ladro, il ladro non sempre ladrone: uno scolare che ruba una penna, un libro a un compagno è un ladro, non ladrone. Borsaiuolo chi ruba destramente le borse; o nelle borse, tasche o saccoccie quello che vi trova o parte. Ladroncello chi comincia a rubacchiare qua e colà e ne prende il malvezzo; molti ladroncelli finirono poi sul patibolo: il ladroncello non sarà sempre ragazzo, ma almeno giovane o novizio nell'arte di rubare. Ladrino è poco usato o nulla, se non per celia. A Genova abbiamo un curioso proverbio che dice: chi è bugiardo è ladro: e si dice sovente ai ragazzi per far loro capire che il mal abito della bugia può avere funestissime conseguenze; o perchè chi è ladro è bugiardo, certo essendo che a quell'età e sempre tentasi nascondere colla menzogna il furto commesso; o perchè finalmente chi nasconde la verità, la cela e quasi la ruba [immagine]
Ladro di mare, Corsaro, Corsale, Pirata, Armatore, Corsara - Il ladro di mare è il peggiore di tutti costoro, il ladro di mare assalta i bastimenti mercantili meno forti di lui, ne uccide spietatamente gli equipaggi, a cui non vale l'arrendersi senza far resistenza, non valgono le supplicazioni, le lagrime; porta via le merci più preziose, i danari, le armi, le provvigioni se ne ha bisogno, e poi affonda il bastimento medesimo per distruggere ogni traccia del delitto commesso. Il ladro di mare non è coperto da alcuna bandiera: ve ne furono che andando all'abbordaggio ne spiegavano una tutta rossa o tutta nera per dire: strage senza pietà; morte senza remissione. Ogni nave da guerra di qualsiasi nazione che gl'incontri e li prenda, può farne giustizia, il che è, d'ordinario, impiccare tutto l'equipaggio ai pennoni della nave stessa, quasi senza forma di processo. Pirata pare voce un po' più nobile, ma in sostanza dice la medesima cosa. Il corsaro ha una patente dal proprio governo, ma in tempo di guerra soltanto, per cui ha facoltà di dare addosso, prendere prigionieri, e danneggiare in ogni modo che possa i navigli e perciò il commercio della nazione nemica. Corseggiare è allora una lucrosa speculazione nella quale però si rischia e la propria nave e la vita: ma chi ha cuore di mettere in giuoco la pelle, non ha quattrini per lo più, ond'è che ne' porti di mare trovasi allora gente ricca, forse già arricchita nel corseggiare o peggio, che compera o fa costrurre nave acconcia alla corsa, buona veliera, la provvede d'uomini, d'armi e d'ogni occorrente, e questi tali diconsi armatori e dividono in giuste parti le prese o prede fatte sul nemico. Se poi quest'aggressione di un corsaro armato contro un bastimento inerme e impacciato dal carico delle mercanzie, per cui non può nè fuggire, nè far resistenza, sia cosa onesta, leale, onorevole perfino, è facile il vederlo; ma le leggi della guerra lo permettono; leggi di dura, di barbara necessità che forse un dì spariranno totalmente d'in sulla terra. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Ladro - e † LATRO. L'ultimo è anzi del verso che della prosa, e tutti e due si adattano così al Sost. come all'Agg. Colui che toglie la roba altrui con violenza. Latro, onis, aureo lat. T. Vang. Chi non entra dalla porta nell'ovile delle pecore, ma si fa d'altra parte, quegli è ladro e ladrone (fur et latro). – Ladrone, con più violenza. = But. (C) Ladro è quegli che toglie con violenza…, furo colui che toglie con inganno. Dant. Inf. 25. Al fine delle sue parole il ladro Le mani alzò. Bocc. Nov. 40. 16. Cominciarono a gridare: al ladro, al ladro. E num. 25. Messere, voi avete qui Ruggieri da Jeroli preso per ladro. M. V. 9. 31. Il ladro soppreso nel fallo invilisce. Tass. Ger. 2. 25. Benchè nè furto è il mio, nè ladra io sono T. Alf. Sat. Son filosofi ai detti, e ladri ai fatti. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 2. 1. 10. Che differenza v'è tra un ladro e ladrone? V'è grandissima… Il ladro vien di nascosto…; ma il ladrone si getta in campagna aperta, e palesemente e pugnacemente, e di mezzo giorno, ci spoglia.

T. Ladro di professione. [G.M.] Fam. Ladri sopraffini, furbissimi.

T. Prov. Tosc. 135. In terra di ladri, la valigia dinanzi. (Precauzioni da prendere in mezzo a gente non buona, appunto per evitare i giudizi temerarii.) E 330. Guárdati da ladri di casa. (Da' più domestici, che più pericolosamente insidiano.) E 298. Chi è bugiardo è ladro. (Il furto della verità può essere più reo d'altri furti.) E 345. La luna fa lume a' ladri (taivolta li scopre; ma anche li serve. Non c'è bene di cui non si possa abusare). Prov. Non ride sempre la moglie del ladro. (Il tristo e i suoi complici hanno pena una volta.) [G.M.] Segner. Crist. Instr. 2. 12. 12. Siete pur voi che avete in uso di dire che la moglie del ladro non ride sempre. = Salv. Granch. 3. 14. (C)

T. Prov. Tosc. 322. La comodità (o l'occasione) fa l'uomo ladro (di qualisia prossima tentazione al male). = Varch. Suoc. 2. 1. (C)

Prov. Prego di ladro non passa le forche. Lo stesso che Raglio d'asino, ecc. Cecchi, LM. II. 236. (Fanf.)

Prov. La guerra fa i ladri e la pace gl'impicca. Segr. Fior. Art. guerr. 1. 13. (C) Non avete voi un proverbio, il quale fortifica le mie ragioni, che dice: La guerra fa i ladri, e la pace gl'impicca? Perchè quelli che non sanno vivere d'altro esercizio ed in quello non trovando chi gli sovvenga, e non avendo tanta virtù che sappiano ridursi insieme a fare una cattività onorevole, sono forzati dalla necessità a rompere la strada, e la giustizia è forzata a spegnerli.

Prov. Andare come il ladro alla forca; simile all'altro: Andare come la serpe all'incanto, cioè Condursi mal volentieri a far checchessia. Cecch. Spir. 1. 1. (C) Ed io v'andai, Come il ladro alla forca, dubitando.

2. Fig. T. Prov. Tosc. 295. Non v'è maggior ladro d'un cattivo libro. (Ruba il buon senso e il retto sentire.) Prov. La tavola ruba più che non fa un ladro. (Consuma e gli averi e le vite.) E Prov. Tosc. 245. I travagli son ladri del sonno. (Più com. Rubare il sonno.)

T. Prov. Tosc. 171. Il ladro crede che tutti siano compagni a lui.

[G.M.] Altro prov. Essere o Fare come i ladri di Pisa; e si aggiunge: che il giorno litigano, e la notte vanno a rubare insieme: di chi fingesi discorde con alcuno, e poi è d'accordo con esso a far male.

3. T. Olio de' sette ladri; così chiamasi un olio che dicesi inventato in carcere da sette ladri, i quali perciò furono liberati. Il numero sette è simbolico in molte tradizioni. Lo usano come efficace contro i contagi.

4. T. Non solo chi commette di que' che più comunem. diconsi furti, ma chi sottrae comechessia dell'altrui o prendendo o non rendendo o negando il dovuto. Vang. Giuda era ladro.

5. Si usa anche fig., ed è un aggiunto che talora esprime buona, e talora cattiva qualità e si dice tanto delle cose animate che delle inanimate. Amet. 22. (C) Due occhi vaghi e ladri nel loro movimento. E 53. Ameto con occhio ladro guarda le aperte bellezze di tutte quante. Pecor. Nov. Con due occhi ladri, che avanzavano di chiarezza il sole. Fir. As. 2. 44. (Man.) Allora scossa un pochetto la fronte, e rivoltasi verso di me con certi occhi ladri, mi disse,… [Val.] Fag. Rim. 6. 67. Un ladro sguardo V'entrò di Silla. = Petr. Canz. 35. 1. (C) Che 'n questa età mi fai divenir ladro Del bel lume leggiadro. E cap. 12. Lasceranno A morte impetuosa i giorni ladri. Dant. Rim. 24. Questa scherana, micidiale e latra. Bern. Orl. 1. 8. 29. Non fu mai vista la più ladra. cosa. E Rim. 1. 5. Non deste voi bevanda sì molesta Ad un ch'avesse il morbo o le petecchie, Come quella era ladra e disonesta. E 1. 26. Oh che ladro piacer, che dolce spasso, Veder a' remi, vestito di sacco, Un qualche abbate, e qualche prete grasso!

6. T. Ladro di cuori, per celia o ironia chi si fa amare, o chi imagina di farsi amare, quasi a malgrado altrui.

7. Per Rapace. Ang. Metam. 1. 149. (M.) Se è ver che i fiumi abbian potere e nume, Toglimi tosto alle mani empie e ladre.

8. (Fis.) [Gov.] Ladro. Chiamasi in tal modo un cannello di vetro o di metallo aperto dai due capi, che s'introduce pel cocchiume nelle botti, lasciandovi entrare il liquido; poi si ritrae, tappandone col pollice l'orifizio superiore. Così il liquore entratovi non ne esce se non levando il pollice; e perciò si può estrarre dalla botte per assaggiarlo. Dicesi anche Assaggiatore e Pipetta.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: ladreschi, ladresco, ladretta, ladrette, ladretti, ladretto, ladri « ladro » ladrocini, ladrocinio, ladrona, ladronaia, ladronaie, ladronata, ladronate
Parole di cinque lettere: ladra, ladre, ladri « ladro » lager, laghi, lagna
Lista Aggettivi: lacunoso, lacustre « ladro » lagnoso, lagunare
Vocabolario inverso (per trovare le rime): lucro, involucro, cadrò, decadrò, ricadrò, scadrò, leggiadro « ladro (ordal) » quadro, quadrò, bequadro, riquadro, inquadro, inquadrò, soqquadro
Indice parole che: iniziano con L, con LA, parole che iniziano con LAD, finiscono con O

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