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Informazioni utili online sulla parola italiana «mantello», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Mantello

Parole Collegate

Nomi Alterati e Derivati
Diminutivi: mantelletto, mantellino. Accrescitivi: mantellone. Vezzeggiativi: mantelluccio. Dispregiativi: mantellaccio.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Foto taggate mantello

Rievocazione a Baselice

Il ritorno del medico della peste

Zampognaro

Informazioni di base

La parola mantello è formata da otto lettere, tre vocali e cinque consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: ll. Divisione in sillabe: man-tèl-lo. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con mantello e canzoni con mantello per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Nell'immaginario comune la Morte è una vecchia vestita con il mantello nero con il cappuccio e una falce nella mano.
  • Durante l'inverno il pastore si mette un mantello di lana per coprirsi dal freddo.
Non ancora verificati:
  • Il mantello di Dracula ha il bavero alto e rigido e lungo fino al ginocchio.
Citazioni da opere letterarie
Ultimo Parallelo di Filippo Tuena (2007): Forse gli esploratori della Terra desolata di Eliot e quelli dell'Antartide di Scott nel corso dei secoli finiranno per assomigliarsi: incappucciati, intabarrati in un mantello bruno, affrontano la spaventosa fatica del procedere nelle terre desolate dell'estremo sud in totale solitudine di pensieri, nonostante siano in compagnia e nonostante a essi si affianchi l'ignoto compagno che è ovviamente un'apparizione fantasmatica, una memoria, una premonizione.

Confessioni - Un rimorso di Ada Negri (1917): “— Io — cominciò a voce bassa — ho, laggiù nella mia casa, tre figli. Due, i maggiori, (poiché sembro ancor giovine tanto son esile, ma ho passato i quarant'anni) sono alti, robusti, larghi di spalle, coloriti in viso: somigliano a mio marito. Il terzo, l'ultimo — che non ha ancora sette anni — non è figlio di mio marito.„ Rabbrividì, si strinse nel mantello color di ferro, che al buio pareva nero.

Il Marchese di Roccaverdina di Luigi Capuana (1901): Seduto sul letto, appoggiato a un mucchio di guanciali, con in testa un berretto bianco di cotone, a maglia, che gli nascondeva anche le orecchie, coi sacchetti degli empiastri applicati alla gola e tenutivi aderenti da una larga fascia di lana grigia, col viso congestionato, con gli occhi rigonfi, coperto da un mantello di panno verde-bottiglia dai cui lembi uscivano le mani che stringevano un piccolo Cristo di ottone su croce di ebano, il cavalier Pergola, così infagottato, era quasi irriconoscibile. E soltanto la presenza dell'afflitta signora e dei bambini poté trattenere il marchese dal prorompere in una lunga e sonora risata.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per mantello
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: mantella, mantelle, mantelli, martello, mastello.
Con il cambio di doppia si ha: manterrò.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: manto, mano, mate, mallo, malo, melo, anello, anelo, ateo, allo, nello, telo.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: smantello.
Parole con "mantello"
Iniziano con "mantello": mantellone, mantelloni.
Finiscono con "mantello": smantello, smantellò, portamantello.
Parole contenute in "mantello"
ante, mante. Contenute all'inverso: etna, olle.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "mantello" si può ottenere dalle seguenti coppie: mandi/ditello, manzi/zitello, manteca/callo, mantecaste/castello, mantecava/cavallo, mantecavi/cavillo, manteco/collo.
Usando "mantello" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: stimante * = stillo; puma * = puntello.
Lucchetti Alterni
Usando "mantello" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: puntello * = puma; * ditello = mandi; * zitello = manzi; * callo = manteca; * collo = manteco; stillo * = stimante; * cavallo = mantecava; * cavillo = mantecavi.
Intarsi e sciarade alterne
"mantello" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: mat/nello.
Intrecciando le lettere di "mantello" (*) con un'altra parola si può ottenere: san * = smantellano; siam * = smantelliamo; sarno * = smantellarono.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Cappotto, Tabarro, Mantello, Pastrano - Il Cappotto è di panno assai grave e non fino; ha generalmente il cappuccio, e si infila come un vestito: il suo uso è quello di difendere, non solo dal freddo, ma dalla neve, dalla bufera, ecc. - Tabarro, è qualunque sopravveste ampia e grave da parare il freddo. - Mantello è voce e cosa più nobile: è molto ampio, di panno più fino, e generalmente, nell'uso odierno, senza bavero. - Pastrano è voce quasi in disuso, come la cosa che significava, la quale era come un ampio soprabito, a larghe maniche, con due o anche tre baveri sulle spalle. Le altre voci, che sono mutabili con la moda, non si notano. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Manto, Mantello, Pallio, Palio, Paliotto, Cappa, Clamide, Casacca, Toga, Pretesta - « Manto reale, manto papale, manto nell'antico vestire, e nell'imitazione degli artisti e dei comici. Mantello, ogni tabarro; quello specialmente de' preti, e più propriamente quello senza bavero e senza maniche. Pallio oramai non è più per noi che un ornamento religioso portato da' papi, patriarchi, primati, metropolitani sopra le vesti. Il pallio in antico era l'abito de' Greci: de' Romani la toga. Più tardi fu detto pallio da' nostri quell'ornamento che copre il davanti dell'altare, dalla mensa alla predella, e che ora dicesi pagliotto. Oggidì la toga è usata da' dottori d'università, e ne' tribunali, con larghe e lunghe maniche, di color nero. Cappa in antico era una specie di mantello con cappuccio di dietro: s'usava da' secolari e da' religiosi. Oggi la cappa è d'altra forma: usata dagli ecclesiastici nelle funzioni, o per compimento dell'abito di cerimonia. È fatta a foggia di mantello con grandi pieghe senza cappuccio, e arriva sino a terra. Cappa magna è nota insegna d'onore. Clamide presso gli antichi era una sopravvesta militare, molto più corta e più stretta del pallio. Casacca, vestito lungo da portare per casa e da tener caldo: quest'è l'uso vivente in Toscana. Ogni abito lungo e largo per celia dicesi casaccone ». Romani.

Manto ha sensi traslati noti e usuali: da pallio vien palliare, che è nascondere con arte e destrezza, ma per poco; e palliativo, che è la cosa che a palliare s'adopera: i rimedii palliativi non guariscono il male; talvolta invece ricacciandolo nell'interno gli danno agio di covare e di allargarsi.

« Palio, drappo di velluto ricamato in oro, di sessanta o ottanta braccia, che si dava in premio a chi vinceva nel corso: e in Firenze tuttodì, per mera apparenza, si suol dare al vincitore il detto palio, e poi riprenderlo, sborsandogliene il valore. Correre il palio, vincerlo, averlo, ottenerlo; andare al palio, andarlo a vedere, e simili modi toscani ancor vivi ». Tommaseo.

« Pretesta era la veste che portavano i giovanetti romani fino alla età di quindici o diciassette anni: aveva per ornamento delle liste di porpora tessute o cucite negli orli: toccata quell'età, vestivano la toga virile pura, senza ornamenti: le fanciulle la portavano fino alle nozze ». Forcellini. [immagine]
Gabbano, Gabbanella, Tabarro, Cappotto, Cappotta, Pastrano, Ferraiuolo, Mantello, Pastranella, Palandrana, Ferraiolino - «Il gabbano è con maniche, e più grosso che fine: gabbano è quello del contadino; gabbano, anche quello del signore, ma non mai leggiero. Gabbanella, sopraveste quasi a forma di gabbano, men grossa e men lunga. Così chiamasi anco quella che portano e assistenti e convalescenti all'ospedale di Firenze. Non ha bavero, e non differisce da un grossolano soprabito che nella maggior lunghezza e larghezza. Il tabarro è più d'uso nella città, d'ordinario più fine. Così si chiamano quelli che i nostri avi, quarant'anni fa, usavano, di scarlatto, e che noi (imitatori anche non volendo) usavamo d'altro colore testè, ma della medesima forma a un dipresso. Il tabarro è senza maniche, con bavero o senza. Il cappotto è più forte, suol essere foderato: s'usa in città e da' marinari, barcaiuoli, navicellai, galeotti; quel de' marinari ha un cappuccio da coprire la testa. Col cappotto, i guardiani di cavalli e i cacciatori si difendono dalla pioggia e dal freddo. La fodera, d'ordinario, è di leggero ma dozzinale tessuto di lana, comunemente detto baiettone. Cappotta dicevasi quella poco fa usata dalle donne, che ha la forma del tabarro a un dipresso, ma d'altro colore e d'altro drappo. Il pastrano è gabbano co' baveri, uno o più, or più or men lunghi, con maniche; e non stretto alla vita come il gabbano e il cappotto. La pastranella è un po' più leggiera; o è pastrano di persone di servizio, come staffieri o cocchieri, con qualche segno di livrea. Mantello è voce d'uso antico e moderno. Mantello è quello de' preti. Palandrana è gabbano o cappotto largo, da casa, da strapazzo; e anche ogni altro lungo e dozzinale vestito che non assetti bene. Con questo nome (nome di disprezzo) si chiamano a Firenze al monte di pietà i ferraiuoli e i pastrani che si mettono in pegno. Il ferraiuolo è senza maniche; o mezzo o intero. L'intero cinge la persona a modo di cerchio. Quello che i preti portano la state è ferraiolino». Tommaseo.

Il ferraiuolo, e da noi in Piemonte il mantello, è sì ampio da poter prendere il lembo destro dello stesso e gettarlo sulla spalla sinistra; costume che dà un tal che di dignitoso alla persona, misto a una cert'aria di braveria che ne' giovani non disdice. In quanto ai nomi e alle fogge de' vestiti, le son tante e sì varie e differenti ne' diversi paesi e provincie d'Italia, che il dirle tutte, e il ben capirne le distinzioni è difficile, e direi quasi impossibile; chi ha nomi proprii del paese, chi adotta i nomi forestieri che vengono coi figurini delle mode, chi vuol far calzare gli antichi nomi a cose che coll'andare del tempo, e colle numerose variazioni a cui andarono soggette, or son diventate tutt'altro, ond'è che in questo caos di cose e di nomi non penetrerà l'ordine e la luce, come in tanti altri di maggiore momento, fino a tanto che non siavi in Italia unità almeno di lingua parlata. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Mantello, o Manto - Oggetto da vestiario antichissimo. I figli di Noè cuoprirono il loro padre con un mantello. Samuele sarebbe sfuggito a Saul ove non fosse stato trattenuto per il manto ec:

Era molto comune ai Greci, ed in Roma non si conobbe innanzi al tempo degli Antonini.

In addietro si dava il nome di manto d'onore a quel lungo mantello di scarlatto foderato d'ermellino, ch'era permesso di portare soltanto ai cavalieri come la più nobile decorazione che potessero avere quando non erano adorni delle armi. Lo rappresentano adesso gli oggetti di velluto o altri drappi che hanno i magistrati, come pure l'antico diritto di avere il manto d'ermellino figura anche oggi nelle armi dei duchi e prima in quelle dei presidenti di parlamento.

I duchi, conti, baroni e cavalieri lo tenevano di panno scarlatto o violetto. Questo ultimo colore ha prevalso nel lungo abito da cerimonia dei pari.

Per molto tempo fu segno e simbolo della cavalleria, a tal punto che anco i re di Francia si accostumarono a far dono di tali manti ai nuovi cavalieri cui onoravano dell'abbracciata alle feste solenni e nei giorni di corte plenaria.

Ducange, nel suo Glosario, alla parola mantum, fa vedere che l'investitura delle maggiori dignità si faceva col manto.

Non v'è accordo sull'origine di questo vocabolo: alcuni la trovano nel greco antico, altri nel greco del medio evo; taluni in mantellina o mantelum, parola latina usata da Plauto e Varrone; e finalmente parecchi in mantel, vecchia voce Celtica. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Mantello - S. m. (Nel pl. Mantelli; e † f. Mantella.) Specie di vestimento per lo più con bavero e senza maniche che si porta sopra gli altri panni l'inverno. (Fanf.) Mantelum in Plauto, Manto trasl. Vedesi anche Mantellum. Mantuelis agg. In Treb. Claud.

[G.M.] Mantello alla spagnuola, colle mostreggiature di velluto in seta (senza bavero).

T. Varch. Stor. 2. 114. Il mantello è una veste lunga… e s'affibbia con gangheri come i lucchi. = Bocc. Nov. 2. g. 3. Vide il Re uscire dalla sua camera inviluppato in un gran mantello. G. V. 11. 23. 1. Con cotta bianca e mantello cilestro, o perso, e in sul mantello una colomba bianca. M. V. 11. 4. Volgendo un poco il mantello a uso di guerra. Liv. M. 9. 23. var. (M.) I quali portassono sotto le mantella spade celatamente. T. Dial. S. Greg. 2. 8. Vidi sopra me lo mantello dell'Abate; ed esso pareva che mi traesse dall'acqua. Reg. Sped. Altop. § 88. Li frati debbono avere tre camice…, guarnaccia e juppello, e due mantelli, l'uno con penna, e l'autro (l'altro) senza penna.

T. Prov. Tosc. 236. Il sarto fa il mantello secondo il panno. (Secondo i mezzi, il lavoro.) E 40. Non si fa un mantello per un'acqua sola. (L'uomo si provvegga di cosa che gli giovi assai volte.) E 192. Quando Monte Morello ha il cappello, (di nubi) villan, prendi il mantello (per difenderti dalla pioggia). E 94. Più che il mantello dura l'inchiostro. (Dicesi di roba non pagata, e il conto rimane.)

[Cont.] Da donna. Stat. Gab. Siena. Mantelli fatti da donna di seta, o di soriano nuovi, dell'uno soldi quindici. Ric. Fam. Sen. Arch. St. It. App. 20. 27. iiii. s. e vi. d. nel mantello di madonna Moscada.

2. [Cont.] Di costruzione che ne copra un'altra. Mart. Arch. II. 3. Il secondo modo (di camino) è facendo una bandiera che per i venti si volti alla parte opposta, e dopo questa un mantello con due alette mobili di metallo sottile, sicchè venga a coprire i due terzi del tondo: il qual mantello sia continuato con la predetta bandiera, e così ad ogni vento lo scoperto del camino sarà opposito, essendo il mantello opposito alla bandiera.

3. Fig. Scusa, Ricoperta, Coperchiella. Cavalc. Med. cuor. 5. 30. var. (M.) Con questo mantello molti si cuoprono dicendo: io sarei vituperato s'io perdonassi, e non facessi la vendetta. Cron. Morell. 261. (C) Dei spigolistri e picchiapetti ipocriti, che si cuoprono col mantello di religioso, non te ne fidare.

T. Sotto il mantello della carità, dell'amicizia, della religione, dell'amore di patria. E senz'articolo: Sotto mantello di…

4. [Val.] Inteso pel necessario al vivere. Fag. Rim. 6. 174. All'ignorante ogni tesor si reca, E pel saggio non c'è mantel, nè braca.

5. Nè di state nè di verno non andar senza mantello; prov. che vale Star sempre provveduto per tutti i casi che possono nascere; tolta la metafora dalla necessità dell'uso del mantello, essendo facil cosa che piova tanto d'estate, quanto d'inverno. (C)

6. Ricoprirsi col mantel d'altri, o sim., vale Scusare sè coll'accusare altrui. Salv. Granch. 2. 3. (C) E per potersi sempre in ogni suo Avvenimento ricoprir col mio Mantello.

7. Mantello rivolto, o sim., vale Opinione mutata. Guid. G. 167. (C) E tu con mantello rivolto disonorevolmente ci intendi confortare, che il nostro Re addomandi pace.

8. Mutare o Rivolgere o Rivoltare il mantello, o sim., vagliono Mutar pensiero o opinione. Cron. Morell. 278. (C) Quando t'avvedessi, che questa non fusse la salute tua, e tu allora muta mantello. [Val.] Pucc. Centil. 72. 99. O quanti ci ha maestri di quell'arte, Che ad ogni acqua rivolgono mantello.

[Camp.] Guid. G. A. 29. Chè ora, che dovresti vivere e morire insembla con noi col più leale amore che avessi, hai rivoltato lo mantello, e parli… = Segr. Fior. Lett. fam. 2. (M.) Or poi che e' vede non gli bisognar più, ha mutato mantello. Malm. 1. 79. (Man.) A Celidora poi restata in Nasso, Cioè da' suoi vassalli rinnegata, Giacchè tutti voltato avean mantello, Comandò che baciasse il chiavistello.

T. Prov. Tosc. 154. Chi mi dà più, io volterò mantello (più com. Voltar casacca).

[G.M.] Nell'uso fam. Rivoltare e Rivoltarsi la giubba; segnatam. dal cambiare opinioni politiche. E: Giubba rivolta, la pers.

9. [Fanf.] Pigliare il mantello. Apparenza, Aspetto. Fr. Giord. Pred. 3. 22. La bugia spesse volte piglia il mantello della verità e 'l suo colore.

10. Aver mantello a ogni acqua, dicesi in prov. dell'Essere pronto al bene e al male, del Sapersi accomodare a ogni cosa. T. Salv. Granch. 3. 13. Io ho mantello A ogni acqua (riparo a ogni cosa). = Alleg. 177. Vedendomi aver mantello ad ogni acqua, dove bisogna. T. Cr. alla voc. CIMIERO. Aver cimiero a ogni elmetto…, che dicesi anche Aver mantello da ogni acqua.

11. Cavarne cappa o mantello vale Venire a qualche conclusione; tolta la metafora dal sarto, che se della pezza del panno non esce il mantello, ne cava la cappa, o altro vestimento minore. V. Flos. 10. Varch. Ercol. 69. (C) Coloro che non vogliono più stare irresoluti, ma vederne il fine… e finalmente cavarne, come si dice, cappa, o mantello, dicono:… E Suoc. 2. 3. Io son disposto e deliberato di cavarne o cappa, o mantello.

12. Chi ha il lupo per compare, porti il can sotto il mantello, od altro sim., prov. che vale Che chi ha a trattar con tristi, vada cauto. Ciriff. Calv. 2. 53. (C) Che chi col lupo va 'nsieme all'offerta, Debbe tenere il can sotto il mantello. Fir. Trin. 2. 5. E' si suol dire: chi ha il lupo per compare, porti il can sotto il mantello.

13. [Val.] † Orlare il cappello sotto il mantello. Tendere insidie, Aggirare. Tesorett. 21. 101. Sotto 'l mantello Hai orlato il cappello Ad alcun tuo vicino Per metterl'al dichino.

14. Portar doppio mantello. Fig. Si dice di Chi è bilingue, cioè di Chi non parla secondo verità, ma ora in un modo, ora in un altro, come più gli mette conto, o gli aggrada. Non usit. Barber. Docum. 50. 15. (Gh.) L'ottavo (avvertimento) è del mantello Doppio portar, sempre in parlar con fraude.

15. Uomo da due mantelli. Uomo finto, doppio, versipelle, Che tiene da due parti. Non com. Nelli J. A. Comed. 3. 279. (Gh.) Giacchè siete uomo di peso, e non di quei da due mantelli… voglio dire uomo sensato, sincero e punto vescione, ho pensato farvi una confidenza,…

16. [Val.] † Portare il mantel di Lionbruno. Fag. Rim. 3. 66. Qui non badasi a' fatti di nessuno, sia nobil, guitto, vesta bene o male, E porti anco il mantel di Lionbruno.

17. † Cacar le civette mantelli in alcun luogo, si dice in modo figurato e basso del Viversi in alcun luogo con molta delizia e in ampia fortuna. Sassett. Lett. 98. (Man.) Che già pare che sia venuta meno quell'usanza, che le vigne ci si legassero con le salsicce, o che pure le civette ci cacassero mantelli. Red. Lett. 1. 313. Quei medicastroni che più degli altri son creduli, e che in Cuccagna hanno per verità infallibile, che le civette cachino mantelli.

[Val.] Fag. Rim. 2. 113. Fu detto ch'elle cacano i mantelli Nel celebre paese di Cuccagna.

18. (Vet.) [Valla.] Mantello o Pelame. Dicesi della distribuzione e del colore dei peli, che vestono la superficie esterna del corpo degli animali mammiferi. Distinguesi in mantello semplice, o di un solo colore, ed in mantello composto, ossia di varii colori. [Cont.] Santap. N. Cav. Per un bajo castagno, balzano del piè della staffa, che sia bravo cavallo, n'ho visto del medesimo mantello, e nella medesima maniera segnate delle rozze, e così de gl'altri mantelli e segni. Garz. T. Piazza univ. 272. v. I mantelli de' cavalli, cioè chiaro, scuro, armelino, liardo con tutte le maniere, saginato, rotato, moscato, stornello, capezza di moro, rovano, ubieto, parpaglione, piva, melato, morello, morel mal tinto, baio con le sue maniere, cioè, chiaro,… sacro, castagno, ferrante, sauro, e le maniere del sauro, cioè slavato, chiaro, scuro, affuocato, poi il cervato, il falbo, il lopato, il dusolino, il zaino, e poi balzano o argillo, o travato. = Fir. As. 238. (C) A che fare avemo noi messo in vendita questo asinaccio vecchio, disutile, spiacevole, poltrone, coll'unghie guaste, con tristo mantello? Bern. Orl. 67. 30. Eccone uscito un feroce destriero; Leardo, ed arrotato avea 'l mantello. Salvin. Eneid. 1. 5. (M.) Cui Tracïo destrier porta un mantello Di due color di macchie bianche asperso. Buon. Fier. 2. 3. 4. (M.) Ma di cavai di pezza ci son buoni, In abbondevol numero i bertoni. Ev. Di che sorta mantelli?

T. Prov. Tosc. 343. Se il cavallo è buono e bello, non guardar razza o mantello.
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Parole in ordine alfabetico: mantelletti, mantelletto, mantelli, mantellina, mantelline, mantellini, mantellino « mantello » mantellone, mantelloni, mantellucci, mantelluccio, mantenemmo, mantenendo, mantenente
Parole di otto lettere: mantella, mantelle, mantelli « mantello » mantenga, mantengo, mantenne
Vocabolario inverso (per trovare le rime): accoltellò, accoltello, birbantello, pedantello, furfantello, intrigantello, arrogantello « mantello (olletnam) » portamantello, smantello, smantellò, ignorantello, saccentello, dentello, dentellò
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