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Informazioni utili online sulla parola italiana «marmo», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Marmo

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Foto taggate marmo

Al museo

Galleria 2

Due angeli dorati per la Reggia di Caserta
Tag correlati: statua, ali, angelo, colonne, statue, scultura, chiesa, monumento, fontana, acqua, croce, alberi, portico, ombra, archi, angeli, porta, pavimento, pietra, gradini, palazzo, capitelli, scala, sculture, scale, muro, arco, interno, due, sfera

Informazioni di base

La parola marmo è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: màr-mo. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con marmo per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Il marmo di Carrara è uno dei più pregiati al mondo.
  • Al mio paese, Crevoladossola, si produce un tipo di marmo bianco.
  • Ho visitato la cava di marmo da dove, secondo la tradizione, è stato prelevato il blocco della Pietà di Michelangelo.
Citazioni da opere letterarie
Se questo è un uomo di Primo Levi (1947): Ma l'estrazione non era lavoro da nulla. A causa del gelo, la superficie del terreno era dura come marmo. Con duro lavoro di piccone si riusciva a perforare la crosta e a mettere a nudo il deposito; ma i più preferivano introdursi nei fori abbandonati da altri, spingendosi molto profondi e passando le patate ai compagni che stavano all'esterno.

Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Solo l'ultimo viale a destra, chiamato dei filosofi, piccolo, stretto, oscuro, un po' sinuoso, era deserto, frequentato solo di giorno, quando il sole lo riscalda. E in tutti quattro i viali, fra gli alberi, fra le bianche statue di marmo, che coronano le fontane e da cui qualche sottile filo di acqua scorre, nella vasca sottoposta, fra il candore delle ninfee, fra i bianchi sedili di marmo già tutti occupati, continuava a sfilare quel biancheggiamento di vestiti, quella processione gentile di ombre femminili, che sono la nota predominante delle serate estive napoletane alla Villa.

Studio di donna di Federico De Roberto (1888): Ella invecchiava! Fatalmente, inesorabilmente, il fiore della sua bellezza intristiva, appassiva, moriva! Oggi erano i capelli che imbiancavano, domani sarebbero state le rughe che si sarebbero scavate nel marmo della fronte, nel velluto delle guancie; poi gli smalti dei denti che si sarebbero scossi, che sarebbero caduti…. Era finita! Il suo regno di donna cessava. Cessava allo stesso modo con cui era cominciato: inutilmente…. — Inutilmente!
Libri
  • Marmo (Scritto da: Silvia Bre; Anno 2007)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per marmo
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: marco, mario, marmi, marzo.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: carme, carmi, darmi, farmi, karma, parma, tarma, tarme.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: armo, mamo, marò.
Parole con "marmo"
Iniziano con "marmo": marmore, marmorai, marmorea, marmoree, marmorei, marmoreo, marmotta, marmotte, marmocchi, marmorini, marmorino, marmocchia, marmocchie, marmocchio, marmorario, marmoreità, marmorizza, marmorizzi, marmorizzo, marmorizzò, marmottina, marmottine, marmottini, marmottino, marmocchina, marmocchine, marmocchini, marmocchino, marmorizzai, marmottacce, ...
»» Vedi parole che contengono marmo per la lista completa
Parole contenute in "marmo"
armo. Contenute all'inverso: ram.
Incastri
Inserendo al suo interno ore si ha MARMoreO; con cava si ha MARcavaMO; con cere si ha MARcereMO; con inia si ha MARiniaMO; con itti si ha MARittiMO; con cassi si ha MARcassiMO; con occhi si ha MARMocchiO; con orari si ha MARMorariO; con chiassi si ha MARchiassiMO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "marmo" si può ottenere dalle seguenti coppie: maria/riarmo, mara/amo, maragià/agiamo, marani/animo, maratti/attimo, marchi/chimo, marchia/chiamo, marco/como, mare/emo, marra/ramo, marre/remo, marsiglia/sigliamo, marte/temo.
Usando "marmo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: coma * = cormo; doma * = dormo; * moca = marca; * mora = marra; * more = marre; * mota = marta; * moina = marina; * moine = marine; riama * = riarmo; stoma * = stormo; * monosi = marnosi; * motore = martore; * motori = martori; schema * = schermo; * motoria = martoria; * motorio = martorio; * motorino = martorino.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "marmo" si può ottenere dalle seguenti coppie: marina/animo, marra/armo, marre/ermo.
Usando "marmo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * omini = marini; * omino = marino; * ometta = maretta; * omette = marette.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "marmo" si può ottenere dalle seguenti coppie: amar/moa.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "marmo" si può ottenere dalle seguenti coppie: mara/moa, marca/moca, marina/moina, marine/moine, marnosi/monosi, marra/mora, marre/more, marta/mota, martore/motore, martori/motori, martoria/motoria, martorino/motorino, martorio/motorio, amar/amo.
Usando "marmo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: dormo * = doma; * como = marco; * ramo = marra; * remo = marre; * temo = marte; stormo * = stoma; * animo = marani; * chimo = marchi; maria * = riarmo; schermo * = schema; * agiamo = maragià; * attimo = maratti; * chiamo = marchia; * occhio = marmocchi; * sigliamo = marsiglia.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "marmo" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tini = matrimoni; * tuia = maturiamo; copia * = compariamo; * ceree = macereremo; scava * = smarcavamo; * lignee = maligneremo; ricava * = rimarcavamo; scassi * = smarcassimo; ricopia * = ricompariamo.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Marmo - Dal latino marmor. Goguet, con altri autori, pretende che Omero non conoscesse il marmo. Secondo lui, non si trova nella illiade nè nell'odissea alcun vocabolo che sembri accennarlo. Millin dice: «Io penso all'opposto. La specie di pietra, chiamata da Omero marmaron, mi pare sia appunto il marmo.»

Esso è molto comune nell'Asia Minore. Difatti i più bei marmi si traevano dalla Grecia. Le specie più conosciute fra i Greci erano quelle dell'isola di Paro e del monte Pentelicio nell'Attica. Da varj anni si sono trovate nelle cave di Carrara delle vene e degli strati che non istanno al disotto dei marmi di Paro nè per bellezza nè per colore. La più bella qualità di questo marmo è dura quanto il porfido. [immagine]
Marmo artificiale - È fatto di una composizione di gesso in materia da stucco, nella quale si pongono alcuni colori onde imitare il marmo. Questa composizione è di consistenza assai dura, e riceve il lucido, ma è soggetta a scagliarsi. Si fanno pure altri marmi artificiali con delle tinte corrosive sul marmo bianco. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Marmo - S. m. Gr. Μάρμαρος. Nome da tempo immemorabile imposto a quasi tutte le pietre fine e dure capaci di prendere un bel pulimento splendente, e le quali sono molto adoperate nella scultura e nell'architettura. Più propriamente, marmo si appellano le varietà del carbonato di calce bianco o variamente colorato, capaci d'acquistare un liscio splendente. Alcuni marmi sono bianchi, altri neri, altri traggono al bigio, altri mischiati di rosso. Sonovi ancora altre specie di marmi chiamati Cipollini, Saligm, Campanini, Mischiati, ecc. e per lo più una sorta di marmi bianchissimi e lattati, che sono gentili, e adattatissimi per far le figure. (Mt.) Marmor, aureo lat. [Cont.] Imp. St. nat. I. 10. Marmo chiamiamo le pietre ricevute in ornamenti di edifizi e statue: e spezialmente quella, che dalla pulitura riceve il lustro. Agr. Geol. Min. Metall. 248. La terza spezie (delle pietre) è di grossi pezzi, e 'l chiamiamo marmo, che essendo polito risplende come la gemma: e vien distinto fra se stesso per via del colore principalmente, e de le nazioni ove si cava. = Bocc. g. 3. p. 6. (C) Nel mezzo del quale prato era una fonte di marmo bianchissimo. Petr. Son. 206. part. I. Consumar vidi marmi e pietre salde. Dant. Purg. 9. Bianco marmo era sì pulito e terso, Ch'i' mi specchiava in esso. E Inf. 17. (M.) Vicino al fin de' passeggiati marmi. But. ivi. De' passeggiati marmi, cioè prossimana alla fine dell'origine del fiume che era di pietra.

T. Plur. Vas. Vit. Pitt. 1. 45. I marmi… per gli scirocchi sempre sono umidi e gettano una certa salsedine…

[Cont.] Marmo alabastrino, macchiato, screziato, vergolato. Bart. C. Arch. Alb. 146. 23. Elle (colonne) fussino di marmo pario, numidio, e alabastrino e simili. Naz. Tram. metall. I. 3. La qual piramide era di finissimo marmo macchiato, e sopra aveva una grande figura di Re. Spet. nat. VI. 102. Vi sono de' marmi screziati e vergolati d'ogni colore.

[Sel.] Marmo statuario, Marmo saccaroide. È il marmo bianco, di struttura granulosa, quasi cristallina, onde somiglia nelle superficie delle parti rotte allo zucchero in pane; si usa principalmente per la scultura, e le sue cave più apprezzate si hanno nei monti di Carrara, ed è di compattezza e bianchezza perfetta, senza mistura di grani duri.

[Cont.] Quello che è meno perfetto dicesi Marmo da quadro, usandosi in opere di cornici, architravi, e sim. Cart. Art. ined. G. III. 229. Andammo tastando li meglio luoghi da poter cavare marmi statuarii, e vedemmo dove ànno cominciato a cavare; nel qual luogo vi si vedono marmi ragionevolissimi, che sono di quelli che V. E. I. vide ultimamente il saggio… E: Serà necessario a li marmi statuali usare le sopradette diligenzie, e li marmi da quadro non ne manca in altri luoghi, che seranno ancor bianchi vergati di negro.

[Sel.] Marmo artificiale. È una pietra artificiale a base di calce, preparata artificialmente, in cui sono varii ossidi metallici per colorirla, e che imita il marmo nella sodezza e nell'aspetto.

Marmo bianco. Sono sue qualità in generale le seguenti: hanno i marmi bianchi un tale sdegno verso ogni cosa la qual bianca non sia, che tocchi da calcina, perdono la loro bianchezza, e si tingono di macchie sanguinolenti; da olio, diventano pallidi; da vino rosso si fanno paonazzi, e se a sorte son bagnati dall'umido che esce dal castagno, diventano neri fino al di dentro; e non vi è forza di scarpello che basti a tor via quella bruttura. Baldin. Voc. Dis. (Mt.)

Marmo bianco del Monte a S. Giuliano. Una qualità di marmo d'una montagna del territorio di Pisa in Toscana, che tiene alquanto dell'Alberese. Di questo è incrostato per di fuori il duomo e il campanile di quella città. Baldin. Voc. Dis. (Mt.)

Marmo bianco di Parigi. Pietra descritta da Benvenuto Cellini: ed è di color bianco alquanto torbidiccio, e tanto dolce e gentile, che quando si cava si può lavorare co' ferri da legno; ma in progresso di tempo piglia una durezza, particolarmente nella superficie, simile a quella degli altri marmi: e dicono ancora trovarsene in Inghilterra. Baldin. Voc. Dis. (Mt.)

Marmo bianco di Svizzera, e di Campiglia in Toscana. Qualità di marmo buono per lavoro di quadro e qualche poco per figure. Baldin. Voc. Dis. (Mt.)

Marmo bianco senza vene. Marmo di finissima grana e grandissimo di mole, il quale si cava nella Grecia. Questa è quella sorta di pietra, della quale gli antichi fecero le grandissime statue tanto note, fra le quali si ammirano in Roma, il Gigante di Monte Cavallo, ed il Nilo di Belvedere. Lavorasi questo marmo con gran facilità. Baldin. Voc. Dis. (Mt.)

Marmo misto. Marmo macchiato di colori diversi. Buon. Fier. 1. 2. 2. (Mt.) Vedete appresso un ampio anfiteatro Di marmi misti e d'ordine composito.

Marmo nero. Ve n'ha dell'antico e del moderno: il primo, tratto dalle cave dell'isola di Lesbo fu messo in opera più tardi del bianco. La più fina e dura specie di esso marmo chiamasi ordinariamente Paragone; la più tenera dicesi Nero antico. L'altra specie di marmo nero è quella che si cava in Toscana. Baldin. Voc. Dis. (Mt.)

[Cont.] Marmo di Carrara dicesi comunemente il bianco che vien di colà. Agr. Geol. Min. Metall. 314. Ma più bianco del pario è il marmo da Luna, chiamato così per che dal porto di Luna, presso il quale si tagliava, si conduceva in Roma: oggi gli italiani il chiamano marmo da Carrara. Mart. Arch. I. 6. Una (specie) principale famosa è chiamata marmo di Luni, volgarmente è detto Carrarese; candido, ed ha in sè grandissima saldezza.

Marmo nero di Carrara, ed è di più sorte; alcuna che tira al bigio, altra mischiata di rosso; ed altra con vene bigie, le quali si veggono sopra la superficie de' marmi bianchi: pigliano quel colore quando sono offesi dall'aria e dall'acqua. Baldin. Voc. Dis. (Mt.)

Marmo rosso. Sorta di marmo che si cava in Toscana, con la quale, insieme con marmo nero e bianco, è incrostato per di fuori il Tempio del Duomo di Firenze. Baldin. Voc. Dis. (Mt.)

Marmo trasparente. Sorta di pietra che si cava nella Grecia, e in tutte le parti Orientali: è di color bianco gialliccio; e fu adoperato dagli antichi per edifizii di bagni e stufe, e per que' luoghi dove avessero potuto gli abitatori essere offesi dal vento. Veggonsene nella tribuna di S. Miniato a monte, vicino a Firenze, soppannate le finestre di essa, per il quale soppanno traspare la luce, particolarmente quando sono battute dal sole: trovasene ancora in opera in altri luoghi di Toscana. Baldin. Voc. Dis. (Mt.)

2. T. Scolpire, incidere in marmo, Lasciare memoria durevole. Prov. Tosc. 164. Chi offende, scrive nella rena; chi è offeso, nel marmo (se ne ricorda). [G.M.] Segner. Crist. Instr. 3. 16. 3. Le parole che altri dice contro di voi, vi rimangono in mente anche gli anni interi, perchè, conforme al proverbio, le scrivete in marmo; ma le parole che voi proferite contro del prossimo vi si dileguano tosto dalla memoria, perchè le scrivete in acqua.

3. T. Che ha sembianza di marmo. Ammattonato, Impiantito a marmo.

4. La lapide che porta inscritta qualche memoria. Borgh. Orig. Fir. 60. (M.) Fermiamoci in un solo marmo, che porta seco espressamente il nome di Colonia. E 213. De' tempi di Antonino Pio era una tavola di marmo a Roma, che poi è venuta qua, ove sono intagliati i nomi di alcuni soldati,… e mancando il principio a questo marmo mal si può affermare a che effetto vi sieno notati.

5. Statua. Magal. Lett. (Mt.) Quando venne di Roma la famosa statua di Venere,… al lume di candela si misero ad osservare a parte a parte tutti i muscoleggiamenti di quel mirabil marmo. T. Effigiare ne' marmi. – I greci marmi.

T. d'iscrizioni insieme e di statue. Illustrazione de' marmi modenesi.

6. [Cont.] Quella tavola di marmo su cui il vetraio lavora il vetro rovente, lo speziale i cerotti, e sim. Biring. Pirot. II. 14. Cavato che l'ánno (il vetro), la prima cosa il premono in sul marmo, voltandolo e rivoltandolo acciò si unisca. Tratt. Arte mus. III. 73. Torre in sul ferro un poco di vetro d'una padella di vetro sanza manganese, e sia colato per modo lo buco del ferro sia aperto, e tenerlo un poco a tondarlo in sul marmo come è usanza d'altri vetri. Neri, Arte vetr. IV. 64. È necessario, quando si leva su la canna questo vetro, fare una piccola levita, e cavarla fuori, e lasciarla alquanto freddare, poi lavorarla sopra il marmo che vi sia ben pulito. Auda, Prat. spez. 232. Fatta buona mistione, lo gettarò (il cerotto) sopra un marmo onto con oglio.

7. Fu detto da' Fiorentini per antonomasia nel num. del più Marmi per indicare le scalee del loro Duomo che sono marmoree. Buon. Tanc. 1. 3. (Mt.) Musa, deh danne tu qualche 'nvenzione Di quelle di che già non fosti parca, Quando la sera dopo l'oste a' marmi Soleva all'improvviso cimentarmi. [Cam.] Giusti prov. p. 217. Chi sta a' marmi di Santa Maria del fiore, o è pazzo o sente d'amore.

8. Trasl. Bocc. Nov. 5. g. 3. (C) Voi mi avete fatto parlare con una statua di marmo. Tass. Ger. 9. 86. (M.) Ammollì il cor, che fu dur marmo innanti, E il pianto scaturì di mezzo all'ira.

T. Faccia di marmo, d'uomo freddo o audace, che non si turba. – Cuore di marmo, freddo e duro. – Uomo di marmo, che non sente, o par che non senta. – Non sono di marmo (insensibile).

T. E nel senso corp. e nel mor., iperb. d'uso. Prov. Tosc. 366. Freddo come un marmo.

9. Detto di Membra per denotare la loro estrema bianchezza. Ovid. Simint. 131. (Man.) Percosse lo ignudo petto con le palme del marmo. E 3. 130. Le quali (lagrime) poi che Silla ebbe forbite con le dita del marmo.

10. Egli è come leccar marmo; si dice quando alcuno s'affatica in cose da non riuscirgli. V. LECCARE. § 1.

[T.] Cava di marmo. – Marmo ancora rozzo. – Lavorare il marmo. – Marmo finamente lavorato.

T. Vas. Op. Vit. 1. 230. I marmi cipollini sono un'altra specie, di grana e colore differente.

T. Lastra di marmo. Bocc. Nov. 1. g. 1. Un'arca di marmo.

T. Marmo de' cassettoni, de' tavolini. [L.B.] Il garzone del caffè o dell'osteria che riceve la mancia, nel recare il danaro al banco, dice questo a marmo, cioè sappiasi che rimane per lui.

T. Statua in marmo bianco.

T. Car. Apol. Oltre all'essere d'una medesima professione… saremo anche d'una medesima fattezza, se non ch'io mi trovo avere il capo di marmo, e voi l'avete di vetro (Pasquino al Castelvetro). – Fauno di marmo.

T. Dipinto sopra marmo.

T. Edificio ricco di marmi. – Ricchi, Preziosi marmi.

T. Pubblici marmi, Le iscrizioni e opere d'arte. – Nomi impressi in bronzi e in marmi. – Marmi del Donatello. – Amatore dei marmi.

T. Pr. e trasl. Ar. Fur. 7. 37. Freddo marmo.

T. Bocc. Nov. 10. g. 1. Come statue di marmo, mutole ed insensibili stanno.
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Vocabolario inverso (per trovare le rime): galantuomo, armò, armo, riarmò, riarmo, allarmò, allarmo « marmo (omram) » disarmo, disarmò, ermo, pachidermo, fermo, fermò, affermo
Indice parole che: iniziano con M, con MA, parole che iniziano con MAR, finiscono con O

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