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Informazioni utili online sulla parola italiana «miele», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Miele

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Informazioni di base

La parola miele è formata da cinque lettere, tre vocali e due consonanti.
È una parola bifronte senza capo, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (elei), un bifronte senza capo né coda (lei). Divisione in sillabe: miè-le. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con miele e canzoni con miele per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Stavano tutti addosso a quella bellissima ragazza come api sul miele.
  • Anche se è amarognolo, a me piace molto il miele di castagno.
  • Già da alcuni anni ho sostituito lo zucchero con il miele.
Citazioni da opere letterarie
Memorie di un cuoco d'astronave di Massimo Mongai (1997): "Puah!" disse Jutta e si allontanò. E, siccome le avevo reso sgradevole il miele non volle nemmeno più fare con me e su di me quelle due o tre cosette che avevamo cominciato a fare appunto con il miele. Lo so, dovrei stare zitto, o meglio, stare molto attento quando parlo. Ma non ci riesco: sono una "boccalarga".

Il tesoro di Grazia Deledda (1928): E Peppina, che sotto l'epidermide bianca e tranquilla celava il mistero di una bile raffinatissima, quella notte non volle andar dalla suocera, ma si mise presto a letto. Cosimo allora restò fuori fino alla mezzanotte: ella ne pianse di dispetto, e l'indomani non volle levarsi, fingendosi sofferente; i due sposini rifecero la pace. Ma la luna di miele ormai era rotta e tramontata.

Il resto di niente di Enzo Striano (1986): La mattina dopo l'arrivo s'accorse con stupore che tutto appariva diverso. Uscì dal balcone in una gloria di sole, che fluiva per il vicolo come miele, imbiondiva le facce dei palazzi, i festoni dei panni, che garrivano a un piccolo vento marinaro. La bruna malinconia della sera precedente scomparsa, svaniti sudiciume e puzza. Il rigagnolo correva sempre al centro della strada, i bassi erano aperti, ma la fanghiglia s'andava asciugando sotto il sole, sotto i piedi della gente. L'odore sporco, stantio, era soverchiato da quello fresco, vitale, d'erbe, verdure, frutta.
Proverbi
  • Troppo caro è quel miele che si lecca delle spine.
Espressioni e Modi di Dire
  • Avere il miele sulla bocca e il veleno nel cuore
Canzoni
  • Miele (Cantata da: Il Giardino dei Semplici; Anno 1977)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per miele
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: fiele, mieli, miete, mille.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: cieli, cielo, fieli.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: mele.
Parole con "miele"
Finiscono con "miele": lattemiele.
Contengono "miele": semielementi, semielemento.
Parole contenute in "miele"
mie. Contenute all'inverso: lei, elei.
Incastri
Inserito nella parola sementi dà SEmieleMENTI.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "miele" si può ottenere dalle seguenti coppie: miei/ile, mieta/tale, miete/tele, mietessi/tessile, mietute/tutele.
Usando "miele" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: gamie * = gale; * elena = mina; esimie * = esile; stomie * = stole; distimie * = distile; stegomie * = stegole; poligamie * = poligale.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "miele" si può ottenere dalle seguenti coppie: ami/elea, gamie/lega, stomie/lesto.
Usando "miele" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * gamie = lega; lega * = gamie; * stomie = lesto; lesto * = stomie.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "miele" si può ottenere dalle seguenti coppie: mia/elea, mie/elee, mina/elena, mio/eleo.
Usando "miele" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: gale * = gamie; * tale = mieta; esile * = esimie; stole * = stomie; * atee = mielate; distile * = distimie; mielinico * = linicole; * tessile = mietessi; stegole * = stegomie; * linicole = mielinico; poligale * = poligamie.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "miele" (*) con un'altra parola si può ottenere: * scat = miscelate; * servo = miserevole; * scremo = misceleremo; * scranno = misceleranno.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Miele - L'uso del miele nacque nei climi avventurati dell'Oriente. Da colà passò in Grecia, ed Aristeo ne fe conoscere la preparazione ai suoi concittadini. Giustino ci dice nella sua Storia lib. XIII, che quella scoperta fu portata dall'isola di Creta in Spagna da Gorgor re dei Cureti.

Per i Galli ed i Franchi il mele fece le veci di zucchero. Lo zucchero, noto sotto il nome di miele di canna, si adoprò per lunga pezza soltanto nella medicina. Indi il miele prese posto presso gli speziali, e lo zucchero subentrò ad esso sulle nostre mense.

Il mele più rinomato per la sua fragranza si raccoglie sui monti Imete ed Ida, e nell'isola di Cuba dove abbondano varie piante odorifere; quello che trovasi più generalmente in commercio, e detto di prima qualità, viene da Narbona. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Miele - e † MELE. S. m. Aff. al lat. Mel, mellis, Sostanza liquida, zuccherosa, la qual si compone dalle api per mezzo di ciò che riccolgono dentro a' fiori, e sulle foglie delle piante. (C) Dant. Purg. 18. Che sono in voi, siccome studio in ape Di far lo mele. Bocc. Nov. 9. g. 2. In alcuno altro luogo della città fosse al sole legato ad un palo, ed unto di mele. Petr. Son. 135. part. I. Può far chiara la notte, oscuro il giorno, E 'l mele amaro, e addolcir l'assenzio. Cr. 9. 103. 2. (Man.) Quando i fuchi, che sono api maggiori, con grande infestazione le perturbano (le api) significano maturi i meli. T. Red. Lett. fam. 2. 94. Miel di Spagna mescolato con quintessenza di aloè colloquintidato. = E Cons. 2. 104. (Mt.) Quei tanti olii, e quei tanti lattovarii, e giulebbi, e mieli. Cecch. Inc. 3. 2. Or che il zucchero cola, e 'l miel per tutto, Noi doveremmo aver la mancia. Marchett. Lucr. 2. p. 83. (Gh.) Nè della mirra Saria grato l'odor, nè del soave Miele il sapore. Crus. in ALOSCIA. Aloscia; bevanda spagnuola, fatta d'acqua, di miele e di spezie.

[Cont.] Miele vergine. Non spremuto, Quello che cola primo dai favi. Loc. Teatro arc. 237. Piglia miele di Spagna, o di Candia, o almeno miele vergine del meglio che trovi lib. 10.

T. Miele salvatico. Car. Sen. Lett. volg. 55. Il pensare agli amici sani è un godere, come si suol dire, a mele e focaccia. Salmo. I giudizi del Signore, desiderabili più che oro e pietra cara molto, più dolci che favo di miele. Prov. Si prendono più mosche con poco miele che con molto aceto.

T. Prov. Tosc. 20. Chi ha fatto il saggio del miele non può dimenticare il lecco (ma gli gioverebbe dimenticarlo). E ivi. Allo svogliato il miele pare amaro. E 56. Una gocciola di miele concia un mar di fiele. E 245. Il miele si fa leccare, il fiele si fa sputare.

T. Prov. A dir miele miele non s'indolcisce la bocca. (Parole buone o dolci non fanno di per sè dolcezza o bontà).

T. Prov. Tosc. 193. Quando piove d'agosto, piove miele e piove mosto. (La pioggia d'agosto giova alle viti, e mantiene in fiore le piante d'onde le pecchie cavano il miele. [Lamb.]

Prov. Il mele si fa leccare perch'egli è dolce; e vale, che Chi vuole essere amato, gli conviene procedere dolcemente. (C)

[Val.] Prov. Dar cotogno invece di miele. Amareggiare invece di consolare. Fortig. Capit. 1. 1. Forse ti sgomento Di miele invece dandoti cotogno.

T. Tronco non com. Pallad. Agric. volg. 231. Di mel ben trito.

T. Mascher. Inv. Lesb. 24. L'ape ministra dell'aereo mele. Virg. Aereii mellis coelestia dona.

2. [Cont.] A consistenza di miele. Dicesi di liquido condotto alla spessezza e viscosità del miele. Auda, Prat. spez. 143. Metterò la cannella suppista, ed il capel venere, che dieno solo quattro bollori, il che fatto lo levarò (il loch) dal fuoco, lasciandolo star così per mezz'ora; dopo lo colarò, e nella colatura dissolverò li apenidi, e li farò cuocere a consistenza di miele.

3. Miele rosato. [Val.] Anticam. Mele con acqua di rose, oggi con aceto.

[Cont.] Cr. P. Agr. II. 196. Il mele rosato si fa in questo modo. Imprima si debbe il mele schiumare, appresso colare: poi vi si mettano le foglie delle rose, gittati i picciuoli e certi bianchi che sono dalla parte di sotto, e minutamente tagliate si pongano, e si faccia alcuna decozione.

[Val.] Prov. Vivere a mel rosato, Beatamente. Fag. Rim. 6. 169. Se fussi in ape trasformato, Dalle rose di tue guance trarrei, Da viver dolcemente a mel rosato.

T. Fig. Tutto miele, pers. soave, ma sovente iron. Anche Tutto zucchero e miele.

Non si può avere il mele senza le pecchie, o le mosche, o Non è mele senza mosche; prov. che vale Non potersi godere il bene senza correr de' rischi, o senza averlo mescolato con de' mali. Gell. Sport. 3. 3. (C) Guardate, se egli hanno saputo trovare un modo da potere avere il mele senza le mosche. Lasc. Sibill. Non si può avere il mele senza le mosche. Car. Lett. 1. 97. In somma, non è mel senza mosche. Vossignoria non può aver delle dignità, e dell'autorità, nè io degli amici e de' parenti, senza brighe.

4. T. Altro fig. sim. Tass. Ger. Di sua bocca uscieno, Più che mel dolci d'eloquenza i fiumi (Omero Il. 1). – E p. gr. Il dolce miele delle Muse. – Bocca più dolce del miele, parole di miele. Ha per contr. il Fiele nel medesimo senso trasl. Petr. Canz. 7. 2 part. II. Oh poco mel, molto aloè con fele! Arrigh. 69. La graziosa ora verrà…, che pur compenserà e' primi fieli colli fiali del miele. – In ogni bocca s'indolcirà come miele la memoria di lui. – Modo prov. Ha il miele sulle labbra, il fiele, o il veleno nel cuore.

Prov. Avere o Portare il miele in bocca, e il coltello o rasojo a cintola; prov. che vale Dar buone parole, e tristi fatti. Bellinc. Son. 101. (C) Il mele hai in bocca, e in man porti il coltello. Salv. Granch. 2. 2. E' pare una donzella: La più bella maniera, le più dolci Parole. Van. Mele in bocca, e rasojo a cintola. For. Ora a un tempo medesimo Uccella me e lui. Varch. Ercol. 102. D'uno che dà buone parole e frigge, si dice: Egli ha il mele in bocca, e il rasojo a cintola. [Val.] Prov. Avere il mele in bocca ed il rasojo in mano.

T. Prov. Tosc. 303. Volto di mele, cor di fiele.

T. Bocchin di miele. Fam. quasi di cel., Soave, e comprende non solo il labbro, ma come l'Os de' Lat.

Parole di mele diconsi le Parole dolci, lusinghiere, che promettono bene. Albert. cap. 29. (M.) Parole di mele spesse volte son piene di fiele.

5. Fig. Mele, per Piacere, Contento. S. Bern. Pist. 2. (Man.) Questo sia tuo mele, tuo desiderio, tua orazione.

T. Nuotava nel miele, nelle dolcezze.

T. Miele e zucchero, anco trasl. Dolcezza di piacere, o di piacevolezza affettuosa. Sovente iron.
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