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Informazioni utili online sulla parola italiana «obbligare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Obbligare

Verbo

Obbligare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è obbligato. Il gerundio è obbligando. Il participio presente è obbligante. Vedi: coniugazione del verbo obbligare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di obbligare (costringere, imporre, forzare, coartare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola obbligare è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: bb. Divisione in sillabe: ob-bli-gà-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con obbligare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Dopo averglielo chiesto più volte pacatamente, ho dovuto obbligare mia figlia a riordinare la stanza.
  • Non mi piace obbligare qualcuno a fare ciò che non desidera.
  • A volte è meglio convincere piuttosto che obbligare!
Citazioni da opere letterarie
Lo stato gassoso dei fantasmi di Elisa Franco (2021): «Non credo di essere la persona giusta, Ivan. Avrei una paura fottuta. Come potrei aiutarti, poi? Non ho nessuna competenza scientifica.» «Sei una che impara.» «Sei uno che è troppo ottimista.» Mi lascia il braccio. Non riesce a mascherare una certa delusione. «Allora ci lasci soli, me e i miei ragazzi.» Perciò è vero: vuole bene ai fantasmi. «Peccato. Mi dispiace, sai, ma non ti posso obbligare. Ti accompagno fuori.» Ritorniamo sui nostri passi, di nuovo in mezzo ai resti di suppellettili recuperate dal santuario. Senza volerlo urto una pila di tavolette di legno, facendola crollare a terra.

Le colpe altrui di Grazia Deledda (1920): — E adesso devo dirti una cosa, Vittoria. La vita militare mi ha fatto bene, mi ha insegnato a obbedire alla legge che è superiore a noi; e così penso che dobbiamo obbedire a una legge ancora superiore, a costo di tutto, passando sopra tutto. Questa legge è il dovere. E il mio dovere, adesso, lo capisco bene: è quello di rimettere in ordine la mia vita e la mia famiglia. Così ci sposeremo, se tu vorrai, e vivremo qui, in pace, coi figli che avremo. Ma prima, devo far tornare a casa mia madre e obbligare mio padre a perdonarle. Tu, lo so, sei contenta di questo.

Il deserto dei tartari di Dino Buzzati (1940): "E io dico" continuava, senza preoccuparsi se Drogo gli badasse "io dico: se la parola d'ordine la sa soltanto l'ufficiale e lui, mettiamo, si sente male per strada, cosa fanno i soldati? Mica lo potranno obbligare a parlare. E non possono neanche tornare da dove sono partiti, perché intanto anche là la parola è cambiata.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per obbligare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: obbligate.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: obliare, oblia, oblare, oliare, olia, olga, biga, bare, lige, lire, lare.
Parole con "obbligare"
Finiscono con "obbligare": riobbligare.
Parole contenute in "obbligare"
are, gare, obbliga. Contenute all'inverso: agi, era.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "obbligare" si può ottenere dalle seguenti coppie: obbligai/ire, obbligata/tare.
Usando "obbligare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areata = obbligata; * areate = obbligate; * areati = obbligati; * areato = obbligato; * rendo = obbligando; * resse = obbligasse; * ressi = obbligassi; * reste = obbligaste; * resti = obbligasti; * retori = obbligatori; * ressero = obbligassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "obbligare" si può ottenere dalle seguenti coppie: obbligata/atre, obbligato/otre.
Usando "obbligare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = obbligata; * erte = obbligate; * erti = obbligati; * erto = obbligato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "obbligare" si può ottenere dalle seguenti coppie: obbliga/area, obbligata/areata, obbligate/areate, obbligati/areati, obbligato/areato, obbligai/rei, obbligando/rendo, obbligasse/resse, obbligassero/ressero, obbligassi/ressi, obbligaste/reste, obbligasti/resti, obbligate/rete, obbligati/reti, obbligatori/retori.
Sciarade incatenate
La parola "obbligare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: obbliga+are, obbliga+gare.
Intarsi e sciarade alterne
"obbligare" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: oblare/big.
Intrecciando le lettere di "obbligare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * azioni = obbligazionarie.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Costringere, Obbligare, Forzare, Violentare - Obbligare è Imporre un dovere, è quasi Legare la volontà di alcuno a fare una cosa; e si usa anche soggettivamente. - «Io mi obbligo di pagare dentro il mese.» - Nel Costringere invece non concorre il libero assenso di chi deve operare, ed opera perchè non ha modo o coraggio di disdire a chi glielo impone. - Forzare è, come ben dice il Tommaseo, un distruggere la volontà altrui e l'azione opposta. - Violentare è un soverchiare con modi anche più fieri e violenti l'altrui volontà, per modo che debba operare senza poter in modo veruno schermirsi. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Necessitato, Obbligato, Costretto, Forzato, Sforzato, Violentato; Forzare, Far forza, Obbligare, Necessitare, Costringere, Violentare, Sforzare - Necessitato, parrebbe doversi intendere ciò che lo è per forza del naturale andamento delle cose, a cui non si può preterire; obbligato dal dovere, dalla coscienza; costretto dalla ragione, dal diritto altrui, dalla durezza delle circostanze; forzato e sforzato dalla forza: il secondo è più, perchè sforzo dice eccesso di forza; violentato dalla violenza, che è forza brutale, e irragionevole. L'uomo necessitato a ricredersi sul conto altrui per l'evidenza palpabile della di lui innocenza, è obbligato in coscienza a ripristinarlo nell'opinione sua e nell'altrui in quel grado d'onore di cui l'avea creduto indegno, e dal quale l'aveva fatto decadere; e può esservi costretto per via di giustizia. Ciò che costringe non lascia modo o campo a eludere; ciò che obbliga, tiene moralmente; ciò che necessita vince per la forza della cosa stessa. Violentare e sforzare è abusare della forza e dell'autorità: anche il bene fatto fare per forza, violentemente, non è più bene, e direi che è quasi sempre una prepotenza ingiusta in chi la fa, una lesione del libero arbitrio altrui; la storia sia civile che religiosa dice chiaro abbastanza che da tai mezzi non derivò mai alcun vero bene. Far forza, in altrui, è sollecitarlo instantemente: in noi, è resistere a lunsinghe, a blandizie, a urto di passioni. Forzare è un po' più di far forza, nel primo senso (non ha il secondo), è meno di sforzare; chi fa forza s'attenta di vincere con preghiere o altri mezzi l'altrui resistenza; chi sforza la supera, irrompendo, rovesciando gli ostacoli. [immagine]
Impegnare, Obbligare, Impegnarsi, Dar la parola, Obbligarsi, Ingaggiarsi, Promettere, Dar parola - Impegnare alcuno, è metterlo nell'impegno, al punto; obbligarlo è metterlo in dovere, e talvolta costringerlo a fare alcuna cosa. Impegnare propriamente, è dare, mettere in pegno. Impegnarsi è mettersi all'assunto con ferma volontà di riuscire; ma se uno s'impegna dando parola, o la parola d'onore, è in obbligo assoluto di farla per quanto sta in lui: obbligarsi, in materia di commercio, è promettere di pagare una somma per lo più, o devenire a qualche altra commerciale transazione: uno s'obbliga talvolta anche per altri, ed è una specie di malleveria; ma chi lo fa alla leggiera spesso spesso se ne pente. Dar parola è un promettere sull'onore, è dunque più del semplice promettere; chi manca alla promessa sarà un mentitore; chi manca alla propria parola è come spergiuro. Dar la parola d'onore è formola più solenne che il dare parola; ma la differenza non è che nella forma, il valore è lo stesso. Ingaggiarsi dice proprio quell'atto per cui uno prende servizio militare. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Obbligare - e † OBBRIGARE e † UBBRIGARE, come Ubbidiente da Obbediente. In certo senso aureo lat. V. a. Legare, Legare intorno, Avviluppare. (Gh.)

2. Fig. Is. 20. (Gh.) O voi che siete obbligati nel peccato, correte a Dio. E 21. Il peccatore non sarà obbligato al peccato suo qualunque otta (volta) egli si convertirà a Dio. Vit. SS. Pad. t. 3. p. 159. col. 2. in fine. Sono ricchezze in cielo le quali non verranno meno, riposte e riserbate a coloro che temono Iddio; e noi miseri vogliamo essere privati di tanti beni, obbligati in queste fallaci dovizie e vani pensieri?

3. Obbligare, per Astringere, Costringere. Pros. Fior. Salvin. Lett. 4. 1. 299. (Man.) Non si potendo passare (un fossato) fummo obbligati a fermarci in casa del contadino tutto quel giorno, aspettando che l'acqua scemasse. Machiav. Op. 6. 160. (Gh.) Volendo Spendio e Mato obbligare tutti quelli soldati a non sperare d'avere mai più pace co' Cartaginesi, e per questo obbligarli alla guerra, persuasono loro,…

4. Legare l'animo altrui o per parola, o per iscritto, o per cortesia, o per beneficii; e si usa non che nel sentim. att. anche nel signif. intr. e nel rifl. (Fanf.) Bocc. Nov. 9. g. 2. (C) Io mi voglio obbligare d'andare a Genova. E appresso: Per belle scritte di lor mano s'obbligarono l'uno all'altro. E nov. 7. g. 10. Lisa, io ti obbligo la mia fede, della quale vivi sicura, che mai ingannata non ti troverai. E nov. 9. g. 5. (M.) Acciocchè io per questo dono possa dire d'avere ritenuto in vita il mio figliuolo, e per quello averloti sempre obbligato. E per aver ritenuto in vita mio figliuolo, doverlo sempre considerare come cosa vostra. T. Cecch. Acq.vino. 1. 6. Il parentado e l'amicizia ci obbliga a compiacere a chi ci invita. Vit. SS. Pad. 2. 405.(C) Lo nostro Signore Jesù Cristo è sì benigno, che se tu gli vogli pentere, quantunque tu sii obbligato, anche ti riceverà. E 406. Tengono in mano la carta, ch'io scrissi di mia mano, per la quale m'obbrigai loro, e rinunziai a Cristo. D. Gio. Cell. Lett. 78. (Man.) Molti sono da obbligare e pochi da offendere; perchè la memoria de' servigii è fragile, quella delle ingiurie è tenace. [Camp.] S. Gir. Pist. 3. Considera diligentemente quello che tu profferi e prometti, e quello a che tu con tutti gli altri se' obbrigato a fare di necessità. E Pist. 12. Per la quale cosa si dà ad intendere che esse sono obbrigate e diputate con la loro fatica al servigio e ministerio de' figliuoli.

[Tor.] Mont. Pers. volg. concl. Se onestà, cortesia ti moveranno a farmi accorto de' miei errori, ti obbligherai la riconoscenza di un uomo che desidera d'imparare, e che predica il beneficio.

[Cont.] Stat. Cav. S. Stef. 108. Nessuno de' cavalieri dell'ordine o religion nostra, di qualunche dignità o condizione si sia, nè debba, nè possa sotto colore o protesto alcuno, nè vendere, nè impegnare, nè donare, nè in qual si voglia altro modo cedere, obbligare o alienare, nè dare a livello o a linea, nè in perpetuo nè a tempo,… case, vigne, campi.

[Cont.] Di cose mobili. Bandi Lucch. 316. Nessuna persona, di qualunca condizione sia, non ardisca di prestare, nè comprare, nè in nessun modo obbligare alcuna arme d'alcuno soldato del comune diputato alla guardia del ditto castello. Casar. Spieg. Cons. mare, 33. Ma se a pagare i suddetti creditori non sarà sufficiente la porzione che ha in detta nave il padrone che ha fatto il debito, sono obbligate le porzioni eziandio che spettano agli altri partecipi.

5. Obbligarsi per alcuno, o verso alcuno vale Entrarne mallevadore. Cron. Morell. 266. (Man.) Non ti obbligare per niuno fallito.

[Cont.] Essere obbligato ad alcuno. Legato con patti a lavorare per quello. Breve Orafi San. I. 31. Intendasi di quelli lavoranti o gignori che fussero obbligati a' loro maestri, o ad anno o a mese, o per lavoranti che n'appaia carta o scritta chiara.

E fig. [Laz.] Essere obbligato ad un vizio, vale Esserne schiavo, Esservi involto. Coll. SS. PP. 14. 9. Chi è vinto da questa passione (vanagloria), bisogno fa che sia obbligato agli altri vizii, e spezialmente alla superbia.

[Cont.] Essere obbligato in solidum. Bandi Fior. XI. 2. 52. Se saranno più debitori di qualsivoglia creditore, che sieno tutti in solidum obbligati, che non sia lecito a tal creditore, in caso che di tali debitori uno ne sia bandito o fatto ribello, o si bandisca… valersi dell'intero sopra i beni incorporati nel fisco.

6. Obbligarsi in solido, vale Obbligarsi ciascuno per l'intero, e si dice ancora di debitori obbligati insieme egualmente. Bocc. Vit. Dant. 6. (C) Siccome ciascuno altro cittadino ai suoi onori si sia in solido obbligato.

[T.] L'imag. del Legare nell'uso it. non ha che tr. Il più nobile è quel della gratitudine. T. l benefizii obbligano a riconoscenza, Obbligano al ricambio.

Rifl. T. Pallav. Ben. 4. 55. Obbligarsi alla gratitudine verso il traditore.

T. Non sarebbe impr. La bontà vostra obbliga il mio cuore, il mio affetto; obbliga me e tutti i miei. Ma così ass. saprebbe oggidi di fr. Più it. diventa dicendo M'obbliga a voi; Li obbliga l'un coll'altro.

II. Vincolo di dovere. T. I precetti del Vangelo obbligano il Cristiano, non lo costringono. – La coscienza mi obbliga. – Il dovere ci obbliga. C. alla v.COMMUTATIVO, § 1. La giustizia commutativa… nei cambii d'una cosa con un altra, obbliga a rendere l'equivalente di quello che si riceve. – La legge obbliga, se giusta moralm.; se no, il suo legame è di violenza.

III. T. Ma quando diciamo che Anco la legge giusta ha forza d'obbligare, intendiamo ch'ella ha una sanzione, per cui costringere, ove bisogni, i repugnanti, o sollecitare i restii.

T. È appunto perchè può il legame essere grave e tutto estrinseco, diciamo Obbligato a cedere. Obbligare a ritirarsi. Obbligarlo a star fermo, anco in senso corp. – Quasi fig. La spesa mi obbliga a sforzarmi di fare da me.

T. Quindi in senso corp. e pure fig. Indisposizione che l'obbliga al letto.

IV. Senso tra intell. e soc. e mor. La vostra lettera m'obbliga a una risposta. Borgh. Orig. Fir. 247. A questa coniettura non voglio più obbligare il lettore, che egli spontaneamente si contenta.

T. Bernar. Tass. Lett. Io non mi obbligo di tradurre Amadigi, ma sovra l'istoria sua comporre un poema.

V. Att., adoprasi o col quarto caso poi, o ass., o coll'A. T. Obbligare a una cosa. O coll'A e l'inf. Obbligare a fare, a dire, a non fare.

T. Col Di, nell'att., è meno usit.; ma piuttosto rifl. Onde diciamo e Obbligarsi a un patto, e Di adempiere un patto. Bemb. Stor. 11. 160. Per qualunque prezzo si ubbrigasse di portargliele.

T. Obbligarsi verso il creditore d'un terzo a soddisfare l'obbligazione di questo se questi non l'adempisse. In questo senso L'uno si obbliga per l'altro, in favore e in nome dell'altro, mancando quello, s'obbliga di far esso o ammendare.

T. Ass., suole intendersi del prendere obbligazione per altri. Prov. Tosc. 331. Loda, commenda, saluta, conforta… ma non t'obbligare. Può avere senso più gen. – Non m'obbligo, Non intendo obbligarmi; Non do promessa nè accetto impegni, Voglio intera la libertà e il merito del fare o dell'astenermi.
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