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Informazioni utili online sulla parola italiana «poltrone», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Poltrone

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Foto taggate poltrone

Una telefonata allunga la vita

Teatro La Fenice

Sala della Musica

Informazioni di base

La parola poltrone è formata da otto lettere, tre vocali e cinque consonanti. Divisione in sillabe: pol-tró-ne. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con poltrone per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Avevo intenzione di cambiare le poltrone in camera ma mi mancano i soldi.
Non ancora verificati:
  • Oggi non è indispensabile avere le poltrone per fare un bel salotto perché i divani sono di tutte le forme.
Citazioni da opere letterarie
Azzurro tenebra di Giovanni Arpino (1977): Troppa acqua, troppi grigi, troppi alberi che sgrondavano fiaccati dalla pioggia. E troppo rumore nella vicina hall dell'albergo dove giornalisti di ogni risma fumavano sigari, schiacciavano poltrone, tempestavano ai telefoni, sfoderavano dalle borse casacche e cappucci stropicciati, rutilanti di colori quasi offensivi.

Colombi e sparvieri di Grazia Deledda (1912): Come spiegare altrimenti la sua improvvisa docilità, davanti al suo antico nemico? Egli non aveva quasi replicato, e quasi neppure badato alle insinuazioni maligne, ai rimproveri, agli insulti del vecchio «poltrone», preoccupato solo del pensiero della sua Columba. Se ella sveniva ancora? Se moriva per la strada?

I drammi della schiavitù di Emilio Salgari (1896): – È un negro, che merita di essere capo-tribù – disse il mastro. – Statura gigantesca, vigore muscolare immenso, lineamenti fieri; deve essere un vero leone in battaglia e darà molto filo da torcere a quel poltrone di Bango, se ritorna in patria. Ha dei superbi campioni, la razza negra, signor dottore.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per poltrone
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: coltrone, poltrona, poltroni.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: coltroni.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: polte, polo, potrò, poto, poté, poro, pone, prone, oltre, olone, otre.
Parole con "poltrone"
Iniziano con "poltrone": poltroneria, poltronerie, poltroneggiare, poltronescamente.
Incastri
Inserendo al suo interno cin si ha POLTRONcinE; con eri si ha POLTRONeriE.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "poltrone" si può ottenere dalle seguenti coppie: poco/coltrone, polpa/patrone, polposi/positrone, poltrì/ione.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "poltrone" si può ottenere dalle seguenti coppie: poltrirò/orione, poltrissimo/omissione.
Usando "poltrone" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: coop * = coltrone.
Lucchetti Alterni
Usando "poltrone" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * patrone = polpa; * positrone = polposi.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Codardo, Vile, Vigliacco, Poltrone, Dappoco, Pusillanime - Vile è chi per natura o per educazione non si sente animo bastante a niuna opera di qualche momento, e che ad ogni piccolo ostacolo si spaventa, ad ogni minaccia si impaurisce e si umilia, anche con iscapito del proprio decoro. - Vigliacco è il Vile nel più estremo grado della sua abjezione. Poltrone è colui, che per amore del proprio comodo, o per amore della propria quiete, nulla osa: in tutto vede il pericolo, e si astiene dal bene, e anche trasanda il dovere, per non incappare in qualche guajo. - Dappoco è colui che avrebbe il desiderio di far cosa buona: ma che per difetto di mente o per imperizia, non approda a nulla o a ben poco. - Pusillanime è chi vede il bene e lo vorrebbe, ma che non si sente forza da ciò, e si astiene da ogni atto buono, per paura di non riuscire. - Codardo infine si riferisce più che altro, a quelle cose che riguardano il dovere, la generosità, l’esercizio delle armi, e simili; e Codardo è colui che per viltà di cuore, o per malizia di mente, fa getto del proprio decoro là appunto dove dovrebbe mostrare la propria generosità e il proprio valore. [immagine]
Poltrone, Neghittoso - Propriamente il Poltrone è colui che sta volentieri a poltrire, cioè sul letto, anche senza dormire, ma per puro diletto, con avversione a ogni maniera di lavoro. - Il Neghittoso, che è voce del linguaggio scelto, è colui il quale per natura è tardo nell'operare, che ogni cosa fa contraggenio e stentatamente. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Codardo, Dappoco, Poltrone, Vile, Vigliacco, Pusillanime, Dappocaggine, Infingardaggine - Poltrone è veramente chi non ama il lavoro, e così meno le fatiche, e meno ancora i pericoli: i Francesi hanno fatto di poltron un sinonimo di lâche, forse per questa stessa successione di raziocinii: vedo infatto nel Diz. di Nöel e Chapsal sotto la parola poltron quest'esempio tratto da Voltaire: les hommes sont presque tous paresseux et poltrons. Il dappoco ha il nome con sè; chi val poco d'ordinario, non varrà molto in quelle occasioni in cui è necessario mostrarsi forte e maggiore di sè. Il pusillanime si smarrisce nelle circostanze toccanti la sua piccolezza relativa; il pusillanime non lo è quasi mai in tutto; negli affetti, nei sentimenti può avere della grandezza; la pusillanimità è innata talora, e talora sviluppasi in noi in seguito d'una successione di sgraziati risultamenti, per cui si perde ogni energia di più oltre tentare. Perciò il poltrone mi rappresenta l'apatia fisica, il dappoco l'intellettuale, il pusillanime la morale. Codardo, vile, vigliacco, rappresentano un'altra serie di idee: il primo non ha coraggio; il secondo non ha nè coraggio nè onore; il terzo non ha nè vero coraggio, nè onore, nè pudore; il codardo trema e fugge; il vile transige coll'onore, tradisce la fede; vigliacco è chi fa le azioni vili sfrontatamente: vigliacco è l'asino che sferra due calci in fronte al leone moribondo. La dappocaggine è un difetto, l'infingardaggine un vizio: molti infingardi hanno in loro elementi tali da ben fare; ma la loro inerzia li condanna a una nullità peggiore di quella de' dappoco. Nell'infingardaggine è finzione, come suona in parte la parola, perchè l'infingardo, per non fare, finge eziandio di non saper fare. [immagine]
Sfaccendato, Disoccupato, Ozioso, Inerte, Pigro, Scioperato, Poltrone, Infingardo, In ozio, Accidioso; Scioperatezza, Scioperataggine, Pigrezza, Pigrizia, Poltronaccio, Poltroncione - Lo sfaccendato naturalmente è quello che non ha più faccende, che non ha più da fare, o che non vuole più far nulla; il disoccupato non ha proprio più occupazione, e molte volte ben suo malgrado: tanti sono i disoccupati in cerca di lavoro e d'impiego, che degli sfaccendati d'abitudine non si tien più conto. L'ozioso non vuol lavorare, e direi quasi che alla lunga non può più: la pessima abitudine dell'ozio snerva l'anima e l'uccide; uccide però le buone sementi e fa sviluppare portentosamente le cattive; così nell'acqua marcida, nel fango sgusciano fuori mostruosi, schifosi insetti. L'inerte pare non possa muoversi; la materia in lui incatena lo spirito, il corpo è di piombo, e l'anima, debilissimo spirito, a smuoverlo menomamente non vale. Il pigro è lento a muoversi; dice però meno che inerte; il poltrone non vuol muoversi: dice meno ancora: al poltrone è caro il dolce far niente; al pigro ripugna il lavoro; all'inerte è quasi impossibile lo scuotersi. L'infingardo infinge, come dicemmo, di non sapere, di non potere per non darsi brighe e crucci da cui abborre; l'accidioso, in genere, è colui che fa, parla, opera ogni cosa mal volentieri: obbligato a fare, fa male e di mala grazia, e in onta di chi lo costringe ad operare; a tutti costoro piace meglio stare in ozio che decorosamente, onestamente occuparsi. Poltronaccio, peggiorativo; poltroncione, accrescitivo di diminutivo; come a dire più che poltroncino: vocaboli però che tanto valgono quanto il suono della voce, l'atto ecc. li fa significare, cioè molto o assai più poco che non pare. Scioperato, quasi chi sciupa il tempo e l'opera: la scioperatezza è il vizio suo; chè più invecchiato dicesi con vocabolo dispregiativo scioperataggine; il che potrebbe anche far credere, come per altre parole cadenti similmente in queste due desinenze, che il primo avesse da indicare atto particolare; il secondo abito. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Poltrone - Agg. Che poltrisce, A cui piace il poltrire. Germ. Polster, Coltre, Guanciale. Altri da Pullus, animal giovane, e che però di leggieri aombra. Altri dal troncarsi che facevano il pollice taluni per non andare alla guerra. G. V. 10. 11. 2. (C) Dicendo come… dovea per la sua natività, essere, e vivere co' suoi discepoli, come poltrone

2. E a modo di Sost. Fr. Jac. Tod. 1. 4. 7. (C) Non gli piacciono i poltroni, sonnolenti, e dormigliosi. [Camp.] Alleg. Met. XIV. Siccome fanno questi poltroni e galioffi, che si mostrano infermi, acciocchè guadagnino.

3. Aver l'osso del poltrone. (M.) V. OSSO, § 8.

4. Si usa in forza di Sost. parlandosi d'Uomo pauroso, d'animo vile e dimesso, Dappoco. Petr. Frott. (C) E lascia enfiar le pance de' poltroni. Fir. Luc. 5. 5. E' son quattro, e hanno paura d'un solo; levatel di peso, poltroni. Bern. Orl. Inn. 38. 9. Rispose tosto il figliuol di Milone: La pazïenzia è pasto da poltrone.

5. † E pure a modo di Sost. d'Uomo di vile condizione. Nov. ant. 22. 1. (C) Andando lo Imperadore Federigo a una caccia con veste verdi, siccome era usato, trovò un poltrone in sembianti a piede d'una fontana. Galat. 34. Nominandolo con quella parola, colla quale è usanza di nominare i poltroni e' contadini.

6. † Come aggiunto di Atto, e sim., vale Proprio d'uomo vile. Bern. Orl. Inn. 14. 3. (M.) Ma io fra gli altri non posso soffrire, Che a donna sia pur torto un sol capello; Parmi un atto poltron di poco ardire, Di poco animo indizio, e men cervello.

[T.] Il più com. uso a noi oggidì è di chi giace in molle inerzia svogliata. T. Prov. Tosc. 229. Per i poltroni è sempre festa. O: A casa Poltroni è sempre festa. E 310. Lasagne e maccheroni, cibo da poltroni.

II. T. Un tempo, come a' Fr., valeva Pauroso, Vigliacco; nè quest'uso è qui tuttavia spento. Prov. Tosc. 162. I bravi alla guerra, e i poltroni alla scodella. E ivi: La guerra non è fatta per i poltroni. E 240. Un furfante governa cento poltroni, e cento poltroni non governano un furfante. E 239. L'arme de' poltroni non tagliano nè forano. E 120. Danari di poveri e armi di poltroni, si veggono spesso (sfoggiano quel che meno hanno). E 240. Tutte l'armi di Brescia non armerebbero la paura d'un poltrone. E ivi: Tra due poltroni, il vautaggio è di chi primo conosce l'altro.

III. A modo d'agg. T. Gente poltrona. Razza.

Altrimenti. T. Ingegno poltrone. – Scienza poltrona, Inerte alle indagini alquanto ardue del vero e del bello.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: poltroncelle, poltroncelli, poltroncello, poltroncina, poltroncine, poltronciona, poltroncione « poltrone » poltroneggiare, poltroneria, poltronerie, poltronescamente, poltroni, poltronismi, poltronismo
Parole di otto lettere: poltrivi, poltrivo, poltrona « poltrone » poltroni, polverai, polverii
Vocabolario inverso (per trovare le rime): bevatrone, pietrone, vetrone, ignitrone, positrone, cialtrone, coltrone « poltrone (enortlop) » ciclotrone, sincrociclotrone, cosmotrone, sincrotrone, elettrosincrotrone, protosincrotrone, fitotrone
Indice parole che: iniziano con P, con PO, parole che iniziano con POL, finiscono con E

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