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Informazioni utili online sulla parola italiana «posto», il significato, curiosità, forma del verbo «porre», aggettivo qualificativo, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Posto

Forma verbale

Posto è una forma del verbo porre (participio passato). Vedi anche: Coniugazione di porre.

Aggettivo

Posto è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: posta (femminile singolare); posti (maschile plurale); poste (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Aggettivi per descrivere posto (bello, brutto, tranquillo, fisso, riservato, ...)
»» Sinonimi e contrari di posto (sede, posizione, sito, luogo, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
luogo (25%), fisso (7%), sole (5%), sito (5%), unico (5%), lavoro (3%), libero (3%), occupato (3%), sedere (3%), primo (2%), teatro (2%), tavola (2%), sedia (2%), numero (2%), macchina (2%), auto (2%). Vedi anche: Parole associate a posto.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia

Liste a cui appartiene

Lista Automobile [Portiera, Posacenere « * » Quadro, Retroilluminazione]
Lista Parole Monovocaliche [Possono, Post « * » Posò, Poto]

Informazioni di base

La parola posto è formata da cinque lettere, due vocali (tutte uguali, è monovocalica) e tre consonanti. Divisione in sillabe: pó-sto / pò-sto.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con posto e canzoni con posto per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Avere un posto di lavoro è la cosa essenziale per un capofamiglia!
  • Nei mezzi publici è buona educazione lasciare il proprio posto ai più bisognosi.
  • Se tutti stessero al loro posto, il mondo sarebbe una noia mortale.
Citazioni da opere letterarie
Elias Portolu di Grazia Deledda (1928): Elias aiutò tranquillamente sua madre a smontare, poi smontò egli stesso, legò la cavalla e si caricò sulle spalle, una dopo l'altra, le colme bisaccie che contenevano provviste e coperte. E i Portolu, come tutti gli altri della tribù dei fondatori della chiesa, presero posto nella cumbissia maggiore. È questa cumbissia una lunghissima stanza, semibuia, rozzamente selciata, col sotto-tetto di canne. Di tratto in tratto, infisso al suolo, c'è un focolare di pietra, e sulle rozze pareti un grosso piuolo. Ognuno di questi piuoli indica il posto ereditario delle famiglie discendenti dai fondatori.

La signora Speranza di Luigi Pirandello (1903): Tutti d'accordo: nessuna allusione al matrimonio come se nulla fosse stato. Biagio Speranza venne con un po' di ritardo, salutò la Pentoni e gli amici e sedette al suo solito posto. Ci fu dapprima un po' d'imbarazzo; poi, a poco a poco, si prese a parlare del più e del meno. Solo il Martinelli teneva fissi su lo Speranza gli occhietti tondi da barbagianni, come se da un momento all'altro si aspettasse da lui una spiegazione di quell'indegno modo d'agire, un segno di pentimento.

L'Isola dell'Angelo Caduto di Carlo Lucarelli (1999): Prima di andarsene si fermò accanto al grammofono che frusciava, insistente e fastidioso, e con un gesto deciso sollevò la puntina e rimise a posto il braccio. Attese, nel silenzio, ma Hana non disse nulla, non si mosse, e se fece qualche rumore forse fu quello di un sospiro, un sospiro di sollievo.
Proverbi
  • Chi va via perde il posto all'osteria.
Titoli di Film
  • Un posto al sole (Regia di George Stevens; Anno 1951)
  • Il posto (Regia di Ermanno Olmi; Anno 1961)
  • Un comodo posto in banca (Regia di Edward F. Cline; Anno 1940)
Canzoni
  • Il posto della luna (Cantata da: Viola Valentino; Anno 1986)
  • Al posto del mondo (Cantata da: Chiara Civello; Anno 2012)
  • Un altro posto nel mondo (Cantata da: Mario Venuti e Arancia Sonora; Anno 2006)
  • Tutto a posto (Cantata da: I Nomadi; Anno 1974)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per posto
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: costo, mosto, pasto, pesto, porto, posso, posta, poste, posti, sosto, tosto.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: aosta, costa, coste, costi, costà, costì, foste, fosti, mosti, rosta, roste, sosta, soste, sosti, tosta, toste, tosti.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: poto, poso, post.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: posato, sposto.
Parole con "posto"
Iniziano con "posto": postonica, postonici, postonico, postoniche, postoperatori, postoperatoria, postoperatorie, postoperatorio.
Finiscono con "posto": sposto, spostò, apposto, appostò, biposto, deposto, esposto, imposto, impostò, opposto, riposto, composto, disposto, posposto, preposto, proposto, risposto, supposto, triposto, anteposto, avamposto, capiposto, capoposto, frapposto, monoposto, reimposto, reimpostò, scomposto, suesposto, trasposto, ...
Contengono "posto": apostoli, apostolo, impostore, impostori, apostolati, apostolato, apostolica, apostolici, apostolico, capostorni, capostorno, apostoliche, apostolicità, subapostolica, subapostolici, subapostolico, subapostoliche, apostolicamente.
»» Vedi parole che contengono posto per la lista completa
Parole contenute in "posto"
pos, sto, post.
Incastri
Inserito nella parola ali dà ApostoLI; in alati dà ApostoLATI; in alato dà ApostoLATO; in alici dà ApostoLICI; in carni dà CApostoRNI.
Inserendo al suo interno pos si ha posPOSTO; con tilla si ha POStillaTO; con operatori si ha POSToperatoriO; con universitari si ha POSTuniversitariO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "posto" si può ottenere dalle seguenti coppie: poca/casto, poco/costo, podi/disto, poli/listo, pomi/misto, pomo/mosto, pone/nesto, pope/pesto, pose/sesto, poso/sosto, pota/tasto, poté/testo, poto/tosto, potrà/trasto, posasse/asseto, posassi/assito, posavi/avito, posi/ito, possenti/sentito.
Usando "posto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * stomi = pomi; * stoni = poni; capo * = casto; pepo * = pesto; * stolta = polta; * stolte = polte; * stoppa = poppa; * stoppe = poppe; * stoppi = poppi; * stoppo = poppo; * storca = porca; * storci = porci; * storco = porco; * stormi = pormi; * storno = porno; * storse = porse; * storsi = porsi; * storta = porta; * storte = porte; * storti = porti; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "posto" si può ottenere dalle seguenti coppie: poise/esisto, pouf/fusto, posai/iato, posareti/iterato, posarono/onorato, posassi/issato, posavi/ivato, posavo/ovato.
Usando "posto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: coop * = costo; scoop * = scosto; * ottale = postale; * ottali = postali; * ottica = postica; * ottico = postico; * ottime = postime; * ottimi = postimi; * ottura = postura; * ottiche = postiche; * otologia = posologia; * otologie = posologie.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "posto" si può ottenere dalle seguenti coppie: mapo/stoma.
Usando "posto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: stoma * = mapo; * mapo = stoma.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "posto" si può ottenere dalle seguenti coppie: possa/tosa, possano/tosano, possiamo/tosiamo, possiate/tosiate, posso/toso.
Usando "posto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * disto = podi; * listo = poli; * misto = pomi; * nesto = pone; * tasto = pota; * trasto = potrà; poso * = sosto; impesto * = impepo; * alato = posala; * alito = posali; * avito = posavi; * ero = poster; * postale = totale; * postali = totali; como * = compost; * asseto = posasse; * assito = posassi; * ateo = postate; * turato = postura; * ureo = posture; ...
Sciarade incatenate
La parola "posto" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: pos+sto, post+sto.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "posto" (*) con un'altra parola si può ottenere: * ai = posatoi; api * = apposito; dei * = deposito; * aio = posatoio; * are = posatore; * ari = posatori; ria * = riposato; san * = spostano; case * = caposesto; iman * = impostano; * rare = prosatore; * rari = prosatori; risa * = risposato; siam * = spostiamo; deità * = depositato; sarno * = spostarono; * arsina = parossitona; * arsine = parossitone.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Dato che, Posto che, Supposto che - Il Dato che non ammette la cosa onde si disputa, ma la concede. - Posto che mette innanzi la cosa da cui trarre la conseguenza. - Supposto che, la suppone; e non solo non l'ammette per buona, ma non la tiene nemmeno per vera. Tali differenze, molto sottili, si pongono per affermare la stretta proprietà; ma nell'uso si piglia spesso l'un modo per l'altro. [immagine]
Luogo, Posto, Sito - Luogo è generico, ed è spazio da poterlo occupare comecchessia.-Posto è luogo determinato, nel quale è una villa, un paese o simili.-«La mia villa è un bel posto.»-La voce Sito è poco usata in Toscana, e suona quel medesimo che Posto; salvo che accenna anche alla situazione, all'essere, cioè, o la villa, o il paese, situati meglio o peggio, esposti, cioè, a buona o men che buona aria,ecc. [immagine]
Posto, Luogo, Buon posto, Posticino - Luogo è generico e indeterminato. - Posto è luogo determinato, onde piglia spesso significato di ufficio, o, come suol dirsi, impiego. Comunissimo è il sentir dire: « Quello è un bel posto. - Egli ha avuto un buon posto », nel qual senso suol dirsi anche un posticino, che ha maggior efficacia. - « Quello è un posticino desiderato da molti. » [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Uffizio, Carica, Dignità, Ministero, Impiego, Posto, Uffiziuolo, Impieguccio; Ufficiale, Uffiziale; La dignità, Le dignità - Ufficio dice l'opera o il dovere; carica, il peso, l'obbligo; dignità, l'importanza; ministero, l'amministrazione, la spedizione degli affari; impiego, la persona, il tempo, l'attenzione, la capacità e le circostanze tutte che concorrono in quella cosa; posto dice la situazione gerarchica nella classe in cui si è, a cui s'appartiene: vacare all'ufficio; entrare, coprire una carica; essere o montare in dignità; adempire al ministero; avere, cercare un impiego: far un buono o cattivo impiego di sè e delle cose sue; occupare un posto. Gli'impiegati vanno all'uffizio; perciò l'uffizio è il luogo eziandio ove lavorano essi impiegati ciascuno al loro posto; gli alti impiegati sono in carica, gli altissimi sono in dignità o, assolutamente, dignità, almeno son così detti e creduti: gli uffici pubblici del governo, le segreterie di Stato sono dette collettivamente ministeri. Uffiziolo è piccolo libro di divozione; a Genova è così detto un cerino ravvolto o ripiegato a modo di libro; quest'uffiziolo si suole accendere in chiesa da' ragazzi il dì de' Santi e dei morti in suffragio delle anime. Impieguccio, piccolo e mal retribuito impiego. La dignità è un sentimento naturale di altezza che l'uomo onesto può avere e anco alquanto dimostrare: le dignità invece sono onori conferiti o inerenti a cariche ed alti impieghi di cancelleria o di corte: in quest'ultima classe le maggiori dignità di ciambellano, di scudiere e va dicendo si riducono a nobilitazioni o palliativi degli uffizi di cameriere e di staffiere. Fra ufficiale e uffiziale si fa la differenza che il primo è meglio detto dell'impiegato civile del governo, il secondo del militare, dal sottotenente in su fino al generale: tutto quel corpo è detto uffizialità. [immagine]
Situazione, Posizione; Posto, Situato - Nella situazione ha maggior parte il caso; nella posizione, la volontà altrui o nostra; onde si dice mi metto in posizione, mi trovo in situazione di fare, di non fare, ecc. Il posto è proprio il luogo, la posizione che risulta dal posto medesimo: l'uomo che occupa un certo posto è o non è in posizione di fare la tal cosa. Parlando di casa, di casino di campagna o simili, dico: è situato nel tal luogo, e voglio significare il punto topografico; dicendo invece: è posto così e così, vengo a notare l'esposizione, il modo, il criterio quasi con cui venne piantato, condotto, disposto. [immagine]
Lato, Parte, Banda, Canto, Posto, Sito, Luogo - Lato è propriamente termine geometrico; la figura quadrangolare ha quattro lati; la triangolare ne ha tre. Parte è generico; tutti gli altri termini affini qui notati, ed altri che possano esservi, indicano una parte del luogo, dell'oggetto, dello spazio. Luogo dice punto o circoscrizione di spazio segnato ed affetto alla cosa che l'occupa: se ogni cosa e ogni persona stesse e fosse a suo luogo, l'ordine fisico e morale non sarebbe così di sovente stravolto. Sito è luogo più speciale; posto, più speciale ancora: sito è il luogo ove la cosa sta situata ordinariamente; posto è il luogo dov'è messa, posta, collocata per l'appunto: le cose o le persone nel cambiar di sito, portandosi da luogo a luogo, non son certe di trovar posto, o posto sicuro, o posto tanto buono quanto quello che hanno lasciato. Canto è posto rimoto, quasi ad angolo, che nasconda o protegga: chi se ne sta in un canto, in un cantuccio fa meno figura, gli è vero, ma è meno esposto a pericoli. Banda, luogo in lungo o lunghesso, oggetto in lungo disposto. Tutti questi vocaboli hanno sensi traslati o altre significazioni, ovvie però, che troppo lungo sarebbe annoverare; eccone qualche esempio: essere, stare a lato: essere o starsene a parte, vedere in parte. Ritirarsi da una banda; rannicchiarsi, accomodarsi in un canto: da canto nostro, da canto suo. Buon posto, posto lucroso per impiego; siti ameni, dolci luoghi. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Posto - Part. pass. e Agg. Da PORRE. Positus, aur. lat. Dant. Purg. 9. (C) Poste in figura del freddo animale, Che con la coda percuote la gente. Bocc. Nov. 5. g. 2. Postisi a sedere insieme sopra una cassa,… così gli cominciò a parlare. [Cont.] Lana, Canoc. 190. Non si lavorino i vetri sul piatto posto sul torno. Imp. St. Nat. XV. 3. Il Pirite, rena di cui si cuoce il rame, posta a fuoco, brucia con le fiamme di colore ed odore sulfuree.

[Cont.] Posto in malta, a secco, in taglio, di piatto. Dicesi delle pietre messe in opera nella muratura in questi varii modi. Scam. V. Arch. univ. I. 211. 43. Fare (a' terreni deboli) la camiscia sottile, e di sassi, o di ciottoli di torrenti posti leggiermente in malta, e rimboccati di grosso di fuori. E II. 143. 36. Con una lista, o regola lunga almeno quanto tutto il fusto delle colonne, e di onesta larghezza, non molto grossa… e posta in taglio… si vadi accostando a' stiletti, affermandola con altrettanti stiletti di rincontro a' primi.

2. Per Situato. Fir. Disc. an. 25. (C) La quale (gabbia) egli attaccò a certe finestre d'un palazzo che egli avea in una sua amenissima villa, posta nel gran borgo di Canneto. Fir. As. 7. Firenzuola posta a piè dell'Alpi, che sono tra Firenze e Bologna, è piccolo castello. [Laz.] E sol da quelle (mura) il parte e nel discosta (il M. Oliveto) La cupa Giosafà che in mezzo è posta.

3. Parlandosi di alberi, di giardini, o sim. vale Piantato. Car. Long. Sof. 28. (M.) Un mio giardino di mia man posto, di mia man coltivato.

4. Per Assegnato, Fermato, Determinato. Bocc. Nov. 3. g. 2. (C) Il giorno posto da lui essendo venuto. E nov. 1. g. 5. Tacito infino al tempo posto si stette in prigione. E nov. 4. ivi. Fecegli un segno posto tra loro, per lo quale egli intese ciò che far si dovea. E nov. 5. Conoscendo l'ora posta con Giannole esser venuta… fatto il segno posto, andò ad aprir l'uscio. E nov. 5. g. 10. Col quale messer Ansaldo per grandissima quantità di moneta convenutosi, lieto aspettò il tempo postogli. Din. Comp. 3. 64. Che un giorno posto dovessono essere tutti con armata mano in certo luogo…

5. Per Destinato. Mor. S. Greg. 5. 23. (M.) Levita è interpretato uomo assunto, cioè posto a divino ministero.

6. Per Supposto. Segner. Crist. instr. 2. 1. 3. (M.) Posto ciò, a procedere saviamente, conviene valersi… E 2. 12. 13. E posto ciò, che vi pare? [G.M.] E Quaresim. 9. 3. Or posto ciò, ho io più volte considerato tra me…

7. Per Paragonato. Molz. Ninf. Tib. 64. (M.) Vedesti mai sì grave pena e ria, Che posta col mio duol, lieve non sia?

8. Proposto, Affermato. Ott. Com. Par. 17. 405. (M.) Conviene che il primo posto (la prima cosa a esser posta) sia per sè noto, se per argomenti non è probabile.

9. † Detto del Sole, vale Tramontato. Vit. SS. Pad. 1. 78. (M.) Le promise venire in Gaza la sera, posto il Sole. E 2. 393. Disse quella maladetta vecchia… quello che si fa, posto il sole, non vede Iddio.

[T.] Di cose. T. Oggetti posti davanti a' suoi occhi. Car. En. 2. 412. Il dì stesso addotto E posto in cima alla sacrata rocca Fu quel mostro infelice (il cavallo, rovina della città). Buon. Fier. 1. 5. 11. La musoliera lor posta al mostaccio, Di ferro ben chiodata.

T. Prov. Tosc. 27. Chi vuole un buon bacato (il frutto de' bachi), per san Marco o posto o nato.

II. Di pers. T. Vang. Dov'era posto il corpo di Gesù.

T. Posto fra l'uscio e il muro (alle strette, fra due difficoltà).

III. Del sito. T. Casetta posta alle falde. Siena posta su' monti.

IV. Piantato. T. Prov. Tosc. 24. Casa fatta e vigna posta, mai si paga quanto costa.

V. Fig. T. Questione esattamente posta.

T. A modo d'abl. ass. Ciò posto (vale e Affermato e Conceduto, e Supposto). Dato che, par che sia tra Supposto e Posto che: pare cioè meno ipotetico del primo, men positivo dell'altro. Il Posto che pone la cosa da cui trarre la conseguenza; il supposto che la suppone: non solo non l'ammette per buona, ma non la tiene nemmanco per vera. Il Dato che, non l'ammette, ma lo concede.
Posto - Luogo. Positus sost., aur. lat. Red. Ins. 1. (C) Molto spesso ci avveniamo, o ci discostiamo, mutando lume e posto a quelle cose, che da noi si riguardano.

[Cont.] Luogo di ciascheduna cifra in un dato numero. Bart. C. Aritm. Or. Fineo, 3. Se esso numero sarà articolo, sarà rappresentato per i medesimi caratteri significativi da' quali son denominati essi articoli; e per un zero o, overo per più posti dalla destra;… sino a cento, nel qual luogo qual si voglia decina diventa centinara, cioè dieci decine.

2. Posto, per Luogo che deve essere occupato da alcuno. Salvin. Senof. 1. 27. (M.) Or dunque tumultuavan i nocchieri, si scioglieano i poppesi, e il piloto prendeva il suo posto. [Cont.] Brancac. L. Car. mil. 23. Marciando (il capitano) nella fronte delle picche, non ha da lasciare mai il suo posto, procurando sempre che i soldati si mantenghino ne gli ordini. Melzo, Gov. Cav. III. 1. Non comandano alla cavalleria se non in occasione di mostrar alle compagnie i posti ch'hanno da occupar, quando vanno di guardia al campo, ed alla corte, ed in occasione di consegnar loro le sentinelle ch'hanno da fare.

3. (Mil.) Dicesi dai militari il Luogo dove un soldato è stato messo dal suo capo. [Cont.] Melzo, Gov. Cav. III. 2. Dopo esser le compagnie arrivate al luogo della guardia, deve il tenente della compagnia, ch'esce, riferire al tenente della compagnia ch'entra, tutto quello che vi è ordine di fare; come s'ha da rondare il quartiero e batter i camini, e deve mostrargli i posti delle sentinelle, e dirgli quel più che occorre. Flor. Dif. off. piazze, III. 3. È necessario dunque in simili casi, come si è detto, incontrar gli nemici con trincere, e far de' ridutti interrati capaci di sette o di otto moschettieri, con non più di due piedi di terreno d'altezza e due altri di profondità… Avvertendo di ordinarli in maniera che l'uno con l'altro si fiancheggi, e particolarmente che sia facile la ritirata, essendo che detti posti non saranno da mantenersi molto; ma subito, sentendosi o vedendosi nemici, si dovranno abbandonar, e ritirarsi a i posti più sicuri. = Tac. Dav. Stor. 4. 78. (C) Tutore, Classico, Civile, ciascuno nel suo posto, stigava i suoi a combattere.

Onde Prendere i posti, dicesi dai militari dell'Occupare i luoghi vantaggiosi, sì per la propria sicurezza, come per offendere il nemico. Tac. Dav. Vit. Agr. c. 22. (C) Osservavano gl'intendenti, niuno aver preso meglio i posti, niun forte fatto da Agricola esser mai stato abbandonato.

[Cont.] Abbandonare il posto. Giorn. Ass. Montalc. Arch. St. It. App. 26. 358. Entrati dentro le gabbionate, non trovorno se non poco più giù la guardia; che al veder dei nostri abbandonò subito il posto, e fuggì al monte.

[Cont.] Guardare un posto. Sardi, Capo Bomb. 147. Mai un capitano che guarda un posto o sito alle frontiere del nemico, o altro passo fortificato, deve lasciare il suo posto per andare a trovare il nemico molto più potente di esercito e munizione di lui; ma lo deve aspettare allo stretto e fortificato posto, e di quivi bersagliarlo.

[Cont.] Mettere le sentinelle ai posti. Melzo, Gov. Cav. I. 8. Non men considerato de' egli (il tenente generale) essere nell'alloggiare, procurando d'elegger luoghi opportuni, provedendosi con le guardie, facendo batter i camini, mettendo gente a i posti all'intorno d'onde possa far capo il nimico, e non tralasciando di mandar le ronde.

4. Per Carica, Officio, Impiego. Segner. Mann. Febbr. 10. 2. (Man.) Contese che s'imprendono per arricchire, per avvantaggiarsi, per giungere ad alto posto. E 12. 1. Quello che presso gli uomini si chiama altezza di posto, grandezza di gloria, dinanzi a Dio che cosa è? È abbominazione. V. CARICA, § 3.

5. Modi figurati.

[G.M.] Mantenere il suo posto; Conservare la dignità del suo grado. È uomo che sa mantenere il suo posto. Fag. Commed. Ho sufficienti entrate per mantenere il mio posto. (Ho da spendere secondo il mio grado, la mia condizione).

Mettersi in posto, Porsi alcuno in atto di voler comparire quel ch'egli non è. Non com. Dat. Lepid. 105. (Gh.) Un truffatore si mise in posto,…, spacciandosi per cavaliere di gran portata,… † Minucc. in not. Malm. v. 1. p. 286. col. 1. Insuperbitosi (questo Batistone) si messe in sul posto di bello, e facendo lo spasimato… [G.M.] Fag. Commed. Si messe in posto quasi fosse un re.

6. Non saper tener il suo posto, dicesi di Chi non sa procedere secondo l'ufficio che tiene. (Man.)

7. Prender posto alla predica, fam., dicesi del Prevenire altrui in checchessia. (Man.)

8. [Val.] Salire di posto. Avvantaggiar di fortuna, di grado, e sim. Fag. Comm. 2. 208. Giungono a dispetto della povertà e de' natali, a comparire con lusso, ed a salire di posto.

9. Stare al suo posto, Non prender parte in checchessia senza essere richiesto. (Man.) [G.M.] Lei stia al suo posto, e non metta bocca nei discorsi degli altri.

10. [G.M.] Stare in posto; aff. a Tenere il suo posto; Affettar contegno di sussiego. Fag. Rim. Nel darsi al serio e stare in posto Riesce una grandissima svenevole.

11. Tenere il suo posto, vale Procedere secondo la propria condizione, o carica, Non abbassarsi. (Man.)

Tener gran posto, o sim., vale Trattarsi alla grande. Non com. Malm. 6. 71. (C) Tenne gran posto, fe' spese bestiali. Red. Lett. 1. 152. I Lettori di Padova devon tenere gran posto d'uomini neri, e di palafrenieri a livrea, e si debbon fare di maestose toghe giornalmente rinnovate; altrimenti chi non tien questo borioso posto, quand'anche fosse il più dotto, ed il più saputo cristiano del mondo, non è stimato in Padova nè poco, nè punto.

[T.] Quasi ell. Luogo disposto a tale o tale uso. T. Aver posto, Cercarlo, Trovarlo. – Trovare un po' di posto. – Posti distinti, in luogo di spettacolo, di dove veder meglio e stare più agiatamente.

E di pers. e di cosa, trasl. T. Prov. Tosc. 232. Le parole pigliano poco posto.

II. Senso milit. T. Abbandonare il posto. – Comandarlo.

III. In luogo d'educazione o di ricovero o sim. T. Posto gratuito. – Posto pagante. – Fondare due posti (assegnare la rendita occorrente per mantenere due pers. a quel posto).

IV. D'uffizio civile. T. Aspirare a un posto. – Posto d'aspirante – Perdere il posto. – Conservarlo al suo posto.

T. Posto di medico, di professore, d'usciere, di bidello.

Modi com. a parecchi de' sensi not. T. C'è, Non c'è posto?, ass., ad altri più, Lì non avevano posto (e di pers. e di cose). Assegnare i posti.

T. Posto d'onore. – Non ogni posto d'onore nel giudizio e nell'apparenza degli uomini, è posto onorevole; non ogni posto onorevole pare a tutti posto d'onore. – Si trova al suo posto, anche fig. È nella condizione che meglio conviene a lui. Difficile trovare a ciascuno il suo posto; più difficile sapercisi ben tenere. – Anche la cosa Trova o Non trova il suo posto.

T. Pigliar posto (collocarvisi a tempo e con qualche vantaggio. Pigliare, più brusco o più furtivo talvolta di Prendere). – Occupare un posto, dicono molti per semplicem. Tenerlo Essere in quello; ma veramente dovrebbe aver senso men che buono.

T. È al suo posto la pers. o la cosa. Anche trasl., Laddove conviene che sia. Inchiodato al suo posto, di pers. che non se ne possa allontanare, e non vi si trovi a suo agio.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: postmilitari, postmoderna, postmoderne, postmoderni, postmodernismi, postmodernismo, postmoderno « posto » postonica, postoniche, postonici, postonico, postoperatori, postoperatoria, postoperatorie
Parole di cinque lettere: posta, poste, posti « posto » potai, potei, poter
Lista Aggettivi: postindustriale, postmoderno « posto » postoperatorio, postribolare
Vocabolario inverso (per trovare le rime): nascosto, seminascosto, discostò, discosto, agosto, ferragosto, mosto « posto (otsop) » segnaposto, deposto, preposto, anteposto, biposto, capiposto, riposto
Indice parole che: iniziano con P, con PO, parole che iniziano con POS, finiscono con O

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