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Informazioni utili online sulla parola italiana «proprio», il significato, curiosità, aggettivo possessivo, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Proprio

Aggettivo

Proprio è un aggettivo possessivo. Forme per genere e per numero: propria (femminile singolare); propri (maschile plurale); proprie (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di proprio (personale, individuale, appropriato, adatto, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
mio (15%), nome (15%), suo (6%), improprio (6%), personale (6%), così (5%), altrui (5%), moto (4%), vero (4%), proprietà (3%), questo (2%), possesso (2%), come (2%). Vedi anche: Parole associate a proprio.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola proprio è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: prò-prio. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con proprio e canzoni con proprio per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Non pensavo proprio che tu arrivassi senza preavviso.
  • Proprio stamattina, mi sono accorta di non aver ancora pagato le bollette.
  • Tanta gente, che lavora in proprio, negli ultimi tempi non riesce ad arrivare alla fine del mese.
Citazioni da opere letterarie
La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano (2008): Una domenica papà li aveva portati sulla riva, proprio lì forse, e gli aveva insegnato a lanciare i sassi piatti per farli rimbalzare sulla superficie. Mentre gli spiegava che doveva sfruttare meglio il polso, che era quello a dare la rotazione, Michela si era sporta in avanti e aveva fatto in tempo a scivolare in acqua fino alla vita, prima che papà l'acchiappasse per un braccio. Le aveva mollato uno schiaffo e lei si era messa a frignare e poi erano tornati tutti e tre a casa, in silenzio e con i musi lunghi.

Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello (1926): Queste sono le vostre seggiole. E questo è un tavolino, che più tavolino di così non potrebbe essere. Quella è una finestra che dà sul giardino. E là fuori, quei pini, quei cipressi. Lo so. Ore deliziose passate in questa stanza che vi par tanto bella, con quei cipressi che si vedono là. Ma per essa intanto vi siete guastato con l'amico che prima veniva a visitarvi quasi ogni giorno e ora non solo non viene più ma va dicendo a tutti che siete pazzo, proprio pazzo ad abitare in una casa come questa.

Le otto montagne di Paolo Cognetti (2016): La notte dormivo su anch'io, adesso. Mi accampavo nella casa in costruzione, proprio sotto la finestra. La prima volta passai lunghe ore a osservare le stelle dal mio sacco a pelo e ad ascoltare il vento. Mi giravo dall'altra parte e anche nel buio riuscivo a sentire la presenza della parete di roccia, come se possedesse un magnetismo, o una forza di gravità, o come quando hai gli occhi chiusi e qualcuno ti avvicina una mano alla fronte e tu senti che è lì. Mi sembrava di dormire in una caverna scavata nella montagna.
Proverbi
  • Ciascun dal proprio cuor l'altrui misura.
  • Mal può rendere ragion del proprio fatto chi lardo, o pesce lascia in guardia al gatto.
Espressioni e Modi di Dire
  • Coltivare il proprio orticello
  • Portare acqua al proprio mulino

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per proprio
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: propria, proprie.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: propri. Togliendo tutte le lettere in posizione pari si ha: poro.
Altri scarti con resto non consecutivo: popi, pori.
Parole con "proprio"
Iniziano con "proprio": propriocettiva, propriocettive, propriocettivi, propriocettivo, propriocettore, propriocettori, propriocezione, propriocezioni.
Finiscono con "proprio": approprio, appropriò, esproprio, espropriò, improprio.
»» Vedi parole che contengono proprio per la lista completa
Parole contenute in "proprio"
pro, rio, propri.
Lucchetti
Usando "proprio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * prione = prone; * prioni = proni; * priora = prora; * priore = prore.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "proprio" si può ottenere dalle seguenti coppie: riapro/prioria.
Usando "proprio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: prioria * = riapro; * riapro = prioria.
Sciarade incatenate
La parola "proprio" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: propri+rio.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "proprio" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tosata = protospatario; cometari * = comproprietario.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Proprio, Privato - La cosa che è propria di uno non è d'altri; la cosa privata non è pubblica: può cosa privata essere propria, cioè del dominio, di più d'uno, ma non di tutti; la cosa pubblica è, in quanto all'uso, di tutti; in quanto alla proprietà assoluta, di nessuno. [immagine]
Particolare, Speciale, Singolare, Proprio - La e le particolarità sono segni o caratteri dell'individuo; la specialità è parte dal genere ed ha uno o più distintivi per cui viene qualificata; la speciosità è distintivo eccentrico, anormale direi; dice una specie bizzarra e curiosa non classificata ancora, bella però per la novità sua; i due sostantivi puonno provenire sì l'uno che l'altro dall'aggettivo speciale. Singolare è poi l'opposto di plurale; e proprio, d'improprio; singolare poi dicesi di cosa, di persona, di circostanza; proprio di qualità, di carattere; è poi idea sussidiaria di affermazione o possedimento dicendo, questa cosa è proprio mia, o mia propria, cioè ne sono il solo e legittimo possessore: chi pretende distinguersi per certe proprie particolarità di poco momento sciocche o ridicole non si renderà certo nè specioso nè singolare. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Proprio - e † PROPIO. Agg. Che s'attiene, e più conviene all'oggetto, ed è solamente di quell'oggetto di cui si dice esser proprio. Aur. lat. Bocc. Introd. (C) Assai ed uomini e donne abbandonarono la propria città, le propie case. Petr. Canz. 5. 5. part. I. Così l'ha fatto infermo Pur la sua propria colpa, e non quel giorno. Dant. Purg. 12. O Saul, come 'n sulla propria spada Quivi parevi morto in Gelboè. E 17. Or perchè mai non può dalla salute Amor del suo suggetto volger viso, Dall'odio proprio son le cose tute. But. ivi: Dall'odio proprio, cioè da odiare se medesimo. Volg. Mes. Levando da essi quanto puoi la propria malizia. Salvin. Disc. 2. 204. E così senza guardarsene… viene a scoprire talora ad uno a sè mal noto la propria inclinazione, la quale anco ai familiari si sarà ingegnato con artifizio d'ascondere. Bocc. Introd. E massimamente volendo dare a ciascuno luogo propio, secondo l'antico costume. E nov. 6. g. 2. Tu sai quanta e quale sia la 'ngiuria, la quale tu m'hai fatta nella mia propia figliuola. G. V. 10. 33. 1. Per propio studio, e dispendio, e podere di Galeasso, e per suo consiglio, il detto Bavero s'era mosso dalla Magna. [Laz.] Mor. S. Greg. 5. 44. Considerando noi la propria infirmità nostra, aremo per iscusati i peccati altrui. Gal. Gal. D isc. Grav. Nel sommergersi che fa il solido, tirato al basso dalla propria sua gravità, viene discacciando l'acqua dal luogo, dove egli successivamente subentra. E appresso: Pare che il solido nel sommergersi vada tuttavia alzando tant'acqua in mole, quanta è la parte della propria mole sommersa. Red. Lett. Chir. Infiniti valentuomini, che hanno veduto con gli occhi proprii quella esperienza, possono prestarne viva e certa testimonianza. E ivi. Ciascuno de' quali semi è rinchiuso nella sua propria celletta, fabbricata di sottilissime membrane, attaccate quasi alla scor a del pomo. Bart. Simb. 1. 3. La testimonianza d'un paesano in causa propria de' aversi a sospetto, e patisce eccezione.

2. Aggiunto di Nome. Nome proprio, o Proprio ass. dicesi da' Grammatici Quel nome che conviene ad una cosa o ad una persona, ed è opposto ad Appellativo. Buommatt. Tratt. 8. cap. 3. (C) In due spezie… si divide il nome sustantivo; e quel che accenna l'essenza particolare, si dice proprio; quell'altro che segna l'esser comune, è detto appellativo. Salv. Avvert. 2. 1. 1. Adunque in sustantivo, e in addiettivo in questo luogo basti dividere il nome. Il sustantivo, in appellativo ed in proprio.

3. Aggiunto di Senso, Voce, Modo, o sim., dicesi d'Un senso, d'Una voce, d'Un modo adoperato nel suo significato naturale, e primitivo; ed è contrario di Figurato. Salvin. Pros. Tosc. 133. (M.) Gli esempli di prosatori, di poeti, di antichi, di moderni, deono con la definizione accordarsi, e col latino ancora che vi si appone; distinguersi i varii significati, precedere il proprio, seguire il figurato.

Aggiunto di Verbo, Vocabolo, vale Unico a rendere esattamente l'idea che si vuole esprimere. [Cont.] Lom. Pitt. Scul. Arch. 680. Quanto alle parole meno approvate, elle sono così proprie di quest'arte, e per conseguenza così significanti appresso i pittori, che non si potevano in alcun modo tralasciare volendo essere inteso; poi che con un'altra parola sola non era possibile significare il medesimo. = Varch. Ercol. 51. (M.) Prosare, onde prosatori, sebbene ha il suo proprio significato, cioè scrivere in prosa, ovvero, come dicevano i Latini, non avendo un verbo proprio, scrivere in orazione sciolta, ovvero pedestre; nondimeno… Ces. Bell. Dant. 1. 200. Ed anche il suo linguaggio (di Dante) è tutto sopra la prosa, e 'l comune immaginare e parlare della gente; così in voci elette, proprie, efficaci.

4. Aggiunto di Amore, vale a dinotare l'amore che si ha verso se stesso; e per lo più si prende in mala parte, e allora accenna ad amore sregolato di se stesso, ad opinione troppo vantaggiosa di se medesimo. Salvin. Disc. 2. 380. (M.) I quali rappresentando genii boscherecci… lontani erano da ogni adulazione e da ogni lusinga, pesti delle grandi corti, e delle grandi cittadi, nelle quali l'uomo per l'innato amor proprio ne' proprii vizii adulatore di se stesso, diviene poi per funesto contagio adulatore degli altri. Bern. Rim. 1. 15. (Man.) Infin quest'amor proprio ha del bestiale, E l'ignoranza che va sempre seco, Fa che 'l mal bene, e 'l ben si chiama male.

[Cont.] Buonarr. M. V. R. 51. Lo specchio Non mente, s'amor proprio non l'appanna.

5. Proprio, per Medesimo. Stor. Nerb. (M.) Fattogli giurare d'esser obbedienti a Nemerighetto suo nipote, come alla sua propria persona. Cas. Lett. 6. La supplico, che si degni udirlo, e prestargli fede come farebbe a me proprio. Pist. S. Gir. 382. E quelle tali persone, che mostrano una cosa, e fanno un'altra, sì sono vane e amatrici di loro proprie. Castigl. Corteg. 9. Non poteva fuggire almen quelle medesime calunnie, che al proprio Boccaccio son date circa queste. Vit. S. Gir. 93. Ma come furono loro presso, vidongli accompagnati con quella propria compagnia, ch'è detto di sopra.

Borgh. Orig. Fir. 43. Se (Firenze) non era in questo sito, non è più quella, ma un'altra; onde necessariamente ci converrà confessare, che questa fosse fatta di nuovo: essendoci chiarissimi segni, e piuttosto certissimi testimonii, che ella è propria quella che fu ai primi coloni assegnata (qui propria sta quasi in forza d'avverbio). Fr. Giord. 293. (M.) Questa passione di Cristo, avvegnachè fosse per la salute di tutti comunemente…, nondimeno il ti puoi recare a servigio, come se per te proprio l'avessi sostenuta.

6. Per Tutto suo, Intrinsico. Fir. As. 158. (M.) Pensava infra sè, che ancorchè fusse con lei adirato…, se non con le matrimoniali carezze, almeno con preghi, e ufficii servili renderselo binevolo e proprio (come il propriamque dicabo di Virgilio).

7. Intimamente attenente. Cavalc. Espos. Simb. 1. 247. (M.) A Dio è propria la misericordia. E 267. A Dio è proprio il perdonare. [Val.] Adim. Sat. 4. Opra d'alma real ben degna e propia.

[Cont.] Imp. St. Nat. XV. 3. Sono anco al solfo proprie la lucidezza, ed alle volte la trasparenza.

8. Per Conveniente a qualcuno, o a qualche cosa. Salvin. Pros. Tosc. 1. 114. (M.) Quel della tavola è il tempo, nel quale gli uomini s'aprono, e si fan franchi, tempo proprio per le consulte. E Disc. 3. 150. Or qui, se cosa poco propria non fosse, e mal confacente all'universal letizia di questo giorno, il mescolare ad essa le riprensioni, e i rammarichi, io fieramente me la prenderei contra quella iniqua e scellerata razza di umane belve. [Laz.] Bart. Ricr. Sav. 1. 1. Una figura comunque si vuole atteggiata con sì poche linee, ma quelle sì proprie di quel che fanno, che come non può torsene alla figura senza disfigurarla, così nè anche aggiungerne senza confonderla.

9. Per Atto a produrre un effetto, Che può servire a una data cosa. Buon. Fier. 1. 2. 2. (Man.) A quell'altro… se gli adeschi il sonno Con bagni, elettuarii, e suffumigi Proprii a conciliarlo.

10. † Per Che si contiene con aggiustatezza. Cron. Vell. 17. (C) È molto savio, intendente, e faccente, e assai industrioso, altiero, e propio, e molto ardito, leale, diritto. [G.M.] C'è chi dice: Uomo proprio, Persona propria; che veste con decenza. E anco: Ha molta proprietà nel vestire. Ma sono brutti gallicismi.

[G.M.] Ellitt. fam. La più propria; La miglior risoluzione; Il miglior partito. Fag. Com. Così sarà la più propria. – A certa gente, la più propria è non rispondere.
Proprio - e † PROPIO. S. m. Quello che precisamente si attribuisce all'una cosa e non altra. Sassett. Lett. 44. (Man.) Che mi pare a me il proprio di tutte queste ingenerazioni. † G. V. 12. 13. 4. (C) E ben disse il proprio messer Farinata l'antico degli Uberti (cioè la verità).

[Cors.] † Accompagnato col terzo caso. Gucc. Viag. 353. Il detto paese molto ha propio al paese nostro di Toscana (cioè propio del paese nostro ecc.).

2. Per Proprietà, Dominio, Il possedere. G. V. 7. 145. 1. (C) E acquistò in proprio il ducato d'Osterich, e gran parte di quello di Soavia (cioè per sè). E 9. 156. 1. Jesù Cristo fu tutto povero, senza avere niuno proprio, nè in comune. G. V. 10. 3. 17. Rinnovò la quistione mossa in corte, che Cristo non ebbe propio, come il Papa, e la chericia amavano propio. Tratt. pecc. mort. (C) Quelli di religione che son proprietarii ed hanno botato di vivere senza pro prio. [Val.] Pucc. Centil. 56. 84. Che non avesser propio nè comune.

3. † Essere senza proprio, vale Essere spropriato, Aver dato tutto, e non aver più cosa alcuna del suo. Coll. Ab. Isaac. cap. 10. (C) S'altri non sarà sanza propio, non potrà esser liberata l'anima sua dalla tribulazione de' pensieri.

4. Fig. Gr. S. Gir. 8. (M.) La carità perfetta e buona non ha invidia, e non ha propio. (Ap. Non quaerit quae sua sunt.)

Proprio, talora vale Soggiorno proprio, Abitazione propria. Dant. Par. 1. (M.) Molto è licito là, che qui non lece Alle nostre virtù, mercè del loco Fatto per proprio dell'umana spece. T. Qui può intendersi anco per agg.

5. Avere a proprio una cosa, vale Possederla, Averne la proprietà. Più com. In proprie. Tratt. Fr. Pov. 417. (Man.) Santo Benedetto nella regola sua comanda, e dice: Niuno ardisca d'avere alcuna cosa a propio al postutto, nè libro, nè tavoletta, nè graffio.

6. [G.M.] Avere per proprio, fig. Segner. Crist. Instr. 1. 5. Dottrina confermata abbondantemente coll'autorità de' Teologi, i quali hanno per proprio di esaminare il vero per lo sottile, e di non esagerare insegnando. Ora, forse più com., si direbbe: Hanno questo di proprio; come cosa che ad essi propriamente spetta, o è della natura, dell'ufficio loro. Quibus proprium est.

7. Essere proprio di o ad alcuno, dicesi allorchè si vuole denotare che una data qualità è posseduta, o conviene particolarmente ad alcuno. Amm. ant. 3. 3. 6. (C) Proprio è di savio, che quello, che in ciascuno è ottimo, egli se può, faccia suo. E 19. 3. 18. Tu, Cesare, nessuna cosa suogli dimenticare, se non le ingiurie, che questo è proprio all'animo, e allo 'ngegno tuo. Borgh. Rim. 26. (Man.) Modi celesti alteramente umili, Come è proprio al terren, che 'l centro aggrave, Son doni proprii a voi, donna divina. [Cont.] Picc. A. Instr. filos. 124. Ogni volta che vedremo esser differenzia e discordanza di tempo tra 'l proprio, che s'assegna, e 'l soggotto di quello, di maniera che non stieno in ogni differenzia di tempo insieme, allora arditamente negheremo esser veramente assegnato per proprio: come se diremo, che proprio dell'uomo sia navigare.

In certi costrutti equivale al Particolare, al Fare particolare di uno. Cecch. Spir. 4. 9. (Man.) Il proprio mio non fu mai di giuntare Persona, nè so intender questo vostro Parlare. [G.M.] E Dot. 1. 1. Io so ben ch'egli è 'l proprio vostro di Diventare, invecchiando, più tenaci.

8. Esser tenuto del proprio, o sim. vale Essere obbligato a rifare ogni danno col proprio avere. Instr. Canc. 3. (M.) Appuntino tutti quelli che mancheranno… alla pena d'esser tenuti del proprio per ogni danno o interesse del comune, e luogo mancando.

9. In proprio. Posto avverb., vale Particolarmente, A proprie spese. Guicc. Stor. 2. 83. (M.) A questo effetto avendo ciascun di loro riordinato le sue genti, avevano parte a comune, parte in proprio condotto di nuovo molti uomini d'arme.

10. Scrivere in proprio ad uno, vale Scrivergli direttamente. Galil. Op. Lett. 7. 15. (Man.) Le quali (buone feste) parteciperà con vostro padre veramente Buonaventura, perchè io per ora non gli posso scrivere in proprio. E 31. Tale era il nostro appuntamento, e però rare volte ho scritto a lei in proprio.

11. Nel num. del più, vale Gli antenati della propria città, e paese. Salv. Avvert. 12. 19. (M.) Reputino orrevol cosa, e per la lingua, e per sè, che con qualche fatica, e con alcuno studio, eziandio de' suoi propi, il pregio se ne guadagni.

12. Prov. Lasciare il proprio per l'appellativo. Lasciar le cose certe e sicure per le incerte, e dubbiose. (C) V. APPELLATIVO, § 2.

[T.] Quel che appartiene più intimamente e singolarmente all'oggetto, quello che lo distingue da altri d'altro genere, o anco da' singoli del medesimo ordine.

T. Proprio opponesi dunque a Comune; onde nel ling. eccles. dicesi Uffizio proprio, contrapp. al Comune de' martiri, de' pontefici, de' confessori, nel quale uffizio sono salmi, lezioni, messa adattata nominatamente a tale o tal santo.

T. Ciascuno nella propria città. – In casa propria. Prov. Tosc. 256. Non si cava mai la sete, se non col proprio vino. Menz. Sat. 95. Nè dal proprio mestiero accattan scuse.

T. Bracciol. Scher. Dei, 17. Scopa sugli orli aperti ogni pendice Ella di propria man donna e massara.

T. Nell'inviare lettera o altro, scrivesi In proprie mani (da consegnare alla persona in sua mano). – Chi scrive o sottoscrive lo fa Di propria mano, afferma di farlo Di mano propria, e in abbreviatura, Mano propria, M. P.

II. Sensi spirit. T. Di suo proprio moto; onde il s. m. Motu proprio.

T. La saviezza che gli è propria. – La cortesia che gli è propria. – Che è propria di lui, pare che determini meglio; ma coll'A o colla forma corrispondente Gli, può talvolta denotare qualcosa più intimo.

T. Sull'anal. di Amor proprio, che ora vale Innato e necessario amore di sè, del proprio essere (in quanto l'uomo non può non si amare come ente); ora vale Eccedente amore della preminenza sugli altri. D. 1. 17. Ma, perchè mai non può dalla salute Amor del proprio obbietto volger viso, Dall'odio proprio son le cose tute (dall'odio di sè. Non può l'ente odiare sè stesso).

III. T. Suo proprio, rinforza; e più ancora se dicasi Suo proprio di lui. Altro modo enf. Tutta proprio di loro. – Ella ha una grazia tutta sua propria.

IV. Sost. quasi neut. T. Il proprio de' grandi ingegni e de' grandi animi, è riconoscere non tanto quel ch'hanno, quanto quello che ad essi manca, ma riconoscerlo senza rancore. Gr. τὸ ἥδιον. – Il proprio e il vero della storia.

V. Della proprietà di beni esteriori. T. Baldin. Decenn. 6. 440. Nel licenziarli, sempre gli accompagnava con qualche carità del suo proprio. – Dare del proprio.

T. Miniera che si possede in proprio per titolo particolare. Arrighet. 1. Se tu avessi disposto nell'animo tuo, i beni temporali avere a fitto non a perpetuale possessione, avere ad uso non a proprio, l'anima tua sarebbe sana (più com. In proprio).

Ass., non com. ma efficace. T. Stat. Sped. Altopasc. Del frate che hae proprio.

VI. In senso sim. quasi fig. T. Vang. Venne nel proprio, e i suoi non l'accolsero. – Creare del proprio. – I generosi e ricchi di lodi meritate, nel lodare abbondano, perchè dànno del proprio; i piccoli sono miseri e avari, o prodighi per spensierataggine o vigliaccheria.

VII. Senso log. e gramm. Agg. T. Nome proprio, opposto a Comune. [Cors.] Bart. Grand. Crist. 9. T. 1. p. 236. Il nome proprio d'Atanagi, potersi chiamare nome comune di tutte le virtù.

VIII. Opposto a Figurato. Agg. e Sost. T. Senso proprio. – Certe voci usansi meglio nel proprio; altre nel figurato o traslato.

IX. T. Voce propria, che più determinatam. nell'uso com. della lingua denota l'idea. Il proprio del vocabolo. – Oltre alla voce propria, ce n'è che accennano a quell'idea per analogia, per estensione, per abusione. – Stile proprio, in cui le voci e le locuzioni sono con proprietà, secondo l'indole e la ragione della lingua, adoprate. – Anche Scrittore proprio, Che osserva la proprietà del parlare.

X. Avv., è per lo più mod. enf. T. Ne avevo proprio di bisogno. – Mi disse gli facevo proprio una grazia. – Qui non si sa proprio nulla. – Sono proprio scontenta. – Costipazione che mi ha preso proprio bene. – Sono proprio un canchero. – Son proprio fatto, Chi è stracco, o che ha sonno da non ne poter più, o ha mangiato da non poter mangiare più.

T. Lui proprio in petto e in persona.

T. A modo d'escl. per ell. Proprio! è così per l'appunto. – Interrogando, in forma di più o men dubbio: Proprio? (è egli così veramente?). – Per più enf. Proprio, ma proprio!
† Proprio - e PROPIO. Avv. Propriamente. Petr. Son. 93. part. I. (C) Quand' io v'odo parlar sì dolcemente, Com'amor proprio a' suoi seguaci instilla. Dittam. 1. 9. (Man.) Erra per certo, che, stando il suo tondo, Non giugnerebbe a cotanto ad assai, E proprio l'abitato è di men pondo. Fr. Giord. Pred. R. Voglio dargli d'una spada proprio in quello stesso luogo, in cui mi ha colpito. Bellinc. 173. Ch'e' par proprio, ch'e' torni dal barbiere. E 268. Diciam ch'io son d'ognun proprio il solletico. Bern. Orl. Inn. 66. 11. La spada proprio a quel modo gli mise, E dalla spalla al fianco lo divise. Dittam. 1. 26. (C) Qui ritorno a colui che propio nacque Per me, che poi che nella Spagna giunse, A far mio pro un'ora non si tacque. Dant. Conv. 133. Non sarebbe da lodare la natura, se sappiendo propio che li fiori d'uno arbore in certa parte perder si dovessono, non producesse in quello fiori.

2. Per Propriamente, Con proprietà di vocabolo. Dant. Par. 11. (Man.) Però chi d'esso loco fa parole, Non dice Ascesi, che direbbe corto, Ma Oriente, se proprio dir vuole.
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Parole in ordine alfabetico: propriamente, proprie, proprietà, proprietari, proprietaria, proprietarie, proprietario « proprio » propriocettiva, propriocettive, propriocettivi, propriocettivo, propriocettore, propriocettori, propriocezione
Parole di sette lettere: proposi, propria, proprie « proprio » proroga, prorogo, prorogò
Lista Aggettivi: propositivo, proprietario « proprio » propulsivo, prorogabile
Vocabolario inverso (per trovare le rime): collutorio, assolutorio, avorio, lavorio, uxorio, incipriò, inciprio « proprio (oirporp) » improprio, approprio, appropriò, esproprio, espropriò, sussurrio, trio
Indice parole che: iniziano con P, con PR, parole che iniziano con PRO, finiscono con O

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