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Informazioni utili online sulla parola italiana «rabbia», il significato, curiosità, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Rabbia

Parole Collegate

»» Aggettivi per descrivere rabbia (furiosa, violenta, feroce, repressa, forte, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
ira (28%), cane (11%), collera (4%), furore (4%), repressa (3%), dolore (3%), furiosa (3%), malattia (3%), moto (2%), nera (2%), sentimento (2%), rancore (2%), rosso (2%), idrofobia (2%), furia (2%). Vedi anche: Parole associate a rabbia.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Treccani | Wikipedia

Liste a cui appartiene

Lista Parole con un dittongo [Qui, Quindi « * » Sangue, Schiena]
Lista Sentimenti [Perdono, Pietà « * » Riconoscenza, Rivalsa]

Informazioni di base

La parola rabbia è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: bb. Divisione in sillabe: ràb-bia. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con rabbia e canzoni con rabbia per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • La rabbia canina si manifesta con la perdita di saliva, difficoltà di abbaiare e paralisi della mandibola.
  • Provai una grande rabbia quando mi dissero che non avevo superato il concorso.
  • Con dolore, abbiamo dovuto sopprimere il nostro cane, perché aveva contratto la rabbia.
Citazioni da opere letterarie
Una grande storia d’amore di Susanna Tamaro (2020): Un muro di pioggia che sembra voler affogare il mondo. Smontato dal servizio, mi avvio verso casa con una valigetta in mano. Desidero solo stare un po' al caldo e in pace; non è stata una bella traversata quella di ritorno dal Pireo. L'acqua che cade abbondante, quasi con rabbia, sui marciapiedi e sui canali mi spinge ad affrettare il passo. Anche se non ci sono turisti in giro, per abitudine percorro sempre le calli e i ponti meno conosciuti.

Il re nero di Maico Morellini (2011): — Onorevole, lei sa cosa sta rischiando? — domandò l'investigatore, masticando con rabbia. — Si rende conto delle prove che l'accusa sta raccogliendo? Il DNA è una cosa seria. I criminali si sono evoluti e tecnologicamente si trovano un passo avanti alle forze dell'ordine, è una storia vecchia come il mondo. Ma il codice genetico, quello resta la prova più sicura per mandare alla forca qualcuno. No, non mi guardi in quel modo. So che non rischia la vita in questa faccenda, almeno fino a quando non deciderete di reintrodurre la pena capitale come nell'antica Grecia.

Il deserto dei tartari di Dino Buzzati (1940): Il Monti era livido per la rabbia. Non c'era dunque più niente da fare. Quelli del nord avevano ormai occupato anche la cima. Il capitano sedette sopra un macigno della cengia, senza badare ai suoi soldati che continuavano ad arrivare dal basso. Proprio in quel momento cominciò a nevicare, una neve fitta e pesante, come di pieno inverno. In pochi istanti, quasi incredibile, le ghiaie della cengia divennero bianche e la luce venne improvvisamente a mancare. Era piombata la notte a cui nessuno fino allora aveva seriamente pensato.
Proverbi
  • L'uccello in gabbia canta per invidia o per rabbia.
  • Chi si prende d'amore, si lascia di rabbia.
  • Amor, dispetto, rabbia e gelosia, sul cuore della donna han signoria.
Titoli di Film
  • La rabbia giovane (Regia di Terrence Malick; Anno 1973)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per rabbia
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: gabbia, rabbie, rabbio, robbia, sabbia.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: gabbie, sabbie.
Con il cambio di doppia si ha: razzia.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: abbia, rabbi.
Altri scarti con resto non consecutivo: raia.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: rabbica, rabbuia, riabbia.
Parole con "rabbia"
Iniziano con "rabbia": rabbiacce, rabbiaccia.
Finiscono con "rabbia": arrabbia.
Contengono "rabbia": arrabbiai, arrabbiamo, arrabbiano, arrabbiare, arrabbiata, arrabbiate, arrabbiati, arrabbiato, arrabbiava, arrabbiavi, arrabbiavo, arrabbiammo, arrabbiando, arrabbiante, arrabbiarsi, arrabbiasse, arrabbiassi, arrabbiaste, arrabbiasti, arrabbiarono, arrabbiatura, arrabbiature, arrabbiavamo, arrabbiavano, arrabbiavate, arrabbiandosi, arrabbiassero, arrabbiassimo.
»» Vedi parole che contengono rabbia per la lista completa
Parole contenute in "rabbia"
abbi, abbia, rabbi. Contenute all'inverso: bar.
Incastri
Inserito nella parola ari dà ARrabbiaI; in armo dà ARrabbiaMO; in arno dà ARrabbiaNO; in arre dà ARrabbiaRE; in arte dà ARrabbiaTE; in arti dà ARrabbiaTI; in arto dà ARrabbiaTO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "rabbia" si può ottenere dalle seguenti coppie: rane/nebbia, raro/robbia, rasa/sabbia.
Usando "rabbia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: dura * = dubbia; gara * = gabbia; nera * = nebbia; sara * = sabbia; sura * = subbia; * ani = rabbini; * ano = rabbino; * anici = rabbinici.
Lucchetti Riflessi
Usando "rabbia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: roar * = robbia; * aioni = rabbonì.
Cerniere
Usando "rabbia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ter = abbiate; * tener = abbiatene.
Lucchetti Alterni
Usando "rabbia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: dubbia * = dura; nebbia * = nera; * nebbia = rane; * robbia = raro; subbia * = sura; ara * = arrabbi.
Sciarade incatenate
La parola "rabbia" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: rabbi+abbia.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "rabbia" (*) con un'altra parola si può ottenere: * umo = rabbuiamo; * uno = rabbuiano; * uva = rabbuiava; * onte = rabboniate; * unte = rabbuiante; * unti = rabbuianti.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Rabbia, Stizza - Rabbia è eccesso d'ira acerbissima dimostrata con atti e parole. - Stizza è ira mossa da dispetto, spesso voluta celare, ma più spesso significata con parole non violente ma dispettose e pungenti. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Ira, Escandescenza, Iracondia, Rabbia, Iracondo, Irascibile - Iracondo è l'uomo proclive, facile all'ira: onde, ira diremo l'atto, iracondia l'abito. Escandescenza è ira che bolle e ferve; ma si sfoga in parole per lo più, e in atti talvolta: rabbia è ira repressa, che cova: guai se scoppia! L'irascibile è pur frequentemente facile all'ira; l'iracondo lo è per abito, per non essersi corretto dal malvezzo d'adirarsi: l'irascibile, se non sa moderarsi, diviene iracondo. [immagine]
Imbestialire, Imbestiarsi, Entrare in bestia, Saltare in bestia, Montare in bestia, Essere in bestia, Uscir de’ gangheri, Infuriare, Infuriarsi, Entrar in furia, Montar sulle furie, Montar la furia, Montar la stizza, La collera, Dar nelle furie, Essere in furia, Montare in collera, in rabbia, in ira, Dare in escandescenze - In collera, in ira, in rabbia, in furia, in bestia, son modi che progrediscono uno dopo l'altro dal più al più: entrare è il principio: montare, il progresso; essere, il pieno stato; saltare è un entrare e un montare più precipitoso: chi è in furia, per esserci saltato o montato, dà naturalmente nelle furie: è la manifestazione in atti del violento stato dell'animo. Dare in escandescenze è perdere quasi la ragione per l'ira e il dolore, e prorompere in atti o in grida disperate. Uscir de' gangheri è meno assai, ed è per ciò che è modo dello stile faceto; e così montare la stizza, che può indicare dispetto, ma non vera rabbia. Infuria chi ha o pare avere le furie in corpo, chi si move, fa, parla a precipizio: infuria il vento, il mare, gli elementi tutti quando scatenati si agitano con fracasso, alla dirotta: imbestialire di essi non si direbbe, perché non hanno ragione; onde imbestialire, solo dell'uomo che alla ragione fa il sordo e si lascia dagl'istinti animali del corpo unicamente condurre. S'infuria chi si mette in questo stato. Imbestiarsi è più d'imbestialire, è quasi divenir bestia non per accesso subitaneo di collera, ma per la perdita quasi totale d'ogni lume dell'intelletto. [immagine]
Rabbia, Adiramento, Risentimento, Sdegno, Disdegno, Dispetto, Indignazione, Collera, Collere, Cruccio, Corruccio, Furore, Sfuriata, Smania - Dispetto è il meno di tutti; si sente nell'animo se qualche cosa non ci va a versi, o se qualche persona fa cosa contro nostra aspettazione o desiderio; se l'interno dispetto si mostra con un leggiero corrugar di ciglio o di labbra, allora è corruccio: cruccio dice più che non indica la sua somiglianza con corruccio; il cruccio è dolore, pena morale, dispiacere risentito per cagione vera o immaginaria che sia: uomo o donna pieni di crucci possono dare in ismanie se quelli troppo a lungo perdurano, o se chi li soffre è di fibra troppo sensibile e irritabile. «Collera, in origine, è l'umore (xολή) che rende l'uomo irritabile e pronto allo sdegno, al risentimento, all'ira», così Tommaseo. La collera adunque è moto del temperamento; e v'hanno degli uomini collerici, come de' biliosi, de' linfatici: la collera muove all'ira, che è forte sdegno, alla rabbia; ma sdegnarsi e arrabbiarsi può l'uomo d'umore pacifico e dolcissimo; che anzi v'ha l'adagio che: chi vuole vedere uno in furia faccia arrabbiare un uomo pacifico: la rabbia, nell'uomo, è passione violentissima, scoppii o no; e può degenerare in furore, in demenza, o pazzia; negli animali, è malattia mortale. Collere sono quei moti d'ira che per effetto del temperamento diventano poco meno che abituali; poca cosa per sè, isolatamente; molta, considerate nell'insieme, perchè con persona di tal fatta non si può alla lunga convivere. Le finte collere, le dolci ire, l'immensa rabbia, il fiero sdegno, le interne smanie, gl'infiniti crucci, il cieco furore, sono modi di dire e da senno e da burla. Disdegno non è sdegno o ira, è piuttosto spregio o ripugnanza verso cosa o persona, è moto più d'orgoglio che di collera; l'indegnazione si risente per fatto non giusto o creduto non tale; è risentimento o moto di quell'equità naturale che si chiama complessivamente coscienza; l'adiramento è principio o moto d'ira, ma che non passa certi limiti. Sfuriata è moto d'ira accompagnato da smanie, da grida o da altro segno esterno; impetuosa, ma passeggiera, per la ragione del nil violentum durabile. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Rabbia - Sono stati consigliati ed impiegati molti mezzi contro l'idrofobia dichiarata. Nel 1824 il dottore Heller, membro dell'Accademia Reale di medicina di Parigi, comunicò a questa società un fatto il quale è stato osservato pure di recente in Francia; cioè, che in Grecia si esamina attentamente la lingua agl'individui che sono stati morsi, perchè otto o nove giorni dopo la morscatura nascono da ogni parte della lingua e vicino al suo filetto delle pustolette chiamate da Greci lyssés; in queste sembra sia contenuta la virulenza rabbica; appena comparse si tagliano, e si canterizzano le piaghe con un ferro caldo. Con tal metodo si pretende salvare la persona dall'idrofobia.

Dicesi che i Russi abbiano una pianta la quale guarisce dalla rabbia. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Rabbia - S. f. Malattia propria dei cani, ma altri animali ancora possono patirne, ond'hanno in orrore tutti i liquidi e gli rende inquieti, avidi di mordere tutti gli altri animali, che morsi anch'essi di simil malore s'infettano, e finalmente in pochi giorni gli uccide. Rabies, aur. lat. [Cont.] Matt. Disc. Diosc. VI. 91. E perchè, essendo i cani nel continuo consorzio de gli uomini, sono molto più atti a morderlo quando son carichi di rabbia che qual si voglia altro animale mortifero, meritamente e con ferma ragione ne trattò prima di tutti gli altri Dioscoride, sapendo molto bene egli di quanta grande importanza sieno i pericoli che ne succedono. = Lib. Masc. (M.) Il giumento rabbioso fa quello che il pazzo, e maggiori cose, perchè morde gli altri animali, e appicca loro la rabbia. [Laz.] Bart. Geogr. c. 23. L'invidia de' cani, le furie de' lioni, la malizia delle serpi, la rabbia implacabile delle tigri.

Prov. La rabbia è, o sta, o rimane tra' cani; e vale: La discordia è tra gli eguali, e tra persone del medesimo ordine. Tac. Dav. ann. 1. 44. (C)Cesare gli lasciava, perchè non essendosene imbrattato. la rabbia rimaneva tra' cani (il testo lat. ha: penes eosdem saevitia facti, et invidia erat). Menz. Lett. Red. 75. (Man.) Manco male, che la rabbia stia tra i cani.

2. E a quella similitudine si piglia per Eccesso d'ira e di furore e Appetito di vendetta, e di usar crudeltà. Cavalc. Med. cuor. 55. (C) Rabbia di fiera pessima è dilettarsi di sparger sangue, e rodere altrui. Bocc. Nov. 5. g. 2. Quasi per doglia fu presso a convertire in rabbia la sua grande ira. E nov. 3. g. 8. Calandrino, faticato dal peso delle pietre. e dalla rabbia, con la quale la donna avea battuta…, non poteva raccogliere lo spirito a formare intera la parola alla risposta. E nov. 3. g. 9. Ben veggio che io son morto per la rabbia di questa mia moglie.Amet. 8. Ma le Muse, turbato il loro sollazzo per la canina rabbia, levate con alta voce, appena in pace posero i presti cani. G. V. 10. 122. 2. E con questo era sì gran rabbia del popolo in Orto San Michele, che convenia che vi fusse a guardia dell'oficiale le famiglie delle signorie col ceppo e con le mannaje, per fare giustizia. Dant. Inf. 27. E quegli attorse Otto volte la coda al dosso duro, E poichè per gran rabbia la si morse, Disse… E Purg. 11. Ond'era sire quando fu distrutta La rabbia fiorentina. Petr. Son. 19. part. III. L'ira Tideo a tal rabbia sospinse, Che morend'ei si rose Menalippo. Boez. Varch. 4. Rim. 1. Crucciosi in vista, e pien di rabbia il core. [Val.] Zanc. Eneid. 8. 699. Pacificamente regnò infino a tanto che le rabbie della battaglia e 'l desiderio dell'avere seguirono. [G.M.] Segner. Quaresim 3. 9. Si nutron di rabbia, si pascono di rancore. E 13. 6. Ella (Agrippina) avrebbe prorotto in maggiori smanie, considerando non poter lei sfogar la rabbia che contro di se medesima. E più sotto: Fremeranno di rabbia. – Ho una rabbia addosso … una rabbia che mi pela. [Laz.] Mont. Il. 15. 27. Tu pendola ondeggiavi, e per l'eccelso Olimpo ne fremean di rabbia i numi, Ma sciorti non potean. E 16. 71. Ma il cor mi rode acerba Doglia, in pensando che rapirmi il mio Un mio pari s'ardisce… È questo, Questo il tormento, il dispetto, la rabbia, Onde l'alma è angosciata.

Prov. Chi si piglia per amore, si tiene poi per rabbia; e dicesi di chi si marita, o si ammoglia per amore, e da ivi a non molto conosciuti i difetti morali e fisici dell'oggetto tanto amato e desiderato, se ne pente e ne ha dolore. (Man.) [G.M.] E più com. Chi per amor si piglia, per rabbia si scompiglia.

[Val.] Mandare rabbie. Arrabbiarsi. Fag. Bim. 3. 124. Mando rabbie a palate.

3. Per Eccessiva cupidigia. Bocc. Nov. 10. g. 2. (C) S. Gio. Grisost. 27. Con tanto affetto e rabbia intendiamo pure a raunar pecunia. Teseid. 4. 47. La smarrita labbia Prego mi serbi, o nuova me la crea; Sotto la qual coverta la mia rabbia, Vedendo Emilia, contento mi stea. Fr. Giord. 47. Sicchè per questo fuoco (di concupiscenza), e per questa rabbia ch'è in te vai cercando le femmine,… Ma perchè tu ardi, ed hai questa rabbia in te…, imperò le vai cercando. Fag. Rim. 3. 86. Avete quella rabbia di studiare Così fatta nell'ossa, che…

4. [G.M.] Far rabbia; Far arrabbiare o indispettire apposta. Compon. dramm. Io vo' star qui per farvi rabbia. Ed anche Cagionare ira, stizza.Veder tanta ingratitudine fa rabbia. Mi fa rabbia costui colla sua indifferenza.

5. [G.M.] Imprecazione da non ripetere. Fag. Commed. Che ti venga la rabbia! Menz. Sat. Che vi pappi la rabbia! (men com.).

6. † Per una Specie di malore, che anche si dice Stizza. Bocc. Nov. 7. g. 8. (C) Rossa divenuta come rabbia, e tutta di sangue chiazzata, sarebbe paruta, a chi veduta l'avesse, la più brutta cosa del mondo.

7. Trasl. Dant. Inf. 29 (C) Come ciascun menava spesso il morso Dell'unghie sopra sè per la gran rabbia Del pizzicor, che non ha più soccorso.

8. Altra fig. Gard. G. Rinforzandosi la rabbia de' venti, enfia il pelago… Ovid. Simint. 1. 95. (Man.) La crudele rabbia de' venti inasprisce con le mosse onde. Hor. Rabiam Noti.

9. Di rabbia o Della rabbia, locuzioni che vagliono Nulla, Niente affatto. Baldov. Comp. Dramm. 2. 12. (Man.) Ven. Adesso Con l'occhio attentamente D'ogni parte scorrete, E sappiatemi dir ciò che vedete. Cas. Per quanto in qua e in là guardato i' abbia, Non veggo della rabbia.Casott. Celid. 4. 33 Non gli ordina di rabbia, idest niente. [G.M.] Di rabbia per Niente lo dicono tuttavia; non Della rabbia. C'era un monte di roba, e non c'è rimasto di rabbia. Fag. Commed. Del suo non v'è di rabbia (per quanto arrabbiatamente si cerchi; per quanto uno arrabbi a non ritrovare).

[Val.] † Non saperne di rabbia; Non saperne nulla. Fag. Rim. 2. 214. Colui non sa di rabbia Di quanto rappresenta, e vuol pretendere.

[G.M.] Dovendo giudicare o scegliere fra due cose o pers., cattive tutt'e due, si suol dire: Fra il canchero e la rabbia non saprei qual mi prendere; oppure, Ci corre poco. Che preferireste voi, la pace armata o la guerra? Fra il canchero e la rabbia ci corre poco.

[T.] Rabbia, Moto violento che spinge a nuocere ad altri o a sè. T. D. 1. 7. Poi si rivolse a quella enfiata labbia (faccia di Pluto) Dicendo: taci, maladetto lupo; Consuma dentro te con la tua rabbia. E 25. Vidi un Centauro pien di rabbia Venir gridando: ov'è, ov'è l'acerbo? E 14. O Capaneo, in ciò che non s'ammorza La tua superbia se' tu qui punito. Nullo martirio fuor che la tua rabbia Sarebbe al tuo furor dolor compito (la rabbia è l'effetto e il gastigo del furore). Tass. Ger. 2. 11. Arse D'ira e di rabbia immoderata, immensa. Alf. Trag. Polin. 1. 5. 2. Tu sazïar l'abbominevol rabbia Pur disegnavi, ed ingannar la madre. Virg. Belli rabies.

II. T. Quella de' cani o altri anim., e di pers. morse da animale rabbioso. Il canchero e la rabbia, modo d'accennare malanni estremi; non però da imprecarli. Prov. Tosc. 166. La rabbia è tra' cani (per dire che i sentimenti e gli atti rabbiosi non si convengono agli uomini).

III. T. In senso più lato, Ogni sentimento tormentosamente nemichevole. La rabbia e l'usura lo consuma, La rabbiosa avidità del danaro e de' lucri. – Rabbia dell'invidia. – Invidiosa rabbia. [Cors.] Sen. Ben. Varch. 3. 26. Al tempo che Tiberio era imperadore, s'usò molto, e fu quasi una rabbia pubblica, di spiare ed accusare chi sparlava di lui. T. Prov. Tosc. 316. Chi tutto vuole, di rabbia muore.

T. Morire, o, peggio Crepar dalla rabbia, nel senso e di questo e del num. preced.

IV. Per estens. fam. Brama impaziente, smodata. [F.T-s.] Lod. Ar. Negrom. 3. 3. Ella è in tal voglia; che voglia? è in tal rabbia D'esser con voi, che… T. Rabbia di marito, Arrabbiar di marito; Ragazza che ne ha troppa smania. – Ha la rabbia di stampare. Di suonare il violino.

T. Che rabbia!, anco di cosa che ecciti non grave sdegno. Lo dice l'uomo per impazienza; non nel senso che i tragici fanno tra parentesi dire ai tiranni: O rabbia!

T. Fam. in senso di Stizza, anche ragionevole, anche amorevole: Quella sua vanità, Quelle sue cerimonie stucchevoli mi fanno rabbia (dirà anco chi ama e pregia pers., e non vorrebbe che la si facesse scorgere a quella maniera).
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: rabberciavate, rabberciavi, rabberciavo, rabbercino, rabberciò, rabbercio, rabbi « rabbia » rabbiacce, rabbiaccia, rabbica, rabbiche, rabbici, rabbico, rabbie
Parole di sei lettere: quorum, quotai, qwerty « rabbia » rabbie, rabbio, rabbui
Vocabolario inverso (per trovare le rime): garzaia, arabia, abbia, scabbia, gabbia, ingabbia, riabbia « rabbia (aibbar) » arrabbia, sabbia, lanciasabbia, spandisabbia, insabbia, nebbia, fendinebbia
Indice parole che: iniziano con R, con RA, parole che iniziano con RAB, finiscono con A

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