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Informazioni utili online sulla parola italiana «ricevere», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Ricevere

Verbo

Ricevere è un verbo della 2ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è ricevuto. Il gerundio è ricevendo. Il participio presente è ricevente. Vedi: coniugazione del verbo ricevere.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di ricevere (riscuotere, ritirare, prendere, sopportare, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
dono (15%), dare (11%), regalo (9%), avere (9%), donare (7%), ottenere (4%), posta (4%), regali (3%), ospiti (3%), lettere (3%), accogliere (3%), auguri (3%), prendere (2%), complimenti (2%), email (2%). Vedi anche: Parole associate a ricevere.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola ricevere è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. Lettera maggiormente presente: e (tre). Divisione in sillabe: ri-cé-ve-re. È un quadrisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con ricevere per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Ricevere una lettera da te è sempre un piacere, ma sapere che mi hai pensato lo è di più.
  • E' sempre gratificante ricevere un dono anche se è un oggetto riciclato.
  • Il router che ci collega a internet è fuori uso e così non possiamo ricevere e-mail.
Citazioni da opere letterarie
Cinquantamila lire di Adolfo Albertazzi (1918): Quasi a ricevere un urto nel petto, quasi per difendersi istintivamente da un assalto impensato, respinse il cassetto dello scrittoio, si levò in piedi con tutto il sangue al capo, al volto, in un'apprensione ontosa, con un'impressione indefinibile di colpa e di repugnanza, con un impeto d'ira e di rabbia contro sé stesso, che già si lasciava afferrare da un dubbio insano; e non gli bastavan le forze a divincolarsi, a sfuggirne la mostruosa, diabolica presa.

I Robinson Italiani di Emilio Salgari (1897): La legarono ad una punta rocciosa, s'armarono delle cerbottane, non sapendo quale accoglienza avrebbero potuto ricevere e sbarcarono. Le prime cose che caddero sotto i loro sguardi furono i rottami d'una scialuppa: un pezzo di poppa, un pezzo di chiglia e un pezzo di fasciame su cui stava ancora dipinto, in lettere rosse: Liguria-Genova.

La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano (2008): Le guance di Mattia si scaldarono, pronte a ricevere una sberla che non arrivò mai. «Certo che ci viene» si limitò a dire sua madre e la questione si chiuse lì. A casa di Riccardo potevano andarci da soli. Erano appena dieci minuti a piedi. Alle tre in punto Adele spinse i gemelli fuori dalla porta. «Dai, che fate tardi. Ricordatevi di ringraziare i suoi genitori» disse. Poi si voltò verso Mattia. «Fai attenzione a tua sorella. Sai che di schifezze non ne può mangiare.»

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per ricevere
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: ricedere, riceverà, riceverò, ricevete.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: rive, cere.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: riceverei, riceverle, riceverne.
Parole con "ricevere"
Iniziano con "ricevere": riceverei, riceveremo, riceverete, riceverebbe, riceveremmo, ricevereste, riceveresti, riceverebbero.
Finiscono con "ricevere": telericevere.
Parole contenute in "ricevere"
ere, vere, riceve. Contenute all'inverso: veci.
Incastri
Inserendo al suo interno est si ha RICEVERestE.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "ricevere" si può ottenere dalle seguenti coppie: ricedo/dovere, ricevi/vivere, ricevei/ire.
Usando "ricevere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * rete = ricevete; * rendo = ricevendo; * evi = ricevervi; * resse = ricevesse; * ressi = ricevessi; * reste = riceveste; * resti = ricevesti; * rette = ricevette; * retti = ricevetti; * ressero = ricevessero.
Lucchetti Riflessi
Usando "ricevere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erte = ricevete; * errai = riceverai.
Lucchetti Alterni
Usando "ricevere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * dovere = ricedo; ricevi * = vivere; * aie = riceverai; * mie = ricevermi; * tiè = riceverti; * vie = ricevervi; * remore = riceveremo.
Sciarade incatenate
La parola "ricevere" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: riceve+ere, riceve+vere.
Intarsi e sciarade alterne
"ricevere" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: rive/cere.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Ricevere, Accettare, Gradire - Si ricevono le cose che si spediscono, come lettere, pacchi, e simili; si accettano quelle che altri ci offre. - [Gradire è accettar volentieri e con grato animo, e più spesso con riconoscenza pel pensiero gentile più che pel pregio intrinseco della cosa che ci venne offerta. Gradire assoluto s'usa in senso affine ad Accettare, Prendere, parlandosi di cibi e di bevande. - Gradisca suol dirsi offrendo ad altri qualcosa; oppure Vuol gradire? o Se gradisce.... - «Prenda un briciolino di Marsala, tanto per gradire.» - «Prenderò una ciliegia in guazzo, tanto per gradire.» - E talora a modo d'attivo; «Gradisca almeno un fico.» - «Gradirò una pesca.» G. F.] [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Accettare, Accogliere, Ricevere, Ammettere, Aggradire, Gradire - Accettare è ricevere volentieri, e dimostrarlo. Nel ricevere può o non può agire la volontà: si accetta con piacere vero o apparente, si riceve anche a malincuore e non volendo: si accetta talora senza ricevere, come si riceve senza accettare. L'aggradire o anche gradire è di proferta o dono che venga fatto con animo di far cosa grata; si gradisce anche il buon cuore da chi non può dar altro. Accogliere è ricevere con dimostrazioni d'affetto, di benevolenza: dicesi di persone per lo più; di persone care o degne di stima e di rispetto.

«Ammettere è più spontaneo, e talvolta più intimo: ricevere ha più dell'estrinseco. Ammettere alla famigliarità, ricevere in casa». Girard.

Si accetta un regalo, un complimento, un'offerta, e con ciò si fa piacere a chi l'offre. Si riceve ciò che altri ci manda, o ciò che ci è dato o esibito: il ricevere è un semplice atto materiale: l'accettare è materiale e morale: si ricevono persone e cose. L'accogliere riguarda più le persone, poichè accogliere vuol dire far buona accoglienza: il ricevere può essere cerimonioso; l'accogliere è più cordiale. Molti fanno caso di ricevere gran gente a casa loro; ma pochi hanno la fina arte di accoglierle convenientemente. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Ricevere - V. a. Prendere, e Accettare quello che è dato. Bocc. Nov. 7. g. 8. (C) Ogni cosa era ricevuta, ma indietro non venivan risposte, se non generali. [Cont.] Brancac. L. Car. mil. 117. Dipoi che s'è arresa una piazza, è carico del generale dell'arteglieria di mandar subito i suoi officiali a ricevere ed inventariare tutte le monizioni e stromenti militari, che sono in dentro di essi. = Instr. Canc. 19. (M.) Non si può far tempo alli debitori de' comuni… sanza licenza del magistrato, e quello si facesse in contrario, non vale, e di più cascano in pena quelli che facessero come quelli che ricevessero il tempo.

[Cont.] Ricevere il giuramento. Cons. mare, 8. Altramente in sua assenza sarà ricevuto il lor giuramento.

2. Aver quello che ci è dovuto, Esserne pagato. (Man.) [Tor.] Rondin. Descr. Cont. 82. Ogni Piviere tassava i Preti sotto la sua pieve, in quella quantità di danari il mese, che ricevevano le loro entrate.

3. E detto delle cose che sono mandate, o indirizzate ad uno allorchè sono consegnate nelle sue mani, allorchè giungono fino a lui. Cas. Lett. 15. (Man.) Io ho ricevuto la lettera di V. E. Illustriss. de' 28 dicembre passato con molto mio piacere e contento.

4. Si dice in senso analogo parlando delle persone. Vit. Plut. (Man.) Dionisio ricevette la messaggiería.

5. Ricevere, si dice anche tanto in senso fisico, quanto in senso morale, parlando delle Impressioni, delle Modificazioni, e sim., che prova una cosa, od a cui una cosa va soggetta. (Man.) [Cont.] Scam. V. Arch. univ. II. 199. 4. Granito distinto di macchiette nere e rosse in campo bianco… riceve molto pulimento; ma è di tanta durezza, che convengono lavorarlo con le martelline appuntate. Lana, Prodr. inv. 80. Bilancia carica di materia atta a ricevere l'umido dell'aria.

6. Si dice spesso de' Beni che vengono, delle Cose che son date, concedute, come grazia, favore, ricompensa ecc. così da Dio, come dagli uomini. Segner. Mann. Lugl. 6. 2. (Man.) Non ama (Iddio) di pigliar possessi violenti… Tu sei padrone del tuo libero arbitrio: te 'l serba illeso, affinchè così l'accoglienza, la quale da te poi ricevere, gli sia onorevole. Car. Lett. 1. 167. Lascio che 'l Padre D. Onorato… vi mostri l'obbligo che io ve ne tengo, e 'l contento ch'io n'ho ricevuto. Cas. Lett. 56. Riceverò per molto favor di lei che le piaccia fare alcuna menzione di me alla Maestà della Regina. Dant. Par. 29. (C) Ma sie certo, Che ricever la grazia è meritorio, Secondo che l'affetto gli (a lei) è aperto.

7. Si dice anche parlando de' Mali che vengono, Di Ciò o cui si va soggetti, di Ciò che si prova di spiacevole, così per caso, come per altrui volontà. Bocc. Nov. 8. g. 7. (C) Pregandola che senza farsi conoscere, quelle busse pazientemente ricevesse, che Ariguccio le desse. Amm. ant. 30. 7. 5. (M.) Dicesi di Socrate, che avendo ricevuto un grande schiaffo, non rispuose altro, se non che disse: molesta cosa è, che uomo non sa quando debbia portare l'elmo, quando no. Car. Lett. 1. 171. Ma vi piace di darmi di queste sferzate, ed io son disposto di riceverle pazientemente. Ott. Com. Purg. 20. Quegli accettòe la profferta, e ricevette l'attossicato presente, di che in breve nel viaggio morì.

8. Per Ricettare, Accogliere. Bocc. Nov. 7. g. 7. (C) Così levatosi come con grandissima festa ricever lo volesse, gli si faceva incontro. E nov. 9. g. 7. La quale (fortuna) chi allora non sa ricevere, poi trovandosi povero e mendico, di sè e non di lei s'ha a rammaricare. G. V. 2. 10. 3. Furono ricevuti a grande onore da' Romani. [Camp.] Purg. S. Patr. Riceverono lo cavaliere a grande onore, e portaronlo dentro con grandi canti e melodie. Dant. Purg. 28. Ma con piena letizia l'ore prime, Cantando, riceveano intra le foglie. Cas. Lett. 24. Io ringrazio V. S. Illustriss., ch'ella si sia degnata di ricevere il sig. Annibale con tanta benignità.

[Cont.] Di cosa. Cell. Scul. 3. Un calderone capace a ricevere la detta cera. Biring. Pirot. VIII. 1. La bontà loro (delle polveri da formare) consiste… in ricevere bene il metallo, in essere sottili presso al impalpabile. G. G. Comp. XI. 259. Descriveremo con l'istessa apertura un cerchio occulto, il quale passando per i termini della data linea la riceverà 7 volte appunto nella sua circonferenza.

9. Parlandosi di Ordini, Compagnie, e sim., dicesi dell'Ammettere alcuno nell'Ordine, nella Compagnia, e sim. [Cont.] Stat. Cav. S. Stef. 23. Si ponga con gran reverenza dinanzi al ricevente, cioè a quel cavaliere a cui sarà stato imposto dal capitolo, che ricevere il debba, e gli chiegga umilmente di dovere essere accettato nel consorzio, e compagnia de cavalieri dell'ordine di Santo Stefano = Vit. SS. Pad. 2. 359. (M.) E ricusandosi li monaci di riceverlo…, dicendo, che non per ispirito, ma per povertade vi voleva entrare, vinsegli per umiltade. E 1. 224. Ed era anche scritto in quelle tavole, che null'altro monaco d'altra regola… non fosse ricevuto alla compagnia, dentro de' Monaci. Vit. S. Franc. 174. Umilmente pregò il beato Francesco che lo ricevesse alla sua regola. Stat. Pitt. Fior. 33. (Man.) Qualunque fia ricevuto a questa compagnia, sia tenuto di dire ogni dì cinque pater noster.

[Cont.] Nella milizia. Ord. Cond. mil. Fir. 2. A soldi del comune di Firenze non possano (li officiali della condotta) conducere, ricevere, overo tenere alcuno, overo alcuni cittadini o contadini, overo distrittuali di Firenze.

10. Per Trattare, Onorare di vivande, e d'altro, che è appunto l'Excipere aliquem dapibus de' Latini. Bocc. g. 3. proem. (C) Venne il discreto siniscalco, e loro con preziosissimi confetti e ottimi vini ricevette, e riconfortò.

11. [Camp.] Fig. Per Onorare, Far ossequio, e simili. S. Gir. Pist. 43. Gli uomini del secolo ricevono coloro, li quali sono ornati di questi privilegi; noi laudiamo coloro li quali hanno queste cose disprezzate. – Parla de' privilegi di nascimento.

12. Ricevere, vale anche Trarre, Prendere, Far venire da; come: La mia camera riceve il lume, la luce dal salotto. – La luna riceve la luce dal sole. (Man.)

13. Trasl. Detto d'affetti, preghiere, e sim. Vit. S. Gir. 81. (M.) Nondimeno ciascuna riceve pena e tormento, secondo che ha messo mano a più peccati. Bocc. Nov. 7. g. 7. (C) Con sì fatta forza ricevette per li prieghi di lui il suo amore nella mente, che essa altresì cominciò a sospirare. Vit. SS. Pad. 1. 86. Li preghi de' quali colla detta promessa ricevendo Ilarione, cacciò quel demonio, e liberò quel giovane. Guicc. Stor. 4. 212. Pieno di pensieri inquieti e ambiziosi…, e tanto presumendo del sapere di se medesimo, che ricevendo somma molestia, che e' fosse celebrata la prudenza e il consiglio degli altri, si persuadesse di potere con l'industria e arti sue volgere dovunque gli paresse i concetti di ciascuno. Bocc. Nov. 1. g. 4. (M.) L'avea per sì fatta maniera nel cuor ricevuta, che da ogni altra cosa quasi, che da amar lei, avea la mente rimossa.

14. Parlandosi di milizia, vale Sostenere l'assalto. Stor. Eur. 1. 9. (Man.) La cavalleria e l'armadura leggiera, non men presto fattasi innanzi, gagliardamente gli ricevette.

[Cont.] Basta, Cav. Legg. IV. 1. Se ne venne (lo scozzese) per investirlo; il Carisca… con tanta risoluzione e valore si spinse a ricever detto Setone, che lo fece piegare roversciandolo sopra la fronte de gl'altri squadroni.

[Cont.] Nella scherma. Docc. Tratt. scherma, 112. Come lo avversario viene alla parata per voltarvi il rovescio, io voglio che colla vostra rotella voi andiate a ricevere quel rovescio, e gli mettiate una punta inverso le parti destre sopra le sue arme; e nel ricevere, che fate il colpo dell'avversario colla rotella, come s'è detto, voglio che la gamba stanca si venga a piegare in sul ginocchio.

(Mec.) [Cont.] Sostenere l'impulso, l'urto, di checchessia. Lana, Prodr. inv. 80. Un asse che si dilati nel mezzo C, dove doverà ricever l'impulso del braccio QT di una leva CYQT mobilmente fermato in Y. E 51. Ali di penne, o di altra materia atta per ricevere il vento.

15. † Dicesi anche dell'Aver un marito figliuoli dalla moglie. Segn. Vit. Capp. 2. (M.) Di questa moglie ricevette in diversi tempi assai figliuoli, sì maschi, come femmine.

16. Si dice altresì parlando di alcune cose delle quali si fa uso per la propria salute, o per proprio piacere. Buon. Fier. 1. 2. 2. (M.) Pigliar boccone alcuno, o mai ber sorso, O ricever cristero o medicina.

17. Parlandosi di lezioni, vale Far luogo ad una, Accoglierne una a preferenza d'un' altra, Salv. Avvert. 1. 1. 8. (M.) Noi scegliemmo per buona la lettura precedente, e col 73. e col 27. nel nostro testo la ricevemmo. E cap. 9. Adunque sì fatte varietà, o altre simili, abbiam ricevute nel nostro testo.

18. Ricevere si dice anche parlando delle cose che vengono comunicate. Cavalc. Att. Ap. 15. (M.) Non si appartiene a voi di sapere e di conoscere gli tempi e' momenti, gli quali Iddio Padre ha riserbati in sua podestà, ma riceverete virtù dallo Ispirito Santo. E 65. Onde poi, fatta l'orazione, ponevano le mani sopra di loro, e ricevevano lo Spirito Santo. Bellin. Disc. 2. 160. L'aver l'essere dependentemente da un'altra cosa, vuol dire che quell'altra cosa lo diede a chi il ricevette.

19. Ricevere, si dice anche parlando de' Sacramenti. Pass. 86. (M.) Domandò con devozione tutti i sagramenti della Chiesa, e ricevendo la confessione e la comunione con la estrema unzione, e mostrati segni di molte lagrime di gran contrizione, passó di questa vita. Cavalc. Att. Ap. 64. Mostrò di credere, e ricevette il battesimo.

20. Per Comprendere, Intendere. Boez. Consol. 1. 4. pros. 4. p. 109. (Gh.) Ma il vulgo queste cose non riceve (ista non respicit).

21. [Camp.] In senso morale, per Comportare. Bib. Gen. 21. La qual cosa Abraam ricevette molto duramente (dure accepit), per amore d'Ismael, suo figliuolo.

22. [Camp.] Per Prediligere, Preferire. Più com. Accettare (V.) S. Gir. Pist. 5. Quantunque sia nato più basso di te, la nostra religione non sa ricevere le persone nelle condizioni o generazione degli uomini.

23. Ricevere, dicesi anche dei luoghi relativamente alla loro temperatura, per accennare che ivi provano bene le viti, e sim. Cr. 4. 5. 3. (Man.) La piacevole regione e serena sicuramente ogni generazion di viti riceverà.

24. Dicesi che Una pianta ne riceve un'altra, per Denotare che l'innesto di questa fa prova bene su quella. Soder. Arb. 124. (Man.) Il melo riceve l'alloro, la mortella e il nespolo. E 125. Il cedro una certa sorte di mandorle riceve che fanno rosso il fiore.

25. (Mar.) [Fin.] Dicesi d'un porto, d'una rada, d'un golfo allorchè il vento di fuori giunge a penetrarvi: ricevono, e si sottintende il vento; è l'opposto di Rifiutare.

26. Altri modi.

[Giust.] Ricevere ad albergo. Albergare. Om. Gre. 13. Sia in voi la carità della fraternità; e non dimenticate la ospitalità: perocchè per questo meritarono grazia alquanti, ricevendo gli angeli ad albergo.

E per simil. Introd. Virt. 24. (M.) O dilettevole cena, quando Iddio, cui tu ami, ricevi ad albergo nel tuo cuore!

27. Ricevere alcuno a servidore. Riceverlo per servidore, Pigliarlo in qualìtà di servidore. Bocc. Filostr. par. 1. st. 49. p. 27. (Gh.) Di quinci sentia Troilo tal dolore, Che dir non si poria, talor temendo, Che Griseida non fosse d'altro amore Presa, e, per quello lui vilipendendo, Ricever nol volesse a servidore. Qui è detto per termine di cerimonia, di complimento).

28. Ricevere alcuno sotto la fede, vale Raccettarlo in propria casa, per tenerlo nascosto da chi lo insegue. Fir. As. 284. (M.) Avendo più cura alla salute di colui, che egli avea ricevuto sotto la fede, che alla sua…, teneva pur loro detto… che egli non gli aveva mai veduti.

29. [Val.] Ricevere battaglia. Accettarla. Fortig. Ricciard. 10. 93. Orlandino ridendo disse loro, Che l'offerta battaglia ricevea.

30. Ricevere contento, e sim. vale Provarlo. Sassett. Lett. 99. (Man.) Mi sarà di contento tanto grande, che io non potrei riceverlo maggiore.

31. [Camp.] Ricevere in, per Accogliere a tener luogo, vece di. S. Gir. Pist. 49. Il quale (Giovanni) lei (M. V.) ricevette in madre, come figliuolo.

32. Ricevere inganno, vale Essere ingannato. Dant. Inf. 20. (M.) Prima che la Mattia di Casalodi Da Pinamonte inganno ricevesse. E Par. 9. Mi narrò gl'inganni, Che ricever dovea la sua semenza (i nati di te).

33. Ricevere in grazia alcuna persona, vale Riconciliarsi seco, Metterla nella nostra grazia. Varch. Stor. 11. 354. (Man.) Aveva più volte (l'imperadore) ricercato Clemente che dovesse con Alfonso duca di Ferrara accordarsi, e riceverlo benignamente in grazia. Guicc. Stor. 7. 312. Andò a incontrarlo a Orvieto, dove rimettendosi totalmente alla volontà sua fu ricevuto in grazia.

34. Ricevere in grazia una cosa, vale Pigliarla in buona parte, Non averla per male. Guicc. Stor. 11. 549. (M.) Il Vicerè avendo in animo di partirsi richiamò i soldati…, significando (come fu fama) nel tempo medesimo al Trivulzio la sua deliberazione, acciocchè il Re di Francia ricevesse in grazia la partita.

35. Ricevere in piacere una cosa, vale Gradirla. Non com. Car. Lett. Farn. 1. 103. (M.) Oltre che farà cosa giusta e pietosa, io lo riceverò particolarmente in piacere.

36. Ricevere nelle orecchie, e Ricevere ass. Udire. [Giust.] Om. Gre. 8. Ritenete nella mente le parole di Dio, le quali ricevete nelle orecchie. [Camp.] S. Gio. Gris. Om. Acciocchè, se molti di quelli che ricever dovevano la predicazione delli Apostoli, si perderebbero, non cadessero con l'animo, e non si turbassero.

37. Ricevere una percossa, vale Toccarla, Esser percosso. Sassett. Lett. 99. (Man.) L'ho sperimentata (un'erba) eccellente in saldare una piaga, che, per una percossa ricevuta in nave, mi s'era aperta in un piede.

38. Ricevere venticello, o sim. vale Prender aria. Bocc. Nov. 7. g. 2. (M.) Si stava ad una finestra volta alla marina, a ricevere un venticello, che da quella parte veniva.

39. Ricever vita, vale Vivere. Petr. Son. 32. part. I. (M.) Io sentia dentr' al cor già venir meno Gli spirti che da voi ricevon vita (cioè vivono mediante voi).

Ricever vita, vale anche Riacquistar la salute. Tass. Ger. 1. 3. (M.) Succhi amari ingannato intanto ei beve, E dall'inganno suo vita riceve.

[T.] Siccome nell'aureo lat. Accipio e Recipio par che abbiano sensi promiscui, e tengano talvolta del sempl. capio (sebbene negli scrittori più pr. e ne' luoghi migliori il divario se ne senta); così Ricevere nell'uso it. comprende parecchi sensi di que' tre; come dagli es. vedremo. Ricevere è propriam. un Prendere, o almeno Lasciar venire, quel che ci è dato, o che si porge da sè; c'entra l'atto della volontà, o almeno della riflessione. Contrapponesi a Dare; onde il modo quasi prov. T. Tal si dà, tal si riceve; che ha senso di male altresì.

Nel seg. il contrapp. concerne i beni mater.; ma può intendersi più largamente. [Pol.] Sent. Mor. 1. 47. Socrate disse: Il dare procede da prosperità, il ricevere da necessità.

T. Onde si oppone anco all'Avere. L'Ap. Che hai tu, che non abbi ricevuto? E se lo ricevesti, perchè te ne vanti?

II. T. Di danaro o altro valore sim., dicesi Ricevere e per mercede, e in deposito e a prestito e in dono e gratuito. Vang. Ricevettero un danaro ciascuno, in mercede. – Affidasi per trafficarci. Vang. Andò chi aveva ricevuto i cinque talenti.

Del riscuotere. T. Vang. Mandò i servi agli agricoltori per ricevere i frutti della vigna. Onde il titolo di Ricevitore (V.). Ho ricevuto tutti i miei cento scudi. – Avrei ricevuto quel ch'è mio con usura.

In compenso. T. Vang. Riceverà cento volte tanto.

T. Quindi la forma delle ricevute: Ricevo io sottoscritto.

III. Lettere, roba, e sim. T. Ho ricevuto la cara sua.

T. Ricevere risposta a voce o in iscritto. Vang. Aveva ricevuto risposta dallo Spirito Santo non vedrebbe la morte innanzi di vedere il Cristo del Signore.

IV. T. Ne' due sensi not. e in altri, Ricevesi la cosa da tale o da tale, che la dà; Ricevesi dirittamente o Per mezzo d'alcuno; Ricevesi con tale o tal mezzo, in tale o tale maniera. Queste locuzioni applicansi anco a taluni de' modi seg.

V. In senso più aff. ad Accogliere. T. Prov. Tosc. 232. Non ricever le rondini sotto il tetto (de' troppo ciarlieri). Vang. Vollero riceverlo nella barca.

T. Ricevere uno in casa, Nel legno, Nel regno. Meno di Accogliere; ma può essere spontaneo, e anche affettuoso.

T. Ricevere, sottint. In casa. In conversazione, In luogo o società qualsiasi. – Non fu ricevuto. – Oggi lo ricevono.

T. Ricevere, ass., sottintendesi Bene. Per indicare il contr., richiedesi una parola espressa. Vang. Chi me riceve, riceve Lui che mi ha mandato. E: Chiunque non mi riceve nè ascolta. E: I suoi non lo ricevettero. E: Chiunque un dì tali fanciulli riceverà nel nome mio, me riceve.

T. Nel Vang. I Farisei accusavano Gesù del ricevere i peccatori. E: Quando verrete meno, i poveri vi ricevano negli eterni tabernacoli.

VI. Del modo d'accogliere. T. L. Pulc. Nov. Fu ricevuto molto allegramente dal suo convitatore. [Pol.] G. V. 5. 1. Luigi graziosamente lo ricevette. Bocc. Nov. 1. g. 10. Graziosamente fu dal re ricevuto. E: Fu onorevolmente ricevuto. E 7. g. 3. E 7. g. 2. E 3. g. 1. Familiarmente. Din. Comp. 3. Onoratamente fu ricevuto come signore.

T. Ricevere personaggio alla frontiera del paese, per accompagnarlo in segno d'onore. – Riceverlo alle porte della città, A piè della scala, Sul pianerottolo. – Riceverlo levandosi da sedere e andandogli incontro.

VII. Del fine vario. T. Ricevere in casa, e a crocchio o a visita, e a stabile dimora. Ricevere per garzone, per servo, per ospite, per figliuolo. Bocc. Filostr. 1. 49. Temendo che Griseida… Ricever nol volesse a servidore (coll'A e coll'In, meno com.).

Non com. ma chiaro. [Giust.] Serd. St. Ind. 16. 14. Questi gli ricevè in fede, e promise di salvarli (sulla fede propria, accettò di proteggerli).

VIII. T. Del Ricevere a crocchio o a udienza, pare frances., ma non lo direi alieno dall'indole della lingua. È un'ell. chiara, e dice altro che Accogliere o Accettare e sim. Piuttosto mi sa d'esotico Ricevere in udienza.

T. Stanza da ricevere. – Accomodare il salotto per ricevere.

IX. Senso soc. T. Apul. Excipere hereditatem. Ap. Ebr. Riceveranno l'eredità di salute.

T. Ricevere il vitto quotidiano; Il salario.

T. Vang. Riceverà il centuplo. E: Anco i peccatori dànno a usura ai peccatori per ricevere l'uguale. Prov. Tosc. 53. Chi dà per ricevere, non dà nulla.

T. Ass., sottintende bene. Vang. Della pienezza di Lui tutti abbiam ricevuto.

X. Altro senso soc. T. Palm. Vit. civ. 85. Si riceva… utile, comodo, e accrescimento di bene civile.

T. Ricevere promessa. [Cors.] Dial. S. Greg. 1. 9. Al prego del quale Bonifazio acconsentì, e ricevette l'invito.

T. Ho ricevuto delle garbatezze. – Nel ricevere i suoi benefizii. – Benefizii ch'io ricevo da lei

T. Ricevere investiture di chiese. – Ricevere l'incarico. – Ricevere ordini (da eseguire).

T. Ricevere lodi, onori. – Ricevere le insegne. Sass. Riceveranno il diadema dalle mani d Lui. – Ricevere gli omaggi. Segner. Mann. dic. 3 4. Non ricusò di sostener pomposissime ambascerie e di ricevere incontri, alloggi, accompagnamenti corteggi eziandio magnifici. Petr. Uom. ill. Gloriosissimamente in maravigliosissimo carro ricevè lo trionfo.

T. Non ricevo chiarezza dagli uomini.

XI. Senso più espressam. spirit. T. Ricevere il battesimo, La cresima, Altri sacramenti. – Ricevere la circoncisione.

T. Ricevere gli ordini sacri.

T. Ricevere nelle braccia Gesù. Bart. Grand. Crist. 20. T. 2. p. 70. Si accosta all'altare per ricevere in sè il Figliuolo di Dio, e seco unirsi.

T. Ricevette lo Spirito Santo.

Più in gen. T. Ricever lo Spirito. Virg., dopo l'ambasciata del Dio: Imprimis regina quietum Accipit in Teucros animum mentemque benignam. D. 3. 29. Per tanti modi in essa (nella natura angelica la divina) si recepe Quanti son li splendori a cui s'appaia.

T. Apoc. 21. 1. E io, Giovanni, vidi Jerusalem, la santa cittade descendente dal cielo, novella, e apparecchiata a Dio ricevere, come sposa adornata per suo marito.

T. Dio mio! datemi la benedizione degli angioli, ricevete quest'anima mia. – Nei cieli ricevè la corona.

XII. Di male, secondo il valore di Recipio, Accipio è Capio. T. Gloria che non riceve nocumento dal tempo. Vang. Riceveranno dannazione maggiore.

T. Ho ricevuto de' mal garbi. – Ho ricevuto un'azione dalla… (sottint. mala azione). Tanti soverchii. Affronto. [Pol.] Sent. Mor. 1. 57. Lo buono amico, ricevendo ingiuria. T. Ricevere oltraggio. Lottin. Avved. civ. 4. I cittadini non ricevano alcun torto. – Non ricevo che soverchierie e ingratitudine.

T. Ricevere il rimprovero in pace, Patirlo con rassegnazione, Accettarlo con merito. E questo senso può in parte avere anco il seg.

Ell. T. Bisogna riceverne di tutte le sorte. Prov. Tosc. 164. Chi la fa, se la dimentica, ma non chi la riceve.

XIII. Modi com. al bene e al male. Ass., di bene o di male, segnatam. mor. T. Non mi dimenticherò mai di quel che ho ricevuto da lei. Vang. Ricordati che hai ricevuto beni in vita tua, e Lazzaro mali.

T. Ass., sottint. In ricambio. Per mercede de' suoi patimenti, ecco quel che ha ricevuto. [Pol.] Sent. Mor. 1. 22. Aspetta di ricevere da alcuno quello che tu avrai fatto a lui.

XIV. Senso intell. T. L'anima riceve dagli oggetti di fuori non le idee o i sentimenti, ma la materia di quelle e l'occasione di questi. D. 2. 15. E qui fu la mia mente sì ristretta Dentro da sè, che di fuor non venia Cosa che fosse ancor da lei recetta. – Può dunque l'impressione essere ricevuta di fuori, ma lo spirito non ne ricevere in sè l'immagine. E 3. 19. Nella giustizia sempiterna La vista che riceve il vostro mondo, Com'occhio per lo mare entro, s'interna; Chè, benchè dalla proda vegga il fondo, In pelago nol vede.

T. Ricevesi la notizia d'un fatto, per lettera o a voce. Per ell. col Che. Ricevo la notizia che il viaggio fu prospero.

T. Ricevere l'ammaestramento. – Ricevere l'educazione, dice assai più; Una serie non breve d'atti nei quali il dare e il ricevere si corrispondono. Ricevere lezioni, può intendersi del semplicem. Assistere a quelle, Non le rifiutare, Patirle; e può intendersi, Riceverle nella mente e nell'animo, Approfittarne. Non ricevo lezioni da voi, modo di dispr., Non le accetto.

T. Parecchi de' preced., ma più i seg., accennano al concorso della volontà nell'opera intell. D. 2. 25. Se le parole mie, Figlio, la mente tua guarda e riceve, Lume ti sieno. Jo. 12. Qui spernit me, et non accipit verba mea. D. Conv. 161. Le parole, perchè bene siano ricevute e fruttifere vengano.

Dell'accogliere con fede e fiducia. T. Vang. Non ricevete la nostra testimonianza (come veridica, come autorevole). S. Ag. C. D. volg. 1. 75. Se li Romani avessono potuto ricevere le leggi dalli loro iddii, non sarebbono andati ad accattare le leggi di Solone dalli Ateniesi.

XV. T. Un vocabolo, una locuzione, riceve, o può ricevere varii significati, varie interpretazioni. Una sentenza, un'immagine, varie applicazioni. Vale Comportare, Esserne suscettivo.

T. Nel più lato senso d'Accogliere, adottando, approvando. [Pol.] Mann. Lez. ling. tosc. 2. L'I doppio, da D. Bartoli posto in uso, non è ricevuto da per tutto. T. Rammenta il Recu de' Fr.; ma gallic. non è, corrispondendo al lat. Accipere, Acceptus.

XVI. Fig. Ass. Accogliere con amore, con rispetto. T. Ricevere le tribolazioni come dono di Dio.

Non com. [Cors.] Pallav. Lett. 2. 74. Riceverà in grado che la parte (della reliquia) donata a lui, sia da me mandata a lei. T. Rendere in grado, è del Petr.

T. Fam. Ricevere per moneta corrente, Per cosa certa, Accettabile.

XVII. Altro senso trasl., aff. a Comportare. T. Prov. Tosc. 280. Il caso non riceve consiglio (la cosa inopinata non gli dà luogo). Bott. Stor. It. cont. 5. 16. Vi sono strumenti musicali mal conformati, che non possono ricevere l'accordo.

XVIII. T. Di luogo mater., pare, ma non si dovrebbe dire trasl., perchè rammenta col suono Capere e Capacità. D. 1. 3. Cacciârli (gli Angeli nè ribelli nè fedeli a Dio) i ciel'… Nè lo profondo inferno li riceve. – Nel senso medesimo, Ov. Locus accipit illos. [F.T-s.] Crist. Land. Com. Dant. 7. Qualunque de' sette già detti segni, sono detti domicilii e case di quel pianeta, il quale allora ricevono.

[Cors.] D. 3. 9. Troppo sarebbe larga la bigoncia Che ricevesse il sangue ferrarese (versato, lo contenesse). Belc. prat. spir. c. 183. Quella viottola era tanto per le spine, stretta, che appena uno vuoto e spedito a piede andando, lo riceveva. T. D. 3. 2. Per entro sè l'eterna margherita (il pianeta lunare) Ne ricevette, com'acqua recepe Raggio di sole, permanendo unita. S'i' era corpo, e qui non si concepe Com'una dimensione altra patìo…

T. D. 2. 21. Libero è qui (sul monte del Purg.) da ogni alterazione (meteora): Di quel che il cielo in sè da sè riceve (delle anime ch'egli a sè accoglie libere) Esserci puote, e non d'altro cagione. E 1. 6. Grandine grossa e acqua tinta e neve Per l'aer tenebroso si riversa: Pute la terra che questo riceve.

T. Un cibo dispone lo stomaco a riceverne un altro. – Ass. Lo stomaco non riceve (non solo Non smaltisce i cibi, ma Li rigetta).

T. Targ. rag. agric. 92. Molteplice è l'uso degli istrumenti rurali tutti, ma il principalissimo è quello di abilitare la terra a ricevere facilmente dentro di se le radici delle piante.

XIX. Di colpo. T. D. 1. 12. Qual è quel toro che si slaccia in quella Ch'ha ricevuto già 'l colpo mortale, Che gir non sa, ma qua e là saltella. Cic. Excipere vulnera. Luc. Plagam.

T. Ricevere l'urto del fiume (sostenerlo; d'argine o sim.).

T. In senso sim. Ricevere il nemico, Attenderlo per resistergli, e Cominciare la resistenza. Liv. Primos impetus Romanorum excepturos.

Ass. T. Prov. Tosc. 87. Qual asino dà in parete, tal riceve (colpo e contraccolpo).

XX. Non com. T. D. 2. 12. Qual cosa greve Levata s'è da me, che nulla (nessuna) quasi Per (da) me fatica, andando, si riceve? – Ma com. Ricevere dolore, Piacere, Sollievo. – Non si riceve stanchezza, perchè l'effetto; Si sente. Ricevere un peso, un incarico, ha altro senso, Prendere a portarlo, Assumerlo. Cic. Labores magnos excipere.

T. Ricevere guarigione, non, Ricevere malattia: ma, Ricevere in sè il germe morbifero. E segnatam. nel senso mor. L'uomo e riceve il male e lo prende; e talvolta ne ringrazia come di benefizio, e, come di piacer grande, ne gode.
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