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Informazioni utili online sulla parola italiana «riconoscere», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Riconoscere

Verbo

Riconoscere è un verbo della 2ª coniugazione. È un verbo irregolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è riconosciuto. Il gerundio è riconoscendo. Il participio presente è riconoscente. Vedi: coniugazione del verbo riconoscere.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di riconoscere (identificare, distinguere, individuare, discernere, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 99 persone)
ammettere (8%), identificare (7%), ricordare (4%), volto (4%), capire (4%), vedere (4%), individuare (3%), errore (3%), rivedere (2%), distinguere (2%), farsi (2%), conoscere (2%), torto (2%), viso (2%), paternità (2%), figlio (2%), accettare (2%), persona (2%). Vedi anche: Parole associate a riconoscere.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola riconoscere è formata da undici lettere, cinque vocali e sei consonanti. Divisione in sillabe: ri-co-nó-sce-re. È un pentasillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con riconoscere per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Studiare le diverse specie di piante permette di poterle riconoscere quando le si trova nel loro habitat naturale.
  • Non ero riuscito a riconoscere in lei la donna che avevo tanto amato.
  • Saper riconoscere gli amici è importante, specialmente nel momento del bisogno.
Citazioni da opere letterarie
Elias Portolu di Grazia Deledda (1928): Maddalena ascoltava, presa da un senso profondo di tristezza. Or sì, or no, le pareva di riconoscere quella voce. Era Pietro? Era Elias? Non sapeva, non sapeva, ma quella voce e quel canto corale, sfumati nella notte, le davano una voluttà di tristezza quasi morbosa. E zia Annedda continuava nel suo sogno, nella sua preghiera, senza accorgersi che Maddalena le fremeva e palpitava accanto come davvero una colomba in amore.

La Storia di Elsa Morante (1974): L'effetto di questo abbaio non fu immediato, ma quasi. Di lì a mezzo minuto, un passo si avvicinò. E con la stessa circospezione di un esploratore che procedesse per una giungla feroce, il ragazzetto di pocanzi, però adesso non più nudo, si presentò sotto la tenda d'alberi. Alla sua vista Useppe, come davanti a un'apparizione sensazionale, preso da grandissima concitazione di spiriti calò giù lungo il suo tronco in fretta e furia. In colui difatti, al vederlo da vicino, gli si faceva riconoscere immediatamente una rassomiglianza indiscutibile col non dimenticato animaluccio senza coda.

Il Fiore delle Perle di Emilio Salgari (1901): Trovandosi la giunca ancorata alla foce del Talajan, vi era ancora un bel tratto d'acqua marina da percorrere, la quale, conservando anche fra le due rive una limpidezza meravigliosa, permetteva di distinguere nettamente il fondo, e quindi di riconoscere senza fatica qualunque oggetto che vi si fosse trovato.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per riconoscere
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: riconoscerà, riconoscerò, riconoscete.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: ricce, rione, rise, rosee, rose, icone, icore, ione, consce, conce, cosce, cose, core, onore, once, onere, noce, nere, sere.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: riconoscerei, riconoscerle, riconoscerne.
Parole con "riconoscere"
Iniziano con "riconoscere": riconoscerebbe, riconoscerebbero, riconoscerei, riconosceremmo, riconosceremo, riconoscereste, riconosceresti, riconoscerete.
Parole contenute in "riconoscere"
con, ere, cere, cono, conosce, conoscere, riconosce. Contenute all'inverso: noci, sono.
Incastri
Inserendo al suo interno est si ha RICONOSCERestE.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "riconoscere" si può ottenere dalle seguenti coppie: riconosciuti/iutiere.
Usando "riconoscere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: corico * = conoscere; * rete = riconoscete; * rendo = riconoscendo; * evi = riconoscervi; * resse = riconoscesse; * ressi = riconoscessi; * reste = riconosceste; * resti = riconoscesti; * ressero = riconoscessero.
Lucchetti Riflessi
Usando "riconoscere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erte = riconoscete; * errai = riconoscerai.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "riconoscere" si può ottenere dalle seguenti coppie: mori/conosceremo, steri/conoscereste, stiri/conosceresti, teri/conoscerete.
Usando "riconoscere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * mori = conosceremo; * teri = conoscerete; * steri = conoscereste; * stiri = conosceresti.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "riconoscere" si può ottenere dalle seguenti coppie: rii/conoscerei, rimo/conosceremo.
Usando "riconoscere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: riconosceremo * = remore; * aie = riconoscerai; * mie = riconoscermi; * tiè = riconoscerti; * vie = riconoscervi; * iutiere = riconosciuti; * remore = riconosceremo.
Sciarade incatenate
La parola "riconoscere" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: riconosce+ere, riconosce+cere, riconosce+conoscere.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Discernere, Distinguere, Riconoscere, Raffigurare, Ravvisare, Vedere; Raffigurarsi, Ravvisarsi - Si discerne una cosa, quasi scegliendola, fra tante; si distingue per certi segni, che sono come il colore, il carattere della medesima; si riconosce quasi conoscendola nuovamente, o perchè dimenticatene le particolarità, o perdutane l'idea; si raffigura riconoscendone la figura, la forma speciale; si ravvisa o rivedendola cogli occhi del corpo, o anche con quelli della mente. Tutti questi modi però hanno la loro causa e la ragione loro nel generico vedere, parlando s'intende delle cose che puonno cadere sotto il senso della vista. Ravvisarsi vale anche quasi un cambiar d'avviso, un riconoscere il proprio errore o torto: l'uomo saggio può ingannarsi, ma tosto o tardi si ravvisa; raffigurare può valere eziandio farsi in mente un'idea o quasi la figura d'un oggetto; ma lo direi un idiotismo al modo di appresentare per presentare (vedi); raffigurarsi potrebbe dirsi assai bene per riconoscere la propria figura, riconoscere se stesso: chi sorte di una seria malattia, a stento, guardandosi nello specchio, si raffigura se prima non si è un po' rifatto con una buona convalescenza. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Riconoscere - † RACCONOSCERE e † RICOGNOSCERE. V. a. Richiamare alla memoria il già conosciuto, Raffigurare. Aur. lat. Bocc. Nov. 6. g. 5. (C) Venuto il giovane a riguardare, senza troppo penare il riconobbe. E appresso: Gianni, alzato il viso, e riconoscendo l'Ammiraglio rispose. E nov. 5. g. 7. Parendogli ogni altra cosa sì del tutto esser divisato, che esser da lui riconosciuto a niun partito credeva. Petr. Son. 33. part. II. Ben riconosco in voi l'usate forme. Bemb. Asol. 3. 183. (M.) Perchè da subita maraviglia soprappreso, e mirando… e pure per vedere se io racconoscere nol potessi; e non racconoscendonelo, sì come quello che io altra volta veduto non avea, stetti… senza nulla dire. [Camp.] D. 1. 6. O tu, che sei per quest'Inferno tratto, Mi disse, riconoscimi, se sai.

2. Per Distinguere. Nov. ant. 65. (M.) Il Re… mandò a sapere della contenzione di questi due ciechi, e che ponessesi cura che riconoscesse bene l'uno dall'altro. Borgh. Arm. Fam. 97. Le quali (armi) dovendosi necessariamente riconoscere l'una dall'altra,… Bern. Orl. Inn. 35. 43. (Man.) E sì gli ha sbalorditi la fortuna, Che il sol non riconoscon dalla luna. In questo senso non com.

3. Per Conoscere. Cas. Lett. 19. (C) Riconoscendo in questo affare quella stessa virtù, che aveva veduto per più da presso in concistoro. Sagg. nat. esp. 157. Volemmo vedere se… se si riconoscesse qualche varietà nel progresso dell'operazione.

[Cont.] Dicesi che il cavallo Riconosce la briglia, gli sproni, quando dà segno di intenderne l'aiuto, e di sentire la volontà espressa dal cavaliere per mezzo loro. Gris. Cav. 16. v. Intenda bene (il cavallo) quando si vuole fermare, e riconosca un poco la briglia. E 38. Spesso il cavallo, quando intende le volte e riconosce gli sproni,… come… sente un poco fermarsi la briglia per darli la volta, non aspettarà l'aiuto de gli sproni, ma da se stesso la prenderà.

Riconoscere volontariamente (Rosm.) Riconoscere volontariamente «è un compiacersi che fa il soggetto intellettivo dell'entità conosciuta».

4. Per Riscontrare. Bocc. Nov. 7. g. 3. (C) Non senza grandissima maraviglia di tutti guatato e riconosciuto fu lungamente avanti che alcuno s'arrischiasse a credere che 'l fosse desso.

(Mil.) [Cont.] Brancac. L. Car. mil. 39. L'obbligo di esse (sentinelle) è di non permettere che entri mai veruno di fuora del quartiero, benchè fusse un'officiale dell'esercito ben conosciuto, e che avesse il nome; ma hanno obbligo di darne avviso all'altre sentinelle, sino che vada al corpo di guardia, acciocchè venga l'officiale di quella guardia bene accompagnato a riconoscerlo, con l'ordine di chi comanda il quartiere che sia lasciato entrare.

5. [Cont.] Riconoscere un esercito, un corpo di soldati, e sim. Rilevare il loro numero e la loro composizione per via di qualche distaccamento di fanti, o, meglio di cavalleggieri. Rocca, Strat. mil. 12. Gli esserciti s'approssimarono in un giorno a ore vintidue l'un all'altro per spazio di tre miglia, e secondo l'ordine di guerra tutti doi con cavalli e con pedoni si riconobbero. Melzo, Gov. Cav. IV. 8. Se nel passar per dentro, o vicino a qualche villaggio, o bosco, o ad altro luogo coperto, i primi corridori scuoprono il nimico senza poter ben discernere in che numero egli sia, deve uno d'essi corridori andar subito ad avvisarne il caporale che viene con gli altri. Di quest'avviso convien che il caporale mandi a dar parte al capo della truppa, e che poi passi in innanzi per veder di riconoscer bene il nimico. [G.M.] Adrian. Stor. Cominciarono a scaramucciare con quelli che di Valenza erano usciti per riconoscerli.

[Cont.] Ass. Melzo, Gov. Cav. III. 5. Vedendo di lontano qualche cavalleria, una d'esse (sentinelle) vada a riconoscere, e l'altra avvisi il suo caporale… inviando innanzi due cavalli a riconoscere la cavalleria veduta dalle sentinelle.

(Mar.) [Cont.] Le navi nemiche. G. G. Long. III. In cima dell'albero, o del calcese, potrebbero scoprire e riconoscere i vascelli nemici, e loro qualità, numero, e forze, molto tempo avanti che essi riconoscessero i nostri. Pant. Arm. nav. 311. Si possano (i vascelli incontrati) mandare a riconoscere con alcuna galea per intender le nuove, ed anco per trattenergli, acciocchè non vadano a riferire a gl'inimici d'aver trovata l'armata.

6. [Cont.] Verificare. Lecchi, Can. nav. 20. Visita… per riconoscere sulla faccia de' luoghi, se dalle parti del lago di Como e di Lugano e d'altri vicini laghi, per mezzo ancora de' loro emissarii, si potessero abilitare nuove diramazioni e nuovi canali a continuare la navigazione per il fiume Adda sino al naviglio.

[Cont.] Riconoscere l'effetto d'una mina, d'una batteria, e sim. Andar a vedere, ed esaminare quale effetto siasi ottenuto. Giorn. Ass. Montalc. Arch. St. It. App. 26. 373. Postosi in arme tutto l'esercito nemico, vennero una parte, nell'ora di mezzogiorno, per i fossi che per cammino coperto avean tirati fino alla muraglia; ed ivi a' piedi, per riparo, aveano tirata una trinciera fortificata di gabbioni tavoloni e grate, a riconoscere l'effetto della mina a piedi del baluardo di S. Martino.

7. [Cont.] Riconoscere un lavoro. Esaminarlo, Riscontrare se è compiuto ed eseguito secondo le regole dell'arte. Bandi Fior. XLVIII. 164. Il qual riscontro dovrà esser autenticato dall'ingegnere, che sarà destinato per riconoscere il lavoro già fatto. Chin. Scol. bomb. 31. In quanto a riconoscere l'artiglieria,… si vedrà con l'occhio se il getto è pulito di fuori e di dentro: se vi sono varoli, martellature, rimesse, in particolare da gli orecchioni in su… Di dentro si riconoscerà con una candeletta accesa, con mandarla a basso in cima a un'asta.

8. [Cont.] Riconoscere un terreno, una strada, un'isola, un porto, e sim. Verificarne lo stato, e tenerne nota, anche con disegni se occorra. Fal. Vas. quadri, I. 6. Essere pratico di carteggiare, riconoscere terreni, sapere le qualità e traversie de' porti. E Cart. 49. E scoprendo il terreno non andare con il vassello grosso sotto esso; ma con una fregatina, con un scandaglio e una picca per potere, riconosciuto che arà il porto, scandagliare il fondo per il corso che deve fare il tuo vassello. Melzo, Gov. Cav. II. 17. Il capitano di detta compagnia d'archibugieri ha da mandar alcuni de' suoi cavalli per fronte verso il nimico, e dall'una e dall'altra mano; acciocchè slargatisi all'intorno, vadano riconoscendo i boschi e le valli circonvicine, e, fermatisi poi in qualche posto d'onde scuoprano di lontano, stiano con molta vigilanza per tutto quello che posson udire o vedere. Chin. Scol. bomb. 116. Prima che si incamini l'artiglieria, costumasi di riconoscere le vie per le quali ha da passare: e, secondo quello che si giudicherà opportuno, si provede al bisogno. Pant. Arm. nav. 253. Se l'armata si trovarà in un'isola di picciolo circuito, tenga due vascelli sottili e veloci, o due galee bene armate, che la circondino continuamente, l'una contra l'altra; sì che, trovandosi, sappiano d'averla riconosciuta tutta.

Riconoscere un paese, una fortezza, una batteria, o sim., vale Andare a vedere in che stato e termine si ritrovino. [Cont.] Giorn. Ass. Montalc. Arch. St. It. App. 26. 357. A' 12 aprile, deliberatosi dai nostri signori capitani riconoscere li gabbioni già detti, il capitano Niccolò Ranuccini insieme col capitano Panfilio dell'Oca, accompagnati dal sargente e lance spezzate del signor Mario, tutti armati colla corazza uscirono dalla porticella di S. Martino; comparsero sotto detti gabbioni. Tard. Macch. Ord. Quart. 178. Un ingegniero… fu assieme con un colonnello mandato a riconoscere 'l luogo; e, tornato poi, e ricercato della grandezza e qualità della fossa e de i repari, con molti particolari rispose… Cast. Consid. bonif. Pont. 144. Avendo gli anni passati riconosciuto il paese, e navigato per quei fossi e per quell'acque, dopo aver fatta qualche riflessione mi parve che l'impresa (di rasciugare le paludi pontine) non fusse tanto difficile. = Guicc. Stor. (C) Mandarono i capitani de' fanti di ciascheduna lingua a riconoscer la batteria. Bern. Orl. Inn. 31. 45. A riconoscer venite la stanza, Poi potrete al viaggio vostro andare.

[Cont.] Anco della propria fortezza. Flor. Dif. off. piazze, I. 11. Fu proposto che il governatore, entrando con la gente che ha da guardar e difender la piazza, debba riconoscer e munir il circuito di dentro, e poi il recinto di fuori, con fortificar anco la campagna… per esempio, vedrà se il terrapieno sarà di larghezza e d'altezza necessaria.

[Cont.] Ass. Dur. Eserc. mil. 60. v. Io manderei a riconoscere, e secondo il sito mi governerei. Lupic. Disc. mil. esp. 1. Si manderà di notte a riconoscere uomini agili di vita, accorti e giudiziosi; acciochè, superate le difficoltà delle sentinelle morte, riconoscano con prestezza: sì come io viddi riconoscere al signor Giordano la batteria che preparava Don Garzia sotto Montalcino.

[Cont.] In forza di sost. Lupic. Disc. mil. esp. 1. Questo modo di riconoscere ha un poco di conformità della astuzia che usò Scipione in Africa, nel mandare uomini periti militari per servitori con l'ambasciadore nell'esercito cartaginese, i quali riconobbono e osservarono il tutto con molta facilità.

9. Per Esser grato. Car. Lett. 2. 174. (Man.) La supplico che… non voglia disfavorir me, che le son servitore, e le sarò sempre; ricordandole ancora che i popoli non riconoscono i beneficii nel modo che fanno i privati.

10. Per Reputare, Tenere, Aver in luogo di. Salv. Granch. 4. 1. (M.) Come la cosa sia fatta, e ch'i' abbia Già per riconosciuto questo giovane Come per mio figliuolo, ed egli me Come per padre. Salvin. Disc. 1. 11. Riconoscono le Muse per padre Giove. E 123. Omero, padre d'ogni dottrina, tutte le filosofie il riconoscan per capo. Ces. Terenz. Pref. Andr. Vedendo non riconosciuti gli scrittori di quel secolo per padri e maestri del bello scrivere.

11. N. pass. Per Ravvedersi dagli errori, Pentirsi. G. V. 4. 2. 3. (C) Rimase così compunto, che spirato di grazia si riconobbe. Mil. M. Pol. 353. E dissongli, come egli s'erano riconosciuti, e che avevano fatto male. Nov. ant. 33. 3. Allora il cavalier si riconsigliò, e riconobbesi che non avea ben pensato. Serm. S. Ag. 2. (C) Alcuni ne sono diventati santi, perocchè nelle pene si ricognoscono, e per uscire di tribulazione si raccomandano a Dio.

† In questo senso anche Riconoscer sè o se medesimo. [Camp.] D. 2. 31. Quale i fanciulli, vergognando, muti Con gli occhi a terra stannosi ascoltando, E sè riconoscendo e ripentuti. Vit. SS. Pad. 2. 244. (C) La tribulazione fa l'uomo riconoscere se medesimo.

12. Altri modi.

[Camp.] † Riconoscere ad alcuno, per Mostrarglisi riconoscente. Bon. Bin. XIII. 4. Dunque tu, uom, perchè non pensi, quando Li riconoschi 'l ben ch'ei t'ha donato? – Li per gli, a lui, cioè a Dio.

13. Riconoscere alcuno, vale Mostrarsi grato della fatica, dell'opera sua con qualche premio, Contraccambio. Vit. S. Gio. Batt. 186. (C) Le parve sì grande grazia, che ella non sapeva in che modo riconoscere questa grazia. Tac. Dav. ann. 15. 62. Si voltò agli amici, e disse, poichè gli era tolto il riconoscerli de' loro meriti, lasciava loro un bel giojello solo rimasogli (il testo lat. ha: meritis gratiam referre). Varch. Ercol. 273. Dal quale fu non solo benignamente conosciuto, ma larghissimamente riconosciuto. Car. Lett. 2. 122. (M.) Dio sa, s'io vorrei che la bontà vostra fosse conosciuta, e riconosciuta. [F-Ts] Dav. Oraz. Cos. I. c. 8. Il Re Filippo gli cedè lo stato di Siena (a Cosimo) per riconoscerlo delle spese fatte in quella guerra. [G.M.] Fag. Commed. Io nondimeno vi riconoscerei. (Vi darei una ricognizione).

14. Riconoscere alcuno per signore o in signore, e Riconoscere un dominio, un imperio o sim., vale Accettarlo, Sottoporglisi. Guid. G. (C) Li detti loro paesani riconobbero li detti regi in loro signori Bart. Stor. Cin. (M.) Consentì in Tunchin a chi gliel'avea ribellato, sì veramente non ne riconoscesse il dominio alto nell'imperator della China.

15. Riconoscere checchessia per, vale Confessare o Ammettere che sia la qualità determinata del contesto. Guicciard. 1. 48. ediz. Pis. cur. Rosini. (Gh.) Le quali terre… erano state concordemente riconosciute per dote di Margherita. Bellin. Dis. anat., dis. 6. p. 140. ediz. fior. Non solo elle (parti) son poche di numero, ma elle son anche a voi assai ben note e tenute in così poco concetto, e riconosciute la maggior parte di loro per così necessarie al nostro cibarsi, che,…

16. [G.M.] Riconoscere il suo; Vedere la parte che di un patrimonio spetta a ciascuno dei fratelli, o altri parenti, per farne le divisioni. È modo dell'uso. Prima il patrimonio era amministrato in comune; ma ora ciascuno dei fratelli vuol riconoscere il suo. Segner. Crist. instr. 1. 27. 14. Appena è morto il padre, ecco sossopra tutta la casa; ognuno vuole riconoscere il suo.

17. Riconoscere, o Non riconoscere una scritta, o sim., vale Dichiararla legittima, o illegittima, per sua, o non sua. Sassett. Lett. 78. (Man.) Quel capitano fu ricattato, ma… non riconosce la polizza di carico; sicchè l'averla non serve a niente.

18. Riconoscere una cosa da alcuno, o † per alcuno, vale Reputare, o Confessare di averla, o ch'ella venga da lui, o mediante lui. [Laz.] Dant. Par. 22. O glorïose stelle, o lume pregno Di gran virtù, dal quale io riconosco Tutto, qual che si sia il mio ingegno. = E 31. (C) Dal tuo podere e dalla tua bontade Riconosco la grazia, e la virtude. G. V. 11. 6. 7. Riconoscendo per loro la vita, e lo stato. E cap. 30. 5. Riconoscendola da lui per omaggio, dandogliene ogni anno un falcone pellegrino. Fior. Virt. A. M. 3. 25. Perch'egli riconosceva i suoi beni da Dio. Vit. SS. Pad. 2. 116. E però questo beneficio da voi riconoscendo, voglio… farvi omaggio.

19. Riconoscere un errore, un peccato, o sim., vale Confessarlo. G. V. 8. 92. 5. (C) Non si truova, che niente di ciò volesser confessare, nè riconoscere. E appresso: Ammonendogli, che qual di loro volesse riconoscere l'errore, e' peccati loro opposti, potesse scampare. In su questo martoro confortati da' loro parenti e amici, che riconoscessero…, niuno di loro il volle confessare. Vit. SS. Pad. 2. 93. Allora egli, riconoscendo la sua colpa, fece penitenzia, e domandògli perdono.

20. † Riconoscersi d'un beneficio, per Mostrarsi grato. [Laz.] Dant. Par. 29. Quelli che vedi qui, furon modesti A riconoscer sè della Bontate Che gli avea fatti a tanto intender presti. = Vit. S. M. Madd. 1. (M.) Sicchè gl'imperadori vogliendosi riconoscere della sua bontade, sì gli donarono la terza parte di Jerusalem. [Val.] Bianchin. Sat. Soldan. 69. Con somma esattezza hanno considerato e riconsiderato, e limato e rilimato per molti anni i loro componimenti.

[T.] Nel Riconoscere si conosce quel ch'era già conosciuto, si riscontra l'oggetto esser quel desso: gli è un nuovo giudizio della mente aiutato dalla memoria; giudizio più o meno pronto e pensato, che si fa o alla prima impressione corporea, o deducesi da qualche segno più o men prossimo, più o meno evidente. T.D. 2. 23 Mai non l'avrei riconosciuto al viso (tanto era sformato dalla magrezza); Ma nella voce sua mi fu palese Ciò che l'aspetto in sè avea conquiso (i lineamenti dileguatisi) Questa favilla, tutta mi raccese Mia conoscenza alla cambiata labbia (faccia), E ravvisai la faccia di Forese. – Ravvisasi il viso propriam. e la pers.; si riconoscono le qualità e atti delle pers., e delle cose. – Riconoscere alla voce, All'andare, Agli atti, Alle vesti. D. 2. 5. Perchè (per quanto) ne' vostri visi guati, Non riconosco alcun.

T. D. 1. 3. Poscia ch'io v'ebbi alcun riconosciuto, Guardai, e vidi l'ombra di colui… Incontanente intesi e certo fui Che… E 7. Tra questi cotali Dovre' io ben riconoscere alcuni… Ed egli a me: Vano pensiero aduni. La sconoscente vita che i fe' sozzi, Ad ogni conoscenza or li fa bruni.

T. Come sia opera d'un giudizio intell., lo dice D. 3. 3. E se la mente tua ben mi riguarda, Non mi ti celerà l'esser più bella, Ma riconoscerai ch'io son Piccarda. E il P. a lei: Ne' mirabili aspetti Vostri risplende non so che divino, Che ci trasmuta da' primi concetti. Però non fui a rimembrar festino (pronto): Ma or m'aiuta ciò che tu mi dici, Sì che raffigurar m'è più latino (facile). E 1. 12. Poi vidi genti… E di costoro assai riconobb'io.

T. Si riconosce anco a un segno dato dalla memoria o dal raziocinio. Nel seg. d'uomo non mai veduto, ma a un indizio che dànno le storie. Petr. Trion. Mor. Vespasïan poi alle spalle quadre Il riconobbi.

II. Cose e qualità delle cose. T. Bertin. Ar. F. Fals. Scop. 106. Le gonfiezze di essa si possono riconoscere per via del tatto.

Col Da, come Conoscere, in senso aff a Discernere. Ma nel Riconoscere è più espressa l'idea portata dalla partic. T. Gazzer. Tratt. Chim. 1. 68. Convien fissare l'idea dell'acidità, ed assegnare qualche facil criterio, per mezzo di cui si possa riconoscere una sostanza acida da un'altra che non è tale.

III. Col Che, del giudizio che che viene da riscontro. T. Targ. Raz. Valdin. 1. 38. Fu riconosciuto che una gran parte dei disordini della pescia di Pescia dipendeva dall'esserne stato invaso e troppo ristretto l'a veo dai padronati adiacenti.

IV. Senso più direttam. intell. T. D. 2. 15. Quando l'anima mia tornò di fuori Alle cose che son fuori di lei vere (destatomi dal sonno), Io riconobbi i miei non falsi errori (che la mia era visione, ma adombratrice del vero).

Con un agg. poi per ell. T. Gigl. Vocab. Cater. 227. Più d'un secolo fa Scipione Bargagli riconosceva in Siena cambiato affatto il profferimento, ed infiorentiniti i vocaboli.

V. Giudizio mentale insieme e pratico. T. Riconoscere i pregi dell'opera, Del lavoro, Della persona. – È modo fr. Gli riconosco de' pregi, per dire Riconosco de' pregi in esso, o, Riconosco i suoi pregi.

T. Col Da, in senso aff. all'A not.; ma ha più vigore di deduzione. Decreto della Rep. Fior. Attesochè la somma prudenza di un popolo d'origine grande sia di procedere negli affari in modo che dalle operazioni esteriori si riconosca non meno il savio che il magnanimo suo operare, ei ordina ad Arnolfo, capo e maestro del nostro comune, che faccia il modello o il disegno della rinnovazione di Santa Reparata con più alta e sontuosa magnificenza che inventar non si possa nè maggiore nè più bella dalla industria e potere degli uomini.

VI. T. Riconoscere luoghi e oggetti, Esaminarli, Riscontrarli, per conoscere quali siano, e se siano quali si spera o si teme. Magal. Lett. fam. 1. 9. Che importava egli a me di andare a riconoscere le stufe di Baia…, affacciarmi alla voragine del Vesuvio?

VII. Quando il giudizio conoscente desta l'affetto. T. Suor Celest. Galil. Lett. Riconosco per grazia speciale del Signore Iddio l'occasione che V. S. ha avuta di trattenersi costà più lungamente di quello che Lei e noi avremmo voluto.

VIII. T. Quindi il modo Riconoscere un bene da alcuno, dicesi piuttosto che Riconoscere un male; differenza posta dall'uso con moralità sapiente, perchè la vera conoscenza è del bene; il male ben si definisce da' filos. Quel che non è. Non si riconosce dunque il male da altri, gli si appone, gli si imputa. D. 3. 22.cit. nel § 18. Poliz. Pros. 100. Da tutti riconosceva la vita.

IX. † Per ell. [Cors.] Riconoscersi, per Essere riconoscente. D. 3. 29. Quelli (Angeli eletti) che vedi qui, furon modesti A riconoscer sè della bontade Che gli aveva fatti a tanto intender presti (non furono co' ribelli. Per merito di tale riconoscenza ebbero la Grazia illuminante). Simile [Camp.] Fr. Giord. Tratt. Quale può essere maggiore superbia che non riconoscersi da Dio, e credersi essere per sua sufficienza? T. L'ell. è: riconoscere sè creato, beneficato da Dio. Riconoscere sè esser da Lui, esistere per sua virtù e grazia. Ps. Labia nostra a nobis sunt: quis noster Dominus est?

X. Senso soc. T. Riconoscere in altri qualche relazione che a lui ci obblighi comechessia non è un mero giudizio mentale, e neanche una disposizione affettuosa dell'animo, è un atto accompagnato da segni esterni più o meno espliciti e validi, con cui si esprime non solo il proposito o la inclinazione, ma la volontà d'operare secondo il riconoscimento significato. Riconoscere alcuno per legittimo principe, Per proprio superiore. – Riconoscere che fa uno Stato l'essere legittimo d'un altro Stato o di suoi governanti; se non l'essere legittimo, la sussistenza attuale comportabile, inevitabile.

T. Si riconosce dunque e la pers. con tale o tal veste, e il diritto o il potere di quella. Si riconosce, per conseguente, dalla parte del riconoscente, un dovere, o almeno un qualche riguardo d'astinenza.

XI. T. Più d'ordin. nelle relaz. naturalí e familiari, Riconoscere uno per proprio figliuolo, Per padre. – Riconoscere un figliuolo illegittimo.

T. O chi nega affezione al figliuol proprio: Non lo riconosce per suo. – Non voler riconoscere per figliuolo, per fratello, per superiore, per concittadino, per qualunque sia titolo, a attinenza, a cagione di demeriti, o per mera sconoscenza, o per caparbietà. Anche ass. Non voler riconoscere, sottint. l'attenenza. Più ass. ancora, Non lo riconosco, e però più efficace.

XII. Di compenso. [Cors.] Bart. Vit. Zucch. 2. 3. Predicando nelle cattedrali che sogliono avere uno stipendio assegnato a riconoscere la fatica, e rifar delle spese chi viene a servirle de' loro Quaresimali, egli… mai non accettò se non quel poverissimo vitto che… gli era necessario. T. Troppo sovente Riconoscere valeva Regalare; ma questo è un modo che comincia a farsi antiq. Il nostro è un secolo che conosce. [L.B.] Nel ling. pop., quando si fa sperare a taluno, E' ti darà un riconoscimento, l'altro risponde: Mi riconosce, rincontrandomi per la strada, ma si volta in là.

XIII. T. Abbiam visto Riconoscere l'errore, in senso intell.; ma nel mor. e nel soc., dice Sentirsene e confessarsene più o meno colpevole, e disposto a disdirsi e a correggersi. Riconosco i miei difetti, i miei falli, non vuol dire Conosco d'essere perfetto e infallibile Anco i Lat. avevano Riconoscere in senso di Riesaminare a fin di correggere; giacchè Conoscere, a loro più che a noi, era term. denotante inquisizione e giudizio.

T. Riconoscersi col Di, oltrechè in Dante (il quale ha in senso sim. Riconoscenza, D. 2. 31), è nella Legg. di Frate Ginepro: Riconoscendosi della ingiuria fatta e detta. L'ell si compie: Riconoscendo se medesimo colpevole quanto all'ingiuria… E il pagano bellissimo: Nosce te ipsum, che corrisponde al bibl. Redire ad cor, e al nostro Rientrare in se stesso, dice che della conoscenza di noi non piccola parte consiste nel riconoscere quel che ci manca.

XIV. Modi com. a parecchi de' sensi not. T. E nel senso corp. e nell'intell. e nel mor., dicesi che La persona non si riconosce più, E in gran parte mutata da quel di prima. – A chi, stando in Tosc., e approfittando del vero ling. tosc., impara a scrivere meglio, è lode desiderabile sentirsi dire: Non vi si riconosce. Ma non è lode: Questo amore l'ha ridotto che non si riconosce più.

T. L'uomo, mutato dagli anni o dalle malattie, riguardandosi nella spera, Ne' suoi lineamenti non riconosce se stesso. – Non riconosce se stesso, chi ha illanguidito il vigore corp., intell., mor.

T. Riconoscere uno in un altro, Nel figliuolo il padre, Nel padre il figliuolo; cioè e ne' lineamenti, e negli atti e nel dire e ne' fatti. Riconoscere nello stile del discepolo o dell'imitatore il maestro o il modello.

T. Chi si cela sotto la maschera dell'imitazione, della contraffazione, della finzione, dell'ipocrisia, anco che non si senta dire in parole: Ti riconosco, se lo sente mormorare dentro di sè.

T. Quando Ov. ne' Fasti: Sacra recognosces annalibus èruta priscis, Et quo sit merito quaeque notata dies, ci rammenta che il Riconoscere è insieme della memoria e del raziocinio, che riauarda e il passato e il presente, e i fatti e le ragioni dei fatti, e ne' fatti comprende gli affetti; e ci rammenta che questo v. non solam. s'accoppia col Che, secondochè s'è più sopra veduto; ma può dirsi altresì Ricono scere come, Riconoscere perchè, Riconoscere quale e quanto.

T. La diff. tra Conoscere e Riconoscere, è fatta sentire dal Tass. Lett. 1. 143. Negli avvertimenti di V. Signoria… ho chiarissimamente conosciuto, o più tosto riconosciuto il suo giudizio, la dottrina…
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Vocabolario inverso (per trovare le rime): crescere, accrescere, decrescere, ricrescere, rincrescere, viscere, conoscere « riconoscere (erecsonocir) » anticonoscere, disconoscere, misconoscere, eucere, tralucere, cadere, accadere
Indice parole che: iniziano con R, con RI, parole che iniziano con RIC, finiscono con E

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