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Informazioni utili online sulla parola italiana «scusare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Scusare

Verbo

Scusare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è scusato. Il gerundio è scusando. Il participio presente è scusante. Vedi: coniugazione del verbo scusare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di scusare (perdonare, giustificare, assolvere, discolpare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola scusare è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: scu-sà-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con scusare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Non ti devi scusare per quanto hai fatto, lo redarguì Astolfo, l'importante è che tu abbia capito la lezione e che il fatto non si ripeta mai più.
  • Mario, per farsi scusare dalla sua ragazza del ritardo all'appuntamento, la portò a cena in un bel ristorantino.
  • Non ti devi scusare se non c'è intenzionalità nel tuo errore.
Citazioni da opere letterarie
«Vexilla regis…» di Luigi Pirandello (1897): – Se lei porta cappelli inverosimili! – gridò aspramente alla Lander. E come se la scoperta di quella somiglianza nel riso avesse avuto per lui un significato di condanna, cadde in preda a un'agitazione rabbiosa, di cui la signorina Lander volle per un buon tratto esser vittima ostinandosi a scusare il suo cappello e a incolpare il treno che s'era fermato di schianto, cosa che in Germania, naturalmente, non soleva mai avvenire.

La via del male di Grazia Deledda (1906): — Ho la febbre, non posso più lavorare, — disse fra sé, per scusare la sua debolezza. Si tastò il polso, s'asciugò il sudore; poi s'avviò. Ma giunto a Nuoro, invece di coricarsi si lavò, indossò il costume delle feste e si diresse al luogo fatale. Un impulso cieco lo spingeva: egli s'avviava verso la casa del Noina come l'assassino ritorna nel luogo ove ha commesso il delitto.

L'amica geniale di Elena Ferrante (2011): S'inginocchiò sul marciapiede, davanti a me, come se si volesse scusare sottoponendosi alla forma massima dell'umiliazione. Frugò sotto l'automobile, recuperò il braccialetto, lo esaminò e lo riparò stringendo con le unghie l'anellino d'argento che aveva ceduto. Me lo diede guardando non me ma Lila. Fu a lei che disse: «Scusa». Poi salì in automobile e l'auto partì.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per scusare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: scusate.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: scuse, scure, sure, cure, care.
Parole contenute in "scusare"
are, usa, scusa, usare. Contenute all'inverso: era, ras.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "scusare" si può ottenere dalle seguenti coppie: scuce/cesare, scudo/dosare, scura/rasare, scurito/ritosare, scusai/ire, scusami/mire, scusata/tare.
Usando "scusare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * remi = scusami; * areata = scusata; * areate = scusate; * areati = scusati; * areato = scusato; * rendo = scusando; * evi = scusarvi; * resse = scusasse; * ressi = scusassi; * reste = scusaste; * resti = scusasti; * ressero = scusassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "scusare" si può ottenere dalle seguenti coppie: scusi/issare, scuserà/areare, scusata/atre, scusato/otre.
Usando "scusare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = scusata; * erte = scusate; * erti = scusati; * erto = scusato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "scusare" si può ottenere dalle seguenti coppie: scusa/area, scusata/areata, scusate/areate, scusati/areati, scusato/areato, scuse/aree, scusai/rei, scusami/remi, scusando/rendo, scusasse/resse, scusassero/ressero, scusassi/ressi, scusaste/reste, scusasti/resti, scusate/rete, scusati/reti.
Usando "scusare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * cesare = scuce; * dosare = scudo; * rasare = scura; * ritosare = scurito; * mire = scusami; * mie = scusarmi; * tiè = scusarti; * vie = scusarvi.
Sciarade incatenate
La parola "scusare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: scusa+are, scusa+usare.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "scusare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * dici = scudisciare.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Chi l'ha marcio non ha scusanti, Quando arrivano in genere si scusano, Si chiede scusandosi, Il Troisi di Scusate il ritardo, Può esserlo una scusa.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Scusare - V. a. e N. pass. e ass. Contrario di Accusare. Addurre ragioni per iscolpare sè o altri. Excusare, aureo. V. anco ECUSARE e ISCUSARE. Bocc. Nov. 7. g. 5. (C) Come seppe il meglio, di ciò che intervenuto era si scusò. Dant. Inf. 30. Tal mi fec'io non potendo parlare; Che disïava scusarmi, e scusava Me tuttavia, e nol mi credea fare (col vergognoso silenzio esprimevo il mio sentimento). E Par. 4. Se violenza è quando quel che pate Neente conferisce a quel che sforza, Non fur quest'alme per essa scusate (T. per scusare atto men che buono, bisogna che chi vi è forzalo, non possa ritrarsene nè riparalo. Ma queste monache smonache, che, potendo ritornare al chiostro, non vi ritornarono, non sono scusale per la prima altrui violenza). E appresso: Che la forza al voler si mischia, e fanno Sì, che scusar non si posson l'offense.Petr. Son. 182. part. I. I'ho pregato Amore, e ne 'l riprego Che mi scusi appo voi. Vit. SS. Pad. 2. 261. Il predetto uomo santissimo, poichè si fu iscusato per lo predetto modo, rendè lo spirito a Dio in pace. Franc. Sacch. Nov. 112. Signori, io mi vi scuso, che vi avevo a dar salsicciuoli,… Varch. Stor. Lorenzo Segni scusò appresso le persone meno appassionate le azioni di Niccolò Capponi suo cognato. Morg.10. 19. (Man.) Tutto 'l popol li vide volentieri; Ognun si scusa con l'Imperadore. [Camp.] D. Conv. I. 2. Acciocchè sotto pretesto di consolazione scusasse la perpetuale infamia del suo esilio, mostrando quello essere ingiusto. Bib. Luc. 14. E mandò il servo suo all'ora della cena a dire agl'invitati che venissero alla cena, perocchè erano apparecchiate tutte le cose; e tutti cominciarono ad iscusare (et coeperunt simul omnes excusare). [G.M.] Segner. Crist. instr. 2. 2. 16. Chi vi vomiti addosso, e dipoi si scusi con dire che ha sdegno di stomaco, sarebbe da voi sofferto?

2. Talora vale Condonare. Gal. Op. lett. 6. 218. (Man.) Siccome dunque io la prego a scusar la mia tardanza, così doppiamente la ringrazio. E 256. Scusimi, se sono stato nello scrivere prolisso, e forse in alcuna parola troppo libero.

3. † Per Risparmiare checchessia, servendo in sua vece. Bern. Rim. 1. 109. (C) Che gli scusa cavallo e… Cant. Carn. 146. E scusan lo stivale e 'l borzacchino. Sassett. Lett. 315. (Man.) E rubano tanto, che se tanto guadagnaste voi in un anno, scusereste il durar più fatica.

4. [Camp.] † Per Evitare, e simili. Mac. Vit. S. Cat. II. 7. La madre, cognoscendo li costumi del furioso figliuolo, volendo scusare la materia dello scandalo ch'ella vedeva venire, notificò alla vergine queste cose.

5. † Per Esentare. Cr. 9. 82. 3. (C) Se l'uova de' pavoni alle galline si pongono, scusa le madri dal covare. Reg. S. Ben. 49. (Man.) E 1. 4. 14. Quando l'acqua sarà poca, e non se ne troverà, sarà da bere temperata con l'aceto, spezialmente nella state, imperciocchè difende e scusa da molto bere. Pallad. cap. 28. (M.) E se porrai l'uova della paonessa sotto la gallina, sicchè la paonessa sia scusata dal covare, farà tre volte l'anno l'uova.

6. [Camp.] † Per Passarsela leggiermente. Guid. G. A. Prol. Volendosene tosto scusare di quest'opera… le particularitadi non volle rescrivere.

7. Per Ricusare, Rifiutare. Pallad. Febb. 9. (M.) I primai sermenti e magliuoli, che fa la vite, scuseremo (il lat. ha: repudiemus). E Novemb.7. Ama l'aere freddo, e non scusa il temperato (il lat. ha: non recusat). Din. Comp. 3. 56. Messer Corso Donati non ne scusava moneta, ognuno chi per paura, chi per minacce gli dava del suo. Dant. Purg. 15. Ciò che vedesti, fu perchè non scuse D'aprir lo cuore all'acque della pace Che dall'eterno fonte son diffuse. Amm. Ant. 21. 1. 6. Chi lusingando nutricò il dolce male, tardi iscusa di sostenere il giogo, sotto il quale egli si mise (il lat. ha: sero recusat). Fr. Jac. Tod. 3. 5. 15. (Man.) E 6. 15. 12. Grande amor fuor di misura Fu promission sicura Di cui nulla creatura D'amar non si può scusare. Esp. Pat. Nost. 4. Elli volle ch'ella fosse brieve, acciò che non fosse neuno che si scusasse d'apprenderla.

[Cont.] Colla prep. Da. Ord. Giust. Fir. 19. Per li grandi che si scusassono overo difendessono da' sodamenti, overo che non sodassono, sieno costretti di sodare i loro più prossimani.

8. † Per Lasciare, Trascurare. Scrittur. Falcon. 4. (Man.) Ciascuno dêe scusare questi cotali falconi. imperocchè non hanno alcuna bontade.E 17. Se 'l vorrai (l'astore) sempre tenere a grossi uccelli, guardati di dargli l'anitre, e d'ausarlovi, imperciocchè per la dolcezza del sangue dell'anitre, scuserebbe gli altri grossi. V. anco. CANSARE.

9. Fig. di cosa. Pallad. Marz. 25. (M.) Tutti gli altri doviamo sprezzare, se la molta bontà non scusasse forse la colpa del pelo. Sannaz. Arcad. Pros. 3. (Man.) Avendo fatta Giunone e Minerva di tanto estrema bellezza, che ad avanzarle sarebbe stato impossibile, e diffidandosi di far Venere sì bella come bisognava, la dipinse volta di spalle, scusando il difetto con l'astuzia.

10. Altri modi.

Scusare alcuno da un'azione. Scolparlo di quella tal azione. Ott. Com. Dant. 1. 567. (Gh.) La tenera etade nella quale elli erano, li scusava da dolo, e tale peccato per lo quale dovessono morire (i nipoti d'Ugolino, non tanti teneri).

11. Scusare di checchessia alcuno. Segner. Pred. 32. p. 318. col. 2. (Gh.) Nè sapea come scusarlo d'iniquità, se non solamente incolpandolo d'ignoranza.

12. [G.M.] Scusarsi dal fare una cosa; Addurre scusa o pretesto per non farla. Segner. Crist. instr. 1. 2. Che diremo poi di coloro che si scusano dal venire con gli altri a udire la parola di Dio, perchè non hanno posto o panche da sedere in Chiesa a lor modo?

13. † Scusarsi da checchessia. Addurre checchessia per iscusa. Car. Lett. 1. 121. (Gh.) Quanto al tardo negoziare si scusa (il Bernardi) dalla natura della Corte e dalla difficoltà dell'audienza. Piuttosto Colla.

[T.] Scusare contr. d'Accusare, ma porta usi più varii d'Accusare. Scusare è Togliere in tutto la cagion dell'accusa o scemarne la gravità o provarsi a togliere quella o a scemare questa, senza potervi riuscire; e talvolta sapendo di non lo potere, e non lo sperando. Scusareconcerne e gravi falli e men gravi, e mancanze apparenti che recano offesa o dispiacere o noia; o altri fa le viste che gli sia recata, o il parlante o scrivente esagera a sè il proprio fallo o lo sbaglio, per verecondia, per modestia, per cortesia, per semplice cerimonia. T. L'uomo accusa e altri e se stesso; Scusa e altri e se stesso; ma poi Scusa il fatto o il detto proprio; ovvero altri scusa esso fatto o detto: lo scusa nel giudizio o nel sentimento d'altri uomini; lo scusa dinanzi a se stesso, nel suo segreto.

II. Att. T. Nel seg. ben s'unisce a Difendere, che dice più. Chi scusa, sovente sa di non poter in tutto difendere; ma, per ciò appunto, intende attenuare alla pers. scusata la punizione o il dolore o la dispiacenza. [Pol.] Imit. Cr. 1. 24. 1. L'ultimo giorno del giudicio, niuno potrà essere scusato nè difeso.

[Pol.] Bocc. Nov. 9. g. 8. Il maestro lo scusava forte. T. Scusare debolmente, Con vigore, Con buone ragioni, Con pretesti o cavilli; Con affetto, Per modo di dire. – Cercai di scusarlo.

III. Rifl. Col Se distinto. [Pol.] Bocc. Nov. 7. g. 8. Essa medesima venne a scusar sè, ed a confortar me.

Col Si. T. Prov. Tosc. 265. Chi si scusa s'accusa. E ivi: Chi si scusa senz'essere accusato, Fa chiaro il suo peccato. Vang. Cominciarono tutti insieme a scusarsi.

[Pol.] S. Bern. Op. penit. p. 5. Non esser sollecito a scusarti quando tu sei ripreso o accusato. T. Non solo di cosa che meriti o risichi di meritare punizione l'uomo Scusa sè o altri; ma anco di cose delle quali egli ha o teme avere riprensione.

IV. T. L'uomo scusa altri nel proprio giudizio, non lo volendo, nonchè accusare, riprendere, nè dimostrarne, nonchè sdegno, risentimento lieve. [Pol.] Tolom. Lett. lib. 1. Ma voi mi scuserete benignamente, e umanamente interpreterete ogni cosa. T. Per questa volta mi scusi se ho mancato. – Mi scuserà se dico…

V. T. Ho accennato, Scusarsi e l'uomo e il fatto o il detto. [Pol.] Tass. Ger. lib. 13. 22. Un d'essi, Scusando il fatto, il pio Baglion n'avvisa.

VI. Con partic. – A, nel senso di Innanzi o sim., intendendo della pers. a cui s'adduce la scusa. [Pol.] D. Vit. N. 15. Scusandomi a lei di tal riprensìone. Bocc. Nov. 3. g. 3. Siccome a padre mi vi scuso. M. Vill. 5. 65. Si scusò al popolo. E 9. 91.

VII. In senso sim. Presso. T. Volg. Credete che noi ci scusiamo presso di voi. Petr. Son. 182. part. I. l'ho pregato Amor, e ne l'riprego Che mi scusi appo voi. – Appo, non com. oggidi.

VIII. In senso aff. a Presso o Dinanzi, o A. [Pol.] G. Gozz. Nov. 19. Ho pensato di scusarmi con certuni in istampa.

Altro uso del Con. La ragione che adducesi a scusa. T. Con che si scusa? Con pretesti che l'accusano più e più.

IX. Col Di, il soggetto sopra il qual cade l'accusa o il risentimento. [Pol.] D. Vit. N. 31. E se alcuno volesse me riprendere di ciò, scusomene. T. E 3. 14. (dopo aver detto che, salito in pianeta di più beatitudine, il piacer suo superava ogni altro provato sin là; oppone a se stesso la beatitudine che da Beatrice gli viene, maggiore di tutte; e risponde che tale beatitudine cresce col salire di pianeta in pianeta; ma che, giunto in quello, e' non aveva ancora guardato a Beatr.: e soggiunge): Ma chi s'avvede che i vivi suggelli D'ogni bellezza (gli occhi di lei) più fanno più suso, E ch'io non m'era lì rivolto a quelli; Escusar puommi di quel (quello di che) ch'io m'accuso Per iscusarmi, e vedermi dir vero. Franc. Sacch. Nov. 114. Stando alcun dì, il cavaliere è richiesto che si vada a scusare dell'inquisizione. Bocc. Nov. 10. g.4. Con assai piacevoli parole alle belle donne si scusò di ciò che fatto aveva. – Scusate della seccatura.

X. T. Modi di modestia sincera o di cortesia riverente o di cerimonia usuale, e talvolta di cel. e d'iron. Scusi la mia sincerità (nel dir cosa che possa parere alquanto ardita). Scusi se le faccio questa domanda.

T. Anco domandando di cosa che non può offendere, ma sospettando di venire importuno, o facendone, per modo di dire, le viste. Scusi, si può egli sapere?… Scusi, si va egli bene di qui in piazza della Signoria?

T. Modi sim. Nel veder taluno o impermalirsi, o dimostrarsi impermalito: La mi scusi. Che ho io detto, scusi? Nell'entrare in luogo ove non si doveva o non si voleva, ritirandosi: Scusi. – Nel fare un obbiezione all'altrui detto, o per interrompere garbatamente, e poter dire qualcosa anche poi: Scusate, ma… – Scusino, vorrei dire anch'io una parola.

T. Mi scuserà, Atto di fiducia nella volontà altrui o nella indulgenza.

T. Facendo o dicendo cosa che non ha punto bisogno di scusa, s'altri la prende a male, con aria di canzonatura risentita, Oh, Scusi! Scusi, sa? – Scusi tanto. – Questi modi hanno altri usi fam.

T. Altro fam. Al sentir cosa che pare troppo nel genere suo: Scusate se è poco. Fr. Excusez du peu. La forma però è it.

XI. T. La cosa che è titolo alla scusa, che è ragione a scusare. D. 1. 25. E qui mi scusi La novità se fior la lingua abborra (se le nuove cose da dire io non so in bel modo evidente significare). Petr. Canz. 1. part. I. E se qui la memoria non m'aita (a ridire quel che ho patito)… iscusinla i martiri Ed un pensier che, solo, angoscia dàlle (le dà)… E mi face oblïar me stesso a forza. Tolom. Lett. 44. Gli anni sterili iscusan gli affittaiuoli (de non pagare).

[Cors.] Pallav. Stor. Conc. 8. 19. 15. Alla calunnia ch'egli avesse porto all'infermo principe il veleno nel beveraggio, rispose: la tua salute mi scuserà (sarà a me difesa).

XII. † T. Gli ant. avevano Scusare in senso di Risparmiare e Cansare; e queste due idee si commutano; giacchè Risparmiare nel trasl. è Cansare danno o inconveniente; e chi scansa risparmia a sè o ad altri pericolo, danno, noia. Il trapasso all'idea di Scusare non è irragionevole; giacchè Scusare da Caussa, e Caussa da Caveo. In Ulp. Inexcusabilia onera inevitabili. Ma in altro senso più vivo, sono inescusabili certe gravezze da' governanti improvvidi imposte, perchè seccano le fonti della pubblica prosperità. Così è a intendere il Prov. Tosc. 325. Se il morire non si scusa, chi mal vive ben s'abusa. (Inevitabile la morte; e chi non vi si prepara, e mal vive, fa male i suoi conti. In quest'es., che leggesi nel Serdonati, Ben s'abusa può non s'intendere alla fr. Illudersi; ma, Troppo abusa della vita e delle forze a lui concedute.)
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Parole in ordine alfabetico: scusandosi, scusandoti, scusandovi, scusano, scusante, scusanti, scusarci « scusare » scusarmi, scusarono, scusarsi, scusarti, scusarvi, scusasse, scusassero
Parole di sette lettere: scusaci, scusami, scusano « scusare » scusata, scusate, scusati
Lista Verbi: scuotere, scurire « scusare » sdebitare, sdegnare
Vocabolario inverso (per trovare le rime): usare, causare, concausare, abusare, accusare, riaccusare, ricusare « scusare (erasucs) » riusare, annusare, tare, catare, datare, antidatare, retrodatare
Indice parole che: iniziano con S, con SC, parole che iniziano con SCU, finiscono con E

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