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Informazioni utili online sulla parola italiana «specie», il significato, curiosità, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Specie

Parole Collegate

Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
animale (19%), razza (16%), umana (10%), protetta (9%), estinta (8%), rara (5%), estinzione (3%), tipo (3%), evoluzione (2%), genere (2%), aspetto (2%), speciale (2%), animali (2%). Vedi anche: Parole associate a specie.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia
Articoli interessanti e pagine web
Almanacco: Pubblicata l’Origine della specie

Informazioni di base

La parola specie è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: spè-cie. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con specie e canzoni con specie per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Questa specie di fungo la puoi trovare più facilmente nei boschi di castagni.
  • Tra le specie animali, quella che preferisco è sicuramente il gatto.
  • Mi fa specie quel suo comportamento irriguardoso verso gli altri.
Citazioni da opere letterarie
Le Aquile della steppa di Emilio Salgari (1907): Uno era una specie di levriero che i turcomanni chiamano tazé, grosso, alto, di taglia pesante, con mascelle formidabili e capace di lottare contro una fiera; l'altro invece era un gurdios, una specie di bassotto, cogli orecchi a punta, razza molto adatta ad ogni specie di caccia, soprattutto a quella della volpe, che quei cani inseguono con ostinazione straordinaria, per giorni e notti intere.

Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi (1883): Il Can-barbone era vestito da cocchiere in livrea di gala. Aveva in capo un nicchiettino a tre punte gallonato d'oro, una parrucca bionda coi riccioli che gli scendevano giù per il collo, una giubba color di cioccolata coi bottoni di brillanti e con due grandi tasche per tenervi gli ossi, che gli regalava a pranzo la padrona, un paio di calzon corti di velluto cremisi, le calze di seta, gli scarpini scollati, e di dietro una specie di fodera da ombrelli, tutta di raso turchino, per mettervi dentro la coda, quando il tempo cominciava a piovere.

La Storia di Elsa Morante (1974): Useppe era palliduccio, stentava a rifiorire, e non era più capace di starsene tranquillo per proprio conto, come faceva gli inverni avanti, «a pensare» o a guardare il coniglio o il nonno. Specie verso sera, veniva preso da una inquietudine turbolenta, e si dava a correre su e giù per le stanze di casa, brontolando a testa bassa, come se volesse sfondare i muri. Le Marrocco, frastornate, protestavano con le loro solite parolacce, ma per fortuna, in vista del suo trasloco prossimo, da ultimo erano diventate più tolleranti verso il loro pigionante irrequieto.
Libri
  • Questa specie d'amore (Scritto da: Alberto Bevilacqua; Anno 1966)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per specie
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: spezie.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: pecie. Togliendo tutte le lettere in posizione pari si ha: sei.
Altri scarti con resto non consecutivo: spie, scie, pece.
Parole con "specie"
Finiscono con "specie": fattispecie, sottospecie.
Parole contenute in "specie"
peci, pecie.
Incastri
Si può ottenere da se e peci (SpeciE).
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "specie" si può ottenere dalle seguenti coppie: speso/socie.
Usando "specie" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ciechi = spechi; * ciellino = spellino.
Lucchetti Alterni
Usando "specie" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * speco = cieco; * socie = speso; * spechi = ciechi; * alé = special; * alee = speciale; * mene = specimen.
Intarsi e sciarade alterne
"specie" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: si/pece.
Intrecciando le lettere di "specie" (*) con un'altra parola si può ottenere: * chat = specchiate.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Fatta, Foggia, Forma, Sorta, Sorte, Specie, Guisa, Maniera - Fatta (come proveniente da fatto, cosa successa o compiuta, o da fatto, participio passato), sembra indicare costituzione, piega, abitudine presa definitivamente. Foggia invece, piega, abitudine, o altro modo di essere, mutabile: gli uomini di questa fatta, dicesi, non cambiano mai: le foggie de' vestiti vedonsi mutare giornalmente. Forma è proprio il modo di essere esterno, ciò che costituisce l'individualità materiale degli oggetti: se non fosse della forma, le cose non sarebbero che astrazioni; se la forma fosse una sola per tutti gli esseri, non vi sarebbero divisioni, categorie, individualità, varietà, bellezza nel mondo: le idee piglian forma per mezzo delle parole; gli atti, dal modo con cui vengono prodotti: l'uomo è così abituato alla forma, che quasi finisce per vedere tutto in essa, nè va più in là nelle cose oltre questa materiale apparenza. Guisa è modo di fare, di agire, di essere: trattare in guisa da farsi nemici molti, amici veruno, è da pazzo: cosa fatta di, in, a, ed anche per guisa che piace, o che non piace. Da maniera vien manierato, cioè fatto con arte soverchia, troppo studiatamente: le belle maniere veramente naturali son così poche, così difficili a trovarsi, che pare essere tra le due parole antitesi quasi assoluta. Maniere civili, sta, perché la civilizzazione è un lavoro continuo sulla natura per dirigerla, piegarla a un certo modo che dicesi buono. Maniera, da sé, ha piuttosto mal senso che buono: che maniera! uomini, gente d'ogni maniera; questa non è la maniera; mostrar la maniera di trattare, di procedere, son tutte frasi che suonano rimprovero, ira, ironia: le belle, buone, gentili, civili maniere sono così denominate dagli aggettivi. Maniera, nelle belle arti, vale stile affettato che tocca per poco il cattivo gusto. La specie fa parte del genere: distinguesi dalle altre per caratteri proprii, inalienabili. Sorta, ben dice Tommaseo, « è una specie particolare d'oggetti; è una specie, per dir così, nella specie; diciamo: questa sorta di vino, e non diremmo così bene: questa specie, perché il vino entra nella specie de' prodotti vegetali, e ve n'è di più sorti ». Il vino è una specie di liquore; il pane è una specie d'alimento; anzi nel loro genere, le specie principali. Sorte, dicesi, e sorta; ma sorte vale anche a significare fortuna o caso: al plurale, dicendo sorti, e non sorte, si scanserebbe l'equivoco. [immagine]
Valere, Costare; Valore, Prezzo, Valuta, Specie, Valsente - Vale la cosa veramente quanto ha in sè d'intrinseco pregio o valore; ma d'ordinario val quanto si può vendere, giusta l'adagio forense res valet quantum vendi potest; e ciò perchè a molte cose si volle dare un pregio d'affezione che supera d'assai il vero: il valore poi varia per tante circostanze, le quali ora lo fanno crescere, ora diminuire, e che non è possibile prevederle tutte non che enumerarle: ma in ultima analisi è poi determinato dal prezzo che può non essere secondo giustizia, ma certo secondo la verità e la somma delle circostanze influenti sul contratto: se un usuraio paga poco un gioiello, un diamante o che so io, non è già che quell'oggetto scada di valore, ma perchè fra quel compratore e quel venditore vi sono circostanze tali di bisogno e di esigenza che, sommate assieme, danno quel quoziente. La cosa costa quanto si paga, qui non c'è dubbio; il che non fa che non si paghi sovente più o meno del giusto suo valore. La valuta è la moneta o altro segno di convenzione o di permuta con cui si paga una cosa da altri venduta: valute, in lingua bancaria, sono le diverse qualità di monete: ho un biglietto di banco di mille lire; lo cambio in pezzi da venti franchi, in zecchini, in doppie, in iscudi; queste sono altrettante specie di valute, che diconsi anche assolutamente valute e anco specie: la parola valuta si mette sulle cambiali, ed è termine tecnico; così valuta in conto, cambiata, avuta, intesa, in merci e simili. Il valsente significa l'equivalente del prezzo o della valuta, approssimativamente: datemi uno staio di grano che ve ne darò il valsente in olio, in vino. [immagine]
Specialmente, In ispecialità, In ispecie, In ispecial modo, Sopratutto, Particolarmente - Specialmente è meglio riferibile al genere, ed alla specie; particolarmente, meglio all'individuo: particolarmente poi vale anche da parte, cioè non confusamente o assieme o in presenza d'altri. In ispecialità, poco usato; ma meglio in ispecie o in modo speciale; però in ispecie si riferisce alla tesi, all'argomento; in ispecial modo, più all'esecuzione, al modo proprio con cui esso viene trattato. Un libro destinato specialmente a una classe di persone deve trattare in ispecie le cose che sono di maggior loro interesse, e in ispecial modo quelle su cui l'autore vuol più fermare l'attenzione de' suoi lettori [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Specie - † SPEZIE e † SPEZIA. S. f. Term. universale filosofico. Ciò che è sotto il genere, e contiene sotto di sè molti individui. Species, in più sensi, aureo. [Cont.] Picc. A. Instr. filos. 18. v. Dell'angello parimente potiam dire che, considerato in quanto sotto di sè contiene l'Aquila, il Cigno, ed altre specie d'augelli, doverassi chiamar genere: ed in quanto poi contenuto dall'animale, sotto cui insieme con molti altri animali è compreso, si chiamerà specie. E 121. Ogni volta che vedremo che sotto quel predicato, che si pon per genere d'alcun soggetto, non si contiene altra specie che quello stesso soggetto, negaremo esser genere di quello; non bastando una specie sola all'essenzia d'un genere. = Circ. Gell. 2. 28. (C) Io mi vivo con piacere grandissimo in questo grado e in questa specie. E 29. Quale animale ritruovi tu in questo universo…, de' quali son quasi infinite le specie, che… E 7. 173. In quei tempi solamente che ha ordinato la natura per mantenimento della specie. Bocc. Introd. La cosa dell'uomo infermo stato…, tocca da un altro animale fuori della spezie dell'uomo, quello infra brevissimo spazio occidesse. Dant. Inf. 3. Bestemmiavano Iddio e i lor parenti, L'umana spezie,… E Par. 7. Onde l'umana spezie inferma giacque. Boez. 2. (M.) La umana spezia del divin raggio dotata, ed alzata dalle cose basse,… Guitt. Lett. 13. 36. Nobile albore fa nobile frutto, e nobile fera nobile operazione, e cosa nobile ciascuna in ispezia sua.

2. Per Forma, Apparenza, e sim. Cavalc. Frutt. ling. (C) Lo Spirito Santo discese sopra di lui in ispecie di colomba. E Med. cuor. 70. (M.) Sotto specie di mostrarsi perfetti, nutriscono l'ira in sè, ed in altrui. Vit. SS. Pad. 1. 120. Diceva che alcuna volta è da fare loro (ai frati forestieri) una cortese forza, come fece Lotto, lo quale, vedendo gli Angeli in ispezie umana, gli si menòe a casa quasi per forza. Med. Vit. Crist. S. B. 233. (C) Venne dunque messer Gesù, ed accontossi con loro nella via in ispezie di pellegrino. (Qui la stampa, in luogo diaccontossi, ha accostossi, ma crediamo erratamente.) Guicc. Stor. 4. 204. (M.) Chiamato in Cascina dai Commissarii sotto specie d'ordinare la distribuzione delle genti alle stanze, fu da loro, per comandamento del magistrato supremo della città, fatto prigione. Car. Lett. ined. 3. 146. Quasi in un tempo medesimo venne qui in Parma sotto specie di volere andare a Bologna. Bocc. Nov. 3. g. 3. tit. (C) Sotto spezie di con fessione. Fir. As. 243. Involato un porco a non so qual contadino, sotto spezie d'una lor profezia apparecchiarono questo convito. Tac. Dav. Stor. 1. 242. Per gelosia della medesima (Ottavia), lo mandò sotto spezie di governo in Portogallo.

3. † Per Appariscenza. Cavalc. Med. cuor. 224. (M.) Per la specie, cioè bellezza della femmina, molti sono periti.

4. Specie, in term. di filosofia, vale Idea, Immagine delle cose impresse nella mente. Salvin. Disc. 1. 181. (C) A fargli rinvenire l'antiche specie, come una cosa caccia l'altra, bisogna farsi da capo. E Pros. Tosc. 1. 456. Il non avere schierate davanti agli occhi dell'intelletto tutte le ragioni pro e contra, e il non avere unite tutte le specie appartenenti alla causa di cui si tratta. Segner. Mann. Genn. 25. 2. (M.) Del suo (dolore) n'ha scienza sperimentale; dell'altrui ne ha solamente una specie astratta. Ott. Com. Inf. 8. (C) Nuoce per secondo modo il Diavolo all'uomo con impressioni d'immagini o spezie visive, che egli produce nella sua fantasia, per le quali inganna l'uomo (qui la stampa alla pag. 142 legge contro il codice, specie). E 10. Quella proporzione che è del senso alla cosa sensibile, mezzana essendo la spezie sensibile, quella medesima è della intelligibile allo 'ntelletto, mezzana essendo la spezie d'esso (qui parimente la stampa a pag. 189 legge specie). Varch. Ercol.29. Nella virtù fantastica si riserbano le immagini, ovvero similitudini delle cose, le quali i filosofi chiamano ora spezie, ora intenzioni, ed altramente. Difend. Pac. (M.) La quale causa, sua nascenza e sua ispezia, nè Aristotile, nè altri in suo tempo, nè dinanzi a lui, conoscere non potèo.

5. Per Sorta, Maniera. Pass. 97. (C) L'ignoranza non lascia sapere e conoscere i peccati e le loro cagioni e le loro spezie o differenze. Vit. SS. Pad. 1. 27. Induconci (i Demonii) ad alcuna spezie di virtù, per farci cadere in alcun vizio nascosto. Pass. 213. Quattro sono le spezie della superbia. Difend. Pac. (M.) Sovrana spezia di meritoria povertà. Borgh. Orig. Fir. 136. Il volerlo ora rinvenire, sarà per avventura una mezza spezie d'indovinare. Tesorett. Br. 11. 85. (C) E altre molte spezie, Ciascuna in sua spezie. [Cont.] Mart. Arch. II. 11. Le specie del suono o voce in quel luogo angusto si fortificano, e in un certo modo la virtù dispersa si unisce e fortificasi, come l'esperienza ci dimostra.

6. Specie, nel num. del più, parlando del Sacramento dell'Eucaristia, diconsi le Apparenze del pane e del vino dopo la transustanziazione. Segner. Mann. Magg. 16. 4. (M.) Non ostante l'orribili villanie, egli sta forse tutto dì sotto un numero di particole innumerabili, finchè non si distruggano affatto le loro specie sacramentali.

7. Per Impressione. Filic. Lett. fam. 298. (Man.) La quale (voce) mi fa, e sempre mi ha fatto una bruttissima specie.

8. Ugualmente grave in ispecie, o Più o meno grave in ispecie, si dice L'una cosa dell'altra, allora che in ugual mole ha maggiore, minore, o uguale gravità. Gal. Gall. 226. (C) Io dunque chiamo egualmente gravi in ispecie quelle materie, delle quali eguali moli pesano egualmente. E appresso: Una mole di piombo e una di legno, che pesino ciascheduna dieci libbre, dirò essere in gravità assoluta eguali, ancorchè la mole del legno sia molto maggiore di quella del piombo, ed in conseguenza men grave in ispecie. E appresso: Più grave in ispecie chiamerò una materia, che un'altra, della quale una mole eguale a una mole dell'altra peserà più. Sagg. nat. esp. 222. Hanno fra loro la proporzione reciproca della gravità in ispecie de' fluidi.

[Cont.] Secondo la specie. Tart. Ques. Inv. VIII. 14. Un corpo si dice esser più grave d'un altro secondo la specie, quando che la sostanzia material di quello è più ponderosa della sostanzia material de l'altro, come che è il piombo del ferro, ed altri simili.

9. Fare specie, vale Far maraviglia. Salvin. Disc. 2. 92. (C) Il Sole che è una stella tanto più splendida, vitale, benefica, perciocchè ogni giorno la riveggiamo, non ci fa specie.

[T.] Rosm. Specie è l'idea che raccoglie l'essenza specifica; e si distingue dal genere per una maggiore comprensione. – Specie, quella distinzione di enti ch'è costituita da un atto d'essere essenzialmente diverso. – Specie, secondo Aristotile, è l'atto compiuto di ciascuna cosa. – Nell'idea d'individuo è più comprensione e meno estensione che in quella della specie. E così della specie rispetto al genere.

T. Cic. Distinguere, definire il genere e la specie di ciascuna cosa.

T. Rosm. Una specie di astrazione s'esercita sulle idee già formate, e se ne hanno i generi; una seconda sulla percezione, e se ne hanno le specie. E: Le specie e i generi rispondono alle due facoltà di universalizzare, ch'è la facoltà di formare le idee, è la facoltà delle specie, (quindi le specie si chiamano anche idee): all'incontro, per formare i generi, fa bisogno altresì la facoltà di astrarre. E: Specie, nell'origine della parola, è aspetto, cosa veduta, rappresentazione, idea… Come, dunque, fu applicata a significare certe classi di cose? Appunto perchè ogn'idea, essendo universale, è il fondamento d'una classe.

T. Rosm. Specie piena dicesi il concetto determinato: e l'operazione con cui si fa, chiamasi universalizzazione Se poi con un'altra riflessione si astraggono gli accidenti dall'oggetto, e si ritiene la sostanza, si ha la specie astratta sostanziale. Se, all'opposto, prescindendo dalla sostanza, si considerano i suoi accidenti, si ha la specie astratta accidentale. La specie piena dicesi anche l'esemplare dell'oggetto. Il concetto della specie astratta è quello che comunemente si esprime in forma di definizione. Da queste due specie astratte si formano i generi sostanziali e accidentali. La specie piena è il concetto della maggiore comprensione e della minore estensione.

[Cors.] Spezie spezialissima per ultima specie disse il Varchi Lez. 2. 280. Discendeva di mano in mano, dividendo nelle sue spezie, ovvero parti formali, infino all'ultima spezie, ovvero spezialissima.

T. Rosm. Cinque i predicabili, secondo Aristotile: Genere, Specie, Differenza, Proprio, Accidente – Animale è genere che comprende la specie umana e la specie dei bruti. – L'uomo è una specie d'animale. Varch. Pros. var. 1. 308. Proprio, nel quarto modo, si chiama quello che conviene a una specie sola, ed a tutti gl'individui di quella specie.

T. Al gr. ̓Ιδέα Cicerone fa corrispondere il lat. Species. E la voce greca e la latina hanno per radice il vedere. ( Ἔιδω, Specio.)

T. Specie, nel ling. filos. gr., e nel lat. di Cicerone, e negl'Italiani de' tempi che seguivano l'antica filosofia, o accennavano a quella, vale oraIdea o realtà, che, facendosi tipo essenziale, rappresenta in atto l'idea. Vico: Le specie o cose singolari sono simulacri fatti secondo i generi o le forme infinite.

T. Specie, idea che accoglie la sostanziale somiglianza degl'individui. – Il leone, il cavallo, il bove, sono specie di quadrupedi. Diverse specie d'uccelli e di pesci. – La natura provvede alla conservazione delle diverse specie. – Il sistema di Linneo distingue le classi in ordini, gli ordini in generi, i generi in specie. – Ciascuna pianta ha il nome del genere e quel della specie. Buffon. Specie è una successione costante d'individui simili, i quali si riproducono. Un altro naturalista: Specie, I'insieme degli esseri che danno tra sè prodotti fecondi per via della generazione. Linneo. Specie, il complesso degl'individui nati gli uni dagli altri, e solamente di più in più numerosi. Blanville: Specie, l'individuo ripetuto e continuato nel tempo e nello spazio. Ray. Specie, la distinta propagazione da un seme.

II. La specie umana; Tutti gli uomini presi insieme, Il genere umano. [G.M.] La scoperta del vaccino fu un benefizio per la specie umana. T.La nostra specie. Varietà di specie. [G.M.] Un modern. La specie umana è dai dotti ridotta a tre divisioni, la caucasia, l'etiopica, e la mongolica. Fra la Caucasia e l'etiopica sono i Malesi; fra la caucasia e la mongolica sono gli Americani. Lo che si ricollega colle tre razze d'uomini discendenti da' tre figli di Noè, Sem, Cam, Jafet.

III. Sorta, Qualità. [G.M.] Segner. Mann. Apr. 26. Considera quanto infelici sieno queste tre specie d'uomini, le quali il Signore dice di avere tanto in odio. T. Prov. Tosc. 87. Il cortigiano è la seconda specie dei ribaldi. Buomm. Lez. II. 5. 233. Questa sorte di prologo è di quattro specie.

[G.M.] Mercanzie d'ogni specie. – Drappi di diverse specie. – Diverse specie di delitti, di pene. Segner. Quares. 11. 3. Apparecchiarsi con esame distinto a tal confessione, e dipoi farla con piena soddisfazione, e rinvenir tutto il numero delle colpe, ripartirne le specie, e ridirne le circostanze. T. E Penit. Instr. cap. 10. La seconda condizione richiesta nella confessione è che questa sia intera; e la sua integrità consiste non solo nel manifestare tutti i peccati…, ma ancora il loro numero, e quelle circostanze per le quali mutano specie. – La cosa muta specie (diversifica).

[G.M.] Quando diciamo: È una specie di segretario, una specie d'assistente, o sim., s'intende che non è un vero e proprio segretario, o assistente, ma qualcosa giù di lì, un quid simile.

IV. Del Sacramento dell'Eucaristia. [Cors.] Pallav. Stor. Conc. 10. 17. 6. Toltone il matrimonio dei sacerdoti, e la comunione dei laici sotto amendue le specie sacramentali. [G.M.] Segner. Crist. instr. 3. 26. 17. Le specie sacrosante dell'Eucaristia, anche dopo la consacrazione, seguono ad essere un esterno simbolo. Magr. Not. Vocab. Eccl. (alla voce Communio). Ricevere il Sacramento sotto l'una e l'altra specie.

V. [G.M.] Specie dicono anco del danaro, segnatam. delle monete d'oro e d'argento. In che specie vuol esser pagato? Manca la specie del danaro. Ma può dirsi più semplicem., e meglio, Moneta.

VI. T. Di cosa che dà a pensare; che pare strana; o anco che fa impressione, per lo più non buona: Fa specie. – Mi fa specie. – M'ha fatto specie. – Mi fa specie come mai abbia potuto lasciarsi andare a tanto. – Mi fa specie come mai non abbia voluto condiscendere a richiesta sì ragionevole. – Mi fece specie il sentir raccontare quella cosa da lei. – Già non mi dovrebbe fare specie. – Non c'è da farsene specie. – In questo mondo ormai non mi fa più specie nulla. [G.M.] Veder cavar sangue gli fa specie. – Non mi farebbe specie che inventassero qualche calunnia. Anicet. Nemes. Dial. La moltitudine di quei che pensano in contrario non gli fa specie. E: Le ragioni del Salmasio fecero spezie al signor Lami, perchè trattate con pienissima e solidissima erudizione.

VII. [G.M.] Spezie, Aromi, segnatam. cannella, garofani, noce moscada, polverizzati per condimento dei cibi. Si usa sempre nel plur. Un pizzicotto di spezie su i maccheroni non gli dispiace. – Le spezie son calorose. In questo senso non dicesi mai Specie in Fir. T. Il seguente es. serve a dichiarazione di questo signif. Magal. Lett. scient. 12. 255. S'egli è vero che nel seppellire i corpi de' Cristiani si faccia maggior consumo de' generi dell'Arabia che non si fa d'incenso nel profumare gl'idoli, non occorre pigliarla così enfatica e magistrale.

VIII. Avverb. In specie, e, taciuto l'in, Specie; Specialmente. [G.M.] Fag. Commed. Questi notai mangian essi ogni cosa; e in specie questo ch'è toccato a me, mangia come i granchi, a due bocche. E: Tutte le donne dicon così, e in specie le fanciulle. – Molti, e specie i giovani, restano ingannati dalle apparenze.

T. Qui cade il modo, In genere, contrapp. a In specie. Lor. Med. 4. 44. Essere di più facile cognizione le cose in genere che in specie. – Il ragionare d'una cosa in ispecie sta tra il ragionarne in genere e il ragionarne in particolare: è più di questo, e meno di quello.
Specie - V. SPEZIE.
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Parole in ordine alfabetico: specializziate, specializzino, specializzò, specializzo, specialmente, speciazione, speciazioni « specie » specifica, specificabile, specificabili, specificai, specificamente, specificammo, specificando
Parole di sei lettere: spazzò, spazzo, spechi « specie » spedii, spegne, spegni
Vocabolario inverso (per trovare le rime): pertinacie, tracie, erbaccie, cerimoniuccie, alzatuccie, pecie, alopecie « specie (eiceps) » fattispecie, sottospecie, pitecie, fradicie, sudicie, pontificie, superficie
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