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Informazioni utili online sulla parola italiana «tragedia», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Tragedia

Parole Collegate

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Almanacco: La tragedia di Vermicino

Informazioni di base

La parola tragedia è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: tra-gè-dia. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con tragedia per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Una grande tragedia del mare fu l'affondamento del più grande transatlantico del mondo, il Titanic, da parte di un enorme iceberg alla deriva.
  • La tragedia dei profughi, alla deriva nel mar Mediterraneo, continua.
  • Portogallo: tragedia a causa dell'eccessiva velocità di un treno.
Citazioni da opere letterarie
Demetrio Pianelli di Emilio De Marchi (1890): Il mezzo matto cominciava a gridare e ad agitare il suo bastone bistorto in aria. — Io non so nulla.... — disse Demetrio umile e paziente. — Si tratta di un capitale di ottanta mila lire che l'Ospedale mi deve sacrosanto, come è vero che ho ricevuto il battesimo. Lei saprà benissimo la storia di quel capitaletto: c'è da farne una tragedia. Io sono salito sul fondo di Melegnano l'anno mille e ottocento cinquantasei, l'anno del colèra, ai tanti di novembre.

L'isola di Arturo di Elsa Morante (1957): La trafittura fu così rapida, che subito me ne dimenticai; dovette, però, essere molto fiera, se oggi me ne ricordo a tanta distanza. In verità, io, a mia insaputa, venivo sottoposto a prove più amare di quelle d'Otello! giacché quel negro sventurato, almeno, nella sua tragedia, aveva un campo segnato, dove combattere: di qua l'amata, e di là il nemico. Mentre che il campo di Arturo Gerace era un dilemma indecifrabile, senza sollievo di speranza, né di vendetta.

Gomorra di Roberto Saviano (2006): Natalia, Nata come la chiamava Attilio, è una ragazza stordita dalla tragedia. Si era sposata appena quattro mesi prima, ma non viene consolata, al funerale non c'è Presidente della Repubblica, ministro, sindaco che le tiene la mano. Meglio così forse, si risparmia la messa in scena istituzionale. Ma ciò che aleggia sulla morte di Attilio è un'ingiusta diffidenza.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per tragedia
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: tragedie.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: trae, tradì, tria, tedia, tedi, teda, ragia, radia, radi, rada, raia, aedi.
Parole con "tragedia"
Iniziano con "tragedia": tragediabile, tragediabili.
Parole contenute in "tragedia"
dia, tra.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Tragedia - Questa voce viene dal greco, canzone del capro, perchè un capro, o secondo vogliono alcuni, una pelle di questo animale, era il premio di colui che meglio avea cantato le lodi di Bacco. Devesi adunque riferire l'origine della tragedia agli inni che nel tempo delle vendemmie si cantavano in onore di Bacco, dio del vino. - Tespi recò a quei divertimenti informi e rozzi diversi cambiamenti. Fu esso il primo, circa cinquecento trentaquattro anni avanti Gesù Cristo, ad introdurre nei cori di musica e di danze un attore, che recitasse alcuni discorsi, onde dare a' filarmonici ed agli attori il tempo di riposarsi. A' racconti di quel personaggio diedesi il nome di episodio. Poco a poco gli episodj formarono la tragedia, e i cori furono solo di questa gli accompagnamenti. Circa cinquanta anni dopo Tespi, Eschilo pose negli episodj due attori, diede ad essi maschere, vestimenti acconci, e in un tratto formò il dramma eroico, ossia la tragedia: vi mise esposizione, intreccio, scioglimento, passioni ed interesse; diede a' suoi attori caratteri e costumi; ed il coro, che da principio era la base dello spettacolo, doventò d'esso in vece l'accessorio. Dopo di Eschilo vennero Sofocle ed Euripide, che perfezionarono la tragedia (Vedasi dramma) [immagine]
Dizionario compendiato di antichità del 1821/1822
Tragedia - Eschilo passa comunemente per essere il padre e l'inventore della Tragedia, di cui Tespi avanti di lui non aveva lasciato che un debole abbozzo. Ciò, che di più importante e di più essenziale v'aggiunse Eschilo, fu la vivacità dell'azione, che col mezzo del dialogo degli Attori seppe introdur sul Teatro. Oltre a ciò, il maneggio delle grandi passioni, e soprattutto della pietà e del terrore, che turbando ed agitando l'anima con uno spettacolo commovente o terribile cagioni al tempo stesso un dolce piacere con questo turbamento e con quest'agitazione medesima; la scelta d'un soggetto o argomento grande, nobile, interessante, rinchiuso dentro giusti limiti dalla unità d'azione, di luogo, e di tempo; finalmente la condotta dell'intera Rappresentanza, che per l'ordine e per una felice concatenazione d'episodj ed intrecci tiene lo spirito dello spettatore sospeso fino alla catastrofe o scioglimento del nodo, che gli tende la sua tranquillità di spirito e lo rimanda contento; ecco i cambiamenti precipui, che da Eschilo furono fatti alla Tragedia ancora bambina, senza omettere quello di aver dato ai suoi Attori certe Maschere, onde coprirsi il volto, delle quali si mantenne dipoi sempre l'uso in tutte le Azioni Teatrali tanto Comiche quanto Tragiche (Ved. Coro, e Maschera da teatro).
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Tragedia - S. f. Poema rappresentativo, che è imitazione di azione grande, fatta da personaggi illustri con parlar grave, e che ha dolorosa catastrofe. È in Cic. Gr. Τραγωδία. But. Purg. 22. 2. (C) Tragedia è cauto in sublimo stilo, e tratta de' principi, ed ha felice principio, ed infelice fine. Dant. Inf. 20. Euripilo ebbe nome, e così 'l canta L'alta mia Tragedia in alcun loco. (Coll'accento sulla penultima, come pronunziano i Greci) But. ivi: Dice Virgilio, che la sua Eneide è alta tragedia. Questo finge Dante per dimostrare che in alto stilo è fatta, e che si dêe chiamare tragedia, perchè tratta de' fatti dei principi, e incomincia dalle cose liete, e finisce nelle triste e avverse. [G.M.] D. Volg. Eloq. 2. 4. Per la tragedia intendo lo stile superiore; per la commedia l'inferiore; per la elegia lo stile dei miseri. = Galat. 25. (C) Per tal cagione egli affermava essere state da principio trovate le dolorose favole, che si chiamaron tragedie, acciocchè raccontate ne' teatri, come in quel tempo si costumava di fare, tirassero le lagrime agli occhi di coloro che avevano di ciò mestiere. [Camp.] Com. Boez. 2. Nota che tragedi sono quelli, li quali scrivono le geste luttuose delli re; onde tragedia è verso di grandi iniquitadi, incominciante da prosperitate, ed in adversitate terminante. E ivi: Dicesi tragedia a tragos, che tanto è dire quanto irco, e oda, cioè canto; chè quelli, li quali scrivevano tragedie, erano remunerati con uno montone. Zibald. Parig Tragedia è lo stile nel quale si trattano magnifiche cose. Ovvero: Tragedia è lo stile che comincia da felicitade e finisce in miseria. [Tor.] Dat. L. 127. Quando io dico tragedia, intendo di qual si voglia azione, dove s'imitino l'operazioni di personaggi grandi con istile sublime, e proporzionato all'operazioni e alle persone, essendo stoltissima l'opinione di coloro che la tragedia si distingua dal fine funesto. [G.M.] Segner. Incred. 1. 12. 1. Subito pose in mano dei giudici una tragedia, che egli stava allora componendo. (Parla di Sofocle accusato da' figliuoli come inetto a governare la casa.) E appresso: Se quei figliuoli avessero opposto a Sofocle che una tragedia sì bella non era in lui contrassegno infallibile di giudicio, mentre ella potea essergli così scorsa a caso, credete voi che quei giudici avrebbon punto ammessa sì sciocca replica? E Quares. 12. 2. Si gloriò forse Sofocle di aver messa tragedia tale in teatro, che non ricevesse dal popolo pieno applauso?

2. Fig., si dice anche per Accidente violento e deplorabile. Bern. Orl. Inn. 13. 54. (C) Legge Rinaldo la tragedia dura, E molto pianto dagli occhi gli cade. [Pol.] Tass. Ger. lib. 5. 43. Fera tragedia vuol che s'appresenti Per lor diporto alle nesenti (parla Rinaldo sfidando Goffredo a duello). Guicc. Stor. 7. 316. (M.) Succedette l'anno medesimo alla tragedia cominciata innanzi a Ferrara nuovo e grave accidente. Ces. Fior. Stor. 6. 300. (Man.) Adunque l'atroce tragedia che vi rappresentai, non fu altro che un saggio del purgatorio.

[G.M.] Parlando della crocifissione di G. C. Segner. Quares. 35. 4. Uno de' più cari discepoli. uno de' più intrinseci amici che Cristo avesse,… fu quegli appunto che gli ordì contro la trama più principale di tragedia così funesta.

3. Far tragedia, per Ammazzare. Malm. 6. 57. (C) Chi, per la pizzicata che produce Il luogo, fa tragedie in sul cappotto.

[G.M.] Così non usit. Ora, di rissa ove sieno accaduti ferimenti e anche morti: È seguita una tragedia; Hanno fatto una tragedia, nel signif. del § 2.

[G.M.] E Far tragedie, Fare una tragedia; Montar sulle furie; Minacciare terribilmente. Se viene a risaper la cosa, fa una tragedia; una delle solite sue tragedie.

Cecch. Dissim. 1. 1. (M.) Non fina mai di gridarmi d'attorno, e farmi mille tragedie, con dirmi ch'io l'avvezzo male…

4. (Mus.) [Ross.] Alcuni chiamano Tragedia per musica, il Poema che più comunemente dicesi Melodramma tragico. Appresso gli antichi Greci era veramente l'Opera tragica in musica. Don. 2. 1. 1. Dico dunque che si dovrebbe, finita l'Azione principale in musica, o Tragedia, o Rappresentazione che sia,… raddolcire la mestizia passata con qualche favoletta mimica e graziosa. Plan. 2. 4. 72. Per opposito, la moderna Tragedia, o sia il Melodramma, ama il finimento lieto.

[Ross.] Oggi per Melodramma tragico è molto in uso il dire Tragedia lirica.
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