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Informazioni utili online sulla parola italiana «turbare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Turbare

Verbo

Turbare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è turbato. Il gerundio è turbando. Il participio presente è turbante. Vedi: coniugazione del verbo turbare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di turbare (sconvolgere, scombussolare, preoccupare, agitare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola turbare è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: tur-bà-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con turbare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • La notizia del terremoto nel paese dei nostri nonni ci fece turbare e per consolarci ci abbracciammo piangendo.
  • Non voglio assolutamente turbare la serenità della famiglia.
  • Quella notizia è riuscita a turbare la mia coscienza!
Citazioni da opere letterarie
Il deserto dei tartari di Dino Buzzati (1940): Alla Fortezza trovò molte cose cambiate. Nell'imminenza di tante partenze, regnava dovunque grande animazione. Non si sapeva ancora chi fossero i destinati a partire e gli ufficiali, che avevano quasi tutti domandato il trasferimento, vivevano in ansiosa attesa, dimenticando le cure di un tempo. Anche Filimore - lo si sapeva di certo -doveva lasciare la Fortezza e questo contribuiva a turbare il ritmo del servizio.

Anima sola di Neera (1895): La prima teoria è più ideale, la seconda più umana. Ma che cos'è l'umanità? Non sono io un membro della umanità, e perché dovrò riconoscere negli altri maggior diritto che non in me stessa di decretare qual'è la via migliore? Il solo dovere che ha l'uomo verso gli uomini è di non turbare le leggi naturali. Intimamente, chi può avere maggiori ragioni di noi stessi?

Canne al vento di Grazia Deledda (1913): — Sai, Efix, i primi giorni che venni qui, a pensione da questo buon servo di Dio, tentai davvero di appiccarmi. Rammentate, Micheli? — l'ometto accennò di si, ma scuotendo la testa con rimprovero. — Ed egli mi salvò, mi mise a letto come un bambino; mi legava, quando usciva: avevo la febbre alta: ma poi passò tutto, e adesso sono allegro e contento. Vero, Micheli? Non sono allegro e contento? Su, Efix; parla. Tu certo sei venuto a turbare la mia allegria.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per turbare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: turbate.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: tubare, turare. Togliendo tutte le lettere in posizione pari si ha: trae.
Altri scarti con resto non consecutivo: turbe, tura, ture, tuba, tube, tare, urbe, rare.
Parole con "turbare"
Finiscono con "turbare": conturbare, disturbare, masturbare, perturbare.
Parole contenute in "turbare"
are, bar, bare, turba. Contenute all'inverso: era, brut.
Incastri
Si può ottenere da ture e bar (TURbarE).
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "turbare" si può ottenere dalle seguenti coppie: tuba/barbare, tuga/garbare, turbai/ire, turbamenti/mentire, turbamento/mentore, turbata/tare, turbatore/torere.
Usando "turbare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * bareno = turno; * areata = turbata; * areate = turbate; * areati = turbati; * areato = turbato; * rendo = turbando; * evi = turbarvi; * resse = turbasse; * ressi = turbassi; * reste = turbaste; * resti = turbasti; * retore = turbatore; * retori = turbatori; * ressero = turbassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "turbare" si può ottenere dalle seguenti coppie: turberà/areare, turbata/atre, turbato/otre.
Usando "turbare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = turbata; * erte = turbate; * erti = turbati; * erto = turbato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "turbare" si può ottenere dalle seguenti coppie: turno/bareno, turba/area, turbata/areata, turbate/areate, turbati/areati, turbato/areato, turbe/aree, turbai/rei, turbando/rendo, turbasse/resse, turbassero/ressero, turbassi/ressi, turbaste/reste, turbasti/resti, turbate/rete, turbati/reti, turbatore/retore, turbatori/retori.
Usando "turbare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * barbare = tuba; * garbare = tuga; * turbata = areata; * turbate = areate; * turbati = areati; * turbato = areato; * mie = turbarmi; * tiè = turbarti; * vie = turbarvi; * torere = turbatore; * mentire = turbamenti; * mentore = turbamento.
Sciarade incatenate
La parola "turbare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: turba+are, turba+bare.
Intarsi e sciarade alterne
"turbare" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: tar/urbe.
Intrecciando le lettere di "turbare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tic = turbatrice; disto * = disturbatore.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Conturbare, Turbare, Disturbare - Conturbare è più fortemente, più interamente Turbare. - « Il mare, il cielo, cominciano a turbarsi, prima che si sollevi la tempesta o si scateni il turbine. Durante la tempesta e il turbine sono conturbati. » - Nel traslato, Turbare delle passioni violente: Conturbare del dolore, Turbare dell'ira, dell'odio. - Disturbare è il meno. Entrando ove siano persone a studiare, a parlare, a mangiare, si suol dire Disturbo? In questo caso, non cadrebbero gli altri due. Un organetto, un suon di campane, ci disturba dal lavoro, non ci conturba nè ci turba. Il cielo e il mare e il cuore e l'anima non si disturbano: si turba uno in volto e si conturba internamente udendo parole o vedendo cose a lui spiacevoli o dolorose: mangiando troppo, o cose non buone, si può aver disturbata la digestione o averne un disturbo gastrico. Anche per grave turbamento o conturbamento dell'animo, se ne possono risentire disturbi nel corpo. G. F. [immagine]
Turbare, Disordinare, Scomporre - Turbare, così nel significato proprio come nel metaforico, è Confondere tra loro le parti di un tutto, per modo che non si discerna più il vero suo essere; ma più che altro si usa metaforicamente: Turbare la quiete, la tranquillità, e simili. - Disordinare è Metter fuori del loro ordine cose che formino un insieme. - Scomporre è Sciogliere nei suoi elementi una cosa composta e ordinata in un dato modo. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Turbare, Inquietare, Travagliare; Turbato, Alterato, Agitato, Commosso - Turbare alcuno è alterarne la tranquillità; il turbamento si manifesta con un leggiero corrugarsi della fronte; e se più forte, coll'infoscarsi dello sguardo e dell'espressione tutta del volto: i rimorsi turbano sovente la coscienza de' malfattori più indurati. Inquietare è alterare la pace, la tranquillità altrui: l'uomo quieto nè si turba per poco, nè disturba altrui, ma se viene inquietato, ha ragione di risentirsi; v'hanno de' spiriti turbolenti che disturbano ogni pace pel solo bisogno di agitarsi essi stessi, l'irrequietezza è il loro elemento, e seminano le inquietudini sul loro cammino. Travagliare è più; è non solo turbare, o inquietare che possono essere momentanei e leggieri; ma sì bersagliare, pungere, malmenare chi è a contatto, e più se dipendente: i primi due possono essere effetto di vivezza di carattere; il travagliare altrui è proprio del maligno, del cattivo. Ma i maggiori o i più frequenti travagli vengono da noi stessi, o col diffidare della Provvidenza, o col temere pericoli immaginarii: l'animo così travagliato da guai veri o immaginarii è inquieto e turbato sempre. Essere alterato è, in genere, essere altro da quello che si era; ma si considera ordinariamente un principio di agitazione, e di commozione: l'agitazione però può esser vaga, senza scopo determinato, e dell'animo per lo più; la commozione è del cuore, è più semplice e più diretta; a commuovere basta toccare, ma con delicatezza, con grazia squisita; ad agitare è necessario scuotere fortemente e in più sensi. [immagine]
Tafferuglio, Confusione, Trambusto, Scompiglio, Disordine, Perturbazione; Disordinare, Scomporre, Scompigliare, Confondere, Turbare, Perturbare; Perturbatore, Agitatore - Tafferuglio è confusione di cose e di persone miste assieme, agitate, agitanti, agitantisi; trambusto è confusione di persone agitate e agitantisi, ma con grida e rumori di passi o d'altro. Scompiglio è disordine proveniente dal pigliare le cose, nè rimetterle a loro luogo; e nel pigliarle, metterne altre sossopra. La perturbazione è sviamento più o meno grave di cosa che ha corso regolare, ordinato: dalla confusione nasce disordine; dunque questo è più grave, come effetto; quella più riprovevole, come causa. Disordinare è romper l'ordine, la regola e la regolarità: scompigliare è cagionare disordine materiale, che può essere anco leggiero; confondere è mischiare talmente che più non si riconosca cosa da cosa, è un amalgamare disordinato; il confondere è quasi sempre volontario e diretto a mal fine. Turbare è azione che riflette l'intelletto, o almeno la coscienza; così perturbare, che è un turbare alquanto più leggiero: gli effetti però ne appaiono sulla fronte corrugata, nell'espressione malinconica della fisonomia: turbare il riposo, la pace dell'anima: turbato resta l'innocente all'apprensione di sconosciuto, ma istintivo pericolo; da perturbare perturbatore, che è colui che guasta l'armonia delle cose, la pace, la calma degl'individui o delle famiglie, e anco delle città: agitatore, dopo O'Connell, il grande agitatore dell'Irlanda, ha assunto significato politico quasi esclusivamente, ma i più fra coloro che tentano d'imitarlo, non riescono che vani e disutili perturbatori. [immagine]
Confondere, Mescolare, Disordinare, Rimestare, Scompigliare, Scomporre, Turbare, Perturbare - Confondere è più di disordinare; ma confusione è meno di disordine; perché nel disordinare, che è alterare l'ordine, le cose pur si rinvengono; nel confondere, o si perdono le une nelle altre, o perdono qualche loro carattere per cui non possano più essere riconosciute; la confusione invece può essere tale da far temere sì, ma non da generare un disordine; e poi, disordine ha senso morale, e questa qualità aggrava subito la significazione. Confondere però qualche volta significa unire strettamente, quasi fondere assieme, e fare di due o più cose una: confondere gli affetti, gl'interessi, i piaceri, i disgusti: confondiamo le nostre lagrime è frase (talvolta semplice frase) di chi vuol consolare. Scompigliare è mettere tutto sossopra pigliando, urtando e non rimettendo a posto nè in ordine. Rimestare ha suono e senso di ritornare su cose già tocche, già trattate, già quasi ordinate e stabilite: molte volte rimestando imprudentemente le cose vecchie, che un comune accordo, o il tempo avrebbe dovuto far dimenticare, si compromette e si perde la pace delle famiglie: nel rimestare si agita nuovamente ciò che già era calmo e riposato. Mescolare dicesi più particolarmente de' liquidi, mescolare il vino mettendovi acqua: dalla mescolanza poi nasce la varietà; dalla varietà il diletto; però, questa felice mescolanza non va fatta a caso, ma guidata da un'arte finissima, altrimenti ne proverrebbe confusione e disgusto. Scomporre è rompere o alterare in altro modo ciò che già era composto: si scompone poi affatto, riducendo la cosa a' suoi primi elementi: così scompone il chimico, riducendo in molte sostanze semplici i corpi organizzati o composti: così scompone il tipografo, dividendo le lettere che componevano parole, pagine, libri. Turbare la calma della natura, la pace dell'animo, l'ordine negli oggetti, nella società: turbare pare sempre un disordine; però talvolta non è che conseguenza d'un ordine superiore e supremo; i venti, le tempeste che turbano e sconvolgono il mare e la terra sono fenomeni ammirabilmente ordinati nella natura: certi politici direbbero che le rivoluzioni, le guerre sono turbamenti necessarii: fin qui si è creduto; ora s'abbandona questa inumana teoria, perché si vede che può conseguirsi il meglio per vie pacifiche e conciliatrici di tutti gl'interessi: il turbamento è però sempre un rimescolamento, uno scompiglio; non escluso il turbamento dell'animo. Perturbare dice più di turbare, non per l'effetto cagionato, ma per l'intenzione e la persistenza di chi vuol cagionarlo; perciò, forse si dice meglio perturbatori che turbatori dell'ordine, e anche semplicemente perturbatori. Le perturbazioni che certi corpi celesti, come le comete, per esempio, soffrono nel loro corso, devono essere messe a calcolo dagli astronomi, se non vogliono andar errati nelle loro predizioni. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Turbare - V. a. e N. pass. Intorbidare, detto dell'acqua, o perchè fortemente agitata, o perchè venga commista con qualche materia. Non com. in questo senso.Turbare, aureo; Turbidare, in Solin. e Sidon. Gr. Τυρβάζειν.

Fr. Giord. S. Pred. 20. (C) Una piscina d'acqua, la quale l'Agnolo ad alcuna stagione dell'anno turbandola, lo primo che ci entrava, era sanato da ogni infermitade. E appresso: Non è per me uomo che m'ajuti, quando la piscina si turba, che mi vi metta. Ar. Fur. 10. 110. (M.) Quale o trota o scaglion va giù pel fiume, Ch'ha con calcina il montanar turbato.

2. Fig. Scompigliare, Guastare. Bocc. Nov. 4. g. 9. (C) La malizia del Fortarrigo turbò il buon avviso dell'Angiulieri. [Val.] Pucc. Centil. 53. 63. Sì fu turbata La impresa che avien fatta in Lombardia. [Tor.] Mont Iliad. 8. 586. Nè con Giuno, Sempre usata a turbargli ogni disegno, Tanto s'adira ei, no, quanto con teco.

[G.M.] Turbare la pace d'una famiglia. Turbarono la gioja di quella festa. T. Turbare i sonni.

3. Senso soc. Sovvertire l'ordine civile. [G.M.] Turbare la quiete pubblica, l'ordine pubblico. = S. Ag. C. D. 4. 4. (Man.) Domandando quel re Alessandro colui (un pirata) per che cagione aveva tribolato il mare, rispose colui con libera contumacia, dicendo: Che è quello che ha fatto turbare a te tutto l'universo mondo? [Pol.] Din. Comp. 2. I quali (scandoli) con la malizia de' rei cittadini possono turbare la città. Fatt. En. rubr. 33. In questo modo fu turbata la pace fra il re Latino ed i Trojani.

4. Alterare, Commuovere l'animo altrui con alcuna cosa che gli dispiaccia. Bocc. Nov. 3. g. 3. (C) Per questa volta non vi voglio turbare nè disubbidire. E nov. 2. g. 4. Non volendola troppo turbare…, la lasciò andar via colle altre. E nov. 8. g. 10. Grandissimo scandalo ne nascerebbe, e turberei i suoi e i miei parenti. [Pol.] O povero omicciuolo, di che se' tu turbato? T. Mille pensieri mi turbano la fantasia.

T. Prov. Tosc. 88. Chi è fortificato, non è turbato (della forza dell'animo). E 166. Tempra la lingua quando sei turbato, acciò che non ti ponga in malo stato.

5. E n. pass. T. Turbarsi dice e l'effetto involontario di causa esteriore, e quel che l'affetto veggente o la passione deliberata aggiunge al turbamento, fomentandolo e quasi provocandolo.

T. D. 2. 26. Non altrimenti stupido si turba Lo montanaro, e rimirando ammuta, Quando rozzo e selvatico s'inurba. [Pol.] E Vit. N. § 37. Quella pietosa, Che si turbava de' nostri martíri. S. Greg. Omel. 6. 1. Essendo nato il Re del cielo, il re terreno si turbò. Cronichett. d'Amar. 94. Fu savio uomo (M. Aurelio); non si rallegrò mai di venture, e non si turbò di sventure. [G.M.] Ar. Fur. 1. 27. Or se Fortuna (quel che non volesti Far tu), pone ad effetto il voler mio. Non ti turbar; e se turbar ti dêi, Túrbati che di fè mancato sei. Tass. Ger. 7. 35. Turbossi, udendo il glorïoso nome, L'empio guerriero, e scolorossi in viso.

T. Si turbò nelle parole di lui. – Non si turbi il cuor vostro. – Perchè vi turbate?

E più espressamente dei segni esteriori del turbamento dell'animo.

Turbare, Turbarsi il viso, di viso; Turbare e Turbarsi la fronte; Turbarsi di colore, e sim. Petr. Son. 43. part. I. (C) Solea frenare il mio caldo desire, Per non turbare il bel viso sereno. E Canz. 13. 1. part. I. E 'l volto che lei segue ov'ella il mena, Si turba e rasserena. D. Purg. 14. Come, all'annunzio de' futuri danni, Si turba il viso di colui ch'ascolta. [Pol.] E Inf. 24. Così mi fece sbigottir lo Mastro, Quando i' gli vidi sì turbar la fronte. [G.M.] Ar. Fur. 37. 32. Alle guerriere ed a Ruggier, che meno Non han pietosi i cor che audaci e forti, De' bei visi turbò l'aer sereno L'udire e più il veder sì gravi torti.

6. Adirarsi, Corrucciarsi. Bocc. Nov. 3. g. 2. (C) Sì si turbarono, che, se in altra parte… stati fossero, avrebbero ad Alessandro, e forse alla donna, fatta villania. E nov. 7. g. 3. (M.) Qual fu la cagione per la quale voi con lui vi turbaste? Dial. S. Greg. M. 4. 40. Era sì dissoluto in giurare e in turbarsi e in truffare, che non dava vista di venir mai ad abito. [Pol.] Cronichett. d'Amar. 33. Alessandro si turbò contro a Lisimaco.

7. Turbare e Turbarsi l'aria, il cielo, il tempo, il mare; Oscurarsi, Rannuvolarsi, Sconvolgersi, Minacciar tempesta. Nov. ant. 20. 2. (C) Gittaro loro incantamenti, e fecero loro arti; il tempo incominciò a turbare; ecco una pioggia repente, e spessi li tuoni e folgori e baleni. Amm Ant. 30. 2. 9. La parte sovrana del mondo, più ordinata e prossimana al cielo, non si turba di nebbia, non si commove di tempesta. [Cors.] D. 2. 28. Perchè 'l turbar che sotto (sotto del monte) da sè fanno L'esalazion' dell'acqua e della terra, Che, quanto posson, dietro al calor vanno (al calore del sole), All'uomo non facesse alcuna guerra, Questo monte (del Purgatorio) salío vêr lo ciel tanto (qui a modo di sost.). E 3. 28. Come rimane splendido e sereno L'emispero dell'aere, quando soffia Borea dalla guancia ond'è più leno (men forte), Perchè si purga e risolve la roffia (sozzura dei vapori) Che pria turbava, sì che 'l ciel ne ride,… Così fec' io… E 29. Degli Angeli parte Turbò il suggetto de' vostri elementi (l'aria e la terra). T. Ov. Pist. volg. 179. Perchè mi conviene elli adirare quante volte il mare si turba? [G.M.] Ar. Fur. 12. 15. Quando ci assalse alla sinistra sponda Un vento che turbò l'aria serena, E turbò il mare e al ciel gli levò l'onda.

T. Prov. Tosc. 282. Quando l'aria è turbata e il cielo è tinto, È meglio camminar ch'essere spinto. (Quando sovrasta un pericolo, è meglio esser de' primi a ritirarsi, che aspettare il parapiglia.)

8. Turbare col Da; Rimuovere, Distogliere. Non com. Segner. Pred. 8. 3. (M.) Quelle dicerie le quali vi turbano dalla vostra pietà, non feriscon voi come voi, ma voi come spirituali, voi come savii, voi come seguaci di Cristo.

9. Turbare il possesso. (T. leg.) Molestare o Danneggiare altrui nelle cose che possiede, sicchè non possa a suo piacimento goderne. E dicesi propriam. delle cose immobili. Car. Lett. 1. 47. (C) Incorrendo in contumacia, in pene, turbando possessioni, e facendo di forza.

10. [Rig. e Fanf.] Turbartisi lo stomaco, Alterartisi, Agitarsi per qualche cibo, bevanda o altra cosa, che rechi grave fastidio, nausea.

[G.M.] Turbare, Turbarsi le digestioni.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: turbando, turbano, turbante, turbanti, turbantini, turbantino, turbarci « turbare » turbarmi, turbarono, turbarsi, turbarti, turbarvi, turbasse, turbassero
Parole di sette lettere: turaste, turasti, turbano « turbare » turbata, turbate, turbati
Lista Verbi: tuonare, turare « turbare » turbinare, tutelare
Vocabolario inverso (per trovare le rime): aggarbare, acerbare, esacerbare, serbare, diserbare, riserbare, ammorbare « turbare (erabrut) » conturbare, perturbare, masturbare, disturbare, incubare, rubare, derubare
Indice parole che: iniziano con T, con TU, parole che iniziano con TUR, finiscono con E

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