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Informazioni utili online sulla parola italiana «unghia», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Unghia

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Aspettando gli sposi

coccolose

accoglienza

Informazioni di base

La parola unghia è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: ùn-ghia. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con unghia per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Voglio il pagamento sull'unghia, altrimenti niente da fare.
  • Le mani di Marina sono originali: smalto di colore diverso su ogni unghia!
  • L'unghia dell'alluce ha bisogno di particolari cure, poiché tende ad incarnirsi facilmente.
Citazioni da opere letterarie
La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano (2008): «Ecco» disse Mattia. «Adesso una insieme.» Lui fece no con la testa. «Dai, non fare il solito rompipalle. E per una volta voglio vederti vestito come si deve. Non con quella felpa smangiata che hai su da un mese.» Mattia guardò in basso. I polsini della sua maglia blu sembravano rosicchiati dalle tarme. Aveva l'abitudine di strofinarli con l'unghia del pollice, per tenere occupate le dita e smetterla di graffiarsi l'incavo tra l'indice e il medio.

Il piacere di Gabriele D'Annunzio (1889): Egli si allontanò un istante per andare a richiudere l'uscio. Poi tornò verso il tavolo, presso la finestra; e si mise a sfogliare la raccolta, sotto li occhi dello Sperelli, parlando di continuo, indicando con l'unghia scimiesca, affilata come un'arma, le particolarità di ciascuna figura.

Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Ella misurò il lavoro fatto con l'occhio esperimentato, e vide che la calza arrivava ormai alla fine del polpaccio: bisognava cominciare una serie di maglie doppie per diminuire il giro della calza, intorno al collo del piede. Attentamente, con l'unghia del pollice che strisciava sui ferri, essa contava le maglie; quando nell'aria cheta pomeridiana, nel grande silenzio estivo provinciale, un fischio dolcissimo risuonò.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per unghia
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: unghie.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: ungi, unga.
Parole con "unghia"
Iniziano con "unghia": unghiata, unghiate, unghiatina, unghiatine.
Contengono "unghia": junghiana, junghiane, junghiani, junghiano, allunghiamo, allunghiate, dilunghiamo, dilunghiate, prolunghiamo, prolunghiate, riallunghiamo, riallunghiate.
»» Vedi parole che contengono unghia per la lista completa
Parole contenute in "unghia"
ghia. Contenute all'inverso: gnu.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "unghia" si può ottenere dalle seguenti coppie: unga/ahia.
Usando "unghia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ghiaione = unione; * ghiaioni = unioni; * aoni = unghioni.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "unghia" si può ottenere dalle seguenti coppie: unione/ghiaione, unioni/ghiaioni.
Usando "unghia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: alla * = allunghi; * atea = unghiate.
Intarsi e sciarade alterne
"unghia" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: ungi/ha.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Artiglio, Unghia, Unghione - Qui lasciamo parlare il Grassi. «Il vocabolario della Crusca definisce la voce Artiglio Unghia adunca e pugnente d'animali rapaci, così volatili come terrestri»; ed allega ad esempio due soli passi di Dante, in uno de' quali il poeta parla delle arpie, mostri pennuti e volanti della Favola, e nell'altro canta di Calcabrina e degli altri diavoli da lui foggiati a guisa d'animali alati. E qui sta la differenza non avvertita forse dalla Crusca, ma osservata da Dante, che Artiglio è proprio soltanto d'animali rapaci volatili, mentre per gli altri animali pure rapaci ma quadrupedi s'adoprano le voci Unghia ed Unghione. Quindi si dirà con bella proprietà gli Artigli dell'aquila, del falcone, dello sparviere, e l'Unghia del leone, l'Unghione della tigre, dell'orso; e non questo per quello. Infatti si distingue il leone dall'ugna; l'aquila dall'artiglio. La differenza vien confermata dal verbo Artigliare, cioè Prendere o ferir coll'artiglio, il quale non si adopera se non parlando di volatili rapaci, adoperandosi pei quadrupedi Abbrancare, Ghermire.

«Sento rammentarmi, in suon di rimprovero, il verso del Metastasio:

Leon che apre gli artigli;

ma i lettori, che hanno fior di giudizio, sanno che la filosofia della lingua non s'arresta alle poetiche licenze, e che, poggiando più alto, indaga l'origine delle parole, e ne fa severa ragione.» [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Branca, Artiglio, Zampa, Forbici, Tanaglie, Ugna, Unghioni - Branca è zampa dinanzi con unghie da ferire, o piede d’uccello di rapina; così la Crusca. Artiglio, unghia adunca e pungente d’animali rapaci; più propriamente però dicesi di quelle degli uccelli. Zampe sono sì quelle davanti che quelle di dietro, abbiano o non abbiano unghie più o meno acute; zampa quella del gatto, del cavallo, ecc. Branche o tanaglie ho sentito chiamare in Corsica quelle due maggiori zampe de’ gamberi e de’ granchi che sono armate in punta d’un paio di tanaglie appunto con cui ghermiscono e stringono ben bene la loro preda: quelle consimili de’ scorpioni diconsi forbici, e così anche queste de’ gamberi e de’ granchi. L’ugna è dell’uomo e degli animali; è considerata da sé indipendentemente dalla zampa o dagli artigli. Unghioni direbbonsi benissimo le unghie delle fiere, come leoni, tigri e simili; forse anche bene le metaforiche o fantastiche unghie de’ demoni. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Unghia - e UGNA. S. f. Particella ossea al disopra dell'estremità di ciascun dito dell'uomo e degli animali. I Lat. distinguevano Unguis, da Ungula; Unguis dicevano l'unghia degli animali che hanno dita; Ungula, l'unghia degli animali che l'hanno solida o bifida. Così i Greci Ὄνυξ, e ̔Οπλή.

Bocc. Nov. 2. g. 7. (C) Non fo il dì e la notte altro che filare, tantochè la carne mi s'è spiccata dall'unghia. E ivi: È tutto impastricciato di non so che cosa sì secca, ch'io non ne posso levar coll'unghie. Petr. Son. 11. part. III. Rode sè dentro, e i denti e l'unghie indura. Dant. Inf. 9. Coll'unghie si fendea ciascuna il petto. E 17. Qual è colui ch'ha sì presso 'l ribrezzo Della quartana, ch'ha già l'unghie smorte, E trema tutto. [G.M.] E 22. Così foss'io ancor con lui coverto, Ch'i' non temerei unghia nè uncino (l'unghie de' diavoli). = Ovid. Simint. 1. 96. (Man.) Lo freddo discorre per l'unghia. Bern. Orl. Inn. 6. 6. (C) Ma sì dura è quell'ugna di serpente, Che danno gli può far poco o nïente. [Cont.] Pall. R. Agr. IV. 23. Le gambe sode, nervose e picciole, cioè corte; unghie grandi, lunghe e setolose; il pel di tutto 'l corpo spesso e corto. [G.M.] Ar. Fur. 19. 7. Ira la invita e natural furore (l'orsa) A spiegar l'ugne e a insanguinar le labbia. Segner. Incred. 1. 12. 10. Altri (volatili) sen vivono di rapina per l'aria come fa il nibbio, l'avoltoio, l'aquila, lo sparviere; e questi hanno il rostro rinforzato e ritorto per fare in pezzi la preda morta, e l'unghie sode e sottili per arrestare la viva sicchè non fugga. E appresso: Le unghie adunche e acute. E 1. 12. 13. Le unghie (di alcuni animali) dovendo solamente servir di base alla mole de' loro corpi, sono sodissime: se non che, in alcuni sono intere, in altri son bifide, in altri son fatte a dita. E Quares. 14. 3. Le ugne spietate de' leopardi.

[G.M.] Unghia incarnita; Penetrata nella carne; e dicesi specialmente dell'unghie de' piedi. Ha un' unghia incarnita in un dito del piede, che gli dà molto dolore a camminare.

2. Menomissima parte di checchessia. T. Quant'è grossa un'unghia.

[Fanf] Ambr. Furt. 32. col. 2. Viemmi dietro, e da me non ti partire mai un'ugna. = Gal. Sist. 246. (C) Lo piegassimo… solamente quanto un nero d'ugna. Buon. Fier. 3. 1. 5. Che la superba inritrosita donna, Non si piegò, non si pur mosse un'ugna.

[Camp.] S. Gir. Pist. 7. Udimmo che tu… t'eri data nella compagnia sua, e che mai, secondo che si dice, non ti partisti da essa per un nero d'unghia. E 12. E così accostandomi alla forma apostolica, mi conviene non piegare un'unghia a traverso.

[G.M.] Non ci corre un'unghia; di piccolissima distanza fra due o più oggetti.

3. La parte cornea de' piè del cavallo, e anche d'altri animali che non l'hanno fatta a dita. Cresc. 9. 50. 1. (C) Resta a dire dell'infermità dell'unghia e de' piedi. E ivi: Cerchisi primieramente le radici della setola verso 'l tuello, allato alla corona del piè, intra 'l vivo e 'l morto dell'unghia. [G.M.] E 9. 55. 1. Il qual tuello si è un tenerume di osso, fatto a modo d'unghia, il qual nutrisce l'unghia, e ritiene in sè la radice dell'unghia. = Alam. Colt. 2. 50. (C) Sian larghissimi i fianchi, e magro il piede; Sia brevissima l'unghia. [Cont.] Santap. N. Cav. II. 17. Si richiede ottima unghia e gamba (nel cavallo), ed un corpo anzi mezzano ed unito, che smisurato e languido.

Onde il modo avv. A unghia di cavallo; A similitudine dell'unghia del cavallo. Dav. Colt. 155. (C) Al tralcio che allungar vuoi, e colla vite insieme propagginare, fa' una tagliatura a unghia di cavallo, quanto più lunga puoi.

(Vet.) [Cont.] Crepature delle unghie del cavallo. Garz. M. Cav. III. 51. Le crepature dell'unghie sono fessure intorno il finimento dell'unghia, ed alle volte passano tanto in dentro ch'arrivano sino al vivo del piede. Gris. Cav. Inf. 73. Rimedio, che mai non si rompa l'unghie al cavallo. Levato che arai l'animale dall'erba, piglia dattoli, e, levatogli l'ossa, empi di biacca; poi fa' che l'inghiottisca; questo farai di stagione in stagione, e così si conservarà sano.

D'altri animali. [G.M.] Segner. Incred. 1. 13. 2. L'unghia acuta e biforcata (dell'alce). Red. Lett. Infusioni di limatura di corno di cervo, d'avorio, d'ugna della gran bestia di corno di rinoceronte. Baldovin. Compon. dramm. Provate a mettergli un po' in mano L'ugna della gran bestia. Bertin. Rispost. Lucard. Facendo forse conto ch'ella sia l'ugna della gran bestia.

[G.M.] E tuttavia, di chi abbia l'ugne lunghe (come è moda a taluni portarle oggidì), dicono: Ha l'ugna della gran bestia; Pajono le ugne della gran bestia.

4. † Per simil. [Cont.] La parte più corta della leva o palo di ferro. Biring. O. Mecc. Picc. V. Il vette che si dice lieva, è un istrumento di legno o di ferro assai lungo, una delle cui estremità è ridotta e aognata in forma di linguetta; e perciò ugna, linguetta, o paletta vulgarmente si chiama. Capob. Cor. mil. 15. Afferrando con la detta onghia il pomo della culatta del pezzo.

5. Locuzioni diverse. Avere alcuno nelle unghie, sotto le unghie, tra l'unghie; Averlo in potere, in balía. Ar. Fur. 26. 93. (M.) Che se credesse aver Rugger nell'ugna, Più che mai lepre il pardo isnello e presto, Non si vorría fermar tanto con lui, Che fêsse un colpo della spada o dui.

[G.M.] Cadere, Cascare sotto le ugne d'alcuno; Cader in potere, Venir tra mano, in mano di quello. Così Dar nell'unghie. = Dav. Scism. 21. (C) Ma s'ei mi dà nell'unghie, lo concerò ben io com'ei si merita.

[G.M.] Lasciar tra l'ugne d'uno; In potere di esso. Segner. Quares. 11. 6. Lasciarvi in mano ai demonii, come già Sansone tra l'ugne de' Filistei.

[G.M.] Metter l'ugne addosso a uno. Baldov. Compon. dramm. I' posso Dargli il buon per la pace, Perch'e' non m'abbia a metter l'ugna addosso.

[G.M.] E Metter l'ugna su una cosa; Kecarla in poter nostro; Impadronirsene. Fag. Commed. Spero di metter l'ugna su que' dieci scudi.

[G.M.] Trarre, Levare dall'ugne, di sotto l'ugne; Liberare, Trarre di potere di sotto le forze d'alcuno. Adrian. Stor. Muniva Lucignano, tratto poco prima dall'unghie de' Fiorentini. E: Port'Ercole, poco prima trattosi con molta fatica dall'unghie de' nemici.

Uscir dell'unghie, dall'unghie, di sotto l'unghie; Uscir dalle forze e potere altrui. Alam. Gir. 14. 212. (C) E sia per quanto vuole ornata, o diva, Ch'una non le uscirà dell'unghie viva.

Darsi su per l'unghie col martello; Operare in proprio danno. Più com. Darsi la scure sul piè. Menz. Sat. 3. (M.) Adunque, tu se' il fabro, Che ti dài su per l'unghie col martello, E ti deformi con il tuo cinabro?

Essere o Diventare carne e ugna con alcuno; Molto congiunto d'interessi o d'amicizia. (Man.) V. CARNE, § 38.

6. T. Prov. Tosc. 88. Ugna di leone e lingua di gatto, guariscon del matto. (La severità e il gastigo fanno rinsavire.) E 129. Tra carne e ugna non sia uom che vi pugna (non intromettersi ne' dissidii che nascono tra parenti). E 262. Dall'unghia si conosce il leone (Ex ungue leonem.) [Cont.] Egio, Edif. Giust. Proc. 11. v. Come dicono, il leone da l'unghie conoscemo. T. Prov. Tosc. 341. Chi cresce in capelli e in ugna, non cresce in nulla (delle bestie cavalline: ma anco degli uomini).

7. Unghia odorata; Sorta di nicchio, che non è altro che le Blatte bisanzie degli Arabi. Ricett. Fior. 1. 22. (M.) Le blatte bisanzie degli Arabi sono l'unghie odorate de' Greci; le quali sono una sorte di nicchio, come si vede nelle spezierie; e se ne servivano, oltr'all'uso della medicina, per profumo.

8. Unghia cavallina; Pianta che cresce ne' luoghi acquitrinosi, e fa i fiori gialli; Fárfaro, Tussilagine. Tes. Pov. P. S. cap. 8. (C) Quello medesimo fa la polvere d'erba dell'unghia cavallina. E cap. 62. Sugo d'unghia cavallina, bevuto per nove giorni, caccia la terzana.

9. † Unghia; per simil., detto della Estremità delle foglie di rose, viole, ecc. Ricett. Fior. 3. 75. (C) In oltre da alcune (viole) si leva qualche parte della foglia, come dalle rose quella parte, la quale sta appiccata alla sua boccia, e si chiama unghia. Quando si trova nelle ricette, Rose, trattone l'unghia, s'intende che sia levata via tal parte. [Cont.] Matt. Disc. Diosc. I. 169. Le rose fresche ristringono e infrigidiscono, ma più ristringono le secche… Tagliansegli prima con le forbici l'unghie (così si chiama quel poco di bianco che hanno nelle estremità delle frondi loro), e pestansi poscia nel mortaio.

10. [G.M.] Unghia, dicono nell'uso l'attaccatura o piccolo risalto che hanno nella cima le fave dei baccelli. Dalla forma.

11. Macchia bianca, o panno a guisa d'unghia, che nasce nella luce dell'occhio: forse quella che comunem. dicesi Maglia. Ungula, in Cels. – Cr. 5. 13. 12. (M.) Se rimossa la corteccia della melagrana acetosa, e pestata e trattone il sugo, si cuoca con méle, per modo ch'abbia similitudine d'unguento, vale a rimuover l'unghie degli occhi, e purifica la vista da' grassi e viscosi umori. – Ungula, in Cels.
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