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Informazioni utili online sulla parola italiana «volta», il significato, curiosità, forma del verbo «voltare», associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Volta

Forma verbale

Volta è una forma del verbo voltare (terza persona singolare dell'indicativo presente; seconda persona singolare dell'imperativo presente). Vedi anche: Coniugazione di voltare.

Parole Collegate

Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
arco (15%), soffitto (10%), pila (8%), una (7%), pagina (5%), gira (5%), prima (4%), celeste (4%), cupola (3%), crociera (3%), cielo (2%), prossima (2%), gabbana (2%), qualche (2%), chiave (2%), arcata (2%), ogni (2%), alessandro (2%). Vedi anche: Parole associate a volta.

Utili Link

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Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia

Foto taggate volta

Originale

Galleria di Diana

Lampadario della Gran Moschea - Muscat
Tag correlati: archi, colonne, portico, soffitto, arco, volte, interno, oro, portici, finestre, sedie, chiesa, affreschi, porta

Informazioni di base

La parola volta è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: vòl-ta. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con volta e canzoni con volta per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Questa volta ti perdono, ma non osare più correggermi in pubblico.
  • Ogni volta che ti guardi dietro, rimpiangi un po' del tuo passato!
  • Guarda, questa non è una volta a tutto sesto, ma una volta a sesto acuto!
Citazioni da opere letterarie
Tre croci di Federigo Tozzi (1920): — È.... veramente un prodigio! Bello.... forte.... Come devo dire?.... Robusto.... benfatto.... i piedini.... le manine.... Intelligente!... Capisce più di noi!... Basta fargli.... psi.... psi.... si volta subito.... E ha quattordici mesi precisi... L'ha compiuti tre giorni fa... È la mia consolazione!....

Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello (1926): Avrei potuto, è vero, consolarmi con la riflessione che, alla fin fine, era ovvio e comune il mio caso, il quale provava ancora una volta un fatto risaputissimo, cioè che notiamo facilmente i difetti altrui e non ci accorgiamo dei nostri. Ma il primo germe del male aveva cominciato a metter radice nel mio spirito e non potei consolarmi con questa riflessione.

Azzurro tenebra di Giovanni Arpino (1977): Litigiosi e ubriaconi, avidi e pazzi e geniali, formavano una tribù senza l'uguale sotto la volta celeste, scaraventata a discutere di geometrie aeree, di coraggio altrui, di onore plebeo, di vili ossa, di obliosi traguardi, di trionfi subito cancellati. Arp sentiva i lacci che lo stringevano a loro: anche lui era una fibra unta e consunta nel gran piatto di quella trippa d'esistenza. E non potevi separarla, lei fibra sola, frugando con la forchetta del buonsenso in quel viscido nido.
Proverbi
  • Una volta corre il cane e una volta la lepre.
  • Una volta per uno non fa male a nessuno.
Titoli di Film
  • Una volta ho incontrato un miliardario (Regia di Jonathan Demme; Anno 1980)
  • C'era una volta il West (Regia di Sergio Leone; Anno 1968)
Canzoni
  • Se nasco un'altra volta (Cantata da: Paola Musiani; Anno 1975)
  • Ogni volta che mi pare (Cantata da: Alberto Feri; Anno 1973)
  • Per una volta ancora (Cantata da: Carla Boni e Nunzio Gallo; Anno 1957)
  • Questa volta (Cantata da: Bobby Solo e The Yardbirds; Anno 1966)
  • Ogni volta (Cantata da: Roby Ferrante e Paul Anka; Anno 1964)
  • La prima volta (che sono morto) (Cantata da: Simone Cristicchi; Anno 2013)
  • E pensare che una volta... non era così! (Cantata da: Gianfranco De Angelis; Anno 1980)
  • Ho pianto una volta sola (Cantata da: Nilla Pizzi; Anno 1951)
  • Questa volta no (Cantata da: Gino Paoli; Anno 1989)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per volta
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: colta, folta, molta, polta, tolta, viltà, volga, volte, volti, volto, volva.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: colte, colti, colto, folte, folti, folto, molte, molti, molto, polte, tolte, tolti, tolto.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: vota, vola, volt.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: svolta, volata, voltai, voluta.
Parole con "volta"
Iniziano con "volta": voltai, voltano, voltare, voltata, voltate, voltati, voltato, voltava, voltavi, voltavo, voltaggi, voltaica, voltaici, voltaico, voltammo, voltando, voltante, voltarci, voltarmi, voltarsi, voltarti, voltarvi, voltasse, voltassi, voltaste, voltasti, voltabile, voltabili, voltaggio, voltaiche, ...
Finiscono con "volta": svolta, avvolta, rivolta, ravvolta, stavolta, talvolta, travolta, capovolta, coinvolta, giravolta, qualvolta, riavvolta, sconvolta, stravolta, disinvolta, semisvolta, ogniqualvolta.
Contengono "volta": svoltai, rivoltai, svoltano, svoltare, svoltasi, svoltata, svoltate, svoltati, svoltato, svoltava, svoltavi, svoltavo, rivoltano, rivoltare, rivoltata, rivoltate, rivoltati, rivoltato, rivoltava, rivoltavi, rivoltavo, svoltammo, svoltando, svoltante, svoltanti, svoltasse, svoltassi, svoltaste, svoltasti, rivoltammo, ...
»» Vedi parole che contengono volta per la lista completa
Parole contenute in "volta"
volt.
Incastri
Inserito nella parola si dà SvoltaI; in rii dà RIvoltaI; in sta dà SvoltaTA; in sto dà SvoltaTO; in rita dà RIvoltaTA; in riti dà RIvoltaTI; in rito dà RIvoltaTO; in riva dà RIvoltaVA; in rivo dà RIvoltaVO; in risse dà RIvoltaSSE.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "volta" si può ottenere dalle seguenti coppie: voce/celta, voto/tolta, volanda/andata, volani/anita, volasse/asseta, volavi/avita, volenti/entità, voler/erta, voleste/esteta, volevi/evita, volgesti/gestita, volgi/gita, volgo/gota, volpi/pita, volpine/pineta, volse/seta, volsi/sita, volvaria/variata, volvarie/varietà, volvocali/vocalità.
Usando "volta" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: bevo * = beltà; cavo * = calta; covo * = colta; devo * = delta; vivo * = viltà; * tale = volle; * tali = volli; * tasi = volsi; scovo * = scolta; svevo * = svelta; * tasca = volsca; * tapina = volpina; * tapine = volpine; * tapini = volpini; * tapino = volpino; * tasche = volsche; * tatare = voltare; * tatatà = voltata; * aera = volterà; * aero = volterò; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "volta" si può ottenere dalle seguenti coppie: volarono/onorata, volassi/issata, volavi/ivata, volavo/ovata.
Usando "volta" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * atee = volée; * atava = volava; * atavi = volavi; * atavo = volavo; * attera = volterà; * attero = volterò; * atteggi = volteggi; * atteggia = volteggia; * atteggio = volteggio; * atteggerà = volteggerà; * atteggerò = volteggerò; * atteggiai = volteggiai; * atteggino = volteggino; * atteggerai = volteggerai; * atteggerei = volteggerei; * atteggiamo = volteggiamo; * atteggiano = volteggiano; * atteggiare = volteggiare; * atteggiata = volteggiata; * atteggiate = volteggiate; ...
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "volta" si può ottenere dalle seguenti coppie: voli/tai, volle/tale, volli/tali, volo/tao, volpina/tapina, volpine/tapine, volpini/tapini, volpino/tapino, volsca/tasca, volsche/tasche, volsi/tasi, volvoli/tavoli, volvolo/tavolo.
Usando "volta" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: beltà * = bevo; calta * = cavo; delta * = devo; viltà * = vivo; * celta = voce; svelta * = svevo; * erta = voler; * gita = volgi; * gota = volgo; * pita = volpi; * seta = volse; * sita = volsi; * anita = volani; * avita = volavi; * evita = volevi; * andata = volanda; * asseta = volasse; * entità = volenti; * esteta = voleste; * pineta = volpine; ...
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "volta" (*) con un'altra parola si può ottenere: * aia = vaiolata; * caì = vocalità; * eri = volterai; * oli = voltolai; alea * = alveolata; inia * = inviolata; scia * = scivolata; seri * = svolterai; site * = svoltiate; * inca = vincolata; * errino = volterriano.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Da capo, Di nuovo, Un’altra volta - Quando si dice Da capo, si intende propriamente che la cosa, o già compiuta o cominciata, si torna a farla ricominciando da principio. - Di nuovo accenna solamente la ripetizione, per una o più volte, degli atti o parole medesime. - Un'altra volta suona il ripetere un atto o un detto. Di nuovo può essere, non che un'altra, ma la decima volta. [immagine]
Talora, Talvolta, Alcuna volta, Qualche volta, Alle volte, Alla volta - Talora parmi indicare un tempo di una durata o di una ricorrenza più indeterminata. - «Talora si vede anche in questo mondo punito l'eccesso del vizio.» - Talvolta pare segnar epoche più determinate e regolari. - «In inverno talvolta si hanno seguiti non brevi di bellissime giornate, specialmente dopo che è caduta di molta neve.» - Alcuna volta dice cosa meno frequente che Qualche volta, perchè l'Alcuno significa talvolta negazione e privazione assoluta, mentre il Qualche esprime sovente non unità soltanto, ma pluralità. - «Anche il più savio può alcuna volta fallire. - Anche lo spensierato s'avvede qualche volta dell'error suo, ma ordinariamente troppo tardi.» - Alle volte pare significhi evento casuale e quasi anormale. - «Alle volte in estate vengono giornate assai fresche, perchè ha grandinato alla dirotta in qualche paese circonvicino.» - Alla volta non s'usa che nei modi Uno, due, tre o più alla volta, e non è, in quanto al significato, per nulla affine ai precedenti. (Zecchini). [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Di nuovo, Un’altra volta, Da capo - Da capo non include necessariamente l'idea di aver già finito una volta; bisogna domandarlo a chi impara a suonare qualche istrumento, quante volte per imparare un pezzo di musica gli è d'uopo rimettersi da capo prima di andare alla fine. Un'altra volta si dice di ogni qual volta si fa o ripete una cosa; ma molte volte vale proprio la seconda volta: bada che ti ci colga un'altra volta, dice il padre ad un suo figliuoletto preso in fallo. Siccome nuovo fa, per opposizione, nascere l'idea di vecchio, di antico, di passato; così fare, parlare, trattar di nuovo una cosa pare che dica che già si era fatta, trattata ecc. qualche tempo prima: ma l'impazienza che non misura il tempo, fa dire di cosa pur ora finita, ma che molto ci piaccia: facciamola di nuovo, come se fosse già da gran tempo finita la prima prova. [immagine]
L’un dopo l’altro, A uno a uno, Uno alla volta - Entrando un dopo l'altro in una stanza o altro luogo, può questa alla fine trovarsi piena di gente; entrarvi uno a uno parrebbe voler dire o che più che uno non vi capisce, o che non conviene o non è permesso altrimenti lo starvi più di uno alla volta: certo è però che uno alla volta esprime più chiaramente questa differenza. Mangiar ciliegie, fichi o altro uno ad uno, significa che non se ne mangian nè due, nè tre, nè più in un boccone: mangiarli uno alla volta, significa non mettere in bocca il secondo se il primo non fu già masticato e ingoiato; mangiarli un dopo l'altro può esprimere una certa fretta nel mangiarli. [immagine]
Talora, Talvolta, Alcuna volta, Qualche volta, Alle volte, Alla volta - Talora parmi indicare un tempo di una durata, o di una ricorrenza più indeterminata: talora si vede anche in questo mondo punito l'eccesso del vizio. Talvolta pare segnar epoche più determinate e regolari: in inverno talvolta si hanno seguiti non brevi di bellissime giornate; specialmente dopo che è caduta di molta neve. Alcuna volta dice cosa men frequente che qualche volta, perchè l'alcuno significa talvolta negazione e privazione assoluta, invecechè il qualche esprime sovente non unità soltanto, ma pluralità: anche il più savio può alcuna volta fallire: anche lo spensierato s'avvede qualche volta dell'error suo, ma ordinariamente troppo tardi. Alle volte pare significhi cosa, evento casuale e quasi anormale: alle volte in estate vengono giornate assai fresche, e il perchè si è che ha grandinato alla dirotta in qualche paese circonvicino:alla volta non s'usa che nei modi uno, due, tre o più alla volta, e non è in quanto a significato per nulla affine ai precedenti. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Volta - S. f. L'atto del voltare o del voltarsi. [G.M.] Andarono su per il monte, seguitando un sentiero, che colle sue volte or a destra or a sinistra, li condusse presto al Convento. – In quelle volte e rivolte del ballo gli viene il sangue alla testa.

Sper. Dial. 369. (M.) L'ormesino, fatto con fila di più colori, per ciò è detto cangiante, che, stando fermo nell'esser suo, e sempre essendo ormesino, ad ogni volta e rivolta di lume e d'occhio, cangia l'aspetto, e or giallo, or rosso, or cilestro si fa stimare da' riguardanti.

Onde il modo: Dar volta, per Volgersi dall'altra parte, Rivoltarsi. Bocc. Nov. 4. g. 3. (C) Tu dài tali volte per lo letto, che tu fai dimenare ciò che c'è. Bern. Rim. 1. 7. Non così spesso, quando l'anche ha rotte, Dà le volte Tifeo.

[G.M.] D. 1. 30. Chi son li duo tapini, Che fuman come man bagnata il verno, Giacendo stretti a' tuoi destri confini? Qui gli trovai, e poi volta non dierno, Rispose, quando piovvi in questo greppo; E non credo che deano in sempiterno E 2. 6. E se ben ti ricorda e vedi lume (o Fiorenza), Vedrai te simigliante a quella 'nferma Che non può trovar posa in sulle piume, Ma con dar volta suo dolore scherma.

2. Rivolgimento, Giro. Dant. Par. 5. (C) Ma non trasmuti carco alla sua spalla Per suo arbitrio alcun, senza la volta E della chiave bianca e della gialla. (Locuz. fig Nessuno trasmuti la materia del voto senza la permissione della Chiesa.) [Camp.] E 28 Se 'l mondo fosse posto Con l'ordine ch'io veggio in quelle ruote, Sazio m'avrebbe ciò che m'è proposto: Ma nel mondo sensibile si puote Veder le volte tanto più divine (piene di moto impresso da Dio), Quant'elle son dal centro più remote (dalla terra). Dittam 1. 10. Il Po la bagna con sue larghe volte. [Cont.] Leo. da Vinci, Moto acque, VIII. 66. La chiocciola, posta per obliquo, verserà l'acqua che dentro a lei rinchiude: e tante son le volte che essa fa nel suo voltarsi, quante sono le volte componitrici d'essa lumaca. G. G. Pol. 1. Nel tempo che l'altra ruota dell'altra macchina dà una volta, anco la grande ne dia parimente una. Picc. Grand. terr. acq. 13. Il Reno, il Danubio, e gli altri maggiori fiumi,… non correndo per tanto spazio di terra quanto fa il Nilo, ancora che si considerino le volte ed i giri loro, manco parimente che 'l Nilo è forza che cuoprano della terra. Biring. Pirot. VI. 12. 92. E volendolo far di terra (il vostro modano) e non di legname, v'avvoltarete prima sopra per tutto una fune grossa un dito, accostata l'una volta all'altra. [Cors.] Bart. Grand. Crist. 4. (T. 1. p. 91.) Avvinto e stretto con cento volte e nodi.

(Mar.) [Fin.] Volta; Passata in croce d'una fune attorno ad una caviglia per tenerla ferma.

3. Fig. Dant. Rim. 33. (C) Chè gli dolci pensier non mi son tolti, Nè mi son dati per volta di tempo (per volger di tempo). [Camp.] Boez. lib. 2. Conseguitando la fortuna sue volte mal fide, Prova mostrando a' suoi gran maraviglia. [Cors.] Segret. Fior. Capit. fort. La qual (ruota della fortuna) cangia le volte a mezzo il corso.

4. A quei giuochi che si fanno co' dadi, Volta, si disse per Tratto, Tiro, Il rivoltarsi di essi dadi. Dant Purg 6. (C) Quando si parte 'l giuoco della zara, Colui che perde si riman dolente, Ripetendo le volte, e tristo impara. Ottim. Com. Purg. 6. 74. E perocchè questi due numeri non possono venire se non in un modo per volta, per ischifare tale fastidio, e non aspettar troppo, non son computati nel giuoco, e son appellati zare, e sono nell'estremo numero. Maggiori e minori infra questi possono venire in più modi: e però quel numero che in più modi può venire, è detto volta, di ragione.

5. (T. cavallerizz.) Volta; Movimento in giro che il cavaliere fa fare al cavallo. (M.) [Cont.] Gris. Cav. 36. Ma quando il cavallo, a qualunque sorte di maneggio, di passo o di trotto o di galoppo, con la furia che più gli conviene, o sia di tutto tempo, o di mezzo tempo, ovver contra tempo, darà la volta da man destra falsa, e non giusta lo gastigarete battendolo una o due fiate con lo sprone. Santap. N. Cav. II. 9. Chiamansi volte raddoppiate, perchè il cavallo fa doppia la volta; mentre colle mani forma una volta larga, e con li piedi un'altra più stretta.

6. Direzione di cammino, Cammino, Via. Non usit. Car. Long. Sof. 51. (Man.) Messi insieme da tremila targhe e cinquecento cavalli, gli spedirono a' danni loro… per la volta di terra, non volendo. per tema della tempesta, avventurarli per mare. Ar. Cass. 3. 3. (C) E perchè parte questa notte un grippo che fa quella volta, desideroso di servirlo bene e presto, ti son venuto a ritrovare, per far teco a una parola il mercato.

7. Locuzioni diverse.

Andare, o sim., in volta; Andare attorno, Andare in giro. Bern. Orl. Inn. 3. 37. (C) Quantunque andasse in volta alla ventura, Cercando il mondo per terra e per mare. [Val.] Fortig. Ricciard. 7. 41. Con esse (reti piene) van girando in volta.

Fig. [P. Occell.] Mont. Mascher. C. IV. Carezzanti negli atti in volta vanno Le bugiarde promesse…

E di cose portate attorno. Ambr. Cof. prol. (C) Il titolo, O il nome che dir voglia, della favola, È Cofanaria, detta da un cofano, Che voi vedrete andare in volta. Ar. Fur. 14. 95. E dinanzi alle squadre, e d'ogn'intorno, Facea girare un'alta nebbia in volta. [Cont.] Sass. Fr. Not. fem. XXXVI Avea condotto in casa sua una libreria de' più stimati libri latini e volgari che in quelli tempi andassero in volta (per le mani delle persone), e, la maggior parte, scritti in penna, che, come si vede per suoi ricordi, li costavano meglio che fiorini ottocento.

Andare in vo ta. per Rovesciarsi, Andare in conquasso. [Cors.] Segr. Fior. As. 7. E non temeva, Se il mondo andasse in volta tutto quanto.

Andare, Partire, Inviare, Mantare, e sim., alla volta, e, men com, per alla volta d'alcuno o d'alcun luogo; Andare, Inviare, ecc., verso di lui, verso quella parte. Fir. Disc. an. 42. (C) Preso quel rosajo in mano, se n'andò alla volta sua. E As. 92. Accortosi di sì gran danno, con un buon bastone se n'era corso alla volta mia. Lasc. Cen. 1. nov. 5. (M.) Fazio era disposto di andare a ogni modo:… e già, lasciando dire ognuno, si era pattuito con una nave Raugea, che partiva allora per alla volta di Marsilia. Tac. Dav. Stor. 3. 301. (C) Volando Antonio… con parte de' cavalli alla volta d'Italia, gli fu compagno Arrio Varo. Cecch. Esalt. Cr. 2. 5. (Man.) È talor forse… Ci potremmo risolver facilmente D'avviar qualche colonnel di tali Genti per alla volta di quel regno. [Fanf.] Baldin. Vit. Bernin. 19. Prese risoluzione di pigliare viaggio a posta, per alla volta di Roma.

[G.M.] Venivano alla volta nostra. – Sono diretti a questa volta.

[G.M.] Fig. Segner. Mann. Apr. 13. Questa è la vera sapienza sopra la terra, arrivare alla santità. Dissi arrivare, perchè molti si avviano a quella volta, ma restano a mezza strada.

Si disse anche: † Alla per volta [Fanf.] Tolom. Lett. 6. 218. Già s'imbarcavano in Spruch, e alla per volta del campo. (Rammenta: Alla per fine.)

Dar volta, detto di via, luogo, che muta direzione, o, come dicesi comunem., che svolta. [Camp.] D. 2. 29. Non eran cento tra' suoi passi e miei, Quando le ripe igualmente dier volta, Per modo ch'a levante i' mi rendei.

Dar volta a uno, o a un luogo; Volgersi verso quello, Incamminarvisi. T. D. 2. 5. E giunti là, con gli altri a noi dier volta, Come schiera che corre senza freno. [Val.] Ninf. 7. 54. E poi che a Roma la gente diè volta,… Tutti si fûr… [G.M.] Morg. 3. 18. Ebbe vergogna assai Meridïana: Sanz'altro dir, colla sua chioma sciolta, Collo scudiere alla terra diè volta (si volse, si avviò verso la terra, la città).

Dar volta, col Di; Passare d'un luogo, da un luogo. Car. Lett. Tomit. 142. (M.) Che se bene intendo che sia partito per Venezia, mi si dice ancora che tosto sia per dar volta di costà [F.T-s] Mach. Andr. Ter. 3. 2. Io di qui a un poco darò volta di qua.

Dar volta, ass.; Svoltare, Piegare il cammino da altra parte. [G.M.] D. 2. 24. Se a voi piace Montare in su, qui si convien dar volta; Quinci si va, chi vuole andar per pace.

Dar di volta, Dar volta, Dar volta addietro, e, men usit., Tôr la volta indietro, e Tornare in volta, e sim.; Tornare indietro, Volgere le spalle Dant. Inf. 9. (C) Veggendo il duca mio tornare in volta. Pass. 71. E diede la volta. partendosi dalle parole. G. V. 7. 92. 3. Quelle (galee) di Surrenti dieder volta, e tornârsi a Surrenti. Fir. As. 160. In suo luogo si lasciasse legare fin a tanto ch'ella andasse a dire una parola all'amico suo, che subito darebbe volta. Ar. Fur. 25. 91. Intanto cercherò convenïenti Cagioni, e che sien giuste, di dar volta. Lasc. Gelos. 1. 5. Letto che io arò e risposto a quelle lettere, darò volta indietro. Tass Ger. 9. 94. E con messi iterati instando prega Ed Argante e Clorinda a dar di volta. [Tor.] Dat. Lep. 20. Andò co' danari e co' fiaschi, e domandò se v'era più del medesimo vino; e sentendo che sì, diede volta a dietro, e tornò a Sesto. = Bart. As. 1. 2. § ult. (M.) Volle egli allora tôrre la volta indietro, e rimettersi a Canton; ma il vento gli era dirittamente per proda, e non potè.

Dar volta al cavallo; Rivolgerlo per tornaro indietro. [G.M.] Giunto alla porta della città, gli fu consegnata una lettera di molta importanza: onde diede volta al cavallo, e tornossene di trotto alla villa.

Petr. Son. 6. part. I. (C) Nè mi vale spronarlo o dargli volta.

Dar volta, o la volta; Fuggire, Darsi alla fuga. [G.M.] Incalzati i nemici da due parti, dopo aver resistito un pezzo, diedero volta giù per il dosso del monte.

[Val.] Pucc. Centil. 10. 59. Gli Ungheri dier la volta in isconfitta. E 53. 17. In isconfitta tutti dier la volta.

Dar la volta tonda; Voltarsi in giro, Rivoltarsi tutto. Non usit. Fir. As. 95. (C) Io mi diedi a voltolarmi bene su per la polvere; ma non fui da tanto ch'io potessi dar la volta tonda.

Dare, Pigliare una volta; Andare alquanto attorno, Fare una girata. Non com. Bocc. g. 10. p. 2. (C) Data una volta assai lunga,… al palagio si ritornarono. E nov. 6. g. 9. Presa una lor volta, sopra 'l pian di Mugnone cavalcando pervennero. Gell. Sport. 2. 5. Orsù, i' vo' dare una volta, e ingegnerommi di riscontrarlo.

Dar volta. intr., per Dar balta, Rovesciarsi su una parte. [G.M.] Correndo il cavallo con molta foga, urtarono colle ruote il canto della via, e il calesse diede volta. – Si sono incontrati alla cantonata due legni che andavano a fuoco e fiamma, e uno di essi ha dato volta. – La barca, troppo carica di persone da una parte, diede volta, e due rimasero annegati.

E fig. [G.M.] Magal Lett fam. Il male ha dato volta. Così diciamo: La eruzione ha dato volta; è passato il periodo più intenso, e comincia a diminuire.

Altro fig. [Val.] Bart. Cin. 3. 68. Li guarderebbe sicuri, fino a che avesse dato volta il pericolo (fino a che il pericolo fosse cessato).

Dar volta o la volta a uno; Farlo ribaltare, Rovesciarlo. Menz. Sat. 3. (C) O Pisa, e tu non hai nocchiero, Che dia a costor per Arno un dì la volta?

Inusit. il seg. † Dar la volta sottana; Rovesciare. Fav. Esop. M. 126. (M.) Udendo il Leone parlare il Cavallo, si puose in terra; e il Cavallo gli mise il piè in grembo, pensando il Leone dargli la volta sottana.

Dar volta o la volta a un mobile, a un arnese, a un oggetto, o sim; Gettarlo giù, Mandarlo sossopra. [Cont.] Ric. And. Bocch. Arch. St. It. App. 8. 334. Io menai di questo coltellino nella gola al detto spagnuolo, e gittamegli addosso, e fecilo cascare in terra rovescio, perchè feci dare la volta al deschetto.

[G.M.] Correndo all'impazzata per la sala, diedero volta a quante seggiole v'erano rimaste.

Dar volta o la volta a un vaso, alla materia in esso contenuta; Arrovesciarlo, Versarlo. Buon. Tanc. 4. 1. (C) Sol m'è rimasto qui 'l tegame in mano, E ho dato per la via la volta al macco.

[G.M.] Ha dato la volta al fiasco, e ha versato tutto il vino. – Bada di non dar volta a cotesta brocca; se no, si verserà tutta l'acqua per la stanza

Fig. [G.M.] Dar la volta a' quattrini; Spenderli tutti, che anche dicesi fam. Arrovesciarsi le tasche. (Mi sono arrovesciato le tasche, e glie n'ho dati quanti n'avevo.) [Val.] Fag. Rim. 7. 46. Di dar la volta a' suoi quattrin si vanta.

Dar la volta, parlandosi del sole; Volgere al tramonto. Ciriff. Calv. 1. 26. (C) Il sole intanto avea data la volta Per apparire all'usato orizzonte.

E parlandosi della luna, vale Passare il plenilunio, Cominciare a scemare. Franc. Sacch. Nov. 177. (C) Guardate che voi non gli poneste, se la Luna non dà volta. Dav. Colt. 160. Non vendemmiar tra le due lune, cioè in sul fare o in sul dare la volta, chè simil giuoco ti farà il vino. Bern. Orl. Inn. 17. 7. Due volte tornò il sole alla sua via, Ventiquattro la luna diede volta.

Dar la volta, detto del vino, quando gira, e si guasta. Ar. Sat. 3. (C) O ch'egli (il vino) fila e mostra la paura Ch'ebbe, in dar volta, di fiaccarsi il collo, Sicchè men mal saría ber l'acqua pura. (Qui detto in equivoco.) Soder. Colt. 100. (Man.) Il vino che ha dato la volta, se si tramuta su vasi di buona feccia, talora ritornerà. E 103. Il vino che alla primavera apparisce caldo al gusto, tosto darà la volta. [Cont.] Bocc. Mus. fis. 172. Altri rimettono nel pristino sapore il vino quando comincia a dare la volta, e a pigliare la punta di aceto; e in tale urgenza si servono de' cogoli e dell'arena, nella quale fanno sciaguattare il vino infortito. Spett. nat. IV. 143. Vini d'Italia, i quali sono sì fiacchi, che, appena sentono i primi caldi, cominciano a dar la volta, facendosi (come si dice in Toscana) cerconi.

Fig. Dar la volta al cervello, al canto, e Dar la volta, senz'altro; Ammattire, Dar nelle girelle. Cecch. Servig. 3. 3. (C) Perch'ell'han poco cervello, E, ogni poco ch'elle s'affatichino, E' dà la volta. Salv. Granch. 2. 2. E così dando di bello, che Non par suo fatto, un po' di volta al canto, Lesta lesta appigiona il cervello All'umor, che gliel'becchi. Lasc. Pinz. 4. 8. Sì ch'egli ha dato la volta al cervello. [Val.] Fortig. Ricciard. 7. 53. S'io ti siedo vicino un'altra volta, Tosto il cervello tuo torna a dar volta. [G.M.] Fag. Commed. Dar la volta al cervello. – E con elliss. A pensare a tutti questi gineprai, c'è da dar la volta.

Essere in volta; Andare qua e là aggirandosi, o, come fam si dice, Essere sempre in su e in giù, ad oggetto di fare checchessia. Sassett. Lett. 32. (Man.) E con tutto questo è sempre in volta un riscotitore, con cura di questi negozii.

Essere in volta, per Fuggire, Essere in fuga. Cavalc. Stoltiz. 235. (M.) Veggiamo nelle battaglie corporali, che, poichè i nemici sono in volta e fuggono, se veggono quelli che li cacciano,… E 266. Questa è dunque la cagione che 'l mondo è oggi così in volta e in isconfitta, perocchè il diavolo ci ha seminata tanta divisione, che non si trova quasi unitade. (Qui locuz. fig.) Fior. It. 350. Vedendo Tarcone… la gente in volta, incominciò a gridare. E 351. Intrato Tarcone in battaglia, per reinvigorire le schiere toscane e le trojane, ch'erano in volta per quello che Cammilla facea, diessi addosso a Venulo di Laurento. Stor. Eur. 1. 10. Gli Ungheri, naturalmente crudeli ed avidi, poichè il campo fu tutto in volta, seguitarono gagliardamente ad uccidere chi si fuggiva.

† Essere in volta di fortuna; Averti la fortuna volte le spalle, Essere sfortunato. G. V. 12. 76. (M.) Furonvi sventuratamente sconfitti;… e così avviene chi è in volta di fortuna.

Far volta o la volta; Voltarsi. Non com Franc. Barb. 276. 23. (C) E va facendo volte, Fuggendo a quelle molte. Bern. Orl. Inn. 5. 29. I Greci la seguiron; ma non valse La volta far, per ir con men periglio.

[G.M.] Detto di strada, che piega verso un'altra direzione: Quando siamo a mezzo cammino, la strada fa una volta, e di lì si va alla villa.

Far le volte del leone; Passeggiare in qua e in là. Bocc. Nov. 7. g. 8. (C) Facendo le volte del leone, maladiceva la qualità del tempo.

† Fuggire in volta rotta; Di milizie, o sim., che fuggono sbaragliate. [G.M.] Morg. 18. 17. E tutti a volta rotta si fuggieno; Anzi sparivan come fa il baleno.

Mettere in volta; Far prendere la fuga, Fugare; ed è termine de' militari. [Camp.] Guid. G. XV. 4. Veggendo Ettore come li Trojani aveano messo in volta i Greci, montò a cavallo… = Cavalc. Stoltiz. 235. (M.) Sogliono fare capo grosso, e vallarsi, e sconfiggere quelli che in prima gli mettevano in volta. [Val.] Pucc. Centil. 57. 89. Valorosamente Li mise in volta.

E n. pass Mettersi in volta; Prender la fuga. Segret. Fior. Stor. lib. 5. (M.) L'uno disordinò l'altro, e tutto l'esercito fu costretto mettersi in volta, e ciascuno senza alcun rispetto fuggì verso il borgo.

Mettere in volta, vale anche Far ritornare indietro; ma è poco usit. Cavalc. Pungil. 268. (M.) Queste maladette mettono in volta i servi di Dio.

Prendere o Pigliare la volta verso un luogo, e anche la volta di un luogo; Indirizzarsi, Incamminarsi verso quello. [G.M.] Morg. 22. 35. E così tutti hanno preso partito Pigliare inverso Parigi la volta. = Ar. Negr. 2. 3. (C) Vuoi tu far a mio senno? come avutogli Avrai, piglia la volta di Vinegia.

Prendere la volta lunga; Fare un giro più lungo, o, come si dice adesso: Pigliarla lunga, Pigliarla larga. Giov. Gell. Vit. Alf. 111. (M.) Alfonso, previsto e disposto prima opportunamente il tutto, e avendo già mostro a' bombardieri quel che voleva far dell'artiglieria, presa una lunga volta di verso il mare, la indirizzò tutta alle spalle e a' fianchi de' nemici. [Giust.] Cecch. I Riv. III. Norchio. Sarà forse venuto a casa vostra Con esso. Valerio. Oh! e' me ne maraviglio. Norchio. Arà presa la volta lunga.

Pigliar volta. (T. mar.) [Camp.] Diz. mar. mil. Pigliar volta è Tornare addietro, o mutare cammino.

Stare o Tenersi sulle volte. (T. mar.) [Camp.] Diz. mar. mil. Stare sulle volte è Trattenere quanto più si può il vascello, acciocchè si discosti quanto meno sia possibile dal diritto cammino; il che si fa indirizzandolo ora per un vento, ed ora per un altro.

E fig. Destreggiarsi. Buon. Fier. 1. 2. 4. (Man.) Convien ch'io faccia Della necessità virtù; buon viso; Star sulle volte, andar alla parata, Parte negar, parte affermare incerto. [Val.] Bart. Simb. 265. Somigliandoli (i faccendieri) ancor alle navi, che stan sulle volte, perchè bordeggiano contro vento. [Tav.] E Cin. Introd. Il Padre Matteo Ricci v'entrò; l'un di accoltovi cortesemente; l'altro villanamente scacciatone; ma negli scacciamenti tenendosi sulle volte, e negli accoglimenti avanzandosi…

E Tenere sulle volte. (T. mar.) Detto del vento, quando costringe i marinari a bordeggiare. Sassett. Lett. 269. (Man.) Ci dettero altri grecali, che ci tennero sulle volte, senza potere spuntare quell'isola, fino a ventotto giorni, facendo prova della nostra pazienza.

8. Il. Vôlta; Copertura arcuata di muramento alle stanze e altri edifizi.

G. V. 6. 43. 1. (C) Gli cadde addosso la vôlta, che era sopra la camera ov'e' dormía. M. V. Il primo dì d'ottobre arse la sagrestia e case del dormentorio, infino alla vôlta di via del Garbo.

[Cont.] Doc. Art. San. M. App. 3. 20. Gli allogano tutte le vôlte di detta crociera co' loro archi. Vas. V. Pitt. Scult. Arch. I. 25. Chiamato Taddeo Gaddi, per essere Giotto, suo maestro, andato a Milano, gli fecero fare il modello e disegno del Ponte Vecchio, dandogli cura che lo facesse condurre a fine più gagliardo e più bello che possibile fosse: ed egli, non perdonando nè: spesa nè a fatica, lo fece con quella gagliardezza di spalle e con quella magnificenza di vôlte, tutte di pietre riquadrate con lo scarpello, che sostiene oggi ventidue botteghe per banda. E II. 219. Mi risolvo girar di dentro questa vôlta a spicchi, come stanno le facce, e darle misura ed il sesto del quarto acuto. E 227. La chiesa, le cui vôlte sono a botte, è sfogata; e la sagrestia ha i suoi comodi, sì come ha tutto il resto del monasterio. E 250. Palazzo fondato dalla parte di sotto nella scoscesa del poggio con grandissima spesa, ma non senza grande utile, avendo in quella parte da basso fatto vôlte, cantine, stalle, tinaie ed altre belle e comode abitazioni. E 302. Nel chiostro nuovo del detto convento, cioè in testa dirimpetto alla porta, dipinse (Andrea) a fresco un Cristo battuto alla colonna bellissimo; facendovi una loggia con colonne in prospettiva, con crociere di vôlte a liste diminuite, e le pareti commesse a mandorle. E III. 124. Quanto alla camera della vôlta piatta, che d'altro per ora non mi ha dato carico, mi pare che, essendo ella destinata per il letto della propria persona di sua sig a Ill. a, vi si debbano fare cose convenienti al luogo… Bart. C. Arch. Alb. 10. 28. Tutto quello che in lungo e in largo si distende sopra il capo di chi spasseggia,… infra le quali sono i palchi, le vôlte a mezza botte, e le vôlte ordinarie, e altre simili. Serlio, Arch. V. 12. v. A li quattro angoli di queste vôlte a botte vi saranno iiii tribunette. Biring. Pirot. II. 14. 42. Sopra a questa vôlta ancor si fa un'altra vôlta, che serra e cuopre il tutto, alta da quella prima un due braccia. Mart. Arch. IV. 7. Le vôlte che nei templi si devono fare, di tante specie possono essere. quante eziandio nelle case si possono usare, cioè a botte, a testudine, a similitudine di piatto, a crociera, a conca, a lunette ed a vela. Barbar. Arch. Vitr. 263. E queste vôlte, se saranno doppie,… saranno di più utilità. Scam. V. Arch. univ. II. 320. 54. Le vôlte ad uso degli edificii possono essere di diverse maniere, ed anco non poco differenti; ma le principali, e che si potranno usare frequentemente, si riducono a sei forme, cioè, a botte, a conca, a lunette, a croce, a catino, ed a padiglione. Danti, Comm. Prosp. Barozz. 144. Un'altra simile scala scempia, aperta nel mezzo, con li scalini di trevertino, che fanno scalino e vôlta, s'è fatta in forma ovata per salire da Belvedere alla galleria.

[Rig. e Fanf.] Centro della vôlta. – Cervello, Fianchi della vôlta.

9. [Rig. e Fanf.] Vôlta reale; Fatta con grossi mattoni messi per coltello, e fortemente fra loro collegati. [Cont.] Del Rosso, Art fabbr. Vôlte reali, grosse mezzo braccio, arricciate, intonacate e rinfiancate.

10. [Rig. e Fanf.] Stanza a vôlta; Coperta con vôlta, fatta con vólta. [P.Occell.] S. Concord. Volg. Cat. Sallust. XLII. Quivi (nella prigione) è una camera fatta ad archi e vôlte di pietra.

Men. com. In vôlta. Viagg. Sin. 97. (C) E questa chiesa si è uficiata da frati greci; assai bella chiesa, tutta in vôlta. Ar. Fur. 12. 90. Era non poco spazïoso il sasso, Tagliato a punte di scarpello in vôlta. [Cont.] Matt. Disc. Diosc. V. 736. La camera del forno era fatta in vôlta Bart. C. Arch. Alb. 228. 50. Sopra questi pianerottoli, per chiamarli così, arrivavano le scale in vôlta, per le quali si saliva a detti gradi. Mart. Arch. II. 1. Le stanze delle case verso tramontana, debbono essere testudinate, ovvero in vôlta.

11. Vôlta, si disse Quella che ora chiamasi Cantina. Bocc. Introd. 47. (C) Con pozzi d'acque freschissime, con vôlte di preziosi vini. E g. 3. p. 3. Le vôlte piene d'ottimi vini, e la freddissima acqua. Din. Comp. 1. 17. E con loro si raunava in una piccola vôlta sotterra. Agn. Pand. 73. Solo quelle chiavi che s'adoprano a tutte l'ore, come della vôlta e cella, e della dispensa, queste consegnasse a uno de' più assidui di casa, e più fidati. Franc. Sacch. Nov. 170. Io credo bene che la famiglia mia ha tenuto aperto l'uscio della vôlta, e hatti dato da bere per sì fatta forma, che tu m'hai mal servito. Ricett. Fior. 1. Si ripone in vaso di terra grosso e ben cotto, e si tiene nella vôlta, o in luogo fresco. Lasc. Gelos. 5. 1. Io me ne andai alla vôlta; e spilla questa botte, e assaggia quell'altra,… io non me ne poteva spiccare.

12. [Fanf.] Apertura fatta nel corpo d'una casa, e chiusa a vôlta, per comunicare da via a via. [G.M.] La vôlta de' Peruzzi. La vòlta de' Pescioni. Forse in questo senso, più com. Arco.

13. Per simil. T. Sotto la vôlta azzurra del cielo. [G.M.] Segner. Incred. 1. 5. 8. Convien dunque che voi per mondo vi riduciate ad intendere, non gli abitanti, ma solo l'abitazione, cioè il globo celeste, che n'è la vôlta, ed il terreno che n'è come il suolo, circondato dall'acque, e adorno in terra ferma di piante, di pietre, di metalli.

14. La vôlta del palato o La vôlta palatina; La curvatura che fa il palato; e Il palato stesso. [Val.] Cocch. Bagn. 211. Mali… della vôlta della gola o faringe.

15. Divisione delle stanze d'una canzone. Non più usit. [Tass.] Cors. Dial. 3. 88. È detta volta perchè fa voltare dall'un modo nell'altro.

16. III. T. Volta; Vicenda, Vece; Il toccare vicendevolmente che fa ad alcuno una cosa; quello che taluni dicono Turno, dal Tour franc., o piuttosto da Tornare, che nel 300 aveva senso di Volgere. A ogni modo, Volta è più italiano, ed è chiaro. L'ordine della sua volta. Luc. Sacerdotio fungeretur in ordine vicis suae.

Boez. G. S. 149. (C) Tu dirai adunque: Or che muterassi la scienza divina per la mia disposizione, sicchè, quando or questo or quello voglia, quella eziandio le volte del cognoscere paia alternare? Mainò. E appresso: Nè, come tu stimi, alterna le volte d'anticognoscere or questo, or quello, ma in un colpo le tue mutazioni immobile comprende. Boez. Varch. 5. pros. ult. Ella ancora alterni e muti le vicende e volte del conoscere.

17. Onde i modi: Toccare, Venire la volta a uno; Essere la volta d'uno; Quando a lui spetta, per ordine, per turno, tale o tale operazione. Bocc. Nov. 3. g. 2. (C) Pampinea, che sè allato allato a Filostrato vedea, avvisando, siccome avvenne, che a lei la volta dovesse toccare,… cominciò a pensare. E nov. 10. g. 8. Dioneo, che sapeva che a lui toccava la volta, disse… Filoc. 5. 140. Altissima Reina or viene a me la volta del proporre nel vostro cosoetto; ond'io con la vostra licenzia dirò. Fr. Giord. Pred. S. 20. In trentotto anni che v'era stato, ancora non gli era venuta la volta.

18. Non di cosa che tocchi per ordine, ma di avvenimento che c'incolga. M. V. lib. 10. cap. 39. (M.) E nella fine la volta toccò a lui; e morto fu per le mani de' suoi ammiragli.

T. Così diciamo: Una volta l'ha esser quella (di morire).

19. Prendere, o Pigliare la volta; Prendere il luogo di far checchessia secondo l'ordine. Non usit. Guid. G. (C) Poichè il re Peleo pose fine alle sue parole, primo tra gli altri, pigliando la volta di dire, Ercole così rispose…

20. † Rendere la volta ad alcuno; Rendergli la pariglia; Punirlo come si merita. [Camp.] Bib. Is. 59. E così anderàe a vendetta, quasi come a guiderdone di sdegnamento a' suoi nemici,… e rendeàre alle isole la volta loro (vicem reddet).

21. Toglier la volta; Preoccupare nelle operazioni alternative il luogo altrui; Furar le mosse. Non com. Pass. 346. (C) Che, lasciando pure fare loro, fanno tanto che basta di male, sicchè me ne tolgono la volta.

E fig., per Togliere il primato a uno, Superarlo, Vincerlo. [Val.] Pucc. Centil. 55. 23. O Dante, ov'è il parlar pulito, Col quale a Tullio togliesti la volta In rima e 'n prosa?

22. T. E perchè il volgersi dei corpi è misura del tempo, e l'idea di tempo si associa con quella di numero, perciò Volta vale anche Motto o Atto, che, contato, serve a computare le quantità. In lingua aulica: Fiata. Usasi anche a modo d'avv. con aggiunto, come: Rare volte, Spesse volte, Una volta mi amava assai (quondam).

Bocc. Introd. (C) Assai volte aveva udito ragionare di quanto onore le frondi di quello eran degne. E g. 4. p. 16. Si sono elle venute parecchi volte a starsi meco. E nov. 4. g. 5. Il quale una volta ed altra veggendo la giovane,… di lei fieramente s'innamorò. E nov. 7. g. 8. Sette volte colla immagine si bagnò. E nov. 7. g. 8. Bruno, conoscendolo in poche di volte che con lui stato era… E ivi: Buffalmacco le più delle volte vi fa venire per sè la reina di Francia. E nov. 6. g. 9. Calandrizo, che altre volte la brigata avea fatta ridere, similmente questa volta la fece. G. V. 12. 104. 7. Nota, lettore, che le più volte, ma quasi sempre, avviene a chi si fa signore o caporale di popoli, d'aver sì fatta uscita. Conv. 111. Tutte le volte che 'l gigante era stanco, elli poneva lo suo corpo sopra la terra disteso. Petr. Son. 198. part. I. Maravigliomi ben s'alcuna volta Non rompe il sonno suo. E Canz. 6. 4. part. I. Ma quante volte a me vi rivolgete, Conoscete in altrui quel che voi sete. Fir. Disc. an. 95. Oltre al farsi dar buona sicurtà di rappresentarsi tante volte, quante volte… Vinc. Mart. Rim. 4. Nè potei pure una sol volta almeno Veder gradito un de' miei doni tanti.

[G.M.] S. Ag. C. D. 2. 4. Alcuna volta veniamo noi giovani alli spettacoli ed alle frasche delli loro sacrilegii. D. 2. 12. Onde lì molte volte se ne piagne. E 3. 14. Quell'Uno e Due e Tre che sempre vive (Dio)… Tre volte era cantato da ciascuno Di quelli spirti con tal melodia, Ch'ad ogni merto saría giusto muno (premio). Morg. 2. 64. Due volte abbiam provato l'armatura (ci siamo affrontati), Ogni volta ha potuto superarmi. E 10. 148. Ma coll'accetta ogni volta uno spicchio Del dosso lieva al possente Morgante, Però che molto è feroce, il gigante. E 11. 7. Ma metter lo potría in tai travagli, Che qualche volta poi piangerà affatto. E st. 58. La tua sentenzia debbe avere effetto, E non mutar quel che una volta hai detto. E st. 65. Uggier più volte fu tentato sciorre Astolfo, e a Ganellon la vita tôrre. E 18. 111. Meridïana al partir lo pregòe Che l'avvisassi d'Ulivier che sia, E ritornassi qualche volta a quella, Che rimanea scontenta e meschinella. E st. 113. Morgante guata le sue membra tutte Più e più volte, dal capo alle piante. E st. 197. Quest'altra volta io ti ristorerò, disse Morgante, per la fede mia. E st. 198. Chi mi toglie il boccon, non è mio amico, Ma ogni volta par mi cavi un occhio: Per tutte l'altre volte te lo dico; Io vo' la parte mia sino al finocchio. E 24. 10. Era tornato, come io dissi, Gano, E molte volte lettere avea scritto. E 24. 61. Diceva Gano: Or non son io quel desso, Che ho fatto questa volta i tradimenti. E st. 68. E molte volte di te sospirai. E 26. 24. Credea che così lui dovessi amarmi, E che fussi sepolto un odio antico, Chè qualche volta ognun pur torna amico. E 28. 57. Perchè più volte Spagna ribellossi, L'ultima volta gli costò amaro. E st. 77. Come altra volta con ispada e lancia Provato avevan le forze di Francia. E st. 99. Così la terza volta ritornato Carlo in Italia, il Pontefice santo Restituì dond'egli era cacciato, Nella sua sede col papale ammanto. Ar. Fur. 5. 10. Chè tante volte ve lo fei venire, Quante Ginevra me ne diede l'agio. Segner. Incred. 1. 14. 6. La prima volta che la rondinella piglia a fabbricare il suo nido, lo fa sì bene come la volta seguente.

[Tav.] Franc. Sacch. Nov. 39. Non avvenía del mese una volta che ne pigliasse uno. [P.Occell.] Tor. Agn. Brev. Raccogl. Mis. Um. pag. 62. Li accidenti inopinati…il più delle volte sogliono tanto più misero fare a cui avvengono, quanto meno sono aspettati. [Cont.] Cenn. Tratt. Pitt. XVI. E sta' di spazio dall'una volta all'altra tanto, che ciascuna vôlta asciughi. [Val.] Ninf. 2. 12. Diana le più volte va con esse. Pandolf. Gov. fam. 62. Il più delle volte sarebbe meglio in quelle perdere. Pucc. Centil. 78. 49. Rade volte, l'una delle sette, Arriva ben chi ha folle pensiero.

T. Tante delle volte; dicono in Tosc. per Tante volte; e ha non so che più efficace. M'affaccio tante delle volte alla finestra, per vedere se torna!

T. Prov. Tosc. 200. Natale viene una sol volta l'anno. E 282. Una volta passa il lupo.

Altri prov. dell'uso. [G.M.] Magal. Lett. fam. Meglio una volta che mai. – Chi dà presto, dà due volte (bis dat, qui cito dat).

23. Esser buono tre volte; di chi è tanto buono, che dà nella minchionaggine. [G.M.] Morg. 22. 37. E Carlo, come i buon' tre volte e sciocchi, Quando fia più che morto, aprirà gli occhi. – V. anche TRE, § 4.

24. T. Non lo farò più fino a quest'altra volta, dicesi per ischerzo amichevole a chi ci rimprovera d'aver fatto cosa ch'e' non avrebbe voluta. Non v'inquietate se sono arrivato un po' tardi; non lo farò più fino a quest'altra volta.

[G.M.] E anco si dice: Quest'altra volta farò peggio. Morg. 19. 100. S'i' ho fallato perdonanza chieggio: Quest'altra volta so ch'io farò peggio.

25. [Fanf.] Nome di Dio e della prima volta; Suol dirlo il popolo quando si ottiene o ci viene offerta una cosa da qualcuno, da cui non siasi mai avuta nè si sperasse d'averla per la sua tirchieria. Il sor Gaspero mi ha pagato il caffè: nome Dio e della prima volta!

26. [G.M.] Non si far dire, o Lasciar dire una cosa due volte; di chi invitato a far checchessia, accetta subito e volentieri. Quando gli annunziarono che l'avrebbero condotto seco a veder Roma e Napoli, non se lo fece dir due volte. – Invitato quel ghiotto a sedere a mensa con loro, non se lo lasciò dire due volte. – E anco: Non aspettò che glielo dicessero la seconda volta.

27. Altri modi.

Alcuna volta, posto avverbialm., vale Una volta, Quandochessia; ma è maniera poco usata. Vit. SS. Pad. 2. 292. (M.) Priegoti ch'io possa ritrovare la mia donna alcuna volta (lat. Tandem, Aliquando).

Alla volta; Insieme, Nel medesimo tempo. Più com. A una volta, In una volta. Fr. Giord. 230. (M.) Ma l'Angiolo intende più nobilmente, imperocchè si dice per li Santi, che l'Angelo intende alla volta molte cose. E ivi. Noi intendiamo bene molte cose, ma non a una volta; ma ora l'una e dipo' l'altra, e quando l'una, non l'altra.

Alla volta, vale anche Per volta, Per ciascuna volta. Ar. Fur. 19. 71. (C) Nè calzar quivi spron, nè cinger spade, Nè cose d'arme pon gli uomini avere, Se non dieci alla volta, per rispelto Dell'antica costuma che vi ho detto. [Val.] Fortig. Ricciard. 5. 56. Io condurrovvi dentro alla cittade Pochi alla volta.

E vale pure Di seguito. Pist. S. Gir. 427. (M.) E pognamo che tu digiuni due o tre dì alla volta, non voglio però che tu ti reputi migliore di chi non digiuna cotanto.

A volta a volta; Di quando in quando. Sagg. nat. esp. 115. (M.) Ci accorgemmo poi che a volta a volta rifiatava.

E anche per Di mano in mano. Segner. Dubb. 14. (M.) Quello che i santi hanno detto di quello spazio di tempo che noi a volta a volta impieghiamo nell'orazione, essi fissamente trasportano al loro intento.

Alle volte, A volte; Talvolta, Talora. T. A volte è più indeterminato dell'altro.

Cr. 10. 17. 4. (C) E così in un'ora mille alle volte se ne prendono. Ar. Fur. 12. 44. Occorrono alle volte Pensier, che prima non s'aveano in petto. [G.M.] Marg. 24. 49. Era Ulivieri alle volte superbo. Machiav. Framm. istor. Parlando di lui (di Pier Capponi) usava dire: Piero parergli alle volte Neri, alle volte Gino. Magal. Lett. fam. Sassolini abbruciati;… e sono così maravigliosamente lavorati dal fuoco, che gli scambiereste per quella schiuma di ferro, che così rovente si trova alle volte per le botteghe de' fabbri. Red. Lett. fam. Qual è quell'uomo che non abbia alle volte de' giracapi? Segner. Mann. Apr. 8. Alle volte ti può scappare di bocca qualche parola di vanità, senza che te ne accorga; e allora sei più scusabile. E Lugl. 6. A fine di entrare in alcuna casa che sia serrata, alle volte si chiama, e non si picchia; alle volte si picchia, e non si chiama; e alle volte si chiama insieme e si picchia.

T. A volte si sbaglia. [A.Con.] A volte i letterati parlano peggio de' contadini, perchè questi si fanno intendere e dicono ciò che vogliono dire, e quelli no.

T. Prov. Tosc. 89. Alle volte si dà un uovo per un bue.

[Rig. e Fanf.] Alle volte esprime anche probabilità. Alle volte, chi lo sa? ci potrebbe rimaner preso anch'egli.

A questa volta, lo stesso che Questa volta, ma men com. [G.M.] Morg. 10. 64. Rinaldo disse: A ciò contento sono; E poi voltava in un tratto Bajardo, E dice: Se mai fusti ardito e buono, A questa volta fa' che sia gagliardo. E 26. 1. Benigno Padre, a questa volta sia La tua somma pietà più che mai fosse. E st. 5. Orlando, qual si fosse la cagione, A questa volta non ci ponea cura. E st. 10. Or son le profezie di Malagigi Adempiute per sempre a questa volta.

A una volta, e In una volta; Nello stesso tempo, Insieme, Ad un tratto. [G.M.] Tutte le seccature vengono in una volta. – Vorrebbero esser pagati tutti a una volta.

Da una volta in là, Da una volta in su, e sim.; Dopo una volta, Dopo la prima volta. [G.M.] Sono certe cose, che da una volta in là seccano. – Da una volta in su che ci andai, non ci sono più ritornato.

Delle volte; Alle volte, Talora. [G.M.] Delle volte è allegro come un matto, e delle volte è tanto serio, che non fa una parola.

† Dopo volta; Dopo 'l fatto. G. V. 10. 35. 7. (C) Ma dopo volta si ravvidono con lor danno e struggimento.

In una volta V. A UNA VOLTA.

Per una volta; Per una sola volta, e non più. [G.M.] Per una volta, pazienza; ma se la cosa si ripetesse, badate, saprei gastigarvi.

[Fanf.] Per una volta tantum. E lo dicono anche quelli che non sanno di latino.

Per volta; come Fare una cosa per volta; Parlare uno per volta; Lo stesso che Alla volta.

Fr. Giord. Pred. 230. (M.) Noi non potemo pensare se non uno pensiero per volta;… non potemo pensare nè intendere se non una cosa per volta.

T. Faceva gli scalini a tre per volta. – L'uscio è così stretto, che non si passa più d'uno o due per volta.

Tre e quattro volte. T. È una specie di superlativo, come il Très de' Francesi, e il Terque quaterque dei Lat, e sta per l'indeterminato Più volte. V. TRE, § 4.

T. E di numero grande, ma sempre indeterminato: Cento volte, Le cento volte; Mille volte, Le mille volte. Lett. B. Colomb. 101. Mille volte vi si raccomanda. = Dant. Par. 4. (C) Che volontà, se non vuol, non s'ammorza; Ma fa come natura face in fuoco, Se mille volte violenza il torza. [G.M.] Morg. 8. 27. Saluta Gan mille volte. E 10. 58. Allora Erminïon: Sia maladetta Tua deità, Macon, più volte disse; E giurò far del suo fratel vendetta, Se mille volte come lui morisse E 12. 79. Dunque tu di' c'hai morto Marcovaldo, Disse la dama, cavalier sovrano? Sia benedetto chi ti generòe! E mille volte Macon ringraziòe. E 13. 23. E 'ncrescemi tu sia sì rimbambito, che a Gan pur creda e la sua frodolenzia, Che mille volte e più t'ha già tradito. E 15. 15. Ah disse Chiarïella, è questo quello Che t'ho promesso mille volte e mille? E 18. 118. Mi dilettai, perch'avea fantasia, Cantar di Troja e d'Ettorre e d'Achille, Non una volta già, ma mille e mille. E 19. 140. Non potre' dir quanto il partir gl'increbbe; E abbracciava cento volte e cento Quella fanciulla. E st. 159. E disse: Lieva, Morgante, su tosto; E missegli le braccia strette al collo, E mille volte e poi mille baciollo. E 22. 140. E mille volte gli baciò la fronte, Ed ha fatto di lagrime una fonte. E 25. 65. Ma vuolsi queste cose ben pensalle, E misurar, non che una volta, cento. E 26. 22. Malgigi è quel che lo conosce appunto, E mille volte pur te l'ha già detto. E 27. 212. Abbraccia il corpo e l'elmo gli dislaccia, E mille volte poi lo bacia in faccia.

[Fanf.] Ad accennare numero non piccolo di volte, dicesi pure: Quelle belle volte; ed è anche ne' Dialoghi dell'arte del disegno: Sarà una gran pena la mia a doverne parlare con chi non intende: e questo per necessità mi accade quelle belle volte. Dicesi pure: Quelle poche volte o quelle po' di volte (iron.), e anche Quelle non poche volte. = Buon. Fier. 2. 4. 18. (M.) M'è intervenuto quelle poche volte! [Fanf.] E altrove: De' fattori Sentii, briachi, quelle gherminelle, Ch'alcuni di lor fanno Quelle non poche volte a' lor padroni.

Tutte le volte che,… Ogni volta che… T. Tutte le volte che, porta a pensare, non tanto a ciascuna delle volte delle quali si parla, ma a tutte insieme; e differisce da Ogni volta che, nella medesima proporzione che Ogni differisce da Tutto. Diremo dunque: Tutte le volte che segue un'invasione, gli odi son sempre più vivi, e più durevoli degli amori. Ogni volta che un'invasione ha luogo, le medesime circostanze si sogliono rinnovare, sotto forme diverse e contrarie. Nel primo esempio io pongo un'osservazione generale; nel secondo, adatto l'osservazion generale a ciascuno de' casi.

[G.M.] Una misera volta; Due misere volte, ecc. Una, Due volte sole. Bertin. Rispost. Lucard. Per una misera volta ch'e' si trovi un autore che dica come voi, egli è appunto allora in quel luogo che quell'autore ha dato in ciampanelle. – Quest'anno non sono stato al teatro che tre misere volte.

Una volta; Modo di cominciare racconti, accennando non a unità, ma ad indeterminatezza di tempo. T. C'era una volta un deputato, che credeva di sapere ogni cosa, e non capiva nulla. – Vi ricordate dell'aria della Cenerentola: Una volta c'era un re? – E della favola d'Esopo, Le rane chiesero un re, ve ne ricordate?

T. Una volta! Modo d'impazienza, ed ellissi che sottintende, Una almeno, una delle tante che potevate, e non faceste. – Intendete una volta! – Finitela una volta! – Smetti una volta!

Anche nei segg. sentesi la impazienza, come quando diciamo: Finalmente! Petr. Sest. 1. 12. part. II. (C) Muti una volta quel suo antico stile. Car. Lett. 2. 141. Mi contento che mi faccia anco ingiustizia e torto espresso, purchè una volta se ne venga a fine.

[G.M.] Una volta o l'altra!… Di cosa che temiamo possa o debba facilmente accadere. Una volta o l'altra s'ha a scoprire cotesto imbroglio; e allora guai a voi! – Una volta o l'altra s'ha a sentir dire ch'è scoppiata la guerra! – Una volta o l'altra s'ha a fare un gran capitombolo. – Una volta o l'altra con quel tremotio che fanno ballando, ha a venir giù il palco della casa.

[Camp.] Un'altra volta ed un'altra, nel signif. dell'Iterum atque iterum de' Latini. Non com. Bib. Re, III. 22. E 'l Re disse a lui: Un'altra volta ed un'altra io ti aggiuro (iterum atque iterum adjuro te) che tu non diche se non quello che è vero nel nome di Dio. Art. am. II. Ed una volta ed altra (iterumque iterumque) il pregava che le raccontasse le trojane fortune.

T. Una volta e due; Due o tre volte; Un numero di volte, ma poche. [G.M.] Morg. 19. 3. Margutte ascolta e una volta e due, E poi diceva: Anch'io la sento adesso (una voce).

T. In questo di Dante la parola Volta si sottintende: Purg. 31. Nuovo augelletto due o tre aspetta (il laccio; due o tre volte ci rimane ingannato); Ma dinanzi dagli occhi de' pennuti Rete si spiega indarno o si saetta (Prov. Salom. Frustra… jacitur rete ante oculos pennatorum.)

Una volta per sempre; di cosa che, detta o stabilita una volta, debba intendersi detta e stabilita per sempre. [G.M.] Ve lo dico una volta per sempre; l'ingratitudine e la finzione è ciò che aborro sopra tutto. – Alle quattro dev'esser pronto il desinare; lo dico una volta per sempre.

Sen. ben. Varch. 3. 11. (C) Oltr'a ciò, il benefizio di tutti i padri era un medesimo, onde si poteva stimare una volta per sempre.

Volta per volta; Sempre che quella data azione o quella data cosa avvenga. [Rig. e Fanf.] Pagalo volta per volta; i conti grossi non mi piacciono. – Volta per volta che arrivano i libri, mettili negli scaffali.

Vale anche Di tanto in tanto, Tempo per tempo. Bern. Rim. 1. 58. (C) Qui è messere Achille,… E 'l reverendo monsignor Valerio, Che domanda di voi volta per volta.

Volta volta; Via via, Di mano in mano. T. I fatti che volta volta sono accaduti.

Volta volta, si dice anche per Ogni volta, Volta per volta. [G.M.] Volta volta che compra, e volta volta paga. – Tira a volo agli uccelli, e volta volta gli butta giù.
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