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Informazioni utili online sulla parola italiana «aggravare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Aggravare

Verbo

Aggravare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare sia avere che essere. Il participio passato è aggravato. Il gerundio è aggravando. Il participio presente è aggravante. Vedi: coniugazione del verbo aggravare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di aggravare (gravare, peggiorare, caricare, sovraccaricare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
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Informazioni di base

La parola aggravare è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: gg. Lettera maggiormente presente: a (tre). Divisione in sillabe: ag-gra-và-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con aggravare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Credo che potresti aggravare la situazione agendo così.
  • Cerca di non aggravare ancor più la tua situazione finanziaria.
  • Uscire prima che la convalescenza sia terminata potrebbe aggravare le tue condizioni di salute.
Citazioni da opere letterarie
Arabella di Emilio De Marchi (1888): Beatrice credette, nel suo placido e incosciente egoismo, di poter godere lautamente dell'abbondanza in cui l'aveva posta suo marito. E questi, d'altra parte, era troppo buono e troppo innamorato, per non aggravare con un sistema di continue debolezze la condizione già cattiva dei tempi e delle cose.

Sino al confine di Grazia Deledda (1910): — Non lo so! non lo so! Che cosa vuoi che ti dica? il canonico Bellìa credeva, era convinto che la lettera di Priamo fosse stata falsificata da zio Sorighe. I caratteri infatti sono alterati. È sincero? Non lo so! Egli dice che non volle presentarla per paura di aggravare la situazione dell'accusato....

I Viceré di Federico De Roberto (1894): — Ma che sgravare e aggravare d'Egitto! — esclamò Lizio. — Vostra moglie ha una ciste all'ovaia grande come una casa. Un altro poco, ed era spacciata!...

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per aggravare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: aggradare, aggravate.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: agra, agre, agave, arava, arare, arre, grave, gare, rave, rare.
Parole con "aggravare"
Finiscono con "aggravare": riaggravare.
Parole contenute in "aggravare"
are, ava, avare, grava, aggrava, gravare. Contenute all'inverso: era.
Incastri
Si può ottenere da agre e grava (AGgravaRE).
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "aggravare" si può ottenere dalle seguenti coppie: aggravai/ire, aggravamento/mentore, aggravata/tare.
Usando "aggravare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areata = aggravata; * areate = aggravate; * areati = aggravati; * areato = aggravato; * rendo = aggravando; * resse = aggravasse; * ressi = aggravassi; * reste = aggravaste; * resti = aggravasti; * ressero = aggravassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "aggravare" si può ottenere dalle seguenti coppie: aggraverà/areare, aggravata/atre, aggravato/otre.
Usando "aggravare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = aggravata; * erte = aggravate; * erti = aggravati; * erto = aggravato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "aggravare" si può ottenere dalle seguenti coppie: aggrava/area, aggravata/areata, aggravate/areate, aggravati/areati, aggravato/areato, aggravai/rei, aggravando/rendo, aggravasse/resse, aggravassero/ressero, aggravassi/ressi, aggravaste/reste, aggravasti/resti, aggravate/rete, aggravati/reti.
Usando "aggravare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * mentore = aggravamento.
Sciarade incatenate
La parola "aggravare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: aggrava+are, aggrava+avare, aggrava+gravare.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: È un aggravante se un reato è commesso per un tale motivo, Aggravano certi furti, Nuovo aggravamento di un male, È aggravata se compiuta a mano armata, È aggravato se vi è scasso.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Aggravare - V. a. Rendere più grave, più pesante. [Cont.] Fl. Metall. Agr. 133. A fine che, quando si gira la ruota, quella gravezza la faccia più atta al muoversi, alcuni sono che a questo effetto ficcano nel subbio due o tre o quattro bastoncelli di ferro, le teste de' quali aggravano con pallottole di piombo.

T. Aggravar il peso. Plin.

(Fis.) [Gher.] Aggravare un corpo con un altro, dicesi nel senso di Caricare quello del peso di questo, come per accrescergli la propria gravità. Sagg. Nat. esp. 254. La quale (palla di piombo cava, ma piena d'aria e chiusa da per tutto), perchè, immersa nell'acqua, non vi si profondava, s'aggravò esteriormente con tant'altro piombo, che andasse a fendo.

(Mar.) [Cont.] Rendere con maggior carico imbarcato più grave e profondamente immerso un vascello. Pant. Nav. 188. Nè permette in modo alcuno che siano introdotte nel vascello casse o forzieri, nè altra cosa che possa ingombrarlo o aggravarlo.

2. Premere col peso. T. Chiabr. Rim. 2. 312. La vite, Che di grappi acinosi il palo aggravi.

[Cont.] Cell. Oref. 8. Il qual peso aggrava il diamante in su la ruota. Pant. Nav. 68. Essendo legni leggeri, non aggravano tanto il corpo dei vascelli, i quali restando meno carichi servono meglio. Bart. Arch. Alb. 51. Hanno le cose gravi per loro naturale istinto di aggravare sempre e premere i luoghi più bassi.

3. Spingere in giù con peso, con violenza. Petr. Canz. 8. 7. (C) Ove non spira folgore, nè indegno Vento mai che l'aggrave. T. D. 2. 15. La morte Che l'aggravava già in ver la terra. Ov. Oculos jam morte gravatos.

4. Per simil. D. 1. 6. (C) Diverse colpe giù gli aggrava al fondo. [Cam.] Magal. At. 1. 114. L'intelletto umano, quando è un poco inclinato alla miscredenza, è una certa molla, che, aggravatela quanto volete, non si snerva mai. T. Maestruzz. volg. 2. 10. 1. L'accidia è tristizia ch'aggrava l'animo dell'uomo.

5. N. pass. Aggravarsi, per Rendersi grave, Gravitare col proprio peso come appoggiandosi ad altrui. Cas. Galat. § 29. (M.) Dee l'uom recarsi sopra di sè, e non appoggiarsi, nè aggravarsi addosso altrui.

[Cont.] Dicesi anche di persona o cosa che prema verticalmente con tutto il suo peso sopra checchessia. Biring. Pirot. VIII. 7. Salendo sopra alli mantici, concordemente or sopra l'uno ed ora sopra l'altro, ed aggravandosi lo facci far vento. [Camp.] Din. Din. Mascal. II. 27. Tu con ambedue i piedi sali in sulla gamba, aggravandoti forte per più volte, anzi che resti; per lo quale gravamento suole lo sconcio tornare in suo loco.

Aggravarsi in su la fune o in su la corda; locuz. proverb., che vale Pregiudicarsi, Peggiorare le sue condizioni. Lipp. Malm. 6. 14. (C) Perchè il vizio rifiglia, e mette il tallo, Vien sempre più a aggravarsi in su la corda.

6. [Cont.] In signif. assol. vale Gravitare. G. G. N. sci. VI. L'operazione della sola velocità operasse nell'aggravare, senza il peso dell'acqua, quel medesimo appunto che il peso dell'acqua senza l'impeto della percossa, sicchè si potesse sicuramente affermare, la tal percossa esser potente ad operare gravitando quello che opera un peso eguale dell'acqua cadente.

7. Aggravare la mano. Calcar forte colla mano nello scrivere, nel dipingere, nello scolpire, e simili operazioni. [Cont.] Cell. Oref. 1. Brunirai il tuo niello, aggravando tanto la mano, quanto comporta la opera.

E Fig. Aggravar la mano, vale Usar rigore, e talora anche Usar ingiustizia. [Val.] Car. Lett. fam. 1. 238. Che Pier Vincenzo dica in questo che noi non facciamo il debito nostro verso di voi, mi pare che aggravi un poco la mano.

8. Aggravare gli occhi; detto del sonno. Fare addormentare. [Val.] Gozz. Serm. 44. Ma che vuol dir che, mentre ei legge, il sonno M'aggrava gli occhi, e cade il mento al petto?

9. E fig. Spegnere. [Val.] Fortig. Ricciard. 7. 112. Oh pria ch'io stenda un così nero velo Sulle bell'opre, e sul candor degli avi, Subita morte le mie luci aggravi.

10. Detto di infermità o altro che cagiona peso, torpore nelle membra. Att., N. e N. pass.

T. Odore che aggrava il capo. Plin.

T. Il corpo e la mente s'aggravano nella crapula.

T. Il petto si aggrava a uno per catarro o altro che impedisca la respirazione.

[F.] M. V. Castr. Sendo Uguccione aggravato nel male, si ritirò per curarsi a Montecarlo. = Bocc. Nov.77. (C) Una infermità ne gli sopravvenne, la quale dopo alquanti dì sì l'aggravò forte (cioè oppresse), che, non potendola sostenere, trapassò di questa vita. Cr. 5. 2. 13. Le mandorle… aggravano il capo, e nutricano la scurità del viso. [Camp.] D. 2. 19. E come 'l Sol conforta Le fredde membra che la notte aggrava.

E N. pass. T. Targ. Relaz. Febbr. 110. Il suo male s'aggravò nel quarto, e di poi nel settimo gli sopravvenne l'affanno ed il como o sia sonnolenza febbrile.

11. Divenir più grave. N. pass. Cr. 9. 34. 1. (C) Il petto del cavallo per soperchio sangue o per fatica, o peso, s'aggrava intanto, che par che sia impedito nel movimento dinanzi.

12. E Neutr. Peggiorare nella malattia. Vill. G. 4. 18. 10. (C) E là portato, non migliorava, ma quasi più forte aggravava. Bocc. Nov. 49. Io temo che egli non aggravi tanto nella infermità, la quale ha, che poi ne segua cosa, per la quale io il perda. [Cam.] Adr. Plut. Op. 1. 192. Dove il malato non soffre questi rimprocci, anzi aggrava nel male, quando sente risonar negli orecchi.

13. N. pass. Dell'età. Farsi grave per gli anni. Menz. Op. 3. 344. (Gh.) E quella pompa d'ingegno che avrei potuto ostentare sulla cattedra, non par da anteporsi a quella utilità, ed a quei commodi presenti, dei quali l'età mia, che già comincia ad aggravarsi, par giustamente più desiderosa, che della gloria.

14. T. Aggravare la coscienza con atto o fatto, la cui bontà è più che dubbia; onde ne rimane il carico, e quindi il rimorso.

15. In senso mor. Far comparire più grave. Pass. 173. (M.) Li quali (peccati) anche non si debbono indiscretamente aggravare. Car. Rett. Arist. 188. Quando viene aggravato (il fatto) dal reo, fa parere che non sia fatto. Quando s'aggrava e se ne riscalda l'accusatore, mostra che sia fatto. Tass. Gerus. 5. 33. (Gh.) Arnaldo, un de' più cari al prence estinto Narra (e 'l caso narrando aggrava molto) Che Rinaldo l'uccise, e che fu spinto Da leggiera cagion d'impeto stolto.

16. Fig. N. pass. Farsi più grave. Pass. 224. (M.) Tra' peccati gravi il primo è la superbia, come cagione, per la quale gli altri peccati s'aggravano.

17. Aggravare, per Dar colpa, Dar carico. Omil. C. Greg. 34. 18. (M.) Quando veggiamo uno chierico, debbesi ammonire che viva per sì fatto modo, che non sia per suo vizio aggravata l'opinione e fama della nostra religione.

18. Aggravare la pena, vale Aumentarla secondo aumentò la colpa. [D'A.] Reg. Band. Firenze 1796. p.XXIII. Debba esser punito non solo a forma delle suddette leggi e bandi a proporzione del delitto, ma debba ancora esserli aggravata la pena per la circostanza di essere l'offeso specialmente rispettabile.

19. In generale dicesi di tutto ciò che cagiona molestia, o l'accresce. Att., N. e N. pass. Bocc. Lett. Pin. Ross. 271. (C) Questo v'agevolerà la noja, dove l'altro l'aggraverebbe (alcuni testi a penna leggono: la graverebbe). Vill. G. 7. 95. 1. I Cardinali legati di Cicilia fortemente aggravaro i reami di Cicilia di scomuniche (cioè: fulminarono loro molte scomuniche).

T. Petr. E perchè il duro esiglio più m'aggravi.

[Cam.] Adr. Plut. Op. 1. 20. Alcuni padri, per soverchio desio che i figliuoli fossero i principali in tutte le cose, con tali fatiche gli aggravaro, che fra esse vennero meno. Segn. Stor. Perchè alle donne che ne lo aggravavano (cioè importunavano) non seppe dinegare questo accordo.

20. Sentir gravezza. [Camp.] Com. Ces. 1. E simile grazia a lui ed al popolo di Roma riferiva; chè, richiesto venire a parlamento, s'aggravasse (gravaretur, il testo). = Vit. Plut. (C) Antigono non si aggravava de' diporti di Demetrio. E appresso: E gli altri di Macedonia, che v'erano per li luoghi, non si aggravarono di quello mutamento di quella signoria.

[Val.] Serm. S. Agost. 80. Egualmente siamo generati, egualmente nasciamo e moriamo, bene dobbiamo potere vivere e conversare, e non ci dee aggravare vedere il povero abitare con noi. = Bemb. Lett. 2. 71. Molz. Ninf. Tib. (M.) Talor pur mostrerà che non le aggravi Di non star sempre neghittosa e sola.

21. [Val.] Aggravare persone, popolo, luogo, ecc. Por sovr'esso gravezze, balzelli, ecc. Ros. Sat. 1. Per questa razza nulla si sparagna; I sudditi si aggravano e i vassalli, Per aprire ai cantor questa cuccagna.

22. E Neutr. [Camp.] † Aggravare sopra alcuno, per Sottometterlo con la forza. Volg. Bib. Giud. 1. Ed aggravò Josef e la casa sua sopra l'Ammorreo, e fue suo tributario (aggravata est manus, il testo).

23. (Mus.) [Ross.] Render grave; contr. di Inacutire. Don. 2. 42. Un suono, che continuamente s'inacutisce, o si aggrava, si accoppia con una voce che tien fermo.

24. (Mus.) [Ross.] Nell'Imitazione è contr. di Diminuire; e vale Dare a ciascuna nota del conseguente un valore proporzionatam. più grande di quello che aveano le note dell'antecedente. Allargare, sin. Il Sala usa di aggravare quasi sempre la fuga.
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