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Informazioni utili online sulla parola italiana «cerimonia», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Cerimonia

Parole Collegate

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una vita insieme
  

Informazioni di base

La parola cerimonia è formata da nove lettere, cinque vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: ce-ri-mò-nia. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con cerimonia per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Con una breve cerimonia, verrà conferita una medaglia al più anziano del gruppo.
  • Il matrimonio religioso è una cerimonia che si celebra sempre meno.
  • Mi sono recato all'appuntamento galante con un vestito da cerimonia.
Citazioni da opere letterarie
Il re nero di Maico Morellini (2011): — Voglio dire... — Mieli scosse il capo — i figli dei ricchi diventano cittadini di Polis Aemilia in una fastosa cerimonia condotta dal vescovo in persona e legittimata dalla presenza del segretario. Mentre tuo figlio, o il mio, possono al massimo sperare in una firma negli uffici del distretto amministrativo, alla nobile presenza di un impiegato qualunque e senza nemmeno un prete a blaterare sul grande privilegio concesso.

La messa di nozze di Federico De Roberto (1917): Delle parole del custode non aveva compreso altro che l'evocazione dei suoi morti, rivedendo le salme deposte su quel livido marmo, in un tempo lontano, o forse ieri. Nello spirito ottenebrato, nell'anima smarrita, i preparativi della cerimonia, le figure e i gesti e le voci avevano assunto un carattere irreale, come nei sogni. Sì, ella aveva risposto di sì, inevitabilmente, come negli incubi, quando nulla si può fare per impedire che le fatalità si compiano, quando non si può accorrere, quando non si può gridare.

I Figli dell'Aria di Emilio Salgari (1904): — Se è vero come voi dite, che quel disgraziato è contento di andarsene all'altro mondo, noi non interromperemo questa lugubre cerimonia, — disse il capitano. — Se però vedremo che all'ultimo momento opporrà qualche resistenza, non rimarremo impassibili spettatori. Per ora lasciamoli fare. —

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per cerimonia
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: cerimonie.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: cerio, cerini, ceroni, cero, cernia, cera, ceni, cena, crini, cria, cima, cina, conia, coni, ermo, erma, eroi, ernia, eoni, rimi, rima, rioni, ioni, inia.
Parole con "cerimonia"
Iniziano con "cerimonia": cerimoniacce, cerimoniaccia, cerimoniale, cerimoniali, cerimonialismi, cerimonialismo, cerimonialmente.
Parole contenute in "cerimonia"
eri, ceri, rimo. Contenute all'inverso: ire, mire, nomi.
Lucchetti
Usando "cerimonia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * aeri = cerimonieri.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "cerimonia" si può ottenere dalle seguenti coppie: ceca/acrimonia.
Lucchetti Alterni
Usando "cerimonia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * alea = cerimoniale.
Intarsi e sciarade alterne
"cerimonia" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: cerini/moa.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Cerimonia, Complimenti, Convenevoli - Le Cerimonie sono gli atti di debita riverenza, che si fanno in certi casi verso certe persone, conforme prescrive una regola o una consuetudine. - I Complimenti sono uffici di riverenza e d'affetto, che si fanno tra persone educate, massimamente quando o si augura loro felicità, o temiamo di dar loro incomodo, o simili. - I Convenevoli sono atti di riverenza e d'affetto, non fatti come i complimenti, per pura cortesia, ma dicevoli e convenienti a farsi in certi casi a certe persone. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Cerimonia, Cerimonie, Complimenti, Cerimonioso, Complimentoso - Cerimonia è quella, o quelle formalità con cui s'accompagnano alcuni atti privati o pubblici per renderli più solenni: la cerimonia dello sposalizio, del battesimo, ecc. Le cerimonie della Chiesa sono stabilite dal rituale; quelle della corte, da apposito codice, e conservate e dirette da un gran cerimoniere. Il complimento è una lode, giusta o no, che si porge altrui per qualche suo merito: le cerimonie sono atti di reciproca deferenza che nell'incontrarsi fanno le persone di finita educazione, e nel rendersi visita: il complimento può essere cosa spiritosa e di buon gusto, se chi lo fa è persona di garbo; le cerimonie, meno certi primi atti doverosi, finiscono per essere stucchevoli: però l'uomo abitualmente cerimonioso e complimentoso è un vero seccatore, e il suo incontro una delle piccole miserie della umana vita. L'uomo leale deve pertanto guardarsi dai complimentosi e dai complimenti, poichè sotto di essi può covarsi qualche rea intenzione; delle cerimonie e dei cerimoniosi sorrida tra sé, se pur vuole, ma non diffidi come dei primi, poichè al più al più potranno fargli perdere la flemma. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Cerimonia - e † CEREMÒNIA e † CIEREMÒNIA e † CIRIMÒNIA e CILIMÒNIA. [T.] S. f. (La prima forma è più com., e trovasi anco in due iscr. lat., sull'anal. di Caerites: la seconda non è morta in tutto, e sentesi segnatam. in alcuni derivati; ma non c'è ragione di non la smettere se forse non s'usi per cel.) Sia da Cerere o da Coelum, o dall'antiq. Cerus, Santo; o da Cera (non certamente da Carere o da Caritas) o piuttosto da Cere, città a cui Roma, assalita da' Galli, affidò le sue cose sacre, e i Ceriti poi gliele resero; l'origine è pur sempre idea religiosa. E però nel senso orig. e nel più degno, Cerimonie sono le Forme stabilite del culto religioso negli atti esteriori, a memoria di fatti, a simbolo di principii, a segno di venerazione affettuosa. Cas. Galat. 31. (Man.) Quelle solennità che i cherici usano d'intorno agli altari, e negli ufficii divini, e verso Dio, e verso le cose sacre, si chiamano propriamente cirimonie. [Cors.] Segr. Fior. Disc. 1. 12. Quelle repubbliche le quali si vogliono mantenere incorrotte, hanno, sopra ogni altra cosa, a mantenere incorrotte le cerimonie della religione. [G.M.] Magri, Notiz. Voc. Eccl. Differisce la cerimonia dal rito…: la cerimonia, secondo il sentimento del Concilio Tridentino, è l'atione (azione) stessa: rito poi è il modo prescritto, con il quale si fa l'atione sacra. T. Cic. Ceremoniae omnium sacrorum Deorumque violatae. – Riti delle cerimonie.

Ass. sottint. religiosa, perchè questo è il senso storico della voce. T. Varch. Stor. Fior 10. Punivano coloro i quali o violavano o avvilivano le loro cerimonie.

Sing. in senso gen., non com. nell'it., ma non improp. T. Cic. Celebrare i sacrifizi di Cerere con religione e cerimonia.

T. Per la Religione stessa. Ces. in Svet.

2. Cerimonie imposte da tale o tal legge religiosa. T. Cavalc. Att. Apost. 93. Non sieno a loro imposte altre cerimonie (della legge ebrea) se non che… – Cerimonie giudaiche, cristiane. – Del Paganesimo, della Chiesa.

T. Isidoro nelle cerimonie comprende certe astinenze: e i precetti cerimoniali della legge antica non erano, nel loro spirito e nell'effetto, d'atti meramente materiali. Domin. Gov. Fam. 114. Mancate queste cerimonie (smesso di praticarle nelle chiese).

T. Corsin. Stor. Mess. volg. 63. Assisterono (alla Messa)… il Caziche e gran numero d'Indiani, con un silenzio che pareva divozione; e potè essere effetto naturale del rispetto che infondono quelle sante cerimonie, o soprannaturale di quell'adorabile mistero. = Franc. Sacch. Nov. 60. (Man.) Avendo avuto di Puglia un braccio, il qual fu dato loro per lo braccio di santa Reparata, e facendolo venire con gran cerimonia e mostrandolo… Dav. Framm. 583. Oggi si formano (gli Agnus Dei) e benedicono con cirimonia più lunga. T. La pia cerimonia. [Val.] Fare la cerimonia dell'acqua, Tenere al fonte battesimale un neonato. Bemb. Lett. 2. 205. Sarete contento… fare a nome mio quella cerimonia dell'acqua… che a far s'usa da chi vuol esser compare.

T. Ar. Fur. 19. 33. Si celebrò con cerimonie sante Il matrimonio. – Altre sono in certi luoghi le cerimonie dello sposalizio, altre quelle del matrimonio; oltre alle cerimonie domestiche e civili, precedenti e seguenti alle nozze.

T. Ceremonia funebre, mortuaria. – Cerimonie sepolcrali, Cic.

T. Magiche, Plin.

3. Di pers. eccles., per rispetto ad esse certe cerimonie partecipano del civile. T. La consacrazione de' Vescovi si fa con molte cerimonie. = Borgh. Vesc. Fier. 357. (Man.) Ivi (nella cappella) collocato (il Vescovo), era allor finita ogni cirimonia, e qualunque atto all'intera apprensione del possesso si ricercasse.

4. Civili. [Cors.] Segr. Fior. Desc. pest. Degli Eccelsi Signori…, che in quell'ora la cerimonia facevano dell'entrata loro. T. Cerimonia dell'incoronazione.

T. Corsin. Ist. Mess. volg. 115. Per quelli che erano ammessi alla sua presenza inventò (Montezuma) nuove riverenze e cirimonie, estendendo il rispetto insino all'adorazione. – L'udienza data all'ambasciatore fu con molte cerimonie.

[Val.] Mach. Lett. fam. 125. Dopo molte ceremonie…, riporsi ognuno e sedere.

Anco nelle private famiglie, segnatam. in certi dì e in certe occorrenze, sono usitate cerimonie, che in orig. tutte tenevano del religioso; adesso a molti, d'affetto domestico, o di mera consuetudine senza significato.

T. I giuochi in antico erano memorie religiose e civili, e celebravansi con cerimonie statuite. Anche oggidì ne restano tracce profane.

5. Maestro di cerimonie e delle cerimonie (il primo più usit. come titolo), Chi ha l'uffizio di regolare le cerimonie segnatam. di Chiesa, ma anco di Corte. T. Tac. Coeremoniarum antistes. – Maestri di cerimonie pontificie. = Baldin. Vit. Bern. 22. (Man.) Chiamò Paolo Alaleona suo primo maestro di cerimonie. T. Pallav. Stor. Conc. 3. 543. Imposero al maestro delle cerimonie che facesse portare una sedia alla sagrestia, e che si provvedesse d'incensieri e di preti estranei.

Di cavalieri. Stat. Ord. S. Stef. 38. (Gh.) Dopo questo, essendo il profitente vestito di veste lunga da secolari e scinto, sia condotto dal Maestro delle cirimonie al Cavalliere a ciò deputato, dal quale avendo ricevuto o spada o stocco dorato denudato, sia ritornato dal detto Maestro delle cirimonie alla presenza del ricevente.

Per cel. Pietrop. Chir. Commen. Primier. 30. (Gh.) Chi fa il contrario, mostra d'intender male i termini del giuoco, e parmi aver bisogno del Maestro delle cerimonie.

Altro uso di cel. d'uomo cerimonioso o che sa le usanze di certi cerimoniali. T. Bravo maestro di cerimonie. – Farebbe bene il…

6. E perchè gli atti esterni, per l'abito se non per l'abuso, non sempre accompagnansi all'intenzione che dona ad essi valore, la voce prende senso di biasimo e di dispregio. T. Buonarr. Fier. 97. 1. In abiti cangianti e divisati, Le scaltre cerimonie cortigiane.

T. Morg. 25. 16. E molte cerimonie ebbe ordinate, Ed acconciossi in bocca Cicerone.

Il seg. non molto usit. [Val.] Fag. Rim. 3. 108. Laddove, se parlare io sentirò, E in cerimonia mettere l'affare, Che vi sia conclusion non crederò. Ma vivo sarebbe Mettersi in cerimonia e del vestirsi e dell'atteggiarsi.

T. Anche Parlare in cerimonia, e Dir cose cerimoniose, è Usare parole e modi di dire di squisitezza affettata.

7. Atti di civile rispetto tra pers. priv. Galat. 32. (C) Sono… le cirimonie… una vana significazion d'onore e di riverenza verso colui a cui si fanno, posta ne' sembianti, e nelle parole, d'intorno a' titoli e alle profferte. Car. Lett. Tomit. 44. p. 69. (Gh.) Io non vi ho scritto fino a ora, perchè… i miei occhi non mi lasciano far complimenti per cerimonia… (Il complimento è segnatam. in parole, e ha sempre del superfluo: la cerimonia può essere inevitabile).

T. Lettere, Visite, Congratulazioni di cerimonia.

T. Campan. In superbia il valor, la santitale Passò in ipocrisia, le gentilezze In cerimonie.

T. Uomo di cerimonie, largo di…, Tutto cerimonie. – Cerimonie stucchevoli.– Ammazza di…

T. Uomo senza cerimonie. – Nemico delle… – Non vuol cerimonie. – Non facciamo cerimonie. – Bando alle…!

8. E perchè in esse, come in inciampi, perdesi il tempo e la pazienza, Non far cerimonie, e sim., vale Sbrigarsi in parole e in fatti; il contr. Movere difficoltà, Andare in lungo. Buon. Tanc. 2. 5. (C) Non so far cirimonie, i' dirò tosto.

[A.Con.] A chi si perita a fare o ricevere cosa che pur desidera: Prendi di quelle frutte, ragazzo, non far cerimonie.

9. Quindi i modi fam. di cel. o d'iron. Senza cerimonie, Duramente, Sdegnosamente, Crudelmente. T. Senza tante cerimonie, gli diede dell'insolente, lo mandò difilato pe' fatti suoi. – Non fa cerimonie, mena la mazza a tondo.

Fagiuol. Rim. 1. 159. (Gh.) Ed io vi ricevei con gran prontezza, Facendo cerimonie con la pala, E con tal garbo ch'era una bellezza.

Altra iron. T. Le cerimonie della galanteria. – L'amore de' cavalieri serventi, stipulato per man di notaro, era pieno di devotissime cerimonie.

T. Le cerimonie della conversazione e del ballo; nelle quali taluni fanno prova di più raccoglimento e mortificazione che non farebbero nell'esposizione del SS. Sacramento, perchè in quelli espongono sè.

10. Modi più o meno com. a parecchi degli usi not. Star sulle cerimonie vale Osservare rigorosamente le cerimonie, e Pretendere che altri le osservi verso di sè. (Man.) Bern. Orl. 1. 27. 9. (C) Così di poi che fûr stati in contegno In sulle cirimonie questi dui, Il conte… T. Uomo ligio alle cerimonie. – Dotto, Tenace delle…

T. Solenne cerimonia, bella, grande, lunga.

T. Rinucc. F. Ricord. stor. 226. Fatte le consuete cerimonie e generalità, parlerà di voi chi sarete restati d'accordo, o uno per tutti, o ciascheduno di per sè, secondo la soprascritta istruzione.

T. In un atto pubblico, in una cerimonia possono aver luogo più cerimonie.

T. Atti, Inchini, Parole di cerimonia. – Atti e parole della cerimonia, sono le appropriate appunto a quella, volute da essa.

T. Ordine della cerimonia.

T. Abito di…, in essa usitato, in gen. in occorrenze solenni.

11. Accoppiato a varie partic. Con cerimonia denota pompa e solennítà. Guicc. Stor. 1. 52. (Man.) Fu (questa capitolazione), con grandissima cerimonia, pubblicata nella chiesa maggiore tra gli ufficii divini.

T. Far le cose, Presentarsi con cerimonia, con apparato, e affettazione di grandezza o di accuratezza.

T. Persona, Cosa da cerimonie, Non buona a uso continuo e veramente proficuo.

Per cerimonia, Non sinceramente e di buono. Ambr. Cof. 2. 1. (C) Il qual gli pigliere' per cirimonia, Poi gli rendere' lor. T. Accetta l'offerta per cerimonia, per non la rifiutare; non già che intenda giovarsene.

T. Presidente d'accademia, Ministro d'agricoltura per cerimonia; per mera apparenza.

In senso iron., ma meno usit. Tac. Dav. Ann. 15. 207. (C) Peto ricordò i Luculli, i Pompei, e se altri capitani tennero o donarono l'Armenia: Vasace disse di averla noi tenuta, e data in cirimonia; gli altri in effetto.

T. È in cerimonia, chi è in abito e in atto di qualche apparato – È in cerimonia anco chi si trova nell'atto di rappresentare qualche parte pubblicamente, che sia, o a lui paja importante. Modi ambedue fam.
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