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Informazioni utili online sulla parola italiana «difetto», il significato, curiosità, forma del verbo «difettare», sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Difetto

Forma verbale

Difetto è una forma del verbo difettare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di difettare.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola difetto è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: tt. Divisione in sillabe: di-fèt-to. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).
Parole con la stessa grafia, ma accentate: difettò.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con difetto e canzoni con difetto per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • La persona che amo non ha nessun difetto, ma solo qualità .
  • Non ho nessun difetto, solo caratteristiche personali.
  • Questo bambino sta facendo progressi, ma ha ancora un lieve difetto di pronuncia.
Citazioni da opere letterarie
Arabella di Emilio De Marchi (1888): — Lei deve fare la mammina a questo figliuolo e vedrà che a poco a poco me lo ridurrà come un agnello. Lorenzo non è mica cattivo; se ha un difetto, è di essere troppo di pasta dolce; si lascia menar via dalle occasioni. Non ha quasi mai avuto una mamma, si può dire, ed è cresciuto un po' come le piante; ma lei deve ragionare anche la sua parte. Non per nulla sono venuto alle Cascine a cercare una nuora a dispetto di chi mi offre le duecento e le trecento mila lire. Che importa a me il denaro? quel che voglio è una donnina savia, giudiziosa, con del criterio, che metta casa anche a me, che son vecchio, e mi dia presto dei nipotini.

I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Morto lui, il nuovo padrone, dando lo sfratto a tutta la famiglia, e facendo brigata nuova, aveva però ritenuto quel servitore, e per esser già vecchio, e perché, sebben di massime e di costume diverso interamente dal suo, compensava però questo difetto con due qualità: un'alta opinione della dignità della casa, e una gran pratica del cerimoniale, di cui conosceva, meglio d'ogni altro, le più antiche tradizioni, e i più minuti particolari.

Mastro-don Gesualdo di Giovanni Verga (1890): — Si dovrebbe parlarne chiaro, amico mio. Mi prendete per un ragazzo? Una mano lava l'altra. Aiutami che t'aiuto, dice pure lo Spirito Santo. Voi, caro don Gesualdo, avete il difetto di credere che tutti gli altri sien più minchioni di voi. Prima fate lo gnorri, non ci sentite da quell'orecchio, e poi, al bisogno, quando vi casca la casa addosso, mi venite dinanzi con quella faccia.
Proverbi
  • Solo Dio è senza difetto.
  • Chi è in difetto è in sospetto.
Espressioni e Modi di Dire
  • Il difetto sta nel manico

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per difetto
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: difetta, difetti, diletto, dimetto, diretto.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: dito, detto, itto, feto.
Parole con "difetto"
Iniziano con "difetto": difettosa, difettose, difettosi, difettoso, difettosità, difettologia, difettologie, difettosamente.
Parole contenute in "difetto"
ife, etto.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "difetto" si può ottenere dalle seguenti coppie: difese/setto, difeso/sotto.
Usando "difetto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * fettona = dina; * fettone = dine; indi * = infetto; condi * = confetto; perdi * = perfetto; * totano = difettano; * oologia = difettologia; * oologie = difettologie.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "difetto" si può ottenere dalle seguenti coppie: nidi/fettoni.
Usando "difetto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: fettoni * = nidi; * nidi = fettoni.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "difetto" si può ottenere dalle seguenti coppie: dina/fettona, dine/fettone.
Usando "difetto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: infetto * = indi; confetto * = condi; perfetto * = perdi; * sotto = difeso; difettosa * = tosato; * aio = difettai; * ateo = difettate; * avio = difettavi; * tosato = difettosa; * astio = difettasti.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "difetto" (*) con un'altra parola si può ottenere: * arno = difettarono.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Pecca, Difetto, Magagna - Pecca è il vizio morale non grave, tale da non potersi chiamar peccato. - «E' buono, ma ha la pecca di credersi un gran che.» - «Anche gli uomini più perfetti hanno qualche pecca.» - Delle cose materiali, e specialmente di lavori fatti dalla mano dell'uomo, è il Difetto, il quale è ciò che fa non esser l'opera perfetta. - Magagna e delle cose organiche, e si dice del guasto di frutte, e anche di malattie. - «Bella pera, ma c'è una magagna.» - «Ora sto bene, ma nell'inverno vengono fuori tutte le magnagne.» - Anche queste due voci si trasportano a significati morali, e allora Difetto è cosa lieve, Magagna è vizio grave. [immagine]
Mancanza, Difetto - Mancanza è il non avere le qualità necessarie perchè la cosa sia compiuta.

Difetto è il non avere ciò che si vorrebbe avere o si dovrebbe. [immagine]
Imperfezione, Difetto - Imperfezione è tutto ciò che fa non essere la cosa o la persona perfetta; e come la perfezione nelle cose umane non cade, così ogni cosa e ogni persona ha le sue imperfezioni, e migliore è quella che ne ha meno. - Difetto è più grave; ed è tutto ciò che toglie alla cosa o alla persona il potere esser detta quale dovrebbe essere, secondo la ragione del buono e del bello. - «Quella tela costa assai meno perchè ha dei difetti.» - «E' buono, ma ha il difetto di ubriacarsi.» - «E' bella, ma ha un difetto in un occhio.» [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Colpa, Difetto, Fallo, Peccato, Delitto, Misfatto, Reato, Eccesso, Demerito, Errore, Scelleraggine, Mancamento - « Nel difetto cade l'uomo o per poca avvertenza, o per manco di forza, ma senza vera malizia. Fallo è atto in cui si manca alle regole del decoro, o della ragione, o dell'uso. Può essere un esercizio, a dir così, del difetto. Peccato, dice il Passavanti, è ogni detto, o fatto, o desiderio contro la legge di Dio. Delitto è peccato contro la legge umana segnatamente. Misfatto è delitto grave. Colpa è fallo, o delitto, o difetto, secondo i casi; ma esprime segnatamente l'imputazione che se ne fa a tale o tale persona. Reato è lo stato dell'uomo di cui la colpa è riconosciuta vera ». Romani.

Difetto non indica un solo atto, ma una frequente ricorrenza del medesimo, prodotta talvolta da cause organiche, e tal altra da mala abitudine cangiata in natura: chi non può dir bene la r, la s, per es., ha difetto di pronunzia, contratto il più delle volte per mala abitudine da bambino. L'eccesso, se è di cosa non dannosa, può essere più difetto che colpa o vizio; ma se la materia ne è grave, può riescire delitto e misfatto; un eccesso d'allegria, di loquacità, può essere biasimevole; ma gli eccessi dei Neroni e dei Caligola immergevano nel lutto pressochè tutto il mondo. Demerito non è sempre colpa; molte volte il demerito è immaginario, e sta solo nella fantasia di chi vuol trovarlo: molti v'hanno che, demeritando dal mondo, molto meritano presso Dio: vero demerito è quello che avvilisce, per azioni colpevoli o turpi, meritamente l'uomo che le commette. L'errore, a parlare rigorosamente, non è di necessità colpa o peccato: può divenirlo se è volontario e grave; del resto, errare humanum est. La scelleraggine è delitto moralmente mostruoso; ma come niuno diventa in un istante scellerato, la scelleraggine non è qualificata, se non quando è fatta dallo scellerato; commessa da un altro, può essere scusabile in parte o per ignoranza o per impeto di passione. Mancamento è fallo o colpa leggera proveniente dal mancare a regola o precetto; se fosse grave, il vocabolo mancamento non sarebbe sufficiente, e bisognerebbe chiamarla con altro de' surriferiti vocaboli. [immagine]
Difetto, Imperfezione, Vizio, Mancanza, Mancamento - Imperfezione è meno degli altri; indica qualche leggera menda che alla perfezione si oppone: è proprio il suggello che la mano dell'uomo lascia sulle cose da lui fatte: se l'uomo potesse essere perfetto, o far cose perfette, ragguaglierebbe Dio in eccellenza e in potere: l'imperfezione può dipendere tanto da mancanza quanto da eccedenza. Difetto è proprio mancanza di qualche parte o qualità essenziale, o minor esattezza in qualche altra. Un vizio è cosa capitale: se una macchina o qualche altro istrumento ha un vizio, non può servire all'uso. Moralmente parlando questi tre vocaboli ritengono lo stesso valore e la stessa distanza gli uni dagli altri. Imperfezione fa sempre ricorrere all'idea la nozione di perfetto, dalla quale una qualche imperfezione nel soggetto pare lo tenga poco distante. Difetto è parola e cosa più usuale: ognuno ha i suoi difetti, e talora difetti gravi, cui l'uomo è portato, tante volte più che non dovrebbe, a compatire, perchè ha bisogno di una consimile indulgenza. Ogni vizio va ripreso o corretto: se però si compatiscono i difetti, i vizii non si hanno da tollerare: l'uomo dabbene non farà lega coi viziosi, perchè i loro esempi e le loro parole sono contagiose. La mancanza è un difetto assoluto, materialmente parlando: i soldati non potevano più tirare per mancanza di polvere: e prima non colpivan giusto per difetto della stessa. Mancanza, moralmente, è più di mancamento: i genitori puniscano le mancanze dei figli, ma sappiano condonare all'inesperienza i mancamenti proprii di quell'età, e ne li correggano col farglieli soventi avvertire, ma con dolcezza. Vizio talvolta si dice per abituale difetto, per abitudine anche semplicemente non bella: molti ragazzi hanno il vizio di guardare nel moccichino quando s'hanno soffiato il naso. Ma a parlare più propriamente, i difetti dell'uomo son causa di molti suoi mancamenti; i vizii contratti lo precipitano in mancanze e in colpe gravi. Nel vizio pare ricorra più la volontà; nel difetto, l'istinto, il temperamento, l'inclinazione naturale: vizio di giuocare; difetto di parlar forte, troppo in fretta, o simili. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Difetto - S. m. Imperfezione, Mancamento. Aureo lat. non nel senso medesimo. Dant. Purg. 10. (C) Poi siete quasi entomata in difetto, Siccome verme, in cui formazion falla. Petr. son. 54. Colpa d'amor, non già difetto d'arte.

(Tom.) Gli è un difetto del corpo l'essere zoppo, sordo.

2. [Camp.] Menomare al difetto, per Renderlo minore. Avv. Cic. III. E ancora priego lui, come savio, che al mio difetto sì ingiugnere, come menomare voglia.

3. (Ar. Mes.) Difetto si dice delle parti difettose che si rinvengono nel legno, nel panno e in un'opera qualunque. Buon. Fier. 1. 1. (Man.) Confuse ancor le casse, sotto sopra Le balle… Dove posson trovarsi cento errori, Mende a dozzina e difetti infiniti.

(Tom.) Di una fabbrica si dirà che ha difetti di costruzione, d'architettura.

4. Per Imperfezione morale. T. Prov. Tosc. 113. Solo Dio senza difetti. = Vit. S. Gir. 27. (Man.) Sì 'l temeresti e de' tuoi peccati e difetti correggerestiti.

(Tom.) Ogni vizio è difetto; non viceversa.

5. Pigliasi anche per Un certo mal vezzo, per uso e costume non buono. Segr. Fior. As. 1. (C) A costui venne crescendo un difetto, Ch'in ogni luogo per la via correva.

6. Per Peccato, Errore, Fallo, Misfatto. Dant. Purg. 6. (C) E là dov'i' fermai cotesto punto, Non s'ammendava, per coprir, difetto, Perchè 'l prego da Dio era disgiunto. Bocc. Nov. 4. 9. In presenza di tutti i monaci aprir la cella di costui, e far loro vedere il suo difetto. E nov. 99. 2. Se noi qui per dover correggere i difetti mondani, o pur per riprendergli, fossimo. G. V. 11. 39. 4. Essendo a sindacato…, e trovandosi in difetto per l'esecutore… Fr. Giord. Pred. 5. (M.) Sono tanti i difetti… alli quali si dovrebbe provvedere. [Val.] Pucc. Centil. 24. 36. Andò senza posare, Considerando il commesso difetto. T. Prov. Tosc. 83. Chi è in difetto, è in sospetto. (Di colpa anco grave.) E 134. Chi è in sospetto, è in difetto. (Sospettare, mal segno.)

7. [Camp.] Ristorare il difetto, fig., per Fare penitenza de' falli commessi. Ditt. I. 5. E che per ristorar tanto difetto, E non morir nel mondo come belva, Presi 'l cammin cotal qual'io v' ho detto.

8. E dicesi più comunemente di Piccola imperfezione, di debolezza, che non è propriamente vizio. Castigl. Corteg. 4. 391. (Mt.) Però non che i grandi, ma i piccolissimi lor difetti sempre sono notati. Come si scrive che Cimone era calunniato che amava il vino, Scipione il sonno, Lucullo i convivii. E 396. Nè meno sono i vizii naturali di questo modo, perchè non potremmo mai esser virtuosi; e troppo iniquità e sciocchezza saria castigar gli uomini di que' difetti che procedessero da natura senza nostra colpa.

9. Per Mancanza, Il mancare, Privazione, Scarsità di checchessia. Bocc. Introd. 17. (C) Per lo difetto degli opportuni servigi. E nov. 8. 3. Sosteneva egli, per non ispendere, difetti grandissimi. Dant. Purg. 23. Deh non contendere all'asciutta scabbia Che mi scolora, pregava, la pelle, Nè a difetto di carne ch'io abbia. [Camp.] E Conv. I. 1. Ciascuno amico si duole del difetto di colui ch'egli ama. = Tratt. segr. cos. donn. (C) Come le vedove e le caste femmine sono da sovvenire, quando hanno difetto d'uomo. Guitt. Lett. 20. 54. A signore temporale, che benigno molto e largo fosse e senza alcun difetto (senza mancare in alcuna cosa) ai suoi fedeli, quel fedele ch'a lui si ribellasse, non disleale, non traditor saria tenuto da tutti? Passav. 361. Non pure dormendo ha il cuore questa passione, ma vegghiando, ed essendo desta la persona, ha il cuore tale difetto, il quale alcuni chiamano difetto di cuore, altri sfinimenti, ed altri l'appella sincopim, ovvero estasim.

T. Assoluto per difetto di prove.

10. [Camp.] Per Imperfetta qualità. D. Conv. I. 1. L'altra è il difetto del luogo dove la persona è nata e nudrita.

11. [Camp.] Per Cosa perduta. Bib. Is. 44. Sono quelli che dico a Jerusalem: Tu sarai abitata; ed alle cittadi di Juda dico: Voi sarete edificate, e li loro difetti faròe resuscitare (deserta ejus suscitabo).

12. Per Danno, Disgrazia. Bocc. Tes. 5. 8. (M.) Per uscir di prigione, in fede mia, Io non vorrei ch'egli avesse difetto: L'amar gl'Iddii più che me non fanno, Egli se n'abbia il pro, e mio sia il danno.

13. [Val.] Violenza, Sopruso. Pucc. Centil. 45. 37. Ciascuno a un palo fu legato stretto, Presente il Re, come qui scritto vedi, E 'l popol, che sofferse tal difetto.

14. Adagiarsi ne' difetti vale Ajutarsi nelle ristrettezze e necessità, Procacciarsi qualche vantaggio ne' bisogni. Bocc. g. 4. n. 3. (Mt.) Pensò potersi ne' suoi difetti adagiare per lo costoro amore.

15. Adempiere o Empiere il difetto. Supplire al difetto. Petr. son. 313. (Mt.) Soccorri all'alma disvïata e frale, E 'l suo difetto di tua grazia adempi. Car. Rim. Come sol col pensar s'empie il difetto Di voi, di me, del doppio esilio mio.

16. Far difetto, per Mancar del dovere. Vit. SS. Pad. 1. 212. (Mt.) Dimmi in che io ti ho contristato e fatto difetto.

17. Fuggire difetto, un difetto. Evitarlo. Dant. Conv. preamb. (Mt.) La qual durezza, per fuggire maggiore difetto, non per ignoranza è qui pensata.

18. Imputare a difetto vale Attribuire a colpa. Pass. 82. (Man.) Non è da imputare in sè a difetto il non averlo (il dolore), nè a colpa averne troppo.

19. Indurre un difetto. Produrlo, Cagionarlo. Dant. Conv. preamb. (Mt.) Degna di molta riprensione è la cosa che è ordinata a tôrre alcuno difetto per se medesima, e quello induce; siccome quelli che fosse mandato a partire una zuffa, e prima che partisse quella, ne cominciasse un'altra.

20. Levare o Togliere un difetto. Dant. Conv. preamb. (Mt.) Il mio scritto, che quasi comento dire si può, è ordinato a levare il difetto delle Canzoni sopraddette.

21. Recarsi a difetto checchessia. Reputarsene colpevole. Tass. Ger. 6. 31. (Mt.) Perchè ad onta si reca ed a difetto, Ch'altri si sia primiero in giostra mosso.

22. [Camp.] Servire senza difetto, per Servire con ogni sedulità, senza la menoma negligenza. Mac. Vit. S. Cat. II. 4. Lei placava con dolci parole, sollecitamente servendola senza difetto.

23. [Camp.] Sostenere difetti, per Mancare di cose utili al ben vivere. D. Conv. IV. 4. Così una casa a sua sufficienza rich iede una vicinanza, altrimenti molti difetti sosterrebbe, che sarebbero impedimento di felicità.

24. Venire in difetto. Venir meno, Mancar di forza. Sposiz. Salv. Reg. § 7. (Mt.) Voleranno come aquila, e non si affaticheranno, e non verranno in difetto.

E fig. [Camp.] Bib. Jer. 2. Neuno la poteva smovere nè rivolgere della sua voglia; e tutti quelli che la dimandano non verranno in difetto (non deficient).

25. [Camp.] Venire in difetto, per Misvenire, Smarrire gli spiriti. Bib. Jer. 19. E fatto è nel mio cuore quasi come fuoco isbogliente rinchiuso nell'ossa; e venni in tanto difetto, che quasi non mi sostenea (et defeci).

26. (Ar. Mes.) Difetti diconsi da' librai i fogli mancanti o laceri o difettosi di un libro. Red. Lett. (Mt.) I libri tornano bene nel numero de' pezzi, vi sono però alcuni difetti… Nelle opere del M. manca il frontispizio… nel tomo degl'I. mancano due o tre fogli… I suddetti difetti prego a mandarmegli.

27. (Mat.) [Gen.] Differenza, tra due quantità: ciò che manca alla minore per agguagliar la maggiore. Guid. Gr. Inst. d'aritm. 104. Moltiplicando la seconda ipotesi 18 pel difetto 85 della prima, ne proviene 1530.

28. (Med.) Conformazione viziosa, difettosa delle parti esterne del corpo così dell'uomo come degli animali domestici. (Mt.) Bocc. Nov. 11. 3. (C) Menando quivi zoppi, e attratti, e ciechi, e altri di qualunque infermità o difetto impediti.

T. Ar. Fur. 20. 64. Il destrier… Il qual d'occhi o di piedi abbia difetto.

(Med.) [Camp.] Per Malattia, Fisica indisposizione. Din. Din. Masc. II. Prol. La cagione è questa: che l'uomo sa dire al medico il suo difetto. E più sotto: L'animale non sa dire il suo difetto, ma conviene che 'l maliscalco conosca per segnali e per sottigliezza d'animo la infermità. = Cron. Vell. (C) Poi che tolsi moglie, sentii da sette o otto anni, o più, di stomaco e di fianco, e poi si convertirono gli umori che ciò creavano in gotte…; pei quali difetti alcuna volta sentii di febbre.
† Difetto - Agg. Difettoso. T. Non tanto forse contratto da Difettoso, quanto dal Part. pass. di Deficio, preso il Part. per Agg. = Fr. Giord. 52. (M.) Iddio è pieno di sapienzia,…, e però non può fare opere difette.
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Parole di sette lettere: difendo, difetta, difetti « difetto » diffama, diffami, diffamo
Vocabolario inverso (per trovare le rime): baffetto, schiaffetto, effetto, buffetto, ciuffetto, suffetto, tuffetto « difetto (ottefid) » golfetto, infetto, infettò, reinfetto, reinfettò, disinfetto, disinfettò
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