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Informazioni utili online sulla parola italiana «finezza», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Finezza

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola finezza è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: zz. Divisione in sillabe: fi-néz-za. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con finezza per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • La padrona di casa è una signora di una finezza squisita.
  • Adoro la finezza dello chef nel decorare i suoi piatti a base di pesce.
  • La vecchia marchesa ha tanta finezza nei suoi modi e tanta cortesia.
Citazioni da opere letterarie
La novella del buon vecchio e della bella fanciulla di Italo Svevo (1929): Egli non era un vanesio. Pensava: — La giovinetta ama il lusso del mio ufficio, della mia casa, della mia persona. Forse le piace anche la dolcezza della mia voce e la finezza dei miei modi. Ama questa mia stanza in cui vi sono tanti buoni cibi. Ama tante mie cose che un poco può amare anche me —.

Il nome della rosa di Umberto Eco (1980): Era già trascorsa l'ora della mensa, ma una tavola era stata imbandita per gli ospiti e l'Abate ebbe la finezza di lasciarli tra loro, e soli con Guglielmo, sottratti ai doveri della regola, liberi di nutrirsi e di scambiare al tempo stesso le loro impressioni: dato che infine si trattava, Dio mi perdoni la sgradita similitudine, come di un consiglio di guerra, da tenersi al più presto prima che arrivasse l'oste nemica, e cioè la legazione avignonese.

Commedie borghesi di Matilde Serao (1919): Poi la sua condizione di figliuolo legittimo di Roberto Pietraroia, negoziante in chincaglieria, con grande bazar a quattro porte in via Roma, gli dava un carattere profondamente eroico ed interessante. Il giovanotto affettava un lieve disprezzo pei negozianti d'olio come il padre di Pasqualina, per quelli di cuoio come il padre di Mariuccia, per quelli di baccalà, di farina, di zucchero, gente grossa che traffica di cose ignobili; il commercio di suo papà era qualche cosa di fine, di distinto, ed egli portava in tutta la sua persona il riflesso di questa finezza, di questa distinzione.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per finezza
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: finezze.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: fina.
Parole contenute in "finezza"
fin, fine. Contenute all'inverso: zen, azze.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "finezza" si può ottenere dalle seguenti coppie: finestra/strazza, finestrette/strettezza.
Lucchetti Alterni
Usando "finezza" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * strazza = finestra.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Ignorano le finezze, Una che finge per mestiere, I finestroni circolari delle chiese gotiche e romaniche, Un finestrone circolare, Si sostengono... fingendo.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Favore, Piacere, Gentilezza, Finezza - Favore è atto di cortesia fatto per secondare il desiderio d'alcuno, liberandolo spesso da qualche seccatura o spesa. - Piacere è piccolo servigio fatto in altrui utilità, ma senza idea di guadagno o simile. - Gentilezza è atto di compita cortesia fatto per dimostrazione di riverenza e di affetto; che se è delicatissimo suol dirsi Finezza. - «Lo potei ottenere per favore. - Fammi il piacere di portare questa lettera a C. - Mi fecero un monte di gentilezze.» La differenza tra Favore e Protezione si raccoglie dalle voci Fautore e Protettore. (V. num. 1305). [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Finezza - S. f. Qualità e Stato di ciò che è fino, squisito, ottimo nel suo genere, e usasi così nel proprio, come nel fig. Ar. Fur. 30. 59. (C) Quivi scelta finezza di metallo, E ben condutta tempra poco giova. T. Dom. Gov. Fam. p. 116. Chi vuole determinare se l'oro è fine, o quanto manca da sua finezza, annovera i gradi o veramente carati.

2. Per Sottigliezza. Magal. Lett. 3. (Mt.) Un velo formato di minutissime gocciole d'umore, e non punto dissimile (toltane la maggior finezza) dall'appannamento che fanno i vetri attorniati dal ghiaccio.

3. Parlandosi di gusto, giudizio, ingegno vale Squisitezza, Acume, e sim. Pros. Fior. par. 1. v. 1. Oraz. 6. p. 110. ediz. 1661. (Gh.) Di quanto felice memoria fosse da Dio dotato (il Tasso), quale prontezza ad apprendere, quale acutezza in investigare, qual finezza di giudizio possedesse, colui saprà estimare, che…

4. (B. A.) [Mil.] Delicatezza, grazia e gentilezza nel dire, e così nel disegno e tocco, come nel tono, con cui è condotto un lavoro sia di pennello, sia di bulino. Onde si dice pennello fino, bulino fino. = Vasar. (M.) Ancorchè non ci fosse la finezza, ed una certa grazia,…, e certe pulitezze nell'intaccar le foglie. E altrove: Le prime sono condotte con una certa finezza e diligenza incredibile, e da esser vedute da presso e da lontano. (Qui opposto a Tirato di grosso.)

T. Salv. Infarin. Sec. 165. Che le (membra dell'argomento) stieno in tutta finezza nel Furioso dell'Ariosto… ho dimostrato che vano sarebbe il ripeterlo.

T. Magal. Lett. fam. 2. 50. Non intendendo l'ultime finezze dell'arte, si rigira pe' luoghi topici, accessibili ai guastamestieri. Red. Lett. fam. 2. 208. In Turino hanno aperta un'Accademia di lingua Toscana e ne sminuzzano le finezze. [Tor.] Red. Lett. 1. 137. Le gentilissime Poesie Anacreontiche di V. S. Illustriss… non rassembrano composte in Parigi, ma nel bel mezzo della Toscana, e da un uomo, che non solamente abbia nativa la lingua, ma che ne abbia apprese ancora con lungo studio le più gentili finezze dagli Autori più riveriti del miglior secolo, e da' Critici più severi. = Red. Lett. fam. 3. 256. (Man.) Ho ardito di presentare Prose Toscane ad un virtuoso che così bene maneggia le finezze della nostra lingua.

5. [Cors.] Per Sottigliezza di mente, Accortezza. Pallav. Stor. Conc. 10. 16. 3. Non parve al Pontefice tuttavia che queste finezze di stato il disobbligassero dal procacciare…

6. Per Squisitezza, Perfezione; e trovasi sovente applicato all'Amore, all'Ossequio, o sim.; di una persona verso l'altra. S. Cr. (Mt.) Luogo veramente distinto da Dio con ispeciali privilegi e da lui guardato con particolare finezza d'amore. Ar. Fur. Ed un condurre amore a più finezza. Magal. Lett. A rassegnarle la finezza di quell'immutabile osservanza, nella quale con tanta ambizione mi professo… Tale gli sarà sempre l'amarci, il proteggerci, il darci merito della finezza del nostro ossequio.

Degli atti. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 3. 23. 21. Tante finezze estreme di carità.

7. [T.] Atto di cortesia delicata, perchè è, o pare, segno di schietta benevolenza. = Magal. Lett. (Mt.) Torna bene che tu facci questa finezza. Salvin. Annot. Murat. Perf. Poes. 1. 137. (Ven. 1748). O pure per fare questa finezza d'adoprarsi da se medesimi in fare ai forestieri amorevolezza. Gozz. Osserv. (Bibl. Enc. It. 16. 164.) Ringraziò con un ghigno il marito della finezza, ed egli ghignò verso lei, quasi dicesse: vedi se io so essere gentile? [G.M.] Segner. Crist. Instr. 2. 2. 10. Agrippa, tenuto per sei mesi prigione da Tiberio imperatore, fu da Cajo, successore all'impero, rimesso in libertà, con l'aggiunta di questa finezza, cioè, di dargli in dono una catena d'oro di tanto peso, di quanto peso era la catena di ferro, con cui era stato sì duramente legato.

Col Di e l'Inf. [Fanf.] Mi faccia la finezza di scrivermi un verso.

E iron. [L.B.] Mi faccia la finezza di smettere con coteste caricature.

Red. Vip. 1. 85. (C) Non voglio tralasciar di ridurvi in mente… le finezze affettuose ed i teneri vezzi di quell'innamorato serpentello. Pros. Fior. Salvin. Lett.4. 1. 286. (Man.) Sapete che espressioni e che finezze vi fece.
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Parole di sette lettere: finendo, finente, finenti « finezza » finezze, fingano, fingerà
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