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Informazioni utili online sulla parola italiana «ingiuria», il significato, curiosità, forma del verbo «ingiuriare», sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Ingiuria

Forma verbale

Ingiuria è una forma del verbo ingiuriare (terza persona singolare dell'indicativo presente; seconda persona singolare dell'imperativo presente). Vedi anche: Coniugazione di ingiuriare.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola ingiuria è formata da otto lettere, cinque vocali e tre consonanti. Lettera maggiormente presente: i (tre). Divisione in sillabe: in-giù-ria. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con ingiuria per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Le malignità sul conto di Carlo sono una vera e propria ingiuria.
  • La frase del giornalista fu considerata un'ingiuria dalla maggior parte dei lettori.
Non ancora verificati:
  • Devo stare molto attento nel dare giudizi sulle persone, l'ingiuria è un reato penale, possono darmi fino a sei mesi di carcere.
Citazioni da opere letterarie
Leila di Antonio Fogazzaro (1910): La memoria di Maironi gli era sempre sacra e cara, sarebbe stato felice di rendere un omaggio privato all'amico, al maestro; ma l'omaggio pubblico significava un'adesione a credenze, a idee, che non erano più le sue. Rifiutarlo sarebbe stato quasi un'ingiuria; prestarlo sarebbe stato quasi del tutto un'ipocrisia.

Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia (1961): «Don Ciccio» disse il maresciallo «esclude in modo assoluto che nel paese ci sia uno che abbia questo cognome o ingiuria: e per queste cose, don Ciccio e cassazione... E se dice che il povero Nicolosi era cornuto, possiamo metterci sopra bollo e sigillo che le corna ci sono. Sarebbe dunque il caso di prendere quel Passerello e dargli una spremutina...».

Quaderni di Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello (1925): si deridono a vicenda, fanno strazio delle loro vanità più carezzate, se le buttano in faccia con gaja ferocia, e nessuno in apparenza se n'offende; ma la stizza, dentro, s'accende, la bile fermenta; lo sforzo per tenere ancora la conversazione su quel tono burlesco, che suscita le risa, perché nelle risa comuni l'ingiuria si stemperi e perda il fiele, diviene a mano a mano più penoso e difficile;
Proverbi
  • Il magnanimo è superiore all'ingiuria, all'ingiustizia, al dolore.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per ingiuria
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: ingiurie, ingiurio.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: ingiuri.
Altri scarti con resto non consecutivo: inia, giura, giri, gira.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: ingiuriai.
Parole con "ingiuria"
Iniziano con "ingiuria": ingiuriai, ingiuriamo, ingiuriano, ingiuriare, ingiuriate, ingiuriato, ingiuriava, ingiuriavi, ingiuriavo, ingiuriammo, ingiuriando, ingiuriante, ingiuriasse, ingiuriassi, ingiuriaste, ingiuriasti, ingiuriarono, ingiuriavamo, ingiuriavano, ingiuriavate, ingiuriassero, ingiuriassimo.
»» Vedi parole che contengono ingiuria per la lista completa
Parole contenute in "ingiuria"
giù, ria, uri, uria, giuri, ingiù, giuria, ingiuri.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "ingiuria" si può ottenere dalle seguenti coppie: ingiusto/storia.
Usando "ingiuria" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: spingi * = spuria; * ano = ingiurino; * aera = ingiurierà; * aero = ingiurierò; * aerai = ingiurierai; * aerei = ingiurierei.
Lucchetti Riflessi
Usando "ingiuria" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: sanguigni * = sangria.
Lucchetti Alterni
Usando "ingiuria" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: spuria * = spingi; * storia = ingiusto; * anoa = ingiuriano; * area = ingiuriare; * atea = ingiuriate.
Sciarade e composizione
"ingiuria" è formata da: ingiù+ria.
Sciarade incatenate
La parola "ingiuria" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: ingiù+uria, ingiù+giuria, ingiuri+ria, ingiuri+uria, ingiuri+giuria.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "ingiuria" (*) con un'altra parola si può ottenere: * eri = ingiurierai.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Torto, Ingiuria, Dispiacere - Torto è quando si deroga in qualche modo al rispetto, alla convenienza e anche al debito che si ha verso altri. - Ingiuria è l'operare per rispetto a qualcuno contro ciò che è giustizia, dicendogli parole vilificative e offensive. - Dispiacere è il fare alcuna cosa che possa affliggere l'animo di alcuno, o anche possa danneggiarlo [immagine]
Ingiuria, Contumelia, Insulto - Ingiuria è, dice il Tommaseo, offesa ingiusta, commessa con mala intenzione a danno o dolore altrui, con parole o con fatti. - Contumelia è ingiuria fatta con tono di dispregio. - Insulto è il muoversi irosamente contro alcuno, facendogli o dicendogli villania. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Far ingiuria, fare un’ingiuria - Fare un'ingiuria è un caso particolare del fare ingiuria: si fa ingiuria anche moralmente non tenendo in quel conto che si merita un uomo ragguardevole per giusti titoli: qualche volta invece si fa un'ingiuria e l'ingiuriato neppure se n'accorge. [immagine]
Contumelia, Ingiuria, Invettiva - L'ingiuria può essere nelle parole, ne' fatti, negli atti: l'invettiva è un'infilzata di parole o ingiuriose, o sdegnose, o imprecative. La contumelia è proposito o detto che parte da animo basso, e perciò sente dell'origine sua: è per lo più il linguaggio della gelosia, dell'odio maligno e dell'invidia. L'invettiva parte sempre da animo acceso da qualche passione; batte l'uomo o la cosa che ci dispiace nell'uomo. L'ingiuria è talvolta calcolata, fatta a sangue freddo; talvolta essa è pure violenta ed aperta; va da uomo ad uomo direttamente, perchè l'uomo la prende sempre per sè: avvi il detto popolare che, chi batte il cane fa ingiuria al padrone: questo basta a spiegare come sian futili talora le cose che si qualificano per ingiurie. [immagine]
Onta, Dispetto, Torto, Ingiuria, Villania, Oltraggio (col verbo fare) - Fa torto chi detrae volontariamente altrui parte di ciò che gli spetta, roba, onore, considerazione. Fa onta la persona, l'azione, la parola che meritamente o no porta ad arrossire. Fa dispetto ciò che muove come a un principio d'ira: chi fa torto apposta fa indispettire, muove a dispetto. Far ingiuria, consiste per lo più in parole; far villania, in parole e in atti; far oltraggio, è proprio in opere; l'ingiuria offende, la villania adonta, l'oltraggio punge sul vivo e danneggia nella persona o nell'onore. [immagine]
Detrattore, Calunniatore, Calunnioso, Ingiuratore, Ingiurioso, Maldicente, Maledico, Mordace, Mormoratore, Satirico, Caustico; Maldicenza, Mormorazione, Biasimo, Detrazione, Ingiuria - Detrattore, chi toglie o cerca togliere dall'altrui fama, con parole e detti nocivi. Calunniatore è chi sparge o va insinuando accuse o imputazioni non vere contro il prossimo: calunnioso è chi ha l'abitudine di calunniare; detto calunnioso è quello che racchiude calunnia. Il mormoratore si compiace in dir male del prossimo, palesando i suoi difetti, peccati o debolezze; nè vale la scusa che siano veri i fatti riferiti, perchè la carità vuole che si tiri un velo sui difetti dei nostri fratelli: mormorare è proprio susurrare all'orecchio, o dire in ristretta brigata. Il maldicente dice male a dritto e a rovescio, purchè sfoghi il mal prurito della lingua e trovi pascolo a parlare a spalle altrui: dice male per abito e forse non con idea risoluta di pregiudicare, abbenchè a ciò riesca sovente. Il maledico dice male proprio per rea natura che a ciò lo spinge, o per vendetta, per astio, per atra bile, per una fatale compiacenza. Mordace è chi punge e lacera, chi non la perdona se gli viene il bello; lingua mordace è quella del maldicente di professione, se va al vivo nel tagliare addosso i panni al prossimo: mordaci sono molti nelle risposte, se un buon uomo, con una sua domanda un po' semplice, loro ne presta argomento. Caustico è chi non sa parlare se non punge, se non mette nelle parole sue un poco di quell'acrimonia che fa frizzare e dolere: la causticità proviene da un tetro umore, per cui, non contenti di noi nè degli altri, pare che di tutti abbiamo diritto o cerchiamo pretesto di vendicarci: il caustico ferisce a ogni tratto con leggere punture; il mordace lo fa più di rado, ma incide profondamente e fa sanguinare la piaga: la lingua del primo è proprio un corrosivo, un caustico; quella del secondo, uno scalpello anatomico: quegli è un ammalato che tormenta chi gli sta vicino; questi un maniaco che percuote, ferisce, morde. Satirico è veramente, o dovrebb'essere chi punge e flagella il vizio in genere: molti però trovan maggior diletto, reo diletto per certo, a frammischiare nelle satire loro sfrontate personalità. Ingiurioso si dice di detto, proposta, atto, pensamento, che sia tale. Ingiuriatore è chi dice o fa ingiuria: vorrebbe anche dire chi è solito a fare ingiuria; ma in questo senso non si userebbe mai, perchè, chi torrebbe su di sè impresa tale? e poi non la durerebbe tanto da rendersi meritevole di questo titolo, poichè troverebbe chi lo farebbe desistere dal vezzo villano. Il biasimo giustamente applicato può riuscire giovevole. La mormorazione è peccato contro la carità, poichè svela cose che, segrete, sarebbero state come non esistenti, con minor danno e minore scandalo. La maldicenza è peggiore della mormorazione, poichè quando non ha da pascersi sul vero, argomenta, congettura, inventa. La detrazione fatta per lo più di soppiatto, e con animo deliberato di nuocere, è sempre un'infamia, un'azione vile. L'ingiuria almeno è palese, affronta e s'espone coraggiosamente a ricevere il fatto suo: qui parlo d'ingiuria in parole o in atti. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Ingiuria - e † INJÙRIA e † INGIURA e † INGIÙLIA, S. f. e † INGIÙRIO, S. m. [T.] Offesa ingiusta, commessa con mala intenzione, a danno o dolore altrui, nelle parole o ne' fatti. Aureo lat. T. Ulp. Quod non jure fit. Iscr. lat. Inioura, che rammenta Jous, e questo, Giove. V. § 6. [Cont.] Fausto da Long. Duello, II. 1. Nè puossi dire veramente ingiuria, se non è fatta scientemente, e con animo di farla. T. Il primo suo senso è d'Atto contrario a giustizia. Così i Lat. e D. 1. 11. D'ogni malizia ch'odio in cielo acquista, Ingiuria è il fine (e distingue l'Ingiuria di violenza e quella di frode). [Cont.] Muzio, Duello, II. 1. Ingiuria… non è altro, se non cosa fatta fuora di ragione, o, come diciamo noi, a torto: là onde ingiuriato viene a dire quanto offeso a torto. = But. Inf. 11. 1. (C) Ingiuria è ogni atto fatto contra ragione; onde bene disse (Tullio) quando disse: Ingiurie son quelle che ovvero con villania offendono gli orecchi, o con percotimento offendono lo corpo, o con altra sozzezza macchiano la vita altrui. T. Def. dell'Aut. a Erenn. – Bocc. Nov. 1. 23. Avrebbe l'ira potuto inducere a fare alcuno omicidio, o a dire villania a persona, o a fare alcuna altra ingiuria. – Epimenide eresse un tempio all'Impudenza e all'Ingiuria, personif. Ybris.

2. T. Nel ling. presente Ingiuria è per lo più di parole o d'atti che offendono l'amor proprio e l'onore; onde può in questo senso l'ingiustizia essere senza ingiuria, anzi celebrata con cerimonie, e condita d'amorevolezze. Ma non senza perchè venne a restringersi il senso; chè l'offesa portata dalle ingiurie in parole è ingiustizia delle più gravi. [Cont.] Muzio, Duello, I. 2. Dico che due sono le maniere delle ingiurie. L'una di parole e l'altra di fatti. Fausto da Long. Duello, IV. 1. Sopra dicemmo ogni differenza d'onore in Italia ridursi a due capi. L'uno è quando v'intraviene ingiuria di parole, l'altro quando v'è ingiuria di fatti.

T. Può l'offesa non essere ingiuria. L'offesa può essere involontaria; l'ingiuria, no. C'è delle ingiurie che non possono offendere, che onorano anzi. Cic. Non è del savio non solo il fare ingiuria altrui, ma anco il nuocere.

Lab. 5. (C) Parendomi oltraggio e ingiuria, sanza averla meritata, ricevere. T. L'oltraggio può essere più o meno ingiurioso, ingiusto: e tanto è ciò vero che Oltraggio in ant. valeva Eccesso anche in senso buono (D. 3. 33.). Ma quando ha senso aff. a Ingiuria, la dice eccedente; e c'è dette ingiurie velate che oltraggi non paiono, ma sono peggiori. V. es. a INGIURIARE, § 3.

T. Il Torto è per lo più in fatti, ma anco in parole o in giudizi che possonsi risolvere in fatti. Può fare torto anco chi non intende ingiuriare, col negarvi quello che vi si deve, o coll'attribuirvi atto o intenzione non degna. Il torto fatto in pensiero o commesso di furto senza che l'offeso se ne accorga, ingiuria non è.

T. L'ingiuria offende; l'invettiva assale. L'ingiuria può essere in una parola, o nel modo di dirla; l'invettiva, nella serie o nell'impeto del discorso. Può l'invettiva essere senza ingiurie.

T. L'Insolenza può essere più o meno ingiuriosa, ma se non è che ne' modi d'insolita sconvenienza, e non ha intenzione d'offendere, Ingiuria propriamente non è. Maldicenzá, peggio che Ingiuria, quand'è maligna e lede l'onore. – Contumelia, ingiuria fatta con parole non degne, iraconde. L'ingiuria lede, talvolta, il diritto; la contumelia, l'amor proprio. Cecil. Posso comportare l'ingiuria, se non vi si appone la contumelia. Sall. Dalle ingiurie e dalle contumelie concitato. Cic. Ingiurioso e contumelioso.

T. Insulto, ingiuria mista a disprezzo.

3. Segnatam. di parole. Vit. S. Gir. 100. (C) Perchè con la voce ardì di dire tale iniuria contro al Santo. T. Rispondere con… Dirle a viso, dietro le spalle; mandarle dicendo. – Scrivere.

(Leg.) [Can.] Dicesi Ingiuria dai Criminalisti ogni parola oltraggiosa di spregio, o invettiva profferita in pubblico, la quale non contenga imputazione di alcun fatto determinato.

4. Di fatti, segnatam. nel senso più prossimo a Ingiustizia. V. § 1. Chiaro nel seg. D. 3. 7. (C) La pena… che la croce porse, Se alla natura assunta (umana, colpevole) si misura, Nulla (nessuna pena fu più giusta) giammai sì giustamente morse; E così nulla fu di tanta ingiura (nessuna pena più ingiusta, perchè contro il Verbo umanato), Guardando alla persona che sofferse, In che era contratta tal natura. T. Cic. Questo accadde per iniquità e ingiuria del pretore. (Qui Iniquità contr. d'Equità, e però meno d'Ingiuria; ma e l'uno e l'uno e l'altro, a questo modo, son latinismi che notansi pur per illustrare il vocabolo.) Prov. Tosc. 60. Col perdonar troppo a chi falla, Si fa ingiuria a chi non falla. Vang. Amico, non ti fo ingiuria (se do ad altri più di quello che debbo, quando a te do il tuo giusto). Ulp. Non è ingiuria atto che si fa a chi lo vuole. = Tesorett. Br. 18. 164. (Man.) E guárdati ogni ora Che tu non faccia ingiura Nè forza a uom vivente. Petr. Son. 20. [Camp.] Ces. Com. Requirivano solamente che Mandrubazio dalla ingiuria di Cassivellauno difendesse. T. G. V. 8. 89. 5. E perchè non volevano pagare, più ingiurie furon fatte a' cherici.

5. Altre specie di fatti, dove non è idea d'ingiustizia nel senso ordinario. T. Anco una sgarbatezza può essere ingiuria. Hor. Luctandum in turba, facienda injuria tardis. = Boez. G. S. 33. (C) Monta, se ti piace, ma con questo patto, che, quando la ragione del nostro giuoco richiederà di discendere, injuria non riputi.

T. Ingiuria, in gen., è lesione del diritto altrui, del dovere nostro. Quindi a donna. = But. Inf. 4. 2. (C) Per injuria fatta a quella nobilissima donna, Lucrezia. T. Pl. Alla figliuola. – Del marito alla moglie, con le sue infedeltà della moglie al marito; al talamo conjugale. Gr. ̓Αδικία.

6. T. A Dio. Non impr., se rammentisi l'orig. di Jus. Segner. Crist. Instr. 3. 206. Convien prima rompere… tutti gl'idoli, adorati finora dal vostro cuore con tanta ingiuria del vero Dio.

T. Ingiurie fatte o dette a persona o cose sacre.

7. T. Siccome dicesi Far torto a sè; anche Ingiuria. Lab. 111. Nol vedi che tu a Dio, a' tuoi studii e a te medesimo fai ingiuria? Ar. Fur. 45. 88. Quando io avessi fatto solamente A me l'ingiuria, a me forse potreí Donar perdon.

8. Per antif. T. Non soffro l'ingiuria delle tue lodi. Patire l'ingiuria d'un trionfo ordito da indegni a indegni fini.

9. Fig. Red. Ins. 99. (Man.) Alle volte in qualche gallozzola… io vi ho trovo alcun ragnateluccio, il quale… si è per avventura intanato nel suo foro per ripararsi dalle ingiurie della stagione. T. Plin. Pianta che non teme il caldo, nè le ingiurie de' freddi nè della grandine. Colum. Pluviarum. E: Ignis. Hor. De' venti. = Circ. Gell. 1. 22. (C) La natura… non vi ha fatto ancora casa o abitazione alcuna propria, dove voi possiate difendervi dalle ingiurie dei tempi.

T. Le ingiurie del tempo, sing., I danni che porta l'età colle sue vicende e agli enti viventi, e ai monumenti e alle memorie degli uomini. Plin. ep. Oblivionis. [Cont.] Vas. Arch. I. Vuole questa sorte di pietra il medesimo tempo a esser lavorata che il marmo, ed è tanto dura che ella regge all'acqua e si difende assai dall'altre ingiurie del tempo. Cell. Scul. 6. Questa (pietra) resiste a tutte le ingiurie dell'aria e del tempo.

T. Plin De' morsi degli animali.

T. Della sorte.

10. Epit. T. Virg. Se tanta è l'ingiuria. – Leggiera. Gravi ingiurie. Villana; ma più villane le cittadine. Grossolana; ma più grossolane quelle degli uomini acuti. Sanguinosa. Atroce. Virg. Lunga è l'ingiuria. [B.] Ar. Fur. 28. 92. Spesse. Nard. St. I. Officio d'ogni buon cittadino, il dimenticarsi interamente delle fresche e presenti sue particolari ingiurie, nonchè delle passate e vecchie fatte agli antenati e consorti suoi. Ar. Fur. 13. 76. Nuova. E 42. 33. Vecchia. E 32. 8. Antiche.

11. Verbt. Del fare e del patire. Fr. Guitt. 59. 88. (Mt.) Di che mormuli? nulla ingiulia t'è fatta. T. Bocc. Introd. 31. Fare. Domin. Tratt. Gov. fam. 147. Quando sì facesse ingiuria l'uno all'altro. Cecch. Dissim. 1. 2. Insolente, diluviatore, direbbe e farebbe ingiuria al paradiso. =Bocc. Nov. 77. 31. (C) Ma nella mente tornandosi chi egli era, e qual fosse l'ingiuria ricevuta,… stette, nel suo proponimento, fermo. [Camp.]S. Gir. Pist. 50. Appresso a' Cristiani… non chi sostiene, come disse alcuno, ma chi fa l'ingiuria è misero. T. Cic. Ricevere da altri. E: Patire. Ps. Rende giustizia a que' che patiscono ingiuria. – Recare ingiuria, in fatti. Ingiurie recate. Cic. Inferre. – Avventare, segnatam. in parole. Cic. Lanciare. – Prorompere in… Ter. Caricare di… Salvin. Pros. Tosc. 1. 498. Caricarsi d'ingiurie… effetto… dell'abusata letteratura.

T. Discendere alle… = D. Gio. Cell. 36. (Gh.) La netaria injuria immessa ed impulsa sempre davanti a me la considerai, che pervenisse a me giammai non pensai. T. Ingiuria nefanda sarebbe vivo pur troppo; e anche la locuz.: Ingiuria sì bassa non perviene, non giunge infino a me.

12. Del respingere e del perdonare. T. Lo ha per ingiuria. [B.] Ar. Fur. 24. 95. Tenere a grande ingiuria. T. Prendere per… [B.] Ar. Fur. 18. 11. Non sostenere un'… T. Cic. Respingere. Ces. Vendicare le… Sansov. Conc. Polit. Le mani del principe non si debbono esercitare in vendicarsi delle ingiurie che gli sono fatte, ma…

T. Rutil. Cancellare. – Riparare. Bern. Orl. 48. 24. Ben le ingiurie sue con essi sconta (le ingiurie ricevute dagli offensori suoi fa pagar caro ad essi). E 19. 19. E, pregando, lo bacia… Che l'ingiurie passate sieno sconte.

T. Nardi: Dissimulare d'aver ricevuto questa ingiuria. [Camp.] Fior. S. Franc. Sopra tutte le grazie e doni dello Spirito Santo, li quali Cristo concede alli suoi amici, sì è vincere se medesimo; e volentieri per lo amore di Cristo sostenere pene, obbrobrii, injuri e disastri. [B.] Ar. Fur.44. 38. Sopportare una… T. Ces. Condonare a… – Perdonare. [B.] Ar. Fur. 39. 8. Rimettere ogni ingiuria.

13. Modi varii. Ass. Albert. 27. (C) Lo rimedio delle ingiurie è dimenticarle. T. Prov. Tosc. 55. – A modo d'escl. Questa è un'ingiuria.

T. Fare ingiuria è più e può comprendere più atti che Fare un'ingiuria; o se l'atto è uno, indicato a quel modo, dice non so che più assoluto e più grave.

T. Ell'è un'ingiuria che mi fate a credere… Mi fanno ingiuria, pensando ch'io possa ambire le lodi loro.

T. Coll'A. All'onore. Al nome. Contro è più.

Col Di. Di chi la riceve. T. La propria ingiuria. L'ingiuria de' suoi cari.

Non di chi la fa, ma dell'atto. T. Virg. Se tanto grande è l'ingiuria del mio misfatto.

Coll'In, non com. Guicc. Stor. 17. 24. (Man.) Dalle quali cose, come fosse in ingiuria sua, esacerbato l'animo del Pontefice, deliberò tentare di rimettere i fuorusciti in Siena con le forze sue (per fargli ingiuria, torto).

T. Non si può senza ingiuria, segnatam. nel senso d'Ingiustizia.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: ingiuntive, ingiuntivi, ingiuntivo, ingiunto, ingiunzione, ingiunzioni, ingiuri « ingiuria » ingiuriai, ingiuriammo, ingiuriamo, ingiuriando, ingiuriano, ingiuriante, ingiuriare
Parole di otto lettere: ingiunte, ingiunti, ingiunto « ingiuria » ingiurie, ingiurio, ingiuriò
Vocabolario inverso (per trovare le rime): goduria, furia, infuria, liguria, anguria, stranguria, giuria « ingiuria (airuigni) » pollachiuria, poliuria, piuria, ossaluria, peluria, anuria, melanuria
Indice parole che: iniziano con I, con IN, parole che iniziano con ING, finiscono con A

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