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Informazioni utili online sulla parola italiana «prodigo», il significato, curiosità, forma del verbo «prodigare», aggettivo qualificativo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Prodigo

Forma verbale

Prodigo è una forma del verbo prodigare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di prodigare.

Aggettivo

Prodigo è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: prodiga (femminile singolare); prodighi (maschile plurale); prodighe (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di prodigo (dissipatore, spendaccione, scialacquatore, dilapidatore, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola prodigo è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: prò-di-go. È un trisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba).
Parole con la stessa grafia, ma accentate: prodigò.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con prodigo per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Nella Bibbia puoi leggere la parabola del figliol prodigo.
  • Quando mi prodigo tra i fornelli, riesco a creare degli ottimi piatti.
  • Il mio amico è un'ottima persona ed è sempre prodigo di buoni consigli.
Citazioni da opere letterarie
Il marito di Elena di Giovanni Verga (1882): A lui stringeva il cuore di andare ad abitare accanto ai suoi, coll'uscio murato, di salire e scendere per quella scaletta esterna adattata al balcone, senza vedere alcuno dei suoi. Gli pareva ora veramente di essere il Figliuol Prodigo, sentiva la collera fredda e implacabile di quello zio che l'aveva idolatrato alla sua maniera calma, dietro quei vetri inesorabilmente chiusi.

La via del male di Grazia Deledda (1906): — Zia Maria? Una bella ragazza. Ma bella! — disse l'altro gonfiando le guancie. — Quella è buona, umile, buona massaia. Dicono! Io la credo ancor più superba della madre. Devono poi essere avare, quelle due donne, avare quanto zio Nicola è allegrone e prodigo. Ma lo tengono dentro il pugno, così, veh, il povero zio Nicola!

Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): Mi son rimesso in regola colla vecchia famiglia. A questo figliuol prodigo che ha mangiato a tutti i banchetti intellettuali d'Europa e ha pasturato e bastonato i maiali altrui la vecchia casa ha preparato un cantuccio, accanto al focolare tutto nero di fumo, alla tavola d'abete che sa le gialle polende, i prosciutti salati e le pagnotte avvampate dal forno.
Proverbi
  • A padre avaro figliuol prodigo.
Espressioni e Modi di Dire
  • Figliol prodigo

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per prodigo
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: prodiga, prodigi.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: podio, podi, pigo, rodio, rodo, rogo, rigo, odio.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: prodigio.
Parole contenute in "prodigo"
odi, pro, rodi, prodi.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "prodigo" si può ottenere dalle seguenti coppie: prore/redigo, prodieri/erigo, prodiero/erogo, prodine/nego.
Usando "prodigo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ohe = prodighe; * ohi = prodighi.
Lucchetti Alterni
Usando "prodigo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: prodigio * = giogo; * redigo = prore; * nego = prodine; * erogo = prodiero; * aio = prodigai; * giogo = prodigio; * ateo = prodigate; * avio = prodigavi; * astio = prodigasti.
Intarsi e sciarade alterne
"prodigo" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: pod/rigo.
Intrecciando le lettere di "prodigo" (*) con un'altra parola si può ottenere: * arno = prodigarono.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Prodigo, Dissipatore - Il Prodigo spende e spande, dona a questo e a quello senza pensare a risparmii. - Il Dissipatore spende dissennatamente e senza misura, dando fondo alle sue facoltà. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Prodigo, Profuso, Scialacquatore - Prodigo, l'uomo che dà, che spende senza una giusta misura; non è affatto scialacquatore, ma ne ha in sè un elemento. Profusa è la cosa che troppo si spande o dura; il prodigo, lo scialacquatore profondono i loro averi perchè li spandono qua e là, e durano in questo negozio finchè ne hanno: profuso è il discorso che dura più che ragionevolmente convengasi. [immagine]
Dissipare, Dilapidare, Prodigare, Prodigalizzare, Disperdere, Profondere, Scialacquare, Gettar via; Dissipatore, Prodigo - In dissipare è l'idea di diradare (quasi dissiepare); è far sì che i componenti di un tutto si allontanino gli uni dagli altri, e che perciò la cosa più non esista, come ente che abbia unità e forma propria. In disperdere quest'idea prende un carattere di perseveranza; si dissipano anche gli avanzi, i frantumi, sempre dividendoli in più minuti pezzi e facendoli aberrare gli uni dagli altri; onde ben progredisce il pensiero dicendo: si dissipa e si disperde. Profondere è vedere il fondo d'un tesoro, per esempio, e gettarlo, come da pazzo, in un abisso senza fondo, come sarebbe lo stravizzo, il giuoco: la prima idea però, quella cioè di vedere il fondo a cosa quasi inesauribile, è più latente nella parola. In dilapidare è l'idea di guastare, sconnettere; è più guastare che spendere. In prodigare è l'idea di dar via (do, das, dare), di essere liberale più che nol comportano le forze, la ragione; prodigalizzare è la stessa cosa; forse un po' più. Scialacquare è dissipar come l'acqua, dice Tommaseo; io soggiungo che mi pare comprendere anche l'idea di scialo, di allegria; onde lo scialacquare sarebbe spendere, dissipare allegramente o a dir meglio pazzamente. Gettar via non ha bisogno di commenti; è uno spendere così malamente il suo, che tanto varrebbe il gettarlo. Dissipatore ha sempre mal senso; prodigo può anche essere buono o almeno misto, perchè pare che il prodigo abbia da avere buon cuore. [immagine]
Generoso, Liberale, Benefico, Magnanimo, Largo, Prodigo, Elemosiniere, Splendido - Liberale, chi non esita a dare, a spendere in ogni circostanza: generoso, chi paga largamente, chi dà per Dio senza spilorceria: benefico, chi fa del bene in ogni modo, ma specialmente nel far limosina del suo: il liberale dà per impulso di natura; il generoso, per grandezza d'animo; il benefico, per amore della carità, per tenerezza verso i fratelli infelici. Una generosità tutta speciale si è quella di perdonare le ingiurie ricevute e non vendicarsene potendo. La generosità è una delle doti del magnanimo; ma questi non solo nel dare, nel perdonare, grandemente opera, ma in ogni cosa che fa, agisce con un disinteresse, con una confidenza tale, che dà a divedere di non temere l'inganno, la frode, la malizia; basse passioni tutte ch'egli crede indegne dell'uomo. Largo, nel dare e più nel promettere; se quest'ultimo non è fatto con malizia e per ingannare può essere difetto, ma proveniente da cuor grande, da innata magnanimità e liberalità di sentimenti. Splendido è chi spende, dà, vive con isfarzo, che fa molto per l'apparenza, e più forse che la grettezza naturale, o il censo, o la prudenza non vorrebbero. Il prodigo dà nell'eccesso; non ispende, spreca; non dà, getta; nella prodigalità smodata è pazzia, o almeno insania. L'elemosiniere dà molto in elemosine: se non ha obblighi più stretti verso figli o nipoti, se fa l'elemosina a chi è povero veramente o inabile al lavoro, l'elemosiniere è una provvidenza in terra; se la fa per ostentazione, se la prepone a doveri più stretti, è anch'egli un pazzo borioso, e l'elemosina non gli sarà computata. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Prodigo - e † PRODICO, Agg. Aff. al lat. aur. Prodigus. Che dà e spende eccessivamente, Scialacquatore. Tes. Br. 6. 34. (C) Colui, che dispende le cose come non dee, si è detto prodigo. Lab. 139. Sole le indovine, le lisciatrici, le mediche, e' frugatori, che lor piacciono, le fanno non cortesi, ma prodighe.

T. Prov. Tosc. 48. A padre avaro, figliuol prodigo.

La nota parabola del Vang. Pass. 33. (M.) Anche di quello figliuolo prodigo, e sviato, che ritornò al padre. Bus. 234. Il re Giovanni in larghezza prodico più che altro re de' Cristiani. E 238. Era molto prodico senza misura.

2. T. Fig. Prodigo della vita, del sangue proprio, dell'altrui. Sebbene Orazio Animaeque magnae Prodigum, meglio non l'usare in senso di bene. – Prodigo di parole. – Prodigo e della propria felicità e dell'altrui.

3. E a modo di sost. Guicc. Avvert. 43. (Man.) Piace senza dubbio più un principe che abbia del prodigo, che non ch'abbia dello stretto.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: prodigio, prodigiosa, prodigiosamente, prodigiose, prodigiosi, prodigiosità, prodigioso « prodigo » prodina, prodine, proditore, proditori, proditoria, proditoriamente, proditorie
Parole di sette lettere: prodesi, prodiga, prodigi « prodigo » prodina, prodine, prodomi
Lista Aggettivi: prodigio, prodigioso « prodigo » prodotto, produttivo
Vocabolario inverso (per trovare le rime): fuggo, rifuggo, sfuggo, struggo, distruggo, bigo, redigo « prodigo (ogidorp) » pemfigo, obbligo, obbligò, riobbligo, riobbligò, prediligo, pigo
Indice parole che: iniziano con P, con PR, parole che iniziano con PRO, finiscono con O

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