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Informazioni utili online sulla parola italiana «consumare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Consumare

Verbo

Consumare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è consumato. Il gerundio è consumando. Il participio presente è consumante. Vedi: coniugazione del verbo consumare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di consumare (logorare, usurare, consumere, corrodere, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti

Informazioni di base

La parola consumare è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. Divisione in sillabe: con-su-mà-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con consumare e canzoni con consumare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Prima di andare al lavoro molte persone entrano nel bar per consumare.
  • A furia di scrivere, ho finito per consumare tutte le matite che avevo.
Non ancora verificati:
  • "Prima di usare il bagno, bisogna consumare nel locale": è la frase assurda che ho letto a Venezia.
Citazioni da opere letterarie
I drammi della schiavitù di Emilio Salgari (1896): Dopo breve consiglio, l'equipaggio decise adunque di tentare di raggiungere le coste del continente che erano le più vicine o quelle degli Schiavi se il vento soffiava dal sud o quelle di Loango, se soffiava dall'ovest e di mettere a razione tutti, per non consumare troppo presto i viveri, che non dovevano abbondare.

Fior di Sardegna di Grazia Deledda (1917): — Come! — rispose Bastiano, adirandosi anch'esso rialzando la ghetta di albagio su i grossi scarponi ferrati, — e metti le tue ciabatte al confronto di questi? Io ho pagato un lira e mezzo, sì, ma i miei scarponi non bisognavano che di tre chiodi e di una toppa di cuoio, su un buco. Il calzolaio, sentito come tutti sieno ladri nel mondo, pretendeva mettergli i tacchi nuovi dicendo che questi si dovevano subito consumare, ma io assolutamente, non ho voluto, e infatti ecco, i miei scarponi conservano ancora gli stessi tacchi e sono buonissimi!...

I muricciuoli, un fico, un uccellino di Luigi Pirandello (1931): Non s'intende perché io mi muova tanto, perché mi renda così precaria la vita. Pare una smania senza ragione. Ma perché sono sempre pronto al definitivo. Non vi sembra naturale? Uno che ha dovuto creare: ore che passavano per tutti, vita che si sarebbe dovuta vivere, sciogliere, spendere, consumare, e invece no: gli servivano per fermarla, quelle ore: e ore, ore, per tutta la vita. L'ha presa sul serio: non ha fatto altro. Dover definire. Far bene, tutto, punto per punto. Impossibile lasciarsi dietro pentimenti. Definitivo. Questo è creare. E questo è vivere? La vita: creare, sì. Ma creare è far consistere: fermare: la morte.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per consumare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: consumate.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: cosa, cose, comare, coma, come, core, cure, care, osare, nume, sure.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: consumarne.
Parole contenute in "consumare"
are, con, mare, consuma. Contenute all'inverso: era, ram.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "consumare" si può ottenere dalle seguenti coppie: consumassi/massimare, consumi/mimare, consumai/ire, consumata/tare, consumatore/torere.
Usando "consumare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areata = consumata; * areate = consumate; * areati = consumati; * areato = consumato; * rendo = consumando; * evi = consumarvi; * resse = consumasse; * ressi = consumassi; * reste = consumaste; * resti = consumasti; * retore = consumatore; * retori = consumatori; * ressero = consumassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "consumare" si può ottenere dalle seguenti coppie: consumerà/areare, consumata/atre, consumato/otre.
Usando "consumare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = consumata; * erte = consumate; * erti = consumati; * erto = consumato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "consumare" si può ottenere dalle seguenti coppie: consuma/area, consumata/areata, consumate/areate, consumati/areati, consumato/areato, consumai/rei, consumando/rendo, consumasse/resse, consumassero/ressero, consumassi/ressi, consumaste/reste, consumasti/resti, consumate/rete, consumati/reti, consumatore/retore, consumatori/retori.
Usando "consumare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * mie = consumarmi; * tiè = consumarti; * vie = consumarvi; * massimare = consumassi; * torere = consumatore.
Sciarade incatenate
La parola "consumare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: consuma+are, consuma+mare.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "consumare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tic = consumatrice.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Ultimare, Finire, Compire, Terminare, Consumare; Il fine, La fine, Fine, Finimento - Si ultima ordinariamente per non più parlare della cosa e per isbrigarsene; vi si dà un'ultima mano e poi si lascia lì. Si finisce invece con un certo amore, con una diligenza che dà all'oggetto proprio quella finitezza che se non è perfezione, vi si accosta però di molto. Si compie per dovere, obbligo o necessità ciò che si era incominciato e intrapreso. Si termina conducendo a un punto voluto la cosa per cui si possa dire finita o lo paia, ma talvolta non è: il termine a cui si porta non è sempre l'apice o il sommo cui potrebbe raggiungere. Si consuma un sacrifizio, un’impresa che per essere rata e legale ha bisogno di certe formalità o condizioni. Consumare ha poi altri significati che però stanno sempre nella linea del ridurre a un ultimo termine: il consumare la vita, il tempo, le sostanze, è un dilapidarle senza pro ordinariamente. Il fine è usato in certi sensi che la fine non comporta. Qual è il vero fine dell'uomo? avere un fine, tendere a un fine; è come la logica conseguenza di questo. Sentire la fine di un discorso può dirsi; andare alla fine della pagina, del libro; fine onorata. Fine è dunque meglio usato per indicare scopo, meta o conseguenza. Finimento non ha altro senso che di cosa materiale; finimento da tavola; e il complesso degli arnesi che si mettono addosso ai cavalli da sella o da tiro dicesi finimenti. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Consumare - V. a. Toglier l'essere, Distruggere Ridurre al niente. Aff. a Consumere, da Sumo. Dant. Par. 12. (C) Ch'amor consunse, come Sol vapori. (Tom.) Cresc. 9. 39. Consumare quella callositade. E 5. 35. E 6. 85. Il vino… consuma l'umidità delle gingive. G. Villan. libr. II. c. 12. (Vian.) Molti fedeli cristiani distrussero e consumaro in Roma e in tutta Italia. Moral. S. Gregor. II. 14. Il fuoco di Dio cadde dal cielo, e toccò le pecore e i servi, e consumògli.

[Cont.] G. G. Prob. XIV. 328. La mattina si vedono (quei ragnateli) carichi delle dette stille, le quali insino che il sole non le consuma, son causa che noi vediamo tanta gran quantità di ragnateli.

T. L'incendio consumò gli edifizi.

2. Di ciò che si consuma per cibo o bevanda. Bocc. Introd. 25. (M.) Non d'ajutare i futuri frutti delle bestie e delle terre e delle lor passate fatiche, ma di consumar quelli che si trovavano presenti si sforzavano.

[Cont.] Roseo, Disci. mil. Lan. 159. v. Dar anco ordine che quelle (vettovaglie) che si truovano in campo non si consumino alla larga.

Bocc. Nov. 79. 11. (M.) Nè quanti sieno i confetti, che vi si consumano.

T. Prov. Tosc. 136. Prima di conoscere uno, bisogna consumare un moggio di sale.

[A.Con.] Consumare l'olio per risparmiare il sole (chi ne' sollazzi e ne' vizi fa di notte giorno, e poi di giorno notte).

T. Oraz. Nati a consumare il pane (non a cosa utile alcuna).

3. Dicesi altresì delle cose che o per uso, o per arte, o naturalmente vanno scemando a poco a poco la loro mole, o perdendo di lor perfezione. T. Certe cose consumansi senza logorarle, altre son logore e non ancora consumate. = Petr. son. 226. (C) Che poco umor già per continua piova Consumar vidi marmi, e pietre salde. Bellin. Disc. 1. 10. (M.) Ella (la lima) è uno strumento consumatore di quei corpi, intorno ai quali ella si adopera con la sua forza, ed il suo consumarli egli è un roderli con i suoi denti E 16. La ruota adunque stacca le parli del ferro, e staccandole consuma la sua grossezza.

[Cont.] G. G. Fort. XI. 205. Incamiciare la parte di fuori in maniera che possa difendere il tutto dalle pioggie, le quali dilavando il terreno a poco a poco lo consumerebbono. Leo. da Vinci, Moto acque, VI. 7. Dove l'acqua più si stringe, più consuma il suo fondo…, dove l'acqua più si stringe più si fa veloce.

[Cont.] E N. ass. G. G. L. VII. 169. Terminando nella parte di sotto (il ferretto) in un angolo, e posando sopra due sostegni di bronzo, acciò meno consumino pel lungo muovergli il settore.

[Cont.] E N. pass. Biring. Pirot. VII. 6. Secondo che il carbone si viene consumando e la materia a fondere, e dell'una cosa e dell'altra v'andarete ragiognendo per fino che arete messo in fusione tutta la quantità della materia che volete. Leo. da Vinci, Moto acque, III. 6. L'impressioni fatte dall'acqua infra l'aria si distruggono nel primo moto che esse fanno inverso la terra, perchè l'impeto si consuma nel moto naturale, che si genera nell'acqua infra l'aria. E 22. L'onda non può immediatamente terminare il suo moto e consumarsi.

T. Prov. Tosc. 292. La candela alluma, e se stessa consuma. (L'ingegno e la virtù spendono sè in bene d'altri. La fama costa.)

(Tom.) Consumare candele, scarpe, cappelli, vestiti.

T. Prov. Tosc. 286. È meglio consumare le scarpe che le lenzuola. (La fatica e il moto sono agli uomini sanità.)

T. Prov. Tosc. 346. Una macine di sotto ne consuma cento di sopra. (Quel che pare il soggetto e il più debole, la vince da ultimo sul sovrastante.)

T. Consumare le lastre. Fam. Passeggiare oziosamente.

4. Fig. T. Prov. Tosc. 43. Crudeltà consuma amore. Mach. Stor. 2. …Che forza alcuna non doma, tempo alcuno non consuma, merito alcuno non contrappesa. (Parla dell'amore di libertà.)

T. Le malattie, i vizi consumano la salute.

5. Per Tormentare. Dant. Inf. 11. (M.) Qualunque trade, in eterno è consunto.

6. Per Far morire, Uccidere. G. V. 2. 3. 1. (C) Molti santi monaci e religiosi da lui… furono martirizzati e consumati. E cap. 10. 2. Molti fedeli cristiani distrussero e consumarono.

7. Trasl. Dicesi dell'azione che fa alcuna passione sull'animo umano, quando per essa quasi vien meno. N. ass. Bocc. Nov. 27. 3. (C) Per non far lieta colei, che del suo male era cagione, di vederlo consumare.

E att. Dant. Inf. 7. (C) Consuma dentro te colla tua rabbia. Petr. canz. 8. 3. Acciocchè 'l rimembrar più mi consumi. E 19. 3. Che dolcemente mi consuma e strugge.

(Tom.) Consumarsi per dolore o per rancore lento, tormentoso, inquieto.

8. Consumar la fatica, il tempo, ecc., vale Impiegarsi di continuo in qualche cosa. Bocc. Nov. 8. 4. (C) A quel tempo soleva essere il lor mestiere e consumarsi la lor fatica in trattar paci. Lod. Mart. rim. Non ha pena chi muore, Ma chi consuma in pianti i giorni e l'ore. Cas. Lett. 60. Troppo migliore studio, e più laudabile, che consumare gli anni e l'età in procurarsi gradi, o roba… Franc. Sacch. Nov. 13. (Mt.) E così con gran paura e con grande affanno consumò tutta quella notte. [Giust.] Serdon. Stor. 4. 1. Mentre gli ambasciadori consumavano il tempo in dilazioni con somma diligenza disse che quell'ambasceria non aveva nè capo nè piedi.

[Cont.] G. G. Fort. XI. 188. Avremo tra queste linee una larghezza di braccia 13, delle quali quando noi saremo all'altezza di sette in otto braccia dal piano del fosso, la scarpa n'avrà consumato braccia undici e mezzo.

9. T. In senso mor. L'invidia, La rabbia, L'avarizia lo consuma.

E N. pass. Moral. S. Greg. 6. 16. (C) Per invidia si consumano della virtù altrui.

T. Consumarsi. Ass. Si consuma (per lo più per cagione mor.; sottinteso di dolore, di rabbia).

Att. Di dolore. T. Ho tanta afflizione al cuore che mi consuma.

10. Att. T. Consumare la vita. Ass. Struggerla in dolore.

T. Consumarla, coll'In, anco in occupazioni, in piaceri; Perderla senza consunzione.

11. Per Disertare, Emungere. Franc. Sacch. Nov. 69. (M.) Quando con questo giuoco ebbe consumato quasi ogni uomo…

E N. pass. Bocc. Nov. 7. 4. (C) E oltr'a ciò, consumarsi nell'albergo co' suo' cavalli.

12. T. Di sostanze o di viveri, Spenderle tutte o finirle bene o male, godendone o no. = Lasc. Cen. 1. nov. 4. 98. (Man.) Di poco tempo s'era dato all'alchimia, dietro alla quale consumato aveva gran parte delle sue sostanze. T. Ha consumato ogni cosa.

T. Consumare i danari. Dice più che Spenderli; spenderli non bene, e quasi finirli; ma Finirli è più ass.; e si può in un tratto e in breve, dove il Consumare d'ordinario è più lento. Senonchè si finiscono anche dopo virtuoso e penoso risparmio.

T. Consumare i danari in… Absumere pecuniam in scortis.

E detto di denari, per Spenderli semplicemente nelle occorrenze. T. Arch. St. A. II. 7. 16. Per Cecco ebbi fiorini 2 in grossoni 40, e' quali sono già quasi consumati. (Parla Giovanni delle Bande Nere.)

E ass. T. Prov. Tosc. 35. Chi non consuma, non rinnuova. (Detto agli avari: e abusato dai prodighi.)

13. [Cont.] Le persone e le cose impiegandole per un certo tempo in qualche lavoro od impresa. Cons. mare, 79. Il patrone ne fa ogni giorno spesa e salari ai marinari, e consuma la nave, e se medesimo.

14. T. Modo fam. di dimostrare affettata noncuranza d'alcuno, e usa anche tra innamorati. Non lo guardo per non lo consumare.

15. Consumare un paese, ecc. Disertarlo di vettovaglie. (Fanf.)

16. N. ass. G. V. 8. 92. (M.) Col detto martorio tutti ardendo, e consumando finirono la loro vita. S. Agost. C. D. 13. 23. Il corpo suo ch'avea bisogno di mangiare e di bere per non consumare di fame e di sete.

17. E N. pass. Venir meno, Finire. Dant. Par. 20. (C) E 'l giorno d'ogni parte si consuma. Cas. Son. 49. Luce inferma e lume, Ch'a leve aura vacille, e si consume.

18. [Camp.] Per Morire. Dant. Purg. 25. Se t'ammentassi come Meleagro Si consumò al consumar d'un stizzo, Non fora, disse, a te questo sì agro.

19. Fig. e N. pass. Per Morire consunto dall'afflizione. Boez. Varch. 2. 2. (M.) Affine che tu non ti affligga e consumi affatto.

20. Fig. Per Struggersi, Distemperarsi, Disfarsi. Bocc. Nov. 18. 10. (C) Della mia giovinezza v'incresca, la quale, come ghiaccio al fuoco, si consuma per voi. E nov. 18. 21. (Mt.) A' quali o sospiri per risposta dava, o che tutto si sentia consumare.

E col secondo caso. Vit. S. M. Madd. 86. (Mt.) Piangeva il Vangelista, che tutto si consumava del suo diletto fratello e maestro.

21. Per Desiderare ardentemente. Morg. 18. 188. (C) E' si consuma di dar nella rete; Però t'appiatta tanto ch'e' sie giunto. Lasc. rim. Io mi consumo di saperlo. E Gelos. 3. 11. Egli si consuma ch'io gli batta qualcosa nella testa. (Qui iron. per Egli muor di voglia.) Lasc. Spirit. 4. 2. La Maddalena… si consuma come il sal nell'acqua d'aver qualche ragguaglio.

22. [A. Con.] Consumarsi un'ala di fegato. Fam. Usare molta pena e fatica a ottenere un fine. Prima di ridurlo alla ragione mi ci son consumato un'ala di fegato.

23. T. Nel senso di Condurre al sommo, o Compire. Aff. all'aureo lat. Consummo. Da Summa. Per lo più d'opera che richiede parecchi atti, e sovente fatica. Si può compire in un atto solo o pochi, e agevoli. Ma nella consumazione comprendonsi più direttamente gli effetti. Quindi consumazione de' secoli. Vang. Tutto è consumato. – Ho consumata l'opera la qual mi desti, o Padre, ch'io faccia. – Qual segno sarà quando tutte queste cose comincerannosi a consumare?

(Tom.) D. 1. 2. E quale è quei che disvuol ciò ch'e' volle, E per nuovi pensier, cangia proposta, Sì che del cominciar tutto si tolle; Tal mi fec'io in quella oscura costa, Perchè pensando consumai la impresa Che fu nel cominciar cotanto tosta. (Ho preveduto col pensiero tutto ciò che potrebbe avvenirmi nell'atto di consumar questa impresa. Virg. Omnia praecepi.)

T. Quindi, Consumare un lavoro, un'impresa, saranno buone frasi: e così Consumare il matrimonio, ch'è senso particolare derivato dall'idea generale di consumare. = Bocc. Nov. 98. 23. (C) Quinci consumato il matrimonio,… Varch. Stor. 9. 222. Debba riavere i figliuoli, e consumare il matrimonio con madama Leonora sua moglie. [Tor.] Dat. Lep. 122.

T. Consumare il martirio.

T. Consumare il sacrifizio; e nel fig., e inteso della Messa.

T. Onde ass. Il celebrante ha consumato.
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Parole in ordine alfabetico: consumandone, consumandosi, consumandoti, consumandovi, consumano, consumante, consumarci « consumare » consumarlo, consumarmi, consumarne, consumarono, consumarsi, consumarti, consumarvi
Parole di nove lettere: constiate, consultai, consumano « consumare » consumata, consumate, consumati
Lista Verbi: constatare, consultare « consumare » contabilizzare, contagiare
Vocabolario inverso (per trovare le rime): calumare, inumare, raggrumare, sgrumare, esumare, riesumare, transumare « consumare (eramusnoc) » bitumare, piantumare, frantumare, accostumare, rappattumare, zumare, modanare
Indice parole che: iniziano con C, con CO, parole che iniziano con CON, finiscono con E

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