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Informazioni utili online sulla parola italiana «manifesto», il significato, curiosità, forma del verbo «manifestare», aggettivo qualificativo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Manifesto

Forma verbale

Manifesto è una forma del verbo manifestare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di manifestare.

Aggettivo

Manifesto è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: manifesta (femminile singolare); manifesti (maschile plurale); manifeste (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di manifesto (cartellone, locandina, cartello, tabellone, ...)

Utili Link

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Sarah Bernardt

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Informazioni di base

La parola manifesto è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. Divisione in sillabe: ma-ni-fè-sto. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).
Parole con la stessa grafia, ma accentate: manifestò.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con manifesto per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Il manifesto pubblicitario fu posizionato nella piazza del duomo.
  • Il "Manifesto del Partito Comunista" fu pubblicato a Londra nel 1848 e fu scritto da Marx ed Engels.
  • Manifesto palesemente la mia disapprovazione a quanto tu hai asserito!
Citazioni da opere letterarie
Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi (1994): Scrisse fra l'altro un manifesto ributtante: Guerra sola igiene del mondo.- Le fotografie ci mostrano un uomo con pose arroganti, i baffi arricciati e la casacca da accademico piena di medaglie. Il fascismo italiano gliene ha conferite molte, perché Marinetti He è stato un accanito sostenitore. Con lui scompare un losco personaggio, un guerrafondaio…».

Arabella di Emilio De Marchi (1888): — Partire. C'è una buona occasione. Guardi. — Essa presentò una lettera con un piccolo manifesto stampato. — Mio zio assicura che Vicentelli è un galantuomo e che il direttore è persona prudente. Ella non avrà che d'aiutarlo a tenere i conti della compagnia, e intanto si vedrà quel che si potrà fare. Ma bisogna partir subito sabato...

Il piacere di Gabriele D'Annunzio (1889): 29 settembre. ― Perché ha parlato? Perché ha voluto rompere l'incanto del silenzio ove l'anima mia si cullava senza quasi rimorso e senza quasi paura? Perché ha voluto strappare i veli vaghi dell'incertezza e mettermi in conspetto del suo amore svelato? Ormai non posso più indugiare, non posso più illudermi, né concedermi una mollezza, né abbandonarmi a un languore. Il pericolo è là, certo, aperto, manifesto; e m'attira con la vertigine, come un abisso. Un attimo di languore, di mollezza, e io sono perduta.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per manifesto
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: manifesta, manifeste, manifesti.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: manie, manto, mano, maie, mais, maso, mieto, misto, mito, mesto, aneto, anso, nesto, feto.
Parole contenute in "manifesto"
ani, est, ife, sto, mani. Contenute all'inverso: fin, fina.
Lucchetti
Usando "manifesto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * festone = manine; * totano = manifestano.
Lucchetti Riflessi
Usando "manifesto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ottano = manifestano; * ottava = manifestava; * ottavi = manifestavi; * ottavo = manifestavo; * ottante = manifestante.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "manifesto" si può ottenere dalle seguenti coppie: manine/festone.
Usando "manifesto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * aio = manifestai; * ateo = manifestate; * avio = manifestavi; * astio = manifestasti.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "manifesto" (*) con un'altra parola si può ottenere: * arno = manifestarono.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Manifesto, Annunzio, Avviso, Affisso, Notificazione - Differiscono tra loro secondo la importanza. Manifesto è generalmente per cosa di gran momento, e che si mette a notizia di tutti dalle autorità civili, e spesso dai capi di una nazione. - Annunzio è il semplice atto del porre una cosa a notizia del pubblico. - Avviso è quando tale atto si fa, perchè altri sappia come governarsi in certi casi. - Affisso è qualunque annunzio, avviso, ecc., stampato ed esposto sulle cantonate agli occhi del pubblico. - Notificazione è atto pubblico dell'autorità municipale, o dei prefetti, che mettono a notizia del pubblico cose spettanti alla loro amministrazione. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Manifesto, Aperto, Scoperto, Palese, Chiaro, Evidente, Pubblico, Notorio, Patente, Patano - Manifesta è la cosa quando vien detta e spiegata, e che non rimane più nascosta o segreta: le verità più necessarie e, dirò così, cardinali, sono per ordine providenziale a tutti manifeste: aperta, quando non è più chiusa o rinchiusa, ma che è per tutti accessibile: la scienza essoterica in prima, cioè ravvolta in simboli e misteri, è ora esoterica, vale a dire svelata ed aperta a chiunque vuol farne suo pro: scoperta, quando qualcheduno la svela, la ritrova, la scuopre: giuocare, fare, agire alla scoperta, vale senza malizia o cabala o altro sutterfugio. Chiaro, ciò che è per tutti visibile, intelligibile: evidente, ciò che non ammette dubbio e che da ognuno può conoscersi per vero e reale; palese, ciò che da tutti si sa o si può sapere; notorio, ciò che si sa da molti, o almeno da quanti è necessario perchè all'uopo ne facciano fede. Pubblica è la cosa su cui ognuno ha diritto: pubblico resta ciò che al pubblico si espone: pubblico è opposto a particolare, a privato. Chiaro un argomento; evidente un motivo, una ragione; palese un'accusa leale; notoria una circostanza interessante ed essenziale; pubblico un trattato, un'adunanza, una festa. Patente ciò che è così chiaro ed aperto che ognuno che non sia cieco può vedere, conoscere e capire. Patano è del linguaggio del popolo, e vale: patente ed evidente in sommo grado. Trovo nel dialetto piemontese una parola che ha molta relazione di suono e di senso con patano, ed è patanù (si pronunci l'ù alla francese) che vale bello e nudo, nudo affatto: e dicesi di persona, ed anche in traslato, della verità o d'altro simbolo o mito che nudo si possa raffigurare: ond'è che ragione, verità patana potrebbe valere verità, ragione così palese e scoperta da essere nuda d'ogni ornamento fallace e ingannevole. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Manifesto - Qui s'intende per la dichiarazione che fanno i principi, mediante un pubblico scritto, delle intenzioni in cui sono dando principio alla guerra o ad altre intraprese, e contenente i motivi ed i mezzi su cui basano i loro diritti e le loro pretese. L'origine di quei documenti non data da prima del secolo XIV. E il nome proviene dal cominciare di tali atti con le parole manifestum est (è manifesto ec.) [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Manifesto - Agg. Aff. al lat. aureo Manifestus. Palese, Pubblico, Noto. T. Opposto a Occulto. D. Par. 19. Dentro ad esso (mondo, Dio) Distinse tanto occulto e manifesto. (Verità evidenti e misteri. Qui a modo di Sost.) Vang. Non est occultum quod non manifestetur. = Bocc. Nov 19. (C) Diede assai manifesto segnale, ciò esser vero. E 35. 12. Ma poi a certo tempo divenuta questa cosa manifesta a molti, fu alcuno che compose quella canzone. Dant. Purg. 23. Per la cagione ancor non manifesta. Petr. Canz. 1. 6. part. I. E parlo cose manifeste e conte. E Son. 22. part. I. Altro schermo non trovo, che mi scampi Del manifesto accorger delle genti. Alam. Colt. 4. 92. Questa si vede a manifesta pruova, Ch'è più salubre all'uom dell'altre tutte. Ar. Fur. 16. 110. (M.) Riconosciuto a manifeste note.

T. Vang. Ordinò loro di non lo far manifesto. – Non sempre chi manifesta l'idea propria o un fatto, riesce a farli manifesti.

2. † Per Comune, Conosciuto. Cr. 5. 20. (M.) Il pero è arbore manifesto, e le sue diversitadi sono infinite.

[Val.] Per Pubblico. Pucc. Centil. 18. 29. Ciaschedun fosse menato in persona Nella piazza notoria e manifesta.

[G.M.] Per Conosciuto pubblicamente, dicesi di pers., in mal senso, per lo più. Briccone manifesto. – Ladri manifesti del pubblico danaro.

3. Per Visibile. Dant. Purg. 2. (Man.) Correte al monte a spogliarvi lo scoglio, Ch'esser non lascia a voi Dio manifesto. Ovid. Simint. 1. 12. La via èe alta, manifesta nel sereno cielo, e ha nome Lattea.

[Cont.] Mart. Arch. II. 2. Devono le scale principali esser manifeste a qualunque dentro alla prima porta entrasse.

[Camp.] † D. 1. 14. O vendetta di Dio, quanto tu dèi Esser temuta da ciascun che legge Ciò che fu manifesto agli occhi miei! E 2. 30. Tutto che 'l vel, che le scendea di testa, Cerchiato dalla fronda di Minerva, Non la lasciasse parer manifesta.

4. [Camp.] Per Intelligibile, Chiaro nella sua sentenza. D. 2. 6. Sarebbe dunque loro speme vana? O non m'è 'l detto tuo ben manifesto?

5. Di cose intell. T. D. Conv. 61. Se l'amistà s'accresce per la consuetudine, siccome sensibilmente appare, manifesto è che essa è in me massimamente cresciuta.

6. [Camp.] Farsi manifesto, per Palesare ciò che si pensa o si crede. D. 3. 24. Di' buon cristiano, fatti manifesto, Fede che è?

7. Mauifesto, è altresì sinc. del part. pass. Manifestato da Manifestare. [Camp.] D. 2. 26. Sì mi parlava un d'essi; ed io mi fora Già manifesto, s'io non fossi atteso Ad altra novità che apparse allora.

8. In forza d'avv. per Manifestamente. Aureo lat. Volt. Colt. 66. (C) E si vide manifesto trovarsi alcuni poggetti propinqui al mare, ne' quali le piante vengono più rigogliose. E 70. Lieva da capo, e poni da piè, perocchè egli si vede manifesto che l'ulivo gode d'esser rinnovato. Dant. Inf. 10. (M.) La tua loquela ti fa manifesto Di quella nobil patria natio,…

[Camp.] S. Gir. Pist. 62. E disse: Voi avete fatto occultamente, ma io farò manifesto. Com. Boez. III. Come sono le pietre e l'altre cose, alle quali non sono le operazioni così manifesto servienti allo appetito della salute e dell'essere. = Tass. Ger. 19. 76. (M.) E distinto e manifesto intese Come l'insidie al pio Buglion sien tese.

9. Trovasi usato avverb. anche In manifesto. Non com. S. Agost. C. D. l. 2. c. 26. v. 2. p. 93. (Gh.) Susurrando in segreto parole di virtù…, e frequentando in manifesto li incitamenti di nequizia… Medit. Vit. G. C. 64. Cotali rivelazioni non aveva in manifesto, ma in sogno. Libr. Cat. p. 161. § 25. Quello ch'hai provato essere buono, quello loda in manifesto.

[Camp.] Bib. Lev. 19. Non istare contro al sangue del prossimo tuo, ma in manifesto lo riprendi (publice) E Serm. 22. El silenzio, lo quale seguita poi, rappresenta quello tempo quando Cristo non andava in manifesto, perchè li Giudei cercavano di ucciderlo.

[T.] La voce col suono richiama l'immag. di Mano, e suol denotare certezza più o meno sicura con cui l'oggetto si dà a conoscere ai sensi o alla mente. Uno degli scrittori che più religiosamente osservavano la proprietà de' vocaboli, Virgilio, non dubita di dire Manifesto in lumine, congiungendo l'impressione del tratto e dell'occhio; come dire, tanto certo da quasi potersi toccare con mano; e anche il senso dell'occhio recasi al lato ed è provato che l'operazione della luce è dinamica. Così noi potremmo: Evidenza più o meno manifesta.

T. Manifesto dunque è più che Chiaro; però congiungesi Chiaro e manifesto, Ma non si invertirebbe Manifesto e chiaro. Cic. Cose tanto aperte e manifeste. – Anche Aperto è meno; perchè la cosa può essere aperta e non chiusa agli occhi, e non sì toccare con mano, e non apparire in tutta la luce.

Della mente. T. È manifesto al pensiero. – Prova manifesta. – Indizio. Filoc. 1. 32. La terra diede per diverse parti della sua circonferenza allegri e manifesti segni di futura vittoria agli abitanti.

Modo enf. Anco di fatti esteriori. T. Lett. Merc. Lucch. Egli è vero manifesto che a dì VI ottobre passato ricevei da F. M. Turchi in banco di ser I. Sancani ducati…

T. Il suo cuore mi è già manifesto. – Far manifesto l'affetto, l'intenzione. – Rendere manifesto, è meno di Fare; può dire l'intento senza il pieno effetto.

T. Ci si fa manifesta la cosa da sè, quasi personif.

T. Coll'agg. Manifesto colpevole.

T. Con partic. Cose manifeste da tale o tal segno. Dice meno che Per; onde sarebbe più pr.; Manifesto per prove non poche.

T. Col Quanto o col Come, non mai col Se. Diviz. Caland. 2. 1. Assai è manifesto quanto sia miglior la fortuna degli uomini che quella delle donne.
Manifesto - S. m. Polizza o Relazione di mercanzie che fanno i ministri della dogana o sim. (C) In altro senso il sost. è aureo lat.

[Cont.] Bandi Fior. XXVIII. 9. Ed alle porte di detta città si tenga un quadernuccio, nel quale uno de' cassieri descriva tutte le sete, e doppi, quali si sgabelleranno alle porte, descrivendo in chi dice il manifesto, o il padrone d'essi, con la quantità e qualità, donde viene…

[Cont.] Nel signif. marit. Bandi Fior. III. 125. Quei marinari e barcaroli, ancorchè di Stati alieni, che mancassero di fare detto manifesto, incorrino in pena della perdita della roba e legni sopra i quali è caricata. Casar. Spieg. Cons. mare, 55. Cartolario che è un libro volgarmente detto manifesto, in cui non scriverà se non il vero.

2. Si dice anche a Scrittura fatta da chicchessia per far pubbliche le sue ragioni, una sua impresa, un libro. (Fanf.) Bentiv. cit. dal Grassi in Guerra, § Pubblicare la guerra. (Gh.) Pubblicò egli adunque contro il re di Spagna la guerra, e con Manifesto acerbissimo procurò di concitare più fieramente gli fu possibile tutti i suoi sudditi a farla. Gigl. in Vocab. Cater. p. 39. lin. 2. È uno di quei testi a penna che promettemmo pubblicare nel nostro Manifesto degli Scrittori sanesi. T. Manifesto di librai. – Manifesto di soscrizione. – Promesse da manifesti. [Cont.] Fausto da Long. Duello, III. 1. Due essere le maniere di scrivere principalmente. L'una si dice manifesto, l'altra cartello. Questi due modi sono tra sè differenti. Che 'l manifesto s'indrizza a l'università de gli uomini per sgravarsi da imputazione generale o particolare contro autore incerto. Il cartello si mette fuori contro persona certa. E III. 5. Ho voluto mentire per lo presente manifesto qualunque persona abbia scritto, o fatto scrivere, una scrittura attaccata sul muro… del tal luoco.
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