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Informazioni utili online sulla parola italiana «scherno», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Scherno

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Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola scherno è formata da sette lettere, due vocali e cinque consonanti. Divisione in sillabe: schér-no. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con scherno per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Sono stato oggetto di scherno da parte dei miei colleghi di lavoro.
  • Paolo si è preso scherno di Francesco ma non ha fatto una bella figura.
  • Trovo veramente indecente nel vedere che c'è gente che si fa scherno dei più deboli.
Citazioni da opere letterarie
Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): Io non posso, in questi momenti di spietata sincerità, rimproverarvi. La colpa è in me: son troppo freddo per potermi veramente confondere con voi come l'amante con l'amata. Nel mio sorriso leggete lo scherno; nella mia stretta di mano c'è un pugno che freme. Anche l'umanità è dei violenti ed io non seppi né amarvi né battervi abbastanza.

Se questo è un uomo di Primo Levi (1947): Nella Buna imperversavano i civili tedeschi, nel furore dell'uomo sicuro che si desta da un lungo sogno di dominio, e vede la sua rovina e non la sa comprendere. Anche i Reichsdeutsche del Lager, politici compresi, nell'ora del pericolo risentirono il legame del sangue e del suolo. Il fatto nuovo riportò l'intrico degli odii e delle incomprensioni ai suoi termini elementari, e ridivise i due campi: i politici, insieme con i triangoli verdi e le SS vedevano, o credevano di vedere, in ognuno dei nostri visi, lo scherno della rivincita e la trista gioia della vendetta. Essi trovarono concordia in questo, e la loro ferocia raddoppiò.

Una voce di Federico De Roberto (1888): «La solitudine ed il silenzio mi circondano. Gli uomini fuggono il mio consorzio. Io sono diventato un oggetto di scherno e di pietà per i miei simili. Essi non ascoltano le mie parole, il vento dell'oblio le disperde come il turbine del tempo disperde via, l'uno dopo l'altro, i giorni irrevocabili….

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per scherno
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: schermo, scherni, schernì, scherzo.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: seno, cero, ceno.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: scherano.
Parole contenute in "scherno"
che.
Incastri
Inserendo al suo interno marò si ha SCHERmaroNO; con miro si ha SCHERmiroNO; con ivan si ha SCHERNivanO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "scherno" si può ottenere dalle seguenti coppie: scherma/mano, schermasti/mastino, schermatura/maturano, schermi/mino, schermirà/mirano, schermissi/missino, schermo/mono, scherzai/zaino.
Usando "scherno" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cosche * = corno; fosche * = forno; pesche * = perno; tosche * = torno; * noma = scherma; * nomi = schermi; fratesche * = fraterno; * nomino = schermino; * nomografia = schermografia; * nomografie = schermografie.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "scherno" si può ottenere dalle seguenti coppie: scherma/noma, schermi/nomi, schermino/nomino, schermografia/nomografia, schermografie/nomografie.
Usando "scherno" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: corno * = cosche; torno * = tosche; schernisse * = nisseno; * mano = scherma; * mino = schermi; * mono = schermo; * zaino = scherzai; * mirano = schermirà; * mastino = schermasti; * missino = schermissi; * nisseno = schernisse; * maturano = schermatura.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "scherno" (*) con un'altra parola si può ottenere: mai * = mascherino; * ivan = schiveranno.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Burla, Celia, Scherzo, Beffa, Scherno - Celia è quando alcuno, per semplice giuoco, dà ad intendere altrui qualche cosa che gli faccia piacere, o gli porta via qualche oggetto per restituirlo, o simili; ed è quasi sempre nel fatto. La Celia è sempre innocente e leggiera. - Burla è qualche cosa più; ed ha in sè l'idea di sopraffare l'altrui bonarietà. - Lo Scherzo sta in mezzo alla Celia ed alla Burla, ma anch'esso è sempre innocente. - Beffa è atto o parole, con le quali si mette in ridicolo altrui, ma senza troppa malignità: diviene Scherno, quando si vuole, non solo mettere in ridicolo altrui, ma che altri ne rida; e si fa con atti e parole di dispregio e piene di mal talento. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Uccellare, Sberteggiare, Sbertucciare, Dileggiare, Deridere, Schernire, Beffare, Sbertare, Berteggiare, Dare la berta, Fare uno sberto; Sgualcire; Scherno, Ludibrio - Uccellare è far cadere altrui in inganno, onde resti preso in qualche pania; ma più a cagione di burla che di vero danno: i vanarelli, i semplici sono quelli che più facilmente vengono uccellati. Sbertare è far le beffe in modo basso e triviale; è dire di bassi motti scherzevoli ma pungenti in uno e qualche volta ingiuriosi; berteggiare ne è il frequentativo; ed è più comune dell'altro; dice forse motteggio meno pungente; sberteggiare è forse più dispregiativo. Metto questi forse, questi modi dubitativi cioè, perchè a dir vero la differenza del più del meno in materie siffatte non dipende tanto dal vocabolo quanto dal tuono con cui vien detto e dalle circostanze di persona, di luogo, di merito ecc., che fanno più o meno pungente, più o meno grave la beffa. Dar la berta è affinissimo a berteggiare; se non che questo è più generico; quello invece è più speciale, ad hoc; si berteggia motteggiando, punzecchiando, burlando, nel conversare, anche a fine di solo innocente trastullo ed esercizio dello spirito sarcastico; si dà la berta su o per qualche difetto o debolezza nota della persona; e per farla dire, arrovellare, non potendo dal vero attacco difendersi o schermirsi. Fare uno sberto è atto più villano; manesco o d'atti sconvenevoli, sconci, o da persona ineducata. Dileggiare è, direi, come suona in parte il vocabolo, un deridere leggermente o per cosa leggera, o di leggieri. Beffare è più; le beffe sono offese reali; schernire è più ancora; gli scherni sono insulti: il beffare è da villano, da malcreato; lo schernire da malvagio animo, da uomo tristo e maligno.

« Maneggiando una cosa con poca cura la si sbertuccia. Cappello sbertucciato gli è più che sgualcito. Infatti sgualcire dicesi di cose più fine, come gale inamidate, vestiti di seta ». Meini. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Scherno - † SCHERNA, † SCHERNIA, e † SCHERNIE. S. m. e f. Lo schernire, Derisione con dispregio. Galat. 45. (C) È lo scherno un prendere la vergogna, che noi facciamo altrui, a diletto, senza pro alcuno di noi. E appresso: Le beffe si fanno per sollazzo, e gli scherni per istrazio, comecchè nel comune favellare, e nel dettare, si prenda assai spesso l'un vocabolo per l'altro. Bocc. Nov. 1. g. 5. Quasi per ischerno da tutti era chiamato Cimone. Pass. 33. Le quali gli uomini del mondo biasimano e fannone scherne. Mor. S. Greg. Questa scherna non fece in loro utilità di virtude alcuna… quelli s'approssima per queste scherne umane a Dio, il quale è conservato mondo dalle iniquità. G. V. 6. 76. 2. Tornati a Siena con sì piccolo aiuto, grande scherna ne fecero i Sanesi. E 7. 91. 2. I Pisani si partirono, facendo gran grida di rimprocci, e scherne de' Genovesi (il testo Davanz. ed altri testi a penna hanno schernie). Fr. Giord. Pred. 5. Le cattive cose non si mostrano se non per farne schernie. Lib. Am. G. Torn. 9. Se al postutto mi troverai non degno, fa' schernie di me, e fammi schernire a chi tu vuoli. Alleg. cap. 2. L'altrui detto non riprenderai, acciocchè a quello assemplo un altro non faccia schernie di te. Franc. Sacch. Op. div. 139. Questa corona gliela posono per ischerne. E nov. 33. Il frate predicatore nella passata novella fece scherne di un grande popolo. Fr. Giord. 194. (M.) Chi dicesse: Si hae fede, e egli non facesse l'opera che richiede la fede, parrebbe una schernie. E 1. 25. Se considerasse che cosa è la signoria del mondo, ella è una schernie. E 28. Non credono che orazione sia utile, e par loro una schernie. [Val.] Pucc. Centil. 24. 81. Facendosi di loro e beffa e scherna. [Camp.] Art. Am. II. Si dice che la lasciva fece scherne de' piedi (risisse pedes) del marito.

La cagione o il soggetto dello scherno. [Cors.] Bart. Grand. Crist. 22. (T. 2. p. 112.) Qui sono… gli sputi in faccia, e le percosse, e gli scherni di profeta bugiardo.

2. Per estens. Vinc. Mart. Rim. 12. (C) Avrei tutt'altre mie fatiche a scherno. Buon. Rim. 33. E i venti e le tempeste par che schive, E che di Giove i folgori abbia a scherno.

3. Trasl. Petr. Son. 137. part. I. (C) A ciascun remo un pensier pronto e rio, Che la tempesta e 'l fin par ch'abbia a scherno. T. Allegoria della nave, troppo continuata, che figura l'anima del P. e la vita.

4. [Val.] Vituperio, Cosa degna di dispregio con abbominio. Tesorett. 15. 109. E tengo grande scherna Chi dispende in taverna.

[T.] Gli Scherni son gli atti e le parole; lo Scherno è il sentimento che le muove o il vizio abit. o frequente. Le Beffe, perchè più espresse e sguaiate, e nella forma più triviali sogliono offendere più degli Scherni; ma lo Scherno, quanto più contenuto nell'apparenza, può essere più sprezzante; e può l'urbanità aggiungere alla malignità veleno. [Pol.] Bocc. Nov. 8. g. 10. Non curar delle beffe e degli scherni per soddisfare all'amico. Passav. 18. Farò beffe e scherno di voi. E 39. Costoro, che avemmo a vile, e de' quali ci facevamo beffe e scherno.

T. Per ischerno può darsi anco un titolo di lode; Fare cerimonie per ischerno. – Gesti, sogghigno, Grida, Titolo di scherno.

[Pol.] Bocc. Nov. 1. g. 5. Quasi per ischerno da tutti era chiamato Cimone.

T. Quello che alla fr. dicesi è una derisione, e fan da noi Una canzonatura, più gravemente direbbesi Gli è uno scherno, del non prendere che altri fa, come merita, sul serio la cosa. Certi sermoni in favore del Vangelo, da gente che a ogni tratto rinnega la carità evangelica, sono uno scherno. Non porta plur. in questo signif.

II. Con altri verbi. [Pol.] Chiabr. Vendemm. Parn. 3. Vostri assalti io prendo a scherno. T. Pigliare, stando alla diff. solita de' due verbi, è più fam.; ma, secondo i luoghi ora più grave, ora no. – Avere a scherno, dice piuttosto il sentimento o l'abit. maniera d'esprimerlo.

T. Fare uno scherno, per lo più dice l'atto; e coll'Uno porta Al dietro a sè; così Fare scherni a taluni.

III. Fig. T. Prov. Tosc. 138. Non comincia Fortuna mai per poco Quando un mortal si piglia a scherno e giuoco.

IV. T. L'uomo e la cosa sono lo scherno d'uno o più uomini, soggetto abit. o prolungato di scherno.

Tr. T. Quello che Hor. e altri Ventis ludibrium; nave o sim., È lo scherno de' venti.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: schernitrici, scherniva, schernivamo, schernivano, schernivate, schernivi, schernivo « scherno » scherza, scherzacci, scherzaccio, scherzai, scherzammo, scherzando, scherzano
Parole di sette lettere: schermo, schernì, scherni « scherno » scherza, scherzi, scherzo
Vocabolario inverso (per trovare le rime): rimodernò, rimoderno, ammodernò, ammoderno, ipermoderno, postmoderno, inferno « scherno (onrehcs) » odierno, salerno, perno, piperno, terno, materno, paterno
Indice parole che: iniziano con S, con SC, parole che iniziano con SCH, finiscono con O

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