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Informazioni utili online sulla parola italiana «apparenza», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Apparenza

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola apparenza è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: pp. Lettera maggiormente presente: a (tre). Divisione in sillabe: ap-pa-rèn-za. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con apparenza per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • In apparenza era tranquillo come al solito, ma mi ha confessato che sotto sotto era molto emozionato.
  • All'apparenza, le stelle sembrano essere contenute in una volta, come credevano gli antichi, ma sono distanti milioni di anni luce tra di loro.
  • Mai fidarsi dell'evidenza, a volte l'apparenza inganna.
Citazioni da opere letterarie
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): In mezzo a questo serra serra, non possiam lasciar di fermarci un momento a fare una riflessione. Renzo, che strepitava di notte in casa altrui, che vi s'era introdotto di soppiatto, e teneva il padrone stesso assediato in una stanza, ha tutta l'apparenza d'un oppressore; eppure, alla fin de' fatti, era l'oppresso. Don Abbondio, sorpreso, messo in fuga, spaventato, mentre attendeva tranquillamente a' fatti suoi, parrebbe la vittima; eppure, in realtà, era lui che faceva un sopruso. Così va spesso il mondo... voglio dire, così andava nel secolo decimo settimo.

Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello (1926): E queste carraie qua, tra siepi nere e muricce screpolate, che su lo strazio dei loro solchi ancora stanno e non vanno. E l'aria è nuova. E tutto, attimo per attimo, è com'è, che s'avviva per apparire. Volto subito gli occhi per non vedere più nulla fermarsi nella sua apparenza e morire. Così soltanto io posso vivere, ormai. Rinascere attimo per attimo. Impedire che il pensiero sì metta in me di nuovo a lavorare, e dentro mi rifaccia il vuoto delle vane costruzioni. La città è lontana. Me ne giunge, a volte, nella calma del vespro, il suono delle campane.

Malombra di Antonio Fogazzaro (1881): «Altra novità: abbiamo a Palazzo un principe nero. Ti parlerò di lui; un tema che potrà forse conciliarmi il sonno, fermare la mia penna che va e va come punta da una tarantola. «Nero, prima di tutto, sì, lo è molto, tranne forse ai gomiti della redingote; principe, no, in nessun modo. È un piccolo borghese, in apparenza. Lo chiamo — principe nero — per il suo contegno chiuso di personaggio misterioso.
Proverbi
  • L'apparenza inganna e lo specchio mente.
  • L'apparenza inganna.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per apparenza
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: apparenta, apparenze.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: appena, apre, apra, arena, area, para, panza, pena, rena.
Parole contenute in "apparenza"
app, are, par, pare, appare. Contenute all'inverso: era, rap, nera, rappa.
Intarsi e sciarade alterne
"apparenza" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: apre/panza.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Apparenza, Appariscenza - Apparenza è tutto ciò che si mostra ai nostri occhi sotto una forma o aspetto, che nella sostanza è spesso un'altra, onde il comune dettato: « L'apparenza inganna. » - Appariscenza è quell'aspetto di bellezza che si scorge nella persona o in opera d'arte, il quale spesso scema di pregio ai nostri occhi, guardandola minutamente. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Apparenza, Sembianza, Aspetto, Mostra, Appariscenza - L'apparenza è ciò che pare e talvolta non è. Sembianza è ciò che l'oggetto pare veramente essere, e ciò in che somiglia ad altri congeneri. L'aspetto c'inganna meno dell'apparenza, è l'esterno vero delle cose. La mostra ha un po' d'artifizio, ci mette l'oggetto nel suo più bel punto di vista: mettere in mostra, in bella mostra: mostra in qualche dialetto si chiamano le merci che i negozianti dispongono con arte al di fuori delle loro botteghe. Appariscenza vuol significare un certo lusso esteriore, un certo spicco della bellezza e più delle forme che d'altro. [immagine]
Illusione, Apparenza, Delusione, Chimera - L'illusione è una vaga apparenza dalla quale godiamo, in certo modo, di essere ingannati: ma tutte le cose hanno un'apparenza, concordante o no col loro vero essere; e ognuno sa che dall'apparenza non si deve giudicare; ond'è che se questa c'illude, la maggior colpa è la nostra. Delusione è ogni illusione perduta. Le delusioni cominciano ai ventiquattro, ai ventotto, ai trent'anni: abbiamo da riputare felice o infelice colui per cui cominciano più tardi? chi sa! Le chimere, una chimera, sono illusioni partorite interamente dalla fantasia, e in cui nulla è di vero: chimera il bene che si spera dagli uomini; chimere i piaceri della vita, le vanità; chimera l'orgoglio più d'ogni altra cosa, e tutto ciò che desso a fare ci porta. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Apparenza - e † APPARIENZA. [T.] S. f. Aspetto esteriore dell'oggetto, qual si vede alla prima.

† Come Atto dell'apparire in gen. è antiquato. [Camp.] Omel. S. G. Gris. 57. Espettanti (aspettanti) la beata speranza ed apparenza del Salvatore nostro Jesù Cristo.

2. Ma nel seg. comincia già a farsi vivo, approssimandosi all'idea d'aspetto. [Val.] Bart. Simb. 359. Questo era il tristo effetto della trista apparenza di quella nave (che vedevasi spuntare lontano), che, sol veduta, annunziava novelle infauste. = Bocc. Nov. 36. 9. (C) Una veltra nera come carbone, affamata e spaventevole molto nell'apparenza. Franc. Sacch. 75. La strutta e dolorosa apparenza del suo ambasciatore. Bocc. Nov. 13. 24. [Giust.] G. B. Gell. 72. Del governo de' corpi vostri non vo' io dire cosa alcuna, perchè l'apparenza stessa, i panni e molte altre cose fanno conoscere manifestamente quegli uomini che… = Stor. Pist. 170. (C) Nella sua apparienza parea molto savio.

T. Uomo di buona apparenza, Cosa che ha buona apparenza. – Persona o Cosa di bella apparenza, può anche denotare l'aspetto di bontà, utilità, convenienza, bellezza; al quale poi si conformi il fatto e l'uso.

T. Così: Mostrare buona apparenza può non essere segno mendace.

3. (Rosm.) Più comunem. Apparenza,… Oggetto che apparisce al senso, o all'imaginazione, o all'intendimento; a cui non corrisponde la cosa reale in se stessa. Dice insomma più l'impressione che altro. – Contrapponesi a Sostanza, Realtà, Fatto, Effetto, Intrinseco, Verità.

T. Prov. Tosc. 120. Altre cose in sostanza, altre in apparenza. Trinc. Agric. 323. Restano (le piante degli agrumi) solamente adacquate in apparenza, ma non in sostanza. Lab. 264. Avendo tu il viso (vista), come gli altri, più diritto all'apparenza che all'esistenza. Prov. tosc. 121. L'apparenza inganna.

T. Apparenza falsa, bugiarda, infida; fedele, verace.

T. Badare all'apparenza, Fidarvisi, Appoggiarsi ad essa.

T. Ammir. Stor. 3. 539. Pensando le cose per quel ch'elle vagliono, non ci lasceremo abbagliare dall'apparenza.

T. Mostrare, Avere tale o tale apparenza; può denotare il mero estrinseco, con poca realtà, cioè con altra realtà da quella che credesi di vedere. Accoppiasi e ad aggiunto, e alla partic. Di con un Agg. e con un Sost.

T. Apparenza splendida. – Ha apparenza di sanità, di bontà. – Ha apparenza di buono.

Congiungesi a varie partic. T. Bello d'apparenza; dice più che In apparenza; dice che l'apparenza è quasi tutto.

T. Forte nell'apparenza; determina meglio che In.

T. Con apparenza di forza; denota che l'apparenza è il mezzo che pare adoperato apposta a illudere o a ottenere l'intento.

T. All'apparenza direbbesi, e sim., sottint.: a giudicare. L'apparenza è quasi la norma.

T. Targ. Asfiss. 334. Accidenti di gocciola, tanto forti che riducono l'uomo secondo tutte le apparenze morto.

Altro accoppiamento. T. Bart. Dan. Con una tal'arte in apparenza senz'arte.

4. Segnatam. delle cose corporee. T. Sassett. Lett. 125. S'e' fu caso il trovarsi le nuvole in disposizione tale, che ogni nube avesse fatto quell'apparenza, o che pure ella fusse affezione della luna, non so. [Cam.] Magal. Lett. fam. part. 1. lett. 1. p. 8. Agrumi che dopo essersi mostrati gialli l'inverno, ritornan verdi la primavera, perdendo con quel primo troppo sollecito colore ogni apparenza della loro bugiarda maturità.

T. Vallisn. Op. 1. 276. S'accostano tutti costoro nell'apparenza esterna ed interna, ma però, attentamente disaminati, si scoprono in tutte le lor particolari strutture e proprietà. Stef. Marchionn. Istor. 8. 171. (Il braccio) di legno, colorato ed acconcio per modo, che braccio vero significava sua apparenza.

T. Apparenza sana, allegra. – Apparenza di vita.

Segn. Stor. 2. (C) Rappresentare un'apparenza d'un vero fatto d'arme.

T. D'altro senso che la vista. [Cam.] Salvin. Disc. 1. 111. Possedendo esse manco di sale e di fuoco, che gli altri, più saporosi sì, ma men salubri; in apparenza di spegnere non accendono, ma con verità domano la sete.

5. Di fatti e opere umane. T. Bemb. Stor. 8. 19. M. F. Cappello mandarono in apparenza per ambasciatore a Massimiliano, in effetto a fine di parlare a messer Leonardo da Dressano. = Borgh. Vinc. Op. 2. 20. (Gh.) Questo può ben parere in una prima apparenza alcuna cosa; ma in effetto, considerandola più dappresso, non sarà nulla. T. Sansov. Conc. Polit. I governanti seguitino più la sostanza che l'apparenza delle cose, misurandole più colla prudenza che con la volontà, e non prestando molta fede a se medesimi.

6. Di cose intell. Varch. Lez. Dant. Pros. var. 1. 419. (Gh.) Il parere de' quali, ancora che nella prima vista abbia non so che d'apparenza e sia mosso da sdegno non forse del tutto biasimevole, è nondimeno, a chi più addentro risguarda, non solo falso, ma empio. T. Giudicare secondo l'apparenza, accenna d'ordinario a un oggetto, o a una specie d'oggetti determinati; più che Secondo apparenza. – Secondo le apparenze, denota più chiaro che Le apparenze non sono conformi alla verità delle cose.

Gal. Sist. 437. (C) Non si può negare che il vostro discorso non sia ingegnoso ed abbia assai del probabile; dico però probabile in apparenza, ma non già in sostanza e realtà.

T. Non c'è apparenza di vero, dice che Del vero non c'è nemmeno l'apparenza che possa ingannare. Ma d'una cosa non c'essere nemmeno l'apparenza, può dire che Non ce n'è, o Non ne resta traccia sensibile: e allora Apparenza non ha senso contr. di Realtà.

7. Segnatam. di cose mor. Fav. Esop. S. 27. (C) Superbi Spirituali, che per apparenza di opere di onestà, ed arroganza di mente, credendo… T. Bottar. Dion. Ambiz. volg. 22. I finti, i raggiratori e i cristiani d'apparenza.

[Giust.] Cecch. Diam. 1. 2. Tali uomini son tutti prospettive, tutti apparenze, e tutti borie.

T. Presentarsi in apparenza di amico. – Ingannare sotto le apparenze dell'amicizia. – Sotto apparenza di libertà, tiranneggiare; Sotto apparenza di religione, corrompere.

T. Aver le apparenze di tale o tal pregio, dice sempre il contr. del pregio vero: più gravemente che Averne l'apparenza. Ma Averne apparenza, senza l'art., può intendere che anco la sostanza ci sia.

T. Salvar l'apparenza, Operare con tale cautela che il bene o il conveniente, che forse non è in fatto, paja esserci. Sansov. Conc. polit. Dove… (i principi) veggono qualche utilità futura, si scordano ogni amicizia, s'acqueta ogni sdegno, e si fa poco conto d'ogni fratellanza, o parentela, e pretermettesi ogni rispetto, purchè vi sia qualche poco di colore di onestà, che basti a salvare l'apparenza.

T. Fare una cosa, o le cose, per apparenza, dice intendimento d'ingannare o di illudere.

T. Per l'apparenza, può valere che si fa per vanità, per comparsa.

8. Nella locuz. Per apparenza, e in altre, intendesi, dunque, talvolta anche Mostra, Comparsa. Se non che la Mostra può farsi anco conforme al vero e più modesta del vero; o per vanità e boria; non per illudere altri e sè. T. In senso sim. potrebbesi: Fare a apparenza, a mera apparenza; sarebbe men grave che Per, con meno intenzione d'illudere. [Giust.] G. B. Gell. 197. Studiano solamente per apparenza.

[Val.] Ricciard. Fortig. 8. 70. Vuol che salga sui merli, e lì stia ferma Per apparenza, e per mostrare in vista, Che di soldati è la città provvista. = Esop. Cod. Fars. Fav. 37. p. 106. (Gh.) Per questa mosca si può intendere ciascuno Spirituale religioso e vanaglorioso che fa rumore e grande apparenza di sue piccole operazioni. Vit. SS. Pad. 1. 179. (C) Fav. Esop. S. 93. Per lo bene s'intende l'apparenza e superbia temporale. Dant. 3. 29. (Gh.) Voi non andate giù per un sentiero Filosofando; tanto vi trasporta L'amor dell'apparenza (del comparire da più) e 'l suo pensiero.

Può dire Comparsa, anche in buon senso. Lab. 116. (Man.) Oltre a quello che la natura ha loro (alle donne) di bellezza e d'apparenza prestato, con mille unguenti e colori…

T. Perdere, Acquistare apparenza, Rendersi più o meno notabile o piacente. = Barber. Docum. 111. 8. (Gh.) Libri d'aver più ti sforza corretti che begli o d'apparenza.

T. Cosa d'apparenza, può essere anco in senso non tristo, sottint. buona, bella, conveniente.

T. Senz'apparenza, può dire che L'oggetto non è appariscente; e può dire che L'uomo opera, La cosa si fa senza smania di comparire.

T. Così nel pl.: È un signore che vive senza tante apparenze, Non ama le apparenze. = Bocc. g. 8. n. 9. v. 7. p. 199. (Gh.) I nostri cittadini (Fiorentini) da Bologna ci tornano… co' panni lunghi e larghi, o con gli scarlatti e co' vaj, e con altre assai apparenze. Franc. Sacch. Rim. 53. (Man.) Orrevol visse in apparenze e doni. T. In questo senso, e anco in altri: Fare troppe apparenze, dice, l'arte e l'affettazione.

9. † Vale anco semplicem. Maggiore evidenza. [Cors.] D. 3. 14. Questo splendor che già ne cerchia (noi, anime beate), Fia vinto in apparenza dalla carne Che tutto dì la terra ricoverchia (quando risorgeranno i corpi sepolti, risplenderanno più che questa luce, la quale ora li fa visibili a noi). E 6.

Ma dell'evidenza intell. è assai più usit. Magal. Lett. scient. 189. (C) Debbe anche a' suoi occhi aver qualche apparenza di ragionevole. [Cam.] E Lett. At. 1. 112. Orsù io fo conto, che voi mi replichiate adesso queste medesime cose, perchè così l'argomento ha una assai buona apparenza. = Plut. Op. 4. 171. (C) Or non vi pare che questa ragione d'Aristotele abbia grande apparenza?

T. Ha contro sè tutte le apparenze. Le circostanze che appariscono, lo condannano (e potrebbero essere tutte vere, ma anche no).

10. T. Siccome in ant. Parvenza (D. 3. 14.), secondo l'anal. del gr. Φαινόμενον, Oggetto reale che apparisce; così pare che sia nel Magal. Lett. scient. 67. Se Aristotele avesse vedute l'innumerabili apparenze osservate da Ticone. E ciò direbbe rettamente il contr. di quel che dicono gli Idealisti; cioè che Le cose sono mere apparenze; che anzi Le stesse apparenze son cose mal giudicate dagli uomini; ma fin nel torto giudizio è l'istinto e la prova della reale verità. Galil. Sist. 324. Render le ragioni di apparenze tanto grandi ne' corpi celesti.

[Cont.] G. G. L. XVI. E giacchè queste apparenze sono tanto sensibili, non vi è dubbio che applicandosi diligenti osservatori si potrà notare quanto sia vero l'avvicinamento e discostamento della luna dalla terra. E XXIII. Per tutti questi rincontri l'apparenze, che si osservano nelle macchie, puntualmente rispondono all'esser loro contigue alla superficie del sole. E XXXII. Da questa apparenza non si può altrimenti inferir codesto, se non supposto che la terra stia immobile mentre la pietra discende.

[Cont.] Quindi Aspetto, nel quale si vedono gli oggetti, che è molteplice nelle statue ed altri solidi, un solo nei disegni. Vas. Pr. La pittura, per essere spianata con semplicissimi lineamenti di pennello, e non avere che un lume solo, non mostra che una apparenza sola.

(Fis.) [Gher.] Apparenze elettro-chimiche. Diconsi così li svariatissimi speciosi colori iridati, che addimostrano la esistenza di veli o strati sottilissimi di materie deposti ed impressi su lastre metalliche per virtù di correnti elettriche, secondo un processo ed un'arte di Metallocromia inventata dal Nobili; apparenze da non confondersi colle Macchie di Priestley (prodotte su lastre simili da forti scariche elettriche), comunque vi siano le sue analogie.
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