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Informazioni utili online sulla parola italiana «beffa», il significato, curiosità, forma del verbo «beffare», sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Beffa

Forma verbale

Beffa è una forma del verbo beffare (terza persona singolare dell'indicativo presente; seconda persona singolare dell'imperativo presente). Vedi anche: Coniugazione di beffare.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola beffa è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: ff. Divisione in sillabe: bèf-fa. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con beffa per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • La beffa è arrivata all'ultimo minuto con un autogol del terzino.
  • La beffa di tutta la storia fra i due innamorati è che si lasciarono e presero strade differenti.
  • Come si suol dire, oltre al danno anche la beffa e questo è proprio l’esempio lampante.
Citazioni da opere letterarie
Il vecchio della montagna di Grazia Deledda (1920): Non disse altro, non insultò, non scacciò Basilio, come questi temeva; non mostrò alcun rancore, non nominò mai più la cugina. Ma Basilio da quel momento s'accorse d'essere trattato con beffa continua, con ostentata compassione, con mal celata diffidenza. E se ne sentì umiliato, e tentò anche d'andarsene, cercando segretamente un altro padrone; ma nessuno gli offrì le condizioni vantaggiose che godeva presso i Carta; ed ora egli aveva bisogno di guadagnar molto, d'accumulare e nascondere il suo denaro. Da più mesi non mandava un centesimo alla sua povera madre.

Seta di Alessandro Baricco (1996): Il villaggio incominciò a brulicare come un formicaio impazzito: tutti correvano e gridavano, guardavano in alto e inseguivano quegli uccelli scappati, per anni fierezza del loro Signore, e ora beffa volante nel cielo. Hervé Joncour uscì dalla sua casa e ridiscese il villaggio, camminando lentamente, e guardando davanti a sé con una calma infinita. Nessuno sembrava vederlo, e nulla lui sembrava vedere.

Notizie del mondo di Luigi Pirandello (1901): La frode è inevitabile, Momo, perché necessaria è l'illusione. Necessaria la trappola che ciascuno deve, se vuol vivere, parare a se stesso. I più non l'intendono. E tu hai un bel gridare: – Bada! bada! – Chi se l'è parata, appunto perché se l'è parata, ci dà dentro, e poi si mette a piangere e a gridare ajuto. Ora non ti pare che la crudeltà sia di questa beffa che fa a tutti la vita? E intanto dicono ch'è mia, solo perché io l'ho preveduta. Ma posso mai fingere di non capire, come tanti fanno, la vera ragione per cui quello ora piange e grida ajuto, e mostrare d'esser cieco anch'io, quando l'ho preveduta?

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per beffa
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: beffe, beffi, beffo, biffa, buffa.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: ceffi, ceffo.
Con il cambio di doppia si ha: becca, bella, benna, berrà, betta.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: beffai, bleffa.
Antipodi (con o senza cambio)
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: caffè, gaffe, raffe.
Parole con "beffa"
Iniziano con "beffa": beffai, beffano, beffare, beffata, beffate, beffati, beffato, beffava, beffavi, beffavo, beffammo, beffando, beffante, beffanti, beffarci, beffarda, beffarde, beffardi, beffardo, beffarmi, beffarsi, beffarti, beffarvi, beffasse, beffassi, beffaste, beffasti, beffarono, beffatomi, beffatore, ...
Contengono "beffa": sbeffare.
»» Vedi parole che contengono beffa per la lista completa
Lucchetti
Usando "beffa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: tube * = tuffa; * aera = befferà; * aero = befferò; * aerai = befferai; * aerei = befferei; * aiate = beffiate.
Lucchetti Riflessi
Usando "beffa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * affare = beare; * affino = beino; * afflato = belato; * affretta = beretta.
Lucchetti Alterni
Usando "beffa" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: beffi * = fifa; tuffa * = tube; * anoa = beffano; * area = beffare; * atea = beffate; * ardea = beffarde.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "beffa" (*) con un'altra parola si può ottenere: * li = bleffai; * eri = befferai; * limo = bleffiamo; * lite = bleffiate; seggi * = sbeffeggia.
Rotazioni
Slittando le lettere in egual modo si ha: loppi.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Burla, Celia, Scherzo, Beffa, Scherno - Celia è quando alcuno, per semplice giuoco, dà ad intendere altrui qualche cosa che gli faccia piacere, o gli porta via qualche oggetto per restituirlo, o simili; ed è quasi sempre nel fatto. La Celia è sempre innocente e leggiera. - Burla è qualche cosa più; ed ha in sè l'idea di sopraffare l'altrui bonarietà. - Lo Scherzo sta in mezzo alla Celia ed alla Burla, ma anch'esso è sempre innocente. - Beffa è atto o parole, con le quali si mette in ridicolo altrui, ma senza troppa malignità: diviene Scherno, quando si vuole, non solo mettere in ridicolo altrui, ma che altri ne rida; e si fa con atti e parole di dispregio e piene di mal talento. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Baia, Burla, Beffa, Celia, Scherzo, Motteggio - « Baia oggidì non s'usa se non nella frase dare la baia, che è un burlare taluno schiamazzandogli dietro (quasi abbaiando, dice Tommaseo), o per estensione, burlando forte, per vedere se arrabbia. Beffa è più grave (e più grossolano e più insultante), e nel far le beffe, nello sbeffare è non so che di più amaro; è l'orgoglio misto con l'odio. La burla è meno acerba, ma può essere grave talvolta negli effetti; e c'è delle burle che costano. Il sostantivo s'usa sempre parlando di fatti o d'atto: il verbo burlare è di atti e di motti. Celia anch'esso è d'atti e di parole; ma sempre innocente o leggera. Scherzo, al pari di burla, può aver senso e leggerissimo e grave. E d'un'arme da fuoco, d'una malattia, d'un nemico, si dice che vi fa un brutto scherzo. Motteggio, come il vocabolo suona, è di mere parole, e ha del pungente più che non porti la celia ». Gatti. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Beffa - e BEFFE. (Nel pl. Beffe e † Beffi.) S. f. Burla, Scherzo, fatto con più o men arte; Dileggiamento. T. La Beffa può essere leggera, ed è sempre estrinseca; lo Scherno è una beffa insultante che significa l'interno disprezzo. Si può beffare senza schernire. Suono imit. = Bocc. Nov. 11. 1. (C) Spesse volte, carissime donne, avvenne che chi altrui s'è di beffare ingegnato, e massimamente quelle cose che sono da reverire, sè colle beffe, e talvolta col danno, s'è solo ritrovato. E Nov. 60. 6. Seco proposero di fargli di questa penna alcuna beffa. Dant. Inf. 23. I' pensava così: questi per noi Sono scherniti, e con danno e con beffa Sì fatta, ch'assai credo che lor noi.

Bocc. g. 7. tit. (C) Sotto 'l reggimento di Dioneo si ragiona delle beffi, le quali,… E g. 3. n. 3. (M.) Io intendo di raccontarvi una beffe che fu da dovero fatta da una bella donna… [Val.] Bart. Simb. 439. Egli con ciò divenne oggetto delle beffi, e argomento de' motti di più d'uno. E 449. Ben grandi sarian le beffi che si farebbon di Plinio.

2. Cosa di niuna stima. Bocc. Nov. 21. 12. (C) Tutte l'altre dolcezze del mondo sono una beffe a rispetto di quella, quando,…

3. Andare da beffe o da beffe e riso. Essere checchessia da farne beffe, riso, burla, da recarsela in baja, da pigliarsi in giuoco. Bern. Orl. 53. 48. (Gh.) Pugna e percosse tuttavia gli mena: Da beffe quella festa non andava. E 35. 27. La cosa non andrà da beffe e riso.

4. Avere a beffe. Beffarsi. Fav. Esop. 8. (Mt.) (Test. Riccard.) Dice parole, ond'elli hae a beffe.

5. Fare o Farsi beffe d'alcuno o d'alcuna cosa vale Non istimare, Non apprezzare, Non curare alcuno o alcuna cosa. Bocc. Nov. 77. 63. (C) Mai di niuno uomo ti farai beffe. Amet. 56. Sig. Viagg. Sin. 32. (M.) E questo fanno, perchè altri non faccia beffe di loro. Fir. Trin. Fattene beffe: e' son pur tutti d'un pelame. E altrove. T. S. Cat. Lett. Se ne fa beffe del mondo e di tutte le delizie sue. = Malm. 2. 3 (M.)

[Val.] Arrighett. Avvers. Fort. 26. Il vipristello fa beffe la notte col suo canto degli altri uccelli.

[Val.] Detto anche di cose. Frescob. Viagg. 71. Ma perchè la cocca era nuova e grande, parea si facesse beffe del mare.

6. Far fare beffe di sè. Farsi far beffe, Farsi beffare, schernire, cuculiare. Bocc. Filoc. v. 1. l. 3 p. 335. (Gh.) Vuoi far fare beffe di te? Rattempera il tuo dolore;… Castigl. Corteg. 1. 50. Usandole (le parole antiche toscane), oltre al far fare beffe di sè, darebbe non poco fastidio a ciascun che l'ascoltasse.

7. Far le beffe, d'offesa conjugale. T. Salvin. Pros. rim. 220.

8. T. Beffa, ass., senza dire di chi nè di che. Chi troppo loda, spesso si fa beffe.

T. Talvolta non è l'atto proprio del beffare, ma è il far cose che pajono avere intenzione di scherno. Invocare i consigli, e poi non dare retta, gli è un farsi beffe.

9. Lasciare col danno e colle beffe alcuno. Abbandonarlo dopo che quegli fu danneggiato e deriso. Bocc. g. 8. n. 6. (Mt.) Li quali… lasciaron Calandrino col danno e colle beffe.

10. [Val.] Ricevere la beffe. Esser beffato. Fr. Sacchett. Nov. 187. Quando il beffatore dal beffato riceve la beffe.

11. Rimanere il danno e le beffe ad alcuno per Rimanere, Restar quello danneggiato e beffeggiato. Bocc. g. 6. n. 3. (Mt.) Il che poi sappiendosi per tutto, rimasero al cattivo uomo il danne e le beffe.

Dicesi anche Rimanersi colle beffe e col danno. Varch. Suoc. a. 4. s. 6. p. 104. (Gh.) Non vorrei però che la fortuna facesse delle sue, e rimanermi co'le beffe e co'l danno.

12. Ritornar la beffa sopra il capo ad alcuno. Credendo beffeggiare, restar beffeggiato. Bocc. g. 8. n. 7. (Mt.) Alla quale la sua beffa presso che con morte, essendo beffata, ritornò sopra il capo.

13. Da beffe. Post. avverb., vale Per beffe, Per ischerzo, Per giuoco, ed è contrario di Davvero. G. V. 8. 70. 2. (Mt.) Sicchè 'l giuoco da beffe avvenne col vero, come era ito il bando.

T. Prov. Tosc. 226. Chi lavora da beffe (non sul sodo), stenta daddovero.

14. [Val.] Da beffe, usato a guisa di nome, La burla. Ant. Pucc. Centil. 41. 99. Così il da beffe tornò daddovero.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: beerò, beethoveniana, beethoveniane, beethoveniani, beethoveniano, befana, befane « beffa » beffai, beffammo, beffando, beffano, beffante, beffanti, beffarci
Parole di cinque lettere: becco, beerà, beerò « beffa » beffe, beffi, beffo
Vocabolario inverso (per trovare le rime): caraffa, graffa, aggraffa, giraffa, arraffa, contraffà, staffa « beffa (affeb) » bleffa, biffa, sniffa, riffa, tariffa, griffa, controgriffa
Indice parole che: iniziano con B, con BE, parole che iniziano con BEF, finiscono con A

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