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Informazioni utili online sulla parola italiana «dispetto», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Dispetto

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia

Informazioni di base

La parola dispetto è formata da otto lettere, tre vocali e cinque consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: tt. Divisione in sillabe: di-spèt-to. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con dispetto e canzoni con dispetto per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Per cortesia, non farmi il dispetto di venire da solo al ricevimento di domani sera. Porta anche tua moglie!
  • Ti avevo chiesto di farmi un favore, ma tu non l'hai fatto per dispetto!
  • A dispetto di quanto proposto dall'amministrazione, decisi di andare comunque in ferie.
Citazioni da opere letterarie
Tre croci di Federigo Tozzi (1920): Il Valentini gli disse: — Bella vita, sempre a sedere! — Lo so! Me la invidia anche lei? — Io? No, da vero. Anzi, ci ho piacere. — E io campo da signore per dispetto a quelli che mi vorrebbero vedere mendicare. Non faccio bene? Devono tutti mangiarsi il fegato dalla rabbia! - Il signor Valentini fece una risata.

La biondina di Marco Praga (1893): Non puoi immaginare il dispetto che à provato quando tu, invece, ài scelto me. E se tu avessi veduto come mi ricevevano adesso: con che sussiego! E un'ira mal celata nelle loro parole! Quelle due pettegole di ragazze, invidiose, accidiose, pareva mi facessero un gran favore a ricevermi. Non ci sono andata più, e non ci andrò più. Scusa, ò ragione? — concluse, buttandogli le braccia al collo.

Marsina stretta di Luigi Pirandello (1901): Ebbene, anziché pietà, provò anche per lei quasi dispetto il professor Gori. Gli sorse prepotente il bisogno di tirarla su da terra, di scuoterla da quello sbalordimento. Non si doveva darla vinta al destino, che favoriva così iniquamente l'ipocrisia di tutti quei signori radunati nell'altra stanza! No, no: era tutto preparato, tutto pronto; quei signori là erano venuti in marsina come lui per le nozze: ebbene, bastava un atto di volontà in qualcuno; costringere quella povera fanciulla, caduta lì per terra, ad alzarsi; condurla, trascinarla, anche così mezzo sbalordita, a concludere quelle nozze per salvarla dalla rovina.
Proverbi
  • Amor, dispetto, rabbia e gelosia, sul cuore della donna han signoria.
  • Non si entra in Paradiso a dispetto dei Santi.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per dispetto
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: discetto, disdetto, dismetto, dispetti, rispetto.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: rispetta, rispetti.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: disto, dito, detto, itto, setto, peto.
Parole con "dispetto"
Iniziano con "dispetto": dispettosa, dispettose, dispettosi, dispettoso, dispettosucce, dispettosucci, dispettosuccia, dispettosuccio, dispettosamente.
Parole contenute in "dispetto"
pet, etto, petto, spetto. Contenute all'inverso: psi.
Incastri
Si può ottenere da disto e pet (DISpetTO).
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "dispetto" si può ottenere dalle seguenti coppie: dia/aspetto, dice/cespetto, dico/cospetto, dirò/rospetto, disti/tipetto, disto/topetto, dispera/ratto, disperasse/rassetto, disperi/ritto, dispero/rotto.
Usando "dispetto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cedi * = cespetto; ridi * = rispetto; rodi * = rospetto; sodi * = sospetto; prodi * = prospetto.
Lucchetti Riflessi
Usando "dispetto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ottriate = disperiate.
Lucchetti Alterni
Usando "dispetto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cespetto * = cedi; * cespetto = dice; * cospetto = dico; * rospetto = dirò; rospetto * = rodi; sospetto * = sodi; * tipetto = disti; * topetto = disto; dispettosa * = tosato; * ratto = dispera; * ritto = disperi; * rotto = dispero; * tosato = dispettosa.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Una bimba dispettosa e maligna, Dispettose per rancore, Il Dio evangelico evocato da Gesù, che raduna il suo gregge ora disperso, Atti di villania dei dispettosi, La dispersione subita dal popolo ebraico.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Dispetto, A dispetto, Per dispetto, In onta, Ad onta - A dispetto significa Contro la volontà, e si dice quando sappiamo che la cosa fatta non sarebbe approvata. - «A dispetto del suo divieto, son voluto andare.» Si applica anche a ostacoli da vincere. - «A dispetto di mare e di vento approdammo all'isola.» - Quando diciamo Per dispetto vogliamo significare che la cosa è fatta per far dispiacere, misto a dispregio. - «Glielo faceva per dispetto.» E quando la cosa, oltre al non piacere, offende in qualche modo o l'autorità o la reputazione, si dice In onta; ma questo modo sarebbe, più che altro, della lingua scelta. - Il dire, come fanno molti, Ad onta per il semplice A dispetto, è per lo meno una iperbole eccessiva. [immagine]
Dispetto, Picca - Dispetto è detto o atto sgarbato e spesso iroso, fatto quasi per dispregio o per maltalento. - « Gli fa continuamente dei dispetti.» - La Picca è quando si dice o si fa cosa che sappiamo dispiacere a quello a cui si fa; e spesso procede da puntiglio e da gara: onde le frasi Fare a picca per Gareggiare, e Mettere a picca per Provocare. - « Gli fa un monte di picche,» o simili. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Dispregio, Disdegno, Disistima, Dispetto, Noncuranza - Si hanno in dispregio le cose che poco valgono, che non sembrano meritevoli della nostra attenzione; si disdegnano o sdegnano le vili, le abbiette; si disistimano quelle che più non meritano la nostra stima, o ne meritano meno: questo si dice più ordinariamente di persone, e non saprei invero se un uomo possa o debba concepire vero dispregio o disdegno d'un altr'uomo, il quale se fosse così bassamente caduto, dovrebbesi piuttosto compatire, aiutarlo a sollevarsi, a emendarsi, a ritornare uom degno: ma disdegnare o dispregiare è più facile, perciò più frequente. Dispetto ci fanno cose o persone, ma più queste che quelle; e le cose eziandio, ma quando son fatte da persona ad onta nostra: nel dispetto, a propriamente parlare, non è valutazione di merito e di dignità, come negli altri; ma un sentimento d'orgoglio o di rabbia tutto nostro verso colui che ce lo fa; onde non lo direi affine agli altri tre; nel riportarlo qui per seguire il Tommaseo, ho creduto necessaria l'osservazione. La noncuranza è qualche volta più indizio di sbadataggine e d'ignavia che di vero spregio o disistima delle cose: quanti infatti per una fatale e biasimevole noncuranza de' loro interessi sen vanno in rovina! La noncuranza dei genitori è il più grande malanno per i figliuoli. [immagine]
Rabbia, Adiramento, Risentimento, Sdegno, Disdegno, Dispetto, Indignazione, Collera, Collere, Cruccio, Corruccio, Furore, Sfuriata, Smania - Dispetto è il meno di tutti; si sente nell'animo se qualche cosa non ci va a versi, o se qualche persona fa cosa contro nostra aspettazione o desiderio; se l'interno dispetto si mostra con un leggiero corrugar di ciglio o di labbra, allora è corruccio: cruccio dice più che non indica la sua somiglianza con corruccio; il cruccio è dolore, pena morale, dispiacere risentito per cagione vera o immaginaria che sia: uomo o donna pieni di crucci possono dare in ismanie se quelli troppo a lungo perdurano, o se chi li soffre è di fibra troppo sensibile e irritabile. «Collera, in origine, è l'umore (xολή) che rende l'uomo irritabile e pronto allo sdegno, al risentimento, all'ira», così Tommaseo. La collera adunque è moto del temperamento; e v'hanno degli uomini collerici, come de' biliosi, de' linfatici: la collera muove all'ira, che è forte sdegno, alla rabbia; ma sdegnarsi e arrabbiarsi può l'uomo d'umore pacifico e dolcissimo; che anzi v'ha l'adagio che: chi vuole vedere uno in furia faccia arrabbiare un uomo pacifico: la rabbia, nell'uomo, è passione violentissima, scoppii o no; e può degenerare in furore, in demenza, o pazzia; negli animali, è malattia mortale. Collere sono quei moti d'ira che per effetto del temperamento diventano poco meno che abituali; poca cosa per sè, isolatamente; molta, considerate nell'insieme, perchè con persona di tal fatta non si può alla lunga convivere. Le finte collere, le dolci ire, l'immensa rabbia, il fiero sdegno, le interne smanie, gl'infiniti crucci, il cieco furore, sono modi di dire e da senno e da burla. Disdegno non è sdegno o ira, è piuttosto spregio o ripugnanza verso cosa o persona, è moto più d'orgoglio che di collera; l'indegnazione si risente per fatto non giusto o creduto non tale; è risentimento o moto di quell'equità naturale che si chiama complessivamente coscienza; l'adiramento è principio o moto d'ira, ma che non passa certi limiti. Sfuriata è moto d'ira accompagnato da smanie, da grida o da altro segno esterno; impetuosa, ma passeggiera, per la ragione del nil violentum durabile. [immagine]
Ingiustizia, Torto, Dispetto - Dispetto, in questo senso, è cosa fatta o detta in onta di taluno per fargli dispiacere: torto si fa quando non si rende esatta o intera ragione secondo il merito. L'ingiustizia lede invece il diritto, nega il dovere o la cosa dovuta, vuole l'ingiusto. Il dispetto è dunque offesa o danno più leggero che non il torto e l'ingiustizia; ma è di natura più maligna perché sempre fatto apposta; gli altri due possono venir fatti anche inavvertentemente o per ignoranza. [immagine]
A dispetto, A malincuore - A dispetto, non solo contro voglia, ma con dispiacere e rabbia; a malincuore, di mala voglia, e contro la propria opinione o inclinazione o gusto. [immagine]
Onta, Dispetto, Torto, Ingiuria, Villania, Oltraggio (col verbo fare) - Fa torto chi detrae volontariamente altrui parte di ciò che gli spetta, roba, onore, considerazione. Fa onta la persona, l'azione, la parola che meritamente o no porta ad arrossire. Fa dispetto ciò che muove come a un principio d'ira: chi fa torto apposta fa indispettire, muove a dispetto. Far ingiuria, consiste per lo più in parole; far villania, in parole e in atti; far oltraggio, è proprio in opere; l'ingiuria offende, la villania adonta, l'oltraggio punge sul vivo e danneggia nella persona o nell'onore. [immagine]
Per dispetto, A dispetto, A marcio dispetto - A dispetto delle opposizioni, degl'invidiosi, de' prepotenti si fa una cosa; per dispetto si fa, si opera invece mossi da una certa ira sdegnosa, quando con questa si sa di nuocere o di far dispiacere direttamente a chi non vorrebbe vedercela fare: a marcio dispetto è più affine al primo, ed è onta maggiore: a dispetto vorrebbe significare malgrado altrui; per dispetto, a danno altrui; a marcio dispetto, ad onta altrui; e proprio per fare tutto all'opposto dell'altrui volere, giusto o ingiusto che sia. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Dispetto - S. m. Offesa volontaria fatta ad altrui a fine di dispiacergli, Ingiuria schernevole, Onta, Fastidio, Rincrescimento, e qualche volta Stizza, Sdegno. (Fanf.) Despectatio in senso sim. ha Oros. Despectio, Cic. Despectus, l'Aut. ad Erenn.

[Camp.] Somm. 5. Lo secondo ramo che nasce dello stocco di superbia, si è dispetto, il quale è molto grande peccato.

T. Prov. Tosc. 339. Rispetti, dispetti e sospetti, guastano il mondo.

2. D'atti dispettosi. Cavalc. Att. Apost. 117. (M.) Disse con uno dispetto (cioè, dispettosamente). Bocc. g. 3. n. 3. Poichè io mi ve ne dolsi, quasi come per un dispetto, avendo forse avuto per male che io mi ve ne sia doluta per ogni volta che passar vi solea, credo poscia vi sia passato sette. E nov. 17. 35. (C) E mostrò il dispetto a lei fatto dal Duca. Cavalc. Med. cuor. 177. (M.) Fra l'altre parole per uno dispetto gli dissono,…

T. Fare un dispetto; un atto con intenzione di dispiacere ad altri; offesa insieme e dispregio. – Far dei dispetti. Anche Riceverne.

3. Avere in dispetto, e A dispetto, per Dispregiare.

(Tom.) Siccome i superbi sogliono guardare le persone e le cose con insultatrice superiorità, (ciò suona il vocabolo stesso); così Despicio venne a significare Dispregio. E però doppiamente efficace è la pittura di Farinata. D. 1. 10. Ed ei s'ergea col petto e con la fronte, Quasi avesse lo 'nferno in gran dispitto. E 2. 11. Sì arrogante Che… Ogni uomo ebbi in dispetto. Eg. Regg. P. R. 248. Il suo popolo non l'abbia in dispetto (il re).

Vit. Barl. 31. (C) Questa è diritta credenza, ch'e' Cristiani l'hanno in dispetto per la speranza d'un altro loro Iddio. Dial. S. Greg. Non credendo che fosse per natura, ma per troppo bere fosse così rosso, ebbelo in dispetto. E appresso: Avvenne che Totila da indi innanzi avesse in gran riverenza lo santissimo Cassio, lo quale in prima avea in dispetto. But. Purg. 17. 1. Dispetto è avere a vile ognuno. E rim. 43. Ch'aggiate a vil ciascuno ed a dispetto.

[Camp.] D. Conv. IV. 1. Perchè li buoni erano in villano dispetto tenuti, e li malvagi onorati ed esaltati.

4. † Per Non curanza di sè. Vit. SS. Pad. 1. 256. (M.) Questa fue di tanta asprezza, e di tanto dispetto di se medesima, che mai non volle portare nè vestimento nè calzamento nuovo (cioè, ebbe tanto in disprezzo se medesima che, ecc.).

[F.T-s.] † Fior. S. Franc. 2. San Francesco… andando tutto in dispetto e mortificato per la penitenza.

5. T. In senso più grave che di Dispregio o che d'Ira sdegnosa. D. 1. 14. Li suoi dispetti Sono al suo petto assai debiti fregi (quel che sopra aveva detto Furore e Rabbia dell'empio dannato Capaneo).

6. Sdegno con più o men dispr. T. Mi prese dispetto. – Far le cose con dispetto (con stizza superba e sprezzante). [Ner.] C. Pop. tosc. Nun m'arrivi nè meno a mezzo al petto, Gugnolinaccio pieno di dispetto. = Seren. 18. (M.) Sempre Non avranno per voi dispetti e gare Le donne e gli amatori di bimolli.

7. Cosa che fa indispettire. Capr. Bott. 5. 85. (C) L'avere a lavorare un poco sarebbe un piacere; ma sempre, come ho a fare io che ho poco o nulla, è un dispetto.

8. [Camp.] Avere in dispetto, per Odiare, e sim. G. Giud. XV. 112. O Iddii infernali, perchè mi avete voi così in dispetto?

9. [Val.] Recarsi a dispetto, Sentir dispetto, segnatam. di cosa che credasi da altri fattaci per dispetto. – Nel senso del § 3. † Pucc. Centil. 34. 1. I Genovesi, I Venezian si recâro a dispetto.

Sim. Vit. SS. Pad. 2. 395. (M.) Reputandosi a dispetto che Teodora l'avea cacciata.

10. † Recarsi uno in dispetto vale Guardarlo di mal occhio, Averlo a noja. Segr. Fior. Disc. 1. 39. (Man.) L'universale cominciò a recarselo in dispetto (il Magistrato de' Dieci), come quello che fosse cagione e della guerra e delle spese di essa.

11. [Camp.] † Rendere in dispetto, per Rendere spregevole. D. Inf. 16. Deh! se miseria d'esto loco sollo Rende in dispetto noi e nostri prieghi,… Così leggo co' Mss. più antichi e più autorevoli.

12. [Camp.] † Sostenere di dispetto, per Sopportare di mal animo, e sim. Avv. Cic. II. Oss. Tutto ciò (la mala vita della madre) di dispetto sostenuto per lui era.

13. [Camp.] † Tenere in dispetto, per Disprezzare, e sim. Comp. ant. Test. L'altra moglie di Elcana, perchè aveva figliuoli, teneva costei in dispetto, perchè non aveva figliuoli.

14. [Camp.] † Tenersi in dispetto checchessia, per Averlo per male, Reputarselo a vergogna. Mil. M. Pol. E quando Preste Jouannes lo intese, tenneselo in grande dispetto.

15. A dispetto, Per dispetto, In dispetto. Posti avverb. Per far dispetto, In dispregio, A onta, A malgrado; e si usa a modo di Prep. Dicesi anche Al tuo dispetto, Al suo dispetto, e più com. A tuo, A suo… Bocc. Nov. 43. 6. (C) Che ne dobbiam fare altro, se non torgli que' panni…, ed impiccarlo, per dispetto degli Orsini, a una di queste querce? E nov. 82. 9. I quali poi molte volte in dispetto di quelle che di lei avevano invidia, vi fe' venire. E nov. 91. 9. Quel forzier che la fortuna vi tolse, quello in dispetto di lei voglio che sia vostro. Tav. Rit. A cui dispetto voi mandaste lo corno incantato allo re Marco. Cron. Morell. 238. Egli ebbe per questo a piatire col Vescovo e co' maggiori uomini di Firenze, e tutto ritrasse per dispetto d'ogni uomo. Bern. Orl. 3. 8. 58. Colui che stava in poppa per nocchiero, Mi disse: O fratacchione, al tuo dispetto Partito s'è di Francia il buon Ruggiero. Red. Lett. 1. 304. E volendo a dispetto del mondo guarire dall'ipocondria,. ingollai tanti e così pazzi beveroni,… T. Prov. Non s'entra in Paradiso a dispetto de' santi. (Non si fa neanco il bene a malgrado di quelli che debbono concorrere a farlo. Non si deve volere neanco il bene fatto a dispetto altrui.)

16. A marcio dispetto. Post. avverb. Per enfasi. Segner. Crist. Instr. 3. 35. 18. (C) E renderle a marcio dispetto un onore immenso. E Mann. Dic. 28. 2. (M.) Se non vorrai bere un tal calice per amore, lo dovrai bere anche a tuo marcio dispetto.

17. Anco T. di cose. A dispetto del tempo, si mise in viaggio. – A dispetto del male, vuol pur lavorare.

18. A dispetto di mare e di vento. Ad ogni modo, Non ostante qualunque difficoltà e contrarietà. Salv. Granch. 1. 2. (Mt.) Io farei sì, ch'ella otterrebbe Lo 'ntento suo a dispetto di mare E di vento. Segr. Fior. Cliz. 1. 1. Ho diliberato a dispetto di mare e di vento far oggi questo parentado.
Dispetto - T. Agg. Dal Part. lat. aureo Despectus, onde ha senso di Avuto in dispetto, e anco Degno d'essere disprezzato. D. 1. 9. Oh cacciati del ciel, gente dispetta (a demonii). Virg. Despectus tibi sum. Potrebbesi coll'A anco nell'it.; ma com. non è. = But. (C) Dispetta, cioè dispregiata da Dio e dal mondo. Dant. Par. 11. Questa, privata del primo marito, Mille e cent'anni e più dispetta e scura, Fino a costui si stette senza invito. E 9. Nè gli gravò viltà di cuor le ciglia, Per esser fi' di Pietro Bernardone, Nè per parer dispetto a maraviglia. Vit. Crist. Allora le pare esser più vile e più dispetta che mai. E appresso: Rendendosi inutile nel cospetto della gente, e dispetto e sciocco. Dial. S. Greg. M. Era questo Gostanzo molto picciolino, e dispetto di persona…, dispetto e vile, e di brieve statura. Pass. 282. Vedendo costui la persona piccola e sparuta, l'abito dispetto, e l'ufficio vile, non poteva credere che fosse colui,… Mor. S. Greg. Deh veggiamo perchè l'onnipotente Dio sì duramente affligge, come dispetti a esso, coloro i quali egli s'ha eletti per suo' carissimi eternalmente. Vit. SS. Pad. 1. 69. (M.) Una donna della contrada, la quale era dispetta dal suo marito. E 1. 359. Più giorni era perseverato alla porta, quantunque fosse da loro dispetto e rifiutato,… [Tor.] Volg. Vit. S. Elisab. 28. E trovandola (S. Elisabetta) il Conte in cotale abito e sì dispetta e vile, e veggendola sedere umilemente in terra e filare; maravigliandosi, per grande confusione, disse,… = Menz. Rim. 1. 3. (M.) Qual turba al ciel dispetta.

2. [Camp.] Essere dispetto davanti agli occhi suoi, per Tenersi a vile, Non istimarsi per umiltà, ecc. Mor. S. Greg. Ciascun'anima tanto è più preciosa dinanti agli occhi di Dio, quanto ella è più dispetta davanti agli occhi suoi.
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Parole in ordine alfabetico: dispersivi, dispersività, dispersivo, disperso, dispersore, dispersori, dispetti « dispetto » dispettosa, dispettosamente, dispettose, dispettosi, dispettoso, dispettosucce, dispettosucci
Parole di otto lettere: dispersi, disperso, dispetti « dispetto » dispiace, dispiega, dispiego
Vocabolario inverso (per trovare le rime): gruppetto, corpetto, spettò, spetto, aspettò, aspetto, cespetto « dispetto (ottepsid) » rispetto, rispettò, cospetto, circospetto, rospetto, prospetto, prospettò
Indice parole che: iniziano con D, con DI, parole che iniziano con DIS, finiscono con O

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