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Informazioni utili online sulla parola italiana «emendare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Emendare

Verbo

Emendare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è emendato. Il gerundio è emendando. Il participio presente è emendante. Vedi: coniugazione del verbo emendare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di emendare (migliorare, correggere, aggiustare, perfezionare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola emendare è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. Lettera maggiormente presente: e (tre).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con emendare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Se continuate ad emendare il suo testo, questa legge non vedrà mai la luce.
  • A causa della loro ingiustizia, alcune norme sarebbero da emendare.
  • Chiesi al dirigente se poteva spiegarmi perché era stato deciso di emendare l'ultima normativa.
Citazioni da opere letterarie
Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro (1896): Franco non si persuase. Secondo lui era molto dubbio che in Maria vi fossero quei sentimenti eroici. Ella si era arrabbiata di vedersi portar via la sua compagna di gioco e niente altro. Ma poi, la parte della donna non era forse di opporre alle ingiustizie e alle prepotenze una dolcezza mansueta, di mitigare ed emendare gli offensori piuttosto che di respinger con la forza l'offesa? Luisa diventò rossa e rispose che ad alcune donne, forse alle migliori, questa parte conveniva ma che non poteva convenire a tutte perché tutte non potevano essere tanto miti e umili. «E tu sei di quelle altre?» esclamò Franco.

Il nome della rosa di Umberto Eco (1980): «Costat nobis etiam ex predictis et ex dicta sententia lata per dictum dominum episcopum florentinum, dictum Johannem fore hereticum, nolle se tantis herroribus et heresi corrigere et emendare, et se ad rectam viam fidei dirigere, habentes dictum Johannem pro irreducibili, pertinace et hostinato in dictis suis perversis herroribus, ne ipse Johannes de dictis suis sceleribus et herroribus perversis valeat gloriari, et ut eius pena aliis transeat in exemplum; idcirco, dictum Johannem vocatum fratrem Micchaelem hereticum et scismaticum quod ducatur ad locum iustitie consuetum, et ibidem igne et flammis igneis accensis concremetur et comburatur, ita quod penitus moriatur et anima a corpore separetur.»

Il nostro padrone di Grazia Deledda (1920): — Del resto, era da prevedersi; una donna simile non si può emendare!

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per emendare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: emendate.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: menare, mena, mene, mere, mare.
Parole contenute in "emendare"
are, dare, emenda. Contenute all'inverso: era.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "emendare" si può ottenere dalle seguenti coppie: emendai/ire, emendamenti/mentire, emendamento/mentore, emendata/tare, emendatore/torere.
Usando "emendare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areata = emendata; * areate = emendate; * areati = emendati; * areato = emendato; * rendo = emendando; * resse = emendasse; * ressi = emendassi; * reste = emendaste; * resti = emendasti; * retore = emendatore; * retori = emendatori; rame * = rammendare; * ressero = emendassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "emendare" si può ottenere dalle seguenti coppie: emenderà/areare, emendata/atre, emendato/otre.
Usando "emendare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = emendata; * erte = emendate; * erti = emendati; * erto = emendato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "emendare" si può ottenere dalle seguenti coppie: emenda/area, emendata/areata, emendate/areate, emendati/areati, emendato/areato, emendai/rei, emendando/rendo, emendasse/resse, emendassero/ressero, emendassi/ressi, emendaste/reste, emendasti/resti, emendate/rete, emendati/reti, emendatore/retore, emendatori/retori.
Usando "emendare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * torere = emendatore; * mentire = emendamenti; * mentore = emendamento.
Sciarade incatenate
La parola "emendare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: emenda+are, emenda+dare.
Intarsi e sciarade alterne
"emendare" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: ed/menare.
Intrecciando le lettere di "emendare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tic = emendatrice.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Puniti o emendati, Il liquido ove sta l'embrione di molti Vertebrati, Così è detta una pianta priva di foglie embrionali, L'emblema del casato, Sigla che unisce quattro economie emergenti.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Emendare, Correggere - Emendare nelle cose di morale è Far conoscere altrui le proprie imperfezioni e far sì che le lasci; e, più che altro, si usa nel riflessivo per Abbandonar l'errore e tornare al cuore. - «Si era dato alla dissipazione; ma ora si è emendato.» - Quando si corregge, non solo si fanno conoscere altrui i proprii errori, ma si biasimano, e anche si gastigano, affinchè colui che gli ha gli abbandoni. [immagine]
Emendare, Correggere - Emendare, se parlasi di opera d'ingegno, è Toglier via le mende, i difetti, i lievi errori.

Correggere riguarda non solo errori più gravi, ma tutta insieme l'opera; e significa ridurre alle regole dell'arte ciò che se ne discosta. [immagine]
Correggere, Emendare - Correggere è il ridurre diritto ciò che era torto, è il ridurre alle regole dell'arte ciò che se ne scosta più o meno. - Emendare è ridurre a forma più propria, più elegante, ed a maggiore esattezza. Si corregge ciò che è vizioso; si emenda ciò che è difettoso. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Correggere, Riprendere, Ripigliare, Emendare, Rimendare, Riformare - Si correggono gli errori, si riprendono i vizii, si emendano i difetti, si riformano gli abusi. Correggere è proprio tor via l'errore, o la qualità dannosa; il maestro corregge gli errori fatti dallo scolaro; se l'acqua è di cattiva qualità, stagnante, impregnata di sali, e poco buona da bere in una parola, metteteci un po' d'aceto che le servirà di correttivo: ond'è che si corregge in fatti e in parole. Emendare è più di correggere, poichè oltre il toglier via l'errore del momento, tende a far conoscere il difetto che ne è la causa, e a raddrizzarlo. A correggere e ad emendare vale il riprendere con carità e con fermezza ad un tempo, altrimenti il difetto cangiasi in vizio, l'errore in abuso, e devesi allora ricorrere a radicali riforme. Ripigliare, in questo senso è riprendere il discorso e la parola, e si può fare con forza, e attaccare o battere l'avversario con più calzanti ragioni o parole più vibrate; e ciò meglio, se l'altro è dalla parte del torto. Riformare è tagliare nel vivo, abbattere le parti guaste, e talvolta innestare sul vecchio tronco nuovi principii. Per una saggia riforma, le correzioni afflittive furono espulse dall'insegnamento. Correggere se stesso ed emendarsi è la più efficace delle riprensioni che fare possiamo ai fratelli nostri. Correggere per governare, o per ciò che i Latini dicono moderare era andato in disuso, ma ora ripiglia luogo nelle parole vive come tante altre di buona lega, dacchè l'amore per la lingua si generalizza, e lo studio di essa la richiama alle pure sue fonti, come già dissi. Rimendare ha tutt'altro senso di tutti i qui citati, perchè vale, secondo la Crusca, riunire in maniera le rotture de' panni, ch'è non si scorga quel mancamento: eppure si vede che, sebbene in cosa materiale, pure la correzione o riparazione di difetto e di mancamento vi sta rinchiusa; tanto è vero che il marchio primitivo delle parole non può alterarsi per metafore o trapassi. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Emendare - e † EMMENDARE. [T.] V. a. Togliere dall'oggetto le mende, cioè difetti, leggieri o gravi, in tutto o in parte.Aureo lat. T. Siccome Cic. Mendum correxit, potremmo anco noi Corregger le mende: e le si posson correggere, o provarsi a correggerle, senza emendare in effetto. In questo rispetto, emendare è più. Cic. e altri congiungono le due voci. Correggesi quel ch'è torto, quel ch'è difettoso si emenda. Quindi è che l'Emendare, concernendo anche imperfezioni men gravi, conduce l'effetto a perfezione maggiore. Ammendare (V.) ha dell' Emendare alcuni sensi, almeno in parte, vivi, e li verremo notando.

2. Nel senso corp. si è not. a Ammendare, del temperare cosa con cosa, per togliere o scemare il difetto. In questo senso, per porre distinzione tra le due forme, gioverà forse che s'usi sempre Ammendare. T. Plin. La terra sottile si emenda gettandovi sopra della più grassa. Ov.Emendare il sapor delle frutte. Plin. La gravezza dell'orecchio. – Il temperamento.

5. Nel senso intell. meglio Emendare, segnatam. d'opera d'arte. T. Cic. Mi prega d'emendare e dar fuora i suoi annali. = Cas. Lett. 53. (C)Non posso già io rimeritar Senofonte, nè de' primi beneficii, nè di questo secondo, emendando i suoi nobilissimi libri. – Emendare tutto il lavoro, o parte di quello. – Emendare lo stile. Cic. Cesare usava il ragionamento per emendare con l'uso migliore il mal uso. Consiglio degno del grande ingegno di Cesare; e ci ammaestra a seguire, e nella lingua ed in altro, il comune uso, ma insieme a dominarlo e perfezionarlo, scegliendo. – Emendare la lezione d'un codice, tale o tal passo. – Emendare un libro, purgandone le cose che offendono il buon costume o il vero comechessia.

Non solo d'opera d'arte, ma e di scienza. T. Emendarla, Emendarne gli errori, le proposizioni non esattamente conformi al vero, non chiare.

T. Emendare una dottrina, un'opinione.

4. Senso mor. Petr. Cap. 11. (Man.) Anzi volgete gli occhi, Mentre emendar potete il vostro fallo. T. Ov. Con nuovi fatti gli antichi. Nep. I vizi della giovanezza emendare con molte virtù. Prop. L'animo. – La vita.

Rifl. La stessa pers. in tale o tal fatto. T. Ar. Fur. 16. 4. Non si può emendare, e il suo error vede (d'amore non degno, Non può, qui vale Non vuol potere).

T. Ass. Emendarsi, sovente s'intende degli abiti costanti o frequenti del vivere.

5. Senso civ. e soc. T. Cic. Siccome per le cupidigie e i vizi de' capi la città suol corrompersi, così per la loro continenza emendarsi e correggersi.

T. Emendare le istituzioni sociali e politiche, le consuetudini. Delle leggi, ove trattasi del correggere i vizi e i difetti loro, gioverebbe che si dicesse Emendarle; dove, del variare nella discussione alcune ingiunzioni speciali o la dicitura, Ammendarle. V. AMMENDAMENTO.

6. I Rom. l'avevano in senso di Punire. T. Ulp. Potrà emendare il liberto disubbidiente, o con parole o con busse. – Potremmo anche noi in senso di Gastigare, quando l'intendimento e l'effetto sia proprio l'emendazione. Senonchè male emendano quelle autorità che non sentono in quell'atto il debito di emendare se stesse e le istituzioni e le consuetudini insufficienti a prevenire il male abbisognante d'emenda.

7. Del danno, sarebbe meglio Ammendare. Franc. Sacch. Nov. 160. (C) Risposono ch'egli avea a emendare il danno loro. † E 140. Emendate la cottardita della donna mia, che pur, l'altro dì, mi costò lire sette.

8. Modi com. a parecchi de' sensi not. T. Emendare l'errore, il difetto, il male, può avere e senso intell. e mor. e soc. – Emendare l'opera, il fatto, l'opinione, la parola. – Emendare la mente, l'animo; l'uomo nella mente, nell'animo, nella vita. – Rifl. Emendarsi, e nel senso mor. e negli altri. Non può l'uomo essere emendato, se non si emendi da sè. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 5. Appena confessati, ritornano subito al mal costume, senza porre nessuno studio e nessuna sollecitudine ad emendarsi.

[G.M.] Col Da. Segner. Crist. Instr. 2. 10. 20. Emendarsi dall'abito maledetto di bestemmiare. – Col Da anche in usi soc. e intell.

[G.M.] Anche col Di. Emendarsi di un difetto.

T. Emendare in tutto, in parte. Cic. Lievemente. – Ass. per ell. sottint. L'errore, il fallo, la proposizione. = Bocc. Nov. 86. 11. (Man.) Non ricorse ad emendare come meglio avesse potuto, ma disse…
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