Domandare, Interrogare, Chiedere, Richiedere, Cercare, Ricercare, Esigere, Domanda, Domandita, Chiesta, Richiesta, Ricerca, Petizione, Interrogazione, Quesito - Domandare è generico; gli altri non sono che specie del domandare: si domanda per sapere, per ottenere; domando scusa, domando che ora è; molti libri son fatti per domande e risposte. Chiedere è domandare con una certa premura e instanza: chiedere perdono; chiedere un impiego; la limosina: qui, domandare sarebbe meno efficace, e dimostrerebbe minor desiderio o necessità di ottenere. Richiedere è chiedere di nuovo, e quasi chiedere con doppio calore: uno richiede un favore, e già si fa promettere che gli verrà accordato: si richiede un imprestito, una parola di protezione, di interposizione che può salvare talvolta l'onore e la vita. L'interrogare è per avere una risposta: il domandare può avere per solo scopo la curiosità: l'interrogare è più grave: il giudice interroga l'accusato sulle circostanze del suo delitto; il padre interroga il figlio intorno a qualche sua scappata: l'interrogare, per conseguenza, dimostra una certa autorità, onde non si dirà molto propriamente, il figlio interrogò il padre; ma il figlio domandò, o al più chiese e richiese a suo padre. Per cercare, in questo senso, bisogna domandare dov'è l'oggetto cercato, e interrogare chi può averlo veduto: cercate e troverete; domandate e vi sarà dato: queste due frasi hanno senso affine, e stanno bene a questo modo in progressione del loro valore. Ricercare è più di cercare, è cercare accuratamente; è interrogare ogni angolo, ogni persona per avere o trovare la cosa voluta: fate, dicono i teologi, una diligente ricerca di tutti i vostri peccati; ed è come se dicessero: guardate bene nella vostra coscienza, interrogatela rigorosamente. Esigere, oltre il senso di riscuotere danaro, significa sempre volere o pretendere in ragione di una certa autorità o ragione legittima o illegittima che sia: l'orgoglioso esige rispetto; l'incivile cortesie; l'avaro, inviti e regali; si esige per lo più ciò che meno si è disposti a dare: altra delle anomalie che nell'uomo s'incontrano.
«In molti casi in cui cade il verbo chiedere, l'uso a chiesta sostituisce domanda. Domanda, diciamo, non: chiesta d'aiuto; domanda d'una grazia e simili. Domandita, in alcuni dialetti toscani, è l'atto del domandare, non in quanto è affine ad interrogare, ma in quanto è affine a chiedere. Chiesta ha qualche senso speciale. Chiesta d'una fanciulla in isposa: chiesta che fanno gl'impiegati al governo, della carta, della legna necessaria per gli uffizii. Richiesta è più forte. Le domande replicate e calde diventan richieste. Nelle cose importanti ha luogo richiesta assai meglio che domanda. Aver richiesta, aver molte richieste, dicesi delle cose che sono in credito, e sono desiderate e ricercate. Queste dicesi anco ricerca; se non che ricerca è più raro, e s'applica non a diritti, ma alle persone e alle cose soltanto. Ricerca poi dicesi delle indagini che si fanno di persone o di cose; le quali indagini suppongono di necessità molte domande e richieste, ma non sono tutt'uno con esse. Petizione, ognun sa che è domanda presentata all'autorità giudiziaria o civile (o a qualunque altra). Petizioncella, e petizioncina, e interrogazioncella direbbesi; gli atri non soffrono diminutivo». Tommaseo.
Il quesito è una domanda speciale, riguardante per lo più oggetto o proposizione scientifica, la quale richiede non una risposta in genere, ma una soluzione esatta secondo i principii della scienza, le regole dell'arte, o le giudiziose induzioni del criterio. Al quesito: quale sarebbe il mezzo o i mezzi di guarire radicalmente la società dalla piaga del pauperismo? Se io rispondo - non lo so - faccio si una risposta, ma non isciolgo il quesito. [immagine] |
Esigere, Riscuotere - Esigere non è sempre riscuotere; esigere è volere, domandare, pretendere il fatto suo; riscuotere è ricevere quel denaro che altri ci deve dare. Quando in seguito dell'esigenza si fa la riscossione, vedesi chiaro che sono due atti, due cose consecutive sì, ma pure assai distinte: si esige anche rispetto, riverenza; nè sempre si riscuotono; o se apparentemente vengono accordati, sono quasi tributo che il debole e l'inferiore paga al superiore, al forte; ma chi sforzato li presta, in cuor suo beffa sovente e maledisce al riverito. [immagine] |
Esigere - V. a. Aff. al lat. aureo Exigere. Dicesi propriamente del Riscuotere che si fa per la via della giustizia. (C)
Riscuotere giuridicamente danari o altre cose. Cron. Morell. (C) A domandare, riscuotere, esigere, confessare… ogni quantità di danari.
(Tom.) Si esige per riscuotere, non sempre si ottiene. E si può riscuotere senza esigere. – Si esige domandando, facendo gli atti necessarii a ottenere il suo, o quel che suo si pretende.
2. E detto di pena. Guicc. Stor. lib. 16. pag. 108. (M.) Cosa contraria ai pensieri del Pontefice, che aveva disegnato di esiger la pena dei centomila ducati.
3. Richiedere con autorità o con forza una cosa come dovuta. Salvin. Disc. 2. 40. (C) Avuta considerazione… all'amor proprio, che con violenza in qualche parte l'esige, non ha ella (l'adulazione) in alcuni casi… quella bruttezza che a prima vista sembrerebbe. Filic. Pros. e Rim. ined. 46. (Gh.) Questa generale adunanza… due cose diversissime nello stesso tempo esige da me: ammirazione e parole.
4. Fig. [Cam.] Borgh. Selv. Tert. 12. Son io incestuoso, perchè non lo ricercano? Infanticida? perchè non tentano di esigerne il vero? E 89. Che cosa è la prudenza dell'uomo per mostrare il vero bene, e che cosa è l'autorità per esigerlo? tanto è facile quella ad ingannarsi, quanto questa ad essere sprezzata. |