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Informazioni utili online sulla parola italiana «lusingare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Lusingare

Verbo

Lusingare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è lusingato. Il gerundio è lusingando. Il participio presente è lusingante. Vedi: coniugazione del verbo lusingare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di lusingare (blandire, adulare, allettare, corteggiare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola lusingare è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. Divisione in sillabe: lu-sin-gà-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con lusingare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Se vuoi che passi dalla tua parte lo devi lusingare anche economicamente.
  • Non vorrei lusingare troppo tua moglie, magari ti ingelosisci.
  • Non si deve mai lusingare una ragazza altrimenti ci rimane male.
Citazioni da opere letterarie
La fuga in Egitto di Grazia Deledda (1926): Come i giovani e i deboli che non conoscono la gioia della solitudine, si è lasciato lusingare dall'azzurro delle lontananze; ed ha creduto di raccogliere solo il necessario per la sua vita in quelle due valigie il cui odore di cuoio nuovo rivela in chi le porta il viaggiatore novellino. Ma la vita si vendica; e quelle valigie adesso gli pesano come piene zeppe di tutto il suo passato.

I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Il conte zio, togato, e uno degli anziani del consiglio, vi godeva un certo credito; ma nel farlo valere, e nel farlo rendere con gli altri, non c'era il suo compagno. Un parlare ambiguo, un tacere significativo, un restare a mezzo, uno stringer d'occhi che esprimeva: non posso parlare; un lusingare senza promettere, un minacciare in cerimonia; tutto era diretto a quel fine; e tutto, o più o meno, tornava in pro.

Il nido di Luigi Pirandello (1895): Ecco, sì, questo sarebbe stato l'unico mezzo per riacquistarlo. Ma era possibile che la madre cedesse la figlia, rassegnata a non vederla mai più? Non che sperarlo, era follia soltanto immaginarlo. Nella sua casa, è vero, accanto al padre, la bambina avrebbe avuto ben altro avvenire: Ercole le avrebbe potuto dare il suo nome; ella, Livia, le avrebbe dato la sua dote; sì, sì, e le avrebbe anche voluto bene più che se fosse stata figlia sua; tanto bene da farle dimenticare la vera madre… Sì, ma la madre poteva lasciarsi lusingare da quell'avvenire? cedere a un'altra donna, alla moglie dell'amante, la figliuola?

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per lusingare
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: lusingate.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: lunga, lunare, luna, lune, lina, lige, lire, lare, usare, ungare, unga, unge, sire.
Parole contenute in "lusingare"
are, usi, gare, lusinga. Contenute all'inverso: era, sul, ragni.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "lusingare" si può ottenere dalle seguenti coppie: lusingai/ire, lusingamenti/mentire, lusingamento/mentore, lusingata/tare, lusingatore/torere.
Usando "lusingare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areata = lusingata; * areate = lusingate; * areati = lusingati; * areato = lusingato; * rendo = lusingando; * evi = lusingarvi; * resse = lusingasse; * ressi = lusingassi; * reste = lusingaste; * resti = lusingasti; * retore = lusingatore; * retori = lusingatori; * ressero = lusingassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "lusingare" si può ottenere dalle seguenti coppie: lusingata/atre, lusingato/otre.
Usando "lusingare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = lusingata; * erte = lusingate; * erti = lusingati; * erto = lusingato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "lusingare" si può ottenere dalle seguenti coppie: lusinga/area, lusingata/areata, lusingate/areate, lusingati/areati, lusingato/areato, lusingai/rei, lusingando/rendo, lusingasse/resse, lusingassero/ressero, lusingassi/ressi, lusingaste/reste, lusingasti/resti, lusingate/rete, lusingati/reti, lusingatore/retore, lusingatori/retori.
Usando "lusingare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * mie = lusingarmi; * tiè = lusingarti; * vie = lusingarvi; * torere = lusingatore; * mentire = lusingamenti; * mentore = lusingamento.
Sciarade incatenate
La parola "lusingare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: lusinga+are, lusinga+gare.
Intarsi e sciarade alterne
"lusingare" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: lunga/sire.
Intrecciando le lettere di "lusingare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tic = lusingatrice.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Lusingano l'amor proprio, Lusingate dal diavolo, Una lusinga dell'adulatore, Lusingati da false promesse, Il lover che lusingava le turiste.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Lisciare, Adulare, Sojare, Lusingare - Lisciare significa nell'uso comune lo studiarsi di acquistar favore e benevolenza non contradicendo mai, anzi approvando ogni cosa, e usando ogni termine di soggezione e di riverenza. - Adulare è più sfacciato: è lodare e portare a cielo anche le cose più sciagurate; magnificare ogni inezia; mostrarsi disposto ad ogni capriccio della persona da cui altri spera favori, o vantaggio comecchessia. - Sojare è il lodare per andar a' versi; ma si fa un po' alla grossa, e quasi per ironia. - Lusingare è un adulare più temperato e meno servile. - [Si noti che Sojare è oramai fuori uso. G. F.] [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Blandire, Lenire, Accarezzare, Vezzeggiare, Lusingare - Lenire è latinismo, val mitigare dolore fisico o morale, renderlo più leggero: da lenire vien lenitivo, medicina o pozione calmante. Blandire è un'accarezzare con parole; si blandisce per pura affezione, talora per interesse: le blandizie dell'adulatore son pessime e per la causa e per l'effetto, giacché questo si risolve il più delle volte nello attutare i rimorsi destati in noi naturalmente da azioni meno giuste ed oneste. Accarezzare è più di blandire; l'affetto che ci muove ad accarezzare è più forte, più sincero; che se le carezze fossero false e ingannevoli, sarebbe atto tanto più da condannarsi in quanto che la finzione sarebbe più profonda e più perfida la dimostrazione. Vezzeggiare è far vezzi frequenti: è voler dimostrare affezione con occhiate, con sospiri, con leziosaggini: vale eziandio fare il vezzoso più per tentare di piacere altrui che non per dimostrare la nostra affezione verso altri: vezzeggiare una cosa, un'idea val compiacersene; una frase, un detto, vale servirsene di frequente. Lusingare è accarezzare la passione o l'oggetto della passione di alcuno, facendogli credere che quel moto o quella cosa non è male in se stesso, e che quella data cosa è facile ad ottenersi: la lusinga è un'adulazione che va al cuore. La lusinga, in noi, è una speranza un po' vana; quando viene da altri è un deplorabile fomento a questa speranza. [immagine]
Adulare, Piaggiare, Lusingare, Andare a versi, Secondare, Accarezzare, Far vezzi, Far carezze - Adulare è dare lodi non vere o non meritate: gli adulatori vivono a spalle de' gonzi che loro prestano fede. Piaggiare è dire o far cose che vadano a versi di chi si vuol gratificare, siano anche vigliacche o triste. Lusingare è largheggiare in promesse con chi si vuol forse burlare o trappolare. Secondare è aiutare, avvalorare i desiderii di qualcuno, e anche le opere, e coll'opera nostra. Accarezzare si può e colle mani proprie se trattasi di bambini, o con dolci e benevole parole; ma il primo meglio si esprimerebbe col far carezze; far vezzi è un accarezzare più lezioso, più sguaiato; può muovere più da calcolo che da verace sentimento di benevolenza.

Adulare è sempre male, lusingare può esserlo, ma non sempre; l'accarezzare può avere un fine men buono; ma certo è dimostrazione di benevolenza. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Lusingare - V. a. e n. Allettare con dolci parole, e quasi sempre in alcuna parte false, per indurre altri alla propria volontà. Guid. G. A. Lib. 23. Modo con quale fronte, come costumano li altri amatori, io la poteraggio (potrei) lusingare alla mia volontate? = Bocc. Nov. 26. 19. (C) Sì, tu mi credi ora con tue carezze infinte lusingare, can fastidioso che tu se'. E nov. 40. 23. Tanto mi lusingò, che io in casa vostra… il menai. E nov. 42. 8. Tanto la lusingò, che ella le disse come quivi arrivata fosse. Dant. Inf. 32. Chè mal sai lusingar per questa lama. Varch. Ercol. 56. Quello che i Latini dicono blandiri, diciamo noi lusingare; onde vengono lusinghe, lusinghieri, che usò il Petrarca, e lusinghevole. Ott. Com. Inf. 18. 327. (M.) È da sapere che lusingare si può far bene e male. Tull. Amic. 109. Imperciocchè colui che lusinga apertamente ogni uom lo vede, chi non è troppo smemorato. Bocc. Nov. 21. 10. Dágli qualche pajo di scarpette, qualche cappuccio vecchio, e lusingalo, fagli vezzi, dágli da mangiare.

T. Aspetta duoli chi lusinga i figlioli.

2. E fig., detto degli animali. Sannaz. Arcad. p. 4. (Man.) Se ne ritorna all'usata casa (il cervo) ove trovando me, che sollecitissimamente l'aspetto, non si può veder sazio di lusingarmi, saltando, e facendomi mille giuochi d'intorno.

3. [Val.] Per Accarezzare sol con atti. Buonarr. Apol. Etrur. 2. 758. Vedendo il cinghiale che il cacciatore faceva carezze ai suoi cani quando gli si avvicinano lusingando, si pensò che, se lo avesse anch'egli lusingato, si sarebbe tolto alla sua persecuzione.

[Cont.] Spezi, Inf. ucc. 5. E la mattina innanzi dì prendilo (lo sparviere) nella tua mano lusingandogli e piacendoli, secondo che mestier sarà: e avvenga dio che si dibatta e contrasti per non istare in sulla mano, non lasciar perciò di dottrinarlo e d'insegnargli spesso a poco insieme di stare nella mano.

4. In senso buono. [L.] Volg. Bib. 1. 50. Consolava loro e lusingavali e umilemente favellava loro (blande ac leniter locutus est).

[Camp.] Bib. Is. 66. Come la madre lusinga il suo figliuolo, così consolerò io voi, e sarete consolati in Jerusalem (cui mater blandiatur). Poes. anon. IV. Tanti gravi peccati ed error miei Non ti posson turbare, Anzi mi vien sì dolce a lusingare, Che par che m'abbi offeso. S. Gir. Pist. 4. E se alcuna ne trovi debole ed inferma nella Fede, trattala dolcemente. Sopportarla, consolarla e lusingarla alla sua castità reputa tuo guadagno e tuo merito. Fr. Giord. Pred. La seconda ragione si è ratio persuasionis, cioè che lusinga e inchina Iddio al priego tuo. Serm. 45. E in ogni nostra vita quelli beati Spiriti attendono al nostro bene. mo' resistendo alli infestissimi nostri nemici,… mo' lusingandone che facciamo bene,…

5. Per Far priego congiunto con lodi. Fr. Giord. 183. (C) E appresso: Quest'arte insegna la fede, d'inclinare e lusingare Iddio, e addimandar grazia, e d'impetrare. E appresso. Tull. Scal. S. Agost. 104. E appresso.

6. T. Fig. Di cose corp. Colonn. Stor. Volg. 132. Subitamente il sereno aere, il quale lusingava i navigatori, si scuròe con ciechi nuvoli, adducendo la non vera notte. Così non com.

7. Fig. Lusingare il sonno, quasi allettarlo che venga. Dant. Rim. 43. (M.) Maladetta tua culla, Che lusingò cotanti sonni invano. Tass. Ger. 14. 1. I venticelli dibattendo l'ali Lusingavano il sonno de' mortali. E 8. 57. Il sonno, ozio dell'alme, oblio de' mali, Lusingando sopia le cure e i sensi. E13. 58. I languidi mortali lusingando Ritrarlo (il sonno) a sè non ponno.

8. Lusingare si dice anche delle cose che inducono allettando a sperare, o a credere quello che non può essere. Petr. Son. 56. (C) Amor, con sue promesse lusingando, Mi ricondusse alla prigione antica. E son. 176. Speranza mi lusinga e riconforta. E canz. 29. Vano error vi lusinga. Salvin. Annot. Mur. 1. 229. (M.) Ciò però non mi lusinga, talch'io non creda che il Petrarca avesse in vista lo stame vitale e il filo della Parca.

9. E N. pass., vale Indursi per troppa confidenza in se stesso, o in altro, a credere o a sperare quello che non può essere. (Benchè abbia esempii, e odasi tutto giorno, è giustamente riprovata da' migliori. (Fanf.)) Red. Esp. nat. 94. (M.) Troppo si lusingano coloro, che in questo così fatto medicamento si rifidano. Segner. Mann. Disc. 24. 2. Non voler dunque tu lusingarti con darti a credere che… E Pred. 15. 5. E così il misero si lusinga sempre, e si adula nella propria malvagità. Bellin. Lett. Malp. 219. (Man.) Io non mi lusingo più del dovere.

Segner. Pred. VII. § 8. (Vian.) Io so, Signori miei cari, che un tal racconto può avere a molti sembiante di favoloso, mercè che tale amerebbesi ch'egli fosse; ma non accade, no, lusingarsi; pur troppo è vero.

† Lusingarsi a credere, per Darsi a credere, Stimare. Bellin. Disc. 1. 186. (M.) Mi lusingo… a credere che da queste sì rare proprietà… voi abbiate fatto qualche concetto di loro talmente nobile, che non vi si possa ragionar…

[T.] Anche ass., ma questo in senso non buono. T. Dotto del lusingare. D. 1 32. Levati quinci… Chè mal sai lusingar.

T. E la pers. e le sue parole e gli atti, e gli stessi silenzii, se adulazione li consiglia, lusingano, o tendono a lusingare, C'è delle apparenti durezze che lusingano più di certe carezze.

T. Non mi lusinga il sentire le lodi di certe bocche: quasi quasi più mi lusingherebbero i biasimi, se non fosse che il biasimo del bene, operato da chicchessia, essendo male in sè, non può nè deve piacere. – Non mi lusinga, dice dunque talvolta: Mi umilia, Mi fa stizzire.

T. Il tentatore, la tentazione lusinga, non colla lode, ma in qualsia maniera allettando. La lode è una tra le arti del lusingare, non l'unica nè la più insidiosa.

T. Un dicitore, Uno scrittore, Uno scritto, lusinga le passioni. Piaggiarle, è più timido; Adularle, più manifesto, e però par più vile: ma Lusingarle può essere più funesto e più reo.

II. T. Parole che lusingano gli orecchi, col senso che esprimono: Suoni che li lusingano con la loro soavità. In gen. I sensi possono essere lusingati dalle cose esteriori. Quindi Le lusinghe de' sensi, dicesi delle impressioni più o meno tenta trici che di fuori ci vengono; La lusinga de' sensi, piuttosto della tentazione che all'anima dell'uomo viene da' suoi sensi corporei, e nella quale ha parte più o men colpevole il suo volere.

T. Nel senso corp. Il senso non pur dell'udito, ma e dell'occhio e del tatto e del gusto possono essere o no lusingati.

T. Lusingan le acque, i fiori, l'auretta leggiera.

III. T. Siccome un degli affetti che più allettano è la speranza, così coll'idea di questa congiungesi spesso l'idea di lusinga. Una vana speranza lo lusingava. – Non mi lusinga oramai la speranza.

T. Però sovente è uno sperare che inganna; un compiacere che fa l'uomo alla sua mal provvida voglia. Spero o mi lusingo. – Non mi lusingo (la speranza non mi fa inganno).

T. Non è dunque impr., nè troppo ligia versione del fr. Se flatter, il Lusingarsi, quando c'entra l'idea di speranza lusinghevole, e quindi più o men lontana dal vero. Serm. S. Bern. Colui indarno se medesimo lusinga, sperando nella nuda fede, el quale non adorna sè con buone e sante opere.G. Gozz. Nè si lusinghi di trovar conforto, Fra le su'angosce, nell'altrui pietade, Ma riso e scherno.
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Parole in ordine alfabetico: lusingandomi, lusingandosi, lusingandoti, lusingandovi, lusingano, lusingante, lusingarci « lusingare » lusingarlo, lusingarmi, lusingarono, lusingarsi, lusingarti, lusingarvi, lusingasse
Parole di nove lettere: luridezza, luridezze, lusingano « lusingare » lusingata, lusingate, lusingati
Lista Verbi: lucrare, lumeggiare « lusingare » lussare, lussureggiare
Vocabolario inverso (per trovare le rime): sfangare, sprangare, risprangare, stangare, vangare, rivangare, arringare « lusingare (eragnisul) » zingare, monottongare, ungare, dilungare, allungare, riallungare, prolungare
Indice parole che: iniziano con L, con LU, parole che iniziano con LUS, finiscono con E

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