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Informazioni utili online sulla parola italiana «schiavo», il significato, curiosità, aggettivo qualificativo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Schiavo

Aggettivo

Schiavo è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: schiava (femminile singolare); schiavi (maschile plurale); schiave (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di schiavo (servitore, servo, prigioniero, mancipio, ...)

Utili Link

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Libertà
  

Informazioni di base

La parola schiavo è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: schià-vo. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con schiavo per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Uno schiavo nell'antichità era colui che doveva lavorare gratis per il suo padrone. Ora le schiavitù sono bel altre!
  • Quando uno è tanto innamorato diventa schiavo d'amore.
  • È partito dall'Africa da schiavo ed è tornato nel suo Paese da milionario.
Citazioni da opere letterarie
Il resto di niente di Enzo Striano (1986): «Ah, beh» sorrise Vincenzo. «La Massoneria potrebbe aiutarti ad avere successo. Avevano proposto anche a me d'entrarci, ma c'è troppa gente che non mi piace. E poi, a me non vanno quelle idiozie delle cerimonie misteriose, i simboli, gl'intrighi. Ricordati che quand'uno entra a far parte di un'organizzazione, una chiesa, di qualsiasi tipo essa sia, come individuo è finito: da libero si fa necessariamente schiavo. E per me non va bene. Proprio no.»

Il perduto amore di Umberto Fracchia (1921): Una voce è sempre presente, una voce imperiosa che dice: — Ubbidisci! E tu curvi le spalle e ubbidisci, umilmente ti sottometti al tuo destino di schiavo. Che fare? Come potevo io resistere o fuggire? Mi aveva detto: — Sarò tua. Tutto il male sarà compensato. Tu sarai felice! — ed io ero come un prigioniero al quale si dice: — Sta lieto! Domani ti apriremo le porte. Il mondo sarà tuo.

Quaderni di Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello (1925): L'uomo che prima, poeta, deificava i suoi sentimenti e li adorava, buttati via i sentimenti, ingombro non solo inutile ma anche dannoso, e divenuto saggio e industre, s'è messo a fabbricar di ferro, d'acciajo le sue nuove divinità ed è diventato servo e schiavo di esse. Viva la Macchina che meccanizza la vita!
Libri
  • Schiavo d'amore (Scritto da: William Somerset Maugham; Anno 1915)
Canzoni
  • Schiavo d'amore (Cantata da: Piero Mazzocchetti; Anno 2007)
  • Schiavo senza catene (Cantata da: Marco Ferradini; Anno 1981)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per schiavo
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: schiava, schiave, schiavi.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: sciavo, schivo.
Altri scarti con resto non consecutivo: scia, scio, scavo, ciao, cavo.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: schifavo, schivavo.
Parole con "schiavo"
Finiscono con "schiavo": fischiavo, mischiavo, raschiavo, rischiavo, arrischiavo, immischiavo, invischiavo, rifischiavo, rimischiavo, cincischiavo, frammischiavo.
»» Vedi parole che contengono schiavo per la lista completa
Parole contenute in "schiavo"
avo, chi. Contenute all'inverso: vai, ovai.
Incastri
Inserendo al suo interno mazza si ha SCHIAmazzaVO; con vizza si ha SCHIAvizzaVO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "schiavo" si può ottenere dalle seguenti coppie: schiodi/odiavo, schioppi/oppiavo, schiarì/rivo, schiarivi/rivivo.
Usando "schiavo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arrischia * = arrivo; invischi * = inviavo; miss * = mischiavo.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "schiavo" si può ottenere dalle seguenti coppie: caschi/avoca, rischi/avori, ischia/voi.
Usando "schiavo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * caschi = avoca; * rischi = avori; avoca * = caschi; avori * = rischi.
Lucchetti Alterni
Usando "schiavo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: rivo * = rischia; * rivo = schiarì; schiavista * = vistavo; arrivo * = arrischia; * rivivo = schiarivi.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "schiavo" (*) con un'altra parola si può ottenere: * fan = schifavano; riccia * = rischiacciavo.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Schiavitù, Prigionia, Cattività, Servitù, Servaggio, Servizio; Cattivo, Schiavo, Servo, Prigioniero, Prigione - La schiavitù comportava il barbaro diritto di vita e di morte dato al padrone sullo schiavo: questi era poco più che una bestia da soma e da macello: da macello, dico, perchè vediamo nella storia gli antichi Spartani decretare a più riprese la morte di migliaia di Iloti: vediamo i Romani farne a centinaia segno ne' circhi delle loro frecce, e pasto degli animali feroci. Schiavitù così fatta più non esiste ne' paesi civilizzati. Servi furono gli uomini della gleba nel medio evo; ma anco questo servaggio è quasi ovunque abolito: nella Russia alcuni padroni hanno dato il nobile, l'umano esempio di proclamare liberi i loro servi; ed ora, 1859, dall'imperatore Alessandro II la liberazione de' servi è altamente proclamata e promossa. Servitù ora non dice che il complesso de' servitori di una casa: la mia servitù, dice ancora il nobile con una certa ostentazione, ed è residuo di altre idee, di altri tempi. V'offro la mia servitù, si dice, per i miei servizii, cioè i miei buoni uffizii e l'opera o per amicizia, o per mercede. Cattività, cattivo, da captus; prigionia, prigioniero, prigione, da preso. Ma in italiano v'è in cattivo la complicazione dell'altro senso, cioè non buono, la quale può modificare in certa maniera il primo significato: e perciò cattivi direbbesi bene ai rei detenuti in prigione; quei di guerra, prigionieri, che è anche sostantivo. Prigione, si sa, è il luogo; prigionia, il tempo che dura la detenzione, e la pena stessa; onde si dice, condannato a tanti anni di prigionia. Cattività, direi la stretta prigionia. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Schiavo - [T.] Agg., quello che più comunem. Schiavone, e l'uno e l'altro da Slavo (V.). Dicono che la razza tedesca, divorando la slava, e facendo provincie tedesche delle abitate da genti slave (come provano i nomi pr. di Strelitz e Teplitz) aggiungesse alla crudeltà dell'ingiustizia la crudeltà dell'oltraggio, facendo Slavo sinon. di Prigione. Il Ferrari rammenta cotesta orig.: E forti Slavorum gente. Sim. equivoco fece parere i Serbi, popoli di quella che già chiamavasi Rascia, sinonimo a Servi: ma i Serbi posero il giogo turco prima de' Greci. Altri deriva il nome da Slovo, Parola, onde Slava, Gloria; come Fama dal gr. Φήμη, e il senso di Rinomanza. Gli Slavi chiamano tuttavia Njemci i Tedeschi; contrapponendo sè, Uomini parlanti e ragionanti, a quegli altri Mutoli; Mutum et turpe pecus: provocazioni e vendette che i popoli debbono pagare poi caro. Ma nell'italiano la confusione tra Schiavo e Slavo avvenne per essere la Sl, e altri simili, suono non omogeneo all'indole della lingua. D. 3. 30. Come la neve… Per lo dosso d'Italia si congela, Soffiata e stretta dalli venti schiavi (freddi, che spirano da quella parte). – Venti schiavi, dicesi nel Friuli. Ar. Fur. 4. Il mar schiavo e il tosco.

2. T. Pensando a Schiavina (V.) è a credere che il nome seg. venisse dal farsi in Schiavonia panni ordinari, per il poco costo e per la durata. Adoprati anco altrove, o lavoratine di somiglianti. [Cont.] Stat. Gab. Sien. Panni schiavi, o da frati, bianchi o bigi o neri, della soma lire quattro.

3. T. E così forse il nome dell'uva; giacchè pregiati i vini dalmatici, e, se sapessersi fare, in verità preziosi quanto son quelli di Spagna. [Cont.] Cr. P. Agr. 2. 7. Egli è una maniera d'uva che si chiama schiava, che assai tardi pullula; ed è un'uva bianca avente il granello quasi ritondo.
Schiavo - e † STIAVO. S. m. Quegli che è in intera podestà altrui, avendo perduta la libertà. [Cont.] Cart. Art. ined. G. III. 116. La colonna di marmo mistio, ora sulla piazza di S. Marco, arrivò a Firenze 9 Ottobr. 1573 venerdì sera, tirata da 12 paii di bovi e da 14 schiavi turchi con una catena al piede di libre 70. Pant. Arm. nav. 131. Gli schiavi galeotti, quali siano e di quante sorti… Gli schiavi sono quei turchi che si pigliano, o si comprano, e sono di tre sorti: cioè mori, turchi, e negri. = S. Gio. Grisost. 196. (C) Ritornando migliorato, e più fervente, e più umile lo ricevessi non come servo e schiavo, ma come fratel carissimo in Cristo. Tac. Dav. Stor. 2. 297. Pose a' liberti de' passati Imperadori un balzello di tanto per schiavo.

2. [G.M.] Fig. Schiavo del demonio, del peccato Segner. Crist. instr. 3. 5. 8. Quelli che prima erano schiavi del demonio, divengano fratelli di Gesù Cristo.

Per estens. Dipendente dai voleri d'alcuno. Bern. Orl. Inn. 13. 1. (C) Io voglio essere schiavo in vita mia A questa donna per questa novella. Car. Lett. ined. 266. (M.) Quando fu qui, sì vivamente lasciò impresse nell'animo la bellezza e grazia del suo corpo, e le regie sue virtù, che mi fece desiderare d'esserle schiavo con ogni umiltà. Buon. Fier. 2. 4. 27. (C) Naviganti d'amor, stiavi di dame. Bern. Lett. 67. (Man.) Signor mio, io vi bacio la mano, e vi sono schiavo. [G.M.] Malm. racq. c. V. Mi rallegro e godo Che voi facciate bene, e vi son schiavo. Minucc. Not. ivi: Io vi son schiavo, vi son servitore, è un detto usato quando alcuno faccia bella azione, e che meriti loda. Il tale fece una bellissima azione; io gli sono schiavo. T. Quando vuol ragionare di filosofia sproposita; ma quando taglia cadaveri, gli sono schiavo.

3. Schiavi di buona voglia, diconsi Coloro che si son resi schiavi spontaneamente. Segner. Mann. Sett. 13. 3. (Man.) Ma vi rimangono (sotto il potere del demonio) perchè essi scioccamente vi vogliono rimanere, con far da schiavi più che mai si trovino, quali son gli schiavi chiamati di buona voglia.

4. Schiavo, detto per Complimento di saluto. [F.] Panciat. Scritt. var. 82. Addio, Monoemugi; Schiavo, Monomotapa mio cortese. E 136. Schiavo, signor Panciatichi.

[T.] Di schiavitù propriam. T. Prov. Tosc. 167. Chi non vuol essere in libertà possa essere schiavo in Barberia. Segner. Mann. Ag. 27. 4. I demonii si ripartiranno quella ciurmaglia tra sè, come appunto i corsari si ripartiscono in ultimo quella gente ch'han fatto schiava (questa non è delle più dolci al buon gusto tra le cose sostanziose allo spirito, che ha la Manna).

T. In Roma, più propriam. Schiavi i fatti prigioni in guerra; e, come cose, tenuti o venduti, alimentati o trucidati, battuti o (ch'era forse strazio peggiore) amati e corrotti. Servo (a loro Verna) il nato in casa da schiavi. Ma l'idea di schiavitù era compresa in quella di servitù. Troya: Gli schiavi romani guadagnarono a diventare servi longobardi.

II. T. Commercio, Traffico degli schiavi. Il gallic. Tratta (che, del resto, rammenta il Tirar su e molti a un tratto; onde Tratta nel Ven. una sorte di rete da pescare), potrebbesi dire Caccia. Comprare, Vendere schiavi. Averne. Riscattarli, Liberarli.

III. Più in gen. T. Schiavo chi deve o vuole servire all'altrui volontà, contro alla propria, ma senza merito di virtù, tuttochè non sia servo nè suddito.

IV. T. Per enf. o iperb. Tiene la moglie schiava. – Neanco i servi e le serve non vanno trattati da schiavi. – Ma certi servitori e consiglieri e Ministri, trattando da schiavo il padrone, il benefattore, l'amico. – M'ha preso per uno schiavo. – Io non sono la sua schiava.

T. In quel luogo io sono schiava, non ho punto la mia libertà di parlare e di fare.

T. Servo di tutti e schiavo di nessuno. – L'uomo è fatto schiavo dall'altrui violenza, Si fa schiavo per dappocaggine e vigliaccheria propria.

V. T. Vi sono schiavo, forma che non era tosc.; ma adesso lo schiavo, in forma di saluto, sentesi da taluni anche qui. Tristo augurio di rifacimento.

T. Men male quando, per una specie d'iron., esclamasi e qui e altrove: E schiavo, intendendo E vo' che finisca così. – Per non contendere, gli do quel ch'egli pretende: e schiavo. – Gli mando una polizza di visita: e schiavo. Come dire: La mia servitù comincia e finisce lì.

VI. Trasl. T. Anima schiava, dice più che Servile; Uomo che si piega alle altrui voglie non rispettando la dígnità propria nè la propria coscienza.

T. I popoli, per oppressi che siano e deboli, non sono mai schiavi se non quando vogliono, cioè quando non sanno volere.

T. Vizii che fanno schiavo l'animo.

T. Schiavi dell'ozio. – Schiavo di sè, del mondo, De' rispetti umani, dell'opinione, delle apparenze.

VII. Intell. T. Deve il grande scrittore dominare insieme il concetto e il linguaggio. I più son tiranni di quello, o schiavi di questo. – Schiavo delle regole. Ass. Ingegno schiavo, in senso e intell. e mor. e soc.
Schiavo - Agg. in gen. V. il seg.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: schiavizzerò, schiavizzi, schiavizziamo, schiavizziate, schiavizzino, schiavizzò, schiavizzo « schiavo » schidione, schidioni, schiena, schienale, schienali, schienata, schienate
Parole di sette lettere: schiava, schiave, schiavi « schiavo » schiena, schiene, schiera
Lista Aggettivi: schiacciante, schiacciato « schiavo » schierato, schietto
Vocabolario inverso (per trovare le rime): marchiavo, sarchiavo, cerchiavo, accerchiavo, scoperchiavo, rimorchiavo, torchiavo « schiavo (ovaihcs) » raschiavo, cincischiavo, fischiavo, rifischiavo, mischiavo, rimischiavo, frammischiavo
Indice parole che: iniziano con S, con SC, parole che iniziano con SCH, finiscono con O

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