Una Burla Riuscita di Italo Svevo (1926): E la terza chiarì la seconda. Perché celare la propria letteratura è facile. Basta guardarsi dai piaggiatori e dagli editori. Ma rinunziarvi? E come si fa allora a vivere? La seguente tragedia lo incorò a non fare quello che il Gaia avrebbe voluto: “Un uccellino acciecato dall'appetito si lasciò impaniare. Fu posto in una gabbiuccia ove le sue ali non potevano neppure stendersi. Sofferse orribilmente, finché un giorno la sua gabbia non fu lasciata aperta, ed esso poté riavere la sua libertà. Ma non ne godette a lungo. Reso troppo diffidente dall'esperienza, dove vedeva cibo sospettava l'insidia, e fuggiva. Perciò in breve tempo morì di fame”.
Leila di Antonio Fogazzaro (1910): Il piroscafo speciale giunse pieno di gente, con meraviglia di Massimo. Il fatto si chiarì subito. Gli abitanti di Albogasio consideravano Piero Maironi come un benefattore. Avevano fatto venire il piroscafo speciale, a loro spese, a Oria. Vi si erano imbarcate, col parroco, più di cento persone per incontrare il figlio morto di Franco e di Luisa.
Il Ritorno di Cesare Cantù (1878): — O Dio, che mai sarà? Si mettono alla cerca: e là, in fondo al giardino, a piè del conscio cipresso trovano il giovane disteso seminudo, tutto coperto dì lividure e di sangue, che stringeva accanitamente le proprie dita fra i denti aspersi d'atra bava. Una morsicatura scopertagli nella coscia destra, chiarì come egli fosse morto idrofobo. |